Psicodramma Gavia 2019
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Re: Psicodramma Gavia 2019
Io avrei fatto a sto punto il Trivigno, oppure il Mortirolo da mazzo fino al bivio, discesa su Grosio, e poi una piccola divagazione tra statale e direttissima per tornare a Mazzo non troppo direttamente, preservando la distanza o quasi tra cima del Gavia e attacco di Mazzo
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Re: Psicodramma Gavia 2019
Poi lo dici te ai comuni a cui togli il passaggio della corsa per andare da altre parti a cercare saliteguidobaldo de medici ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 9:22 la mia domanda da idiota è: ma se si alleggerisce questa tappa, non si potrebbe indurirne un'altra? così andiamo pari
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Re: Psicodramma Gavia 2019
No, 'un se pò fa'guidobaldo de medici ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 9:22 la mia domanda da idiota è: ma se si alleggerisce questa tappa, non si potrebbe indurirne un'altra? così andiamo pari
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Re: Psicodramma Gavia 2019
Veramente per martedì a tutt'oggi in alta Valtellina alle 14 danno zero termico a 2800.cassius ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 0:25La dichiarazione testuale di Vegni èil_panta ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 23:48 Quando al Tour tolsero il finale del Ventoux non ho detto nulla perché era una scelta di buon senso. In questo caso dove sta il buon senso?
Il pericolo slavine a quell'altezza è al momento ritenuto assente, per il passaggio della tappa non è previsto particolare maltempo né freddo. Qual è il motivo qua? Che ci sia la neve sul Gavia a fine maggio mi sembra normale, no?
"Abbiamo deciso, alla luce delle risultanze meteo dei prossimi giorni che danno un peggioramento e visto cosa ci dicono i meteorologi della Lombardia, che potremo fare il Gavia. C'e' il rischio-slavine, riteniamo di prendere già stasera una decisione, in modo da preorganizzare la tappa in modo corretto"
Il primo motivo sono quindi le condizioni meteo. Siccome i servizi meteo che ho visto concordano tutti sul rischio di nevicate di svariati cm e temperatura anche sotto zero, è chiaro che l'idea di far fare una discesa di 50 km dopo un inferno così e con ancora davanti il Mortirolo sarebbe stata folle.
La cosa del rischio slavine è una cazzata? Mah, non penso che l'abbia pensata Vegni da solo.
Forse poteva evitare di dirla in quanto bastava e avanzava il rischio concreto di ripetere l'esperienza del 1988.
Se avesse aspettato l'ultimo giorno, qualcuno avrebbe avuto (con più titolo) da ridire.jumbo ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 23:55 La cosa più incomprensibile della scelta è basarla su previsioni incerte a 3 giorni.
Magari martedì non nevicherà per niente. Non è possibile dirlo oggi nemmeno se ci fossero previsioni più nette.
Si vede che Vegni guarda ilmeteo.it
Se hanno permesso di lavorare a chi ha sbancato la neve (immagino che voglia avranno di farsi lo stesso mazzo alla prossima volta che il Giro metterà in programma il Gavia), il pericolo di valanghe non è significativo.
"Magari martedì non nevicherà per niente". Magari faccio i 200 in autostrada e arrivo vivo a casa, ma nel dubbio evito di farli.
"Si vede che Vegni guarda ilmeteo.it": 3bmeteo, Google, poi c'è ARPA Lombardia che dice "Dal pomeriggio rovesci o temporali diffusi, più consistenti sui settori centro-orientali" e "zero termico nel tardo pomeriggio in discesa a 2200 m".
In questi casi la domanda è d'obbligo: saranno tutti pirla?
Lo so, ma martedì con ogni probabilità sul Gavia nevicherà.il_panta ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 23:21La durezza della tappa non si misura così, dai. Puoi fare anche 3 volte l'Aprica, ma non è nemmeno avvicinabile al Gavia.cassius ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 23:17 Hanno tolto 700 metri di dislivello e 32 km in una tappa di 5500 m D+ e 226 km. Con 3 giorni di anticipo.
E penso che i corridori fossero già al corrente, forse già a inizio Giro, che l'annullamento del Gavia era lo scenario più probabile.
Se a qualcuno non va bene questa cosa, può andare a fare la Vuelta.
Si poteva fare 2 volte il Mortirolo? L'organizzazione ha detto che non era fattibile, si sarà fatta i suoi conti: figurati se non ingolosiva pure loro doppiare questa salita mitica!!
Come mese di maggio ne ho già visti di migliori.CicloSprint ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2019, 23:34 Ci siamo davvero trovati a un maggio mai così invernale dal 1956, vero ?
I casi sono: o rinunciamo all'idea di varcare quota 2000 perchè se no oddio poi se annulliamo una salita il forum cicloweb ce ne scrive di ogni, oppure lo mettiamo, e ogni tanto quella salita salterà.
Dov'è il rischio ghiaccio?
Se avesse nevicato (previsto in serata e non alle 14 quando passeranno di lì) sarebbe stata neve bagnata che non attacca.
Nel 2014 hanno preso neve al Gavia e poi fatto tutta la tappa fino a val Martello
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Re: Psicodramma Gavia 2019
Il doppio Mortirolo prima da Monno e poi da Mazzo è troppo pericoloso perchè i due passaggi in vetta sono molto vicini. Se ci fosse una fuga in corso con parecchi minuti di vantaggio i corridori di testa rischiano di incontrare nel corso della discesa su Monno i mezzi di fine corsa che viaggiano nel verso opposto. Una cosa del genere è stata fatta due anni nella tappa di Bormio salendo allo Stelvio dal versante valtellinese per poi ripercorrerlo in discesa nel finale, ma tra i due passaggi c'erà parecchia strada e tutto il tempo per evitare un "frontale"buiaccaro ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 9:07 Io non questiono sul Gavia. Non ho le minime competenze per poter dire se si poteva fare o no, ma possibile che il doppio Mortirolo fosse impossibile? Tutti i suoi versanti sono stati fatti in anni recenti e, immagino che non ci sia sto mostruoso traffico veicolare, quanto potranno essere rovinati? Poi c'era sempre l'alternativa doppio Mortirolo-Aprica. Durissima ma Gavia o Stelvio + Mortirolo non è che sia così meno dura e alle amministrazioni locali non dovevi chiedere nulla.
Io penso che con un minimo di programmazione ed un po' di buona volontà sta tappa si poteva 'salvare'. Poi ci saranno motivazioni che fatico a capire ma ho fatto anche io l'amministratore locale nella mia vita e conosco sia le difficoltà che i possibili rimedi. Se si vuole le soluzioni si trovano.
Non è che devi arrivare sul Mont Ventoux che di salita c'è solo quella e non hai alternative. Stai in valli alpine con tante opportunità.
Mah...!
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Re: Psicodramma Gavia 2019
Aprica, Santa Cristina - Trivigno, discesa a Cologna e poi Mortirolo.
