Leggo che Krui...Kruj...insomma lui, aveva fatto questa operazione nella seconda metà del 2013.
Pare quindi che a gambe le cose si rimettano a posto benone, sulla sfiga però dice che non rispondono.
Leggo che Krui...Kruj...insomma lui, aveva fatto questa operazione nella seconda metà del 2013.
Se c'era non si vedeva nemmeno con il misuratore di potenza che aveva una gamba più debole.
A Prato sono bravi: a un mio amico hanno praticamente riattaccato un piede e ora va in bici e gioca a calcetto.guidobaldo de medici ha scritto: ↑martedì 2 aprile 2019, 0:01 operazione riuscita, aru dovrebbe lasciare l'ospedale di prato già domani. si parla di un mese di riposo, poi potrà riprendere gli allenamenti. per tornare in gruppo ci vorranno dai 3 ai 4 mesi.
Spero faccia in tempo a preparare bene il finale di stagione, Vuelta e Lombardia.guidobaldo de medici ha scritto: ↑martedì 2 aprile 2019, 0:01 operazione riuscita, aru dovrebbe lasciare l'ospedale di prato già domani. si parla di un mese di riposo, poi potrà riprendere gli allenamenti. per tornare in gruppo ci vorranno dai 3 ai 4 mesi.
Penso che una preparazione per arrivare giusto al Lombardia sia auspicabile.qrier ha scritto: ↑mercoledì 3 aprile 2019, 9:17Spero faccia in tempo a preparare bene il finale di stagione, Vuelta e Lombardia.guidobaldo de medici ha scritto: ↑martedì 2 aprile 2019, 0:01 operazione riuscita, aru dovrebbe lasciare l'ospedale di prato già domani. si parla di un mese di riposo, poi potrà riprendere gli allenamenti. per tornare in gruppo ci vorranno dai 3 ai 4 mesi.
Vedremo se i problemi saranno davvero superati, sarebbe importante recuperarlo ad alti livelli, Nibali non può essere eterno.
Io non ci credo, con tutti i controlli che fanno, che si sia portato dietro una gamba più debole dell'altra per un anno e mezzo.
Sicuramente le scie non sono un fattore trascurabile, ma fino a prova contraria si parla di 20 secondi di vantaggio (mi pare). Non sono un ingenuo, anche io al tempo pensavo che, probabilmente (mai sbilanciarsi troppo, specialmente quando si fanno accuse senza prove!), aveva usufruito di ben più di quei secondi, altrimenti la prestazione non sarebbe stata spiegabile data la forma mostrata prima e dopo quell'episodio. Adesso che una possibile causa delle sue controprestazioni è saltata fuori mi chiedevo se potesse spiegare quella prestazione senza appellarsi a una crono fatta così spudoratamente in scia.
Concordo. Il problema c'e' sicuramente ma non penso che risolvendo il problema avremo magicamente l'Aru che faceva la differenza in salita.
io non tanto. Insomma, l'epifenomeno è: calo prestazionale piuttosto improvviso e del tutto fuori (checchè ne tentino di dire i detrattori) livello rispetto ai parametri precedenti.Brogno ha scritto: ↑venerdì 26 aprile 2019, 22:21Concordo. Il problema c'e' sicuramente ma non penso che risolvendo il problema avremo magicamente l'Aru che faceva la differenza in salita.
Esatto, non è trascurabile il fatto che l'asimmetria emerga solo in condizioni di sforzo massimale. Praticamente Aru in allenamento non sentiva grandi differenze, e magari nemmeno durante test medici, ma in gara, quando il gioco si faceva duro... Inoltre mi pare di aver letto che questi tipi di problemi dipendono anche da dalla postura dell'atleta, e da là è nata la mia domanda sulla differenza tra pianura e salita.herbie ha scritto: ↑venerdì 26 aprile 2019, 22:32io non tanto. Insomma, l'epifenomeno è: calo prestazionale piuttosto improvviso e del tutto fuori (checchè ne tentino di dire i detrattori) livello rispetto ai parametri precedenti.
