Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Avevo letto anch'io la cosa sul trafiletto, mi augurerei che fosse lì per prendere solo un caffè o qualcosa di "tollerabile" e che quindi abbia avuto la sventura di essere notato proprio in quel momento. Un po' come quelli che stanno tutto il giorno al lavoro o in facoltà e tirano fuori il cellulare in un momento di libertà e magari vengono immortalati in un momento in cui tutto il resto del mondo sta usando il telefono, a testimonianza delle derive tecnologiche.
Comunque sia oggi la tappa ha un andamento blando e l'unico Gpm non dovrebbe essere insormontabile. Insomma, oggi deve assolutamente provarci se sta bene di gamba.
Comunque sia oggi la tappa ha un andamento blando e l'unico Gpm non dovrebbe essere insormontabile. Insomma, oggi deve assolutamente provarci se sta bene di gamba.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
oggi è arrivato alla volata e negli ultimi 50 metri pareva pure in rimonta.
nei replay mi sono concentrato su viviani e a lui non ho fatto molto caso, ma anche in diretta non mi pareva di aver visto la sua maglia nelle primissime posizioni. è partito indietrissimo come spesso gli succede? nel caso conferma il suo spunto veloce ma anche la scarsa capacità a saper stare davanti nei finali.
nei replay mi sono concentrato su viviani e a lui non ho fatto molto caso, ma anche in diretta non mi pareva di aver visto la sua maglia nelle primissime posizioni. è partito indietrissimo come spesso gli succede? nel caso conferma il suo spunto veloce ma anche la scarsa capacità a saper stare davanti nei finali.
Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Come dicevo nel thread della tappa, c'è stato un momento attorno ai 2 km dal traguardo dove l'avevo visto messo benissimo, era arrivato a ruota di Viviani e Ackermann, però poi si è fatto ricacciare indietro, anche dagli Israel se non sbaglio. Purtroppo in quell'attimo si è giocato la possibilità di provare veramente a giocarsi la tappa, perché poi era davvero troppo indietro per poter pensare di rimontare.dietzen ha scritto: ↑lunedì 13 maggio 2019, 18:16 oggi è arrivato alla volata e negli ultimi 50 metri pareva pure in rimonta.
nei replay mi sono concentrato su viviani e a lui non ho fatto molto caso, ma anche in diretta non mi pareva di aver visto la sua maglia nelle primissime posizioni. è partito indietrissimo come spesso gli succede? nel caso conferma il suo spunto veloce ma anche la scarsa capacità a saper stare davanti nei finali.
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Certo che se non riesce ad entrare nei 5 neanche in una tappa come quella di oggi...
Ecco la mia presentazione.
Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
dai buon 6 posto...
2015:TreValliVaresine
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
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2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Quello di oggi è stato il terzo piazzamento nei primi 10 ottenuto dal mese di gennaio. Pochissimo per un velocista.
La tappa è stata tutto sommato blanda e anche il temuto vento non ha fatto gli sconquassi, così che è riuscito ad arrivare davanti. A quel punto la mia incognita stava nella lunghezza della frazione, visto che Jakub le cose migliori le ha fatte sempre con chilometraggi ridotti, anche se a Reggio Emilia, due anni fa, arrivò secondo in una tappa di quasi 230 chilometri.
Ripeto: doveva gestire meglio la fase dai -2,5 km fino allo sprint, perché in quei frangenti basta un'esitazione di troppo mentre si combatte per le posizioni per poi compromettere la volata successiva.
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Io vedo il bicchiere mezzo pieno. La tappa non è stata tiratissima, ma nel finale il vento si sentiva parecchio e pur senza eccellere era là. Non lo voglio trattare come il bambino speciale della situazione, ma i limiti sono sotto gli occhi di tutti, e per me non era scontato che sprintasse oggi per come l'hanno corsa.
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Sì va bene, però... se la tappa dev'essere corta, senza asperità, senza vento, non tirata, senza avversari di prim'ordine, allora... mi sa che le trova solo in Asia.
Ecco la mia presentazione.
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
ed è esattamente quello che può fare Jakub oggi
Cobblestone 2012, 2013,2018 & 2021 - 1° Classifica Generale
Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Dalle dichiarazioni pubblicate in home page:
«Sono felice per il risultato e ringrazio la squadra per come mi ha aiutato. La caduta nel finale ha complicato la situazione dato che molti dei miei compagni sono stati rallentati. Mi sento bene e penso che nei prossimi giorni riuscirò a far vedere belle cose. Francisco Ventoso è stato il mio supporto principale per tutta la giornata ma anche gli altri ragazzi mi hanno aiutato nei momenti decisivi e spero di potermi sdebitare con un bel risultato a breve».
Ecco, leggere un Jakub soddisfatto per un sesto-settimo posto credo che aiuti a comprendere lo stato d'animo di chi, quest'anno, ha fatto una fatica bestiale anche solo a piazzarsi nei primi dieci di una volata (come avevo già ricordato, questa è stata solamente la terza top ten da lui ottenuta da inizio anno). Uno con la mentalità del vincente sarebbe un minimo incazzato per aver perso un'occasione per provare a vincere. Invece si reputa soddisfatto come se fosse un Lonardi qualunque.
Io penso che per lui la miglior iniezione di fiducia sarebbe nel riuscire a fare un bel risultato nella tappa di Terracina, sia perché dopo tre giorni in cui il Giro avrà affrontato tappe dal chilometraggio di gran lunga superiore ai 200 chilometri si affronterà una tappa dal chilometraggio più soft, sia perché, dopo l'ostico avvio, ci sarebbe tutto il tempo per recuperare, nel caso si staccasse in salita.
Per lui però la condizione ideale sarebbe che la tappa non venisse subito affrontata pancia a terra, altrimenti, dovesse accumulare subito un paio di minuti e oltre sulle salite dei castelli romani, diventerebbe dura recuperare.
