All'ultimo ma ce l'abbiamo fatta
Come anticipato, propongo la mia analisi sull'imminente Olimpiade provando a fare una panoramica sulle varie discipline. Accanto ad ogni evento tra parentesi il giorno e l'ora italiana della finale. Buona lettura
Alpino
Discesa Uomini (11/2 alle 3.00): Aksel Lund Svindal (Nor) - Beat Feuz (Sui) - Bryce Bennett (Usa)
Gigante Donne (12/2, 1ª manche alle 2.15, 2ª alle 5.45): Mikaela Shiffrin (Usa) - Tessa Worley (Fra) -
Federica Brignone (Ita)
Combinata Uomini (13/2, 1ª manche alle 3.30, 2ª alle 7.00): Alexis Pinturault (Fra) - Marcel Hirscher (Aut) -
Dominik Paris (Ita)
Slalom Donne (14/2, 1ª manche alle 2.15, 2ª alle 5.45): Mikaela Shiffrin (Usa) - Petra Vlhová (Svk) - Wendy Holdener (Sui)
SuperG Uomini (15/2 alle 3.00): Vincent Kriechmayr (Aut) - Beat Feuz (Sui) - Aksel Lund Svindal (Nor)
SuperG Donne (17/2 alle 3.00):
Sofia Goggia (Ita) - Lindsey Vonn (Usa) - Lara Gut (Sui)
Gigante Uomini (18/2, 1ª manche alle 2.15, 2ª alle 5.45): Marcel Hirscher (Aut) - Henrik Kristoffersen (Nor) - Ted Ligety (Usa)
Discesa Donne (21/2 alle 3.00): Lindsey Vonn (Usa) -
Sofia Goggia (Ita) - Cornelia Hütter (Aut)
Slalom Uomini (22/2, 1ª manche alle 2.15, 2ª alle 5.45): Marcel Hirscher (Aut) - Henrik Kristoffersen (Nor) - Michael Matt (Aut)
Combinata Donne (23/2, 1ª manche alle 3.00, 2ª alle 6.30): Mikaela Shiffrin (Usa) - Wendy Holdener (Sui) -
Federica Brignone (Ita)
Gara a Squadre (24/2 alle 3.00): Svezia (Swe) - Austria (Aut) - Svizzera (Sui)
Lo sport più atteso nel Belpaese (siamo tutti grandi sciatori e sporti invernali, non a caso). E, come non capitava da parecchio, tante le carte da medaglia, a cominciare dalla discesa. Tuttavia il tracciato scorrevole credo che avvantaggi maggiormente scivolatori, per cui vado con Svindal e mi tengo un posto per la sorpresa Bennett. In combinata Pinturault e Hirscher sono chiamati al primo round e credo che, almeno qui, il francese possa prevalere. Per il terzo posto c'è effettivamente spazio e io mi affido a Dominik Paris che ha i numeri per aver la meglio sulla concorrenza. Nel super g ruggisce l'Austria con il talentuoso Kriechmayr, in una gara in cui, oltre a Paris, anche Christof Innerhofer e Peter Fill possono sperare di centrare il bottino. Nel gigante e nello slalom la fantastica lotta fra Hirscher e Kristoffersen vedrà due nuove puntate: e, a mio avviso, il finale sarà sempre lo stesso, con i primi strameritati ori olimpici della carriera. Tra le porte larghe Luca De Aliprandini e Florian Eisath per un posto tra i primi 10 mentre tra i pali stretti Stefano Gross e Manfred Mölgg possono, ma per me non vi saliranno, lottare per il podio. In discesa sarà impegnato Emanuele Buzzi, in super g Matteo Marsaglia, in gigante, in slalom e in combinata Riccardo Tonetti (oltre a Mölgg in gigante) mentre Alex Vinatzer completa il panorama in slalom.
