Domande a Silvio Martinello

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
giorgio ricci
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Re: Domande a Silvio Martinello

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Ringrazio Silvio Martinello per i bei momenti di competenza e ironia che ci ha ragalato nella sua esperienza come commentatore. Sono sicuro che chiudendosi questa porta si aprirà un portone. Il ciclismo non può perdere un personaggio così. Mi sento, come tutti in questo forum, onorato della sua partecipazione, sperando che in futuro possa essere più assidua.
Certamente, essendo un forum libero, non mancano i più svariati commenti, a volte di pura provocazione, ma ci stanno bene pure quelli, altrimenti che 'arena' sarebbe :)
Grazie ancora.


held
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Re: Domande a Silvio Martinello

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Oltre ai ringraziamenti ed al dispiacere che ho gia espresso, volevo fare alcune considerazioni. Ti ha avvisato Pancani, quindi ci legge???? Francesco!!!!! Palesati!!! Ti vogliamo bene!! :D :cincin:
Io amavo le dirette facebook post tappa del tour, un clima amichevole, scherzoso ma allo stesso tempo professionali! Tra le tante cose che mi mancheranno metto anche loro, pensavo, Silvio potresti però continuare a farle, non è necessario essere collaboratore Rai, puoi usare il tuo profilo facebook oppure come ti hanno già suggerito potresti far coppia col nostro super capo Marco! :crazy:


Silvio Martinello
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Re: Domande a Silvio Martinello

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Pavè ha scritto: martedì 12 febbraio 2019, 18:38 Buon pomeriggio Silvio, ho una domanda da farti.
Quando eri professionista come venivano preparate le volate in allenamento, cioè che tipo di test facevate in strada? Dove vi allenavate? Ovvero utilizzavate strade poco frequentate dai veicoli, facevate test su circuiti automobilistici, ecc..?

Ciao, guarda molto semplice, si facevano le volate ai cartelli stradali.....e non ti sto prendendo in giro, credimi.


Silvio Martinello
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Re: Domande a Silvio Martinello

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Stylus ha scritto: mercoledì 13 febbraio 2019, 10:49 Mi accodo anche io al codone di messaggi di dispiacere per questa sciagurata ed ingiustificata scelta di RaiSport :( .
Vorrei aggiungere che mi mancherai personalmente perché, oltre alla tua riconosciuta competenza, avevo ormai acquisito grazie anche alle lunghissime dirette una certa familiarità con te e con Pancani, da quale in ogni minuto di diretta, e anche nei video su facebook che negli ultimi anni guardavo con piacere, traspariva benissimo la vostra grande amicizia, un sentimento positivo e un'armonia che consapevolmente avete trasmesso a tutti i telespettatori. Vedi Silvio, tu, salvo per mezzo dei messaggi trasmessi in trasmissione poco sapevi e poco potevi sapere di tutti i tuoi telespettatori, ma per me e penso per molti telespettatori, con l'immancabile appuntamento dei pomeriggi di maggio e di luglio (e di tante altre domeniche ancora) entravi nelle nostre case diventando come un amico, una presenza familiare visto gli ormai tanti anni passati in Rai. Non sto dicendo scemate ma ho sentito parlare spesso del ruolo "familiare" che hanno acquisito tanti personaggi televisivi nel momento in cui la televisione è entrata nelle nostre case, come i Gerry Scotti e i Bonolis oggi, come i Tortora, i Corrado o i Vianello (e Mondaini..già, eravate i miei Vianello e Mondaini.. :D ) di un tempo, voi non eravate da meno.