«Sono felice per il risultato e ringrazio la squadra per come mi ha aiutato. La caduta nel finale ha complicato la situazione dato che molti dei miei compagni sono stati rallentati. Mi sento bene e penso che nei prossimi giorni riuscirò a far vedere belle cose. Francisco Ventoso è stato il mio supporto principale per tutta la giornata ma anche gli altri ragazzi mi hanno aiutato nei momenti decisivi e spero di potermi sdebitare con un bel risultato a breve».
Ecco, leggere un Jakub soddisfatto per un sesto-settimo posto credo che aiuti a comprendere lo stato d'animo di chi, quest'anno, ha fatto una fatica bestiale anche solo a piazzarsi nei primi dieci di una volata (come avevo già ricordato, questa è stata solamente la terza top ten da lui ottenuta da inizio anno). Uno con la mentalità del vincente sarebbe un minimo incazzato per aver perso un'occasione per provare a vincere. Invece si reputa soddisfatto come se fosse un Lonardi qualunque.
Io penso che per lui la miglior iniezione di fiducia sarebbe nel riuscire a fare un bel risultato nella tappa di Terracina, sia perché dopo tre giorni in cui il Giro avrà affrontato tappe dal chilometraggio di gran lunga superiore ai 200 chilometri si affronterà una tappa dal chilometraggio più soft, sia perché, dopo l'ostico avvio, ci sarebbe tutto il tempo per recuperare, nel caso si staccasse in salita.
Per lui però la condizione ideale sarebbe che la tappa non venisse subito affrontata pancia a terra, altrimenti, dovesse accumulare subito un paio di minuti e oltre sulle salite dei castelli romani, diventerebbe dura recuperare.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Ma perché come un Lonardi qualunque!?Abruzzese ha scritto: ↑martedì 14 maggio 2019, 0:51 Dalle dichiarazioni pubblicate in home page:
«Sono felice per il risultato e ringrazio la squadra per come mi ha aiutato. La caduta nel finale ha complicato la situazione dato che molti dei miei compagni sono stati rallentati. Mi sento bene e penso che nei prossimi giorni riuscirò a far vedere belle cose. Francisco Ventoso è stato il mio supporto principale per tutta la giornata ma anche gli altri ragazzi mi hanno aiutato nei momenti decisivi e spero di potermi sdebitare con un bel risultato a breve».
Ecco, leggere un Jakub soddisfatto per un sesto-settimo posto credo che aiuti a comprendere lo stato d'animo di chi, quest'anno, ha fatto una fatica bestiale anche solo a piazzarsi nei primi dieci di una volata (come avevo già ricordato, questa è stata solamente la terza top ten da lui ottenuta da inizio anno). Uno con la mentalità del vincente sarebbe un minimo incazzato per aver perso un'occasione per provare a vincere. Invece si reputa soddisfatto come se fosse un Lonardi qualunque.
Io penso che per lui la miglior iniezione di fiducia sarebbe nel riuscire a fare un bel risultato nella tappa di Terracina, sia perché dopo tre giorni in cui il Giro avrà affrontato tappe dal chilometraggio di gran lunga superiore ai 200 chilometri si affronterà una tappa dal chilometraggio più soft, sia perché, dopo l'ostico avvio, ci sarebbe tutto il tempo per recuperare, nel caso si staccasse in salita.
Per lui però la condizione ideale sarebbe che la tappa non venisse subito affrontata pancia a terra, altrimenti, dovesse accumulare subito un paio di minuti e oltre sulle salite dei castelli romani, diventerebbe dura recuperare.
Povero Lonardi..13° comunque oggi. Almeno lì ha visti da vicino anziché dall'Asia ( ne parlammo durante il Tour of Thailand)
Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Se ricordi quello che ho scritto nelle scorse settimane, dovresti comprendere che non voglio assolutamente sminuire il buon Giovanni.nikybo85 ha scritto: ↑martedì 14 maggio 2019, 0:58Ma perché come un Lonardi qualunque!?Abruzzese ha scritto: ↑martedì 14 maggio 2019, 0:51 Dalle dichiarazioni pubblicate in home page:
«Sono felice per il risultato e ringrazio la squadra per come mi ha aiutato. La caduta nel finale ha complicato la situazione dato che molti dei miei compagni sono stati rallentati. Mi sento bene e penso che nei prossimi giorni riuscirò a far vedere belle cose. Francisco Ventoso è stato il mio supporto principale per tutta la giornata ma anche gli altri ragazzi mi hanno aiutato nei momenti decisivi e spero di potermi sdebitare con un bel risultato a breve».
Ecco, leggere un Jakub soddisfatto per un sesto-settimo posto credo che aiuti a comprendere lo stato d'animo di chi, quest'anno, ha fatto una fatica bestiale anche solo a piazzarsi nei primi dieci di una volata (come avevo già ricordato, questa è stata solamente la terza top ten da lui ottenuta da inizio anno). Uno con la mentalità del vincente sarebbe un minimo incazzato per aver perso un'occasione per provare a vincere. Invece si reputa soddisfatto come se fosse un Lonardi qualunque.
Io penso che per lui la miglior iniezione di fiducia sarebbe nel riuscire a fare un bel risultato nella tappa di Terracina, sia perché dopo tre giorni in cui il Giro avrà affrontato tappe dal chilometraggio di gran lunga superiore ai 200 chilometri si affronterà una tappa dal chilometraggio più soft, sia perché, dopo l'ostico avvio, ci sarebbe tutto il tempo per recuperare, nel caso si staccasse in salita.
Per lui però la condizione ideale sarebbe che la tappa non venisse subito affrontata pancia a terra, altrimenti, dovesse accumulare subito un paio di minuti e oltre sulle salite dei castelli romani, diventerebbe dura recuperare.
