Oltre i limiti del ridicolo

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
rob
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Vicenda oltremodo ridicola, ma non solo! Se la "narrazione" si è potuta protrarre fino alla fine di Novembre è per la sinergia (diciamo così..) di interessi vari. Ma si dà la notizia della perdita del lavoro di 50 persone con tanto di foto dei responsabili dello sfascio dal ministro e marchio in grande evidenza? È una vicenda che da il segno di un ambiente provinciale, un po' gretto, totalmente indifeso. Mi domando in quale altro ambiente si sarebbero potute sperimentare così ardite nuove frontiere del marketing...?
Ma vi pare che tutto si svolga sotto gli occhi di tutti e nessuna delle istituzioni preposte alzi un dito? Non una diffida, non un parere, non un comunicato stampa da parte dell'Uci. Mi si dirà che non c'era nulla di ufficiale e che quindi nulla si poteva fare, vi sembra un argomento questo? Capisco la necessità di non porre troppi paletti all'ingresso di nuovi sponsor ma arrivare a questi paradossi senza perdere credibilità non è veramente possibile


cassius
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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rob ha scritto: sabato 23 novembre 2019, 7:28 Vicenda oltremodo ridicola, ma non solo! Se la "narrazione" si è potuta protrarre fino alla fine di Novembre è per la sinergia (diciamo così..) di interessi vari. Ma si dà la notizia della perdita del lavoro di 50 persone con tanto di foto dei responsabili dello sfascio dal ministro e marchio in grande evidenza? È una vicenda che da il segno di un ambiente provinciale, un po' gretto, totalmente indifeso. Mi domando in quale altro ambiente si sarebbero potute sperimentare così ardite nuove frontiere del marketing...?
Ma vi pare che tutto si svolga sotto gli occhi di tutti e nessuna delle istituzioni preposte alzi un dito? Non una diffida, non un parere, non un comunicato stampa da parte dell'Uci. Mi si dirà che non c'era nulla di ufficiale e che quindi nulla si poteva fare, vi sembra un argomento questo? Capisco la necessità di non porre troppi paletti all'ingresso di nuovi sponsor ma arrivare a questi paradossi senza perdere credibilità non è veramente possibile
Ex post non si può fare nulla.
Ma si possono mettere regole ben precise su cosa fare per qualificarsi come "squadra professionistica in costruzione" e poter far firmare contratti alla gente.
Rilancio la mia proposta: timeline ben precisa di scadenze, tipo lettera AD sponsor principale entro che so 30 aprile, fidejussione entro il gg/mm, limiti minimi di importo per sponsor principale (anche in una Continental), budget minimo extra staff (se no rischi di non avere 1€ per fare trasferte e gare) ecc.
Tutta roba che uno sponsor seriamente intenzionato non abbia problemi a fare, ma che renda la vita impossibile ai cazzari.

Si perderà qualche squadra? Pazienza. Meglio pochi ma buoni.
Qui con al Epowers, leggo, c'è gente che ha lasciato lavori per firmare un contratto e poi rimanere a spasso.
E ripenso al caso Sony-Ericsson del 2005 che ha decretato la fine della carriera di Ferretti, che non si meritava di essere preso in giro così.


rob
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Concordo pienamente sulla necessità di articolare una tempistica certa per la formazione di nuovi teams. Le modalità e le tempistiche più opportune da definire con il libero contributo di tutti gli attori potenzialmente coinvolti. Ma dovrebbe essere molto chiaro che, decorsi detti tempi, a nessuno sarebbe permesso di diffondere notizie tendenziose a mezzo stampa.
Anche io ricordo il caso Sony-Ericson: fu un vero choc. Nel tempo si sono poi susseguiti vari episodi, alcuni segnati da buona fede altri no... Il dato è che chiunque potrebbe orchestrare un giochetto così e, praticamente, a costo zero.
Altra cosa che si potrebbe fare sarebbe creare una Black List di soggetti che furbescamente avessero provato a crearsi un immagine attraverso questi metodi. Non mi sembrerebbe giusto ritrovarseli, che ne so, protagonisti di manifestazioni parallele ad un GT, faccio un esempio assurdo, che nella realtà non si potrebbe presentare, tanto per spiegarmi....
Questo si potrebbe fare subito, anche per il pregresso


henny5
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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cassius ha scritto: venerdì 22 novembre 2019, 22:58 E un'altra: l'UCI non potrebbe stabilire delle tappe minimali nella costituzione di una squadra? Anche Continental.
Cioè se entro il gg/mm non hai fatto questo step, questa fidejussione, la lettera dell'AD dello sponsor principale...allora ciccia, ritenti l'anno dopo e ogni contratto eventualmente firmato è carta straccia.
certo che esiste https://www.federciclismo.it/it/documen ... 85b76a508/ questa è la versione italiana poi c'è la versione in inglese sul sito dell'UCI uci.org/docs/default-source/rules-and-regulations/part-ii-road/2-roa-20191023-e.pdf?sfvrsn=d44c43fd_12 . La data cruciale per costituire la squadra era 1/10. Dal punto di vista professionale coloro che hanno partecipato attivamente alla costituzione di questa squadra fantasma(soprattutto i team manager) si dovrebbero fare almeno un esame di coscienza. Io se dovessi creare una squadra professional per prima cosa rispettarei i criteri etici, finanziari ed amministrativi stabiliti dall'UCI per poi pensare a firmare i corridori ed invece sti tizi si sono fatti pubblicità ed qualcuno ha dato credito a questi...incredibile. Anche i corridori, in minima parte, hanno delle responsabilità. già il fatto che lo staff non volesse a che fare con procuratori o avvocati era un segnale ma firmare un contratto in un casello autostradale, scritto in una lingua che, praticamente, non conosci... è da matti.


cassius
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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henny5 ha scritto: sabato 23 novembre 2019, 14:36
cassius ha scritto: venerdì 22 novembre 2019, 22:58 E un'altra: l'UCI non potrebbe stabilire delle tappe minimali nella costituzione di una squadra? Anche Continental.
Cioè se entro il gg/mm non hai fatto questo step, questa fidejussione, la lettera dell'AD dello sponsor principale...allora ciccia, ritenti l'anno dopo e ogni contratto eventualmente firmato è carta straccia.
certo che esiste https://www.federciclismo.it/it/documen ... 85b76a508/ questa è la versione italiana poi c'è la versione in inglese sul sito dell'UCI uci.org/docs/default-source/rules-and-regulations/part-ii-road/2-roa-20191023-e.pdf?sfvrsn=d44c43fd_12 . La data cruciale per costituire la squadra era 1/10. Dal punto di vista professionale coloro che hanno partecipato attivamente alla costituzione di questa squadra fantasma(soprattutto i team manager) si dovrebbero fare almeno un esame di coscienza. Io se dovessi creare una squadra professional per prima cosa rispettarei i criteri etici, finanziari ed amministrativi stabiliti dall'UCI per poi pensare a firmare i corridori ed invece sti tizi si sono fatti pubblicità ed qualcuno ha dato credito a questi...incredibile. Anche i corridori, in minima parte, hanno delle responsabilità. già il fatto che lo staff non volesse a che fare con procuratori o avvocati era un segnale ma firmare un contratto in un casello autostradale, scritto in una lingua che, praticamente, non conosci... è da matti.
Il 1 ottobre è tardissimo e poi semplicemente c'è una penale di 500 chf per ogni giorno di ritardo, una miseria.
Per me è come se mettessero in città il limite dei 130.


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simociclo
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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rinnovando i complimenti alla redazione di Cicloweb, che anche su questo argomento si rivela una spanna sopra alla concorrenza, ho una curisità; avete provato a sentire anche Tebaldi e Lerici? e tra i corridori pensiate sia possibile sapere cosa ha da dire Rebellin oppure qualcuno dei corridori accostati a sti delinquenti della Energy Power come Brambilla? sarei curioso, ma immagino sia complicato :)


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Basso
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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simociclo ha scritto: sabato 23 novembre 2019, 15:33 rinnovando i complimenti alla redazione di Cicloweb, che anche su questo argomento si rivela una spanna sopra alla concorrenza, ho una curisità; avete provato a sentire anche Tebaldi e Lerici? e tra i corridori pensiate sia possibile sapere cosa ha da dire Rebellin oppure qualcuno dei corridori accostati a sti delinquenti della Energy Power come Brambilla? sarei curioso, ma immagino sia complicato :)
Innanzitutto grazie Simo e grazie a tutti gli altri per i complimenti :)

No, non abbiamo provato a sentire né Tebaldi né Lerici - il quale poco fa, come sempre fatto finora, ha mandato l'ennesima lettera aperta solo a Tuttobici. Scelta legittima, ci mancherebbe.

Ci dai uno spunto interessante relativamente ai corridori accostati, può essere un ottimo proseguimento per i prossimi giorni. Torneremo ancora sul tema comunque, potrebbero esserci anche altre dichiarazioni nei prossimi giorni.

Sul tema, ho provato a chiedere ad un procuratore se avesse avuto qualche corridore legato al progetto e mi ha risposto "no, non ci ho mai creduto per fortuna e ho tenuto lontano i miei".