Sono già felice di sapere che tornerai più spesso a fare visita su questo forum e mi piacerebbe, magari tramite quelle dirette Facebook già sperimentate, sentire ancora la tua viva voce, e magari vedere il tuo faccione :D (magari fatti spiegare da Grassi come si fa, che ormai è esperto, magari inventatevi una nuova coppia :D )
Grazie delle belle parole, vedrai che ci si abituerà in fretta anche alle nuove squadre che verranno messe in campo. Per quanto riguarda le dirette, vedremo. Proporrò a Marco di farle insieme, dovremmo prima trovare un look condiviso, io i capelli li porto diversamente da lui :aureola: :aureola:


Silvio Martinello
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Re: Domande a Silvio Martinello

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held ha scritto: mercoledì 13 febbraio 2019, 15:36 Oltre ai ringraziamenti ed al dispiacere che ho gia espresso, volevo fare alcune considerazioni. Ti ha avvisato Pancani, quindi ci legge???? Francesco!!!!! Palesati!!! Ti vogliamo bene!! :D :cincin:
Io amavo le dirette facebook post tappa del tour, un clima amichevole, scherzoso ma allo stesso tempo professionali! Tra le tante cose che mi mancheranno metto anche loro, pensavo, Silvio potresti però continuare a farle, non è necessario essere collaboratore Rai, puoi usare il tuo profilo facebook oppure come ti hanno già suggerito potresti far coppia col nostro super capo Marco! :crazy:
Certo che vi legge, ed a volte si è anche palesato con nome e cognome, solo per mandare a quel paese qualcuno però :lol: ...e non è il solo tra l'altro, quindi fate attenzione a cosa dite!! Con Marco stiamo già impostando il progetto, mi sto facendo crescere capelli e barba..... :aureola:


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Domande a Silvio Martinello

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Silvio Martinello ha scritto: mercoledì 13 febbraio 2019, 17:27
held ha scritto: mercoledì 13 febbraio 2019, 15:36 Oltre ai ringraziamenti ed al dispiacere che ho gia espresso, volevo fare alcune considerazioni. Ti ha avvisato Pancani, quindi ci legge???? Francesco!!!!! Palesati!!! Ti vogliamo bene!! :D :cincin:
Io amavo le dirette facebook post tappa del tour, un clima amichevole, scherzoso ma allo stesso tempo professionali! Tra le tante cose che mi mancheranno metto anche loro, pensavo, Silvio potresti però continuare a farle, non è necessario essere collaboratore Rai, puoi usare il tuo profilo facebook oppure come ti hanno già suggerito potresti far coppia col nostro super capo Marco! :crazy:
Certo che vi legge, ed a volte si è anche palesato con nome e cognome, solo per mandare a quel paese qualcuno però :lol: ...e non è il solo tra l'altro, quindi fate attenzione a cosa dite!! Con Marco stiamo già impostando il progetto, mi sto facendo crescere capelli e barba..... :aureola:

Daltronde il toponimo "Praienberg" fu coniato da un nostro caro forumista e poche ore dopo spopolava in Rai. Un motivo ci sarà :D

Un giorno scopriremo che alcuni dietro alcuni dei nick più folkloristici del forum si celano diversi giornalisti, dirigenti e altri nomi grossi del ciclismo italiano. :crazy:


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Re: Domande a Silvio Martinello

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held ha scritto: mercoledì 13 febbraio 2019, 15:36 Oltre ai ringraziamenti ed al dispiacere che ho gia espresso, volevo fare alcune considerazioni. Ti ha avvisato Pancani, quindi ci legge???? Francesco!!!!! Palesati!!! Ti vogliamo bene!! :D :cincin:
Io amavo le dirette facebook post tappa del tour, un clima amichevole, scherzoso ma allo stesso tempo professionali! Tra le tante cose che mi mancheranno metto anche loro, pensavo, Silvio potresti però continuare a farle, non è necessario essere collaboratore Rai, puoi usare il tuo profilo facebook oppure come ti hanno già suggerito potresti far coppia col nostro super capo Marco! :crazy:
Pancani c'è e non in incognito. Da qua, tramite le funzioni del forum, si accede ai suoi sei interventi: search.php?author_id=7066&sr=posts.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Domande a Silvio Martinello

