barrylyndon ha scritto: ↑mercoledì 9 maggio 2018, 11:23
I numeri direbbero che tra le carriere dei due in rapporto alla loro eta', sono quasi speculari.
Nibali 2010, 24 anni quasi 25-----------------------podio al Giro, vittoria alla Vuelta
Aru 2014, a cavallo tra i 23 ed i 24 podio al Giro, 5 posto di prestigio alla Vuelta.
Aru 2015 25 anni------------------------------------podio al Giro, vittoria alla Vuelta.
a 27 anni Aru fa quinto al Tour, Nibali fece terzo..
ora e' il momento di vincere come fece Nibali sulla soglia di 28 anni.
Da qui in poi vedremo se Aru crescera' o se, come paventato da Winter, i corridori curati da Locatelli, sono un po' precoci..
Nibali è del 1984 a novembre, quindi nel 2010 aveva 25 anni quasi 26. In ogni caso il primo risultato di rilievo di Nibali in un GT imho è stato il 6° posto dell'anno prima al Tour 2009, a 24 anni quasi 25.
Aru come primi risultati importanti nei GT a ben vedere è stato anche più precoce di Nibali (Nibali che tuttavia aveva mostrato il suo talento nei primissimi anni di carriera anche al di fuori dei GT, vincendo ed andando a podio in diverse corse in linea o in brevi corse a tappe, cose che invece Aru non ha fatto).
Anche Nibali come Aru dopo la sua prima vittoria importante in un GT alla Vuelta, ha avuto un anno così così nel 2011 con diversi piazzamenti ma senza vittorie di livello. Sembrava essersi involuto anche lui rispetto alla fantastica stagione del 2010 (stagione ottima non solo per quel che riguardava i GT). Ma a partire dal 2012 è ripartita la crescita graduale del corridore messinese, che è andato migliorandosi anno dopo anno passando per i podi nelle monumento ed al Tour del 2012, al dominio al Giro del 2013 e Tour 2014 (il tutto condito da tante altre vittorie e piazzamenti importanti in questi anni) finendo con la trasformazione ed evoluzione in cacciatore di grandi classiche degli ultimi anni, che lo rendono di fatto l'unico corridore da GT moderno capace di essere competitivo e vincente sia nelle grandi corse a tappe sia nelle principali classiche e corse di un giorno del calendario ciclistico.
Aru deve dimostrarsi bravo a ripartire dopo il periodo di appannamento seguito alle prime vittorie esattamente come ha fatto Nibali a suo tempo. Con le dovute proporzioni il 2011 ed il 2012 di Nibali potrebbero essere paragonati in qualche modo al 2016 e 2017 di Aru. Dopo la sbornia per la prima grande vittoria della carriera, segue un periodo di breve flessione per poi tornare a crescere e a vincere di nuovo consacrandosi definitivamente campione. Ecco per Aru questo credo che sia l'anno della verità, se tornerà a vincere qualcosa di importante tra Giro, Vuelta o Mondiali si consacrerà definitivamente campione e potranno continuare a farsi i parallelismi con Nibali. Se invece non ci riuscirà forse sarà il caso di non accostare più i due. Rimarrebbe un ottimo corridore, ma i Campioni con la C maiuscola sarebbero altri