11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
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Beppugrillo
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Io la ricostruzione di Lerici la trovo molto più logica dell'idea diffusa qui che azienda e staff abbiano truffato i corridori per farsi pubblicità, visto che promuoversi con una pubblica dimostrazione di disonestà e incompetenza mi sembra la scelta di marketing più autolesionistica della storia


rob
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Ringrazio e mi complimento anche io con la redazione. Aspetto di leggere ulteriori sviluppi: sarebbe interessante riuscire ad andare più a fondo della cosa.
Mi permetto di indicare anche io uno spunto. Si potrebbe sentire RCA per chiedere loro cosa ne pensino e se abbiano maturato perplessità in relazione al prossimo "giro-e" in partenza dall'Ungheria (credo che il succo della questione sia qui)


Winter
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Beppugrillo ha scritto: sabato 23 novembre 2019, 16:27 Io la ricostruzione di Lerici la trovo molto più logica dell'idea diffusa qui che azienda e staff abbiano truffato i corridori per farsi pubblicità, visto che promuoversi con una pubblica dimostrazione di disonestà e incompetenza mi sembra la scelta di marketing più autolesionistica della storia
C è qualcosa che non quadra..
l uci non ha mai registrato la squadra..
In più da intervista precedente.. al 29 ottobre..non avevano ancora costituito la società , parole di lerici
senza società .. come puoi aver sottoscritto dei contratti validi?

Con i soldi governativi..a volte ti può andar male
Quanto deve il Venezuela a savio?

Ottima ricostruzione cicloweb


Winter
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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cassius ha scritto: sabato 23 novembre 2019, 11:01 Qui con al Epowers, leggo, c'è gente che ha lasciato lavori per firmare un contratto e poi rimanere a spasso.
chi?
Parlo non di 500 euro al mese..


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Beppugrillo
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Winter ha scritto: sabato 23 novembre 2019, 17:39
Beppugrillo ha scritto: sabato 23 novembre 2019, 16:27 Io la ricostruzione di Lerici la trovo molto più logica dell'idea diffusa qui che azienda e staff abbiano truffato i corridori per farsi pubblicità, visto che promuoversi con una pubblica dimostrazione di disonestà e incompetenza mi sembra la scelta di marketing più autolesionistica della storia
C è qualcosa che non quadra..
l uci non ha mai registrato la squadra..
In più da intervista precedente.. al 29 ottobre..non avevano ancora costituito la società , parole di lerici
senza società .. come puoi aver sottoscritto dei contratti validi?

Con i soldi governativi..a volte ti può andar male
Quanto deve il Venezuela a savio?

Ottima ricostruzione cicloweb
Non dico che è perfettamente lineare, non ho gli elementi per valutarlo. Dico che la catena di cause e effetti descritta da Lerici mi sembra molto più logica di quella assunta qua


dietzen
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Beppugrillo ha scritto: sabato 23 novembre 2019, 16:27 Io la ricostruzione di Lerici la trovo molto più logica dell'idea diffusa qui che azienda e staff abbiano truffato i corridori per farsi pubblicità, visto che promuoversi con una pubblica dimostrazione di disonestà e incompetenza mi sembra la scelta di marketing più autolesionistica della storia
però nella lettera che allega lerici non c'è traccia del governo ungherese, come invece dice nella lettera aperta. questi famosi milioni ungheresi continuano a essere voci, senza niente di scritto.
quella postata è un più semplice incarico datogli dall'azienda di ebikes, che peraltro sottolinea che non può fare contratti a nome loro, da cui la necessità di creare una società ad hoc (che peraltro non era ancora stata fatta).


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Slegar
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Vicenda ridicola che potrebbe nascondere scenari ben più gravi (non bisogna porre limiti al peggio).

Vista così sembra proprio che il mondo del ciclismo non riesca a scrollarsi di dosso l'etichetta di "Ciao mama, sono arrivato uno".

In tutto questo delirio, chi fa una magra figura è proprio l'UCI che, come il tardo impero romano d'occidente, non riesce a controllare le scorribande di una piccola tribù di barbari. Dopo che nell'elenco dele squadre che hanno fatto richiesta di licenza non c'era questa fantomatica squadra ungherese sono uscite delle notizie, di fatto comunicati stampa, in cui comparivano i termini licenza WorldTour o Professional (8/10), Commissione delle Licenze Uci, Professional (21/11), tutti termini specifici della federazione ciclistica internazionale e, spero, registrati da loro. L'UCI, quando era evidente che la storia della richiesta della licenza era tutta una balla, non è scesa in campo direttamente per diffidare chi usava la federazione stessa in modo improprio; se un impresario parla in giro che non gli ho dato un lavoro, dopo che lui nemmeno me l'ha chiesto, una pec da parte mia non gliela leva nessuno, giusto per iniziare. Poiché si presume che l'Italia a livello ciclistico non sia il Nepal o il Ciad, le notizie che appaiono sui siti specializzati prima o poi ad Aigle arrivano. Nel momento in cui il giorno 8 ottobre, tre giorni dopo aver diramato l'elenco delle squadre che hanno fatto richiesta di licenza, appare un articolo il cui titolo è TEAM EPOWERS FACTORY: «SOLO RIMANDATI, STIAMO COMPLETANDO LA DOCUMENTAZIONE» come minimo dall'UCI ci si aspetta un comunicato che sbugiardi quanto detto da Lerici e che diffidi lo stesso e i suoi sodali a diffondere notizie false e ad accostare il nome UCI e derivati a questa squadra.

Però per l'UCI è importante la lunghezza dei calzini.
dietzen ha scritto: sabato 23 novembre 2019, 18:58 quella postata è un più semplice incarico datogli dall'azienda di ebikes, che peraltro sottolinea che non può fare contratti a nome loro, da cui la necessità di creare una società ad hoc (che peraltro non era ancora stata fatta).
Fossi in Lerici (ma per fortuna non sono lui e, forse, sono meno gnucco) un biglietto aereo per l'Amazzonia me lo comprerei subito per sparire subito dalla circolazione e non rendere conto a chi mi chiederà i danni (come l'esempio qui sotto):
https://www.tuttobiciweb.it/article/201 ... dro-lerici

L'autorizzazione di Pocze è del 19 agosto e nella sua gnuccaggine ha tirato dentro, tra gli altri, Norma Gimondi come consulente personale il 20 settembre ( https://www.tuttobiciweb.it/article/1569004102 ) e come Responsabile legale e contrattuale il 23 settembre ( https://www.tuttobiciweb.it/article/201 ... iano-cima- )


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simociclo
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Beppugrillo ha scritto: sabato 23 novembre 2019, 16:27 Io la ricostruzione di Lerici la trovo molto più logica dell'idea diffusa qui che azienda e staff abbiano truffato i corridori per farsi pubblicità, visto che promuoversi con una pubblica dimostrazione di disonestà e incompetenza mi sembra la scelta di marketing più autolesionistica della storia
la ricostruzione di lerici fa acqua da tutte le parti e a me pare semplicemente il tentativo di scaricare le proprie responsabilità.
Oltre a quello sottolineato dal sempre attento dietzen, andrebbe chiesto a Lerici se a lui pare normale chiedere di firmare contratti senza avvocati e procuratori (e magari anche specificare meglio chi fossero le persone del "governo ungherese" perchè detta così non significa nulla)


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Beppugrillo
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Sì ho capito, ma io ho scritto che mi sembra molto più logica la sua ricostruzione (c'era un'idea, un progetto mezzo avviato, gente che si è tirata indietro e ciao) che questa cosa di costruire una squadra destinata a non esistere per farsi "pubblicità" (il prossimo passo qual è? Affiliarsi all'Isis per fare in modo che si parli di Epowers?). Poi lui può aver omesso delle cose, averle riportate in modo approssimativo, quello che vi pare.
Tra l'altro visto che parlate di UCI, mi sembra decisamente importante capire quale fosse lo scopo. Se volevano farsi pubblicità, come dite, ha sicuramente sbagliato l'UCI a dargli corda. Se volevano fare la squadra e non sono riusciti per incompetenza o altro invece dargli tempo e margine "normativo" poteva essere sensato (sensato non vuol dire intelligente o giusto), visto che non è che c'è la fila per creare nuove squadre


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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La lettera aperta di Lerici è assurda, non recepibile. Invece di nascondersi in preda ai sensi di colpa e alla vergogna, esce fuori distribuendo colpe a tutti, escluso se stesso. La cosa più folle è quando dice che l'UCI non controlla bene, che dovrebbe mettere delle regole molto più severe nella registrazione dei team. È pazzesco. Forse non lo sa, ma a capo di questa barzelletta c'era anche lui. Quindi in pratica sta dicendo che l'UCI non lo ha controllato a dovere perché era lui che doveva essere controllato.

Ma al di là della lettera aperta a cui allega una mail che non aggiunge nulla alla vicenda e non lo assolve dalle sue colpe, sono i racconti dei corridori ad inchiodare senza dubbio alcuno Tebaldi e Lerici.
Questi hanno fatto firmare dei contratti scritti in inglese, con una clausola di annullamento in caso di mancata formazione della squadra, in giro per caselli autostradali (ove ovviamente uno non ha neanche il tempo di leggere per bene quello che sta firmando) e impedendo ai corridori di portare il proprio procuratore/avvocato. Questi si chiamano contratti capestri e loro due li hanno fatti firmare ad un nutrito gruppo di neoprofessionisti, ragazzi giovani magari non troppo avvezzi a certi formalismi.
Io mi auguro che questi due signori non riescano mai più a mettere piede nel mondo del ciclismo professionistico.

Mi spiace dirlo, ma c'è anche tanta ingenuità da parte di sti ragazzi. Io se mi avessero fatto firmare un contratto di quel tipo, senza un avvocato, con quella clausola che lo rendeva carta straccia, non avrei dormito tranquillo neanche una notte. Anzi, credo che non avrei mai firmato.
Da questo punto di vista più che dare colpe all'UCI, tireri in ballo l'ACCPI. Chi più di loro dovrebbe pensare a difendere i diritti dei corridori? Ecco, quando sono usciti fuori tutti i rumours negativi attorno a questa squadra, l'ACCPI si è preoccupata di chiedere informazioni e di dare supporto ai ragazzi coinvolti? Non credo.
Cazzo, qui un po' tutti abbiamo sentito puzza di fregatura da almeno due mesi. Possibile che quelli direttamente coinvolti non se ne siano preoccupati??