Qualcuno l'aveva già proposto e mi sembrava la soluzione ottimale.
Avrebbero dovuto mettere in sesto la strada del Santa Cristina... e qui è stato l'errore.
Però se proponi il Gavia a maggio un'alternativa all'altezza hai il dovere di studiarla e prepararla.
Qualcuno l'aveva già proposto e mi sembrava la soluzione ottimale.
Avrebbero dovuto mettere in sesto la strada del Santa Cristina... e qui è stato l'errore.
Però se proponi il Gavia a maggio un'alternativa all'altezza hai il dovere di studiarla e prepararla.
Re: Psicodramma Gavia 2019
Questa soluzione l'avevo ipotizzata in passato, ma mi pare che Vegni non ci senta.guidobaldo de medici ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 9:22 la mia domanda da idiota è: ma se si alleggerisce questa tappa, non si potrebbe indurirne un'altra? così andiamo pari
È ovvio che ci sono tutta una serie di problematiche legate al percorso, all'estenuante burocrazia italiana, ma è un'idea che si dovrebbe cominciare a considerare nell'ambito di una più articolata gestione del rischio dell'evento Giro d'Italia.
Alcune tappe sono da bollino rosso, per quelle va presentato un piano B a tempo debito che consideri anche l'aspetto economico della messa in sicurezza, se necessaria.
Nulla vieta che il piano B comporti l'indurimento delle tappe successive, tutto si può fare se pensato in anticipo.
Ovvio che è un lavoro molto complesso, ma si dovrebbe fare solo per alcune tappe. E stiamo parlando di professionisti non di dilettanti allo sbaraglio.
Ultima cosa: a fronte di un fondo stradale in cattive condizioni non è che l'unica soluzione è riasfaltare con costi esorbitanti, si può rattoppare i pezzi peggiori, si può segnalare il pericolo per far rallentare i ciclisti, ecc. ecc.
Re: Psicodramma Gavia 2019
Si parla comunque di un'ora e mezza circa tra i due passaggi, per me il margine per operare c'eramaurofacoltosi ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 10:02
Il doppio Mortirolo prima da Monno e poi da Mazzo è troppo pericoloso perchè i due passaggi in vetta sono molto vicini. Se ci fosse una fuga in corso con parecchi minuti di vantaggio i corridori di testa rischiano di incontrare nel corso della discesa su Monno i mezzi di fine corsa che viaggiano nel verso opposto. Una cosa del genere è stata fatta due anni nella tappa di Bormio salendo allo Stelvio dal versante valtellinese per poi ripercorrerlo in discesa nel finale, ma tra i due passaggi c'erà parecchia strada e tutto il tempo per evitare un "frontale"
Re: Psicodramma Gavia 2019
Ma penso che se il comune di appartenenza la strada non la vuole sistemare mica il giro di Italia possa obbligarlo.Erinnerung ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 10:08 Aprica, Santa Cristina - Trivigno, discesa a Cologna e poi Mortirolo.
Qualcuno l'aveva già proposto e mi sembrava la soluzione ottimale.
Avrebbero dovuto mettere in sesto la strada del Santa Cristina... e qui è stato l'errore.
Però se proponi il Gavia a maggio un'alternativa all'altezza hai il dovere di studiarla e prepararla.
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Re: Psicodramma Gavia 2019
lo penso anch'io. l'improvvisazione no, ma se pensi le cose in anticipo, allora sì.galliano ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 10:28Questa soluzione l'avevo ipotizzata in passato, ma mi pare che Vegni non ci senta.guidobaldo de medici ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 9:22 la mia domanda da idiota è: ma se si alleggerisce questa tappa, non si potrebbe indurirne un'altra? così andiamo pari
È ovvio che ci sono tutta una serie di problematiche legate al percorso, all'estenuante burocrazia italiana, ma è un'idea che si dovrebbe cominciare a considerare nell'ambito di una più articolata gestione del rischio dell'evento Giro d'Italia.
Alcune tappe sono da bollino rosso, per quelle va presentato un piano B a tempo debito che consideri anche l'aspetto economico della messa in sicurezza, se necessaria.
Nulla vieta che il piano B comporti l'indurimento delle tappe successive, tutto si può fare se pensato in anticipo.
io non so come sarebbe stata la tappa gavia-mortirolo. quello che so è che qui sul forum ne parlavate da 1 anno... era un'idea emozionante, che creava attesa. non è che puoi togliere questo e non dare niente in cambio. parlo degli spettatori, del pubblico. se togli qualcosa di emozionante, devi mettere al suo posto un'altra cosa emozionante. mi spiego? non è un fatto di altimetria, ma di emozioni.
Re: Psicodramma Gavia 2019
Quello che non capisco (e se qualcuno ha info precise per favore mi sappia dire), e' che il Monte Padrio e' previsto nel Baby Giro quest' anno, quindi la strada dovrebbe essere agibile... Se avessero fatto Cevo e Padrio (discendendo verso Aprica e facendo poi la strada normale) credo che sarebbe piaciuto a tutti.
L'unico problema che mi e' venuto in mente e' che forse sul Padrio stanno ancora facendo lavori.
L'unico problema che mi e' venuto in mente e' che forse sul Padrio stanno ancora facendo lavori.
Re: Psicodramma Gavia 2019
Veniva fuori una tappa troppo lunga, partendo da Lovere.Walter_White ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 8:21 Ripeto, Forcola, Eire e Foscagno era proprio impossibile?
Poi la Forcola è uno degli ultimi passi ad aprire, perché gli ultimi 2 km (quelli dopo la dogana Svizzera) sono sotto a un costone che è sempre a rischio valanga.
Re: Psicodramma Gavia 2019
L'avevo proposta io, mi pareva la soluzione più naturale e semplice per avere una tappa il più simile possibile all'originale.Erinnerung ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 10:08 Aprica, Santa Cristina - Trivigno, discesa a Cologna e poi Mortirolo.
Qualcuno l'aveva già proposto e mi sembrava la soluzione ottimale.
Avrebbero dovuto mettere in sesto la strada del Santa Cristina... e qui è stato l'errore.
Però se proponi il Gavia a maggio un'alternativa all'altezza hai il dovere di studiarla e prepararla.
Qualcuno ha scritto che Vegni ha dichiarato che la discesa del Trivigno non era fattibile, ma si poteva fare anche in altro modo, ovvero fare un primo passaggio su Aprica, discesa a tresenda per allungare un po il percorso, andare a cologna e prendere il Trivigno da quel lato e farlo in salita, se la strada era rovinata. Da Trivigno brevissima discesa (4/5km) su Aprica e ci si reimmetteva sul tracciato già affrontato, scendendo su stazzona e dirigendosi poi al Mortirolo. Sarebbe stato un anello di 45 km affrontato nello stesso senso, nessun problema di scontro tra testa e coda della corsa, perché 45 km sono tanti.