Povero Lonardi..13° comunque oggi. Almeno lì ha visti da vicino anziché dall'Asia ( ne parlammo durante il Tour of Thailand)
Era per dire che se il piazzamento di Mareczko l'avesse ottenuto Lonardi, che è un neoprofessionista al debutto al Giro d'Italia, sarebbe più che comprensibile la sua gioia. Ma leggere Jakub contento per un settimo posto poi tramutato in sesto, lui che è già arrivato più di una volta sul podio di tappa del Giro, anche se non è ancora riuscito a vincere, mi sa tanto di appagamento, di "vorrei far meglio ma sono contento lo stesso". Ecco, mi piacerebbe vedere più cattiveria e convinzione invece che la soddisfazione per essere arrivato nei 10.
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Hai ragione, proprio per quella conversazione avrei dovuto interpretarla giusto al primo colpo, mea culpa.Abruzzese ha scritto: ↑martedì 14 maggio 2019, 1:05Se ricordi quello che ho scritto nelle scorse settimane, dovresti comprendere che non voglio assolutamente sminuire il buon Giovanni.nikybo85 ha scritto: ↑martedì 14 maggio 2019, 0:58Ma perché come un Lonardi qualunque!?Abruzzese ha scritto: ↑martedì 14 maggio 2019, 0:51 Dalle dichiarazioni pubblicate in home page:
«Sono felice per il risultato e ringrazio la squadra per come mi ha aiutato. La caduta nel finale ha complicato la situazione dato che molti dei miei compagni sono stati rallentati. Mi sento bene e penso che nei prossimi giorni riuscirò a far vedere belle cose. Francisco Ventoso è stato il mio supporto principale per tutta la giornata ma anche gli altri ragazzi mi hanno aiutato nei momenti decisivi e spero di potermi sdebitare con un bel risultato a breve».
Ecco, leggere un Jakub soddisfatto per un sesto-settimo posto credo che aiuti a comprendere lo stato d'animo di chi, quest'anno, ha fatto una fatica bestiale anche solo a piazzarsi nei primi dieci di una volata (come avevo già ricordato, questa è stata solamente la terza top ten da lui ottenuta da inizio anno). Uno con la mentalità del vincente sarebbe un minimo incazzato per aver perso un'occasione per provare a vincere. Invece si reputa soddisfatto come se fosse un Lonardi qualunque.
Io penso che per lui la miglior iniezione di fiducia sarebbe nel riuscire a fare un bel risultato nella tappa di Terracina, sia perché dopo tre giorni in cui il Giro avrà affrontato tappe dal chilometraggio di gran lunga superiore ai 200 chilometri si affronterà una tappa dal chilometraggio più soft, sia perché, dopo l'ostico avvio, ci sarebbe tutto il tempo per recuperare, nel caso si staccasse in salita.
Per lui però la condizione ideale sarebbe che la tappa non venisse subito affrontata pancia a terra, altrimenti, dovesse accumulare subito un paio di minuti e oltre sulle salite dei castelli romani, diventerebbe dura recuperare.
Povero Lonardi..13° comunque oggi. Almeno lì ha visti da vicino anziché dall'Asia ( ne parlammo durante il Tour of Thailand)
Era per dire che se il piazzamento di Mareczko l'avesse ottenuto Lonardi, che è un neoprofessionista al debutto al Giro d'Italia, sarebbe più che comprensibile la sua gioia. Ma leggere Jakub contento per un settimo posto poi tramutato in sesto, lui che è già arrivato più di una volta sul podio di tappa del Giro, anche se non è ancora riuscito a vincere, mi sa tanto di appagamento, di "vorrei far meglio ma sono contento lo stesso". Ecco, mi piacerebbe vedere più cattiveria e convinzione invece che la soddisfazione per essere arrivato nei 10.
Per la parte su Kuba son d'accordo sin dalla prima lettura del messaggio invece. Un 6° posto nulla sposta.
Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
ma immagino sia contento proprio perchè quest'anno la top ten l'ha vista quasi sempre col binocolo... la tappa di terracina è quella che ti dicevo giorni fa ( mi pare parlavo con te non vorrei confondermi)... li lui deve stringere i denti all'inizio sperando vada via una fuga di poco conto che tranquillizzi il gruppo e poi magari non farsi staccare sullo strappo di sezze ( lunghezza e pendenza di questo strappo?)Abruzzese ha scritto: ↑martedì 14 maggio 2019, 0:51 Dalle dichiarazioni pubblicate in home page:
«Sono felice per il risultato e ringrazio la squadra per come mi ha aiutato. La caduta nel finale ha complicato la situazione dato che molti dei miei compagni sono stati rallentati. Mi sento bene e penso che nei prossimi giorni riuscirò a far vedere belle cose. Francisco Ventoso è stato il mio supporto principale per tutta la giornata ma anche gli altri ragazzi mi hanno aiutato nei momenti decisivi e spero di potermi sdebitare con un bel risultato a breve».
Ecco, leggere un Jakub soddisfatto per un sesto-settimo posto credo che aiuti a comprendere lo stato d'animo di chi, quest'anno, ha fatto una fatica bestiale anche solo a piazzarsi nei primi dieci di una volata (come avevo già ricordato, questa è stata solamente la terza top ten da lui ottenuta da inizio anno). Uno con la mentalità del vincente sarebbe un minimo incazzato per aver perso un'occasione per provare a vincere. Invece si reputa soddisfatto come se fosse un Lonardi qualunque.
Io penso che per lui la miglior iniezione di fiducia sarebbe nel riuscire a fare un bel risultato nella tappa di Terracina, sia perché dopo tre giorni in cui il Giro avrà affrontato tappe dal chilometraggio di gran lunga superiore ai 200 chilometri si affronterà una tappa dal chilometraggio più soft, sia perché, dopo l'ostico avvio, ci sarebbe tutto il tempo per recuperare, nel caso si staccasse in salita.