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dietzen
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Beppugrillo ha scritto: sabato 23 novembre 2019, 21:51 Tra l'altro visto che parlate di UCI, mi sembra decisamente importante capire quale fosse lo scopo. Se volevano farsi pubblicità, come dite, ha sicuramente sbagliato l'UCI a dargli corda. Se volevano fare la squadra e non sono riusciti per incompetenza o altro invece dargli tempo e margine "normativo" poteva essere sensato (sensato non vuol dire intelligente o giusto), visto che non è che c'è la fila per creare nuove squadre
premesso che nel caso specifico non so quale fosse la situazione del team rispetto all'uci né cosa abbiano presentato e in che tempistica, in linea generale l'uci lascia sempre un certo margine alle squadre per presentare documentazione e garanzie economiche rispetto alla classica scadenza del primo ottobre. secondo me giustamente, perché non si può appunto essere troppo rigidi col rischio di far chiudere o non far nascere una squadra per problemi spesso superabili grazie a qualche settimana in più di tempo. e infatti nell'ultimo decennio ci sono stati diversi team, sia world tour che professional non ammessi subito alla prima scadenza ma che poi hanno sistemato la loro posizione e sono andati avanti senza problemi.


rob
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Beppugrillo ha scritto: sabato 23 novembre 2019, 21:51 Sì ho capito, ma io ho scritto che mi sembra molto più logica la sua ricostruzione (c'era un'idea, un progetto mezzo avviato, gente che si è tirata indietro e ciao) che questa cosa di costruire una squadra destinata a non esistere per farsi "pubblicità" (il prossimo passo qual è? Affiliarsi all'Isis per fare in modo che si parli di Epowers?). Poi lui può aver omesso delle cose, averle riportate in modo approssimativo, quello che vi pare.
Tra l'altro visto che parlate di UCI, mi sembra decisamente importante capire quale fosse lo scopo. Se volevano farsi pubblicità, come dite, ha sicuramente sbagliato l'UCI a dargli corda. Se volevano fare la squadra e non sono riusciti per incompetenza o altro invece dargli tempo e margine "normativo" poteva essere sensato (sensato non vuol dire intelligente o giusto), visto che non è che c'è la fila per creare nuove squadre
Chi volesse realmente varare una squadra prima dovrebbe sottoscrivere contratti certi di sponsorizzazione a copertura dell'intero progetto, poi creare le strutture necessarie alla gestione e poi, a cose sicure, potrebbe pensare alla divulgazione. È stato così quando si è varata la squadra Bharein, per fare un esempio. Solo dopo tutti questi passaggi si possono esporre marchi. Lo scorso anno io battibeccai con bartoli perché non ci svelava i nuovi sponsor ma loro lo fecero solo quando le cose erano certe e consolidate com'è giusto che sia..
Prima di creare la UAE Emirates Saronni ebbe lunghi ed avviati contatti con un grosso gruppo Cinese. Poi la cosa salto. In quel caso però non furono mai menzionati marchi: si sapeva che ci sarebbe stata una squadra sposorizzata da i cinesi, stop. Come mai la squadra ungherese aveva già un nome prima di avere uno sponsor...??
L'UCI dovrebbe avere il compito istituzionale di interloquire con soggetti credibili altrimenti dovrebbe impedire speculazioni. Lassismo e vuoto normativo non hanno mai creato nessuno investimento


rob
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Il sig Lerici si è dimenticato di inserire nella sua ricostruzione dei fatti quale fosse il suo compenso pattuito con gli ungheresi e quali fossero le modalità di pagamento di detto compenso. Non penso che abbia fatto tutto questo con spirito di liberalità, per puro mecenatismo, no? Ed ancora, quando ha sottoscritto il suo contratto è stato assistito da un legale o anche in quel caso non si sono voluti fastidiosi legulei tra i piedi?
E poi, per quale arcano motivo sti benedetti ungheresi decidono di rivolgersi ad un consulente esterno per gestire un affare milionario che li avrebbe direttamente interessati...?


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Beppugrillo
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Vabè io continuo a non capire, comunque se è assodato che hanno fatto tutto ciò per farsi pubblicità mi sento di dare un consiglio a Epowers: invece di ordire controproducenti macchinose trame criminali per promuovere il vostro prodotto sarebbe più utile comprare uno spot televisivo durante il Giro d'Italia. Non compromettete l'immagine dell'azienda, probabilmente spendete meno e potreste rimanere sorpresi del numero di persone che comprerà un'e-bike anche solo per ringraziarvi di averci tolto dai piedi gli spot degli Anni della Lira


Gianluca Avigo - bove

Re: Oltre i limiti del ridicolo

Messaggio da leggere da Gianluca Avigo - bove »

Purtroppo con l'inglese, e non solo, sono una capra. Qualcuno mi spiega le ultime due frasi della lettera pubblicata da tuttobiciweb?

this authorization does not the right to sign any contract on behalf of e-POWER factory theme.

this authorization is valid until cancellation, but not longer than 31 december 2019
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cassius
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

Messaggio da leggere da cassius »

Gianluca Avigo - bove ha scritto: domenica 24 novembre 2019, 7:39 Purtroppo con l'inglese, e non solo, sono una capra. Qualcuno mi spiega le ultime due frasi della lettera pubblicata da tuttobiciweb?

this authorization does not include the right to sign any contract on behalf of e-POWER factory team pic.

this authorization is valid until cancellation, but not longer than 31 december 2019
Traduco alla buona tutta la lettera, che da cell non ho modo di leggerla passo passo

Io sottoscritto Tomas Pocze, amministratore delegato della e-powers factory team private limited company, conferisco mandato a Lerici di fare scouting, organizzare incontri ecc per costruire la squadra e powers per il 2020.
Questa autorizzazione non comprende il diritto di firmare alcun contratto per conto della e-power factory team.
Questa autorizzazione è valida fino a cancellazione e comunque non oltre il 31 dicembre 2019



A me sembra chiaro che con questa lettera non avevano mandato a firmare contratti. Non c'è la data in questa lettera, che magari se fosse arrivata un po' tardi avrebbe dato idea della scarsa affidabilità del progetto.


rob
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

Messaggio da leggere da rob »

Beppugrillo ha scritto: domenica 24 novembre 2019, 6:56 Vabè io continuo a non capire, comunque se è assodato che hanno fatto tutto ciò per farsi pubblicità mi sento di dare un consiglio a Epowers: invece di ordire controproducenti macchinose trame criminali per promuovere il vostro prodotto sarebbe più utile comprare uno spot televisivo durante il Giro d'Italia. Non compromettete l'immagine dell'azienda, probabilmente spendete meno e potreste rimanere sorpresi del numero di persone che comprerà un'e-bike anche solo per ringraziarvi di averci tolto dai piedi gli spot degli Anni della Lira
I nostri solerti ed arguti amici ungheresi sanno bene che il Marketing cambia: molto più proficui e penetranti i messaggi lanciati ad arte sui social. Del resto imitano i loro amici politici che ossessivamente e con ogni stratagemma possibile sono costantemente sui social (se ricordate una di queste bici ungheresi è stata fotografata nello studio dell'ex ministro degli interni...).
Rileggendo la lettera aperta (Sic) vedo che è infarcita di provocazioni: il ridicolo "incarico" allegato, i riferimenti all'UCI ed altro. Sembra che il candido redattore della missiva abbia letto i forums: riporta le testuali parole da alcuni usate sull'argomento responsabilità dell'UCi. Ci sta prendendo per i fondelli, insomma! Tutto questo per alimentare le discussioni.
Adesso è bene che io taccia, comincio a somigliare troppo a NAPAL51, il personaggio di Crozza... :fischio:
Comunque ciclismo convenzionale zero e-biking 10 e palla al centro....


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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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cassius ha scritto: domenica 24 novembre 2019, 8:08
Gianluca Avigo - bove ha scritto: domenica 24 novembre 2019, 7:39 Purtroppo con l'inglese, e non solo, sono una capra. Qualcuno mi spiega le ultime due frasi della lettera pubblicata da tuttobiciweb?

this authorization does not include the right to sign any contract on behalf of e-POWER factory team pic.

this authorization is valid until cancellation, but not longer than 31 december 2019
Traduco alla buona tutta la lettera, che da cell non ho modo di leggerla passo passo

Io sottoscritto Tomas Pocze, amministratore delegato della e-powers factory team private limited company, conferisco mandato a Lerici di fare scouting, organizzare incontri ecc per costruire la squadra e powers per il 2020.
Questa autorizzazione non comprende il diritto di firmare alcun contratto per conto della e-power factory team.
Questa autorizzazione è valida fino a cancellazione e comunque non oltre il 31 dicembre 2019



A me sembra chiaro che con questa lettera non avevano mandato a firmare contratti. Non c'è la data in questa lettera, che magari se fosse arrivata un po' tardi avrebbe dato idea della scarsa affidabilità del progetto.
Questa è carta straccia, mi pare chiaro. È un mandato con cui autorizzano Lerici ad iniziare le trattative, ma non a firmare neanche un singolo contratto. Io al posto di Lerici non l'avrei mai pubblicata perché non fa che peggiorare la sua posizione già poco credibile.


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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Appunto. Non ho purtroppo studiato inglese ma con san Google traslate, il senso lo avevo inteso. Non essendo però conoscitore della lingua, temevo di aver inteso male.
Questo incarico, mi pare chiaro, era solo per sondare il terreno e cominciare a mettere le basi. Null'altro


Gianluca Avigo - bove

Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Appunto. Non ho purtroppo studiato inglese ma con san Google traslate, il senso lo avevo inteso. Non essendo però conoscitore della lingua, temevo di aver inteso male.
Questo incarico, mi pare chiaro, era solo per sondare il terreno e cominciare a mettere le basi. Null'altro


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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Winter ha scritto: sabato 23 novembre 2019, 17:48
cassius ha scritto: sabato 23 novembre 2019, 11:01 Qui con al Epowers, leggo, c'è gente che ha lasciato lavori per firmare un contratto e poi rimanere a spasso.
chi?
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Ma veramente?