Adesso sarà mica un problema fare 4/5 km di discesa da Trivigno verso Aprica, che tra l'altro non è nemmeno messa male? Se no mollo tutto e vado a seguire il curling...
Ultima modifica di lucks83 il domenica 26 maggio 2019, 12:44, modificato 1 volta in totale.
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Re: Psicodramma Gavia 2019
Ma il peggioramento si sta spostando verso mercoledì, non c'è nuova neve in arrivo, ci sono 48 ore di lavoro, non ci sono gallerie in discesa... Fai un'ordinanza per vietate al pubblico di salire, ma lascia la salita. Perché annunciare già la cancellazione?
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Re: Psicodramma Gavia 2019
Non faranno il Padrio in realtà al Giro Bio, dalla vetta faranno la terza strada del mortirolo che in costa porta appunto verso il Padrio e poi a Trivigno. Da li scenderanno su Aprica. Il Padrio dal lato di Cortenedolo non so se lo faranno mai perchè la strada è davvero strettissima...Eshnar ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 11:48 Quello che non capisco (e se qualcuno ha info precise per favore mi sappia dire), e' che il Monte Padrio e' previsto nel Baby Giro quest' anno, quindi la strada dovrebbe essere agibile... Se avessero fatto Cevo e Padrio (discendendo verso Aprica e facendo poi la strada normale) credo che sarebbe piaciuto a tutti.
L'unico problema che mi e' venuto in mente e' che forse sul Padrio stanno ancora facendo lavori.
Re: Psicodramma Gavia 2019
Questo è l'assurdoMaìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 12:18 Ma il peggioramento si sta spostando verso mercoledì, non c'è nuova neve in arrivo, ci sono 48 ore di lavoro, non ci sono gallerie in discesa... Fai un'ordinanza per vietate al pubblico di salire, ma lascia la salita. Perché annunciare già la cancellazione?
Re: Psicodramma Gavia 2019
hai ragione non so perche' mi ricordavo malelucks83 ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 12:38 Non faranno il Padrio in realtà al Giro Bio, dalla vetta faranno la terza strada del mortirolo che in costa porta appunto verso il Padrio e poi a Trivigno. Da li scenderanno su Aprica. Il Padrio dal lato di Cortenedolo non so se lo faranno mai perchè la strada è davvero strettissima...
Re: Psicodramma Gavia 2019
Secondo me con la storia del maltempo ci stanno prendendo tutti per il culo. Non dimentichiamoci che la strada in vetta resta da asfaltare nei primi km di discesa, credo il problema sia quello e che non vogliano ammettere di non esserere riusciti a farcela per tempo. Poi le slavine potrebbero essere un problema, non si sa mai.jumbo ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 12:50Questo è l'assurdoMaìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 12:18 Ma il peggioramento si sta spostando verso mercoledì, non c'è nuova neve in arrivo, ci sono 48 ore di lavoro, non ci sono gallerie in discesa... Fai un'ordinanza per vietate al pubblico di salire, ma lascia la salita. Perché annunciare già la cancellazione?
Resta il fatto che non avevano un'alternativa credibile in mano.
Re: Psicodramma Gavia 2019
Zero termico a 2800, il Gavia è a 2600, con il fatto che può nevicare sopra agli 0 gradi, con il margine d'errore che possono avere le previsioni (cioè capace che va anche sotto zero)... Tu ti prendi le responsabilità civili e penali di far passare 150 ciclisti?jumbo ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 9:54 Veramente per martedì a tutt'oggi in alta Valtellina alle 14 danno zero termico a 2800.
Dov'è il rischio ghiaccio?
Se avesse nevicato (previsto in serata e non alle 14 quando passeranno di lì) sarebbe stata neve bagnata che non attacca.
Nel 2014 hanno preso neve al Gavia e poi fatto tutta la tappa fino a val Martello
Se sí manda un cv alla gazzetta.
Sul Gavia 2014 ci sono polemiche, giustamente, ancora oggi. Oltre quota 2000,se nevica, non si scende punto e basta. E al di sotto, si valuta caso per caso: ad esempio, fecero bene a scendere il turchino in pullman nella sanremo 2013.
La sicurezza dei ciclisti viene prima di tutto.
La fattibilità tecnica ed economica delle alternative viene a ruota.
Dopo, molto dopo, le esigenze degli appassionati.
Ultima modifica di cassius il domenica 26 maggio 2019, 13:18, modificato 1 volta in totale.
Re: Psicodramma Gavia 2019
Non è la gazzetta a dire se la strada è percorribile, ma la provincia che gestisce la strada.cassius ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 13:13Zero termico a 2800, il Gavia è a 2600, con il fatto che può nevicare sopra agli 0 gradi, con il margine d'errore che possono avere le previsioni (cioè capace che va anche sotto zero)... Tu ti prendi le responsabilità civili e penali di far passare 150 ciclisti?jumbo ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 9:54 Veramente per martedì a tutt'oggi in alta Valtellina alle 14 danno zero termico a 2800.
Dov'è il rischio ghiaccio?
Se avesse nevicato (previsto in serata e non alle 14 quando passeranno di lì) sarebbe stata neve bagnata che non attacca.
Nel 2014 hanno preso neve al Gavia e poi fatto tutta la tappa fino a val Martello
Se sí manda un cv alla gazzetta.
Se c'è incertezza (e ovviamente c'è a tre giorni) basta aspettare il giorno prima.
Re: Psicodramma Gavia 2019
Sì ma è fine maggio
deve far più freddo perché la neve attacchi sull asfalto
con lo zero termico a 2800..non imbianca nulla
io concordo con la tesi di lucks83
deve far più freddo perché la neve attacchi sull asfalto
con lo zero termico a 2800..non imbianca nulla
io concordo con la tesi di lucks83
Re: Psicodramma Gavia 2019
Si ma fai fare 50 km di discesa da una vetta innevata, e POI il Mortirolo?
Siamo appassionati di ciclismo, non carcerieri libici.
Almeno, cosí mi ritengo io.
Re: Psicodramma Gavia 2019
Se le temperature sono quelle non avresti un metro innevato
in discesa , viste le temperature e le velocità , concordo , sarebbe un pochino estrema
in discesa , viste le temperature e le velocità , concordo , sarebbe un pochino estrema
Re: Psicodramma Gavia 2019
La Provincia ti dice che oggi non è accessibile la strada e che non lo è neanche fra 3 giorni.
Loro non hanno incertezze, perchè dei metri di dislivello di una tappa gliene frega il giusto, perchè in caso di incidenti finirebbero anche loro in tribunale insieme a Vegni.
Sono un ingegnere civile, se lavorassi in provincia sarei il primo a proibire il passaggio di una corsa ciclistica ad alta quota se minaccia di nevicare. L'arrivo, quello è un'altra cosa e ci possiamo ragionare.