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Silvio Martinello ha scritto: mercoledì 13 febbraio 2019, 17:24
Stylus ha scritto: mercoledì 13 febbraio 2019, 10:49 Mi accodo anche io al codone di messaggi di dispiacere per questa sciagurata ed ingiustificata scelta di RaiSport :( .
Vorrei aggiungere che mi mancherai personalmente perché, oltre alla tua riconosciuta competenza, avevo ormai acquisito grazie anche alle lunghissime dirette una certa familiarità con te e con Pancani, da quale in ogni minuto di diretta, e anche nei video su facebook che negli ultimi anni guardavo con piacere, traspariva benissimo la vostra grande amicizia, un sentimento positivo e un'armonia che consapevolmente avete trasmesso a tutti i telespettatori. Vedi Silvio, tu, salvo per mezzo dei messaggi trasmessi in trasmissione poco sapevi e poco potevi sapere di tutti i tuoi telespettatori, ma per me e penso per molti telespettatori, con l'immancabile appuntamento dei pomeriggi di maggio e di luglio (e di tante altre domeniche ancora) entravi nelle nostre case diventando come un amico, una presenza familiare visto gli ormai tanti anni passati in Rai. Non sto dicendo scemate ma ho sentito parlare spesso del ruolo "familiare" che hanno acquisito tanti personaggi televisivi nel momento in cui la televisione è entrata nelle nostre case, come i Gerry Scotti e i Bonolis oggi, come i Tortora, i Corrado o i Vianello (e Mondaini..già, eravate i miei Vianello e Mondaini.. :D ) di un tempo, voi non eravate da meno.

Sono già felice di sapere che tornerai più spesso a fare visita su questo forum e mi piacerebbe, magari tramite quelle dirette Facebook già sperimentate, sentire ancora la tua viva voce, e magari vedere il tuo faccione :D (magari fatti spiegare da Grassi come si fa, che ormai è esperto, magari inventatevi una nuova coppia :D )
Grazie delle belle parole, vedrai che ci si abituerà in fretta anche alle nuove squadre che verranno messe in campo. Per quanto riguarda le dirette, vedremo. Proporrò a Marco di farle insieme, dovremmo prima trovare un look condiviso, io i capelli li porto diversamente da lui :aureola: :aureola:
Beh, prima o poi ci dovremmo abituare qualsiasi sarà il tuo 'sostituto'... oppure dovremmo passare ad Eurospor come 'vagamente' paventava Marco nell'ultimo video-fiume :diavoletto:

In entrambi i casi, la perdita per noi sarà comunque grande. Su questo aspetto credo che ci sia una sorta di plebiscito, come raramente avvenuto in passato sul forum. Per quel poco che vale, credo che sia un grande attestato di stima nei tuoi confronti e anche verso il buon Pancani.

Per quanto riguarda eventuali collaborazioni con Marco, ti consiglio di munirti preventivamente di avvocati. La querela con lui è sempre dietro l'angolo :diavoletto: (si scherza ovviamente :cincin: )


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Gianluca Avigo - bove

Re: Domande a Silvio Martinello

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Silvio Martinello ha scritto: mercoledì 13 febbraio 2019, 17:21
Pavè ha scritto: martedì 12 febbraio 2019, 18:38 Buon pomeriggio Silvio, ho una domanda da farti.
Quando eri professionista come venivano preparate le volate in allenamento, cioè che tipo di test facevate in strada? Dove vi allenavate? Ovvero utilizzavate strade poco frequentate dai veicoli, facevate test su circuiti automobilistici, ecc..?

Ciao, guarda molto semplice, si facevano le volate ai cartelli stradali.....e non ti sto prendendo in giro, credimi.
Ovviamente non al tuo livello, ma anche io fino alla categoria juniores facevo la stessa cosa con i compagni di squadra. Anzi facevamo proprio una corsa a punti con traguardi ai cartelli stradali prestabiliti.

Anche tu buttavi giù il Manettino del deragliatore sul 42 del tuo compagno, prima di partire per la volata :diavoletto: ? Manettino ovviamente sul tubo obliquo del telaio :old: . :D


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GregLemond
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Re: Domande a Silvio Martinello

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Pancani dovrebbe partecipare di piu!!! :champion:


oronzo2
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Re: Domande a Silvio Martinello

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Caso Silvio e cari amici,

guardiamo avanti e non indietro.

