Fatti di politica 2018

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nino58
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Re: Fatti di politica 2018

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Lester ha scritto: domenica 27 maggio 2018, 22:56
Tranchée d'Arenberg ha scritto: domenica 27 maggio 2018, 20:54 A me onestamente interessa poco che dietro il mancato accordo col quirinale ci siano i diktat europei. Per me l'importnate è che non governino quelli della lega (insieme a i 5s).
Non governano adesso ma governeranno fra pochi mesi con ancora più deputati/senatori rispetto ad oggi. Non solo, lo faranno verosimilmente con Berlusconi (scenario per me infinitamente peggiore all'alleanza Lega/CinqueStelle).

Concordo con Lester al mille per cento.


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lemond
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Re: Fatti di politica 2018

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Lester ha scritto: domenica 27 maggio 2018, 22:56 Mattarella doveva lasciarli fare, dare loro carta bianca e lasciare che si schiantassero (la maggioranza in Senato sarebbe stata di sei seggi) o che fosse Salvini a tirarsi indietro adducendo qualche scusa. Facendo così ha dato loro una botta di popolarità e un argomento fortissimo per la campagna elettorale (che per Salvini non si è mai conclusa).
Ma tu trascuri il fatto che il P.d.R. è il garante della Costituzione italiana e non tutti sono come Pertini, al quale di essa non gli importava se andava contro i propri desiderata. :x

P.S.

Era da tanto che non leggevo qualcosa di politica attuale, ma questo articolo mi sembra ben scritto


ANSA

Il Presidente Mattarella ha fatto bene.
Ricordate questa affermazione perché da ora in poi vi sarà richiesto molte volte di ripeterla.. O di negarla.
La vera crisi comincia ora ed avrà al suo centro proprio il Presidente. La campagna elettorale iniziata non appena Conte ha rimesso il suo mandato, verrà tutta svolta intorno alla natura, l'identità, la forza nonché l'esistenza stessa della istituzione presidenziale.
Al di là delle chiacchiere sull'impeachment, buffonate della domenica sera, la sostanza del prossimo futuro è che le forze politiche che hanno proposto il governo mai nato andranno ora in giro come le ronde della moralità pubblica a chiedere a tutti: con chi stai? Con Mattarella il traditore, o con il cambiamento? Con le istituzioni o con i cittadini? Con le elite corrotte o con il popolo? Come se si potesse stare con un traditore, con le sorde istituzioni, o con le elite corrotte.
Ma il punto è proprio questo: la costruzione di questa serie di dilemmi è il primo grande falso di questa vicenda. Perché alla fine di 83 giorni si capisce che qui si voleva arrivare fin dall'inizio. Lega e M5s infatti, avevano un progetto di governo di cui non hanno mai parlato con trasparenza prima, che non hanno mai davvero svelato fino in fondo in campagna elettorale: quando non hanno mai detto di voler abbandonare l'Euro, nonostante le ripetute e insistenti domande nel corso dei loro pur numerosissimi passaggi mediatici; né tanto meno di aver già grosso modo studiato e costituito un piano per attuare questo passaggio.
In altre parole hanno mentito ai cittadini italiani e ai propri elettori. Mentito sulle proprie intenzioni, e mentito di conseguenza sull'impatto di queste scelte. La prova della menzogna è in quei documenti, quei programmi di governo che sono stati conosciuti solo perché passati alla stampa. Passati da mani che sapevano cosa non era stato detto, a tutti noi.
Questa menzogna va additata non per ragioni etiche (le forze politiche possono mentire quanto vogliono se vogliono) ma per la ragione sostanziali dell'interesse degli elettori. Nel nascondere il piano di uscita dall'Euro – con tutti i suoi ammennicoli quale la cancellazione del debito che abbiamo accumulato con la Bce – hanno nascosto l'impatto che questo progetto avrebbe avuto sulle vite dei cittadini. Sui loro risparmi, sui loro mutui, sul futuro dei loro figli. Abbiamo così potuto assistere a un'altra buffonata di queste ore: il premier incaricato per poche ore, l'Avvocato del popolo Conte, che si è incontrato con i "truffati" del bail-in bancario, mentre metteva in moto un piano che già in questi giorni con la salita dello spread faceva alzare il costo dei mutui di migliaia e migliaia di famiglie.
Bugie. Come quelle che in campagna elettorale hanno portato a sostenere di poter fare il reddito di cittadinanza, pagando a tutti 780 euro, e insieme la flat tax, e la abolizione della Fornero. Magari con l'idea dei mini-bot, cioè stampando una valuta parallela. Alle ripetute domande in merito alla enorme spesa per cui trovare le risorse per queste promesse, l'unica risposta è sempre stata uno sprezzante: "Taci tu che sei un servo delle elite corrotte".
In realtà, a guardarsi indietro oggi, quelle sprezzanti risposte erano tali non per ignoranza ma perché a questo punto si doveva arrivare, qui dove siamo già ora, con le piazze piene contro i traditori del popolo. Alla fine di tutti questi 83 giorni si possono vedere come una regia perfettamente costruita.
Il caso Savona è stato una perfetta sciarada. Il Professore dall'impeccabile curriculum e rispettabilissima carriera, membro a pienissimi titoli delle elite (che pure si condannano per gi altri), serviva proprio per questa sua internità al sistema, per il potere cioè non solo della sue idee ma anche della sua voce. Solo una persona di altissimo livello poteva suscitare tale scrutinio ed eco, nazionale e internazionale, intorno al piano di uscita dall'Euro. Nel momento in cui il suo nome è stato fatto, la miccia della collisione con il Quirinale è stata accesa: Mattarella avrebbe dovuto accettare un progetto mai discusso, mai chiarito agli elettori, ed inviso agli equilibri attuali intorno al nostro Paese, finendo così con l'estinguere il suo ruolo; o avrebbe dovuto esercitare la sua opinione (se non prerogativa) e portare il paese dove è ora.
Questo si voleva e questo è successo. Questo è il punto in cui siamo. Mai così diviso il paese. Mai così frantumato il processo istituzionale. La china che cominciamo oggi a percorrere è molto pericolosa e questo lo capiamo tutti. Il futuro ci riserva quasi sicuramente una campagna elettorale molto radicale, in cui il popolo sarà aizzato contro le elite.
Ma prima di finire questo filo di discorso, val la pena di guardare ancora un po' avanti e capire chi effettivamente sarà poi il vincitore di questa scelta.
Per me ci sono pochi dubbi che le impronte su questo processo sono in maggior parte della Lega e di Salvini. Sua è stata la forza di rottura maggiore – se avesse voluto fare il governo e se lo avesse voluto fare senza "piani b" gli sarebbe bastato nominare Giorgetti e prendersi tutto il potere che Di Maio gli aveva concesso in termini di ministeri. E sua è stata la minore trasparenza – è in casa Lega che ha radici la opacità sul progetto di uscita dall'Euro. Così come sua è stata la forte dissonanza sulle alleanze internazionali – dice qualcosa a qualcuno che il presidente populista per eccellenza Donald Trump non abbia riconosciuto questo leader populista italiano, che invece Putin ha subito dichiarato suo amico?
I pentastellati è vero hanno condiviso questo percorso di Salvini, ma vi sono apparsi più che altro trascinati dagli eventi, incerti, e confusi.. Traditi, alla fine delle cose, dalla loro identità multipla.
La prova di queste dissonanze è che alla campagna elettorale prossima ventura Lega e M5s andranno separati. Le due forze escono molto differentemente da questa esperienza: pentastellati molto sminuiti dal fallimento (ce lo dicono anche i sondaggi); Salvini invece molto galvanizzato dalla leadership che ha saputo imporre (anche questo lo dicono i sondaggi). E mentre i Cinquestelle dovranno fare le loro eterne consultazioni fra tutte le loro anime, Salvini tornerà nella coalizione del centro destra, con in mano lo scalpo del Quirinale, e lo status di vittima. Potrà ambire a portare la colazione al 40 per cento e oltre. Con l'aiuto di Silvio Berlusconi che ora potrà ancora candidarsi, e che, saggiamente, non ha mai davvero rotto con Matteo.


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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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nino58
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Re: Fatti di politica 2018

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Commento su ieri sera:
una cosa cattiva ed una "buona".
Quella cattiva è che il PdR ha respinto un governo che avrebbe avuto la maggioranza in Parlamento e la cosa si commenta da se' (certo, l'art.92 è quello riuscito peggio ai Costituenti, perchè non dice chi decide in caso di disaccordo tra PdR e PdC), quella "buona" è che il Presidente della Repubblica dichiara pubblicamente che la sovranità non appartiene al popolo (neppure nelle forme e nei limiti previsti dalla Costituzione)bensì a qualcos'altro (allo spread)cioè ammette la verità.
Ora, è da sempre che diciamo che l'Italia la propria sovranità (raggiunta nel 1861 dopo sedici secoli di occupazioni e nonostante il vulnus della questione meridionale) la riperde il 20 giugno 1940 quando Mussolini si rende vassallo della Germania nazista; avesse vinto la Guerra la Germania eravamo maggiordomi di Hitler, l'avesse persa (come fortunatamente è avvenuto) saremmo diventati maggiordomi degli angloamericani (come è fisiologicamente successo e ratificato a Cassibile).
Tutto quello che viene appresso ( la vicenda Unione Europea ed Euro ) resta tranquillamente in quest'ambito.

Rispondo anche a lemond (e all'ANSA).
Se la prospettiva è quella che descrive l'ANSA (cioè che alle prossime elezioni Salvini torna con Berlusconi e si prendono tutto il cucuzzaro), prospettiva altissimamente probabile, perchè Mattarella avrebbe fatto bene a non far partire il Governo ?
E' favorevole a quella prospettiva?
Stesso discorso vale per il PD per il suo rifiuto di sedersi al tavolo con i 5 Stelle (non dico a fare il Governo ma a far scoprire loro le carte sì).
Niente, PD e Mattarella più felici per un Governo Lega-Berlusca-fasci che per uno in cui vi fossero dentro gli appestati 5 Stelle (i Rebellin della politica).


