Strade-Bianche 2018

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
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GregLemond
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Re: Strade-Bianche 2018

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Bardet e Nibali a Innsbruck.... mamma mia <3


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Camoscio madonita
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Re: Strade-Bianche 2018

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lemond ha scritto:
Camoscio madonita ha scritto:Corsa meravigliosa, il meteo ha aiutato sicuramente, però...che bravi ad arrivare fino in fondo! e che numero Benoot! :clap:

La classica più bella che abbiamo in italia, oggi anche più del solito. Percorso, location, sapore di ciclismo epico. Una meraviglia!
Perché nel mondo no? Solo la Roubaix gli può stare alla pari, però lì non c'è nemmeno una salita e corridori come Bardet non possono correre, perché troppo leggeri.

P.S. E l'epiteto di monumento lo regalano a una corsa per velocisti. :muro:
De gustibus...io il giorno del Fiandre non ci sono per nessuno da lustri a questa parte. :)


Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
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Niи
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Re: Strade-Bianche 2018

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Montana Miller ha scritto:Ieri si è visto un altro Ciclismo,non facilmente ripetibile per quanto di qualità,che forse non rispecchia neppure appieno i valori in campo.Se Van Aert avesse vinto subito una corsa così importante,in condizioni climatiche che peraltro si prestano particolarmente all'epica,gli altri potevano pure levarsi per sempre.Certificavano la propria pochezza,che fino a ieri si fosse scherzato.Ha dominato la corsa ma che perdesse era persino auspicabile per il business Ciclismo su strada,anche per lui.
Se WVA avesse vinto, sarebbero chiaramente esplosi tutti i reali problemi di questa bellissima corsa, ovvero la sua collocazione nel calendario. Visto che dai corridori è considerata a tutti gli effetti una monumento, dovrebbe essere collocata dopo la San Remo, quando lo stato di forma dei corridori é di tutt'altro valore. Estremizzando la parte finale del tuo commento, potremmo dire che se Sagan avesse vinto, nella corsa di debutto, dopo 1 mese di carichi in altura, avrebbero potuto fare a meno di organizzare i mondiali quest'anno. La realtà è che nelle prime corse, non è possibile ancora tracciare il vero potenziale dei corridori é questa corsa unica merita un calendario diverso. Inizia ad essere uno spreco così. Spero che ai piani alti se ne siano accorti.


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lemond
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Re: Strade-Bianche 2018

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Camoscio madonita ha scritto: De gustibus...io il giorno del Fiandre non ci sono per nessuno da lustri a questa parte. :)
Anch'io il Fiandre lo vedo sempre tutto, ma qualche volta mi delude. Le strade bianche mai, la Roubaix di rado.


Fanno festa i musulmani il venerdì
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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
andrea82
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Re: Strade-Bianche 2018

Messaggio da leggere da andrea82 »

Ieri ero a Siena per seguire la gara femminile: impressionante, epica, drammatica, eroica, meravigliosa. Unica nel suo genere, la Strade Bianche è una delle poche corse rimaste a regalare colpi di scena incredibili. Il maltempo, con il fango, il freddo e la pioggia hanno contribuito di certo, ma vedere quei volti sofferenti, sporchi e doloranti mi hanno fatto entrare sentimenti contrastanti, belli e brutti. Chi guardava la gara da spettatore penso che si sarà divertito ma tra i corridori maschi e le donne avranno sofferto tantissimo. Ma solo loro sanno quanto e come hanno patito questa giornata tremenda, da eroi d'altri tempi.

:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:


nikybo85
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Re: Strade-Bianche 2018

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Io ho apprezzato ke grandi campioni come gva Gilbert Kwiatkowski e altri ke sicuramente dimentico l'abbiano conclusa pur a vagonate di minuti..Era più facile entrare in ammiraglia..Bravi :clap:


Montana Miller
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Re: Strade-Bianche 2018

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Niи ha scritto: Se WVA avesse vinto, sarebbero chiaramente esplosi tutti i reali problemi di questa bellissima corsa, ovvero la sua collocazione nel calendario. Visto che dai corridori è considerata a tutti gli effetti una monumento, dovrebbe essere collocata dopo la San Remo, quando lo stato di forma dei corridori é di tutt'altro valore. Estremizzando la parte finale del tuo commento, potremmo dire che se Sagan avesse vinto, nella corsa di debutto, dopo 1 mese di carichi in altura, avrebbero potuto fare a meno di organizzare i mondiali quest'anno. La realtà è che nelle prime corse, non è possibile ancora tracciare il vero potenziale dei corridori é questa corsa unica merita un calendario diverso. Inizia ad essere uno spreco così. Spero che ai piani alti se ne siano accorti.
Lo stato di forma,le caratteristiche tecniche dei corridori piuttosto della collocazione nel calendario di una corsa sono tecnicismi,un Van Aert che si impone forte dall'inizio passando dal Ciclocross alla Strada per me è un ottocentista che si improvvisa uomo da 10000.Fa molta più sensazione di uno stradista forte come Sagan,che se domani si impone a Liegi risulterebbe più ordinario.Non so in prospettiva che potenziale possa avere ma per dire Lars Boom e Stybar ebbero approcci più graduali rispetto a lui.che poteva pure fare un salto nel vuoto,visto che di corse vere ne ha disputate davvero poche.Poi rispetto a uno Stybar è anche molto più giovane,a quell'età tante volte il fisico non è pronto nemmeno per quanti sono pro da strada abituali da anni.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Strade-Bianche 2018

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nikybo85 ha scritto:Io ho apprezzato ke grandi campioni come gva Gilbert Kwiatkowski e altri ke sicuramente dimentico l'abbiano conclusa pur a vagonate di minuti..Era più facile entrare in ammiraglia..Bravi :clap:
:clap:


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galliano
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Re: Strade-Bianche 2018

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Patate ha scritto:
UribeZubia ha scritto:Non conosco bene l'inglese, cosa intende dire esattamente Trentin con quel tweet riportato poco sopra da matteo.conz ?
Credo si riferisca a qualche "dietro moto" di Benoot.
Ci avevo fatto un po' caso anch'io, ma personalmente trovo un po' esagerata la polemica
In diretta a caldo, l'avevo scritto proprio in questo 3d.
Dopo che Benoot ha staccato Serry e si è lanciato all'inseguimento dei due davanti ci sono state due occasioni in cui la moto gli è rimasta proprio davanti per un certo periodo che adesso non so quantificare.
Al momento mi sono arrabbiato col motociclista perché il beneficio è stato indubbio, vedendo poi come sono andate le cose devo riconoscere che Benoot avrebbe ripreso ugualmente i due davanti.
Però quel motociclista dovrebbe essere sanzionato perché avrebbe potuto veramente falsare la corsa.


