Idee per nuovi tipi di corse

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
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il_panta
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

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Interessante ciò che dice Salvatore. Facendola a tempi i cacciatori di tappe non sarebbero più della contesa, perché per puntare le tappe questa tipologia di corridore fa delle giornate di gruppetto anche in tappe di salita (si veda Simon nel tappone di Valloire). Il rischio è che i corridori si dividano tra cacciatori di tappe, della gialla, o della pois, oppure che diventi una classifica ombra della generale, vinta da qualcuno inconsapevolmente.


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
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Lambohbk
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

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il_panta ha scritto: martedì 30 luglio 2019, 18:52 Interessante ciò che dice Salvatore. Facendola a tempi i cacciatori di tappe non sarebbero più della contesa, perché per puntare le tappe questa tipologia di corridore fa delle giornate di gruppetto anche in tappe di salita (si veda Simon nel tappone di Valloire). Il rischio è che i corridori si dividano tra cacciatori di tappe, della gialla, o della pois, oppure che diventi una classifica ombra della generale, vinta da qualcuno inconsapevolmente.
Molto probabile


FC 2017: Dwars, La Panne, Itzulia, Vuelta - Comb., Japan Cup, "L'Altro Lombardia"
FC 2018: 3° GC, Tour of the Alps, , "L'Altro Mondiale"
FC 2019: 4° GC, Limburg, California
FC 2020: 3° GC, 1° FC a Squadre, Delfinato, Tour a Squadre, Vuelta Tempo, 1° Obb. Zero Punti
FC 2021: 2° GC, Slovenia, Camp. Ita, Sett. Ita, Norvegia, Plouay
FC 2022: Kuurne, Tappa 14 Tour
Erinnerung
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

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Forse un modo per rendere più "veritiera" la classifica di miglior scalatore potrebbe essere tenere una classifica a punti per i GPM ma selezionare accuratamente quali salite premiare di più rispetto ad altre, per evitare che un cacciatore di GPM in tappe della prima settimana possa rischiare di vincere la maglia o che un corridore si impegni alla morte per conquistare il primo GPM HC di una tappa per poi mollare subito dopo.
Il Giro d'Italia per esempio quest'anno non ha assegnato del tutto punti su alcune salite (sulla Presolana e a Croce di Salven all'inizio della tappa di Ponte...magari per questo motivo?)
Un'idea potrebbe essere assegnare punti crescenti dal primo all'ultimo GPM di una tappa, a parità di categoria ovviamente...è più difficile primeggiare su una salita dopo 140 Km di gara e proprio perchè ci vuole più fondo eviti anche favoritismi agli "scattisti" da GPM.
Per esempio, in una tappa come La Planche al Tour di quest'anno, con 4 GPM di 1° CAT, si potrebbero assegnare al primo corridore 10 punti sul primo GMP di 1°CAT, 12 sul secondo GPM, 14 sul terzo e 16 all'arrivo di La Planche... nella tappa di Valloire, 10 punti sul Vars (1° CAT), 30 punti sull'Izoard (HC oltre i 2000 m) e 40 sul Galibier HC (invece che 10, 40 e 40)..
Questo sistema potrebbe essere adottato solo per le salite di 2°,1° e HC, lasciando come sono ora i pochi punti per 3° e 4° CAT.
Non so se alla fine sarebbe cambiato qualcosa...però potrebbe cambiare il modo di correre per questa classifica


Marco Gaviglio
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

Messaggio da leggere da Marco Gaviglio »

Premesso che a me la lotta per la maglia a pois piace così com'è (ok, quest'anno è andata un po' così ma, da quando hanno meglio bilanciato i punti premiando di più le salite dure e quelle finali, secondo me va benissimo) ma se si vuole privilegiare i corridori realmente forti in salita, si potrebbe, ad ogni tappa, calcolare la classifica scalatori sottraendo, al punteggio di ogni corridore, il suo piazzamento in classifica generale.

Esempio: Wellens alla 15.a tappa ha raccolto 70 punti ai gpm ma è 66.mo in classifica generale? Il suo punteggio per la maglia a pois sarà 4, vale a dire 70-66. Naturalmente, nelle prime tappe avremmo una classifica interamente negativa (tipo 15 punti presi ai gpm, meno la 35ma posizione in classifica) ma i rapporti sarebbero cmq rispettati.