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el_condor

Re: Fatti di politica 2018

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lemond ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 8:53 Ma tu trascuri il fatto che il P.d.R. è il garante della Costituzione italiana e non tutti sono come Pertini, al quale di essa non gli importava se andava contro i propri desiderata. :x

P.S.

Era da tanto che non leggevo qualcosa di politica attuale, ma questo articolo mi sembra ben scritto


ANSA

Il Presidente Mattarella ha fatto bene.
Ricordate questa affermazione perché da ora in poi vi sarà richiesto molte volte di ripeterla.. O di negarla.
La vera crisi comincia ora ed avrà al suo centro proprio il Presidente. La campagna elettorale iniziata non appena Conte ha rimesso il suo mandato, verrà tutta svolta intorno alla natura, l'identità, la forza nonché l'esistenza stessa della istituzione presidenziale.
Al di là delle chiacchiere sull'impeachment, buffonate della domenica sera, la sostanza del prossimo futuro è che le forze politiche che hanno proposto il governo mai nato andranno ora in giro come le ronde della moralità pubblica a chiedere a tutti: con chi stai? Con Mattarella il traditore, o con il cambiamento? Con le istituzioni o con i cittadini? Con le elite corrotte o con il popolo? Come se si potesse stare con un traditore, con le sorde istituzioni, o con le elite corrotte.
amente, non ha mai davvero rotto con Matteo.
:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:


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nino58
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Re: Fatti di politica 2018

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el_condor ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 9:14
lemond ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 8:53 Ma tu trascuri il fatto che il P.d.R. è il garante della Costituzione italiana e non tutti sono come Pertini, al quale di essa non gli importava se andava contro i propri desiderata. :x

P.S.

Era da tanto che non leggevo qualcosa di politica attuale, ma questo articolo mi sembra ben scritto


ANSA

Il Presidente Mattarella ha fatto bene.
Ricordate questa affermazione perché da ora in poi vi sarà richiesto molte volte di ripeterla.. O di negarla.
La vera crisi comincia ora ed avrà al suo centro proprio il Presidente. La campagna elettorale iniziata non appena Conte ha rimesso il suo mandato, verrà tutta svolta intorno alla natura, l'identità, la forza nonché l'esistenza stessa della istituzione presidenziale.
Al di là delle chiacchiere sull'impeachment, buffonate della domenica sera, la sostanza del prossimo futuro è che le forze politiche che hanno proposto il governo mai nato andranno ora in giro come le ronde della moralità pubblica a chiedere a tutti: con chi stai? Con Mattarella il traditore, o con il cambiamento? Con le istituzioni o con i cittadini? Con le elite corrotte o con il popolo? Come se si potesse stare con un traditore, con le sorde istituzioni, o con le elite corrotte.
amente, non ha mai davvero rotto con Matteo.
:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:
Battete le mani, battete le mani.
Vi ringrazieremo quando arriverà il Governo fascio-mafio-razzista, quello vero, quello DOC.
Voi e la vostra ossessione per i 5 Stelle.


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Basso
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Re: Fatti di politica 2018

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Nino, la questione è alquanto semplice.

In quattro occasioni il PdR ha detto no a dei ministri proposti:
- Pertini a Darida come ministro della difesa nel governo Cossiga I (non conosco le motivazioni)
- Scalfaro a Previti come ministro della giustizia nel governo Berlusconi I (dato il conflitto di interesse essendo l'avvocato del PdC)
- Ciampi a Maroni come ministro della giustizia nel governo Berlusconi II (data la condanna per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale)
- Napolitano a Gratteri come ministro della giustizia nel governo Renzi I (data la non rinuncia alla carriera nella magistratura)

In tutti i casi i PdC hanno accettato le obiezioni e presentato nomi diversi, puntualmente confermati dal PdR.

Nel caso contemporaneo, il PdR ha espresso enormi dubbi sul nome del ministro dell'economia: ne conveniamo tutti, rispetto ai pur importanti ministeri di difesa e giustizia, quello economico è un dicastero ben più centrale nella vita di uno Stato. Soprattutto in questa fase storica: avere dei dubbi su una persona che propugna l'uscita dall'Euro e che non ha smentito tale ipotesi in un comunicato di ieri, bè, mi pare non legittimo quanto necessario. Attualmente il debito pubblico italiano è in mano agli italiani per il 78/83% (dati Istat, se non erro). Una eventuale crisi economica sulla scia di Grecia, Argentina e compagnia cantante non colpirebbe di certo i Soros di turno.

È comunque caduto l'altarino: la Lega non aveva alcuna intenzione di governare. Quando il PdR ha proposto il nome di Giorgetti, sicuramente la persona più competente nell'intero partito in materia economica, Salvini ha espresso un deciso no. Il motivo? Per proseguire la perenne campagna elettorale, unica cosa che riesce a fare. E il M5S si è legato mani e piedi a Salvini, restando fregato: di certo Di Maio non brilla per acume, ma stavolta si è superato. Colpo da maestro di Salvini, va detto, a cui, ripeto, di governare non frega nulla: altrimenti le balle ripetute a perdifiato diventerebbero difficili da sostenere. Su Savona e le sue teorie (non necessariamente economiche), consiglio di consultare le sue affermazioni sul MOSE

Sulla colpa imputata al Pd, caro Nino, credo che la tua ossessione sia veramente senza limiti: perché sedersi a negoziare con chi ha minacciato di morte e di svariate altre bestialità, presentando un programma radicalmente opposto (cancellando tutto quanto nella precedente legislatura) e dopo, per altro, la modalità di trattativa adottata dal M5S nel 2013 con Bersani? Seriamente eh, basta slogan.
Facciamo un esempio pratico: se dopo aver finito il tuo lavoro arriva uno che ti dice "crepa bastardo corrotto mafioso lurido caccapupu" e che ti propone di fare l'opposto di quanto hai fatto tu, che fai, ti siedi al tavolo e dici "prego, sono d'accordo con lei" oppure ti comporti diversamente?

p.s.: vedere Luigi Di Maio, che ha due volte iniziato e due volte ha abbandonato l'università, dare lezioni di diritto a un professore di diritto costituzionale e parlamentare nonché giudice costituzionale farebbe ridere, se non fosse una amara realtà

p.s..: ma veramente Lega, M5S, la gattara pazza di FdI e Casabau (vero quartetto fascioleghista) credono di far paura a una persona con la sua storia personale? A uno a cui la mafia, quella vera e non quella sproloquiata a cazzo, ha ucciso il fratello?


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13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
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Re: Fatti di politica 2018

Messaggio da leggere da nino58 »

Basso ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 10:26
p.s..: ma veramente Lega, M5S, la gattara pazza di FdI e Casabau (vero quartetto fascioleghista) credono di far paura a una persona con la sua storia personale? A uno a cui la mafia, quella vera e non quella sproloquiata a cazzo, ha ucciso il fratello?
Vedi, il fatto che tu inserisca in questo quartetto i 5 Stelle ed escluda Berlusconi la dice tutta.
Poi, anch'io mi chiedo come faccia Mattarella, con la sua storia personale, a ricevere Berlusconi e Rita Dalla Chiesa a diventare sostenitrice di Forza Italia.
Me lo sono chiesto e me lo chiedo.
A meno che pensino entrambi che davvero Silvio fosse vittima di Mangano e Dell'Utri.


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Re: Fatti di politica 2018

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nino58 ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 10:37
Basso ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 10:26
p.s..: ma veramente Lega, M5S, la gattara pazza di FdI e Casabau (vero quartetto fascioleghista) credono di far paura a una persona con la sua storia personale? A uno a cui la mafia, quella vera e non quella sproloquiata a cazzo, ha ucciso il fratello?
Vedi, il fatto che tu inserisca in questo quartetto i 5 Stelle ed escluda Berlusconi la dice tutta.
Poi, anch'io mi chiedo come faccia Mattarella, con la sua storia personale, a ricevere Berlusconi e Rita Dalla Chiesa a diventare sostenitrice di Forza Italia.
Me lo sono chiesto e me lo chiedo.
A meno che pensino entrambi che davvero Silvio fosse vittima di Mangano e Dell'Utri.
Nulla da ridire su quello prima? Caspita, continui a guardare il dito e non la luna. Cosa ne pensi di quello che ho scritto in precedenza?

Forza Italia, almeno stavolta, non ha gridato alla ribellione come i quattro partiti citati: questo è un fatto incontrovertibile (a meno di un dietrofront di SB a breve).

Credo che Rita Dalla Chiesa sia con FdI, però la sua scelta è personale (chi siamo io e te per giudicarla? Possiamo certamente non apprezzare la sua decisione, però è libera di fare come meglio crede)


11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
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Re: Fatti di politica 2018

Messaggio da leggere da nino58 »

Basso ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 10:46
nino58 ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 10:37
Basso ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 10:26
p.s..: ma veramente Lega, M5S, la gattara pazza di FdI e Casabau (vero quartetto fascioleghista) credono di far paura a una persona con la sua storia personale? A uno a cui la mafia, quella vera e non quella sproloquiata a cazzo, ha ucciso il fratello?
Vedi, il fatto che tu inserisca in questo quartetto i 5 Stelle ed escluda Berlusconi la dice tutta.
Poi, anch'io mi chiedo come faccia Mattarella, con la sua storia personale, a ricevere Berlusconi e Rita Dalla Chiesa a diventare sostenitrice di Forza Italia.
Me lo sono chiesto e me lo chiedo.
A meno che pensino entrambi che davvero Silvio fosse vittima di Mangano e Dell'Utri.
Nulla da ridire su quello prima? Caspita, continui a guardare il dito e non la luna. Cosa ne pensi di quello che ho scritto in precedenza?

Forza Italia, almeno stavolta, non ha gridato alla ribellione come i quattro partiti citati: questo è un fatto incontrovertibile (a meno di un dietrofront di SB a breve).