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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Beppugrillo ha scritto: sabato 23 novembre 2019, 21:51
Tra l'altro visto che parlate di UCI, mi sembra decisamente importante capire quale fosse lo scopo. Se volevano farsi pubblicità, come dite, ha sicuramente sbagliato l'UCI a dargli corda.
Scusami, ma chi ci dice che l'UCI gli abbia dato corda? È una cosa che ho letto diverse volte qui, ma è priva di riscontri.
Mettiamo in chiaro un concetto: l'UCI non può vigilare su tutti i rumours che girano nell'ambiente anche perché è impossible stare dietro a tutte le voci, ne può essere questo il ruolo del massimo organo di gestione del ciclismo. Non ha senso.
L'UCI deve vigilare, garantendo il rispetto delle regole da parte delle squadre che sono affiliate, non nei confronti dei vari ciarlatani che spuntano di tanto in tanto. Esistono delle regole e delle scadenze per la creazione delle squadre professionische. È su questo che deve prodursi l'azione di controllo. E infatti l'UCI ad ottobre a margine della prima scadenza aveva ufficializzato un primo elenco delle squadre Professional in cui la Epowers era assente, così come la Burgos (che pero è realta consolidata e i cui ritardi sono dovuti a formalità con l'omonima provincia che la finanzia). Già quel campanello d'allarme l'UCI lo fece suonare. E trovo giusto che si conceda un ulteriore periodo per mettersi a posto. Se poi ci sono imbroglioni che fanno firmare quei contratti capestri, l'UCI che colpe ha?


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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: domenica 24 novembre 2019, 17:01
Beppugrillo ha scritto: sabato 23 novembre 2019, 21:51
Tra l'altro visto che parlate di UCI, mi sembra decisamente importante capire quale fosse lo scopo. Se volevano farsi pubblicità, come dite, ha sicuramente sbagliato l'UCI a dargli corda.
Scusami, ma chi ci dice che l'UCI gli abbia dato corda? È una cosa che ho letto diverse volte qui, ma è priva di riscontri.
Mettiamo in chiaro un concetto: l'UCI non può vigilare su tutti i rumours che girano nell'ambiente anche perché è impossible stare dietro a tutte le voci, ne può essere questo il ruolo del massimo organo di gestione del ciclismo. Non ha senso.
L'UCI deve vigilare, garantendo il rispetto delle regole da parte delle squadre che sono affiliate, non nei confronti dei vari ciarlatani che spuntano di tanto in tanto. Esistono delle regole e delle scadenze per la creazione delle squadre professionische. È su questo che deve prodursi l'azione di controllo. E infatti l'UCI ad ottobre a margine della prima scadenza aveva ufficializzato un primo elenco delle squadre Professional in cui la Epowers era assente, così come la Burgos (che pero è realta consolidata e i cui ritardi sono dovuti a formalità con l'omonima provincia che la finanzia). Già quel campanello d'allarme l'UCI lo fece suonare. E trovo giusto che si conceda un ulteriore periodo per mettersi a posto. Se poi ci sono imbroglioni che fanno firmare quei contratti capestri, l'UCI che colpe ha?
È quì secondo me che ti sbagli. L'EP powers aveva tempo fino al 1 ottobre per dare le carte e ricevere le autorizzazioni. Fino al 30 settembre ad Aigle non hanno colpa, poi si, perchè dovevano agire o con una diffida o con smentita ufficiali, o, se ancora c'erano dubbi sulla costruzione e sulle carte, e si vuol dare un po'di tolleranza, avvisare i procurarori dei corridori messi sotto contratto dell'infondatezza della società in modo tale che i corridori sappiano del proprio destino non un mese prima della fine del mercato, e donare tempo per trovare altre soluzioni. Secondo me è questo Tranche il concetto. Devono tutelare i corridori per evitare che il primo stupido si alzi la mattina e contatti ciclisti. I 2 mesi di tempo sono altro che ridicoli ,ma assurdi per uno sport professionistico come il ciclismo.

Detto questo io resto sempre dell'idea che l'UCI, onde evitare queste faccende, deve fare in modo tale che prima dell'inizio del mercato ci sia la presentazione dei gruppi sportivi, con contratti di sponsorizzazione che in linea di massima saranno inalterati o varieranno al rialzo, onde dare la sicurezza a tutti i ciclisti che firmano un contratto di sapere che non resteranno appiedati. Se qualcuno si tira indietro, va citato in giudizio per frode ed allontanato da questo sport con multe decisamente più salate di quelle attuali.


Sparo una sentenza su Remco per me lui è un Benoot che ci crede di più. Cioè non sarà lui il futuro dei belgi nei GT ma mi da sempre più la sensazione di essere quelli che per me sono i "classici mezzi corridori belga". Sono forti, però la salita non è roba per loro.

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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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dietzen ha scritto: sabato 23 novembre 2019, 18:58
Beppugrillo ha scritto: sabato 23 novembre 2019, 16:27 Io la ricostruzione di Lerici la trovo molto più logica dell'idea diffusa qui che azienda e staff abbiano truffato i corridori per farsi pubblicità, visto che promuoversi con una pubblica dimostrazione di disonestà e incompetenza mi sembra la scelta di marketing più autolesionistica della storia
però nella lettera che allega lerici non c'è traccia del governo ungherese, come invece dice nella lettera aperta. questi famosi milioni ungheresi continuano a essere voci, senza niente di scritto.
quella postata è un più semplice incarico datogli dall'azienda di ebikes, che peraltro sottolinea che non può fare contratti a nome loro, da cui la necessità di creare una società ad hoc (che peraltro non era ancora stata fatta).
Fermo restando che la lettera è una ciofeca (senza data, senza timbro, ecc... sembra una di quelle che inviava un figuro conosciuto per sbaglio - si era aggregato per qualche mese al mio gruppo MTB - per far iscrivere boccaloni a fantomatici corsi di informatica; personaggione risultato poi essere un truffatore di basso profilo; lo so perché poi vidi le lettere in una puntata de Le Iene... :D ), il gruppo sportivo doveva essere l’EPowers-Factory Team, se ben capisco.
Cioè lo stesso che faceva correre gli E-biker al Giro d’Italia, no?

Secondo me, avvalorando la tesi di Beppu, siamo in una situazione dilettantesca e incompetente, che basandosi su promesse più o meno vaghe di qualche maneggione magari autoproclamatosi vicino al governo ungherese - personaggio interno o esterno al team - aveva convinto lo stesso Team (o magari solo gli addetti ai lavori italiani coinvolti) di poter godere di favoritismi nella registrazione del team presso l’UCI, e del sicuro finanziamento da parte del governo.

A questo proposto, mi parrebbe interessante esaminare uno dei fantomatici “contratti” sottoscritti dai ciclisti, che a quanto pare qualcuno ha firmato.
Un contratto impegna come minimo due persone fisiche o giuridiche. Vuoi vedere che gli sprovveduti che hanno firmato al casello dell’autostrada non hanno nemmeno una copia di quanto sottoscritto? :diavoletto: (sul serio, non sarebbe possibile chiederlo a uno di loro?)

Il secondo firmatario, immagino riportato nel “contratto”, anche se non firmato olograficamente, chi era? La suddetta Società/Team immagino, nella persona del suo CEO.
Ma siamo sicuri fosse un contratto con tutti i crismi, comprensivo di trattamenti economici e garanzie, e non magari una dichiarazione di disponibilità/intenti, quasi priva di effetti giuridici? :boh:
(in quest’ultimo caso, gli italiani potrebbero essere stati ingenuamente coinvolti; altrimenti avrebbero contravvenuto al mandato che ora, altrettanto ingenuamente, loro stessi mostrano... :dubbio: )


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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Mario Rossi ha scritto: domenica 24 novembre 2019, 18:14
Tranchée d'Arenberg ha scritto: domenica 24 novembre 2019, 17:01
Beppugrillo ha scritto: sabato 23 novembre 2019, 21:51
Tra l'altro visto che parlate di UCI, mi sembra decisamente importante capire quale fosse lo scopo. Se volevano farsi pubblicità, come dite, ha sicuramente sbagliato l'UCI a dargli corda.
Scusami, ma chi ci dice che l'UCI gli abbia dato corda? È una cosa che ho letto diverse volte qui, ma è priva di riscontri.
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L'UCI deve vigilare, garantendo il rispetto delle regole da parte delle squadre che sono affiliate, non nei confronti dei vari ciarlatani che spuntano di tanto in tanto. Esistono delle regole e delle scadenze per la creazione delle squadre professionische. È su questo che deve prodursi l'azione di controllo. E infatti l'UCI ad ottobre a margine della prima scadenza aveva ufficializzato un primo elenco delle squadre Professional in cui la Epowers era assente, così come la Burgos (che pero è realta consolidata e i cui ritardi sono dovuti a formalità con l'omonima provincia che la finanzia). Già quel campanello d'allarme l'UCI lo fece suonare. E trovo giusto che si conceda un ulteriore periodo per mettersi a posto. Se poi ci sono imbroglioni che fanno firmare quei contratti capestri, l'UCI che colpe ha?
È quì secondo me che ti sbagli. L'EP powers aveva tempo fino al 1 ottobre per dare le carte e ricevere le autorizzazioni. Fino al 30 settembre ad Aigle non hanno colpa, poi si, perchè dovevano agire o con una diffida o con smentita ufficiali, o, se ancora c'erano dubbi sulla costruzione e sulle carte, e si vuol dare un po'di tolleranza, avvisare i procurarori dei corridori messi sotto contratto dell'infondatezza della società in modo tale che i corridori sappiano del proprio destino non un mese prima della fine del mercato, e donare tempo per trovare altre soluzioni. Secondo me è questo Tranche il concetto. Devono tutelare i corridori per evitare che il primo stupido si alzi la mattina e contatti ciclisti. I 2 mesi di tempo sono altro che ridicoli ,ma assurdi per uno sport professionistico come il ciclismo.