Per lui però la condizione ideale sarebbe che la tappa non venisse subito affrontata pancia a terra, altrimenti, dovesse accumulare subito un paio di minuti e oltre sulle salite dei castelli romani, diventerebbe dura recuperare.
2015:TreValliVaresine
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Si si, era con me che ne parlavi (se torni a pagina 2, puoi vedere che ti avevo linkato anche l'altimetria).Luca90 ha scritto: ↑martedì 14 maggio 2019, 1:33ma immagino sia contento proprio perchè quest'anno la top ten l'ha vista quasi sempre col binocolo... la tappa di terracina è quella che ti dicevo giorni fa ( mi pare parlavo con te non vorrei confondermi)... li lui deve stringere i denti all'inizio sperando vada via una fuga di poco conto che tranquillizzi il gruppo e poi magari non farsi staccare sullo strappo di sezze ( lunghezza e pendenza di questo strappo?)Abruzzese ha scritto: ↑martedì 14 maggio 2019, 0:51 Dalle dichiarazioni pubblicate in home page:
«Sono felice per il risultato e ringrazio la squadra per come mi ha aiutato. La caduta nel finale ha complicato la situazione dato che molti dei miei compagni sono stati rallentati. Mi sento bene e penso che nei prossimi giorni riuscirò a far vedere belle cose. Francisco Ventoso è stato il mio supporto principale per tutta la giornata ma anche gli altri ragazzi mi hanno aiutato nei momenti decisivi e spero di potermi sdebitare con un bel risultato a breve».
Ecco, leggere un Jakub soddisfatto per un sesto-settimo posto credo che aiuti a comprendere lo stato d'animo di chi, quest'anno, ha fatto una fatica bestiale anche solo a piazzarsi nei primi dieci di una volata (come avevo già ricordato, questa è stata solamente la terza top ten da lui ottenuta da inizio anno). Uno con la mentalità del vincente sarebbe un minimo incazzato per aver perso un'occasione per provare a vincere. Invece si reputa soddisfatto come se fosse un Lonardi qualunque.
Io penso che per lui la miglior iniezione di fiducia sarebbe nel riuscire a fare un bel risultato nella tappa di Terracina, sia perché dopo tre giorni in cui il Giro avrà affrontato tappe dal chilometraggio di gran lunga superiore ai 200 chilometri si affronterà una tappa dal chilometraggio più soft, sia perché, dopo l'ostico avvio, ci sarebbe tutto il tempo per recuperare, nel caso si staccasse in salita.
Per lui però la condizione ideale sarebbe che la tappa non venisse subito affrontata pancia a terra, altrimenti, dovesse accumulare subito un paio di minuti e oltre sulle salite dei castelli romani, diventerebbe dura recuperare.
Il duro sarà all'inizio, perché le salite di Rocca Priora e Rocca di Papa dovrebbero essere più lunghe e impegnative di quella di Sezze (che ha una pendenza media del 5%). Dipenderà tutto da come sarà approcciata la frazione: se partono pancia a terra, un po' di corridori potrebbero staccarsi fin dai primissimi chilometri. Se invece andranno subito in fuga in 4 o 5, tenuti costantemente sotto controllo dal gruppo (visto che la tappa misura 140 chilometri e che quindi non potranno beneficiare di 7-8 minuti di vantaggio), nel caso il ritmo non dovesse essere elevatissimo, potrebbe anche pensare di rientrare, qualora dovesse staccarsi.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
ma passano per caso nella salita in discesa ( salita del diavolo) dalle parti di rocca di papa?Abruzzese ha scritto: ↑martedì 14 maggio 2019, 1:54Si si, era con me che ne parlavi (se torni a pagina 2, puoi vedere che ti avevo linkato anche l'altimetria).Luca90 ha scritto: ↑martedì 14 maggio 2019, 1:33ma immagino sia contento proprio perchè quest'anno la top ten l'ha vista quasi sempre col binocolo... la tappa di terracina è quella che ti dicevo giorni fa ( mi pare parlavo con te non vorrei confondermi)... li lui deve stringere i denti all'inizio sperando vada via una fuga di poco conto che tranquillizzi il gruppo e poi magari non farsi staccare sullo strappo di sezze ( lunghezza e pendenza di questo strappo?)Abruzzese ha scritto: ↑martedì 14 maggio 2019, 0:51 Dalle dichiarazioni pubblicate in home page:
«Sono felice per il risultato e ringrazio la squadra per come mi ha aiutato. La caduta nel finale ha complicato la situazione dato che molti dei miei compagni sono stati rallentati. Mi sento bene e penso che nei prossimi giorni riuscirò a far vedere belle cose. Francisco Ventoso è stato il mio supporto principale per tutta la giornata ma anche gli altri ragazzi mi hanno aiutato nei momenti decisivi e spero di potermi sdebitare con un bel risultato a breve».
Ecco, leggere un Jakub soddisfatto per un sesto-settimo posto credo che aiuti a comprendere lo stato d'animo di chi, quest'anno, ha fatto una fatica bestiale anche solo a piazzarsi nei primi dieci di una volata (come avevo già ricordato, questa è stata solamente la terza top ten da lui ottenuta da inizio anno). Uno con la mentalità del vincente sarebbe un minimo incazzato per aver perso un'occasione per provare a vincere. Invece si reputa soddisfatto come se fosse un Lonardi qualunque.
Io penso che per lui la miglior iniezione di fiducia sarebbe nel riuscire a fare un bel risultato nella tappa di Terracina, sia perché dopo tre giorni in cui il Giro avrà affrontato tappe dal chilometraggio di gran lunga superiore ai 200 chilometri si affronterà una tappa dal chilometraggio più soft, sia perché, dopo l'ostico avvio, ci sarebbe tutto il tempo per recuperare, nel caso si staccasse in salita.