Gianluca Avigo - bove

Re: Strade-Bianche 2018

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Montana Miller ha scritto:
Niи ha scritto: Se WVA avesse vinto, sarebbero chiaramente esplosi tutti i reali problemi di questa bellissima corsa, ovvero la sua collocazione nel calendario. Visto che dai corridori è considerata a tutti gli effetti una monumento, dovrebbe essere collocata dopo la San Remo, quando lo stato di forma dei corridori é di tutt'altro valore. Estremizzando la parte finale del tuo commento, potremmo dire che se Sagan avesse vinto, nella corsa di debutto, dopo 1 mese di carichi in altura, avrebbero potuto fare a meno di organizzare i mondiali quest'anno. La realtà è che nelle prime corse, non è possibile ancora tracciare il vero potenziale dei corridori é questa corsa unica merita un calendario diverso. Inizia ad essere uno spreco così. Spero che ai piani alti se ne siano accorti.
Lo stato di forma,le caratteristiche tecniche dei corridori piuttosto della collocazione nel calendario di una corsa sono tecnicismi,un Van Aert che si impone forte dall'inizio passando dal Ciclocross alla Strada per me è un ottocentista che si improvvisa uomo da 10000.Fa molta più sensazione di uno stradista forte come Sagan,che se domani si impone a Liegi risulterebbe più ordinario.Non so in prospettiva che potenziale possa avere ma per dire Lars Boom e Stybar ebbero approcci più graduali rispetto a lui.che poteva pure fare un salto nel vuoto,visto che di corse vere ne ha disputate davvero poche.Poi rispetto a uno Stybar è anche molto più giovane,a quell'età tante volte il fisico non è pronto nemmeno per quanti sono pro da strada abituali da anni.
Montana MIller. Ti quoto perchè hai perfettamente ragione. Forse non ci si rende conto che questo ragazzo di 23 anni, su strada ha corso veramente poco. Infatti ha pagato con i crampi a 300 metri dall'arrivo. Ha fatto però una corsa con una personalità incredibile. Su monte Sante Marie li ha messi in fila tutti, con Bardet ha tirato fuori una fuga che poteva essere suicida. Non ha saltato un cambio, anzi a mio avviso è stato fin troppo generoso. Questo ha i numeri e mi spiace solo per il ciclocross, perchè temo perderà un assoluto protagonista. Aggiungo che ci sarebbe un'altro ragazzo Olandese con le medesime potenzialità ma forse addirittura più classe. Quando deciderà di provarci ne vedremo delle belle.

Il ciclocross ci salverà


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cauz.
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Re: Strade-Bianche 2018

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Montana Miller ha scritto:Lo stato di forma,le caratteristiche tecniche dei corridori piuttosto della collocazione nel calendario di una corsa sono tecnicismi,un Van Aert che si impone forte dall'inizio passando dal Ciclocross alla Strada per me è un ottocentista che si improvvisa uomo da 10000.Fa molta più sensazione di uno stradista forte come Sagan,che se domani si impone a Liegi risulterebbe più ordinario.Non so in prospettiva che potenziale possa avere ma per dire Lars Boom e Stybar ebbero approcci più graduali rispetto a lui.che poteva pure fare un salto nel vuoto,visto che di corse vere ne ha disputate davvero poche.Poi rispetto a uno Stybar è anche molto più giovane,a quell'età tante volte il fisico non è pronto nemmeno per quanti sono pro da strada abituali da anni.
una differenza sostanziale riguarda la squadra: boom e stybar passarono su strada già inquadrati in squadroni ben attrezzati, tanto che per entrambi l'esordio nelle classiche avvenne dopo una stagione di rodaggio (boom forse addirittura due, se non ricordo male). tutto questo van Aert lo scansa, e non è detto che sia uno svantaggio. se da un lato non ha grandi compagni a disposizione (anche se sono convinto che l'effetto benefico di van Aert possa aiutare a recuperare anche De Bie), dall'altro non ha gavetta da fare rispetto a più titolati e pretenziosi capitani.

oltretutto van Aert corre già da qualche stagione su strada. il fatto che si sia limitato a farlo solo d'estate e solo nell'europa centro-settentrionale non toglie che il rodaggio sia già parzialmente avvenuto. non direi che non ha disputato corse vere. non saranno delle classiche monumento, ma eneco tour, campionato nazionale belga o tro-bro-leon qualcosa già lo insegnano. tanto che a differenza degli illustri predecessori si presenta alle corse di primo piano avendo già delle vittorie su strada in palmares.