Credo che Rita Dalla Chiesa sia con FdI, però la sua scelta è personale (chi siamo io e te per giudicarla? Possiamo certamente non apprezzare la sua decisione, però è libera di fare come meglio crede)
Su "quello prima", se rileggi il mio primo post di stamattina, c'è già tutto.
Moltissima luna e pochissimo dito.
Poi, non è che possiamo pensare di convincere tu me ed io te.
Su questo, rassegnamoci.
Io lo sono già serenamente, tu mi pare abbia ancora un pochino di pepe in circolo.
Ma è normale, date le nostre diverse età.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Fatti di politica 2018

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

Seriamente,

quello che è successo ieri è lo specchio di un sistema che non regge più, compresso tra le 'esigenze' imposte dall'europa e le spinte 'sovraniste' che stanno sempre più prendendo piede. La realtà che viene fuori è che la la democrazia che vi millantano, cari signori, non esiste e non è mai esistita e questa non è certamente colpa di Mattarella, che invece da un punto di vista prettamente istituzionale non ha fatto niente di male, anzi è stato impeccabile.
Molti di quelli che oggi impiccherebbero Mattarella (a proposito, poi parliamo pure della buffonata dell'impeachment), sono tra quelli che 7 anni fa, quando Berlusconi fu esautorato, esultavano per la fine del governo del cavaliere. Magari quando certe pratiche antidemocratiche vanno bene, si fa festa, e altre volte no. Coerenza, signori.

Analizziamo cosa è successo nelle ultime 2 settimane.
Lega e 5S si mettono d'accordo per fare un governo 'giallo-verde'. Questo dopo lunghissimi mesi di campagna elettorale in cui entrambe le forze hanno gridato no ai compromessi e agli inciuci. Il M5S aveva spergiurato che non avrebbero mai avuto un premier diverso da quello proposto al popolo, ovvero Di Maio. Anzi, avevano pure proposto una lista di ministri sulla base dei quali chiedevano agli italiani di essere votati. Dall'altra parte Salvini aveva urlato ai 4 venti che sarebbe sempre rimasto con Berlusconi e che il premier, tra i due, sarebbe stato quello che avrebbe raggiunto il maggior numero di voti. Addirittura, aveva richiesto un contratto con B e la Meloni affinchè non ci fossero tradimenti all'indomani delle elezioni. Aveva più volte chiesto espressamente a Berlusconi di non fare il traditore. Ebbene, improvvisamente dopo aver ripetuto a tutti che non avrebbe mai lasciato il centrodestra, fa esattamente il contrario, legandosi a Di Maio. Improvvisamente il traditore diventa lui, ma questo va bene, le promesse elettorali son dimenticate.
Ma non è trasformismo pure questo? :uhm:

Insomma, arrivati ad inizio maggio 5S e Lega, in barba a tutto quello che avevano raccontato ai loro elettori, in barba alle proposte fatte, alle alleanze strette o rinnegate fino alla morte, ai candidati premier proposti e alle liste dei ministri già redatte, in barba agli slogan "premier eletto dal popolo, e robe affini, si mettono insieme. Iniziano a buttare fumo negli occhi degli elettori, redigendo varie bozze di un contratto sgrammaticato e senza formattazione (manco alle medie). Il tutto perchè hanno già deciso la lista dei ministri, ma manca il punto fondamentale: il nome del premier.
Siccome sono due partiti che ci tengono molto a quanto detto e promesso ai loro elettori, scelgono un emerito sconosciuto (a parte negli ambienti accademici che frequenta) ovviamente non eletto da nessuno come premier e gli consegnano una lista di ministri già scelta da Salvini e Di Maio. Già questa istituzionalmente rappresenta una forzatura, perchè una cosa del genere non s'era mai vista prima. Un premier fantoccio messo lì perchè i due partiti che lo sostengono non sanno fare altrimenti.
Quindi, non solo un premier 'non eletto dal popolo' come Renzi (che perlomeno era segretario di quello che era il primo partito italiano), ma addirittura un premier tecnico come Monti (che almeno era un volto ben più noto di tale Giuseppe Conte).

Non c'è che dire, tutto molto democratico e rappresentativo della volontà del popolo, a cominciare da un'alleanza tra due partiti che si erano presentati alle urne come nemici: il primo per cazzi suoi, l'altro alleato dell'odiatissimo Berlusconi e che non avrebbero mai voluto alleato ( questo è Dibba sulla Lega. Esattamente quello che era stato detto agli elettori in campagna. Pari pari. Ripeto, non è tasformismo pure questo? E' rispetto verso il voto degli italiani?

Veniamo agli aspetti istituzionali. Come dicevo prima, è stata già una forzatura fuori dal normale, quella di indicare un premier dopo che Di Maio e Salvini avevano già messo tutto nero su bianco. Pratica contraria all'art.90 della Costituzione. La cosa bella è che anche ieri, mentre si consumava la crisi, prima di Conte, da Mattarella è andato Salvini. Chiaramente, il professore era un nome che serviva per tenere incollata l'alleanza, ma è chiaro che le decisioni le avevano e le avrebbero prese altri.
Detto ciò, Mattarella ha accettato i nomi della lista. Tranne uno. E' una sua facoltà e anche se molti non lo sanno, è successo altre volte in passato e in tutti gli altri casi si è proceduto a cambiare il nome, senza crisi istituzionali come quella attuale. Mattarella propone il nome di Giorgetti, esponente di spicco della Lega (lui si eletto dagli italiani) ma Salvini che ormai ha preso in ostaggio quel genio ubriaco di Di Maio, non ne vuole più sapere. Il paradosso è che Mattarella vorrebbe un parlamentare leghista, appena eletto dal popolo, al posto di un altro tecnico, come preteso da Salvini. Anche qui la Lega si dimostra molto democratica e rispettosa del voto degli italiani.
Ovviamente è un pretesto per non fare il governo e andare a monetizzare alle prossime elezioni. In tutto questo Di Maio è ormai diventato gregario di Salvini, pur avendo il doppio dei voti. E non se ne è manco accorto, trascinato dal leader leghista verso questa situazione. Non si è accorto che Salvin ha usato il nome di Savona per non fare il governo, impegnato in una perpetua campagna elettorale. Uno che ancora ieri sera diceva che voleva fare il ministro degli interni per "mandare a casa dei clandestini già domattina". La verità è che il M5S è restato imbrigliato in un'alleanza suicida. Ma non lo sanno.

Parlano di impeachment, ma non sanno neanche quello che dicono, tanto sono storditi i pentastellati. Se solo si rendessero conto che Mattarella in fine ultima, non è responsabile proprio di nulla, visto che formalmente è stato il povero Conte, messo in mezzo come il peggior pupazzo, a rinunciare all'incarico. La verità istituzionale è questa: Conte rinuncia all'incarico, non altro.


Io, in tutto quello che è successo in questi 80 giorni, di democratico non c'ho visto proprio un cazzo. Sarà forse che l'assetto istituzionale italiano di democratico non ha poi molto. Che entri in testa una volta per tutte che gli italiani possono eleggere, entro i limiti imposti dalle leggi elettorali, i 'rappresentanti' di camera e senato. Stop. Tutto il resto è deciso da altri e secondo logiche che spesso di democratito hanno una sega: presidenti della repubblica, camera e senato, premier, ministri e sottosegretari. Perfino le alleanze tra partiti che si presentano in un modo alle elezioni e per poi cambiare totalmente le carte in tavola a urne chiuse.


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Re: Fatti di politica 2018

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Basso ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 10:46
Credo che Rita Dalla Chiesa sia con FdI, però la sua scelta è personale (chi siamo io e te per giudicarla? Possiamo certamente non apprezzare la sua decisione, però è libera di fare come meglio crede)
:clap: e te lo dice uno che è stato "martirizzato" tutte le volte che parlava di Giorgio Gaber, perché ... :grr:


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i barbieri il lunedì :bll:

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lemond ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 11:24
Basso ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 10:46
Credo che Rita Dalla Chiesa sia con FdI, però la sua scelta è personale (chi siamo io e te per giudicarla? Possiamo certamente non apprezzare la sua decisione, però è libera di fare come meglio crede)
:clap: e te lo dice uno che è stato "martirizzato" tutte le volte che parlava di Giorgio Gaber, perché ... :grr:
Liberissima la cara Rita di fare scelte personali (ci mancherebbe altro).
Continuo, però, a non comprenderne la logica.
Mi sono fatto una domanda a cui non non so darmi risposta.
Non che sia importante, per carità.
Resta un dubbio irrisolto.


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Re: Fatti di politica 2018

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Ricevo e inoltro dal mio amico Edo che, secondo me, è quello che la politica la conosce meglio (fra quelli che mi sono vicini)

Salvini ha messo nel sacco i mentecatti. Infatti la Lega sale nei sondaggi i 5 stelle scendono (perché i loro fan di sinistra non li vogliono insieme a Salvini, quelli di destra stanno iniziando ad apprezzare i leghisti).
Per me non voleva governare dall'inizio.
Ora ha due strade quando si torna al voto: o va col centrodestra e potrebbe vincere e fare il presidente del consiglio - ma Forza Italia non può cedere sull'uscita dall'euro e lui dovrebbe rinunciarci (ma potrebbe averlo messo in conto e averla solo usata per non governare) - oppure allearsi ai 5 stelle per una alleanza "Italexit" e PERDERE le elezioni contro un'alleanza "Uniti per la Repubblica" col 45% contro il 55% (nel cui 45 magari la Lega ha il 30% e i 5 stelle il 15%) per fare il capo dell'opposizione sbraitante contro il "Regime" con al governo un'accozzaglia multiforme e in difficoltà nella quotidianità.


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Re: Fatti di politica 2018

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Basso ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 10:26

p.s..: ma veramente Lega, M5S, la gattara pazza di FdI e Casabau (vero quartetto fascioleghista) credono di far paura a una persona con la sua storia personale? A uno a cui la mafia, quella vera e non quella sproloquiata a cazzo, ha ucciso il fratello?
Ma minacciano cosa? Dai, è pura propaganda pure questa.
Istituzionalmente parlando - perchè è quello il problema - lui non ha trasgredito la costituzione. I 5s e i loro amici fascisti possono urlare quanto vogliono, possono minacciarlo, scriver post e scambarsi i like. Poi c'è la realtà e con quella bisogna fare i conti. Per accusare di impeachment un PdR è necessario sostenere un'accusa di Alto tradimento alla Costituzione. Per farlo Di Maio e la Meloni devono trovare una valida motivazione, cosa che non potranno mai fare perchè, come detto in precedenza, è stato Conte a ritirarsi dall'incarico di formare un nuovo premier.
Per fa n'impeachment servono delle ragioni costituzionali per circostanziare le accuse, altrimenti anche questa resterà solo fuffa. Come la flat tax e il reddito di cittadinanza.

