Luca90 ha scritto: ↑venerdì 6 settembre 2019, 3:54
Abruzzese ha scritto: ↑venerdì 6 settembre 2019, 3:40
Luca90 ha scritto: ↑venerdì 6 settembre 2019, 3:32
Però Joao rodrigues le ha fatte in una professional e questa è una differenza rispetto al porto Continental... no?
No, per me il discorso non cambia. Basta che prendi tutti i suoi risultati fatti quest'anno (e in parte lo scorso anno) nelle corse portoghesi e li confronti con quelli nelle gare disputate al di fuori dai confini nazionali. Posso concedere il Giro di Danimarca, che per conformazione non era esattamente l'ideale per le ambizioni di un team come il Porto, però nelle altre la differenza è evidente e certe cose anche i team manager le notano. Può anche esserci chi ti dà una possibilità, però poi o dimostri che certe prestazioni non sono frutto dei chiari di luna e quindi riesci a ritagliarti uno spazio anche lì dove conta, oppure fai 1-2 anni ma poi te ne torni da dove sei venuto.
Per esempio rui costa o Oliveira che sono portoghesi anche loro come sono venuto fuori nel world tour?
Perché loro, da una certa età in avanti, in Portogallo ci hanno corso pochissimo. Sicuramente ci saranno stati anche tempi diversi come opportunità e probabilmente nella loro federazione avranno preferito investire su altri progetti molto validi (il velodromo di Anadia che ha ospitato anche rassegne continentali e mondiali, tanto è vero che sono usciti anche validi pistard portoghesi, come i fratelli Ivo e Rui Oliveira) ma probabilmente prima anche la nazionale portoghese aveva la possibilità di andare a disputare più gare in giro per l'Europa, dove le doti di ragazzi come loro vennero fuori: quel famoso Giro delle Regioni del 2007 che ho ricordato in altre occasioni, in cui partecipò anche Froome che era ancora kenyano, lo vinse proprio Rui Costa. Oliveira un anno me lo ricordo fare una bellissima azione solitaria al Liberazione. Insomma, entrambi avevano la possibilità di correre in gare che erano notate da tutti i più importanti addetti ai lavori.
Joao Rodrigues invece ha sì fatto qualche esperienza (ha corso pure lui un Tour de l'Avenir e qualche altra gara) ma era inserito già nel contesto di formazioni Continental portoghesi, cosicché ha cercato di crescere soprattutto in ambito locale o comunque in altre corse di seconda fascia. In questo modo quindi primo probabilmente non era pronto per confrontarsi con un certo ciclismo totalmente diverso a quello a cui era abituato e secondo al momento non ha fatto ancora quel salto di qualità in termini di costanza di rendimento da permettergli un salto stabile nel World Tour, come invece era avvenuto per i suoi connazionali. Una chance potrebbe averla, però poi deve essere lui a dimostrare di valere la massima categoria, altrimenti rischia di finire come tanti altri corridori e vari suoi connazionali che facevano i fenomeni solo nelle corse di casa.
Comunque questi messaggi direi di copiarli anche nella discussione sul ciclismo portoghese, visto che abbiamo utenti che conoscono molto bene il movimento e lo seguono appassionatamente, così sentiamo anche il loro parere
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