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Re: Psicodramma Gavia 2019
Straquoto!lucks83 ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 12:14L'avevo proposta io, mi pareva la soluzione più naturale e semplice per avere una tappa il più simile possibile all'originale.Erinnerung ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 10:08 Aprica, Santa Cristina - Trivigno, discesa a Cologna e poi Mortirolo.
Qualcuno l'aveva già proposto e mi sembrava la soluzione ottimale.
Avrebbero dovuto mettere in sesto la strada del Santa Cristina... e qui è stato l'errore.
Però se proponi il Gavia a maggio un'alternativa all'altezza hai il dovere di studiarla e prepararla.
Qualcuno ha scritto che Vegni ha dichiarato che la discesa del Trivigno non era fattibile, ma si poteva fare anche in altro modo, ovvero fare un primo passaggio su Aprica, discesa a tresenda per allungare un po il percorso, andare a cologna e prendere il Trivigno da quel lato e farlo in salita, se la strada era rovinata. Da Trivigno brevissima discesa (4/5km) su Aprica e ci si reimmetteva sul tracciato già affrontato, scendendo su stazzona e dirigendosi poi al Mortirolo. Sarebbe stato un anello di 45 km affrontato nello stesso senso, nessun problema di scontro tra testa e coda della corsa, perché 45 km sono tanti.
Adesso sarà mica un problema fare 4/5 km di discesa da Trivigno verso Aprica, che tra l'altro non è nemmeno messa male? Se no mollo tutto e vado a seguire il curling...download (3).png
Tutti sul curling!
Immaginiamo poi se martedì non piovesse nemmeno sul percorso... Capisco che gli organizzatori si vogliano tutelare per tempo ma Cevo sarà mica una salita seria..
Re: Psicodramma Gavia 2019
È quello che dico, a prescindere dal fatto che la neve attacchi o meno, 50 km di discesa partendo a 0 gradi con una neve bagnata vuol dire un serio rischio di ipotermia. Questi corridori non possono fermarsi e mettersi una tuta da sci addosso, non possono fare la discesa al massimo ai 40 o con una bici da ciclocross, bisogna dar loro la possibilità di gareggiare in sicurezza in assetto da gara. Il Gavia 88 lo abbiamo visto tutti, quella pagina cerchiamo di non ripeterla.
Qualche tempo fa ci sono state polemiche infinite sulla gf Gimondi corsa con la neve, e lì parlavamo di una cosa tutta sotto i 1100 metri, corsa da amatori che possono anche mettersi uno scafandro e farla semplicemente per non buttare nel cesso i soldi dell'iscrizione. Tant'è che poi si è fatta e non mi risulta gente finita all'ospedale x cose serie.
Io mi ricordo un bicisport di fuoco contro la Gand Wevelgem 2004 corsa con la neve, perché c'erano state molte cadute dal Kemmel. Il Kemmel al giro non sarebbe manco gpm! Ecco, quello è lo standard.
Il ciclismo è uno sport outdoor, pertanto è soggetto ai cambiamenti di programma causa meteo. Succede al calcio, succede al tennis.
Re: Psicodramma Gavia 2019
capisco la tua opinionecassius ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 13:33È quello che dico, a prescindere dal fatto che la neve attacchi o meno, 50 km di discesa partendo a 0 gradi con una neve bagnata vuol dire un serio rischio di ipotermia. Questi corridori non possono fermarsi e mettersi una tuta da sci addosso, non possono fare la discesa al massimo ai 40 o con una bici da ciclocross, bisogna dar loro la possibilità di gareggiare in sicurezza in assetto da gara. Il Gavia 88 lo abbiamo visto tutti, quella pagina cerchiamo di non ripeterla.
Qualche tempo fa ci sono state polemiche infinite sulla gf Gimondi corsa con la neve, e lì parlavamo di una cosa tutta sotto i 1100 metri, corsa da amatori che possono anche mettersi uno scafandro e farla semplicemente per non buttare nel cesso i soldi dell'iscrizione. Tant'è che poi si è fatta e non mi risulta gente finita all'ospedale x cose serie.
Io mi ricordo un bicisport di fuoco contro la Gand Wevelgem 2004 corsa con la neve, perché c'erano state molte cadute dal Kemmel. Il Kemmel al giro non sarebbe manco gpm! Ecco, quello è lo standard.
Il ciclismo è uno sport outdoor, pertanto è soggetto ai cambiamenti di programma causa meteo. Succede al calcio, succede al tennis.
io me lo ricordo il gavia 88
era una gara da non fare
però han fatto entrare il gavia nella leggenda
lo sport spettacolo chiede ogni tanto queste condizioni
i giocatori di football che giocano a 30 sotto zero ecc
Il kemmel..prima del cambio di percorso , era famoso per le cadute
dieci all ospedale erano la regola
Re: Psicodramma Gavia 2019
Ma le conosci le zone?? Sai da quante parti si può arrivare al gavia?? Imbecilli che sarebbero saliti anche con ordinanza ne trovavi.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 12:18 Ma il peggioramento si sta spostando verso mercoledì, non c'è nuova neve in arrivo, ci sono 48 ore di lavoro, non ci sono gallerie in discesa... Fai un'ordinanza per vietate al pubblico di salire, ma lascia la salita. Perché annunciare già la cancellazione?
La galleria è piena di vere e proprie lastre di ghiaccio giganti. Siate seri su
Re: Psicodramma Gavia 2019
Ma infatti, alcuni di voi sembrano bambini a cui non viene comperato il giocattolo e si mettono a frignare. Non è un annullamento come quella tappa della Tirreno di qualche anno fa, in cui la neve annunciata non si è vista nemmeno col binocolo: qui bastano le condizioni esistenti e la previsione di un meteo inclemente a far dire che non è sicuro salire su.
Capisco che per noi il Giro sia una cosa importante, ma a conti fatti, lo è realmente? è una manifestazione che -se va bene- interessa al più il 20% degli italiani (12 milioni, e già sono larghissimo): non è che se ne possa fare una questione nazionale.
Quest'anno è andata di sfiga, le condizioni per fare un Gavia c'erano tutte, partenza del giro ritardata di una settimana, inverno mite, peccato che a cavallo di Maggio abbia nevicato a momenti più che in tutto l'inverno (magari al Gavia no, però...).
Sembra che non viviate in Italia... Lo sapete che c'è ormai la paranoia ad organizzare ormai qualsiasi cosa, e se si sbaglia o succede qualcosa magari anche di imprevisto, poi si entra in una storia che non si finisce più. Il che potrebbe dire mai più Gavia. E quindi in Italia ci si deve parare il culo preventivamente.
Poi parlate di cambiamenti di tracciato: il piano B che verrà attuato mi aspetto che fosse pronto da tempo, magari non annunciato, ma pronto. Non è chee si possa cambiare strada così, avete idea del numero di permessi che bisogna ottenere per chiudere la strada, trovare personale (polizia, carabinieri, vigili) per presidiarla, avere i permessi per far volare aerei ed elicotteri TV, preallertare gli ospedali, il soccorso aereo, e cos'altro che non mi immagino? Per non contare i vari contratti firmati e l'organizzazione delle squadre, il piazzamento dei mezzi di radiocorsa, ecc. Un casino.
