Telecronache leggendarie
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Re: Telecronache leggendarie
Tutto puo' essere...ma gia'' il giorno dopo Indurain, se ricordo bene, dette l'impressione di averne e di aver scalato l'Alpe non a tutta...
E non dimenticarti che c'era una crono di 65 km a poche tappe da Parigi.
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Re: Telecronache leggendarie
Esattamente !! Indurain si lanciò all'inseguimento anche con una certa supponenza, dopo che era rimasto quasi a ruota tutto il giorno, ma invece di asfaltare Chiappucci rimbalzò indietro clamorosamente !! Questo la dice lunga di come sarebbe finita se non avesse avuto Bugno come gragario tutto il giorno...herbie ha scritto: ↑giovedì 2 gennaio 2020, 21:12in quella tappa, a circa 3 km. da Sestriere, quando Indurain prese in mano in prima persona le redini dell'inseguimento, fece una azione decisa per andare a prendere Chiappucci che ormai vedeva. Giunse fino a circa 30 secondi, anche se la grafica non lo certificava ci fu un momento in cui era veramente ad un tiro di schioppo.barrylyndon ha scritto: ↑giovedì 2 gennaio 2020, 5:50
6) Con i se e con i ma da qualche parte si va..dipende da chi si parteggia.Ma in coscienza, Indurain diffcilmente avrebbe perso quel Tour.
Poi la regia francese staccò su Chiappucci che stava comunque arrivando. Arrivò a braccia alzate quando ci si aspettava che passasse Indurain come un treno a poche centinaia di metri dall'arrivo, rispettando il trend.
Viceversa, in fondo al rettilineo spuntò Vona che ai - 2 era DIETRO Indurain. Indurain riperse da un corridore in fuga da 150, nell'ultimo chilometro tutto quanto riguadagnato con la sparata precedente. Il che significa che quel giorno era proprio giusto, in una situazione di tensione assai simile a quella che prosciugò Armstrong sulla Joux Plane.
Io credo che Bugno non se ne accorse, ma quel giorno cambiò di molto la storia del Tour.
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Re: Telecronache leggendarie
Dopo il Sestriere?bugnogianni ha scritto: ↑giovedì 2 gennaio 2020, 0:45Non ricordo l'evento del '94, ma che Chiappucci potesse davvero vincere il Tour '92 neanche nei sogni più bagnati di De Zan.Road Runner ha scritto: ↑mercoledì 1 gennaio 2020, 7:31 Riaccendiamo subito la polemica di Capodanno:
il giorno dopo Marco stravinse la tappa, ma un certo Gianni Bugno gli fece perdere il Giro.
La maggioranza qui ricorda il Gianni come un idolo, io invece non riesco a dimenticare che
fece perdere il Giro del 94 a Pantani e il Tour del 92 a Chiappucci.
(oltre che a spedire in galera, verme, il povero Morassut per 15 giorni per la storia delle videocassette imbottite di anfetamine che erano
indirizzate a suo padre).
Il Diablo era l unico che poteva insidiare indurain
Bugno fece un gravissimo errore tattico
Con quella assurda tirata di km
Doveva lasciare fare tutto alla squadra di Miguel
E poi partire da solo
Invece fece il gregario
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Re: Telecronache leggendarie
Concordo ovviamente. Poi il fatto che Bugno fosse forte e avesse classe non lo metto in discussione. Ma il tifare per un atleta non deve far si che si debba giustificare e non ammettere qualsiasi cazzata abbia combinato.
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Re: Telecronache leggendarie
L'equivoco in cui voi tutti cadete, risiede nel fatto che pensiate che uno va al tour pensando a chi lo deve far vincere.
Bugno aveva delle responsabilita' enormi, articoli su Famiglia Cristiana,tanto per capirci, in quel Tour..aveva puntato tutto su quel Tour..e l'Italia del pedale puntava altresi' tutto su di lui per quel Tour.
Ora, volete che nella penultima tappa a sua disposizione per recuperare terreno si metta passivo sulle ruote della Banesto?
E' stato un errore? Puo' darsi, ma in ogni caso comprensibile, visto che anche Chiappucci non correva con la Gatorade ed era un avversario di Bugno, come lo era Indurain.
Che dopo Chiappucci avesse potuto vincere quel Tour...rientra nella casistica dei se e dei ma, che fa si che ci confezioniamo un nostro personale albo d'oro di qualsiasi corsa..
Bugno aveva delle responsabilita' enormi, articoli su Famiglia Cristiana,tanto per capirci, in quel Tour..aveva puntato tutto su quel Tour..e l'Italia del pedale puntava altresi' tutto su di lui per quel Tour.