E la lotta tra chi punta alla maglia andando in fuga e chi invece, curando la classifica generale, conseguentemente si piazza bene in salita, sarebbe più equilibrata e resterebbe davvero aperta fino all'ultimo. In generale, poi, uno sarebbe incentivato a provare a tener duro fino alla fine della tappa, per non perdere troppe posizioni nella generale.

Ad esempio, prendendo in considerazione i primi 5 della classifica scalatori del Tour 2019, avremmo avuto:

Bernal 78-1 = 77 pti
Bardet 86-15 = 71 pti
Nibali 59-39 = 20 pti
Caruso 67-58 = 9 pti
Wellens 75-94 = -19 pti


kokkelkoren
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

Messaggio da leggere da kokkelkoren »

Però l'obiettivo della maglia a pois è creare una lotta all'interno della corsa per questa speciale classifica e non premiare il miglior scalatore.
Con le modifiche proposte al 99% questa andrebbe al vincitore del Tour o al massimo a qualche altro uomo di classifica azzerando quindi l'interesse e la lotta per questa maglia.

Io sarei invece per togliere del tutto o abbassare i punti dei GPM che sono anche traguardo di tappa. In quei casi infatti c'è già l'interesse per la vittoria e i punti gpm non sono certo un incentivo.


Erinnerung
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

Messaggio da leggere da Erinnerung »

Quest'anno forse è stato anche particolare al Tour, Bardet si è trovato addosso la maglia senza essere passato primo su neanche un GPM se non sbaglio...
Riflettendoci su, se Nibali avesse dall'inizio puntato solo a tappe e maglia a pois come da suoi propositi, risparmiandosi la prima settimana invece di tenere duro, poteva abbastanza agevolmente prendere la maglia concentrandosi solo sulle tappe alpine con la gamba che aveva a fine Tour. Conquistando l'Iseran (o facendo secondo dopo Bernal) e l'Izoard al posto di Caruso erano già una bella dote di punti in più.


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nino58
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

Messaggio da leggere da nino58 »

Erinnerung ha scritto: mercoledì 31 luglio 2019, 12:43 Quest'anno forse è stato anche particolare al Tour, Bardet si è trovato addosso la maglia senza essere passato primo su neanche un GPM se non sbaglio...
Riflettendoci su, se Nibali avesse dall'inizio puntato solo a tappe e maglia a pois come da suoi propositi, risparmiandosi la prima settimana invece di tenere duro, poteva abbastanza agevolmente prendere la maglia concentrandosi solo sulle tappe alpine con la gamba che aveva a fine Tour. Conquistando l'Iseran (o facendo secondo dopo Bernal) e l'Izoard al posto di Caruso erano già una bella dote di punti in più.
Vero.
Ma va bene così.


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Bomby
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

Messaggio da leggere da Bomby »

Ripesco questo topic perché vorrei esporvi un'idea che mi gira in testa da un po'. Qualcuno potrebbe pensare che sia una pagliacciata, forse lo è.