Dopo un anno e mezzo, non cinque, una possibile spiegazione sì è evidenziata ed è chiara e convincente.
In quelle condizioni, la "limitazione" di potenza della gamba avviene oltre una certa soglia di forza e sotto sforzo intenso. Gli staff medici delle squadre non sono composti da assoluti luminari di tutte le branche della medicina. Ci può stare che sia passata un po' inosservata la differenza di potenza tra le due gambe che poteva emergere in certe situazioni di difficoltà quando il corridore era a tutta. Di solito si vanno a cercare le patologie che si manifestano a livelli-base, non quelle che si manifestano solo sotto massimo sforzo.
Poi, certo, un ottimo medico sportivo la cosa la avrebbe forse dovuta intuire prima. Come non vedevo ragioni per cui stando bene non potesse tornare sui suoi livelli in salita, a maggior ragione non ne vedo ora.
Pauline Ferrand-Prévot ha avuto la stessa patologia ma i medici ci hanno messo 4 anni per riuscire a identificarla
Anche In gara hanno il computerino che registra in tempo reale la potenza e la eventuale asimmetria della pedalata.il_panta ha scritto: ↑venerdì 26 aprile 2019, 22:55
Esatto, non è trascurabile il fatto che l'asimmetria emerga solo in condizioni di sforzo massimale. Praticamente Aru in allenamento non sentiva grandi differenze, e magari nemmeno durante test medici, ma in gara, quando il gioco si faceva duro... Inoltre mi pare di aver letto che questi tipi di problemi dipendono anche da dalla postura dell'atleta, e da là è nata la mia domanda sulla differenza tra pianura e salita.
Penso però che se anche il problema di Aru fosse soltanto questo, non sarebbe scontato vederlo presto ai suoi livelli, i corridori non ritrovano con uno schiocco di dita la forma ottimale.
Lei è tornata sui suoi migliori livello?
Che razza di corridore sarebbe stando sempre su quei livelli!? quanto bisogno ne avremmo in Italia!?galliano ha scritto: ↑sabato 27 aprile 2019, 9:53 Quindi, se non ho capito male, il problema di Aru nasce a fine 2017/inizio 2018, giusto?
E se fosse stata una crescita graduale del problema?
Potrebbe essere che i suoi abituali blackout nei GT fossero un sintomo del suo crescente problema medico?
SE fosse così si potrebbe ipotizzare un Aru sempre sui livelli di PdBF?
Praticamente un incubo ad occhi aperti
Si è operata quest'inverno, è in fase di recuperato ma non è ancora tornata a correre
sì è un incubo anche per me...che corridore è PdBF???? cos'è, l'acronimo del soprannome? io comincio a pensare che lo facciate appostagalliano ha scritto: ↑sabato 27 aprile 2019, 9:53 Quindi, se non ho capito male, il problema di Aru nasce a fine 2017/inizio 2018, giusto?
E se fosse stata una crescita graduale del problema?
Potrebbe essere che i suoi abituali blackout nei GT fossero un sintomo del suo crescente problema medico?
SE fosse così si potrebbe ipotizzare un Aru sempre sui livelli di PdBF?
Praticamente un incubo ad occhi aperti
La Planche des Belles Fillesherbie ha scritto: ↑sabato 27 aprile 2019, 15:37sì è un incubo anche per me...che corridore è PdBF???? cos'è, l'acronimo del soprannome? io comincio a pensare che lo facciate appostagalliano ha scritto: ↑sabato 27 aprile 2019, 9:53 Quindi, se non ho capito male, il problema di Aru nasce a fine 2017/inizio 2018, giusto?
E se fosse stata una crescita graduale del problema?
Potrebbe essere che i suoi abituali blackout nei GT fossero un sintomo del suo crescente problema medico?