Poi sono d'accordo che il piano B messo in piedi poteva
a) essere annunciato subito;
b) essere (molto) migliore.
Ma il transitare sul Gavia in quelle condizioni, mi dispiace tantissimo, ma secondo me non era il caso.
Per esempio, Vegni ha detto che non si fa il doppio Mortirolo perchè il primo passaggio verrebbe mortificato, c'era il rischio che lo facessero piano. A me questa motivazione non convince per nulla, ma è quanto ha detto.
Capisco che per noi il Giro sia una cosa importante, ma a conti fatti, lo è realmente? è una manifestazione che -se va bene- interessa al più il 20% degli italiani (12 milioni, e già sono larghissimo): non è che se ne possa fare una questione nazionale.
Quest'anno è andata di sfiga, le condizioni per fare un Gavia c'erano tutte, partenza del giro ritardata di una settimana, inverno mite, peccato che a cavallo di Maggio abbia nevicato a momenti più che in tutto l'inverno (magari al Gavia no, però...).
Sembra che non viviate in Italia... Lo sapete che c'è ormai la paranoia ad organizzare ormai qualsiasi cosa, e se si sbaglia o succede qualcosa magari anche di imprevisto, poi si entra in una storia che non si finisce più. Il che potrebbe dire mai più Gavia. E quindi in Italia ci si deve parare il culo preventivamente.
Poi parlate di cambiamenti di tracciato: il piano B che verrà attuato mi aspetto che fosse pronto da tempo, magari non annunciato, ma pronto. Non è chee si possa cambiare strada così, avete idea del numero di permessi che bisogna ottenere per chiudere la strada, trovare personale (polizia, carabinieri, vigili) per presidiarla, avere i permessi per far volare aerei ed elicotteri TV, preallertare gli ospedali, il soccorso aereo, e cos'altro che non mi immagino? Per non contare i vari contratti firmati e l'organizzazione delle squadre, il piazzamento dei mezzi di radiocorsa, ecc. Un casino.
Poi sono d'accordo che il piano B messo in piedi poteva
a) essere annunciato subito;
b) essere (molto) migliore.
Ma il transitare sul Gavia in quelle condizioni, mi dispiace tantissimo, ma secondo me non era il caso.
Per esempio, Vegni ha detto che non si fa il doppio Mortirolo perchè il primo passaggio verrebbe mortificato, c'era il rischio che lo facessero piano. A me questa motivazione non convince per nulla, ma è quanto ha detto.
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Re: Psicodramma Gavia 2019
Anni fa, parecchi, non mi ricordo se ai tempi di Castellano, quando veniva proposto il transito sullo Stelvio, se non in contemporanea dopo poco tempo era proposta la tappa alternativa che quasi sempre prevedeva il passaggio sul Tonale.
Alcune volte si riuscì a passare sullo Stelvio altre no e si ripiegò su una tappa "già scritta" e per la quale erano stati messi a punto per tempo tutti gli adempimenti burocratici e infrastrutturali per permettere il passaggio dei ciclisti.
Non conosco i fatti, se come leggo qui il tracciato alternativo sia stato proposto all'ultimo momento qualche errore da parte della direzione di corsa c'è stato.
Ribadisco tuttavia che passare sul Gavia con questa situazione metereologica era un rischio che è stato meglio non correre.
Alcune volte si riuscì a passare sullo Stelvio altre no e si ripiegò su una tappa "già scritta" e per la quale erano stati messi a punto per tempo tutti gli adempimenti burocratici e infrastrutturali per permettere il passaggio dei ciclisti.
Non conosco i fatti, se come leggo qui il tracciato alternativo sia stato proposto all'ultimo momento qualche errore da parte della direzione di corsa c'è stato.
Ribadisco tuttavia che passare sul Gavia con questa situazione metereologica era un rischio che è stato meglio non correre.
Per ora mi alleno in modo molto discontinuo...
Re: Psicodramma Gavia 2019
Io credo che bisogna distinguere tra le critiche per la soppressione del Gavia e quelle per le carenze del piano B.
Sul primo punto ritengo che l'appunto più ragionevole sia quello sui tempi della decisione che forse sono stati troppo anticipati, però nel merito la decisione è abbastanza comprensibile.
Sul secondo punto sono più scettico perché fin dall'intervista a cycling news Vegni mi pareva già aver scelto la soluzione più facile e meno soddisfacente dal punto di vista del contenuto tecnico.
Ho parecchi dubbi che siano state prese in considerazione tutte le alternative a TEMPO DEBITO, anche quelle un po' più complesse dal punto di vista organizzativo.
Mi piacerebbe che Vegni facesse un esercizio di trasparenza spiegando quali sono state le alternative considerate e per quali motivi sono state cassate.
Spero non sia vero quanto scritto sopra, ovvero che il doppio Mortirolo è stato scartato perché il primo passaggio sarebbe stato mortificato.
Se fosse vera questa affermazione allora tanto vale non discutere più e preparare una ghigliottina metaforica per Vegni.
Sul primo punto ritengo che l'appunto più ragionevole sia quello sui tempi della decisione che forse sono stati troppo anticipati, però nel merito la decisione è abbastanza comprensibile.
Sul secondo punto sono più scettico perché fin dall'intervista a cycling news Vegni mi pareva già aver scelto la soluzione più facile e meno soddisfacente dal punto di vista del contenuto tecnico.
Ho parecchi dubbi che siano state prese in considerazione tutte le alternative a TEMPO DEBITO, anche quelle un po' più complesse dal punto di vista organizzativo.
Mi piacerebbe che Vegni facesse un esercizio di trasparenza spiegando quali sono state le alternative considerate e per quali motivi sono state cassate.
Spero non sia vero quanto scritto sopra, ovvero che il doppio Mortirolo è stato scartato perché il primo passaggio sarebbe stato mortificato.
Se fosse vera questa affermazione allora tanto vale non discutere più e preparare una ghigliottina metaforica per Vegni.
Re: Psicodramma Gavia 2019
Io personalmente non discuto sull'annullamento del Gavia. Per me non c'erano le condizioni per l'asfalto rovinato in vetta e la troppa neve. Se cade una slavina sai che disastro?? Troppi rischi.
Io discuto il piano B perché forse era già pronto da tempo, e credo fosse così perché, come dite voi, ci vogliono permessi, organizzazione degli spazi aerei, dei soccorsi, nulla osta dei prefetti, allerta della polizia e degli ospedali.
Discuto il piano B perché c'erano alternative molto migliori da poter approntare per tempo (Trivigno, doppio mortitolo), oppure si poteva indurirlo con l'inserimento del Paspardo prima del Cevo.