Inversione nell'ordine delle prove per le ragazze, con il gigante dove lo squadrone azzurro è un po' meno squadrone rispetto a un anno fa. Ma Marta Bassino, Federica Brignone, Sofia Goggia e Manuela Mölgg possono essere nel calderone con le varie Mowinckel, Rebensburg, Shiffrin e Worley: per me il metallo più prestigioso varca il Pacifico, con Brignone a podio. Non cito neppure la vincitrice dello slalom, credo che non sia manco quotata: più interessante la sfida per le altre medaglie. In velocità credo e spero che questi possano essere i Giochi di Sofia Goggia: la forma c'è, il feeling con le piste pure e, soprattutto, è stata ritrovata la stabilità tecnica. Lo dico, per me può tornare a casa con oro e argento, rispettivamente in super g, dove vado con la Vonn, e discesa. Nel super g Brignone e Johanna Schnarf sono outsider assai valide. In discesa, come detto, Wonder Woman davanti alla bergamasca. E in combinata dubito che la Shiffrin mancherà l'eventuale terzo oro, con Brignone e Goggia più che Bassino in ballo per il podio. Completano il quadro Nicol Delago e Elena Fanchini in discesa, Chiara Costazza e Irene Curtoni nello slalom. Ultima sfida con la novità gara a squadre: chi ha sempre fatto bene in tale gara è la Svezia mentre l'Italia ha spesso faticato oltremodo.
Biathlon
Sprint Donne (10/2 alle 12.15): Laura Dahlmeier (Ger) - Anastasiya Kuzmina (Svk) - Darya Domracheva (Blr)
Sprint Uomini (11/2 alle 12.15): Johannes Bø (Nor) - Martin Fourcade (Fra) - Simon Schempp (Ger)
Inseguimento Donne (12/2 alle 11.10): Laura Dahlmeier (Ger) -
Dorothea Wierer (Ita) - Kaisa Mäkäräinen (Fin)
Inseguimento Uomini (12/2 alle 13.00): Martin Fourcade (Fra) - Johannes Bø (Nor) - Jakov Fak (Slo)
Individuale Donne (14/2 alle 12.05): Kaisa Mäkäräinen (Fin) - Laura Dahlmeier (Ger) - Valj Semerenko (Ukr)
Individuale Uomini (15/2 alle 12.00): Johannes Bø (Nor) - Ondrej Moravec (Cze) - Tarjei Bø (Nor)
Mass Start Donne (17/2 alle 12.15): Darya Domracheva (Blr) - Kaisa Mäkäräinen (Fin) - Laura Dahlmeier (Ger)
Mass Start Uomini (18/2 alle 12.15): Martin Fourcade (Fra) - Emil Hegle Svendsen (Nor) - Erik Lesser (Ger)
Staffetta Mista (20/2 alle 12.15): Germania (Ger) -
Italia (Ita) - Norvegia (Nor)
Staffetta Donne (22/2 alle 12.15): Germania (Ger) - Ucraina (Ukr) - Francia (Fra)
Staffetta Uomini (23/2 alle 12.15): Norvegia (Nor) - Germania (Ger) - Francia (Fra)
Come si va a togliere dal podio Bø jr e Fourcade jr? Solo con la legge dei grandi numeri, perché altrimenti è impossibile. Nella sprint li vedo però entrambi medagliati e anche nell'inseguimento, pur se a posizioni invertite (viva la par condicio dato che siamo in campagna elettorale). Nell'individuale, invece, possibili outsider (occhio ai cechi, in particolar modo) mentre nella mass credo che Fourcade sia un pelo avanti alla concorrenza. Per la staffetta si preannuncia un duello Germania-Norvegia con Francia terza incomoda in una gara comunque aperta ai colpi di scena. Capitolo Italia: Lukas Hofer e Dominik Windisch paiono in buona forma e possono essere della partita in tutte le gare. Certo, quei due fenomeni là davanti tolgono spazio al resto degli mortali ma qualche pertugio può esserci. Nella staffetta saranno raggiunti da Thomas Bormolini e da uno fra Thierry Chenal e Giuseppe Montello: in CdM si è fatto molto bene, ma in un palcoscenico simile la concorrenza non sarà altrettanto fallace.