Detto questo io resto sempre dell'idea che l'UCI, onde evitare queste faccende, deve fare in modo tale che prima dell'inizio del mercato ci sia la presentazione dei gruppi sportivi, con contratti di sponsorizzazione che in linea di massima saranno inalterati o varieranno al rialzo, onde dare la sicurezza a tutti i ciclisti che firmano un contratto di sapere che non resteranno appiedati. Se qualcuno si tira indietro, va citato in giudizio per frode ed allontanato da questo sport con multe decisamente più salate di quelle attuali.
Il 5 ottobre l'UCI ha ufficialmente comunicato al mondo intero l'elenco provvisiorio delle squadre richiedenti la licenza Professional:

http://www.cicloweb.it/2019/10/05/confe ... e-proteam/

da quell'elenco mancava l'EPowers. Quindi l'UCI già 50 giorni fa lanciò un bel campanello d'allarme. Da regolamento però le squadre hanno un ulteriore scadenza entro la quale possono completare la documentazione ed essere ammesse. Dimmi tu ora, come poteva l'UCI dare una diffidia ufficiale se ancora l'iter per l'assegnazione della licenza Professional non era completato. Cerchiamo d'essere coerenti con quelle che sono le regole del gioco e la realtà, perchè altrimenti rischiamo di scrivere cose illogiche.

Dici anche che dovevano avvertire i procuratori. Ma ci rendiamo conto che i contratti sono stati fatti firmare con il divieto di portare un procuratore/avvocato. C'era bisogno che intervenisse l'UCI se i corridori hanno accettato queste condizioni al limite della truffa? I procuratori, per chi ne ha uno tra i corridori coinvolti, credo che ne fossero già a conoscenza e se non lo erano la colpa è dei loro assistiti, mica dell'UCI.


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rob
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

Messaggio da leggere da rob »

Bene. Ma si può almeno dire che la vicenda ha evidenziato una grossa falla nel sistema? Si può almeno pensare che l'UCI faccia bene ad istituire una commissione d'inchiesta sul caso per capire una volta per tutte quali siano state le problematiche, le dinamiche, gli antefatti, le eventuali responsabilità e poi gli esiti della questione. Al fine di capire, attraverso il fatto concreto, quali siano gli aggiornamenti normativi da attuare per il futuro anche per maggiormente tutelare i soggetti che volessero intraprendere un investimento senza andare incontro ad imbarazzanti incertezze normative? Una riforma la si può immaginare o è da escludere e basta?
Possibile che alla fine della fiera si mandi una mail agli interessati per ringraziarli di aver creduto nel progetto e tanti saluti e baci...?


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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rob ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 15:42 Bene. Ma si può almeno dire che la vicenda ha evidenziato una grossa falla nel sistema? Si può almeno pensare che l'UCI faccia bene ad istituire una commissione d'inchiesta sul caso per capire una volta per tutte quali siano state le problematiche, le dinamiche, gli antefatti, le eventuali responsabilità e poi gli esiti della questione. Al fine di capire, attraverso il fatto concreto, quali siano gli aggiornamenti normativi da attuare per il futuro anche per maggiormente tutelare i soggetti che volessero intraprendere un investimento senza andare incontro ad imbarazzanti incertezze normative? Una riforma la si può immaginare o è da escludere e basta?
Possibile che alla fine della fiera si mandi una mail agli interessati per ringraziarli di aver creduto nel progetto e tanti saluti e baci...?
Secondo me assolutamente no. L'UCI non è un ufficio di indagine sulle truffe. Su questi aspetti le autorità competenti sono altre, ovvero gli organi della giustizia ordinaria.

L'UCI deve vigilare sulle squadre che sono ad essa affiliate.Ad esempio la Katusha stava avendo difficoltà a pagare gli stipendi, anzi pare che solo da pochi giorni è stato pagato quello di ottobre. Questo è un'aspetto di cui sicuramente l'UCI dovrà farsi carico nel caso la situazione si ripresenti a proposito delle mensilità di novembre e dicembre.

La EPowers è una squadra che non è mai nata, che non ha mai avuto l'approvazione dall'UCI, che non è stata mai menzionata in un loro comuncato. Non ne sono sicuro, ma probabilmente non hanno mai avuto neanche un contatto con l'UCI.
Non ho capito perchè dovrebbero occuparsi di una squadra che non è mai esistita e che non è mai stata neanche un secondo sotto la loro giurisdizione sportiva.

Poi se vogliamo dare in testa all'UCI, io sono sempre in prima linea. Ci sono tanti motivi per farlo, ma non in questo caso.

Le incertezze normative io non le vedo. Ci sta una prima scadenza, chi non è a posto ha ulteriore tempo. Le squadre serie e che hanno dei contratti di sponsorizzazione, come la Burgos o come altre squadre in passato, si mettono in regola e ottiengono la licenza.

Qui il problema non è normativo, è che ci sono stati degli incapaci e/o imbroglioni che stavano facendo una cosa da matti. Ed è inutile chiamare in causa l'UCI se Tebaldi e Lerici hanno fatto firmare a 20 persone dei contratti capestri con una clausola che li poteva annullare in qualsiasi momento; non è colpa dell'UCI se sti contratti scritti in inglese li hanno fatti firmare in giro per i caselli autostradali; non è colpa dell'UCI se li hanno firmati col divieto di portarsi un procuratore/avvocato, cioè qualcuno che avrebbe facilmente riconosciuto l'imbroglio.

Qui ci si focalizza sull'UCI, quando la colpa è degli ungheresi e di chi gli ha dato corda.


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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 15:58
rob ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 15:42 Bene. Ma si può almeno dire che la vicenda ha evidenziato una grossa falla nel sistema? Si può almeno pensare che l'UCI faccia bene ad istituire una commissione d'inchiesta sul caso per capire una volta per tutte quali siano state le problematiche, le dinamiche, gli antefatti, le eventuali responsabilità e poi gli esiti della questione. Al fine di capire, attraverso il fatto concreto, quali siano gli aggiornamenti normativi da attuare per il futuro anche per maggiormente tutelare i soggetti che volessero intraprendere un investimento senza andare incontro ad imbarazzanti incertezze normative? Una riforma la si può immaginare o è da escludere e basta?
Possibile che alla fine della fiera si mandi una mail agli interessati per ringraziarli di aver creduto nel progetto e tanti saluti e baci...?
Secondo me assolutamente no. L'UCI non è un ufficio di indagine sulle truffe. Su questi aspetti le autorità competenti sono altre, ovvero gli organi della giustizia ordinaria.

L'UCI deve vigilare sulle squadre che sono ad essa affiliate.Ad esempio la Katusha stava avendo difficoltà a pagare gli stipendi, anzi pare che solo da pochi giorni è stato pagato quello di ottobre. Questo è un'aspetto di cui sicuramente l'UCI dovrà farsi carico nel caso la situazione si ripresenti a proposito delle mensilità di novembre e dicembre.

La EPowers è una squadra che non è mai nata, che non ha mai avuto l'approvazione dall'UCI, che non è stata mai menzionata in un loro comuncato. Non ne sono sicuro, ma probabilmente non hanno mai avuto neanche un contatto con l'UCI.
Non ho capito perchè dovrebbero occuparsi di una squadra che non è mai esistita e che non è mai stata neanche un secondo sotto la loro giurisdizione sportiva.

Poi se vogliamo dare in testa all'UCI, io sono sempre in prima linea. Ci sono tanti motivi per farlo, ma non in questo caso.

Le incertezze normative io non le vedo. Ci sta una prima scadenza, chi non è a posto ha ulteriore tempo. Le squadre serie e che hanno dei contratti di sponsorizzazione, come la Burgos o come altre squadre in passato, si mettono in regola e ottiengono la licenza.

Qui il problema non è normativo, è che ci sono stati degli incapaci e/o imbroglioni che stavano facendo una cosa da matti. Ed è inutile chiamare in causa l'UCI se Tebaldi e Lerici hanno fatto firmare a 20 persone dei contratti capestri con una clausola che li poteva annullare in qualsiasi momento; non è colpa dell'UCI se sti contratti scritti in inglese li hanno fatti firmare in giro per i caselli autostradali; non è colpa dell'UCI se li hanno firmati col divieto di portarsi un procuratore/avvocato, cioè qualcuno che avrebbe facilmente riconosciuto l'imbroglio.

Qui ci si focalizza sull'UCI, quando la colpa è degli ungheresi e di chi gli ha dato corda.
:clap:


2015:TreValliVaresine
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Anche perché un minimo di responsabilità personale ci deve essere: se vedo che mi vogliono fare firmare un contratto in autostrada (e vabbè), in inglese (un po' meno vabbè, sarebbe stato peggio in Ungherese), senza volere avvocati o procuratori, beh, io mi sarei fatto più di qualche domanda. Se poi il progetto è di per sé molto fumoso... io sarei scappato a gambe levate. Poi può pur sempre capitare la fregatura, ma qui il rischio era alto già in partenza.