Così si stravolge la tappa.
Io discuto il piano B perché forse era già pronto da tempo, e credo fosse così perché, come dite voi, ci vogliono permessi, organizzazione degli spazi aerei, dei soccorsi, nulla osta dei prefetti, allerta della polizia e degli ospedali.
Discuto il piano B perché c'erano alternative molto migliori da poter approntare per tempo (Trivigno, doppio mortitolo), oppure si poteva indurirlo con l'inserimento del Paspardo prima del Cevo.
Così si stravolge la tappa.
- Maìno della Spinetta
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Re: Psicodramma Gavia 2019
Conosco le zone solo per averle battute in bici, però direi che se metti la polizia dove inizia la zona coi muri alti di neve trovi pochi imbecilli che salgono. Se son riusciti a farlo al Gardeccia perché non al Gavia? E quali sarebbero le mille strade che danno accesso nella neve al Gavia?gybbyr ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 14:33Ma le conosci le zone?? Sai da quante parti si può arrivare al gavia?? Imbecilli che sarebbero saliti anche con ordinanza ne trovavi.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 12:18 Ma il peggioramento si sta spostando verso mercoledì, non c'è nuova neve in arrivo, ci sono 48 ore di lavoro, non ci sono gallerie in discesa... Fai un'ordinanza per vietate al pubblico di salire, ma lascia la salita. Perché annunciare già la cancellazione?
La galleria è piena di vere e proprie lastre di ghiaccio giganti. Siate seri su
Per il ghiaccio, spari antigelo al mattino nella galleria ed è tutto risolto. Funziona in Indiana con meno 30, funzionerà anche sul Gavia con temperatura positiva.
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Re: Psicodramma Gavia 2019
sono d'accordo in tutto e per tutto con te. D'altra parte la situazione sul Gavia era difficile fin dall'inizio GIro, e c'era tutto il tempo per preparare un piano B come si deve.galliano ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 15:28 Io credo che bisogna distinguere tra le critiche per la soppressione del Gavia e quelle per le carenze del piano B.
Sul primo punto ritengo che l'appunto più ragionevole sia quello sui tempi della decisione che forse sono stati troppo anticipati, però nel merito la decisione è abbastanza comprensibile.
Sul secondo punto sono più scettico perché fin dall'intervista a cycling news Vegni mi pareva già aver scelto la soluzione più facile e meno soddisfacente dal punto di vista del contenuto tecnico.
Ho parecchi dubbi che siano state prese in considerazione tutte le alternative a TEMPO DEBITO, anche quelle un po' più complesse dal punto di vista organizzativo.
Mi piacerebbe che Vegni facesse un esercizio di trasparenza spiegando quali sono state le alternative considerate e per quali motivi sono state cassate.
Spero non sia vero quanto scritto sopra, ovvero che il doppio Mortirolo è stato scartato perché il primo passaggio sarebbe stato mortificato.
Se fosse vera questa affermazione allora tanto vale non discutere più e preparare una ghigliottina metaforica per Vegni.
Qui trovare alternative da un punto di vista delle strade era abbastanza facile.
D'altra parte con capisco quali problemi organizzativi avrebbe proposto il doppio giro Aprica-Mortirolo in giornata feriale.
Per altro la zona è piena di strade che salgono e scendono tra il fondovalle di Aprica e Mortirolo per aggiungere qualcosa di più serio, se il Santa Cristina fosse così rovinata come strada. Per altro facendo il S. Cristina tradizionale in salita, svoltando verso Trivigno in cima e scendendo da Trivigno sul fondovalle appena dopo Tirano, non ricordo una discesa così messa male (ma tipo qualche anno fa, fu inserita la strada che sale appena più in basso rispetto a quella del S. Cristina- non ricordo il nome, forse S. Rocco-).
PS: il cambio di percorso con sola battaglia sul Mortirolo è molto favorevole a Carapaz, che è il tipo di corridore compatto e leggero pressochè disegnato su misura per una salita molto dura, medio-lunga e regolare come il Mortirolo.
Re: Psicodramma Gavia 2019
Nel 2014 sul Gavia e sullo Stelvio nevicava (cosa che NON SAPPIAMO se succederà dopodomani, dalle previsioni sembra di NO) e nessuno è finito in ipotermia.cassius ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 13:33È quello che dico, a prescindere dal fatto che la neve attacchi o meno, 50 km di discesa partendo a 0 gradi con una neve bagnata vuol dire un serio rischio di ipotermia. Questi corridori non possono fermarsi e mettersi una tuta da sci addosso, non possono fare la discesa al massimo ai 40 o con una bici da ciclocross, bisogna dar loro la possibilità di gareggiare in sicurezza in assetto da gara. Il Gavia 88 lo abbiamo visto tutti, quella pagina cerchiamo di non ripeterla.
Qualche tempo fa ci sono state polemiche infinite sulla gf Gimondi corsa con la neve, e lì parlavamo di una cosa tutta sotto i 1100 metri, corsa da amatori che possono anche mettersi uno scafandro e farla semplicemente per non buttare nel cesso i soldi dell'iscrizione. Tant'è che poi si è fatta e non mi risulta gente finita all'ospedale x cose serie.
Io mi ricordo un bicisport di fuoco contro la Gand Wevelgem 2004 corsa con la neve, perché c'erano state molte cadute dal Kemmel. Il Kemmel al giro non sarebbe manco gpm! Ecco, quello è lo standard.
Il ciclismo è uno sport outdoor, pertanto è soggetto ai cambiamenti di programma causa meteo. Succede al calcio, succede al tennis.
Piantiamola con queste affermazioni fuori dal mondo.
C'è ghiaccio? Non è quello il motivo che ha detto Vegni.
Re: Psicodramma Gavia 2019
Dal 2014 ad oggi sono passati 5 anni, e nel frattempo di acqua ne è passata sotto ai ponti, tra cui una cosa chiamata EWP...
E comunque non è che scendere con 1 o 2 gradi sia piacevole, e comunque che le previsioni non mettano neve non mi pare.
E comunque non è che scendere con 1 o 2 gradi sia piacevole, e comunque che le previsioni non mettano neve non mi pare.
Re: Psicodramma Gavia 2019
Alle 14 precipitazioni deboli con zero termico a 2800.
Il' protocollo parla di neve che accumula al suolo, che in quelle condizioni non c'è.
Non è piacevole scendere con il freddo, nemmeno pedalare sotto la pioggia o nel vento, ma è uno sport all'aperto.
E comunque quel che contesto è aver preso una decisione con troppo anticipo e con previsioni che non la corroborano.
Il' protocollo parla di neve che accumula al suolo, che in quelle condizioni non c'è.
Non è piacevole scendere con il freddo, nemmeno pedalare sotto la pioggia o nel vento, ma è uno sport all'aperto.