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Niи
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Re: Strade-Bianche 2018

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bove ha scritto:
Montana Miller ha scritto:
Niи ha scritto: Se WVA avesse vinto, sarebbero chiaramente esplosi tutti i reali problemi di questa bellissima corsa, ovvero la sua collocazione nel calendario. Visto che dai corridori è considerata a tutti gli effetti una monumento, dovrebbe essere collocata dopo la San Remo, quando lo stato di forma dei corridori é di tutt'altro valore. Estremizzando la parte finale del tuo commento, potremmo dire che se Sagan avesse vinto, nella corsa di debutto, dopo 1 mese di carichi in altura, avrebbero potuto fare a meno di organizzare i mondiali quest'anno. La realtà è che nelle prime corse, non è possibile ancora tracciare il vero potenziale dei corridori é questa corsa unica merita un calendario diverso. Inizia ad essere uno spreco così. Spero che ai piani alti se ne siano accorti.
Lo stato di forma,le caratteristiche tecniche dei corridori piuttosto della collocazione nel calendario di una corsa sono tecnicismi,un Van Aert che si impone forte dall'inizio passando dal Ciclocross alla Strada per me è un ottocentista che si improvvisa uomo da 10000.Fa molta più sensazione di uno stradista forte come Sagan,che se domani si impone a Liegi risulterebbe più ordinario.Non so in prospettiva che potenziale possa avere ma per dire Lars Boom e Stybar ebbero approcci più graduali rispetto a lui.che poteva pure fare un salto nel vuoto,visto che di corse vere ne ha disputate davvero poche.Poi rispetto a uno Stybar è anche molto più giovane,a quell'età tante volte il fisico non è pronto nemmeno per quanti sono pro da strada abituali da anni.
Montana MIller. Ti quoto perchè hai perfettamente ragione. Forse non ci si rende conto che questo ragazzo di 23 anni, su strada ha corso veramente poco. Infatti ha pagato con i crampi a 300 metri dall'arrivo. Ha fatto però una corsa con una personalità incredibile. Su monte Sante Marie li ha messi in fila tutti, con Bardet ha tirato fuori una fuga che poteva essere suicida. Non ha saltato un cambio, anzi a mio avviso è stato fin troppo generoso. Questo ha i numeri e mi spiace solo per il ciclocross, perchè temo perderà un assoluto protagonista. Aggiungo che ci sarebbe un'altro ragazzo Olandese con le medesime potenzialità ma forse addirittura più classe. Quando deciderà di provarci ne vedremo delle belle.

Il ciclocross ci salverà
Non so, non son del tutto convinto che questa corsa rispecchi le potenzialità in gioco. Non voglio negare che mi abbia sorpreso perché sarebbe da folli sostenere il contrario, ma tutto è stato troppo perfetto a suo favore, dal clima, alla tattica, ai rispettivi stati di forma. Vediamo nelle altre corse di avvicinamento alla Roubaix. Il ciclismo su strada, come sapete bene anche voi, è dannatamente più difficile da interpretare e fare la differenza quando sei considerato dagli avversari.


Montana Miller
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Re: Strade-Bianche 2018

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Ho detto che ne ha disputate poche non nessuna,peraltro lo scorso Eneco Tour ha avuto purtroppo poco da spartire con gli anni precedenti,con solo 1 tappa per corridori di livello.Non voglio stare a insistere più di tanto,un po' per non portare sfortuna al ragazzo e un po' perchè una singola corsa di livello,peraltro in condizioni particolari non può essere un campione sufficiente,ma gente come Boom e Stybar si è affacciata alla prima stagione delle classiche con un bagaglio di esperienze molto più ricco del suo.Entrambi avevano pure una Vuelta nelle gambe,Boom vinse anche una tappa in maniera travolgente lasciando intendere ben di meglio,tanto che lui non so neppure se lo si possa catalogare come un ex ciclocrossista,visto quanto impiegò prima di correre le prime corse vere.Purtroppo per lui è rimasto un corridore di motore e da mal tempo,non sviluppando mai le caratteristiche di fondo necessarie a emergere su strada.E di vittorie non solo ne avevano ottenute entrambi ma direi di spessore ben superiore a Van Aert.La vera analogia è con il 2013 di Stybar,con entrambi ancora campioni della disciplina ma che avevano ridimensionato il numero delle proprie apparizioni nel cross,evidentemente a beneficio di allenamenti specifici di adattamento alla strada.Ma Stybar aveva anche 4 anni di più,che vuol dire tanto.


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