L'UCI dovrebbe occuparsene? In un certo senso sì, evidentemente il problema c'è, è un anomalia nel fatto che si vociferi la costruzione di una squadra, si annuncino sponsor e firme di contratti e nessuno abbia nel frattempo presentato domande. È vero che ad oggi la cosa non rientra tra le sue competenze, ma io penso che dovrebbe rientrarci. Come dicono in tanti, almeno un comunicato stampa che dica che non sono giunte richieste formali di affiliazione quando sulla stampa si affastellavano notizie su detta squadra sarebbe stato giusto.


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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Non so se contribuisce a rendere l'idea, ma giovedì sera ero con un ex pro' che aveva firmato come DS per il team ungherese ancora convinto che, il giorno dopo, la squadra sarebbe stata alla sede UCI per richiedere la licenza...


rob
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

Messaggio da leggere da rob »

Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 15:58
rob ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 15:42 Bene. Ma si può almeno dire che la vicenda ha evidenziato una grossa falla nel sistema? Si può almeno pensare che l'UCI faccia bene ad istituire una commissione d'inchiesta sul caso per capire una volta per tutte quali siano state le problematiche, le dinamiche, gli antefatti, le eventuali responsabilità e poi gli esiti della questione. Al fine di capire, attraverso il fatto concreto, quali siano gli aggiornamenti normativi da attuare per il futuro anche per maggiormente tutelare i soggetti che volessero intraprendere un investimento senza andare incontro ad imbarazzanti incertezze normative? Una riforma la si può immaginare o è da escludere e basta?
Possibile che alla fine della fiera si mandi una mail agli interessati per ringraziarli di aver creduto nel progetto e tanti saluti e baci...?
Secondo me assolutamente no. L'UCI non è un ufficio di indagine sulle truffe. Su questi aspetti le autorità competenti sono altre, ovvero gli organi della giustizia ordinaria.
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Qui mi pare che stiamo sempre due toni sopra il necessario. Ovviamente una commissione di inchiesta non ha solo funzioni giudiziarie, questi profili non mi riguardano e non mi interessano. Una commissione serve a studiare un caso concreto e trarre insegnamenti e soluzioni, anche a vantaggio di chi nel caso concreto sia direttamente coinvolto, tutto qui.
Per esempio, scaduto il primo termine per la presentazione delle licenze si concedono proroghe solo a chi deve completare il dossier non ha chi si presenta al 1 Ottobre con niente in mano (faccio un esempio di fantasia...). Prova ne sia che la totalità delle quadre alla prima scadenza era a posto (Burgos ha un problema noto e facilmente risolvibile...).
Nessuno vuol dare contro L'UCI. Credo che delle critiche costruttive siano ammissibili senza per questo suscitare le ire funeste di chi non vuole essere contradetto...
Sia detto senza nessuna polemica...


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Slegar
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Bomby ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 17:57 L'UCI dovrebbe occuparsene? In un certo senso sì, evidentemente il problema c'è, è un anomalia nel fatto che si vociferi la costruzione di una squadra, si annuncino sponsor e firme di contratti e nessuno abbia nel frattempo presentato domande. È vero che ad oggi la cosa non rientra tra le sue competenze, ma io penso che dovrebbe rientrarci. Come dicono in tanti, almeno un comunicato stampa che dica che non sono giunte richieste formali di affiliazione quando sulla stampa si affastellavano notizie su detta squadra sarebbe stato giusto.
L'UCI deve occuparsene, semplicemente per tutelare la propria immagine. Nel famoso comunicato del 5 ottobre 2019 delle ore 10:00 l'UCI doveva anche inserire le squadre "rimandate" e le motivazioni della sospensione; non si può venire a sapere da Basso, l'utente, che la Burgos è stata rimandata perché i finanziamenti saranno ratificati a metà ottobre. Dalle 10:01 dello stesso giorno ai cialtroni si deve rispondere con le querele. Siamo sicuri che che questa squadra ungherese avesse presentato la richiesta di affiliazione?

Faccio un esempio: se per qualche motivo inizio a muovermi pubblicamente, come ha fatto Lerici in questi mesi, perché ho ricevuto mandato di costituire una franchigia NBA a Santa Fe da parte di un finanziatore Pincopalla che ha degli interessi economici in quella città, puoi star sicuro che da parte della NBA mi arriverà prima una lettera di chiarimenti e, se insisto, poi una denuncia.

Inoltre trovo scandaloso che il CPA, o l'ACCPI per i ciclisti italiani, non fornisca un servizio di consulenza contrattuale per i neo-professionisti.
ucci90 ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 18:15 Non so se contribuisce a rendere l'idea, ma giovedì sera ero con un ex pro' che aveva firmato come DS per il team ungherese ancora convinto che, il giorno dopo, la squadra sarebbe stata alla sede UCI per richiedere la licenza...
Ciao mama, sono contento di essere arrivato uno e questo suceso lo dedico ala mia nona che da picolo mi ha dato da mangiare tanti paneti.


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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Scusate, aggiungo una sola cosa. In tanti hanno dato testimonianza della onestà di Tebaldi. Io non ho conoscenza diretta ma mi sembra brutto vederlo crocefisso per la questione del contratto al casello. Faccio solo ipotesi non suffragare da nulla ma può darsi che dall'Ungheria mettessero pressioni ad arte del tipo bisogna avere i contatti firmati prima possibile perché arrivino i finanziamenti. Ecco, se così fosse anche lui sarebbe vittima e non Orco.
Niente, sarebbe bello riuscire a fare piena luce su questa vicenda...


Winter
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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rob ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 18:21
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 15:58
rob ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 15:42 Bene. Ma si può almeno dire che la vicenda ha evidenziato una grossa falla nel sistema? Si può almeno pensare che l'UCI faccia bene ad istituire una commissione d'inchiesta sul caso per capire una volta per tutte quali siano state le problematiche, le dinamiche, gli antefatti, le eventuali responsabilità e poi gli esiti della questione. Al fine di capire, attraverso il fatto concreto, quali siano gli aggiornamenti normativi da attuare per il futuro anche per maggiormente tutelare i soggetti che volessero intraprendere un investimento senza andare incontro ad imbarazzanti incertezze normative? Una riforma la si può immaginare o è da escludere e basta?
Possibile che alla fine della fiera si mandi una mail agli interessati per ringraziarli di aver creduto nel progetto e tanti saluti e baci...?
Secondo me assolutamente no. L'UCI non è un ufficio di indagine sulle truffe. Su questi aspetti le autorità competenti sono altre, ovvero gli organi della giustizia ordinaria.
.
.
Qui mi pare che stiamo sempre due toni sopra il necessario. Ovviamente una commissione di inchiesta non ha solo funzioni giudiziarie, questi profili non mi riguardano e non mi interessano. Una commissione serve a studiare un caso concreto e trarre insegnamenti e soluzioni, anche a vantaggio di chi nel caso concreto sia direttamente coinvolto, tutto qui.
Per esempio, scaduto il primo termine per la presentazione delle licenze si concedono proroghe solo a chi deve completare il dossier non ha chi si presenta al 1 Ottobre con niente in mano (faccio un esempio di fantasia...). Prova ne sia che la totalità delle quadre alla prima scadenza era a posto (Burgos ha un problema noto e facilmente risolvibile...).
Nessuno vuol dare contro L'UCI. Credo che delle critiche costruttive siano ammissibili senza per questo suscitare le ire funeste di chi non vuole essere contradetto...
Sia detto senza nessuna polemica...
Ma una commissione su cosa?
La squadra non è mai stata registrata
non aveva manco la società di gestione..probabilmente nemmeno la partita Iva
non han trovato i soldi non han fatto la squadra
L uci pone delle date , ottobre e poi novembre mi sembrano perfette


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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Bitossi ha scritto: domenica 24 novembre 2019, 20:56
dietzen ha scritto: sabato 23 novembre 2019, 18:58
Beppugrillo ha scritto: sabato 23 novembre 2019, 16:27 Io la ricostruzione di Lerici la trovo molto più logica dell'idea diffusa qui che azienda e staff abbiano truffato i corridori per farsi pubblicità, visto che promuoversi con una pubblica dimostrazione di disonestà e incompetenza mi sembra la scelta di marketing più autolesionistica della storia
però nella lettera che allega lerici non c'è traccia del governo ungherese, come invece dice nella lettera aperta. questi famosi milioni ungheresi continuano a essere voci, senza niente di scritto.
quella postata è un più semplice incarico datogli dall'azienda di ebikes, che peraltro sottolinea che non può fare contratti a nome loro, da cui la necessità di creare una società ad hoc (che peraltro non era ancora stata fatta).
Fermo restando che la lettera è una ciofeca (senza data, senza timbro, ecc... sembra una di quelle che inviava un figuro conosciuto per sbaglio - si era aggregato per qualche mese al mio gruppo MTB - per far iscrivere boccaloni a fantomatici corsi di informatica; personaggione risultato poi essere un truffatore di basso profilo; lo so perché poi vidi le lettere in una puntata de Le Iene... :D ), il gruppo sportivo doveva essere l’EPowers-Factory Team, se ben capisco.
Cioè lo stesso che faceva correre gli E-biker al Giro d’Italia, no?

Secondo me, avvalorando la tesi di Beppu, siamo in una situazione dilettantesca e incompetente, che basandosi su promesse più o meno vaghe di qualche maneggione magari autoproclamatosi vicino al governo ungherese - personaggio interno o esterno al team - aveva convinto lo stesso Team (o magari solo gli addetti ai lavori italiani coinvolti) di poter godere di favoritismi nella registrazione del team presso l’UCI, e del sicuro finanziamento da parte del governo.