Ricordatevelo.

Dopodichè la ragione per cui Mattarella non vuole Savona io non la condivido e non convididerò mai certe imposizioni dell'UE (che continua a farsi odiare sempre di più). Ma questo con l'impeachment non ha nulla a che fare. Ditelo a DiMaio.


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Re: Fatti di politica 2018

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 11:32
Basso ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 10:26

p.s..: ma veramente Lega, M5S, la gattara pazza di FdI e Casabau (vero quartetto fascioleghista) credono di far paura a una persona con la sua storia personale? A uno a cui la mafia, quella vera e non quella sproloquiata a cazzo, ha ucciso il fratello?
Ma minacciano cosa? Dai, è pura propaganda pure questa.
Istituzionalmente parlando - perchè è quello il problema - lui non ha trasgredito la costituzione. I 5s e i loro amici fascisti possono urlare quanto vogliono, possono minacciarlo, scriver post e scambarsi i like. Poi c'è la realtà e con quella bisogna fare i conti. Per accusare di impeachment un PdR è necessario sostenere un'accusa di Alto tradimento alla Costituzione. Per farlo Di Maio e la Meloni devono trovare una valida motivazione, cosa che non potranno mai fare perchè, come detto in precedenza, è stato Conte a ritirarsi dall'incarico di formare un nuovo premier.
Per fa n'impeachment servono delle ragioni costituzionali per circostanziare le accuse, altrimenti anche questa resterà solo fuffa. Come la flat tax e il reddito di cittadinanza.

Ricordatevelo.

Dopodichè la ragione per cui Mattarella non vuole Savona io non la condivido e non convididerò mai certe imposizioni dell'UE (che continua a farsi odiare sempre di più). Ma questo con l'impeachment non ha nulla a che fare. Ditelo a DiMaio.
Sono d'accordo con te sull'inutilità della messa sotto accusa del PdR.
Le ragioni le ho scritte sopra (non chiarezza dell'art.92 su chi decide in caso di disaccordo).


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Re: Fatti di politica 2018

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Basso ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 10:26 Su Savona e le sue teorie (non necessariamente economiche), consiglio di consultare le sue affermazioni sul MOSE
Si, però tu getti il sasso e tiri indietro la mano. Non lasciare ad altri il lavoro sporco. Lo sai che i grillini non consultano altro sito web diverso dal blogdellestelle :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:


Savona sul Mose:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... o/4384651/


Il M5S sul Mose:

http://www.ilblogdellestelle.it/2014/06 ... _2013.html
http://www.movimento5stelle.it/parlamen ... ndalo.html


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Re: Fatti di politica 2018

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Quando diede la propria disponibilità venne dai più ignorato se non proprio deriso,adesso che lo scenario è cambiato ei tempi sono più maturi,spero che questa candidatura al puro servizio del Paese possa avere la considerazione che merita.

www.youtube.com/watch?v=YvPG_2mKGqU


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Re: Fatti di politica 2018

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Basso ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 10:26 In quattro occasioni il PdR ha detto no a dei ministri proposti:
- Pertini a Darida come ministro della difesa nel governo Cossiga I (non conosco le motivazioni)
- Scalfaro a Previti come ministro della giustizia nel governo Berlusconi I (dato il conflitto di interesse essendo l'avvocato del PdC)
- Ciampi a Maroni come ministro della giustizia nel governo Berlusconi II (data la condanna per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale)
- Napolitano a Gratteri come ministro della giustizia nel governo Renzi I (data la non rinuncia alla carriera nella magistratura)

In tutti i casi i PdC hanno accettato le obiezioni e presentato nomi diversi, puntualmente confermati dal PdR.
Però in tutti i 4 casi precedenti le motivazioni erano di opportunità extrapolitica (Darida era coinvolto in uno scandalo di bustarelle se non ricordo male), stavolta per la prima volta si vanno a sindacare le idee politiche del soggetto a cui si pone il veto. La differenza è sostanziale, e a mio modo di vedere questo è un vulnus importante che si inferisce agli equilibri costituzionali. Così come lo fu la rielezione di Napolitano, per dire: anche in quel caso non si contravveniva alla Carta, ma si praticava una grave forzatura.

Il problema è che tali forzature vanno sempre nella stessa direzione, e io ho serie difficoltà a individuare quale sia il vero fascismo (o il fascismo più fascismo dell'altro) in questi bracci di ferro.

A valle dell'enorme problema istituzionale aperto da Mattarella, ci sono poi le ricadute politiche, e nessuno di noi fatica a vedere una crescita elettorale impetuosa dei "martiri del 27 maggio". A me punge addirittura vaghezza che al prossimo giro Lega e M5S possano direttamente presentarsi in alleanza, in una sorta di federazione parasovranista. "La gravità del momento richiede di unire le forze", già me li vedo... e prenderanno il 60-70%, altro che grande alleanza europeista: chiunque ci fosse a rappresentarla andrebbe allo sbaraglio come le prime linee che uscivano dalle trincee nel '15-'18.

Invece li lasciavi governare e scontrarsi con le proprie contraddizioni e inconcludenze e incompetenze, e li disinnescavi. Qual era il rischio, dal punto di vista "establishment-europeista"? Non certo avrebbero portato il paese fuori dall'euro, non è cosa che si possa fare dalla sera alla mattina.

Però, come diceva stamattina Nino, le carte sono scoperte: siamo governati non già da una classe dirigente uscita dalle elezioni, ma dallo spread, da Berlino, da Bruxelles. Questo è inaccettabile per i cittadini, a mio avviso, anche per quelli che avversavano questa schifezza di duopolio Lega-M5S. Significa che noialtri davvero non abbiamo alcun potere, alcuna possibilità, alcuna voce in capitolo. Significa che certi temi non possono più essere in discussione: siamo contenti così? Molti non lo sono. E quanto sta accadendo non resterà senza conseguenze, vedrete.


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Re: Fatti di politica 2018

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Admin ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 16:28
Basso ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 10:26 In quattro occasioni il PdR ha detto no a dei ministri proposti:
- Pertini a Darida come ministro della difesa nel governo Cossiga I (non conosco le motivazioni)
- Scalfaro a Previti come ministro della giustizia nel governo Berlusconi I (dato il conflitto di interesse essendo l'avvocato del PdC)
- Ciampi a Maroni come ministro della giustizia nel governo Berlusconi II (data la condanna per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale)
- Napolitano a Gratteri come ministro della giustizia nel governo Renzi I (data la non rinuncia alla carriera nella magistratura)

In tutti i casi i PdC hanno accettato le obiezioni e presentato nomi diversi, puntualmente confermati dal PdR.
Però in tutti i 4 casi precedenti le motivazioni erano di opportunità extrapolitica (Darida era coinvolto in uno scandalo di bustarelle se non ricordo male), stavolta per la prima volta si vanno a sindacare le idee politiche del soggetto a cui si pone il veto. La differenza è sostanziale, e a mio modo di vedere questo è un vulnus importante che si inferisce agli equilibri costituzionali. Così come lo fu la rielezione di Napolitano, per dire: anche in quel caso non si contravveniva alla Carta, ma si praticava una grave forzatura.

Il problema è che tali forzature vanno sempre nella stessa direzione, e io ho serie difficoltà a individuare quale sia il vero fascismo (o il fascismo più fascismo dell'altro) in questi bracci di ferro.

A valle dell'enorme problema istituzionale aperto da Mattarella, ci sono poi le ricadute politiche, e nessuno di noi fatica a vedere una crescita elettorale impetuosa dei "martiri del 27 maggio". A me punge addirittura vaghezza che al prossimo giro Lega e M5S possano direttamente presentarsi in alleanza, in una sorta di federazione parasovranista. "La gravità del momento richiede di unire le forze", già me li vedo... e prenderanno il 60-70%, altro che grande alleanza europeista: chiunque ci fosse a rappresentarla andrebbe allo sbaraglio come le prime linee che uscivano dalle trincee nel '15-'18.

Invece li lasciavi governare e scontrarsi con le proprie contraddizioni e inconcludenze e incompetenze, e li disinnescavi. Qual era il rischio, dal punto di vista "establishment-europeista"? Non certo avrebbero portato il paese fuori dall'euro, non è cosa che si possa fare dalla sera alla mattina.

Però, come diceva stamattina Nino, le carte sono scoperte: siamo governati non già da una classe dirigente uscita dalle elezioni, ma dallo spread, da Berlino, da Bruxelles. Questo è inaccettabile per i cittadini, a mio avviso, anche per quelli che avversavano questa schifezza di duopolio Lega-M5S. Significa che noialtri davvero non abbiamo alcun potere, alcuna possibilità, alcuna voce in capitolo. Significa che certi temi non possono più essere in discussione: siamo contenti così? Molti non lo sono. E quanto sta accadendo non resterà senza conseguenze, vedrete.
Discorso che ci sta il tuo, Marco. L'effetto della mossa di Mattarella potrebbe essere un boomerang incredibile che andrebbe a favorire l'antieuropeismo e i due partiti che si erano impegnati per il governo. E' la motivazione con cui Mattarella ha detto no a Savona che farà incazzare molto buona parte del'elettorato e non l'iter che ha seguito, perchè a livello istituzionale nessuno potrà imputargli sul serio qualcosa, al dì la degli schiamazzi notturni della Meloni e di Di Maio, che non sanno neanche di che parlano.
Dicevamo la motivazione del diniego. Già in Italia, così come molti altri paesi europei, l'Europa è avvertita male e a ragione. Dopo quest'ulteriore episodio, l'insofferenza crescerà sicuramente.
Non credo però che M5S e Lega si presenteranno insieme. La Lega avrebbe da guadagnarne, anzi credo proprio che stiano già erodendo voti al M5S. Ma per quest'ultimi immagino che allearsi coi verdi sarebbe un mezzo suicidio visto che hanno il loro principale serbatoio di voti a sud. E' anche vero che ci sono milioni di rincoglioniti, ma credo che da Roma in giù una roba del genere non sarebbe troppo gradita (o almeno spero).