Decifrare la situazione femminile è complicato come in nessun altro sport: difficile un tris di Kuzmina nella sprint, per cui puntiamo su Dahlmeier che, nel caso, va a ripetersi nell'inseguimento, dove Dorothea Wierer ha l'occasione, a patto di terminare la sprint nelle 10, di giocarsi il podio. Altra gara favorevole alla nostra è l'individuale, ma qui la tengo fuori dalle prime tre: Mäkäräinen si merita un oro e glielo assegno qui, mentre per la mass mi affido a Domracheva. La staffetta vede la Germania come grande favorita, con a ruota la Francia e poi un drappello fra cui l'Italia: Federica Sanfilippo, Lisa Vittozzi e una fra Nicole Gontier e Alexia Runggaldier possono andare a medaglia. Così come la staffetta mista con Vittozzi/Wierer/Hofer/Windisch, in un evento con tanti quartetti di alta qualità.
Bob
Bob a 2 Uomini (1ª run 18/2 alle 12.05, 4ª run 19/2 alle 13.30): Friedrich/Margis (Ger) - Lochner/Weber (Ger) - Kibermanis/Miknis (Lat)
Bob a 2 Donne (1ª run 20/2 alle 12.50, 4ª run 21/2 alle 13.50): Humphries/George (Can) - Meyers Taylor/Gibbs (Usa) - Schneider/Drazek (Ger)
Bob a 4 Uomini (1ª run 24/2 alle 1.30, 4ª run 25/2 alle 2.45): Lochner et alia (Ger) - Friedrich et alia (Ger) - Spring et alia (Can)
Nel doppio maschile possibile doppietta tedesca con inserimenti possibili da Canada e Lettonia. Tra le donne, invece, sono gli equipaggi nordamericani quelli più indicati per salire sul podio, con le tedesche in scia. Probabilissimo bis (se non addirittura tris) tedesco nel bob a quattro, gara in cui gareggia il quartetto italiano capitanato da Simone Bertazzo, quest'anno di livello tendente al catastrofico
Combinata Nordica
NH (14/2, salto alle 7.00, fondo alle 9.45): Eric Frenzel (Ger) - Akito Watabe (Jpn) - Vinzenz Geiger (Ger)
LH (20/2, salto alle 11.00, fondo alle 13.45): Jørgen Graabak (Nor) - Johannes Rydzek (Ger) - Akito Watabe (Jpn)
Prova a Squadre (22/2, salto alle 8.30, fondo alle 11.20): Germania (Ger) - Norvegia (Nor) - Finlandia (Fin)
Pensare 12 mesi fa che i tedeschi avrebbero approcciato i Giochi con solo 4 vittorie (rispetto alle 18 del 2016-2017) era da alcoltest. Eppure la realtà è questa: pretattica per giungere a Pyeongchang nel migliore dei modi? Possibile, se non probabile. Intanto chi ha la fiducia massima è "calimero" Watabe, finalmente vincente e in gran forma, così come l'eterno rincalzo Schmid, quest'anno sbocciato a 34 anni. Loro, così come il solito Graabak le certezze; i finlandesi terribili Herola e Hirvonen, il fantastico saltatore Riiber, Andersen, Klapfer e il buon Alessandro Pittin gli outsider. Il carnico ovviamente solo nella gara dal trampolino piccolo: se non prende un'eternità nel salto nulla gli è precluso. Ma le possibilità di riuscita per lui perfetta della prima parte di gara sono basse. Nella gara a squadre Germania e Norvegia due gradini sopra tutte, mentre soprattutto Austria e Finlandia sono indicate per il bronzo. Raffaele Buzzi, Aaron Köstner e Lukas Runggaldier completano la pattuglia azzurra, che purtroppo più del sesto posto non può aspirare.
Curling
Doppio Misto (13/2, finale alle 12.05): Svizzera - Canada - Cina
Uomini (24/2, finale alle 7.35): Canada - Svezia - Stati Uniti
Donne (25/2, finale alle 1.05): Canada - Gran Bretagna - Russia
New entry il doppio misto, con otto nazioni tutte (magari la Corea meno) con possibilità di medaglia. Canada, Svizzera e l'esotica (per questo sport) Cina paiono un mezzo gradino davanti alle altre: ma in che posizioni? Bella domanda, davvero.