A questo proposto, mi parrebbe interessante esaminare uno dei fantomatici “contratti” sottoscritti dai ciclisti, che a quanto pare qualcuno ha firmato.
Un contratto impegna come minimo due persone fisiche o giuridiche. Vuoi vedere che gli sprovveduti che hanno firmato al casello dell’autostrada non hanno nemmeno una copia di quanto sottoscritto? :diavoletto: (sul serio, non sarebbe possibile chiederlo a uno di loro?)

Il secondo firmatario, immagino riportato nel “contratto”, anche se non firmato olograficamente, chi era? La suddetta Società/Team immagino, nella persona del suo CEO.
Ma siamo sicuri fosse un contratto con tutti i crismi, comprensivo di trattamenti economici e garanzie, e non magari una dichiarazione di disponibilità/intenti, quasi priva di effetti giuridici? :boh:
(in quest’ultimo caso, gli italiani potrebbero essere stati ingenuamente coinvolti; altrimenti avrebbero contravvenuto al mandato che ora, altrettanto ingenuamente, loro stessi mostrano... :dubbio: )
dubito fosse un contratto
E concordo con te..sulla dichiarazioni d intenti


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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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rob ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 19:12 Scusate, aggiungo una sola cosa. In tanti hanno dato testimonianza della onestà di Tebaldi. Io non ho conoscenza diretta ma mi sembra brutto vederlo crocefisso per la questione del contratto al casello. Faccio solo ipotesi non suffragare da nulla ma può darsi che dall'Ungheria mettessero pressioni ad arte del tipo bisogna avere i contatti firmati prima possibile perché arrivino i finanziamenti. Ecco, se così fosse anche lui sarebbe vittima e non Orco.
Niente, sarebbe bello riuscire a fare piena luce su questa vicenda...
Curiosa la tua posizione: intransigente con l'UCI ma con toni di assoluzione verso Tebaldi.

Sia chiaro, io non conosco di persona ne lui ne Lerici. E non voglio neanche mettere in discussione le testimonianze di chi li indica come persone oneste, anche perché nella vita può capitare a tutti di sbagliare. Ragionare in termini di bianco e nero spesso risulta banale perché esistono infinite sfumature di grigio, non si è sempre vittima o carnefice per forza.

Cerchiamo di andare ai fatti però. Allora, a meno che si ritengano mendaci le dichiarazioni dei corridori, qui ci sono delle evidenti corresponsabilità da parte dei due Italiani.
Il problema della firma del contratto non è tanto che è avvenuta al casello, circostanza che comunque denota un livello di dilettantismo imbarazzante. Il problema è cosa c'era scritto, ovvero la clausola che annullava il contratto in caso di mancata creazione della squadra e che potrebbe impedire ai ragazzi coinvolti qualsiasi rivalsa verso chi li ha fottuti; il problema è che ai ragazzi è stato impedito di portarw un avvocato o un procuratore perché sapevano cosa stavano facendo firmare. Aggiungo anche un'aggravante: la maggior parte dei ciclisti sono giovani che sarebbero stati alla prima esperienza da prof, dunque gente inesperta e più facili da abbindolare. Tant'è che i vari Brambilla, Cima o Conti se ne sono tenuti alla larga.
Se tutti questi aspetti vuoi ignorarli, fai pure. Ma secondo me rappresentano delle forti responsabilità da parte di Lerici e Tebaldi. Se io ti faccio firmare un contratto, dovrei essere a conoscenza del contenuto. Veramente vogliamo credere che ne fossero ignari?

Qui sta quasi passando il concetto che Lerici eTebaldi siano degli ingenui che non si sono resi conto di nulla. Mi sembra pazzesco. L'immagine del ciclismo che ne viene fuori è veramente questa :
Slegar ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 18:29
Ciao mama, sono contento di essere arrivato uno e questo suceso lo dedico ala mia nona che da picolo mi ha dato da mangiare tanti paneti.
Non si può ammettere questo livello di ignoranza e inconsapevolezza.
Ultima modifica di Tranchée d'Arenberg il lunedì 25 novembre 2019, 20:47, modificato 1 volta in totale.


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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Winter ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 20:05
rob ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 18:21
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 15:58

Secondo me assolutamente no. L'UCI non è un ufficio di indagine sulle truffe. Su questi aspetti le autorità competenti sono altre, ovvero gli organi della giustizia ordinaria.
.
.
Qui mi pare che stiamo sempre due toni sopra il necessario. Ovviamente una commissione di inchiesta non ha solo funzioni giudiziarie, questi profili non mi riguardano e non mi interessano. Una commissione serve a studiare un caso concreto e trarre insegnamenti e soluzioni, anche a vantaggio di chi nel caso concreto sia direttamente coinvolto, tutto qui.
Per esempio, scaduto il primo termine per la presentazione delle licenze si concedono proroghe solo a chi deve completare il dossier non ha chi si presenta al 1 Ottobre con niente in mano (faccio un esempio di fantasia...). Prova ne sia che la totalità delle quadre alla prima scadenza era a posto (Burgos ha un problema noto e facilmente risolvibile...).
Nessuno vuol dare contro L'UCI. Credo che delle critiche costruttive siano ammissibili senza per questo suscitare le ire funeste di chi non vuole essere contradetto...
Sia detto senza nessuna polemica...
Ma una commissione su cosa?
La squadra non è mai stata registrata
non aveva manco la società di gestione..probabilmente nemmeno la partita Iva
non han trovato i soldi non han fatto la squadra
L uci pone delle date , ottobre e poi novembre mi sembrano perfette
Oh, si ragiona.

Una commissione a che pro? Dimostrare che 20 corridori e altrettanti dipendenti sono stati truffati? Beh, è evidente. Non c'è bisogno che lo dica qualcuno.

Come dici tu questi non avevano sponsor, non avevano un mandato da nessuno (quella postata da Lerici è chiaramente una lettera d'intenti che tra l'altro lo diffida dal firmare contratti...), non avevano una società di gestione. Con ogni probabilità non sono mai entrati in contatto con l'UCI ne con la società di revisione che ne avrebbe dovuto esaminare le garanzie finanziarie. Non sono mai esistiti.

Tra l'altro, qualcuno dice che l'UCI avrebbe dovuto fare un comunicato a fronte delle voci ufficiali che provenivano dal presunto team. Mettiamo in chiaro che la sedicente squadra non ha MAI fatto un comunicato ufficiale ed è il motivo per cui Cicloweb non ha mai pubblicato neanche un singolo articolo, mentre altre testate c'hanno campato su per un autunno intero. Basso lo avrà ripetuto una mezza dozzina di volte!

Guardate, dal 2020 ci sarà una continental del Guam (non lo dico a te Winter ;) ). Bene anche questa modesta squadra ha un account Twitter gia da diverse settimane con cui ufficializza gli ingaggi dei corridori. La Epowers non ha mai avuto un sito, una pagina Facebook, un account Twitter, Instagram o un qualsiasi altro canale ufficiale. Mi verrebbe da dire che non è mai esistita neanche virtualmente :diavoletto:

Perché l'UCI dovrebbe fare una commissione d'inchiesta su una barzelletta?


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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Esatto
forse il mondo dello sport è troppo protetto. ..
ma nel mondo reale..vieni mangiato se sei così ingenuo
quello che mi soprende..e che c è gente che ha lasciato un lavoro sicuro.. per l epowers..
:hammer:


Basso
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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ucci90 ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 18:15 Non so se contribuisce a rendere l'idea, ma giovedì sera ero con un ex pro' che aveva firmato come DS per il team ungherese ancora convinto che, il giorno dopo, la squadra sarebbe stata alla sede UCI per richiedere la licenza...
Se è chi penso io, per curiosità sai come mai ha lasciato l'incarico che ha ricoperto quest'anno? Perché è uno dei misteri di questa vicenda che ancora non riesco a comprendere.


11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
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18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 20:28
rob ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 19:12 Scusate, aggiungo una sola cosa. In tanti hanno dato testimonianza della onestà di Tebaldi. Io non ho conoscenza diretta ma mi sembra brutto vederlo crocefisso per la questione del contratto al casello. Faccio solo ipotesi non suffragare da nulla ma può darsi che dall'Ungheria mettessero pressioni ad arte del tipo bisogna avere i contatti firmati prima possibile perché arrivino i finanziamenti. Ecco, se così fosse anche lui sarebbe vittima e non Orco.
Niente, sarebbe bello riuscire a fare piena luce su questa vicenda...
Curiosa la tua posizione: intransigente con l'UCI ma con toni di assoluzione verso Tebaldi.

Sia chiaro, io non conosco di persona ne lui ne Lerici. E non voglio neanche mettere in discussione le testimonianze di chi li indica come persone oneste, anche perché nella vita può capitare a tutti di sbagliare. Ragionare in termini di bianco e nero spesso risulta banale perché esistono infinite sfumature di grigio, non si è sempre vittima o carnefice per forza.

Cerchiamo di andare ai fatti però. Allora, a meno che si ritengano mendaci le dichiarazioni dei corridori, qui ci sono delle evidenti corresponsabilità da parte dei due Italiani.
Il problema della firma del contratto non è tanto che è avvenuta al casello, circostanza che comunque denota un livello di dilettantismo imbarazzante. Il problema è cosa c'era scritto, ovvero la clausola che annullava il contratto in caso di mancata creazione della squadra e che potrebbe impedire ai ragazzi coinvolti qualsiasi rivalsa verso chi li ha fottuti; il problema è che ai ragazzi è stato impedito di portarw un avvocato o un procuratore perché sapevano cosa stavano facendo firmare. Aggiungo anche un'aggravante: la maggior parte dei ciclisti sono giovani che sarebbero stati alla prima esperienza da prof, dunque gente inesperta e più facili da abbindolare. Tant'è che i vari Brambilla, Cima o Conti se ne sono tenuti alla larga.
Se tutti questi aspetti vuoi ignorarli, fai pure. Ma secondo me rappresentano delle forti responsabilità da parte di Lerici e Tebaldi. Se io ti faccio firmare un contratto, dovrei essere a conoscenza del contenuto. Veramente vogliamo credere che ne fossero ignari?