Per questo vi invito al nuovo thread che inaugurerò tra pochi minuti


held
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Iscritto il: lunedì 13 dicembre 2010, 18:07
Località: Sardegna

Re: Domande a Silvio Martinello

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Silvio Martinello ha scritto: mercoledì 13 febbraio 2019, 17:27
held ha scritto: mercoledì 13 febbraio 2019, 15:36 Oltre ai ringraziamenti ed al dispiacere che ho gia espresso, volevo fare alcune considerazioni. Ti ha avvisato Pancani, quindi ci legge???? Francesco!!!!! Palesati!!! Ti vogliamo bene!! :D :cincin:
Io amavo le dirette facebook post tappa del tour, un clima amichevole, scherzoso ma allo stesso tempo professionali! Tra le tante cose che mi mancheranno metto anche loro, pensavo, Silvio potresti però continuare a farle, non è necessario essere collaboratore Rai, puoi usare il tuo profilo facebook oppure come ti hanno già suggerito potresti far coppia col nostro super capo Marco! :crazy:
Certo che vi legge, ed a volte si è anche palesato con nome e cognome, solo per mandare a quel paese qualcuno però :lol: ...e non è il solo tra l'altro, quindi fate attenzione a cosa dite!! Con Marco stiamo già impostando il progetto, mi sto facendo crescere capelli e barba..... :aureola:
Avevo dimenticato i suoi interventi!! Troppo rari purtroppo....
Sul resto attendo una foto del nuovo look con barba e capelli lunghi! :diavoletto:


Mr. MM
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Re: Domande a Silvio Martinello

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: mercoledì 13 febbraio 2019, 12:32
Mr. MM ha scritto: martedì 12 febbraio 2019, 21:34
Silvio Martinello ha scritto: martedì 12 febbraio 2019, 18:23 Ciao ragazzi, da tempo non visitavo e non mi calavo in questa “arena”, è stato proprio Francesco (Pancani) durante una telefonata a chiedermi se avevo letto il forum, gli ho risposto di no! E lui, “vacci Silvietto, che quella gabbia di matti che spesso ci ha scuoiati vivi, ti sta santificando”! :lol:
Non entro nei dettagli della vicenda che mi ha coinvolto, ritengo di essere stato sufficientemente chiaro nei post pubblicati sui miei account social sul come sono andate le cose.
Noto che vi state divertendo con il totonomi, portate pazienza, non spetta certamente a me svelare l’arcano, ci penserà Raisport immagino!
Prima di tutto grazie per i bei commenti che mi avete riservato. Sul futuro non so dare ora risposte, sto valutando alcune cose, nel frattempo magari mi divertirò con voi a commentare le corse quando la stagione entrerà nel vivo, ho sempre considerato questo spazio ben frequentato e ricco di competenza, a parte qualche eccezione (parere personale naturalmente)!
Vi rinnovo i ringraziamenti. Alla prossima occasione.
Ciao Silvio, ho sempre considerato te e Paolo De Chiesa i migliori commentatori tecnici che la Rai avesse in casa e la tua mancata conferma non può che farmi dolere. La cosa che più mi fa arrabbiare è il modus operandi, che sicuramente non lascia la possibilità di un eventuale ritorno, negli anni a venire.
Non sarebbe stato più sincero dire: "Ci spiace, ma non rientri più nei piani, al momento"?
Buona fortuna, nella speranza di poterti almeno leggere più spesso qui.
Sicuramente sarebbe stato più sincero ed onesto, ma devi tenere presente che il modo in cui ha operato chi ha la responsabilità di questa scelta scellerata un domani potrà sempre dire "eh, ma io mica l'ho cacciato. Gli ho fatto una proposta che ha rifiutato!". Ponziopilatismo.