Nelle tradizionale gare a squadre il Canada parte con i favori del pronostico in entrambi i sessi, con magari qualche patema in più fra le donne. Tra gli uomini i paesi scandinavi e gli Stati Uniti sanno il fatto loro, ma occhio anche al Giappone. In gara anche l'Italia, Retornaz e soci hanno già fatto il loro qualificandosi: decimo e ultimo posto assai probabile, ma in uno sport simile è sempre possibile fare qualche scherzetto alle favorite.
Fondo
Skiathlon Donne (10/2 alle 8.15): Charlotte Kalla (Swe) - Marit Bjørgen (Nor) - Heidi Weng (Nor)
Skiathlon Uomini (11/2 alle 7.15): Dario Cologna (Sui) - Alexander Bolshunov (Rus) - Martin Sundby (Nor)
Sprint Donne (13/2 alle 12.00): Stina Nilsson (Swe) - Maiken Caspersen Falla (Nor) - Krista Pärmäkoski (Fin)
Sprint Uomini (13/2 alle 12.25): Johannes Klæbo (Nor) - Calle Halfvarsson (Swe) -
Federico Pellegrino (Ita)
10 km Libera Donne (15/2 alle 7.30): Marit Bjørgen (Nor) - Charlotte Kalla (Swe) - Jessica Diggins (Usa)
15 km Libera Uomini (16/2 alle 7.00): Maurice Manificat (Fra) - Dario Cologna (Sui) - Simen Kruger (Nor)
Staffetta Donne (17/2 alle 10.30): Norvegia (Nor) - Finlandia (Fin) - Svezia (Swe)
Staffetta Uomini (18/2 alle 7.15): Norvegia (Nor) - Svezia (Swe) - Russia (Rus)
Staffetta Sprint Donne (21/2 alle 9.00): Norvegia (Nor) - Svezia (Swe) - Stati Uniti (Usa)
Staffetta Sprint Uomini (21/2 alle 9.30): Norvegia (Nor) -
Italia (Ita) - Francia (Fra)
50 km Classica Uomini (24/2 alle 6.00): Marcus Hellner (Swe) - Iivo Niskanen (Fin) - Alex Harvey (Can)
30 km Classica Donne (25/2 alle 7.15): Marit Bjørgen (Nor) - Heidi Weng (Nor) - Kerttu Niskanen (Fin)
A livello maschile sono, finalmente, diverse le nazioni che possono andare a medaglia. E per la 30 km punto a un grande vecchio come Cologna, in una gara in cui Francesco De Fabiani ha mostrato interessanti segnali di crescita nel recente passato: una top 10 può essere sua, per il podio ci vuole uno spunto veloce o una serie di eventi possibili ma poco probabili. Mentre Federico Pellegrino viene dato in condizioni eccellenti, motivo per cui gli do fiducia anche nella sprint, dove Klæbo è strafavorito. Riuscirà Cologna in una terza vittoria di fila nella 15 km a intervalli? Non credo, perché quest'anno Manificat in questo format è stato sensazionale. Nella staffetta lunga occhio a un possibile scherzetto svedese (Italia difficilmente in lotta per il podio, servirebbero due frazioni centrali extralusso), in quella corta potrebbe essere la coppia Dietmar Nöckler-Pellegrino quella più ostica per i norge. Per la 50 km in classico mi gioco un jolly, ossia Norvegia fuori dal podio. Gli altri azzurri in gara, vale a dire Mirco Bertolina, Maicol Rastelli, Sergio Rigoni, Gianmarco Salvadori e Stefan Zelger non hanno possibilità di top 10.
Norvegesi superiori tra le donne ma occhio, perché la Kalla è una che quando c'è qualcosa in gioco di prezioso esce sempre fuori. A cominciare dalla Skiathlon che ben si adatta alle sue caratteristiche mentre un'altra svedese, la Nilsson, parte con i favori nella sprint. La prima vittoria del rossoblu per me arriva nella 10 km con l'eterna Bjørgen, ma pure in questo caso la Kalla non sarà semplice da battere. Staffette abbastanza chiuse, a meno che non sbaglino ancora le scioline come a Sochi (ma per sicurezza hanno portato un bel carico di Ventolin, non si sa mai...), mentre la 30 km è l'ultima gara dei Giochi: che bello se a esultare fosse Bjørgen.
(1. continua)