E comunque quel che contesto è aver preso una decisione con troppo anticipo e con previsioni che non la corroborano.
Re: Psicodramma Gavia 2019
Ammettiamo che lunedì le previsioni dicano: 1-2 gradi, no neve, no slavine a quell'altezza. Se la tappa salta per il freddo non ha senso che traccino tappe che passano a quell'altezza. Mi sembra credibile che il problema sia davvero che non hanno aperto la strada, e tirino in ballo il meteo.
Io spero che non inseriscano più il Gavia e lo Stelvio nel percorso, perché il loro inserimento mette a serio rischio la regolarità della competizione sportiva, che insieme alla sicurezza dovrebbe essere la priorità assoluta.
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
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Re: Psicodramma Gavia 2019
Beh ma avrebbero potuto dirlo: non è stato possibile liberare la strada fino al passo perché c'era troppa neve. Può capitare...il_panta ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 19:48Ammettiamo che lunedì le previsioni dicano: 1-2 gradi, no neve, no slavine a quell'altezza. Se la tappa salta per il freddo non ha senso che traccino tappe che passano a quell'altezza. Mi sembra credibile che il problema sia davvero che non hanno aperto la strada, e tirino in ballo il meteo.
Io spero che non inseriscano più il Gavia e lo Stelvio nel percorso, perché il loro inserimento mette a serio rischio la regolarità della competizione sportiva, che insieme alla sicurezza dovrebbe essere la priorità assoluta.
Non capisco perché non dovrebbero più proporre Gavia e Stelvio, forse non ho inteso il tuo discorso..
Piuttosto dovrebbero pensare subito (e magari dichiararlo) , non a Giro iniziato, a un'alternativa davvero valida.
Re: Psicodramma Gavia 2019
Perché non credo più alla capacità di organizzare i piani B. Il piano B è sempre decisamente al ribasso.Erinnerung ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 20:00Beh ma avrebbero potuto dirlo: non è stato possibile liberare la strada fino al passo perché c'era troppa neve. Può capitare...il_panta ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 19:48Ammettiamo che lunedì le previsioni dicano: 1-2 gradi, no neve, no slavine a quell'altezza. Se la tappa salta per il freddo non ha senso che traccino tappe che passano a quell'altezza. Mi sembra credibile che il problema sia davvero che non hanno aperto la strada, e tirino in ballo il meteo.
Io spero che non inseriscano più il Gavia e lo Stelvio nel percorso, perché il loro inserimento mette a serio rischio la regolarità della competizione sportiva, che insieme alla sicurezza dovrebbe essere la priorità assoluta.
Non capisco perché non dovrebbero più proporre Gavia e Stelvio, forse non ho inteso il tuo discorso..
Piuttosto dovrebbero pensare subito (e magari dichiararlo) , non a Giro iniziato, a un'alternativa davvero valida.
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Re: Psicodramma Gavia 2019
Mah in Italia le salite da "piano B" non sono molte: Gavia, Stelvio e Agnello.. E di solito in un'edizione ne fanno una (a parte casi eccezionali stile Val Martello o doppio Stelvio) e cmq c'è una sola tappa a rischio, a meno di annate davvero tragiche come il 2013, ma è un caso eccezionale.il_panta ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 20:03Perché non credo più alla capacità di organizzare i piani B. Il piano B è sempre decisamente al ribasso.Erinnerung ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 20:00Beh ma avrebbero potuto dirlo: non è stato possibile liberare la strada fino al passo perché c'era troppa neve. Può capitare...il_panta ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 19:48
Ammettiamo che lunedì le previsioni dicano: 1-2 gradi, no neve, no slavine a quell'altezza. Se la tappa salta per il freddo non ha senso che traccino tappe che passano a quell'altezza. Mi sembra credibile che il problema sia davvero che non hanno aperto la strada, e tirino in ballo il meteo.
Io spero che non inseriscano più il Gavia e lo Stelvio nel percorso, perché il loro inserimento mette a serio rischio la regolarità della competizione sportiva, che insieme alla sicurezza dovrebbe essere la priorità assoluta.
Non capisco perché non dovrebbero più proporre Gavia e Stelvio, forse non ho inteso il tuo discorso..
Piuttosto dovrebbero pensare subito (e magari dichiararlo) , non a Giro iniziato, a un'alternativa davvero valida.
Non ci vorrebbe chissà cosa per pensare in anticipo a una tappa alternativa "quasi" equivalente.
Chiaro che il Trivigno non è il Gavia... Ma non è neanche Cevo c****!
E poi privarsi dello spettacolo di queste salite, quando agibili, sarebbe un delitto.
La tua è una provocazione amara, l'ho capito...
Re: Psicodramma Gavia 2019
Hai trovato la perfetta definizione: è una provocazione amara. Vedere Vegni fiero del suo piano B mi fa andare il sangue al cervello come raramente mi succede. Non egoisticamente in quanto spettatore che vuol vedere il Gavia, ma perché empatizzo con corridori come Nibali, Lopez, Landa (con Carapaz in rosa probabilmente sarebbe cambiato poco) che si vedono defraudati per un cambio di regole in corso d'opera. Non è grave come quello della Tirreno, in cui vinse Van Avermaet una corsa che era per scalatori, ma il concetto è lo stesso.Erinnerung ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 20:17Mah in Italia le salite da "piano B" non sono molte: Gavia, Stelvio e Agnello.. E di solito in un'edizione ne fanno una (a parte casi eccezionali stile Val Martello o doppio Stelvio) e cmq c'è una sola tappa a rischio, a meno di annate davvero tragiche come il 2013, ma è un caso eccezionale.il_panta ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 20:03Perché non credo più alla capacità di organizzare i piani B. Il piano B è sempre decisamente al ribasso.Erinnerung ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 20:00
Beh ma avrebbero potuto dirlo: non è stato possibile liberare la strada fino al passo perché c'era troppa neve. Può capitare...
Non capisco perché non dovrebbero più proporre Gavia e Stelvio, forse non ho inteso il tuo discorso..
Piuttosto dovrebbero pensare subito (e magari dichiararlo) , non a Giro iniziato, a un'alternativa davvero valida.
Non ci vorrebbe chissà cosa per pensare in anticipo a una tappa alternativa "quasi" equivalente.
Chiaro che il Trivigno non è il Gavia... Ma non è neanche Cevo c****!
E poi privarsi dello spettacolo di queste salite, quando agibili, sarebbe un delitto.
La tua è una provocazione amara, l'ho capito...