Ad ogni modo, io spero vivavamente che quello che è successo in questi giorni faccia capire che non è dentro le istituzioni che si può cambiare davvero il paese e il mondo.
Te lo dicevo qualche anno fa, quando eri pentastellato convinto e mi perculavi. Spero proprio che da ieri sera sia chiaro che la democrazia occidentale in general e quella italian nelle specifico, siano sono delle burle propinate al popolo. Ti faccio votare e faccio finta che ci sia un pò di democrazia.


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Re: Fatti di politica 2018

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Admin ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 16:28
Però in tutti i 4 casi precedenti le motivazioni erano di opportunità extrapolitica (Darida era coinvolto in uno scandalo di bustarelle se non ricordo male), stavolta per la prima volta si vanno a sindacare le idee politiche del soggetto a cui si pone il veto. La differenza è sostanziale, e a mio modo di vedere questo è un vulnus importante che si inferisce agli equilibri costituzionali. Così come lo fu la rielezione di Napolitano, per dire: anche in quel caso non si contravveniva alla Carta, ma si praticava una grave forzatura.
Ci sarà differenza in questa nostra temperie grullina, dove la parola d'ordine è son tutti ladri e forse ancora Roma-ladrona, fra bustarelle e politica? Non credo e, come mi disse un maestro: il personale è politico, specie nei paesi che prendono la democrazia sul serio. Noi, è vero non lo facciamo, perché siamo più intelligenti e colti e sappiamo che la democrazia non esiste, però la forma sì e allora ci dobbiamo comportare di conseguenza e applaudire sommessamente chi si comporta bene in questo aspetto.
Admin ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 16:28 Il problema è che tali forzature vanno sempre nella stessa direzione, e io ho serie difficoltà a individuare quale sia il vero fascismo (o il fascismo più fascismo dell'altro) in questi bracci di ferro.
Non esageriamo, il fascismo è altro dalla non democrazia e non c'è di sicuro bisogno di spiegarlo.
Admin ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 16:28 Però, come diceva stamattina Nino, le carte sono scoperte: siamo governati non già da una classe dirigente uscita dalle elezioni, ma dallo spread, da Berlino, da Bruxelles. Questo è inaccettabile per i cittadini, ..,
Per me invece è il "male" minore: preferisco essere governato da professionisti, che in qualche modo, spero, si interessino anche agli ultimi, piuttosto che da dilettanti che non sanno nemmeno qual è il loro interesse a lungo termine, perché buttare tutti in mare, oltre che non granché morale, non mi sembra neppure tanto realistico. :)


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Re: Fatti di politica 2018

Messaggio da leggere da Pirata81 »

Beh,i professionisti della politica hanno portato l'Italia nella crisi economica e sociale in cui si trova ormai da anni.
Il senso delle ultime e a quanto pare inutili elezioni è proprio il rifiuto totale verso la classe dirigente che muta sigle e nomi ma rimane la stessa da 70 anni.
Per il resto,faccio parte dei milioni di rincoglioniti (citando Tranchée) che ha votato 5 stelle e continuerà a farlo.


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Re: Fatti di politica 2018

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Pirata81 ha scritto: martedì 29 maggio 2018, 2:07 Beh,i professionisti della politica hanno portato l'Italia nella crisi economica e sociale in cui si trova ormai da anni.
Il senso delle ultime e a quanto pare inutili elezioni è proprio il rifiuto totale verso la classe dirigente che muta sigle e nomi ma rimane la stessa da 70 anni.
Per il resto,faccio parte dei milioni di rincoglioniti (citando Tranchée) che ha votato 5 stelle e continuerà a farlo.
Più che rincoglioniti, secondo me, si tratta di illusi, i quali pensano che se uno ha poche idee e le sa anche dire male, abbia per altro verso qualcosa di buono. :x I professionisti è vero che hanno portato al debito pubblico fra i più alti al mondo, ma l'ànno fatto per un motivo molto semplice: lo stato-sociale, coniugato con la tendenza dell'italiano medio a lavorare poco e vedere le imposte come il fumo negli occhi! Il nostro ideale è sempre stato il "furbismo" e non è poco, secondo me, avere, per es. un sistema sanitario nazionale che negli S.U.A. si sognano. D'altra parte eravamo uno Stato eterodiretto da destra e da sinistra, che cosa potevamo sperare? Niente, se non che qualcuno ci facesse credito e così è andata avanti per anni, ma stai sicuro che la salvezza non ci potrà mai venire da comici in pensione e studenti fuori corso. :x

P.S. te lo immagini come sarebbe bello il prossimo Tour se al posto di ... ci fossimo io, te e tutti gli altri del forum a correrlo? :champion:


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Re: Fatti di politica 2018

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Sapete chi ha scritto questo? "La vera democrazia è quella in cui il governo compie la volontà del popolo e difende un solo interesse: quello del popolo". Vi do un indizio, non è un grullino, ma forse è l'ispiratore di tutti loro. :bll:


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Re: Fatti di politica 2018

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Apertura a 260 stamattina.
Collegando il dato alle motivazioni addotte dal PdR riguardo al diniego verso Savona, la situazione è obiettivamente grottesca, oltre che tendenzialmente tragica.


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Re: Fatti di politica 2018

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lemond ha scritto: martedì 29 maggio 2018, 8:37 Sapete chi ha scritto questo? "La vera democrazia è quella in cui il governo compie la volontà del popolo e difende un solo interesse: quello del popolo". Vi do un indizio, non è un grullino, ma forse è l'ispiratore di tutti loro. :bll:

:diavoletto:

Ce siamo svejati in un paese de costituzzionalisti....
Poi, a legge in giro, e pure qqua, trovi interventi de ggente de sinistra che potrebbero portà la firma de Marietta de Francia..


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Re: Fatti di politica 2018

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lemond ha scritto: martedì 29 maggio 2018, 8:01 Lo stato-sociale, coniugato con la tendenza dell'italiano medio a lavorare poco e vedere le imposte come il fumo negli occhi! Il nostro ideale è sempre stato il "furbismo" e non è poco, secondo me, avere, per es. un sistema sanitario nazionale che negli S.U.A. si sognano.

:yes:


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Re: Fatti di politica 2018

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300.
Che sia un velato messaggio per spingere verso la fiducia a Cottarelli ?
Resta la domanda senza possibile controprova : se il Governo Conte fosse partito sarebbe uguale, meglio o peggio il tasso sul debito?


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320.


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Re: Fatti di politica 2018

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nino58 ha scritto: martedì 29 maggio 2018, 10:50 300.
Che sia un velato messaggio per spingere verso la fiducia a Cottarelli ?
Resta la domanda senza possibile controprova : se il Governo Conte fosse partito sarebbe uguale, meglio o peggio il tasso sul debito?
E' un pensiero che mi è passato per la mente in queste ultime ore: non è che anche Mattarella stia "recitando" la sua parte e che abbia messo Conte nelle condizioni di rifiutare l'incarico prima di cacciare l'Italia in un guaio politico ben più grosso? Provo a spiegrami.

Se ne parla poco, ma sullo sfondo c'è la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia per il 2019, che "impone" a qualsiasi governo di reperire per il 2019 la cifra i 12,4 mld. di euro per evitare l'aumento delle aliquote IVA:
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... =AESunVlEx

Da questi dati trovati velocemente in rete si nota come i governi del "Bunga-Bunga" e del "Loden blu" siano stati devastanti per l'Italia e che i governi Letta e Renzi, a loro modo, abbiano cercato di mettere una pezza ai conti pubblici andati fuori controllo per colpa di un nano puttaniere e la sua corte dei miracoli:
https://umbvrei.blogspot.it/2015/06/ita ... -1861.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Debito_pubblico
https://it.wikipedia.org/wiki/Dati_macr ... i_italiani

Del reperimento dei 12,4 mld. di euro ne erano sicuramente a conoscenza Di Maio e Salvini, solo che, come detto da altri qui nel forum, il capo leghista non aveva nessuna intenzione di andare al governo nel 2018, mentre la storia recente italiana dice che il M5S, al netto di tutte le critiche che gli possono essere mosse, non si è tirato indietro davanti a situazioni complicate (Parma e Roma ad esempio). Penso che c'era il rischio concreto di un governo Conte che a settembre, dopo lunghi tira e molla in fase di redazione della Legge di Bilancio, franava perché la Lega in qualche maniera faceva mancare il suo appoggio.

Di Maio non so se sia stato fesso o consenziente e di lui non parlo; però mi immagino già Salvini che starnazza contro il governo delle tasse, quello imposto da Berlino, quello che se ne frega del volere del popolo e altre boiate varie, solo che il burro per lucidare il pisello del nano nei suoi bunga-bunga lo ha portato anche la Lega di cui Salvini, in quei tempi, era perfettamente allineato e coperto alla linea del partito.

Prevedo una "fiducina" al governo Cottarelli con gli "sfigati" PD, LEU (forse) e qualche altro gruppo di scappati di casa in aula a votare la fiducia e gli altri in piazza a gridare al complotto Quirinal-Tedesco, pronti alla campagna di primavera 2019, dopo che qualcun'altro gli avrà parato il culo.

EDIT: volevo anche scrivere che probabilmente a Salvini non garbava essere la "seconda gamba" di un governo politico con il M5S e che probabilmente punta per il 2019 alla leadership di un governo di centro-destra o forse non gli interessa governare l'Italia ma solamente il nord; solo che l'alleato Berlusconi (politicamente) è come Froome (sportivamente) al Giro 2018: bisognava farlo fuori finché era in estrema difficoltà. Fossi in Salvini per la prossima primavera mi guarderei bene alle spalle per evitare brutte sorprese in casa.


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Re: Fatti di politica 2018

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lemond ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 8:53 l'Avvocato del popolo Conte, che si è incontrato con i "truffati" del bail-in bancario, mentre metteva in moto un piano che già in questi giorni con la salita dello spread faceva alzare il costo dei mutui di migliaia e migliaia di famiglie.
Ma ci sono mutui legati allo spread tra BTP e Bund tedeschi?

