castelli ha scritto: ↑mercoledì 8 agosto 2018, 22:39
Faxnico ha scritto: ↑mercoledì 8 agosto 2018, 20:50
Non lo beccano Castelli... son 0 i positivi (io continuo a non rammentarne).
Ed a meno di voler credere alle barzellette veterinarie del Beltran (scuderie del principe del Bahrein), c'è, gira tanto e da tanto, e ripeto non si becca.
Purtroppo l'evoluzione "tecnica" complessiva del gruppo, per quanto non provante in se (ci sono altre mille cose da considerare, ok), è comunque abbastanza sospetta in tal senso.
Vediamo in che termini ne parleremo tra qualche anno.
Emi vita corto e permanenza corta o lunga a seconda. Non si capisce bene.
Pero' ragazzi e' come parlare dell' ungherese e dei motori.
http://forum.cyclingnews.com/viewtopic. ... &start=100
Parlano pure di keith moss. Eddai.
Ma lascia che parlino, castelli...
Io non lo stavo nemmeno seguendo quel thread di CN.
Personalmente mi ero promesso di non tornare sul tema prima di qualche anno, quando probabilmente si potrà avere un quadro più chiaro ed elementi per inquadrare sotto una giusta prospettiva il periodo attuale.
Però comparare il problema dell'AICAR con l'ungherese, motorini e chiacchiere varie non documentate/documentabili o quasi, non è serio dai.
A meno di non voler screditare a priori la delicatezza del tema.
Qua ci son fatti di cui si ignorano da anni le più elementari conseguenze logiche.
1) L'arresto di uno dei medici-dopatori più attivi e richiesti (in quel momento e nei 15 anni precedenti) a livello di bomberismo-spinto-trasnazionale (Spagna, Portogallo, Colombia, Costa Rica, ecc.) con una vagonata di quella roba lì all'aeroporto, bloccato in uno dei suoi continui viavai tra continenti ed emirati vari per far perdere le proprie tracce. E questo era uno di quelli "grezzi"...
2) Una randellata di positivi al GW1516 per un breve lasso di tempo e poi puff. Il nulla. Mai un positivo all'AICAR con cui (da quel che si leggeva) si sarebbe dovuto accompagnare. Hanno cestinato tutto o son corsi ai ripari, secondo te? Guardando l'andazzo generale e la categoria di benefici, con tutta la prudenza del caso, qualche sospetto sulla seconda ipotesi continuo a tenermelo.
Adesso annunciano che dopo anni finalmente è pronto un test, nonostante tutte difficoltà tecniche intrinseche del caso (per inciso, sul lungo periodo, penso e temo ce ne saranno sempre di più).
Premesso che secondo me, ora come ora, l'antidoping nella sua storia più moderna non è mai stato così distanziato all'inseguimento.
Questo ritardo enorme non fa altro che confermarcelo.
Detto questo, benissimo il test comunque.
A livello top, vadano a farli a sorpresa in ritiro ad 1 o 2 mesi dall'appuntamento dei corridori antropometricamente più a rischio.
A livello locale, possono invece andare a colpo sicuro e fare stragi in un gran bel numero di posti.
Scelgano loro se lanciare prima l'allarme generale o meno, in pratica.
Nel frattempo, non sarà "tra qualche anno", ma almeno mi lascino finire di godere della Volta in santa pace.
Un saluto.