L'idea di base è riproporre, all'interno di un grande giro, una tappa storica, meglio se leggendaria: stessa partenza, percorso ed arrivo.
Fin qui, mi direte, è una idea carina ma non originalissima e poi non vedo la pagliacciata: eccola.
Negli ultimi anni per rendere più spettacolari le tappe si sono seguiti fondamentalmente 2 trend: tappe brevi e nervose (non sempre di nostro gradimento) oppure un ritorno all'antico, introducendo sterrati e con le proposte di abolire radio e ciclocomputer. Si suggerisce quindi di portare i ciclisti fuori dalla loro zona di comfort. Nel mondo del pedale, anche fra gli stessi professionisti, c'è un rinnovato interesse nei confronti delle biciclette d'epoca: l'eroica è un esempio scontato, anche un corridore del tour alla tappa di Parigi quest'anno si è presentato al via con una bici di qualche anno fa (non ricordo chi fosse). L'illuminazione me l'ha data Garzelli in una telecronaca questa primavera dove in uno dei suoi rari aneddoti ha raccontato di quando ha pensato di fare un'uscita con la bici con cui ha vinto il giro nel 2000, terminata chiedendosi come cacchio faceva ad andare in giro con un cancello del genere (non ha detto cancello, ma il senso era quello).
Perché non proporre la tappa storica ed imporre di correrla con una replica di una bici dell'epoca (inclusi rapporti e tutto il resto)? Pensate, una Merano-Aprica con bici e rapporti del '94, ma corsa dai corridori moderni. Anche solo una Sestriere 2005...
Ovviamente tappa e anno dovrebbero essere comunicati per tempo, per poter costruire le repliche delle bici d'epoca e fornirle ai ciclisti a inizio stagione, in modo che possano provarle ed allenarcivisi... Con bici d'epoca intendo bici che il fornitore attuale del team all'epoca forniva alla squadra professionistica che sponsorizzava, oppure per i costruttori che all'epoca non esistevano o che non sponsorizzavano squadre prof, una bici analoga a quella che un team medio poteva avere a dispo sizione a quel tempo.
Poi a lato delle biciclette si potrebbero aggiungere tante cosine, tipo abbigliamento fatto con tecniche e materiali d'epoca, grafiche tv identiche a quelle della tappa originale, grafica degli sponsor retrò, macchine d'epoca usate per la direzione di corsa, magari far intervenire in trasmissione i telecronisti o ancora meglio i protagonisti dell'epoca (se ancora viventi)...
Come tappe storiche non intendo solo tappe di montagna, anche tappe intermedie che sono rimaste nella storia anche per fatti extra-corsa, chessò, una Aquila 2010, la prima tappa vinta de Cipollini, Sappada '87, la crono di Verona '84 (mi immagino tutti con bici stile Moser...). Ma si potrebbe anche azzardare e andare più indietro, tipo la prima crono del giro, Ferrara-Bologna, o la prima cronoscalata al Terminillo... Oppure la Cuneo-Pinerolo '49 con le bici e i cambi del '49.

Cosa ne dite? Non crocifiggetemi :sedia:


maurofacoltosi
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

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Anch'io avevo pensato a questa cosa, ma rivedendo e correggendo i percorsi per adattargli al ciclismo attuale. Faccio qualche esempio. La Vittorio Veneto - Merano, prima tappa dolomitica della storia, prevedeva Rolle da San Martino e Costalunga da Vigo, poi nulla fino al traguardo: nel 1937 fece parecchia selezione, complice le strade sterrate, oggi arriverebbero in volata e non accadrebbe nulla tra gli uomini di classifica. Quindi si potrebbe inspessirla inserendo subito prima del traguardo la salita di Frassineto (oppure la salita dell'Edelweiss), oppure proponendo il percorso classico fino a Merano e da lì salire a Merano 2000. La Cuneo-Pinerolo classica oggi rischierebbe di fare la stessa fine. Si potrebbe sostituire Maddalena e Vars con l'Agnello e poi, una volta scesi dal Monginevro, continuare la discesa fino a Oulx, affrontare la salita sterrata del Col Basset e poi scendere al Sestriere per la strada asfaltata appositamente per il Giro 2020. Altra idea: percorso classico e poi Prà Martino


Mauro Facoltosi
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l'Orso
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

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Idea fantastica, ma penso irrealizzabile...

NB: anzi, andiamo per gradi.
Siamo al primo dei sei step della "finestra", per cui ti dico che è una "caWata pazzesca!!" :D
Entro oggi prevedo passeremo al secondo, poi basta far leggere la cosa al nostro "influenser" e si passa al terzo step in un attimo :)


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nino58
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

Messaggio da leggere da nino58 »

Bomby ha scritto: martedì 22 ottobre 2019, 22:36 Ripesco questo topic perché vorrei esporvi un'idea che mi gira in testa da un po'. Qualcuno potrebbe pensare che sia una pagliacciata, forse lo è.