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Re: Psicodramma Gavia 2019
Spero che almeno, a questo punto, piova sulla tappa... Perché sai che beffa se il maltempo dovesse arrivare in serata...il_panta ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 20:28Hai trovato la perfetta definizione: è una provocazione amara. Vedere Vegni fiero del suo piano B mi fa andare il sangue al cervello come raramente mi succede. Non egoisticamente in quanto spettatore che vuol vedere il Gavia, ma perché empatizzo con corridori come Nibali, Lopez, Landa (con Carapaz in rosa probabilmente sarebbe cambiato poco) che si vedono defraudati per un cambio di regole in corso d'opera. Non è grave come quello della Tirreno, in cui vinse Van Avermaet una corsa che era per scalatori, ma il concetto è lo stesso.Erinnerung ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 20:17Mah in Italia le salite da "piano B" non sono molte: Gavia, Stelvio e Agnello.. E di solito in un'edizione ne fanno una (a parte casi eccezionali stile Val Martello o doppio Stelvio) e cmq c'è una sola tappa a rischio, a meno di annate davvero tragiche come il 2013, ma è un caso eccezionale.
Non ci vorrebbe chissà cosa per pensare in anticipo a una tappa alternativa "quasi" equivalente.
Chiaro che il Trivigno non è il Gavia... Ma non è neanche Cevo c****!
E poi privarsi dello spettacolo di queste salite, quando agibili, sarebbe un delitto.
La tua è una provocazione amara, l'ho capito...
L'episodio alla Tirreno era stata una cosa scandalosa..
Re: Psicodramma Gavia 2019
Panta, allora ti nuovo una critica che hanno mosso a me i giorni scorsi: il marito che per far scontenta la moglie si taglia il membro. Non mi pare il caso.
Re: Psicodramma Gavia 2019
Straquoto ragazzi. Amarezza è il termine giusto per descrivere cosa ho provato quando ho saputo del piano B di Vegni. E a ruota incazzatura per quell'intervista dove ha dichiarato che, quando si inserisce un Gavia, si deve avere sempre una valida alternativa.il_panta ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 20:28Hai trovato la perfetta definizione: è una provocazione amara. Vedere Vegni fiero del suo piano B mi fa andare il sangue al cervello come raramente mi succede. Non egoisticamente in quanto spettatore che vuol vedere il Gavia, ma perché empatizzo con corridori come Nibali, Lopez, Landa (con Carapaz in rosa probabilmente sarebbe cambiato poco) che si vedono defraudati per un cambio di regole in corso d'opera. Non è grave come quello della Tirreno, in cui vinse Van Avermaet una corsa che era per scalatori, ma il concetto è lo stesso.Erinnerung ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 20:17Mah in Italia le salite da "piano B" non sono molte: Gavia, Stelvio e Agnello.. E di solito in un'edizione ne fanno una (a parte casi eccezionali stile Val Martello o doppio Stelvio) e cmq c'è una sola tappa a rischio, a meno di annate davvero tragiche come il 2013, ma è un caso eccezionale.
Non ci vorrebbe chissà cosa per pensare in anticipo a una tappa alternativa "quasi" equivalente.
Chiaro che il Trivigno non è il Gavia... Ma non è neanche Cevo c****!
E poi privarsi dello spettacolo di queste salite, quando agibili, sarebbe un delitto.
La tua è una provocazione amara, l'ho capito...
Cazzo Vegni, sei fiero di aver inserito Cevo?
Possibile che da ottobre ad oggi hai pensato solo a Cevo in caso di nevicata sul Gavia?
Possibile che da ottobre non hai preso in mano una cartina o l'altimetria del Giro 2010 per accorgerti che esiste una salita chiamata S. Cristina/Trivigno, che porta giusto ai piedi del Mortirolo?
Questa, signori, si chiama inadeguatezza a parer mio.
E se Vegni è inadeguato nel cercare soluzioni di riserva che non violentino le tappe, allora concordo con Panta. Finchè c'è lui mai piu' Stelvio, mai piu' Gavia e mai piu'Agnello. Piuttosto ridatemi il Fedaia che sembra che Vegni ne sia allergico, ma almeno ci si riesce a passare.
Re: Psicodramma Gavia 2019
Ci sta, la accetto, arriveranno momenti più lucidi. Però ci tengo a fare un distinguo: una cosa è lo spettatore che è in me, che spera sempre di vedere il Gavia ed è disposto ad accettare che salti. Un'altra cosa è il punto di vista degli atleti, che meriterebbero più serietà: in una corsa di tre settimane le energie si distribuiscono su tre settimane, conoscendo il percorso; un percorso che può cambiare radicalmente non è un percorso serio. Faccio mio l'esempio del video di Grassi (che forse nasce a sua volta da una mia considerazione? ).
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Re: Psicodramma Gavia 2019
Attenzione pero', chi ti dice che gli atleti il piano B l'abbiano visto solo ieri? Non mi stupirei di certo se fosse stato gia' comunicato agli addetti ai lavori da molto prima... Un po' come il percorso del Giro stesso che di solito i ciclisti sanno gia' svariate settimane prima della presentazione.il_panta ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 23:03Ci sta, la accetto, arriveranno momenti più lucidi. Però ci tengo a fare un distinguo: una cosa è lo spettatore che è in me, che spera sempre di vedere il Gavia ed è disposto ad accettare che salti. Un'altra cosa è il punto di vista degli atleti, che meriterebbero più serietà: in una corsa di tre settimane le energie si distribuiscono su tre settimane, conoscendo il percorso; un percorso che può cambiare radicalmente non è un percorso serio. Faccio mio l'esempio del video di Grassi (che forse nasce a sua volta da una mia considerazione? ).
Poi, siccome il piano B fa oggettivamente schifo, Vegni ha voluto renderlo pubblico il piu' tardi possibile ovviamente.
Re: Psicodramma Gavia 2019
Me lo sono chiesto e mi sono risposto pensando a Martinelli che parla di doppio Mortirolo... Magari lo sanno da prima di noi, ma dovrebbe essere noto alla presentazione a mio avviso.Eshnar ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 23:10Attenzione pero', chi ti dice che gli atleti il piano B l'abbiano visto solo ieri? Non mi stupirei di certo se fosse stato gia' comunicato agli addetti ai lavori da molto prima... Un po' come il percorso del Giro stesso che di solito i ciclisti sanno gia' svariate settimane prima della presentazione.il_panta ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2019, 23:03Ci sta, la accetto, arriveranno momenti più lucidi. Però ci tengo a fare un distinguo: una cosa è lo spettatore che è in me, che spera sempre di vedere il Gavia ed è disposto ad accettare che salti. Un'altra cosa è il punto di vista degli atleti, che meriterebbero più serietà: in una corsa di tre settimane le energie si distribuiscono su tre settimane, conoscendo il percorso; un percorso che può cambiare radicalmente non è un percorso serio. Faccio mio l'esempio del video di Grassi (che forse nasce a sua volta da una mia considerazione? ).
Poi, siccome il piano B fa oggettivamente schifo, Vegni ha voluto renderlo pubblico il piu' tardi possibile ovviamente.
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Re: Psicodramma Gavia 2019
Su questo sono d'accordo. Stabilisci per tempo una tappa B e la pubblichi, magari specificando bene quali sono le condizioni necessarie per passare alla B.