SE fosse così si potrebbe ipotizzare un Aru sempre sui livelli di PdBF?
Praticamente un incubo ad occhi aperti
no pero' l'SRM misura la potenza sul pedale singolo quindi vede se si da piu potenza su un pedale piuttosto che l'altro. Dovrebbe risultare subito piuttosto evidente, soprattutto perche Fabio ha parlato di una riduzione di watt significativa (ha parlato di 250 watt, che lui dovrebbe fare in riscalamento).
invece è proprio così. Alcuni centri che fanno la misurazione della potenza nei test non hanno problemi a fornire l'esatta distribuzione della forza applicata ai due pedali.
Un mio amico ha l'SRM sulla sua Cannondale e la differenza di potenza si vede tranquillamente.herbie ha scritto: ↑sabato 27 aprile 2019, 22:32invece è proprio così. Alcuni centri che fanno la misurazione della potenza nei test non hanno problemi a fornire l'esatta distribuzione della forza applicata ai due pedali.
Credo che sia un dato abbastanza standard scaricabile dal misuratore di potenza, almeno l'SRM, ma forse anche altri.
Il fatto è che, fatti i test iniziali, non so quanto sia consueto controllare questo dato, specie focalizzandosi su alcuni momenti della prestazione.
Va beh, se la riduzione è quella possiamo tagliare la testa al toro: è un problema recenteBrogno ha scritto: ↑sabato 27 aprile 2019, 20:54no pero' l'SRM misura la potenza sul pedale singolo quindi vede se si da piu potenza su un pedale piuttosto che l'altro. Dovrebbe risultare subito piuttosto evidente, soprattutto perche Fabio ha parlato di una riduzione di watt significativa (ha parlato di 250 watt, che lui dovrebbe fare in riscalamento).
questa dei 250 watt in meno, però non mi sembra credibile. Con 200 watt massimo da una gamba non stai in gruppo nemmeno sugli strappetti, o comunque fai una fatica bestiale a tenere le ruote, anche perchè l'altra gamba per compensare ne deve fare 450 e oltre ad ogni scossone del gruppo. E' come se un settantenne si mettesse a fare le gare prof. 200 watt massimi son quelli lì.Cthulhu ha scritto: ↑domenica 28 aprile 2019, 10:30Va beh, se la riduzione è quella possiamo tagliare la testa al toro: è un problema recenteBrogno ha scritto: ↑sabato 27 aprile 2019, 20:54no pero' l'SRM misura la potenza sul pedale singolo quindi vede se si da piu potenza su un pedale piuttosto che l'altro. Dovrebbe risultare subito piuttosto evidente, soprattutto perche Fabio ha parlato di una riduzione di watt significativa (ha parlato di 250 watt, che lui dovrebbe fare in riscalamento).
Mi immagino però che sia un processo graduale, non che un giorno si sia svegliato così. Lo scorso anno si staccava in salita da 30 corridori, quest'anno non sta in gruppo.Cthulhu ha scritto: ↑domenica 28 aprile 2019, 10:30Va beh, se la riduzione è quella possiamo tagliare la testa al toro: è un problema recenteBrogno ha scritto: ↑sabato 27 aprile 2019, 20:54no pero' l'SRM misura la potenza sul pedale singolo quindi vede se si da piu potenza su un pedale piuttosto che l'altro. Dovrebbe risultare subito piuttosto evidente, soprattutto perche Fabio ha parlato di una riduzione di watt significativa (ha parlato di 250 watt, che lui dovrebbe fare in riscalamento).