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E' stato un errore? Puo' darsi, ma in ogni caso comprensibile, visto che anche Chiappucci non correva con la Gatorade ed era un avversario di Bugno, come lo era Indurain.
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Re: Telecronache leggendarie
Sei troppo tifoso di bugno
Vero quello che dici
Lo si poteva dire prima della Crono
Poi indurain gli diede più di tre minuti
Se voleva ribaltare avrebbe dovuto partire con chiappucci
Invece..
Corse più contro el Diablo che per vincere il tour
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- barrylyndon
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Re: Telecronache leggendarie
Beh se la metti cosi..Chiappucci fece la stessa cosa il giorno dopo..
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Re: Telecronache leggendarie
Non credo che Chiappucci avrebbe potuto vincere il Tour (il giorno dopo all'Alpe Indurain salì alla grande) ma sicuramente la tattica di Bugno quel giorno si rilevò sbagliata. Indurain all'epoca aveva già vinto un Tour e un Giro quindi si sapeva che l'uomo da battere sarebbe stato lui, quindi o Bugno sta a ruota o cerca di staccarlo. Se non ricordo male anche Fignon, in un intervista con Cassani nella presentazione di qualche salita, ammise che quel giorno la sua squadra commise degli errori.
Saluti
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- Maìno della Spinetta
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Re: Telecronache leggendarie
Dividendo il 94 dal 92, dico che nel 94 con la tappa in ballo e un Carneade in fuga Bugno ha fatto quello che qualsiasi DS e qualsiasi corridore farebbe: provare a vincere la tappa.
Dico che nel 1992 aspettarsi che Reichenbach e Pinot non dessero una mano a Dumoulin verso Bardonecchia sia quantomeno bizzarro, perché aveva già un Giro nel 2017 dovevano star fermi? infatti nessuno ne parlò.. ah no, scusate, siamo nel 1992... Dicevo, quella fu una tappa un po' particolare: come avrebbe fatto Bugno ad andar dietro a Chiappucci Winter?!? Sul Saisis o sulla Cormet!?!? Per come si era messa la tappa le tattiche legittime erano due: a ruota, lasciando tutto sulle spalle di Miguelon, o dare dei cambi e salvare il salvabile, e giocarsi tutto tra Alle e crono. Fu quello il Tour in cui Indurain manifestò la sua superiorità schiacciante su Bugno a crono. Non siamo al Tour 93, ma nel 92. Una botta c'era già stata nella prima crono, per cui Bugno poteva nascondersi dietro lo spagnolo e farlo andare alla deriva tirando (e lui con lui), oppure aiutarlo e puntare a ribaltare/possiate nelle tante tappe successive. Scelse la seconda e amen... Peccato per lo spettacolo e per il Diablo, ma non parlerei di coltello insanguinato. Quello c'è solo per Saprà
Dico che nel 1992 aspettarsi che Reichenbach e Pinot non dessero una mano a Dumoulin verso Bardonecchia sia quantomeno bizzarro, perché aveva già un Giro nel 2017 dovevano star fermi? infatti nessuno ne parlò.. ah no, scusate, siamo nel 1992... Dicevo, quella fu una tappa un po' particolare: come avrebbe fatto Bugno ad andar dietro a Chiappucci Winter?!? Sul Saisis o sulla Cormet!?!? Per come si era messa la tappa le tattiche legittime erano due: a ruota, lasciando tutto sulle spalle di Miguelon, o dare dei cambi e salvare il salvabile, e giocarsi tutto tra Alle e crono. Fu quello il Tour in cui Indurain manifestò la sua superiorità schiacciante su Bugno a crono. Non siamo al Tour 93, ma nel 92. Una botta c'era già stata nella prima crono, per cui Bugno poteva nascondersi dietro lo spagnolo e farlo andare alla deriva tirando (e lui con lui), oppure aiutarlo e puntare a ribaltare/possiate nelle tante tappe successive. Scelse la seconda e amen... Peccato per lo spettacolo e per il Diablo, ma non parlerei di coltello insanguinato. Quello c'è solo per Saprà
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Re: Telecronache leggendarie
Pur avendo seguito la diretta, di quel giorno non ricordo nulla. A differenza di quello successivo, del quale ricordo dettagli, esaltazioni, apprensioni, speranze, calcoli, porte scorrevoli. Probabilmente, dopo aver visto che aveva da recuperare un distacchetto di 10 minuti, non mi sono interessato più di tanto all'attacco sul Passo di Monte Giovo.
