Niи ha scritto: ↑venerdì 13 settembre 2019, 16:58
Sinceramente non so la genesi della regola non scritta. Chiaramente chi è in gruppo e pedala, se l'ha creata è perché evidentemente se il ciclismo professionistico diventa un tutti contro tutti dal km 0, un grande giro non lo finisce nessuno. Nel senso che le cadute intoppi meccanici accadono a tutti e se ogni volta che capita, parte un attacco, i corridori si sfinirebbero ad inseguirsi e magari verrebbe anche meno lo spettacolo in montagna se in una tappa di pianura una squadra arriva a 20 minuti. E il fatto che la caduta può capitare a tutti, fa abbastanza comodo a tutti avere questa salvaguardia.
Da quello che ho capito, in gruppo si incazzano parecchio se queste regole non scritte vengono infrante. Come anche ad esempio attaccare durante un rifornimento.
Piu` che altro per come funzionano le dinamiche del ciclismo, un corridore che non ha una squadra forte, se attaccato dopo una caduta, non perde solo i 20-30" che servono a rimettersi in sella, puo` tranquillamente perdere 15'.
E siccome nel ciclismo, visto come funziona il muoversi in gruppo, la caduta spesso non e` colpa del singolo che ha avuto solo sfiga a stare dal lato della strada dove e` caduto qualcuno, questo renderebbe i GT una roulette.
Decenni fa le dinamiche erano diverse e i distacchi erano maggiori, anche se perdevi 6' in una tappa eri ancora in gioco per le posizioni che contano, ora praticamente ti conviene uscire del tutto di classifica e puntare alla maglia dei GPM.
Ps: sono anche io in ufficio, ma da solo, nessuno controlla davvero