Nel 95% degli ambienti lavorativi la forma con cui vengono prese e comunicate delle decisioni conta tanto quanto la sostanza, ovvero la decisione stessa. Nel mio lavoro, tante volte aver mandato una mail in un certo modo ti fa salvare il culo e ti solleva da responsabilità (che ovviamente poi ricadranno su un altro).

Insomma, la paraculaggine al giorno d'oggi è meglio di un triplo airbag. In ambienti lavorati così esposti al pubblico come la tv di stato, lo è ancora di più.
Credo che tu abbia ragione, sarà che io spesso sono ingenuo e senza filtri. Tra l'altro è un ragionamento che vale sino a un certo punto, perchè ok la proposta fatta, ma se offrono (cifre a caso) 500 euro al mese + spese a carico è ovvio che il ponziopilatismo è una baggianata.
Voglio dire, un discorso del genere varrebbe solo se gli avessero offerto lo stesso contratto.


Stylus
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Re: Domande a Silvio Martinello

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Copio e quoto, sperando di non fare cosa sgradita a Cicloweb, stralcio di una intervista concessa dal nostro a Suiveur, su un tema che mi sta molto a cuore.
Si nasconde la polvere sotto il tappeto dei successi, delle medaglie e dei nomi altisonanti. Vincere ci impedisce di constatare e di affrontare lo stato reale delle cose. Movimenti che stavano molto peggio di noi sono risorti. ASO si è letteralmente caricata sulle spalle le sorti del ciclismo francese e noi siamo ancora al provincialismo, a godere delle disgrazie altrui, alle lotte di quartiere. Quando io parlo di movimento ciclistico italiano, mi riferisco a questo: non ci sono soltanto le corse, i risultati e le medaglie. E allora non si può dire che il movimento ciclistico italiano goda di buona salute. Ci sono pochissimi organizzatori, ad eccezione di RCS, che proseguono nella loro opera; fanno fatica a tirare avanti, a far quadrare i conti, per questo mi domando: se si continua di questo passo spariscono le corse, e se spariscono tutte quelle corse di contorno cosa ci rimane? La Strade Bianche, la Tirreno-Adriatico, la Milano-Sanremo, il Giro d’Italia e il Lombardia. Un movimento così vasto e complesso ha bisogno dello sforzo congiunto di tutti gli attori, i quali necessitano di una figura che li faccia sedere intorno allo stesso tavolo: se non si dialoga, se non si conosce, se non si propone, allora il movimento muore. Mancano carisma, lungimiranza e furbizia per formare un fronte interno compatto e per far sentire la nostra voce in Europa.
Non più tardi di un mese fa, il nostro CT, Davide Cassani, scriveva un post che in cui di fatto promuoveva il ciclismo italiano, questo l'inizio
Lo stato di salute di un movimento si valuta attraverso più fattori:
1. Risultati dei nostri professionisti nella stagione appena conclusa (classiche monumento e grandi giri)
2. Numero totale di professionisti nelle squadre WT e Professional
3. Medaglie nelle competizioni professionistiche internazionali (europei mondiali)
4. Risultati delle categorie giovanili
5. Numero di giovani che passano professionisti nella stagione successiva
6. Numero di squadre nel WT e PROCONTINENTAL
7. Ranking mondiale
Io in un commento gli avevo contestato questa visione, con questo commento, ahimè rimasto senza risposta
No Davide questa volta non sono d'accordo. Lo stato di salute di un movimento si vede secondo me anche dal numero di giovani che si tesserano per la disciplina, dalla disponibilità e dalla disposizione di squadre sul territorio, dalla disposizione di corse e mi spiace, guardando questi dati il movimento é fortemente in perdita rispetto a 10-15-20 anni fa. Ho avuto il piacere di parlare con l organizzazione di diverse corse legate al Ghisallo (ergo, parliamo della zona con più opulenza a livello ciclistico) e loro stessi lamentano la sempre crescente difficoltà nel trovare sponsorizzazioni e fondi, nella difficoltà nel trovare persone che si occupino dell'organizzazione stessa in grado di sostituire i vecchi, tanto da aver dovuti piu d una volta sacrificare le categorie minori. Spero mi leggerai capendo che, pur certamente non addossandoti alcuna responsabilità a riguardo (e ci mancherebbe che il ct sia salvatore di un movimento) non si può nascondere tutto questo.
Mi pare che a grandi linee esprimiamo lo stesso concetto e gli stessi dubbi sullo stato del ciclismo italiano, volevo condividerlo con te e sapere se davvero sei, un po' come me, una voce fuori dal coro e se ti sei mai confrontato su questo punto proprio con lo stesso Cassani il quale, ha una grande responsabilità di comunicazione, e se è il primo a non vedere queste problematiche allora non sarà facile trovare un rimedio ad una situazione di cui ora vedo pochi segnali di risveglio