In entrambe le tappe il Pirata dimostrò di essere un campione anche se in cronaca nessuno lo chiamava ancora così; capisco il perché: era giusto essere prudenti nonostante le scintille e gli scatti e l'intelligenza tattica (prima ti aspetto in discesa, così ti sfianchi per bene, e poi ti ristacco in salita). E nonostante quella dote che è il preciso opposto del timore reverenziale, valaddire il coraggio irriverente.
Era giusto perché nel ciclismo come ovunque ci sono le meteore che illudono e il pur giovane De Zan, con la sua esperienza dinastica, non poteva ignorarlo; prese atto che verso Merano e verso l'Aprica s'era percepito qualcosa di unico, lo lasciò intuire e presagire, ma non lo disse apertamente. Fece benissimo. Per dirla con un'apparente contraddizione, si esaltò moderatamente.
Dicevo che non ricordo le sensazioni di quel giorno. Forse ero contento che avesse vinto un italiano, forse pensavo alla tappa dell'Aprica e vedevo la Lienz-Merano solo come un buon antipastino, con l'ultima salita lontanissima dal traguardo. Sono sempre stato un inesperto di tattiche e di giochi di squadra, mi piacevano gli scatti in salita e basta.*
Quel giorno Pantani scattò in salita ma soprattutto in discesa, allungando subito dopo lo scollinamento e rischiando brutto. "Questo ha un fegato da mille lire", "Sconsiglio la posizione a uovo", "Sembra uno sciatore", ecc. Ma ciò che fa più impressione è quel che ci ha riferito Cassani sulla sera prima del Mortirolo: "Non era contento della sua vittoria. Era la sua prima vittoria da professionista nel '94. La sera cominciò a chiedere per la tappa del giorno dopo: «Ma com'è il Mortirolo? Com'è lo Stelvio?»"
Se l'avessi saputo quel giorno stesso, avrei pensato: che sia il ciclista che stiamo aspettando da decenni?
Re: Telecronache leggendarie
E cosa ci trovi di strano?barrylyndon ha scritto: ↑venerdì 3 gennaio 2020, 8:25Beh se la metti cosi..Chiappucci fece la stessa cosa il giorno dopo..
Re: Telecronache leggendarie
Questa telecronaca-fiume è il capolavoro di De Zan figlio, il racconto ideale di una delle più belle imprese del Pirata. Come detto nel messaggio precedente, avrò forse ignorato la portata della sua vittoria nella tappa con l'arrivo a Merano, ma durante e dopo quell'incredibile cavalcata sul Mortirolo, per me Pantani era già leggenda e, quando staccò Indurain sul Santa Cristina (poi imitato da Chiappucci poco più avanti) ero fuori di me per l'entusiasmo, e non credo proprio d'essere stato il solo.
Momenti salienti della tappa
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Re: Telecronache leggendarie
Punti salienti della cronaca di tappa - seconda parte (ascesa del Mortirolo):
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Re: Telecronache leggendarie
a parte lo svolgimento della tappa, inviterei gli utenti di questo forum ad osservare attentamente i primi 5 minuti del filmato.kraus ha scritto: ↑sabato 4 gennaio 2020, 12:08
Questa telecronaca-fiume è il capolavoro di De Zan figlio, il racconto ideale di una delle più belle imprese del Pirata. Come detto nel messaggio precedente, avrò forse ignorato la portata della sua vittoria nella tappa con l'arrivo a Merano, ma durante e dopo quell'incredibile cavalcata sul Mortirolo, per me Pantani era già leggenda e, quando staccò Indurain sul Santa Cristina (poi imitato da Chiappucci poco più avanti) ero fuori di me per l'entusiasmo, e non credo proprio d'essere stato il solo.
Il giorno prima della tappa sullo Stelvio nevicava, la mattina stessa nevicava pure, c'era neve sulla strada, non indifferenti muraglie di neve (che costituiscono sempre pericolo di piccoli smottamenti) ai lati, vento gelido e gran freddo.
Io credo di poter dire che con il battage mediatico-meteorologico di giorni e giorni prima che avverrebbe oggi, con quelle condizioni la mattina stessa della tappa poche ore prima del passaggio, questa tappa oggi non si sarebbe pacificamente corsa e nessuno avrebbe poi postato immagini del pomeriggio con il sole sullo Stelvio....
Quell'anno io non ricordo nei giorni prima qualcuno che mettesse in dubbio il passaggio sullo Stelvio, tanto che all'arrivo della tappa precedente, con una bufera di neve sullo Stelvio (il tempo era bruttino anche sul Monte Giovo) il tema giornalistico del giorno era cosa avrebbe potuto fare questo giovane scalatore nel tappone del giorno dopo.
