una cosa che detesto, le corse a tappe di una settimana

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
guidobaldo de medici
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una cosa che detesto, le corse a tappe di una settimana

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non sono né carne né pesce. non hanno il fascino delle classiche né quello dei GT. mediaticamente non "arrivano", non suscitano emozioni.
si salvano solo Parigi-Nizza e Tirreno-Adriatico (che anzi sono molto spettacolari, ma nonostante siano così spettacolari non passano la barriera emato-encefalica degli sportivi, segno del fatto che è proprio la formula che non piace).

cosa ci vuole a togliere di mezzo questi ibridi e sostituirli con 3 belle corse in linea? sabato-mercoledì-domenica.
concentri l'organizzazione su 3 corse nello spazio di una settimana, concentri i premi e alzi il livello della competizione.
inoltre, puoi curare molto meglio tutti gli aspetti organizzativi logistici e di percorso (evitando magari quello che è successo al tour de pologne, e sperando che non succeda più).

secondo me, facendo così, si aprirebbe lo spazio per dei "lombardia" seminati lungo tutto l'anno. cioè delle classiche per scalatori. una cosa che nel ciclismo di oggi manca. faccio un esempio. una cosa è avere la 4a tappa della vuelta a andalucia (che solo a dirla dà un senso di anonimato), e un cosa diversa sarebbe avere un "lombardia" andaluso a fine febbraio. ci sarebbe più richiamo, più cornice. lo so che rompo le scatole


oronzo2
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Re: una cosa che detesto, le corse a tappe di una settimana

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Dimentichi il ruolo che svolgono di preparazione ai GT


marco_graz
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Iscritto il: giovedì 6 ottobre 2016, 16:26

Re: una cosa che detesto, le corse a tappe di una settimana

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Beh le classiche italiane di Settembre-Ottobre rappresentano esattamente quello che vorresti anzi l'anno scorso (chissa' in quale topic) si parlava proprio di raggruppare ulteriormente le classiche italiane dove metterci anche le Strade Bianche che e' un po' fuori posto nell'attuale collocazione magari seguita/anticipata da altre strade bianche o muri (o entrambi), marchigiane.

Obbiettivamente non sarei d'accordo con te, visto che come e' stato ricordato sono di preparazione ai GT, pero' se poi vado a vedere le corse che seguo di piu' e guardo in TV sono le classiche/semiclassiche (Italiane in particolare) e i GT, con le gare a tappe di una settimana che praticamente non guardo (quest'anno per voglia ho visto il giro di Sicilia, per noia qualche cosa del Polonia che e' l'unica corsa di qui e quindi un po' mi sta a cuore)..quindi ad essere coerente coi miei interessi dovrei sposare l'idea :diavoletto:


Theakston
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Iscritto il: venerdì 9 settembre 2016, 16:25

Re: una cosa che detesto, le corse a tappe di una settimana

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No, a me non dispiacciono, se sono equilibrate come tipologie di percorsi.
Io detesto le corse a tappe di due giorni e quelle dove 4 tappe su 5 si concludono allo sprint.


kokkelkoren
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Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 18:10

Re: una cosa che detesto, le corse a tappe di una settimana

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Non sono assolutamente d'accordo.
A me piccole corse a tappe piacciono molto, purche siano costruite con criterio (non quindi 4 volate ed una cronosquadre).
Inoltre per chi è scalatore o cronoman quali altre possibilità ci sarebbero di portare a casa una vittoria ??
La carriera di Spilak (ad esempio) potrebbe concludersi qua.

Tra le corse purtroppo scomparse ad esempio ricordo il Criterium Internazionale che aveva un formato molto valido (Corsa in linea, arrivo in salita, breve crono) e premiava i corridori 'completi'.