Per lui però la condizione ideale sarebbe che la tappa non venisse subito affrontata pancia a terra, altrimenti, dovesse accumulare subito un paio di minuti e oltre sulle salite dei castelli romani, diventerebbe dura recuperare.
Il duro sarà all'inizio, perché le salite di Rocca Priora e Rocca di Papa dovrebbero essere più lunghe e impegnative di quella di Sezze (che ha una pendenza media del 5%). Dipenderà tutto da come sarà approcciata la frazione: se partono pancia a terra, un po' di corridori potrebbero staccarsi fin dai primissimi chilometri. Se invece andranno subito in fuga in 4 o 5, tenuti costantemente sotto controllo dal gruppo (visto che la tappa misura 140 chilometri e che quindi non potranno beneficiare di 7-8 minuti di vantaggio), nel caso il ritmo non dovesse essere elevatissimo, potrebbe anche pensare di rientrare, qualora dovesse staccarsi.
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Intendi i Campi d'Annibale, che facevano anche al Giro del Lazio? Se è quella, credo di no, per il resto non saprei.Luca90 ha scritto: ↑martedì 14 maggio 2019, 2:00ma passano per caso nella salita in discesa ( salita del diavolo) dalle parti di rocca di papa?Abruzzese ha scritto: ↑martedì 14 maggio 2019, 1:54Si si, era con me che ne parlavi (se torni a pagina 2, puoi vedere che ti avevo linkato anche l'altimetria).Luca90 ha scritto: ↑martedì 14 maggio 2019, 1:33
ma immagino sia contento proprio perchè quest'anno la top ten l'ha vista quasi sempre col binocolo... la tappa di terracina è quella che ti dicevo giorni fa ( mi pare parlavo con te non vorrei confondermi)... li lui deve stringere i denti all'inizio sperando vada via una fuga di poco conto che tranquillizzi il gruppo e poi magari non farsi staccare sullo strappo di sezze ( lunghezza e pendenza di questo strappo?)
Il duro sarà all'inizio, perché le salite di Rocca Priora e Rocca di Papa dovrebbero essere più lunghe e impegnative di quella di Sezze (che ha una pendenza media del 5%). Dipenderà tutto da come sarà approcciata la frazione: se partono pancia a terra, un po' di corridori potrebbero staccarsi fin dai primissimi chilometri. Se invece andranno subito in fuga in 4 o 5, tenuti costantemente sotto controllo dal gruppo (visto che la tappa misura 140 chilometri e che quindi non potranno beneficiare di 7-8 minuti di vantaggio), nel caso il ritmo non dovesse essere elevatissimo, potrebbe anche pensare di rientrare, qualora dovesse staccarsi.
Qui comunque sono riportate anche le lunghezze e le pendenze delle salite che si affronteranno:
https://www.procyclingstats.com/race/gi ... y/profiles
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
È una salita quel del diavolo che per un'illusione ottica sembra in discesa e viceversa che sta vicino rocca di papa...
Comunque pensavo fossero più dure le salite... marezcko potrebbe fare bene a meno di imprevisti
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2015:TreValliVaresine
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
In una tappa come quella di oggi, un corridore coi limiti di fondo e tenuta in salita che conosciamo può essere contento di essersi piazzato immediatamente a ridosso dei velocisti top di questi anni.Abruzzese ha scritto: ↑martedì 14 maggio 2019, 0:51 Ecco, leggere un Jakub soddisfatto per un sesto-settimo posto credo che aiuti a comprendere lo stato d'animo di chi, quest'anno, ha fatto una fatica bestiale anche solo a piazzarsi nei primi dieci di una volata (come avevo già ricordato, questa è stata solamente la terza top ten da lui ottenuta da inizio anno). Uno con la mentalità del vincente sarebbe un minimo incazzato per aver perso un'occasione per provare a vincere. Invece si reputa soddisfatto come se fosse un Lonardi qualunque.
Ha anche avuto un bel rettilineo finale, segno che la gamba c'è e bisogna ancora lavorare su qualche astuzia (la ruota di Viviani presa forse un pochino presto?).
Quest'anno Kuba e la CCC lo devono prendere con filosofia se no non gli passa più a entrambi.
Non pensiamo ai piazzamenti dei Giri 2017-2018: c'erano 2 velocisti top, quest'anno sono almeno 5.
Il resto della stagione lo passava a fare corse spesso sotto i 150 km con avversari più scarsi di quelli di una decente corsa dilettantistica italiana.
Insomma Mareczko ha 25 anni ma ha poco più dell'esperienza di un neopro', le uniche corse davvero di livello sono state quelle pochissime volate che è riuscito a disputare al Giro.
Ma se fa un anno di corse solo WT e HC, io non ci credo che non riuscirà a migliorare. Guardate il suo rettilineo di ieri, i watt in volata ci sono tutti.
Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Ho visto la sua volata e non mi è piaciuta. Se aveva gambe, si vede bene che ha lottato esclusivamente x un piazzamento...non uscendo mai anche quando ne aveva lo spazio ma temporeggiando dietro, cercando "l'effetto risucchio". Insomma, quello che di solito fa qualche non-velocista che si vuole piazzare.
Se invece ha fatto cosi perche non aveva le gambe...beh è grave non aver le gambe al secondo giorno del giro in una tappa presa a ritmo blando.
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Hai ragione pacho, ma devi pure contestualizzare. La sua annata finora è stata mediocre, per non dire di peggio. Fino a ieri era entrato in una top ten solo il 15 gennaio alla prima tappa del Down Under (3°) e all'UAE Tour (8° nella 5a tappa). Veramente molto poco. Quello di ieri è il suo terzo piazzamento nei 10 della stagione, ottenuto tra l'altro con una start list molto buona.pacho ha scritto: ↑martedì 14 maggio 2019, 9:38 Ho visto la sua volata e non mi è piaciuta. Se aveva gambe, si vede bene che ha lottato esclusivamente x un piazzamento...non uscendo mai anche quando ne aveva lo spazio ma temporeggiando dietro, cercando "l'effetto risucchio". Insomma, quello che di solito fa qualche non-velocista che si vuole piazzare.