Silvio Martinello
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Re: Domande a Silvio Martinello

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Stylus ha scritto: venerdì 6 dicembre 2019, 17:31 Copio e quoto, sperando di non fare cosa sgradita a Cicloweb, stralcio di una intervista concessa dal nostro a Suiveur, su un tema che mi sta molto a cuore.
Si nasconde la polvere sotto il tappeto dei successi, delle medaglie e dei nomi altisonanti. Vincere ci impedisce di constatare e di affrontare lo stato reale delle cose. Movimenti che stavano molto peggio di noi sono risorti. ASO si è letteralmente caricata sulle spalle le sorti del ciclismo francese e noi siamo ancora al provincialismo, a godere delle disgrazie altrui, alle lotte di quartiere. Quando io parlo di movimento ciclistico italiano, mi riferisco a questo: non ci sono soltanto le corse, i risultati e le medaglie. E allora non si può dire che il movimento ciclistico italiano goda di buona salute. Ci sono pochissimi organizzatori, ad eccezione di RCS, che proseguono nella loro opera; fanno fatica a tirare avanti, a far quadrare i conti, per questo mi domando: se si continua di questo passo spariscono le corse, e se spariscono tutte quelle corse di contorno cosa ci rimane? La Strade Bianche, la Tirreno-Adriatico, la Milano-Sanremo, il Giro d’Italia e il Lombardia. Un movimento così vasto e complesso ha bisogno dello sforzo congiunto di tutti gli attori, i quali necessitano di una figura che li faccia sedere intorno allo stesso tavolo: se non si dialoga, se non si conosce, se non si propone, allora il movimento muore. Mancano carisma, lungimiranza e furbizia per formare un fronte interno compatto e per far sentire la nostra voce in Europa.
Non più tardi di un mese fa, il nostro CT, Davide Cassani, scriveva un post che in cui di fatto promuoveva il ciclismo italiano, questo l'inizio
Lo stato di salute di un movimento si valuta attraverso più fattori:
1. Risultati dei nostri professionisti nella stagione appena conclusa (classiche monumento e grandi giri)
2. Numero totale di professionisti nelle squadre WT e Professional
3. Medaglie nelle competizioni professionistiche internazionali (europei mondiali)
4. Risultati delle categorie giovanili
5. Numero di giovani che passano professionisti nella stagione successiva
6. Numero di squadre nel WT e PROCONTINENTAL
7. Ranking mondiale
Io in un commento gli avevo contestato questa visione, con questo commento, ahimè rimasto senza risposta
No Davide questa volta non sono d'accordo. Lo stato di salute di un movimento si vede secondo me anche dal numero di giovani che si tesserano per la disciplina, dalla disponibilità e dalla disposizione di squadre sul territorio, dalla disposizione di corse e mi spiace, guardando questi dati il movimento é fortemente in perdita rispetto a 10-15-20 anni fa. Ho avuto il piacere di parlare con l organizzazione di diverse corse legate al Ghisallo (ergo, parliamo della zona con più opulenza a livello ciclistico) e loro stessi lamentano la sempre crescente difficoltà nel trovare sponsorizzazioni e fondi, nella difficoltà nel trovare persone che si occupino dell'organizzazione stessa in grado di sostituire i vecchi, tanto da aver dovuti piu d una volta sacrificare le categorie minori. Spero mi leggerai capendo che, pur certamente non addossandoti alcuna responsabilità a riguardo (e ci mancherebbe che il ct sia salvatore di un movimento) non si può nascondere tutto questo.
Mi pare che a grandi linee esprimiamo lo stesso concetto e gli stessi dubbi sullo stato del ciclismo italiano, volevo condividerlo con te e sapere se davvero sei, un po' come me, una voce fuori dal coro e se ti sei mai confrontato su questo punto proprio con lo stesso Cassani il quale, ha una grande responsabilità di comunicazione, e se è il primo a non vedere queste problematiche allora non sarà facile trovare un rimedio ad una situazione di cui ora vedo pochi segnali di risveglio
Ciao, nessun confronto con Davide. Il suo pensiero è legittimamente orientato ad enfatizzare lo stato delle cose, innegabile che i risultati siano interessanti, e considerato il ruolo non mi aspetto nulla di diverso. Non credo di essere una voce, insieme a te, fuori dal coro. Le difficoltà ci sono ed apparentemente si fa poco o nulla per cercare di affrontarle con efficacia e lungimiranza, forse anche a causa dei brillanti risultati che i nostri ragazzi e ragazze conquistano. Buona giornata


