Non è e non sarà mai un rim protector d'elite.
Tuttavia se andiamo a vedere i numeri difensivi di Jokic vediamo chiaramente che al momento è l'unico che tiene in piedi la baracca. Merito del fatto che a rimbalzo è un più che un fattore e di una comprensione del gioco che gli permette di non essere mai fuori posizione. Insomma non sarà mai un fenomeno dietro, ma uno che inserito nel giusto sistema non ti darà mai grossi problemi.
Al momento dice 2,6 DBPM, 106 DRTG (primo dei Nuggets) e 2.1 DWS (già meglio dell'anno scorso).
Detto ciò la rim protection è un aspetto ad oggi sopravvalutato...cioè su un grande rim protector come Gobert o Jordan ci costruisci una difesa con uno schiocco di dita, ma non è l'unico modo per farlo. San Antonio gioca con due lunghi veri (oggi un tabù in NBA), di cui uno è Pau Gasol 40enne, e in ala piccola al momento che Leonard è fuori ha Kyle Anderson che è uno dei giocatori più lenti della NBA...eppure ha la seconda miglior difesa della lega. Per come funzionano le difese al giorno d'oggi il coach è fondamentale, poi chiaramente in una squadra che ha 3 U23 in quintetto ci vuole del tempo a mettere su una D degna di questo nome. Ma fino a quando Millsap, che è un difensore cinque stelle, era sano Denver aveva una difesa decente (15esimo DRTG mi pare) e il primo a beneficiarne era proprio Jokic che aveva numeri super (addirittura era primo nel defensive real plus minus di ESPN...a me però piace di più il defensive box plus minus di BR in cui non era così in alto).
Non condivido il parallelo con Marc Gasol, Jokic oggi ha un impatto paragonabile a quello del miglior Marc Gasol
Qua il confronto tra la stagione attuale di Jokic e quella che è valsa a Marc Gasol l'all-NBA first team:
https://www.basketball-reference.com/pl ... dx=players
Ad oggi fare paragoni ha poco senso, sembre basandoci sui numeri se ne potrebbero fare solo di blasfemi, io sono scaramantico ed evito. Un giocatore che a 22 anni trasforma un attacco mediocre nel primo della NBA è una cosa rarissima...e tanto per far capire il suo impatto ieri Denver nel primo tempo ha fatto 8 punti in 8 minuti con lui in panchina, 66 in 16 minuti con lui in campo...66 punti in 16 minuti contro una squadra che ne subiva 95 a partita da un mesetto a questa parte.
L'atletismo non è un problema, ha modo di sopperire perché è grosso, ha le braccia lunghe e i piedi veloci.
Sul carattere condivido, invece, ho visto un 150 partite di Jokic ormai ed è uno che gioca alla stessa maniera dal primo all'ultimo minuto, può mettere canestri pesanti e fare giocate importanti nel clutch perché comunque non si tira indietro, ma non è il giocatore che nei finali si prende la squadra sulle spalle...fortuna vuole che parrebbe aver trovato in Jamal Murray chi lo fà per lui e, infatti, Denver quest'anno ha cominciato a vincere anche nei finali punto a punto. In certi frangenti, inoltre, è ancora abbastanza immaturo, gli capita ad esempio di litigare con gli arbitri, oppure di rifiutare bei tiri per provare a fare l'assist. Queste sono cose che però spero migliorino nel tempo, è pur sempre un classe '95.
Comunque non è un giocatore da eye test, tant'è che è finito alla 41 al draft. Lo vedi in campo e sembra sempre un po' scazzato, mollo...capisco le tue perplessità. Poi però vai a vedere come va a rimbalzo, come porta i blocchi, come fa a spallate in post e capisci che un po' l'apparenza inganna. I numeri avanzati sono fondamentali, inoltre, per capire il suo enorme impatto, anche perché tante piccole cose che fà durante la partita sono difficili da notare, tipo quando gioca l'handoff col piccolo riesce a creargli spesso e volentieri un'autostrada a livello di spaziature, e quando slashers come Murray, Harris e Barton possono usufruire di tutto quello spazio diventa difficilissimo arginarli.
Per quanto concerne Cousins...DMC è un giocatore che dominava (e speriamo torni a dominare), però la NBA è fatta di contesti, Denver è un buon contesto, non ancora ottimo, dove Jokic è stato messo nelle condizioni di far vincere tante partite alla squadra e, infatti, gliele sta facendo vincere (nonostante il quattro volte all-star preso in estate a 30 milioni a stagione si sia rotto). Cousins, invece, ha giocato per gran parte della carriera a Sacramento, in mano a due proprietà una più ridicola dell'altra, cambiando allenatore ogni anno, senza mai avere di fianco compagni di un certo tipo. Quest'anno in un contesto diverso, neanche tanto migliore di Sacramento, in cui giocavano sostanzialmente in 2+2, con l'aiuto di Chris Finch, una delle più brillanti menti offensive della NBA, arrivato in estate proprio dai Nuggets (manco a dirlo, la vera mente dietro l'attacco costruito su Jokic è lui e non Malone), era diventato il perno offensivo di una squadra da playoffs nella conference in cui la decima vince undici partite di fila...il tutto superando nelle gerarchie un giocatore ingiustamente più quotato di lui.
E' chiaro che è tra piccoli e lunghi solo "buoni" sono meglio i primi...Kemba Walker sposta più W di Nikola Vucevic.
Ma DMC, Jokic, Towns, Embiid sono giocatori che spostano tantissimo, pur non essendo mostri in fatto di atletismo, i primi tre perché hanno doti uniche in quanto a range di tiro, ball-handling e nel caso di Jokic e in misura minore DMC pure playmaking, mentre il quarto che è un attaccante forte, ma più sui generis (impressione confermata da numeri), perché alle sue doti offensive ci unisce il fatto di essere un totem in difesa nonostante non salti la gazzetta.
Poi, ovviamente, come tutti i giocatori, per quanto possano essere forti dipende sempre dal contesto in cui li metti, chi li allena e via dicendo...i Warriors delle 73W li aveva già in mano Mark Jackson, eppure con lui vincevano 50 partite ed uscivano al primo turno ai PO.
Intanto nella partita dei rookie discreta umiliazione per il team USA, ma d'altronde il team world aveva una squadra paurosa, pur giocando per finta non c'era storia.