però nessuno nei 15

Hirschi , stagione super
più da classiche che da gt (dove lui stesso ammette di esser limitato in salita)
svizzera corso da campioni
Io un mistoSlegar ha scritto: ↑venerdì 28 settembre 2018, 18:05Oggi non ho visto la gara, ma leggendo i resoconti sul forum e vedendo i risultati della stagione sono sempre più convinto che il vero "buco nero" del ciclismo italiano sia il dilettantismo U23, dove i ciclisti, più che crescere, se gli va bene si plafonano.
Dei sette che hanno partecipato al mondiale juniores la scorsa stagione, con la nazionale italiana in prima fila come ieri, quattro sono finiti quest'anno in formazioni continental: zero vittorie, ma numero sulla schiena attaccato in gare .1 e .HC a 19 anni, esperienze che Rastelli, Innocenti e Masotti se le sono sognate.
Slegar tutto giusto, solo una precisazione: Rastelli nonostante corra per una continental è praticamente un 2000 (meno di un mese di differenza con Evenepoel) e ha cmq concluso il Giro, dove non solo era il più giovane in gara, ma anche uno dei pochissimi '99 italiani presenti.Slegar ha scritto: ↑venerdì 28 settembre 2018, 18:05Oggi non ho visto la gara, ma leggendo i resoconti sul forum e vedendo i risultati della stagione sono sempre più convinto che il vero "buco nero" del ciclismo italiano sia il dilettantismo U23, dove i ciclisti, più che crescere, se gli va bene si plafonano.
Dei sette che hanno partecipato al mondiale juniores la scorsa stagione, con la nazionale italiana in prima fila come ieri, quattro sono finiti quest'anno in formazioni continental: zero vittorie, ma numero sulla schiena attaccato in gare .1 e .HC a 19 anni, esperienze che Rastelli, Innocenti e Masotti se le sono sognate.
Oltre al risultato, anche la condotta di gara è stata raccapricciante.
Si e no. La categoria junior, in tutti gli sport, è l'anticamera all'agonismo di alto livello, lo spartiacque tra continuare o mollare. L'esasperazine, a mio avviso e in tutti gli sport in Italia, è nelle categorie inferiori, ma questo è un discorso in cui si rischia di andare troppo OT.
Precisazione accolta; purtroppo molte volte mi limito a guardare i database, unica fonte di conoscenza i molti casi, e non riesco a fare la tara ai numeri.Albino ha scritto: ↑venerdì 28 settembre 2018, 18:27Slegar tutto giusto, solo una precisazione: Rastelli nonostante corra per una continental è praticamente un 2000 (meno di un mese di differenza con Evenepoel) e ha cmq concluso il Giro, dove non solo era il più giovane in gara, ma anche uno dei pochissimi '99 italiani presenti.
Veramente Rastelli è in una Continental...Slegar ha scritto: ↑venerdì 28 settembre 2018, 18:05Oggi non ho visto la gara, ma leggendo i resoconti sul forum e vedendo i risultati della stagione sono sempre più convinto che il vero "buco nero" del ciclismo italiano sia il dilettantismo U23, dove i ciclisti, più che crescere, se gli va bene si plafonano.
Dei sette che hanno partecipato al mondiale juniores la scorsa stagione, con la nazionale italiana in prima fila come ieri, quattro sono finiti quest'anno in formazioni continental: zero vittorie, ma numero sulla schiena attaccato in gare .1 e .HC a 19 anni, esperienze che Rastelli, Innocenti e Masotti se le sono sognate.
E' vero, la Biesse Gavardo da quest'anno è continental ........ però il calendario di Rastelli del 2018 è da Elite-2.
Grazie!Albino ha scritto: ↑sabato 6 ottobre 2018, 20:06Secondo me non sono male, mi sembrano tutti e quattro profili interessanti.
Caiati è uno scalatore dal fisico molto minuto. In salita ha offerto buone prestazioni, purtroppo per lui, si porta dietro i problemi che affliggono i corridori di piccola taglia. E' solo un secondo anno cmq, di dicembre per di più, può evolvere in maniera simile a Fabbro per fare un paragone.
Orlandi e Aleotti sono due bolognesi del CT Friuli, rispettivamente del secondo e del primo anno, entrambi a loro agio su percorsi mossi. Corrono per una squadra che sa valorizzare, col tempo, i suoi ragazzi.
Zoccarato è una delle rivelazioni della stagione: col passaggio in General Store ha cominciato ad andare parecchio forte. Per ora va bene dappertutto, in salita come in pianura, con una predilezione per le fughe. Se fossimo su PCM sarebbe un lottatore.
Capito. Direi che concordo.Albino ha scritto: ↑sabato 6 ottobre 2018, 20:26Sì, a prescindere dal guardare a lungo termine, ci sono corse più adatte per far esordire dei giovanissimi.
Cioè passano dal calendario nazionale a una corsa su un percorso duro (reso ancora più duro dalla pioggia) e con il gotha del ciclismo mondiale.
Per me non ha molto senso, ci sono dei passaggi da seguire. E' già tantissimo che Zoccarato e Aleotti siano arrivati alla fine.
Bisogna anche tenere conto però che domani c'è il Piccolo Lombardia, quindi magari certe squadre non hanno lasciato i loro ragazzi.
Per lo più fanno il campionato nazionale spagnolo.Beppugrillo ha scritto: ↑mercoledì 17 ottobre 2018, 20:16Come funziona? La squadra under che tipo di calendario fa?
Ma Fancellu ha detto che dopo 6 mesi andra' nella Polartec continental. E' solo perche la scuola che comincia come dilletante.