L'idea di base è riproporre, all'interno di un grande giro, una tappa storica, meglio se leggendaria: stessa partenza, percorso ed arrivo.
Fin qui, mi direte, è una idea carina ma non originalissima e poi non vedo la pagliacciata: eccola.
Negli ultimi anni per rendere più spettacolari le tappe si sono seguiti fondamentalmente 2 trend: tappe brevi e nervose (non sempre di nostro gradimento) oppure un ritorno all'antico, introducendo sterrati e con le proposte di abolire radio e ciclocomputer. Si suggerisce quindi di portare i ciclisti fuori dalla loro zona di comfort. Nel mondo del pedale, anche fra gli stessi professionisti, c'è un rinnovato interesse nei confronti delle biciclette d'epoca: l'eroica è un esempio scontato, anche un corridore del tour alla tappa di Parigi quest'anno si è presentato al via con una bici di qualche anno fa (non ricordo chi fosse). L'illuminazione me l'ha data Garzelli in una telecronaca questa primavera dove in uno dei suoi rari aneddoti ha raccontato di quando ha pensato di fare un'uscita con la bici con cui ha vinto il giro nel 2000, terminata chiedendosi come cacchio faceva ad andare in giro con un cancello del genere (non ha detto cancello, ma il senso era quello).
Perché non proporre la tappa storica ed imporre di correrla con una replica di una bici dell'epoca (inclusi rapporti e tutto il resto)? Pensate, una Merano-Aprica con bici e rapporti del '94, ma corsa dai corridori moderni. Anche solo una Sestriere 2005...
Ovviamente tappa e anno dovrebbero essere comunicati per tempo, per poter costruire le repliche delle bici d'epoca e fornirle ai ciclisti a inizio stagione, in modo che possano provarle ed allenarcivisi... Con bici d'epoca intendo bici che il fornitore attuale del team all'epoca forniva alla squadra professionistica che sponsorizzava, oppure per i costruttori che all'epoca non esistevano o che non sponsorizzavano squadre prof, una bici analoga a quella che un team medio poteva avere a dispo sizione a quel tempo.
Poi a lato delle biciclette si potrebbero aggiungere tante cosine, tipo abbigliamento fatto con tecniche e materiali d'epoca, grafiche tv identiche a quelle della tappa originale, grafica degli sponsor retrò, macchine d'epoca usate per la direzione di corsa, magari far intervenire in trasmissione i telecronisti o ancora meglio i protagonisti dell'epoca (se ancora viventi)...
Come tappe storiche non intendo solo tappe di montagna, anche tappe intermedie che sono rimaste nella storia anche per fatti extra-corsa, chessò, una Aquila 2010, la prima tappa vinta de Cipollini, Sappada '87, la crono di Verona '84 (mi immagino tutti con bici stile Moser...). Ma si potrebbe anche azzardare e andare più indietro, tipo la prima crono del giro, Ferrara-Bologna, o la prima cronoscalata al Terminillo... Oppure la Cuneo-Pinerolo '49 con le bici e i cambi del '49.

Cosa ne dite? Non crocifiggetemi :sedia:
Sappada '87 soltanto se come starter, ed in compresenza, vi saranno Roche e Visentini.
Altrimenti non avrebbe senso.


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Trullo
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

Messaggio da leggere da Trullo »

Non in una tappa di GT, ma in una gara di un giorno, designata proprio per questo scopo.
Verosimilmente in un GT la paura farebbe arrivare i big tutti insieme. La gara singola invece manda a monte le tattiche di classifica, si gareggia per vincere e basta


Bomby
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

Messaggio da leggere da Bomby »

nino58 ha scritto: mercoledì 23 ottobre 2019, 8:44 Sappada '87 soltanto se come starter, ed in compresenza, vi saranno Roche e Visentini.
Altrimenti non avrebbe senso.
:diavoletto:
Trullo ha scritto: mercoledì 23 ottobre 2019, 10:42 Non in una tappa di GT, ma in una gara di un giorno, designata proprio per questo scopo.
Verosimilmente in un GT la paura farebbe arrivare i big tutti insieme. La gara singola invece manda a monte le tattiche di classifica, si gareggia per vincere e basta
Si potrebbe provare anche così, però in un gt avrebbe più appeal, se no si rischia di fare come alla ventoux denivele challenge: c'era solo Bardet che ha fatto pure schifo


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Patate
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

Messaggio da leggere da Patate »

Bomby ha scritto: martedì 22 ottobre 2019, 22:36
Cosa ne dite? Non crocifiggetemi :sedia:
L'idea è molto bella ma preparare tutte le apparecchiature "in stile" dell'epoca per un gruppo di 160 corridori mi pare impossibile e dispendioso.

Però per me sarebbe bello riproporre alcune tappe storiche degli albori del ciclismo: non dico i classici degli anni '50 come la Cuneo-Pinerolo (che effettivamente andrebbero posti come ultima tappa di montagna di un GT durissimo per avere qualche minima speranza di selettività), ma le lunghissime tappe degli albori come questa tappa del Tour 1910 (che credo sia la prima pirenaica di sempre)
Immagine

Con i mezzi attuali e le strade asfaltate credo sia stravagante ma fattibile


herbie
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

Messaggio da leggere da herbie »

Bomby ha scritto: martedì 22 ottobre 2019, 22:36 Ripesco questo topic perché vorrei esporvi un'idea che mi gira in testa da un po'. Qualcuno potrebbe pensare che sia una pagliacciata, forse lo è.

