Yes, 1984. Io tra l'altro l'ultima corsa da allievo l'ho vinta a Carpi in una cavolo di zona industriale. Agnoli era simile a Visconti come corridore, forte più o meno sempre e discretamente veloce. Vincenzo era grassottello, fortissimo sul passo, su un San Baronto da Pistoia o da Lamprecchio (per dire una salita che facevamo sempre 4/5 km intorno 6/7 % )non era certo il più forte.Niи ha scritto: ↑mercoledì 20 giugno 2018, 12:34 Approfitto del post di Morellino, visto che più o meno siamo coetanei (84? Io 85) ed abbiamo vissuto lo stesso periodo di competizione. Essendo Io Emiliano, le sconfinate in Toscana non mancavano mai.
Apro parentesi: lo junior più forte che vinceva ovunque andava era Agnoli. Chiusa parentesi.
I nostri allenamenti tipici invece rispecchiavano un po' quelli di nibali-san baronto.
- Lunedì scarico a piacere.
- Martedì o mercoledì, a seconda del tempo, si faceva lungo con salita (100-120km). E l'altro dei due giorni era dedicato a qualche lavoro specifico sul cambio di ritmo. Distanza 60-70km
- il giovedì si mixava un po' di pista con un po' di pianura.
- venerdì era il giorno del dietro pulmino quando si era fortunati o dietro scooter quando la fortuna era nera.
- sabato...pulizia della bici
Unico strumento di feedback era il cardiofrequenzimetro.
La società si prendeva carico di tutte le spese dei materiali, bici, vestiario, riparazioni meccaniche. Poi chiaramente chi voleva poteva comprarsi i propri occhiali, ruote o scarpe. I premi in denaro erano solo quelli derivanti dai premi delle corse. A fine anno c'era solo un bonus vittorie da dividere tra tutti.
In media le corse erano con 100-140 partenti. E per ogni regione (Emilia Romagna, Veneto, Toscana, lombardia) in cui mi spostavo, se non ricordo male c'erano almeno 2-3 o 4 corse per regione a domenica.
Anche noi bici, vestiario ecc gratis, io preferivo correre con la mia carrera
Alla Rimor che era uno squadrone junior, più dei gialli di Scinto per dire, ti assicuro che non si correva gratis....