così mi mettete ansia
ma forse brogno non intendeva 250 watt in meno, ma forse 250watt che fa durante il riscaldamento.herbie ha scritto: ↑domenica 28 aprile 2019, 13:45questa dei 250 watt in meno, però non mi sembra credibile. Con 200 watt massimo da una gamba non stai in gruppo nemmeno sugli strappetti, o comunque fai una fatica bestiale a tenere le ruote, anche perchè l'altra gamba per compensare ne deve fare 450 e oltre ad ogni scossone del gruppo.Cthulhu ha scritto: ↑domenica 28 aprile 2019, 10:30Va beh, se la riduzione è quella possiamo tagliare la testa al toro: è un problema recenteBrogno ha scritto: ↑sabato 27 aprile 2019, 20:54
no pero' l'SRM misura la potenza sul pedale singolo quindi vede se si da piu potenza su un pedale piuttosto che l'altro. Dovrebbe risultare subito piuttosto evidente, soprattutto perche Fabio ha parlato di una riduzione di watt significativa (ha parlato di 250 watt, che lui dovrebbe fare in riscalamento).
Fabio Aru ha scritto: Andavo a 250 watt in salita e mi chiedevo cosa succedeva. Caspita, parliamo di un livello amatoriale o anche peggio.
Ma non sarebbe meglio rispettare i tempi di recupero dettati dai medici?
se si sta allenando presumo che siano questi i tempi di recupero che il medico gli ha prescritto..
Codice: Seleziona tutto
si parlava di 1 mese di riposo assoluto, poi 3-4 mesi di riabilitazione, che potrebbe includere anche la bici effettivamente.
Ecco ecco...scrivendo 3 mesi di riposo avevo la sensazione di dire una vaccata...Brogno ha scritto: ↑martedì 30 aprile 2019, 15:55Codice: Seleziona tutto
si parlava di 1 mese di riposo assoluto, poi 3-4 mesi di riabilitazione, che potrebbe includere anche la bici effettivamente.
Io ho detto allenandosi, pero' le immagini fanno vedere che fa una sgambata, penso sia classificabile come riabilitazione
Si,ma qui non si parla di recupero da incidenti, strappi muscolari o anche legamenti e ginocchia, per i quali è vero quello che dici.
Non concordo, anche in questo caso il recupero e' soggettivo per una certa parte.Cthulhu ha scritto: ↑mercoledì 1 maggio 2019, 19:11Si,ma qui non si parla di recupero da incidenti, strappi muscolari o anche legamenti e ginocchia, per i quali è vero quello che dici.
Qui gli hanno fatto un'operazione anche se semplice a un'arteria. Il recupero è quello che ti dice il medico e basta.
Non sono un medico, e magari hai ragione tu.Brogno ha scritto: ↑mercoledì 1 maggio 2019, 20:03Non concordo, anche in questo caso il recupero e' soggettivo per una certa parte.Cthulhu ha scritto: ↑mercoledì 1 maggio 2019, 19:11Si,ma qui non si parla di recupero da incidenti, strappi muscolari o anche legamenti e ginocchia, per i quali è vero quello che dici.
Qui gli hanno fatto un'operazione anche se semplice a un'arteria. Il recupero è quello che ti dice il medico e basta.
Comunque Fabio non sta facendo di testa sua ma segue il percorso che gli indicano i medici, tutto qui.
Come ha detto Herbie non e' assolutamente un caso che i corridori riescano ad accorciare spesso e volentieri il periodo di convalescenza. Semplicemente il loro corpo e' spesso una macchina piu efficiente di quella del comune mortale (motivo per cui sono li a fare il mestiere che fanno mentre noi siamo sul forum a commetarli), per cui reagisce spesso meglio anche a questo tipo di stress.
Comunque penso che a breve partira' in ritiro quindi ha gia' recuperato alla grande.Cthulhu ha scritto: ↑giovedì 2 maggio 2019, 17:41 Non sono un medico, e magari hai ragione tu.
Solo che essendo una questione di circolazione credo ci vadano più cauti.
Parlando in generale, è vero che gli sportivi recuperano prima.
Ma è anche molto più facile che prendano infarti, ictus e simili.
Lo sport agonistico non è il massimo per la salute.