L'idea di base è riproporre, all'interno di un grande giro, una tappa storica, meglio se leggendaria: stessa partenza, percorso ed arrivo.
Fin qui, mi direte, è una idea carina ma non originalissima e poi non vedo la pagliacciata: eccola.
Negli ultimi anni per rendere più spettacolari le tappe si sono seguiti fondamentalmente 2 trend: tappe brevi e nervose (non sempre di nostro gradimento) oppure un ritorno all'antico, introducendo sterrati e con le proposte di abolire radio e ciclocomputer. Si suggerisce quindi di portare i ciclisti fuori dalla loro zona di comfort. Nel mondo del pedale, anche fra gli stessi professionisti, c'è un rinnovato interesse nei confronti delle biciclette d'epoca: l'eroica è un esempio scontato, anche un corridore del tour alla tappa di Parigi quest'anno si è presentato al via con una bici di qualche anno fa (non ricordo chi fosse). L'illuminazione me l'ha data Garzelli in una telecronaca questa primavera dove in uno dei suoi rari aneddoti ha raccontato di quando ha pensato di fare un'uscita con la bici con cui ha vinto il giro nel 2000, terminata chiedendosi come cacchio faceva ad andare in giro con un cancello del genere (non ha detto cancello, ma il senso era quello).
Perché non proporre la tappa storica ed imporre di correrla con una replica di una bici dell'epoca (inclusi rapporti e tutto il resto)? Pensate, una Merano-Aprica con bici e rapporti del '94, ma corsa dai corridori moderni. Anche solo una Sestriere 2005...
Ovviamente tappa e anno dovrebbero essere comunicati per tempo, per poter costruire le repliche delle bici d'epoca e fornirle ai ciclisti a inizio stagione, in modo che possano provarle ed allenarcivisi... Con bici d'epoca intendo bici che il fornitore attuale del team all'epoca forniva alla squadra professionistica che sponsorizzava, oppure per i costruttori che all'epoca non esistevano o che non sponsorizzavano squadre prof, una bici analoga a quella che un team medio poteva avere a dispo sizione a quel tempo.
Poi a lato delle biciclette si potrebbero aggiungere tante cosine, tipo abbigliamento fatto con tecniche e materiali d'epoca, grafiche tv identiche a quelle della tappa originale, grafica degli sponsor retrò, macchine d'epoca usate per la direzione di corsa, magari far intervenire in trasmissione i telecronisti o ancora meglio i protagonisti dell'epoca (se ancora viventi)...
Come tappe storiche non intendo solo tappe di montagna, anche tappe intermedie che sono rimaste nella storia anche per fatti extra-corsa, chessò, una Aquila 2010, la prima tappa vinta de Cipollini, Sappada '87, la crono di Verona '84 (mi immagino tutti con bici stile Moser...). Ma si potrebbe anche azzardare e andare più indietro, tipo la prima crono del giro, Ferrara-Bologna, o la prima cronoscalata al Terminillo... Oppure la Cuneo-Pinerolo '49 con le bici e i cambi del '49.

Cosa ne dite? Non crocifiggetemi :sedia:
grande idea.
@nino58: credo che per Visentini la presenza di Roche sarebbe del tutto trasparente anche oggi, a distanza di tutti questi anni.


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Trullo
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

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Patate ha scritto: mercoledì 23 ottobre 2019, 13:18
Con i mezzi attuali e le strade asfaltate credo sia stravagante ma fattibile
Con i mezzi attuali e le strade asfaltate, al 70% arriverebbe una fuga di uomini fuori classifica e al 30% finirebbe in una volata di gruppo


guidobaldo de medici
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

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mi chiedo come potrebbe funzionare un gt a punti, invece che a tempo.
i punti in palio però dovrebbero essere gli stessi in ogni tappa (non come accade ora con la maglia verde, per capirci).
è difficile dire cosa succederebbe.