No, tanto per fare qualche riflessione su certi "tormentoni" meteorologici di oggigiorno.
Se vengono giù metri e metri di neve una settimana o due prima del Giro (come quest'anno sul Gavia) tanto che ci sono decine di chilometri di strada da scavare nella neve, amen si cambia percorso con anticipo di una settimana e tutto il tempo di organizzarsi con le amministrazioni comunali e provinciali.
Altrimenti se la strada è già sgombra e fa un po' di brutto tempo, in qualche modo ci si arrangia sempre con ammiraglie, moto e abbondanti mezzi di sopravvivenza al seguito. Fermo restando che chi pratica questo sport ha a prescindere qualità fisiche e atletiche del tutto fuori del comune e merita un incondizionato rispetto. Ma le situazioni realmente pericolose sono altre, e penso a certe discese o ostacoli improvvisi che saltano fuori in prossimità degli sprint, tipo paletti, catarifrangenti sulla strada, piccoli spartitraffico con marciapiede.
Re: Telecronache leggendarie
Punti salienti della cronaca di tappa - terza parte (discesa fino all'inizio del Valico di Santa Cristina):
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Re: Telecronache leggendarie
Punti salienti della cronaca di tappa - quarta parte (dal Valico di Santa Cristina fino all'arrivo):
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Re: Telecronache leggendarie
La cronaca qui è un po' più breve rispetto alla tappa Merano - Aprica e per buone ragioni, trattandosi di una cronometro con distacchi ormai molto ampi, prima della tappa, tra i primi corridori in classifica. Il filmato copre solo le ultime quattro prestazioni (Bugno, Indurain, Pantani, Berzin).
Re: Telecronache leggendarie
Un altro attacco del Pirata, ma come sempre accade, pochi se ne ricordano perché non è stato vincente. Un errore: Pantani è stato uno dei più grandi proprio perché era umano e non un Armstrong o un Indurain qualsiasi. Forse lo scatto era prematuro, forse la tattica di squadra sbagliata (che so, mandare prima avanti Chiappucci avrebbe potuto cambiare la storia?), forse un Argentin in forma sfolgorante ha vanificato una terza impresa che avrebbe avuto del leggendario.
Tra i numerosi rimpianti, eccone un altro: quello di non aver visto Pantani in versione "Diablo al Sestrière"; pur essendo un corridore da assalti da lunghe distanze, non riuscì né in quel 1994 né nel 2000 a sbancare il GT di turno con una fuga da lontanissimo. Forse, in un angolo di chissà dove, c'è un Pirata che scatta a 120 km dall'arrivo, ma stavolta vince e soffia ad Armstrong la maglia gialla. Per sempre.
Chiudo con una nota un po' più lieta, pensando a quegli anni:
Re: Telecronache leggendarie
Tappa guastata da condizioni atmosferiche caine e bastase (anche per quanto riguarda le immagini, purtroppo ridotte al minimo) e da un freddo che non si fatica a immaginare; peccato anche per la cronaca solo in spagnolo...
- Maìno della Spinetta
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Re: Telecronache leggendarie
Quella tappa non la capii: avevi Chiappucci, avevi Pulnikov, ma perché fare scattare Pantani così da solo? Perché non portare avanti qualcuno che lo scortasse almeno per metà Izoard? Misteri..kraus ha scritto: ↑domenica 5 gennaio 2020, 14:16
Un altro attacco del Pirata, ma come sempre accade, pochi se ne ricordano perché non è stato vincente. Un errore: Pantani è stato uno dei più grandi proprio perché era umano e non un Armstrong o un Indurain qualsiasi. Forse lo scatto era prematuro, forse la tattica di squadra sbagliata (che so, mandare prima avanti Chiappucci avrebbe potuto cambiare la storia?), forse un Argentin in forma sfolgorante ha vanificato una terza impresa che avrebbe avuto del leggendario.
Tra i numerosi rimpianti, eccone un altro: quello di non aver visto Pantani in versione "Diablo al Sestrière"; pur essendo un corridore da assalti da lunghe distanze, non riuscì né in quel 1994 né nel 2000 a sbancare il GT di turno con una fuga da lontanissimo. Forse, in un angolo di chissà dove, c'è un Pirata che scatta a 120 km dall'arrivo, ma stavolta vince e soffia ad Armstrong la maglia gialla. Per sempre.
