Patate ha scritto: ↑lunedì 10 settembre 2018, 20:44
Winter ha scritto: ↑lunedì 10 settembre 2018, 20:13
si ma la vetta del gavia sara' a 102 km dall'arrivo.. (40 km da bormio a mazzo..)
a me sembra disegnato male
Meglio così che col Gavia dalla Valtellina come ultima salita, la cui discesa è uno spauracchio tale da non giustificare attacchi su una salita assolutamente non all'altezza del versante "giusto", e quindi vai di scattini ai -2/3 del Gavia.
Il Mortirolo comunque non incoraggerebbe movimenti seri se messo prima del Gavia (il falsopiano c'è comunque) e quindi andrebbero buttate entrambe le salite (nel 2008 e nel 2012 il Mortirolo da lontano non funzionò). Invece così c'è il Mortirolo ben sfruttato e l'interessante fase tattica sulla facile salita che porta a Ponte di Legno -che non è che incoraggi i rientri degli staccati, tutt'altro-.
È abbastanza ovvio che non vedremo movimenti di big sul Gavia -a meno di follie che non sono poi così rare al Giro!- ma, francamente, aspettarseli sarebbe un po' giocare a PCM: il focus della tappa è un altro.
Comunque non sono 102 km da Gavia a Ponte di Legno ma 93, e non 40 ma 28 da Bormio a Mazzo
D'accordo con te, Patate. Mettere il Mortirolo prima del Gavia significa annullarlo, in pratica. C'è quel falsopiano fino Ponte di Legno e poi lo spauracchio del Gavia che non incoraggerebbe attacchi sul Mortirolo. La stessa situazione si verifica con il classico disegno del Gavia inserito prima del Mortirolo, in entrambi i casi però, la salita affrontata in precedenza rimane nelle gambe dei corridori, specie se fatta a buona andatura.
A me va più che bene il disegno Gavia seguito da Mortirolo, seguito a sua volta da falsopiano che amplia i distacchi, perché se uno arriva su un falsopiano con le gambe in croce e non ha forze per spingere il 53,naufraga.
Assolutamente da evitare, poi, di affrontare il Gavia da Bormio. Non tanto per la salita in sé, che è molto irregolare fino a Santa Caterina, ma da lì fino al rifugio Berni (2 km dal passo) il versante di Bormio non scherza. Sono 10 km tosti con strappi superiori al 12% e una media del 7,6%. Va evitata la discesa su Ponte di Legno, che personalmente ritengo la più pericolosa delle Alpi. Stretta, con lunghi rettilinei seguiti da curve cieche, pochi tornanti che permettano di rallentare e soprattutto un bel burrone sul lato destro della strada. E c'è chi dice che il Fauniera sia peggio....