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Re: Idee per nuovi tipi di corse

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Non avrebbe senso. Gli uomini di classifica dovrebbero lottare a ogni sprint, ci sarebbero molti più incidenti


guidobaldo de medici
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

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Trullo ha scritto: mercoledì 23 ottobre 2019, 17:44 Non avrebbe senso. Gli uomini di classifica dovrebbero lottare a ogni sprint, ci sarebbero molti più incidenti
perché gli uomini di classifica lotterebbero anche nelle tappe piatte dici? non so :boh:
lottare in ogni tappa sarebbe massacrante... i big dovrebbero fare due conti e dosare le forze.
se tu sei nibali e fai le volate magari prendi pochi punti (tanto le prime 10-12 posizioni sono dei velocisti puri)... però rischi di arrivare cotto sulle montagne.


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Re: Idee per nuovi tipi di corse

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Io pensavo alla formula dei primi Giri, dove se arrivi primo prendi 1 puntoo, se arrivi secondo 2 e così via (e vince chi ha meno punti)

Se invece la formula è quella della "maglia ciclamino" effettivamente sarebbe come dici tu (e vincerebbero probabilmente quei corridori alla Alaphilippe versatili su più terreni, magari disinteressandosi completamente dei tapponi). Ma di fatto sarebbe come la vecchia coppa del mondo rispetto alle singole prove... cioè interesse relativamente poco


guidobaldo de medici
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

Messaggio da leggere da guidobaldo de medici »

Trullo ha scritto: mercoledì 23 ottobre 2019, 18:01 Io pensavo alla formula dei primi Giri, dove se arrivi primo prendi 1 puntoo, se arrivi secondo 2 e così via (e vince chi ha meno punti)
ma dài, non sapevo. che formula pazzesca :o


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Re: Idee per nuovi tipi di corse

Messaggio da leggere da Trullo »

Sarebbe interessante provare a riesumarla caso mai in una breve corsa a tappe, prettamente tappe impegnative (tipo Tour of Alps o Delfinato)


guidobaldo de medici
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

Messaggio da leggere da guidobaldo de medici »

comunque, i famosi abbuoni sono proprio una forma di classifica a punti mascherata, cioè il tentativo di premiare chi arriva davanti e penalizzare chi arriva dietro. questo per avere più agonismo, sopratutto nelle fasi finali di corsa.
tra l'altro, a me gli abbuoni hanno sempre dato fastidio, proprio perché introducono un elemento anomalo in una corsa a tempo. se arrivi 5 secondi prima arrivi 5 secondi prima, perché devi ottenere 20 secondi di vantaggio? è ingiusto.
o fai la classifica a tempo, o fai una classifica a punti. una delle due.


Bomby
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

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Trullo ha scritto: mercoledì 23 ottobre 2019, 15:16
Patate ha scritto: mercoledì 23 ottobre 2019, 13:18
Con i mezzi attuali e le strade asfaltate credo sia stravagante ma fattibile
Con i mezzi attuali e le strade asfaltate, al 70% arriverebbe una fuga di uomini fuori classifica e al 30% finirebbe in una volata di gruppo
Ma infatti io dico di riesumare vecchie tappe ma non così vecchie (comunque ce li vedo io i corridori di oggi con una bici pesante, con una geometria antica, con il cambio sul telaio e i rapporti dell'epoca a fare certe tappe...).
Cioè, tappe ragionevolmente entro gli ultimi 50-60 anni, con eccezioni per tappe da leggenda che avrebbero senso a tutt'oggi, tipo la Cuneo-Pinerolo, che con rapporti più duri potrebbe venire davvero più selettiva.

Per chi si chiedeva i tempi, direi che 7-8 mesi per costruire 24 bici per ogni squadra (8 bici alla partenza, 8 per prima ammiraglia e 8 per seconda) sono sufficienti, non si deve progettarle da nuovo, basta recuperare vecchi progetti, oppure affidarsi a chi ancora oggi produce bici tradizionali. La grande partenza quest'anno è stata annunciata a giugno se non ricordo male: basta fare l'annuncio più o meno in quel periodo, magari al primo giorno di riposo. L'anno prossimo si fa la tappa Cuneo-Pinerolo 1949 con bici dell'epoca, attrezzatevi. Anzi, magari ci si può mettere d'accordo con le aziende prima, una volta decisa tappa e anno loro possono anche partire. Poi le bici non è necessario averle pronte tutte a gennaio, lì basta avere la prima dozzina da assegnare ai candidati a partecipare al Giro, per le altre c'è tempo.
Alla fine si organizza una mega-asta di beneficienza, in cui buona parte delle bici che hanno corso la tappa vengono vendute al miglior offerente (con diritto di prelazione per i corridori che le hanno usate).