Gianluca Avigo - bove

Re: Domande a Silvio Martinello

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Una persona che stimo moltissimo è solita dire:

"Le cose vanno cambiate quando vanno bene. Quando vanno male è già troppo tardi"

Ergo, chi ha responsabilità decisionali, DEVE avere una visione a medio/lungo termine.

Mi permetto di fare un esempio. Oggi mandare dei ragazzini ad allenarsi sulle strade italiane è davvero pericoloso. Pedalo ormai dal lontano 1982 e la situazione e' peggiorata parecchio.
Quindi bene che si spinga sul ciclocross, che in effetti negli ultimi anni, ha avuto una crescita esponenziale soprattutto nelle categorie giovanili. Tutto questo però, smette di avere senso, se una volta arrivati nella categoria U23, di fatto ci si trova davanti ad una scelta obbligata. In Italia per un giovane di talento è praticamente impossibile vivere di cross. Quindi una federazione lungimirante, a mio avviso, dovrebbe aiutare quei team che puntano ad una professionalizzazione della disciplina. Altimenti tra qualche anno, se non avremo atleti di alto livello ( quindi di richiamo per pubblico e giovani ) risprofonderemo nel baratro.


cassius
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Re: Domande a Silvio Martinello

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Gianluca Avigo - bove ha scritto: martedì 10 dicembre 2019, 6:53 Una persona che stimo moltissimo è solita dire:

"Le cose vanno cambiate quando vanno bene. Quando vanno male è già troppo tardi"

Ergo, chi ha responsabilità decisionali, DEVE avere una visione a medio/lungo termine.

Mi permetto di fare un esempio. Oggi mandare dei ragazzini ad allenarsi sulle strade italiane è davvero pericoloso. Pedalo ormai dal lontano 1982 e la situazione e' peggiorata parecchio.
Quindi bene che si spinga sul ciclocross, che in effetti negli ultimi anni, ha avuto una crescita esponenziale soprattutto nelle categorie giovanili. Tutto questo però, smette di avere senso, se una volta arrivati nella categoria U23, di fatto ci si trova davanti ad una scelta obbligata. In Italia per un giovane di talento è praticamente impossibile vivere di cross. Quindi una federazione lungimirante, a mio avviso, dovrebbe aiutare quei team che puntano ad una professionalizzazione della disciplina. Altimenti tra qualche anno, se non avremo atleti di alto livello ( quindi di richiamo per pubblico e giovani ) risprofonderemo nel baratro.
Tutto molto vero, non dimentichiamoci però che tutti gli atleti del ciclismo fanno la base del loro allenamento su strada. Ciclocrossisti, bikers...credo anche pistard ma chiedo conferma.
Quindi il problemone traffico rimane.