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Maìno della Spinetta
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Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 15:53

Re: una cosa che detesto, le corse a tappe di una settimana

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guidobaldo de medici ha scritto: giovedì 3 ottobre 2019, 16:26 non sono né carne né pesce. non hanno il fascino delle classiche né quello dei GT. mediaticamente non "arrivano", non suscitano emozioni.
si salvano solo Parigi-Nizza e Tirreno-Adriatico (che anzi sono molto spettacolari, ma nonostante siano così spettacolari non passano la barriera emato-encefalica degli sportivi, segno del fatto che è proprio la formula che non piace).

cosa ci vuole a togliere di mezzo questi ibridi e sostituirli con 3 belle corse in linea? sabato-mercoledì-domenica.
concentri l'organizzazione su 3 corse nello spazio di una settimana, concentri i premi e alzi il livello della competizione.
inoltre, puoi curare molto meglio tutti gli aspetti organizzativi logistici e di percorso (evitando magari quello che è successo al tour de pologne, e sperando che non succeda più).

secondo me, facendo così, si aprirebbe lo spazio per dei "lombardia" seminati lungo tutto l'anno. cioè delle classiche per scalatori. una cosa che nel ciclismo di oggi manca. faccio un esempio. una cosa è avere la 4a tappa della vuelta a andalucia (che solo a dirla dà un senso di anonimato), e un cosa diversa sarebbe avere un "lombardia" andaluso a fine febbraio. ci sarebbe più richiamo, più cornice. lo so che rompo le scatole
io sono abbastanza d'accordo con Guidobaldo,
però sono più specifico: TA e Pa-NI non mi dispiacciono, aprono la stagione europea seria e sanno di sanremo.
San Luis e Down Under aprono e basta, mi vanno.

Quelle che non reggo sono quelle spagnole: una caterva e spesso inutili.


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Salvatore77
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Iscritto il: domenica 9 gennaio 2011, 19:14

Re: una cosa che detesto, le corse a tappe di una settimana

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La cosa che non apprezzo tanto delle corse di una settimana, è che troppe volte sono corse in funzione di altro. Magari in certe squadre si approfitta di tali corse per mettere come leader l'enfant du pays che poi nelle corse più importanti fa il gregario.
Non lo apprezzo ma non è un male. Se l'ottica è vedere sempre al top i capitani allora è un male però alla fine come ragionamento ci può stare.

Naturalmente le corse di una settimana sono serbatoio di vittorie per molti velocisti, quindi visibilità diffusa, niente di eclatante ma ci mangiano un po' tutti.


1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
giorgio ricci
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Re: una cosa che detesto, le corse a tappe di una settimana

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Quando ero un ragazzino, Tirreno Adriatico a parte, non ne vedevamo mai. Sentire parlare di Criterium international, Giro di Catalogna o Giro dei paesi baschi era rarissimo, pochi trafiletti sui giornali sportivi e i risultati stampati nelle pagine finali di BS.
Ricordo un viaggio in Spagna, dove sono rimasto un ora a guardare la Vuelta a Burgos, perché in Italia queste corse erano fantascienza (rammento vinse Antequera).
Ora ne vediamo molte, forse troppe , e vista l'atavica carenza patita da giovane, posso dire che è meglio cosi.
Non tutte queste gare sono da buttare, anzi, molte hanno il loro perché, a cominciare da TA e PN, non solo corse di preparazione, ma una vera cerimonia d'apertura della stagione. Salverei per tradizione Baschi, Catalogna, Romandia, Svizzera e Delfinato. A volte brutte, ma sono corse che vivono di vita propria, non solo preparazioni. Altre sono assurde, soprattutto quelle che si decidono solo con la crono, peggio, la cronoisquadre, o un solo arrivo decente in mezzo al nulla assoluto.
Sono nate da pochi anni tantissime competizioni nazionali, vedi Croazia, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Austria ecc ecc.
Per me va bene, basta non guardarle.
Ricordo che prima non era meglio, solo erano tutte concentrate in poche nazioni. Ricordo Settimana Catalana (doppione del Catalogna) , Bicicleta Basca, Vuelta Castilla y Leon, Giro d'Aragona e altre.
Molte sopravvivono, altre sono dimenticate. Direi che a parte le gare citate sopra, condivido e approvo il ragionamento di Ser Guidobaldo.
Ps: hanno fatto proliferare queste garette del c... e poi hanno fatto sparire Giro del Lazio, Veneto, Campania, Campionato di Zurigo.