E' una domanda serie, io non lo so, ma se così fosse sarebbe pura follia. Io vedo che questo spread (sconosciuto al 99% degli italiani) viene sbandierato come il peggiore dei mali, ma questa è una truffa immensa. Allo Stato che emette i titoli dei prezzi sul mercato secondario dovrebbe fregare meno di zero, per chi ha un mutuo dubito che interessi (torno alla domanda iniziale), agli investitori in BTP dovrebbe interessare fin lì (hai fatto un investimento a medio/lungo termine, la volatilità dei prezzi a breve termine conta solo se hai un'urgenza di vendita).


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Re: Fatti di politica 2018

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Basso ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 10:26
Nel caso contemporaneo, il PdR ha espresso enormi dubbi sul nome del ministro dell'economia: ne conveniamo tutti, rispetto ai pur importanti ministeri di difesa e giustizia, quello economico è un dicastero ben più centrale nella vita di uno Stato. Soprattutto in questa fase storica: avere dei dubbi su una persona che propugna l'uscita dall'Euro e che non ha smentito tale ipotesi in un comunicato di ieri, bè, mi pare non legittimo quanto necessario. Attualmente il debito pubblico italiano è in mano agli italiani per il 78/83% (dati Istat, se non erro). Una eventuale crisi economica sulla scia di Grecia, Argentina e compagnia cantante non colpirebbe di certo i Soros di turno.
Però l'uscita dall'euro nell'ambito dell'attuazione delle teorie della MMT (non con Savona, chiaro) rimane l'unica via per un Paese migliore.


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Re: Fatti di politica 2018

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jerrydrake ha scritto: martedì 29 maggio 2018, 14:20
Basso ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 10:26
Nel caso contemporaneo, il PdR ha espresso enormi dubbi sul nome del ministro dell'economia: ne conveniamo tutti, rispetto ai pur importanti ministeri di difesa e giustizia, quello economico è un dicastero ben più centrale nella vita di uno Stato. Soprattutto in questa fase storica: avere dei dubbi su una persona che propugna l'uscita dall'Euro e che non ha smentito tale ipotesi in un comunicato di ieri, bè, mi pare non legittimo quanto necessario. Attualmente il debito pubblico italiano è in mano agli italiani per il 78/83% (dati Istat, se non erro). Una eventuale crisi economica sulla scia di Grecia, Argentina e compagnia cantante non colpirebbe di certo i Soros di turno.
Però l'uscita dall'euro nell'ambito dell'attuazione delle teorie della MMT (non con Savona, chiaro) rimane l'unica via per un Paese migliore.
Io non sono un fan dell'Euro e dell'Europa. Ad oggi l'unica cosa buona dell'UE è stato l'abbattimento delle frontiere che alla mia generazione e a quelle future ha consentito di muoversi liberamente all'interno dei confini dell'Unione.

Detto ciò, ci sarebbe modo e modo di uscire dall'Eurozona e dall'UE. Una cosa è un'uscita di 'sinistra', tutt'altra cosa sarebbe uscire per mano di un partito di estrema destra, xenofobo e nazionalista come la Lega, con tutte le conseguenze del caso. Sta cosa a quanto ho capito non è chiara a molti ed invece a mio modo di vedere è una questione fondamentale.


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Re: Fatti di politica 2018

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Non vivo più in Italia quindi non commento, ma la più grande colpa dell'Europa è la poca comunicazione. Per portare solo il mio esempio, io lavoro nel campo della protezione ambientale. Le iniziative europee in questo campo sono centinaia, vitali e spesso all'avanguardia, aree protette, limitazioni alle emissioni, efficienza energetica, quote pesca, raccolta dati standardizzata, finanziamenti regionali e alla ricerca, eccetera. Tutti temi fondamentali su cui siamo già a rischio disastro planetario, e iniziative che i governi nazionali non potrebbero mai permettersi. Se l'EU deve già piegarsi a tante lobby e multinazionali, con entità più piccole sarebbe ancora peggio. Eppure nessun cittadino non specializzato sembra esserne a conoscenza. Forse per rendersi conto dei benefici dell'Europa unita bisognerà davvero perderli.


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Ronde ha scritto: martedì 29 maggio 2018, 17:13 Non vivo più in Italia quindi non commento, ma la più grande colpa dell'Europa è la poca comunicazione. Per portare solo il mio esempio, io lavoro nel campo della protezione ambientale. Le iniziative europee in questo campo sono centinaia, vitali e spesso all'avanguardia, aree protette, limitazioni alle emissioni, efficienza energetica, quote pesca, raccolta dati standardizzata, finanziamenti regionali e alla ricerca, eccetera. Tutti temi fondamentali su cui siamo già a rischio disastro planetario, e iniziative che i governi nazionali non potrebbero mai permettersi. Se l'EU deve già piegarsi a tante lobby e multinazionali, con entità più piccole sarebbe ancora peggio. Eppure nessun cittadino non specializzato sembra esserne a conoscenza. Forse per rendersi conto dei benefici dell'Europa unita bisognerà davvero perderli.
L'Europa Unita (o Unità Europea che dir si voglia) esisterà soltanto il giorno in cui ogni finlandese, italiano, maltese, olandese, ecc. pagherà le merci con la medesima IVA e pagherà le stesse imposte sul reddito e sulla casa.
Prima di quel giorno (che non ci sarà) sono tutti magheggi.


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nino58 ha scritto: martedì 29 maggio 2018, 18:40 L'Europa Unita (o Unità Europea che dir si voglia) esisterà soltanto il giorno in cui ogni finlandese, italiano, maltese, olandese, ecc. pagherà le merci con la medesima IVA e pagherà le stesse imposte sul reddito e sulla casa.
Prima di quel giorno (che non ci sarà) sono tutti magheggi.
Nino, negli Stati Uniti d'America le tasse statali sono diverse per ogni stato (in particolare l'equivalente della nostra IVA).
E giò in Italia le addizionali regionali e comunali, la TARI e altre cose sono diverse per regione o per comune.
Infine, i servizi sono ESTREMAMENTE diversi, per dire, tra Napoli e Milano.
Ma direi che, al momento, Napoli e Milano sono nella stessa nazione.


Un giorno potremo raccontare ai nipotini che noi siamo stati fortunati a veder correre Sagan
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robot1 ha scritto: martedì 29 maggio 2018, 18:51
nino58 ha scritto: martedì 29 maggio 2018, 18:40 L'Europa Unita (o Unità Europea che dir si voglia) esisterà soltanto il giorno in cui ogni finlandese, italiano, maltese, olandese, ecc. pagherà le merci con la medesima IVA e pagherà le stesse imposte sul reddito e sulla casa.
Prima di quel giorno (che non ci sarà) sono tutti magheggi.
Nino, negli Stati Uniti d'America le tasse statali sono diverse per ogni stato (in particolare l'equivalente della nostra IVA).
E giò in Italia le addizionali regionali e comunali, la TARI e altre cose sono diverse per regione o per comune.
Infine, i servizi sono ESTREMAMENTE diversi, per dire, tra Napoli e Milano.
Ma direi che, al momento, Napoli e Milano sono nella stessa nazione.
Sì, ma se si vogliono l'Italia unita o l'Europa unita quella è la strada.


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Basso
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Re: Fatti di politica 2018

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L'unico dubbio che mi sfiora su Oettinger è se sia 1) idiota 2) farabutto 3) ignorante 4) una summa delle precedenti. Quando si dice capire tutto del momento storico che si sta vivendo. Sono per altro d'accordo in toto con quanto scritto da Ronde e robot nonché con buona parte del ragionamento di nino.

Dalle ultime, parte che M5S e Lega siano intenzionate a riprovarci: alleluia, direi. Bastava andare subito con un ministro dell'economia presentabile (tipo Giorgetti, ripeto) e il governo sarebbe già in aula. Vediamo se, oltre alla propaganda di cui quotidianamente si alimentano, questi partiti sanno governare. Come detto subito dopo le elezioni, tocca a loro stavolta: se capaci o, come personalmente sono convinto, se non lo sono affatto, lo valuteremo.

Sul tema Euro, ricordo che la posizione del M5S è anche (o soprattutto?) questa (a margine, da notare la qualità del girato, degli attori, della interpretazione della pesciarola Taverna, oltre a molto altro)



11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
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Re: Fatti di politica 2018

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jerrydrake ha scritto: martedì 29 maggio 2018, 14:08
lemond ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 8:53 l'Avvocato del popolo Conte, che si è incontrato con i "truffati" del bail-in bancario, mentre metteva in moto un piano che già in questi giorni con la salita dello spread faceva alzare il costo dei mutui di migliaia e migliaia di famiglie.
Ma ci sono mutui legati allo spread tra BTP e Bund tedeschi?

E' una domanda serie, io non lo so, ma se così fosse sarebbe pura follia. Io vedo che questo spread (sconosciuto al 99% degli italiani) viene sbandierato come il peggiore dei mali, ma questa è una truffa immensa. Allo Stato che emette i titoli dei prezzi sul mercato secondario dovrebbe fregare meno di zero, per chi ha un mutuo dubito che interessi (torno alla domanda iniziale), agli investitori in BTP dovrebbe interessare fin lì (hai fatto un investimento a medio/lungo termine, la volatilità dei prezzi a breve termine conta solo se hai un'urgenza di vendita).
Un mutuo già sottoscritto a tasso fisso non è influenzato.
Anche un mutuo preesistente a tasso variabile nell'immediato non soffre, perché è indicizzato all'Euribor (che è un parametro europeo e non italiano).
Normalmente un tasso di interesse è formato da spread+parametro (IRS per il tasso fisso, Euribor per il variabile).
Se lo stato deve pagare di più per il suo debito, a cascata le banche (italiane) devono pagare di più la loro raccolta.
Essendo i parametri IRS ed Euribor sovranazionali, le banche italiane saranno costrette ad aumentare la parte spread, per compensare il maggior costo della raccolta.
Ovviamente se l'innalzamento dello spread dura per un periodo breve, non ci sono ripercussioni. Ma se dura a lungo, automaticamente avrà effetti negativi sui tassi dei finanziamenti.
Lo Stato ogni mese emette nuovi BTP. Anche in questo caso, l'aumento dello spread si riversa sulle nuove emissioni, e quindi in un periodo medio lungo ci porterà ad avere una maggior spesa pubblica per interessi.