dietzen
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

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guidobaldo de medici ha scritto: mercoledì 23 ottobre 2019, 17:08 mi chiedo come potrebbe funzionare un gt a punti, invece che a tempo.
i punti in palio però dovrebbero essere gli stessi in ogni tappa (non come accade ora con la maglia verde, per capirci).
è difficile dire cosa succederebbe.
probabilmente vincerebbero corridori tipo sagan, capaci di piazzarsi fra i primissimi nelle volate e tenere nelle tappe intermedie, recuperando poi nei tapponi di montagna.
la particolarità dei grandi giri è però proprio quella di richiedere uno sforzo e un'attenzione costante per tre settimane, ogni giorno. la resistenza e il recupero sono doti fondamentali per un uomo che punta al giro o al tour, poter fare una tappa a mezzo servizio ogni due-tre giorni cambierebbe probabilmente i valori in campo.
più interessante potrebbe invece essere la somma dei piazzamenti, magari sarebbe un'idea provarla in una piccola corsa a tappe.


herbie
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

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sposo in pieno l'idea di Bomby, gran pensata.
All'interno di una grande corsa a tappe, annunciata alla presentazione, la "tappa d'epoca". Andrebbero determinate alcune specifiche tecniche per uniformare le bici delle varie squadre, cosa fondamentale peso e materiali utilizzati, ma mi pare anche una cosa fattibile, e con un ritorno commerciale, visto come vanno sul mercato le bici d'epoca.

Per altro, non è detto che con quelle bici e quei rapporti, ci siano davanti gli stessi corridori, sono sicuro che qualcuno faticherebbe molto ad adattarsi, con tutto vantaggio per l'incertezza.


Bomby
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

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Esatto, nulla vieta di costruire altre repliche delle bici...

Maurone, se hai letto, non voglio i diritti, basta solo dire che l'idea l'hai avuta leggendo qui (e anche un congruo pass per la eventuale corsa svolta con una modalità simile :mrgreen: ).


Bomby
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

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Esatto, nulla vieta di costruire altre repliche delle bici... Io l'ho pensata così quasi più per mettere fuori l'atleta dalla confort zone che per rievocare una tappa d'epoca: è un insieme pensato per aggiungere appeal. E poi non possono dire "non si può fare, non è sicuro": n anni fa l'hanno fatta con mezzi simili, la puoi fare anche tu. E poi puoi usare il casco a differenza loro!

Maurone, se hai letto, non voglio i diritti, basta solo dire che l'idea l'hai avuta leggendo qui (e anche un congruo pass per la eventuale corsa svolta con una modalità simile :mrgreen: ).


guidobaldo de medici
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Re: Idee per nuovi tipi di corse

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dietzen ha scritto: mercoledì 23 ottobre 2019, 19:28
guidobaldo de medici ha scritto: mercoledì 23 ottobre 2019, 17:08 mi chiedo come potrebbe funzionare un gt a punti, invece che a tempo.
i punti in palio però dovrebbero essere gli stessi in ogni tappa (non come accade ora con la maglia verde, per capirci).
è difficile dire cosa succederebbe.
probabilmente vincerebbero corridori tipo sagan, capaci di piazzarsi fra i primissimi nelle volate e tenere nelle tappe intermedie, recuperando poi nei tapponi di montagna.
la particolarità dei grandi giri è però proprio quella di richiedere uno sforzo e un'attenzione costante per tre settimane, ogni giorno. la resistenza e il recupero sono doti fondamentali per un uomo che punta al giro o al tour, poter fare una tappa a mezzo servizio ogni due-tre giorni cambierebbe probabilmente i valori in campo.
più interessante potrebbe invece essere la somma dei piazzamenti, magari sarebbe un'idea provarla in una piccola corsa a tappe.
in teoria è così, dovrebbero essere favoriti corridori come sagan matthews van aert, lo stesso van der poel, alaphilippe schachmann eccetera. però diventerebbe decisivo il disegno complessivo del GT... mi spiego... se tu fai un gt a punti con due tappe di montagna in più... e due volate in meno... riequilibri le cose... a quel punto, anche gli scalatori rientrerebbero in gioco.

il dato che mi interessa del gt a punti è che sarebbe molto combattuto... l'agonismo sarebbe al top.
anche con degli aspetti problematici, come fa notare trullo.


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