Se invece ha fatto cosi perche non aveva le gambe...beh è grave non aver le gambe al secondo giorno del giro in una tappa presa a ritmo blando.
Quello che voglio dire è che il suo livello è questo, ovvero quello di un piazzato. Tant'è che ieri si è detto soddisfatto. Uno forte, dopo una volata del genere, dovrebbe bestemmiare davanti alle telecamere, non dire che è soddisfatto. Secondo me le gambe non le aveva.
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Ehm...la volata era controvento, infatti Ackermann che ha fatto volata lunga è stato l'apripista per gli altri.pacho ha scritto: ↑martedì 14 maggio 2019, 9:38 Ho visto la sua volata e non mi è piaciuta. Se aveva gambe, si vede bene che ha lottato esclusivamente x un piazzamento...non uscendo mai anche quando ne aveva lo spazio ma temporeggiando dietro, cercando "l'effetto risucchio". Insomma, quello che di solito fa qualche non-velocista che si vuole piazzare.
Se invece ha fatto cosi perche non aveva le gambe...beh è grave non aver le gambe al secondo giorno del giro in una tappa presa a ritmo blando.
Infatti anche Viviani è rimasto dietro più del solito ( e poi per uscire ha commesso una scorrettezza).
Stare bene a ruota era la cosa più furba da fare.
L'occasione di fare un piazzamento migliore, Kuba secondo me l'ha persa nella accoppiata di curve a gomito. Le ha prese un po' male.
Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
(riporto quanto ho già scritto nel thread della tappa)
oggi l'ho seguito bene negli ultimi km perché le maglie della ccc si riconoscevano facilmente fra tutte le mantelline scure.
aveva due uomini che provavano a fare un trenino per portarlo fuori, un paio di volte si sono voltati verso di lui che era in mezzo agli altri velocisti, come per chiamarlo, ma mareckzo non ha voluto spostarsi (o non ci è riuscito), e quando si è entrati nell'ultimo km si è perso.
oggi l'ho seguito bene negli ultimi km perché le maglie della ccc si riconoscevano facilmente fra tutte le mantelline scure.
aveva due uomini che provavano a fare un trenino per portarlo fuori, un paio di volte si sono voltati verso di lui che era in mezzo agli altri velocisti, come per chiamarlo, ma mareckzo non ha voluto spostarsi (o non ci è riuscito), e quando si è entrati nell'ultimo km si è perso.
Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Oggi ha perso un'altra bella occasione, considerando che sono riusciti a sprintare anche ragazzi come Simion e Biermans che avevano molti meno compagni ad aiutarli.
Anche stavolta verso i -3, -2,5 era piazzato bene a ruota di Ackermann e Viviani, poi però è completamente sparito e, di fatto, non è riuscito a far la volata. A questo punto restano solo Modena e Novi Ligure per provare a migliorare il risultato di Orbetello.
Anche stavolta verso i -3, -2,5 era piazzato bene a ruota di Ackermann e Viviani, poi però è completamente sparito e, di fatto, non è riuscito a far la volata. A questo punto restano solo Modena e Novi Ligure per provare a migliorare il risultato di Orbetello.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Mi dispiace dirlo, ma non ci siamo proprio. Dal Giro dello scorso anno sta subendo un'involuzione preoccupante.
fair play? No, Grazie!
Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Domani e dopo domani sanno tanto di ultima chiamata per Mareczko. Non dovesse riuscire a centrare un podo o almeno una top 5 rappresenterebbe un pesante ridimensionamento.
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Per quanto mi riguarda non parlerei di ridimensionamento, ma solo perchè io nelle mie personalissime valutazioni l'ho già ridimensionato da tempo.
Un corridore che in tutta la stagione, pur essendo il principale velocista della squadra, ha ottenuto la miseria di soli 3 piazzamenti nei dieci ed un solo podio (in Australia a gennaio). Secondo me gli stiamo danto fin troppe attenzioni per il livello mediocre che esprime.
Ora ci sono ste due tappe, le due più semplici di tutto il Giro, in particolare quella di domani che è pure molto corta. Ha le ultime due chances, anche perchè poi immagino che a Novi Ligure saluterà il Giro. Sono le ultime due occasioni che ha per fare risultato e salvare una prima parte di stagione molto difficoltosa. Io ci credo poco, considerato anche il livello degli avversari...Dovesse andar male credo che anche in CCC inizieranno a farsi delle domande.
La cosa peggiore, tra l'altro, è che Mareczko ha la stessa età di Ackermann, Ewan e Gaviria. Tutta gente che tra i prof ha già vinto parecchio, corse serie intedno. Al loro cospetto Mareczko ha una sfilza di vittorie in corse asiatiche (o africane) di 3a/4a serie. La differenza è enorme.
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Nono posto che "non è un risultato malvagio". Non dico che dovrebbe essere come Viviani, che quando non vince la vive malissimo, ma lui pare proprio l'estremo opposto. Una via di mezzo sarebbe auspicabile.
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
alla fine la CCC può pure accontentarsi di lui perché per il resto ha solo GVA.
Ed è la dimostrazione che il WT è un gigante di cartone: se togliete le prime 10-12 squadre, le altre non si capisce in cosa si differenzino da delle buone Professional.
E allora riducessero il numero di squadre a cui chiedere di girare il mondo, spendendo una barca di soldi, e lasciassero lo spazio a squadre che puntano davvero ad una certa corsa perché lo sponsor lí ha il suo mercato...
Ed è la dimostrazione che il WT è un gigante di cartone: se togliete le prime 10-12 squadre, le altre non si capisce in cosa si differenzino da delle buone Professional.
