Se a Prat d'Albis mi sono esaltato, ieri è stata una di quelle tappe che mi hanno fatto imbestialire per la follia di DS e atleti, fomentata da inutili e insensati commenti post-tappa dagli studi di Milano.
Recupero le mie previsioni di ieri per fare un resoconto.
nibali-san baronto ha scritto: ↑giovedì 25 luglio 2019, 14:27
Ho la sensazione che oggi sull'Izoard non attacchi nessuno.
Siamo alla prima delle tre tappe alpine e la classifica è tutto sommato abbastanza corta.
Forse potrebbe provare Landa.
In ogni caso è molto probabile pensare ad un Izoard fatto a ritmo molto alto da qualche squadra per far accumulare fatica e rendere più selettivo il Galibier che altrimenti rischia di non creare grandi distacchi. E' importante far tenere il ritmo alto ai compagni fino al Lautaret e poi iniziare subito a scattare.
Beh, sostanzialmente ci ho azzeccato in pieno: effettivamente non ha attaccato nessuno e c'è stato ritmo alto, tra l'altro proprio fatto dalla squadra di Landa che poi non ha attaccato (nonostante pare avesse detto di star bene sia alla partenza che in radio ai compagni).
Questo non è che mi abbia fatto grande rabbia, l'unica cosa incomprensibile potrebbe essere il fatto di aver ripreso due minuti a Quintana che altrimenti rientrava nelle parti alte della classifica.
Quintana stesso ha detto di essere in fuga in appoggio a Landa, quindi la vera domanda è: Landa che cavolo ha fatto? Niente. Niente di niente. Quì il nonsense inizia a venir fuori. Sarebbe comprensibile dare fiducia a Landa per provare a ribaltare la classifica e a quel punto sarebbe giustificabile tirare il gruppo mentre Quintana è in fuga con altri due Movistar. Però quell'azione è rimasta fine a se stessa. Risultato: Quintana ha perso due minuti, la Movistar si è disfatta, Landa è esattamente dov'era prima in classifica ma con 30" in più da Bernal. Ridicolo...
nibali-san baronto ha scritto: ↑giovedì 25 luglio 2019, 14:27
...i primi 6 penso si giochino tutto sul Galibier e di conseguenza almeno che uno non abbia una crisi violenta (cosa assolutamente probabile) i distacchi saranno molto ridotti.
E' importante far tenere il ritmo alto ai compagni fino al Lautaret e poi iniziare subito a scattare. L'unico modo per fare la differenza è comportarsi come Pinot a Prat d'Albis: partire a ripetizione senza tatticismi. L'ultimo km farà sicuramente molto male.
Alaphilippe potrebbe saltare, ma se non salta può tranquillamente rientrare nella discesa tecnica verso Valloire.
Non ci voleva un genio per capire che Alaphilippe poteva tranquillamente permettersi di perdere qualcosa sul Galibier per rientare dopo.
Evidentemente in gruppo erano tutti in botta... forse girava qualche droga pesante... forse non arrivava più sangue al cervello per via dell'altitudine.
Il vero problema è di natura psicologica. Appena la INEOS è andata a tirare il gruppo tutti sono rimasti dietro ad aspettare l'apparizione della Madonna: è come se fossero tutti terrorizzati per principio appena gli ex-Sky si mettono davanti.
Bernal attacca quando ormai mancava già troppo poco allo scollinamento. Alaphilippe si mette dietro Mas e sale regolare com'era prevedibile. Poi l'ultima follia: a 500 metri dalla vetta attacca Thomas. Qui davvero pensavo di avere un incubo. Una mossa che indipendentemente da quali siano le gerarchie in casa Sky rimane impossibile da giustificare: o ne hai per riprendere Bernal ed andare via insieme o stai fermo. Ormai per staccare Alaphilippe era troppo tardi: ha preso una bambola di 30" in 500 metri, ma ovviamente è rientrato subito. Considerando quant'era cotto sul Galibier oggi sarebbe bastato un forcing serio appena voltato il Galibier come io avevo suggerito. Non è stato fatto e come previsto Alaphilippe è ancora a galla.
Non mi venite a dire che non ne avevano, perché Thomas non ne aveva per staccare Pinot e Landa e viceversa, ma Alaphilippe ha sputato anche l'anima sulla rampa finale dopo il bivio per il tunnel. Bastava attaccare 1 o due km prima e Alaphilippe sarebbe morto.
Tra l'altro diciamolo chiaramente: in gruppo sono saliti abbastanza piano. E' vero che, stando ai tempi, Quintana ha fatto il record di scalata, ma per l'appunto lo ha fatto Quintana e non Bernal. Il gruppo Thomas ha perso 1 minuto da Quintana in salita! UN MINUTO! Considerando anche che il tempo di per se va contestualizzato con il vento a favore che hanno trovato salendo al Lautaret, dove quasi sempre il vento soffia contrario.
Insomma spero che oggi sia un pelo meglio perché di questo passo mi fanno diventare matto.
L'unico vero applauso va fatto a Quintana che se stesse così tutti i giorni anziché solo quando pare a lui, forse sarebbe meglio.
Tipica struttura da "tappina": soltanto 131km, ma molto intensi con 5 GPM in rapida successione e un dislivello finale superiore a 3000 mt.
Certo che se penso che in Garfagnana una corsa per junior è di 120 km con 2500 metri di dislivello... ed è pure ben disegnata per permettere a tutti di fare almeno 70\80 km... mah...
Ecco le salite:
Cote de St.André: 3,1 km; 6,8%; difficoltà:
143
Montée d'Aussois: 6,5 km; 6,2%; difficoltà:
250
Col de la Madeleine: 3,9 km; 7,2%; difficoltà:
202 (1.ASO riferisce una media molto più bassa, ma avendoci pedalato posso testimoniare...
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)
Col de l'Iseran: 12,9 km; 7,5%; difficoltà:
723 (potremmo dire che in totale sono 38 km costantemente in salita, con media del 3,9%)
Montée de Tignes: 7,4 km; 7,0%; difficoltà:
363
Finale comunque ben disegnato, con l'Iseran dal lato più impegnativo, seguito quasi subito dalla più semplice salita di Tignes. Unica pecca (difficilmente evitabile) l'altopiano di Val d'Isere, dove si resta al vento per quasi 10 km. Spero vivamente che l'Iseran venga fatto come Dio comanda. Bernal ieri sembrava in forma, ma nessuno sembra ancora prevalere di molto sugli altri. E' ancora tutto in gioco.
MATERIALE UFFICIALE
MATERIALE UFFICIOSO