Gianluca Avigo - bove

Re: Domande a Silvio Martinello

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cassius ha scritto: mercoledì 11 dicembre 2019, 10:55
Gianluca Avigo - bove ha scritto: martedì 10 dicembre 2019, 6:53 Una persona che stimo moltissimo è solita dire:

"Le cose vanno cambiate quando vanno bene. Quando vanno male è già troppo tardi"

Ergo, chi ha responsabilità decisionali, DEVE avere una visione a medio/lungo termine.

Mi permetto di fare un esempio. Oggi mandare dei ragazzini ad allenarsi sulle strade italiane è davvero pericoloso. Pedalo ormai dal lontano 1982 e la situazione e' peggiorata parecchio.
Quindi bene che si spinga sul ciclocross, che in effetti negli ultimi anni, ha avuto una crescita esponenziale soprattutto nelle categorie giovanili. Tutto questo però, smette di avere senso, se una volta arrivati nella categoria U23, di fatto ci si trova davanti ad una scelta obbligata. In Italia per un giovane di talento è praticamente impossibile vivere di cross. Quindi una federazione lungimirante, a mio avviso, dovrebbe aiutare quei team che puntano ad una professionalizzazione della disciplina. Altimenti tra qualche anno, se non avremo atleti di alto livello ( quindi di richiamo per pubblico e giovani ) risprofonderemo nel baratro.
Tutto molto vero, non dimentichiamoci però che tutti gli atleti del ciclismo fanno la base del loro allenamento su strada. Ciclocrossisti, bikers...credo anche pistard ma chiedo conferma.
Quindi il problemone traffico rimane.
Sicuramente, ma da ragazzino anche no. Poi è chiaro che diventa necessario allungare, e quindi usare la "strada". Il punto che volevo mettere in evidenza però era un altro. Se il ragazzino non ha un riferimenti a chi ispirarsi diventa ancora più difficile attirarlo verso l'off road. Ma se i ragazzi juniores con talento li dirottiamo tutti verso le sirene della strada, ecco che il potenziale campione nella massima categoria viene ovviamente a mancare.


Mad
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Re: Domande a Silvio Martinello

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Gianluca Avigo - bove ha scritto: giovedì 12 dicembre 2019, 0:32 Se il ragazzino non ha un riferimenti a chi ispirarsi diventa ancora più difficile attirarlo verso l'off road. Ma se i ragazzi juniores con talento li dirottiamo tutti verso le sirene della strada, ecco che il potenziale campione nella massima categoria viene ovviamente a mancare.
Per me è molto facile venire dirottati sulla strada: non credo che nella MTB si parli di rimborsi / stipendi. :roll:


Gianluca Avigo - bove

Re: Domande a Silvio Martinello

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Mad ha scritto: giovedì 12 dicembre 2019, 13:17
Gianluca Avigo - bove ha scritto: giovedì 12 dicembre 2019, 0:32 Se il ragazzino non ha un riferimenti a chi ispirarsi diventa ancora più difficile attirarlo verso l'off road. Ma se i ragazzi juniores con talento li dirottiamo tutti verso le sirene della strada, ecco che il potenziale campione nella massima categoria viene ovviamente a mancare.
Per me è molto facile venire dirottati sulla strada: non credo che nella MTB si parli di rimborsi / stipendi. :roll:
Appunto. Se la federazione facilitasse l'inserimento di questi talenti nelle attuali professional, consentedogli di continuare nella loro specialità, non sarebbero costretti a scegliere per forza la "strada" come professione... che detto così suona parecchio male :crazy:

Battute a parte, è ovvio che bisogna investire oggi per vedere qualche risultato domani. Se si aspetta il fenomeno è finita. Perché potrà accadere domani, tra 2 anni o mai, e certe discipline spariranno o resteranno giovanili e amatoriali. Poi continueremo a dirci:
Hai visto Sagan? Arriva dal cross e mtb... Lo stesso Stybar, lo stesso Trentin, lo stesso Alaphilippe, lo stesso Bernal, e ovviamente MVDP e WVA.


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