kreuziger80
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Re: una cosa che detesto, le corse a tappe di una settimana

Messaggio da leggere da kreuziger80 »

A me pare che vi sfugga un elemento fondamentale: le corse a tappe di una settimana rappresentano il modo migliore per promuovere un territorio dal punto di vista turistico e per questo motivo possono ottenere finanziamenti sostanziosi dalle amministrazioni locali.
Finanziamenti=Copertura televisiva=Accresciuto interesse per la corsa.

Nuove corse in linea non avrebbero la stessa capacità di promozione del territorio e quindi difficilmente potrebbero contare su finanziamenti pubblici e dovrebbero autofinanziarsi. Per di più è molto più difficile convincere le varie squadre a spostarsi da un paese all'altro per gare di un solo giorno.

Insomma le gare a tappe di una settimana non saranno particolarmente esaltanti ma accontentano un po' le esigenze di tutti: organizzatori, amministratori locali, squadre, uomini di classifica, cronomen e velocisti.


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Maìno della Spinetta
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Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 15:53

Re: una cosa che detesto, le corse a tappe di una settimana

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

kreuziger80 ha scritto: giovedì 3 ottobre 2019, 22:47 A me pare che vi sfugga un elemento fondamentale: le corse a tappe di una settimana rappresentano il modo migliore per promuovere un territorio dal punto di vista turistico e per questo motivo possono ottenere finanziamenti sostanziosi dalle amministrazioni locali.
Finanziamenti=Copertura televisiva=Accresciuto interesse per la corsa.

Nuove corse in linea non avrebbero la stessa capacità di promozione del territorio e quindi difficilmente potrebbero contare su finanziamenti pubblici e dovrebbero autofinanziarsi. Per di più è molto più difficile convincere le varie squadre a spostarsi da un paese all'altro per gare di un solo giorno.

Insomma le gare a tappe di una settimana non saranno particolarmente esaltanti ma accontentano un po' le esigenze di tutti: organizzatori, amministratori locali, squadre, uomini di classifica, cronomen e velocisti.
anche il trofeo Tim se del resto,
ma qua si parlava di emozione, non di business plan. Che abbiano ragion d'essere non ci piove, ma meglio un derby di un Trofeo Berlusconi


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nino58
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Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 14:38

Re: una cosa che detesto, le corse a tappe di una settimana

Messaggio da leggere da nino58 »

Diciamo che servono, perchè servono, ma entusiasmare è un'altra cosa.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
cassius
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Re: una cosa che detesto, le corse a tappe di una settimana

Messaggio da leggere da cassius »

Come hanno già scritto in tanti, le corse di una settimana servono agli atleti per crescere di condizione e alle squadre per avere una logistica più semplice rispetto a fare N corse di un giorno (e infatti il calendario si sta "deframmentando" per venire incontro a questo tipo di esigenza).
Dopodichè è vero che la lotta per la classifica spesso interessa assai poco, ne arriva uno che "vola" e bastona tutti quanti (che so, Roglic al Romandia quest'anno).


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eliacodogno
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Re: una cosa che detesto, le corse a tappe di una settimana

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giorgio ricci ha scritto: giovedì 3 ottobre 2019, 21:51 Ricordo che prima non era meglio, solo erano tutte concentrate in poche nazioni. Ricordo Settimana Catalana (doppione del Catalogna) , Bicicleta Basca, Vuelta Castilla y Leon, Giro d'Aragona e altre.
Molte sopravvivono, altre sono dimenticate. Direi che a parte le gare citate sopra, condivido e approvo il ragionamento di Ser Guidobaldo.
Diciamo che molte sono anche state significativamente ridotte: due o tre tappe altro che una settimana.
Per arrivare alla Vuelta Murcia che è diventata una gara di un giorno


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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