E allora riducessero il numero di squadre a cui chiedere di girare il mondo, spendendo una barca di soldi, e lasciassero lo spazio a squadre che puntano davvero ad una certa corsa perché lo sponsor lí ha il suo mercato...
Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Sono assolutamente d'accordo con te.cassius ha scritto: ↑mercoledì 22 maggio 2019, 21:52 alla fine la CCC può pure accontentarsi di lui perché per il resto ha solo GVA.
Ed è la dimostrazione che il WT è un gigante di cartone: se togliete le prime 10-12 squadre, le altre non si capisce in cosa si differenzino da delle buone Professional.
E allora riducessero il numero di squadre a cui chiedere di girare il mondo, spendendo una barca di soldi, e lasciassero lo spazio a squadre che puntano davvero ad una certa corsa perché lo sponsor lí ha il suo mercato...
Oltretutto GVA ha vinto 2 corse minori, non certamente quelle che sperava nella campagna del Nord, dove non ha visto il podio nemmeno da lontano. D'altronde è un team creato da un'improbabile fusione dove i pezzi migliori della BMC, a parte GVA e De Marchi, han preso altre strade
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Si ritira? Nel caso rimanesse, secondo voi ha qualche possibilità di arrivare alla prossima volata?
Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Per me non ha nessuna possibilità. Superare il venerdì mi sembra difficile, superare il sabato proprio impossibile.PedalatorePigro ha scritto: ↑mercoledì 22 maggio 2019, 23:38 Si ritira? Nel caso rimanesse, secondo voi ha qualche possibilità di arrivare alla prossima volata?
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Si ci prova la mia valutazione cambia e di moltoil_panta ha scritto: ↑mercoledì 22 maggio 2019, 23:50Per me non ha nessuna possibilità. Superare il venerdì mi sembra difficile, superare il sabato proprio impossibile.PedalatorePigro ha scritto: ↑mercoledì 22 maggio 2019, 23:38 Si ritira? Nel caso rimanesse, secondo voi ha qualche possibilità di arrivare alla prossima volata?
Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Live from Cuneo ve lo segnalo alla partenza. BravoPedalatorePigro ha scritto: ↑mercoledì 22 maggio 2019, 23:38 Si ritira? Nel caso rimanesse, secondo voi ha qualche possibilità di arrivare alla prossima volata?
Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Da PCS lo danno fuori tempo massimo, il sito della Gazza non specifica. Stamattina era partito.
Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Non ci fosse stato non si sarebbe notata alcuna differenza. Molto male.
Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? (Tour 2018)
Remco Evenelimits.
O Remco Bluffenepoel.
Sono il DMM nello scoprire i bluff del ciclismo
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
E' arrivato 160esimo a 37’01” da Cesare Benedetti, il tempo massimo era 28’50”.
Il 159esimo (Bole) è arrivato a 21'38".
Il 159esimo (Bole) è arrivato a 21'38".
Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
imbarazzante.
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Questo è vero, anche se probabilmente lui a differenza di Viviani ed Ewan non ha la possibilità di fare il Tour e quindi ha deciso di non risparmiarsi.
Ad ogni modo, al di là della sua buona volontà, ancora una volta concordo con pacho: imbarazzante.
Cioè ha preso quasi il doppio dell'ultimo atleta che lo ha preceduto. Quasi 10 minuti oltre il tempo massimo. E se per un qualche caso fosse arrivato in tempo, oggi avrebbe preso un paio d'ore di ritardo.
Mi pare evidente che sto ragazzo non potrà mai portare a termine un Giro d'Italia o un Tour de France.
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Concordo. Direi che il tuo commento basta e avanza.
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Per tre anni, Giro d'Italia a parte, ha corso principalmente in Asia, corse completamente piatte contro avversai si 4a/5a fascia. Normale che non migliori in nulla. Probabilmente lui non ha neanche i margini per farlo, ma se tu lo mandi a correre sempre il Tour of Hainan e il Tour of Tahiu Lake...
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Visto che il suo standard è quello han fatto bene a monetizzare in quella maniera..Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑venerdì 24 maggio 2019, 14:05Per tre anni, Giro d'Italia a parte, ha corso principalmente in Asia, corse completamente piatte contro avversai si 4a/5a fascia. Normale che non migliori in nulla. Probabilmente lui non ha neanche i margini per farlo, ma se tu lo mandi a correre sempre il Tour of Hainan e il Tour of Tahiu Lake...
Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Vedevo che nei giorni scorsi si dibatteva su Jakub. Io se devo essere sincero, per come era strutturato l'inizio di Vuelta anche per via della cancellazione delle tappe olandesi, nutrivo qualche dubbio sul fatto che potesse sprintare nella quarta tappa, figuriamoci alla nona.marco_graz ha scritto: ↑martedì 10 novembre 2020, 11:48Ma c'e' anche da vedere aunto si correra' in asia nel 2021...perche' tanti corridori sono "specialisti" di quelle corse li che portano punti e vittorie ma se non si fanno magari gli stessi corridori avranno difficiolta' a trovare una squadra.
Certo Mareczko sui piattoni corti se ben pilotato puo' dire la sua anche in europa e si e' visto alla Vuelta.
Gli va dato atto che qualche piccolo miglioramento per tenere duro l'ha fatto, posto che poi di tappe adatte a lui, a parte quella conclusiva di Madrid non ce n'erano. Il punto secondo me (anche se negli ultimi anni mi ha sorpreso il vedere le difficoltà nel gestire la volata da parte di corridori che sono cresciuti facendo pista. Anche qui però torniamo al discorso: se qualcuno te la fa mollare prima del tempo, poi la cosa può non giovare in termini di colpo d'occhio e scaltrezza) è che, a certi livelli, non ha mai avuto un vero ultimo uomo esperto per poter destreggiarsi a dovere in sprint incasinati come quelli che ci sono in un grande giro. Anche ad Ejea de los Caballeros, dove è arrivato terzo con una gran rimonta, all'ultimo chilometro se ben ricordo era ancora attorno alla quindicesima-ventesima posizione. Così pure nell'altro sprint era messo bene ad un certo punto, salvo poi perdere il treno buono e non andare oltre il sesto posto (poi diventato quinto dopo il declassamento di Bennett). Potesse giovarsi anche lui del Guarnieri della situazione, credo che riuscirebbe anche lui a rompere il tabù della vittoria di tappa in un grande giro.