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robot1 ha scritto: mercoledì 30 maggio 2018, 0:03
jerrydrake ha scritto: martedì 29 maggio 2018, 14:08
lemond ha scritto: lunedì 28 maggio 2018, 8:53 l'Avvocato del popolo Conte, che si è incontrato con i "truffati" del bail-in bancario, mentre metteva in moto un piano che già in questi giorni con la salita dello spread faceva alzare il costo dei mutui di migliaia e migliaia di famiglie.
Ma ci sono mutui legati allo spread tra BTP e Bund tedeschi?

E' una domanda serie, io non lo so, ma se così fosse sarebbe pura follia. Io vedo che questo spread (sconosciuto al 99% degli italiani) viene sbandierato come il peggiore dei mali, ma questa è una truffa immensa. Allo Stato che emette i titoli dei prezzi sul mercato secondario dovrebbe fregare meno di zero, per chi ha un mutuo dubito che interessi (torno alla domanda iniziale), agli investitori in BTP dovrebbe interessare fin lì (hai fatto un investimento a medio/lungo termine, la volatilità dei prezzi a breve termine conta solo se hai un'urgenza di vendita).
Un mutuo già sottoscritto a tasso fisso non è influenzato.
Anche un mutuo preesistente a tasso variabile nell'immediato non soffre, perché è indicizzato all'Euribor (che è un parametro europeo e non italiano).
Normalmente un tasso di interesse è formato da spread+parametro (IRS per il tasso fisso, Euribor per il variabile).
Se lo stato deve pagare di più per il suo debito, a cascata le banche (italiane) devono pagare di più la loro raccolta.
Essendo i parametri IRS ed Euribor sovranazionali, le banche italiane saranno costrette ad aumentare la parte spread, per compensare il maggior costo della raccolta.
Ovviamente se l'innalzamento dello spread dura per un periodo breve, non ci sono ripercussioni. Ma se dura a lungo, automaticamente avrà effetti negativi sui tassi dei finanziamenti.
Lo Stato ogni mese emette nuovi BTP. Anche in questo caso, l'aumento dello spread si riversa sulle nuove emissioni, e quindi in un periodo medio lungo ci porterà ad avere una maggior spesa pubblica per interessi.
Benissimo. È questa l'unica risposta valida sullo spread. Ma i nostri media ci fanno bellamente credere che chi ha già un mutuo pagherà di più, che lo Stato pagherà di più sui titoli già emessi. Per lo Stato sarebbe invece un'ottima occasione per estinguere sottocosto emissioni precedenti. Ma qui le cose si complicherebbero ulteriormente, meglio credere alle cazzate dei nostri giornali e tornare a guardare il Grande Fratello.


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Basso ha scritto: martedì 29 maggio 2018, 22:38
Dalle ultime, parte che M5S e Lega siano intenzionate a riprovarci: alleluia, direi. Bastava andare subito con un ministro dell'economia presentabile (tipo Giorgetti, ripeto) e il governo sarebbe già in aula. Vediamo se, oltre alla propaganda di cui quotidianamente si alimentano, questi partiti sanno governare. Come detto subito dopo le elezioni, tocca a loro stavolta: se capaci o, come personalmente sono convinto, se non lo sono affatto, lo valuteremo.
Vabbè, però qui si deve pure capire che siamo di fronte a dei buffoni. Hanno stretto un'alleanza post-elettorale assolutamente non votata dal popolo, hanno scelto un premier sconsciuto non votato dal popolo, hanno fatto venir meno la nascita del governo perchè si erano impuntanti su un ministro 83enne già membro dell'establishment non votato dal popolo che voleva un'uscita dall'euro, anche questa non dichiarata al popolo. Hanno prima lodato Mattarella, dopo 3 giorni ne han chiesto l'impeachment e dopo altre 48 ore hanno ritirato l'accusa. Adesso fanno il passo indietro e vogliono rifare lo stesso governo che han fatto saltare 3 giorni fa, urlando di tutto contro il PdR, invocando la piazza e la ribellione.

Se gli italiani non sono buoni a capirlo, vuol dire che come al solito si meritano il peggio.


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Tranchée d'Arenberg ha scritto: mercoledì 30 maggio 2018, 9:24
Basso ha scritto: martedì 29 maggio 2018, 22:38
Dalle ultime, parte che M5S e Lega siano intenzionate a riprovarci: alleluia, direi. Bastava andare subito con un ministro dell'economia presentabile (tipo Giorgetti, ripeto) e il governo sarebbe già in aula. Vediamo se, oltre alla propaganda di cui quotidianamente si alimentano, questi partiti sanno governare. Come detto subito dopo le elezioni, tocca a loro stavolta: se capaci o, come personalmente sono convinto, se non lo sono affatto, lo valuteremo.
Vabbè, però qui si deve pure capire che siamo di fronte a dei buffoni. Hanno stretto un'alleanza post-elettorale assolutamente non votata dal popolo, hanno scelto un premier sconsciuto non votato dal popolo, hanno fatto venir meno la nascita del governo perchè si erano impuntanti su un ministro 83enne già membro dell'establishment non votato dal popolo che voleva un'uscita dall'euro, anche questa non dichiarata al popolo. Hanno prima lodato Mattarella, dopo 3 giorni ne han chiesto l'impeachment e dopo altre 48 ore hanno ritirato l'accusa. Adesso fanno il passo indietro e vogliono rifare lo stesso governo che han fatto saltare 3 giorni fa, urlando di tutto contro il PdR, invocando la piazza e la ribellione.

Se gli italiani non sono buoni a capirlo, vuol dire che come al solito si meritano il peggio.
Strategicamente migliorabili, un po' ingenui, ma mi sembrano persone oneste, merce rara in politica.
L'unica cosa che mi lascia perplesso è l'ok sulla flat tax che è una cagata pazzesca.


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Re: Fatti di politica 2018

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qrier ha scritto: mercoledì 30 maggio 2018, 9:45
Tranchée d'Arenberg ha scritto: mercoledì 30 maggio 2018, 9:24
Basso ha scritto: martedì 29 maggio 2018, 22:38
Dalle ultime, parte che M5S e Lega siano intenzionate a riprovarci: alleluia, direi. Bastava andare subito con un ministro dell'economia presentabile (tipo Giorgetti, ripeto) e il governo sarebbe già in aula. Vediamo se, oltre alla propaganda di cui quotidianamente si alimentano, questi partiti sanno governare. Come detto subito dopo le elezioni, tocca a loro stavolta: se capaci o, come personalmente sono convinto, se non lo sono affatto, lo valuteremo.
Vabbè, però qui si deve pure capire che siamo di fronte a dei buffoni. Hanno stretto un'alleanza post-elettorale assolutamente non votata dal popolo, hanno scelto un premier sconsciuto non votato dal popolo, hanno fatto venir meno la nascita del governo perchè si erano impuntanti su un ministro 83enne già membro dell'establishment non votato dal popolo che voleva un'uscita dall'euro, anche questa non dichiarata al popolo. Hanno prima lodato Mattarella, dopo 3 giorni ne han chiesto l'impeachment e dopo altre 48 ore hanno ritirato l'accusa. Adesso fanno il passo indietro e vogliono rifare lo stesso governo che han fatto saltare 3 giorni fa, urlando di tutto contro il PdR, invocando la piazza e la ribellione.

Se gli italiani non sono buoni a capirlo, vuol dire che come al solito si meritano il peggio.
Strategicamente migliorabili, un po' ingenui, ma mi sembrano persone oneste, merce rara in politica.
L'unica cosa che mi lascia perplesso è l'ok sulla flat tax che è una cagata pazzesca.
Si, gente onesta. Specialmente quelli della lega, quelli dei contocorrenti sequestrati, dei soldi in Tanzania e dei diamanti insanguinati comprati coi soldi del partito. Onesti proprio


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Re: Fatti di politica 2018

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qrier ha scritto: mercoledì 30 maggio 2018, 9:45 Strategicamente migliorabili, un po' ingenui, ma mi sembrano persone oneste, merce rara in politica.
L'unica cosa che mi lascia perplesso è l'ok sulla flat tax che è una cagata pazzesca.
L'unica cosa che non serve in politica è l'onestà individuale e infatti uno degli attori della prima repubblica, passato alla storia per la sua proverbiale incapacità era *l'onesto Zaccagnini* :crazy:


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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Tranchée d'Arenberg ha scritto: mercoledì 30 maggio 2018, 9:24
Vabbè, però qui si deve pure capire che siamo di fronte a dei buffoni. Hanno stretto un'alleanza post-elettorale assolutamente non votata dal popolo, hanno scelto un premier sconsciuto non votato dal popolo, hanno fatto venir meno la nascita del governo perchè si erano impuntanti su un ministro 83enne già membro dell'establishment non votato dal popolo che voleva un'uscita dall'euro, anche questa non dichiarata al popolo. Hanno prima lodato Mattarella, dopo 3 giorni ne han chiesto l'impeachment e dopo altre 48 ore hanno ritirato l'accusa. Adesso fanno il passo indietro e vogliono rifare lo stesso governo che han fatto saltare 3 giorni fa, urlando di tutto contro il PdR, invocando la piazza e la ribellione.
Se gli italiani non sono buoni a capirlo, vuol dire che come al solito si meritano il peggio.
Sono quasi del tutto d'accordo su quanto scrivi, a parte una parola che per me non ha nessun significato, vale a dire *popolo*, al cui posto io metterei *massa* e per spiegare le ragioni occorre fare un passo indietro e partire dai greci che hanno inventato la parola *democrazia*. Essa contiene il, appunto *demos*, ma occorre dire che per loro era una parolaccia, che potremmo tradurre, per capirci meglio, con *demagogia*. Winston Churchill forse non lo sapeva, quando pronunciò la sua celebre battuta, anche se poi, se si guarda bene, la democrazia non si è mai concretata neppure nel suo paese e la "Magna Charta Libertatum" altro non fu che la rivendicazione oligarchica e vincente dei baroni contro il "primus inter pares" che era il re allora. D'altra parte anche il soprannome di Giovanni (senzaterra) ci dice alquanto su come stavano le cose in Inghiulterra nel XIII secolo, specie per uno che non aveva nemmeno il carisma guerriero di suo fratello Riccardo. ;)
In Italia, quando mai (dopo l'impero romano naturalmente) abbiamo avuto la possibilità e il coraggio di "fare da noi" e quindi di non essere eterodiretti? Ci siamo fatti comandare dal potere temporale della Chiesa (che dura tutt'ora) e dagli altri Stati che ci hanno aiutato nella lotta per la c.d. indipendenza (Francia e Prussia), le quali furono sostituite nel secondo dopoguerra dagli S.U.A. e U.R.S.S. con il concorso (sempre presente) della Chiesa di Roma! Basti pensare, per sapere quanto siamo stati schiavi, che almeno due, delle tre entità padronali, nel 1970 erano contro il divorzio! Ma ci pensate, ho scritto divorzio, mica aborto! Riguardo ad esso non si può parlare certo di coscienza personale, ma solo di un diritto di libertà che qualcuno vuole negare!!!
E ora "ci si straccia le vesti" per la dittatura delle multinazionali, il che probabilmente esiste, ma, dico io, dov'è la differenza? Si tratta di una forma più moderna di oligarchia e d'altra parte basta ascoltare uno psicoterapeuta per sapere che l'uomo è di natura servile/gregaria e ha grande orrore della libertà di scelta, che peraltro non esiste, secondo la maggior parte dei filosofi, fra cui il (forse) più grande di tutti: B. Spinoza. ;)