Qui sta quasi passando il concetto che Lerici eTebaldi siano degli ingenui che non si sono resi conto di nulla. Mi sembra pazzesco. L'immagine del ciclismo che ne viene fuori è veramente questa :
Slegar ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 18:29
Ciao mama, sono contento di essere arrivato uno e questo suceso lo dedico ala mia nona che da picolo mi ha dato da mangiare tanti paneti.
Non si può ammettere questo livello di ignoranza e inconsapevolezza.
Guarda tranchée (mi permetto il tono amichevole, eh) c'è, secondo me, un grosso equivoco di fondo. L'UCI, Union Cycliste Internationale, è enormemente più grande della mia testa quindi non mi sogno di certo alcuna intransigenza. È talmente tanto grande che temo non abbia neanche bisogno delle tue difese a spada tratta.
Io ho scritto delle cose molto semplici. Le organizzazioni in genere tutelano la propria immagine verso terzi il cui operato le possa, anche lontanamente, coinvolgere. Lo fanno con vari strumenti: comunicati stampa, diffide, querele. Non è che se uno sconosciuto ti ruba i dati anagrafici tu non fai nulla perché non hai mai avuto rapporti diretti con lui, no...?
La questione commissione che tanta ilarità suscita è un altro punto. Visto che il termine è così ridicolo chiamiamola come vogliamo ma un po' di chiarezza secondo me qualcuno dovrebbe farla.
Mi sono, inoltre, sentito di dire una cosa di getto su Tebaldi solo perché penso che se qualcuno è conosciuto per onestà un valido motivo c'è sempre e non è che l'onestà svanisca così, come per incanto. Il mio era solo un dubbio, nessuna certezza. Mai certezze per quanto mi riguarda. Bisognerebbe solo capire seriamente se c'è stato un furbo e dove sta veramente la furbizia (sempre che ci sia stata, eh...). D'altro canto chi ha tratto (o trarrà...) guadagno dalla cosa? Tebaldi credo sia uno tra quelli rimasti senza lavoro ..

Ps
Scusa se ti invito alla correttezza: ho parlato solo di Tebaldi, di Lerici non ho sentito nulla e non dico nulla, grazie


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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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rob, spero che Tebaldi fosse in buona fede, ma l'esempio che fai tu non lo scagionerebbe, anzi....
uno che lavora da anni nell'ambiente insiste nel fare firmare dei contratti di fretta a dei neoprofessionisti perchè In questo modo arrivano i finanziamenti o le autorizzazioni? Suvvia, almeno un dubbio doveva venirgli.

Sicuramente almeno una spiegazione lui e soprattutto lerici (che nella lettera che ha mandato al solito sito dice delle cose che non lo scagionano, anzi) la devono dare)


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Re: Oltre i limiti del ridicolo

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rob ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 22:25
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 20:28
rob ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 19:12 Scusate, aggiungo una sola cosa. In tanti hanno dato testimonianza della onestà di Tebaldi. Io non ho conoscenza diretta ma mi sembra brutto vederlo crocefisso per la questione del contratto al casello. Faccio solo ipotesi non suffragare da nulla ma può darsi che dall'Ungheria mettessero pressioni ad arte del tipo bisogna avere i contatti firmati prima possibile perché arrivino i finanziamenti. Ecco, se così fosse anche lui sarebbe vittima e non Orco.
Niente, sarebbe bello riuscire a fare piena luce su questa vicenda...
Curiosa la tua posizione: intransigente con l'UCI ma con toni di assoluzione verso Tebaldi.

Sia chiaro, io non conosco di persona ne lui ne Lerici. E non voglio neanche mettere in discussione le testimonianze di chi li indica come persone oneste, anche perché nella vita può capitare a tutti di sbagliare. Ragionare in termini di bianco e nero spesso risulta banale perché esistono infinite sfumature di grigio, non si è sempre vittima o carnefice per forza.

Cerchiamo di andare ai fatti però. Allora, a meno che si ritengano mendaci le dichiarazioni dei corridori, qui ci sono delle evidenti corresponsabilità da parte dei due Italiani.
Il problema della firma del contratto non è tanto che è avvenuta al casello, circostanza che comunque denota un livello di dilettantismo imbarazzante. Il problema è cosa c'era scritto, ovvero la clausola che annullava il contratto in caso di mancata creazione della squadra e che potrebbe impedire ai ragazzi coinvolti qualsiasi rivalsa verso chi li ha fottuti; il problema è che ai ragazzi è stato impedito di portarw un avvocato o un procuratore perché sapevano cosa stavano facendo firmare. Aggiungo anche un'aggravante: la maggior parte dei ciclisti sono giovani che sarebbero stati alla prima esperienza da prof, dunque gente inesperta e più facili da abbindolare. Tant'è che i vari Brambilla, Cima o Conti se ne sono tenuti alla larga.
Se tutti questi aspetti vuoi ignorarli, fai pure. Ma secondo me rappresentano delle forti responsabilità da parte di Lerici e Tebaldi. Se io ti faccio firmare un contratto, dovrei essere a conoscenza del contenuto. Veramente vogliamo credere che ne fossero ignari?

Qui sta quasi passando il concetto che Lerici eTebaldi siano degli ingenui che non si sono resi conto di nulla. Mi sembra pazzesco. L'immagine del ciclismo che ne viene fuori è veramente questa :
Slegar ha scritto: lunedì 25 novembre 2019, 18:29
Ciao mama, sono contento di essere arrivato uno e questo suceso lo dedico ala mia nona che da picolo mi ha dato da mangiare tanti paneti.
Non si può ammettere questo livello di ignoranza e inconsapevolezza.
Guarda tranchée (mi permetto il tono amichevole, eh) c'è, secondo me, un grosso equivoco di fondo. L'UCI, Union Cycliste Internationale, è enormemente più grande della mia testa quindi non mi sogno di certo alcuna intransigenza. È talmente tanto grande che temo non abbia neanche bisogno delle tue difese a spada tratta.
Io ho scritto delle cose molto semplici. Le organizzazioni in genere tutelano la propria immagine verso terzi il cui operato le possa, anche lontanamente, coinvolgere. Lo fanno con vari strumenti: comunicati stampa, diffide, querele. Non è che se uno sconosciuto ti ruba i dati anagrafici tu non fai nulla perché non hai mai avuto rapporti diretti con lui, no...?
La questione commissione che tanta ilarità suscita è un altro punto. Visto che il termine è così ridicolo chiamiamola come vogliamo ma un po' di chiarezza secondo me qualcuno dovrebbe farla.
Mi sono, inoltre, sentito di dire una cosa di getto su Tebaldi solo perché penso che se qualcuno è conosciuto per onestà un valido motivo c'è sempre e non è che l'onestà svanisca così, come per incanto. Il mio era solo un dubbio, nessuna certezza. Mai certezze per quanto mi riguarda. Bisognerebbe solo capire seriamente se c'è stato un furbo e dove sta veramente la furbizia (sempre che ci sia stata, eh...). D'altro canto chi ha tratto (o trarrà...) guadagno dalla cosa? Tebaldi credo sia uno tra quelli rimasti senza lavoro ..

Ps
Scusa se ti invito alla correttezza: ho parlato solo di Tebaldi, di Lerici non ho sentito nulla e non dico nulla, grazie
Se vogliamo discutere seriamente, ci sono. Altrimenti non ti do più corda.

Io parlo di fatti, tu inizi coi giri di parole per giustificare l'ingiustificabile.

Se ci atteniamo ai fatti, qui ci sono più corridori, più ragazzi che hanno fatto dichiarazioni che inchiodano anche Tebaldi.

Allori: "Sono venuti da me ad agosto, ed il contratto l’ho firmato dopo il 15. Avevo preso contatti con una squadra Continental, ma logicamente avevo preferito passare professionista. Io non ho un procuratore, ma da quello che ho saputo, nessuno ha potuto portarlo quando sono andati a firmare: so che un ragazzo voleva portarsi dietro un avvocato, ma gli hanno detto che non volevano nessuno e alla fine è saltato tutto e hanno strappato il contratto"

Ferri: "Mi hanno confermato che non volevano i procuratori nel momento della firma e neppure avere a che fare o parlare con loro. Io sono partito da Bologna lunedì per imbarcarmi per il Mondiale; al mattino mi chiama Tebaldi per firmare il contratto, ci siamo trovati al casello di Bergamo. Il contratto era in inglese, ho letto un po’ di cose e ho firmato perché aveva solo quella proposta lì. Forse non era una coincidenza tutta quella fretta per la firma: io ero strafelice di firmare subito, sono andato al Mondiale tranquillo".

Ancora, dall'inchiesta del bravissimo Seb emerge che

Per due neoprofessionisti come Allori e Ferri, questi contratti erano al minimo previsto dai regolamenti UCI: si trattava di 44 mila euro annuali, ma con la particolarità che erano contratti come lavoratori autonomi e non lavoratori dipendenti; il nome che compariva era EPowers Factory Team. Inoltre, sui contratti era presente una clausola che li rendeva nulli nel caso in cui la squadra non fosse stata fatta: ad oggi, quindi, chi volesse lanciarsi in una battaglia legale per vedersi risarcito, almeno in parte, rischierebbe di spendere parecchi soldi per ritrovarsi con niente in mano.

Il contratto, ameno a Ferri, glie l'ha fatto firmare Tebaldi. Avrà qualche responsabilità pure lui oppure, siccome ti hanno detto che è una persona onesta, dobbiamo credere che dietro quanto successo c'è un complotto della massoneria deviata?


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