Certo è che se tornasse effettivamente da Scinto, non credo che s'imposterebbe una parte della squadra tutta per lui (ci ricordiamo come andarono le cose nell'ultimo Giro d'Italia disputato con l'attuale Vini Zabù). Poi è chiaro che, per com'è andata la sua carriera finora, la sua dimensione ideale è divenuta quella delle corse asiatiche o europee di secondo-terzo piano.
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Sono d'accordo, alla Vuelta si è difeso decentemente, meglio che in passato, ma la volata la prende sempre dietro. Anche io sarei curioso di vederlo con un ultimo uomo quantomeno decente.Abruzzese ha scritto: ↑martedì 17 novembre 2020, 20:43Vedevo che nei giorni scorsi si dibatteva su Jakub. Io se devo essere sincero, per come era strutturato l'inizio di Vuelta anche per via della cancellazione delle tappe olandesi, nutrivo qualche dubbio sul fatto che potesse sprintare nella quarta tappa, figuriamoci alla nona.marco_graz ha scritto: ↑martedì 10 novembre 2020, 11:48Ma c'e' anche da vedere aunto si correra' in asia nel 2021...perche' tanti corridori sono "specialisti" di quelle corse li che portano punti e vittorie ma se non si fanno magari gli stessi corridori avranno difficiolta' a trovare una squadra.
Certo Mareczko sui piattoni corti se ben pilotato puo' dire la sua anche in europa e si e' visto alla Vuelta.
Gli va dato atto che qualche piccolo miglioramento per tenere duro l'ha fatto, posto che poi di tappe adatte a lui, a parte quella conclusiva di Madrid non ce n'erano. Il punto secondo me (anche se negli ultimi anni mi ha sorpreso il vedere le difficoltà nel gestire la volata da parte di corridori che sono cresciuti facendo pista. Anche qui però torniamo al discorso: se qualcuno te la fa mollare prima del tempo, poi la cosa può non giovare in termini di colpo d'occhio e scaltrezza) è che, a certi livelli, non ha mai avuto un vero ultimo uomo esperto per poter destreggiarsi a dovere in sprint incasinati come quelli che ci sono in un grande giro. Anche ad Ejea de los Caballeros, dove è arrivato terzo con una gran rimonta, all'ultimo chilometro se ben ricordo era ancora attorno alla quindicesima-ventesima posizione. Così pure nell'altro sprint era messo bene ad un certo punto, salvo poi perdere il treno buono e non andare oltre il sesto posto (poi diventato quinto dopo il declassamento di Bennett). Potesse giovarsi anche lui del Guarnieri della situazione, credo che riuscirebbe anche lui a rompere il tabù della vittoria di tappa in un grande giro.
Certo è che se tornasse effettivamente da Scinto, non credo che s'imposterebbe una parte della squadra tutta per lui (ci ricordiamo come andarono le cose nell'ultimo Giro d'Italia disputato con l'attuale Vini Zabù). Poi è chiaro che, per com'è andata la sua carriera finora, la sua dimensione ideale è divenuta quella delle corse asiatiche o europee di secondo-terzo piano.
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Ho seri dubbi che qualcuno gli voglia dedicare un "ultimo uomo" alla Sabatini, Morkov, Guarnieri ecc. perchè velocisti del livello di Mareczko generalmente si riciclano a fare l'ultimo uomo. Anzi sono convinto che i sopra citati, se provassero, lo batterebbero allo sprint.
Ci sta invece che qualche compagno di squadra gli dia una mano, ma magari è lo stesso che il giorno dopo va in fuga.
Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Come dici tu, nessuno gli dedicherà un ultimo uomo, non concordo però sulla motivazione. Non perché sia lento e sarebbe battuto dai suoi ultimi uomini, ma perché è inaffidabile, raramente arriva allo sprint.cassius ha scritto: ↑mercoledì 18 novembre 2020, 12:43Ho seri dubbi che qualcuno gli voglia dedicare un "ultimo uomo" alla Sabatini, Morkov, Guarnieri ecc. perchè velocisti del livello di Mareczko generalmente si riciclano a fare l'ultimo uomo. Anzi sono convinto che i sopra citati, se provassero, lo batterebbero allo sprint.
Ci sta invece che qualche compagno di squadra gli dia una mano, ma magari è lo stesso che il giorno dopo va in fuga.
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Re: Jakub "Kuba" Mareczko, il karpata di Puegnago
Concordo con te.il_panta ha scritto: ↑mercoledì 18 novembre 2020, 12:46Come dici tu, nessuno gli dedicherà un ultimo uomo, non concordo però sulla motivazione. Non perché sia lento e sarebbe battuto dai suoi ultimi uomini, ma perché è inaffidabile, raramente arriva allo sprint.cassius ha scritto: ↑mercoledì 18 novembre 2020, 12:43Ho seri dubbi che qualcuno gli voglia dedicare un "ultimo uomo" alla Sabatini, Morkov, Guarnieri ecc. perchè velocisti del livello di Mareczko generalmente si riciclano a fare l'ultimo uomo. Anzi sono convinto che i sopra citati, se provassero, lo batterebbero allo sprint.
Ci sta invece che qualche compagno di squadra gli dia una mano, ma magari è lo stesso che il giorno dopo va in fuga.
Marezcko è molto veloce ma altrettanto inaffidabile