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

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Re: Fatti di politica 2018

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lemond ha scritto: mercoledì 30 maggio 2018, 10:33
Tranchée d'Arenberg ha scritto: mercoledì 30 maggio 2018, 9:24
Vabbè, però qui si deve pure capire che siamo di fronte a dei buffoni. Hanno stretto un'alleanza post-elettorale assolutamente non votata dal popolo, hanno scelto un premier sconsciuto non votato dal popolo, hanno fatto venir meno la nascita del governo perchè si erano impuntanti su un ministro 83enne già membro dell'establishment non votato dal popolo che voleva un'uscita dall'euro, anche questa non dichiarata al popolo. Hanno prima lodato Mattarella, dopo 3 giorni ne han chiesto l'impeachment e dopo altre 48 ore hanno ritirato l'accusa. Adesso fanno il passo indietro e vogliono rifare lo stesso governo che han fatto saltare 3 giorni fa, urlando di tutto contro il PdR, invocando la piazza e la ribellione.
Se gli italiani non sono buoni a capirlo, vuol dire che come al solito si meritano il peggio.
Sono quasi del tutto d'accordo su quanto scrivi, a parte una parola che per me non ha nessun significato, vale a dire *popolo*, al cui posto io metterei *massa* e per spiegare le ragioni occorre fare un passo indietro e partire dai greci che hanno inventato la parola *democrazia*. Essa contiene il, appunto *demos*, ma occorre dire che per loro era una parolaccia, che potremmo tradurre, per capirci meglio, con *demagogia*. Winston Churchill forse non lo sapeva, quando pronunciò la sua celebre battuta, anche se poi, se si guarda bene, la democrazia non si è mai concretata neppure nel suo paese e la "Magna Charta Libertatum" altro non fu che la rivendicazione oligarchica e vincente dei baroni contro il "primus inter pares" che era il re allora. D'altra parte anche il soprannome di Giovanni (senzaterra) ci dice alquanto su come stavano le cose in Inghiulterra nel XIII secolo, specie per uno che non aveva nemmeno il carisma guerriero di suo fratello Riccardo. ;)
In Italia, quando mai (dopo l'impero romano naturalmente) abbiamo avuto la possibilità e il coraggio di "fare da noi" e quindi di non essere eterodiretti? Ci siamo fatti comandare dal potere temporale della Chiesa (che dura tutt'ora) e dagli altri Stati che ci hanno aiutato nella lotta per la c.d. indipendenza (Francia e Prussia), le quali furono sostituite nel secondo dopoguerra dagli S.U.A. e U.R.S.S. con il concorso (sempre presente) della Chiesa di Roma! Basti pensare, per sapere quanto siamo stati schiavi, che almeno due, delle tre entità padronali, nel 1970 erano contro il divorzio! Ma ci pensate, ho scritto divorzio, mica aborto! Riguardo ad esso non si può parlare certo di coscienza personale, ma solo di un diritto di libertà che qualcuno vuole negare!!!
E ora "ci si straccia le vesti" per la dittatura delle multinazionali, il che probabilmente esiste, ma, dico io, dov'è la differenza? Si tratta di una forma più moderna di oligarchia e d'altra parte basta ascoltare uno psicoterapeuta per sapere che l'uomo è di natura servile/gregaria e ha grande orrore della libertà di scelta, che peraltro non esiste, secondo la maggior parte dei filosofi, fra cui il (forse) più grande di tutti: B. Spinoza. ;)
Guarda Carlo, ho utilizzato volutamente il termine 'popolo' per un motivo preciso. Questi (5S e Lega) hanno passato gli ultimi 5 anni di campagna elettorale (si, 5 anni) per ripeterci che era tanto tempo che non avevamo un governo voluto dal popolo, un premier eletto dal popolo, un programma votato dal popolo. Hanno definito il governo Conte come 'governo amico del popolo'.

Era un termine necessario per mettere in evidenza alcune clamorose incoerenze emerse in maniera palese negli ultimi tempi


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Re: Fatti di politica 2018

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Be la maggiore coerenza credo sia quella del presidente della repubblica..
I due partiti con piu' voti (ti potranno dare fastidio.. ma quella è la realtà) riescono miracolosamente a trovare un accordo (che sarebbe durato comunque pochissimo)
e lui , senza alcuna motivazioni (visto che mercati lunedi e martedi son puntualmente crollati ugualmente) , tranne gli interessi di paesi stranieri , ha bocciato il governo (per un possibile ministro che ha espresso critiche verso l'unione europea.. critiche ampiamente giustificate)
e nel giro di cinque minuti (pensa che strano..) ha dato mandato ad un altra persona di formare un governo

Pero' tutto questo l'ha fatto per il bene dell'italia


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Re: Fatti di politica 2018

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https://www.corriere.it/dataroom-milena ... 7-va.shtml

proposta molto interessante (e ovviamente.. non verrà mai realizzata :x )


Montana Miller
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Re: Fatti di politica 2018

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: mercoledì 30 maggio 2018, 9:24 Vabbè, però qui si deve pure capire che siamo di fronte a dei buffoni. Hanno stretto un'alleanza post-elettorale assolutamente non votata dal popolo, hanno scelto un premier sconsciuto non votato dal popolo, hanno fatto venir meno la nascita del governo perchè si erano impuntanti su un ministro 83enne già membro dell'establishment non votato dal popolo che voleva un'uscita dall'euro, anche questa non dichiarata al popolo. Hanno prima lodato Mattarella, dopo 3 giorni ne han chiesto l'impeachment e dopo altre 48 ore hanno ritirato l'accusa. Adesso fanno il passo indietro e vogliono rifare lo stesso governo che han fatto saltare 3 giorni fa, urlando di tutto contro il PdR, invocando la piazza e la ribellione.

Con la frammentazione politica attuale,senza un compromesso post elettorale un governo non si formerebbe mai.Non mi sembra un dettaglio.
Cottarelli non è una perdita di tempo nè un pro forma e nemmeno una semplice procedura in obbligo al Capo dello Stato,anche se non operativo,avendo diritto di nomina,servirà a rinnovare i vertici dei vari enti statali in scadenza,dai Servizi Segreti alla Rai,rimanendo immagino della stessa area politica.Al contempo Salvini e Di Maio non saranno costretti a reperire loro questi 12 miliardi,che arriveranno solo con l'aumento dell'IVA,incombenza che li permetterà di fare il pieno alle prossime elezioni.Mi sembra un buon compromesso,a Mattarella e il PD l'occupazione delle poltrone per il presente,a loro il futuro sgombro di scadenze pressanti lasciate da altri.Chissà se si sono proprio messi d'accordo tutti o è stato solo sottinteso...comunque mi paiono le solite cose.La rivitalizzazione dei vari talk show fa più pena della situazione politica,tutti orientatissimi nella stessa direzione peraltro,come sempre daltronde e con la solita strategia terroristica.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Fatti di politica 2018

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Montana Miller ha scritto: mercoledì 30 maggio 2018, 11:31
Tranchée d'Arenberg ha scritto: mercoledì 30 maggio 2018, 9:24 Vabbè, però qui si deve pure capire che siamo di fronte a dei buffoni. Hanno stretto un'alleanza post-elettorale assolutamente non votata dal popolo, hanno scelto un premier sconsciuto non votato dal popolo, hanno fatto venir meno la nascita del governo perchè si erano impuntanti su un ministro 83enne già membro dell'establishment non votato dal popolo che voleva un'uscita dall'euro, anche questa non dichiarata al popolo. Hanno prima lodato Mattarella, dopo 3 giorni ne han chiesto l'impeachment e dopo altre 48 ore hanno ritirato l'accusa. Adesso fanno il passo indietro e vogliono rifare lo stesso governo che han fatto saltare 3 giorni fa, urlando di tutto contro il PdR, invocando la piazza e la ribellione.

Con la frammentazione politica attuale,senza un compromesso post elettorale un governo non si formerebbe mai.Non mi sembra un dettaglio.
Non lo è. Ed è per questo che in campagna elettorale, sentir dire sia da una parte che dall'altra che non ci si sarebbe alleati con gli 'avversari' a tal punto da presentare agli elettori l'intera squadra di governo (5S) o da firmare contratti per non tradirsi il giorno dopo (CDX), era già una bella presa per il culo, perchè tutti sapevano benissimo che nessuno dei 3 'poli' avrebbe potuto governare da solo. Per non parlare delle promesse elettorali folli.

L'onestà di un partito, non dovrebbe iniziare dal dire la verità agli elettori e promettere cose realmente fattibili? Oppure anche il M5S è legittimato a sparare cazzate in campagna elettorale? Non erano diversi?


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