Chiudo con una nota un po' più lieta, pensando a quegli anni:
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Re: Telecronache leggendarie
Chiappucci mai e poi mai si sarebbe messo al servizio di Pantani, men che meno Pulnikov che vinse la tappa; diciamo che la Carrera non supportò granché Pantani in quel Giro a differenza della Gewiss. In quella tappa Argentin, che mai era andato così forte in montagna come in quel suo terz'ultimo giorno di carriera, salvò il Giro di Berzin. Curioso che chi di fatto stoppò il Pirata nelle due imprese sia la stessa persona: il Dottor Mito.kraus ha scritto: ↑domenica 5 gennaio 2020, 14:16
Un altro attacco del Pirata, ma come sempre accade, pochi se ne ricordano perché non è stato vincente. Un errore: Pantani è stato uno dei più grandi proprio perché era umano e non un Armstrong o un Indurain qualsiasi. Forse lo scatto era prematuro, forse la tattica di squadra sbagliata (che so, mandare prima avanti Chiappucci avrebbe potuto cambiare la storia?), forse un Argentin in forma sfolgorante ha vanificato una terza impresa che avrebbe avuto del leggendario.
Tra i numerosi rimpianti, eccone un altro: quello di non aver visto Pantani in versione "Diablo al Sestrière"; pur essendo un corridore da assalti da lunghe distanze, non riuscì né in quel 1994 né nel 2000 a sbancare il GT di turno con una fuga da lontanissimo. Forse, in un angolo di chissà dove, c'è un Pirata che scatta a 120 km dall'arrivo, ma stavolta vince e soffia ad Armstrong la maglia gialla. Per sempre.
fair play? No, Grazie!
Re: Telecronache leggendarie
Argentin tirò per settanta km da solo
in più ci fu il vento contro sul lautaret
Agnello , affrontato poche volte al giro ma garanzia di spettacolo
in più ci fu il vento contro sul lautaret
Agnello , affrontato poche volte al giro ma garanzia di spettacolo
Re: Telecronache leggendarie
Da tifoso anche del Diablo, temo sia vero. Entrambi avevano un ego troppo grande per mettersi l'uno al servizio dell'altro. Nella migliore delle ipotesi, avrebbero fatto una corsa indipendente come nella Merano-Aprica.Slegar ha scritto: ↑mercoledì 8 gennaio 2020, 19:31 Chiappucci mai e poi mai si sarebbe messo al servizio di Pantani, men che meno Pulnikov che vinse la tappa; diciamo che la Carrera non supportò granché Pantani in quel Giro a differenza della Gewiss. In quella tappa Argentin, che mai era andato così forte in montagna come in quel suo terz'ultimo giorno di carriera, salvò il Giro di Berzin. Curioso che chi di fatto stoppò il Pirata nelle due imprese sia la stessa persona: il Dottor Mito.
Re: Telecronache leggendarie
Nella Merano-Aprica andò bene ad entrambi.kraus ha scritto: ↑mercoledì 8 gennaio 2020, 20:30Da tifoso anche del Diablo, temo sia vero. Entrambi avevano un ego troppo grande per mettersi l'uno al servizio dell'altro. Nella migliore delle ipotesi, avrebbero fatto una corsa indipendente come nella Merano-Aprica.Slegar ha scritto: ↑mercoledì 8 gennaio 2020, 19:31 Chiappucci mai e poi mai si sarebbe messo al servizio di Pantani, men che meno Pulnikov che vinse la tappa; diciamo che la Carrera non supportò granché Pantani in quel Giro a differenza della Gewiss. In quella tappa Argentin, che mai era andato così forte in montagna come in quel suo terz'ultimo giorno di carriera, salvò il Giro di Berzin. Curioso che chi di fatto stoppò il Pirata nelle due imprese sia la stessa persona: il Dottor Mito.
Però Boifava ...eccheccavolo, manco mezza parola.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Telecronache leggendarie
Ultima tappa di quel giro:
Niente telecronaca in italiano, stavolta, purtroppo.
Ad aggiungere altra sfortuna a quella, già proverbiale, del Pirata, c'è il fatto di aver trovato in quel giro Berzin nel suo unico anno di grazia: mai il russo avrebbe più ripetuto una stagione simile.
L’anno dopo, dopo il giro d’Italia saltato dal Pirata per un banale infortunio e vinto a man bassa da Rominger, darà da pensare la facilità irrisoria con cui, nella tappa verso Guzet Neige, Pantani salterà lo svizzero subito dopo essere scattato verso la sua prima vittoria al Tour.
Niente telecronaca in italiano, stavolta, purtroppo.
Ad aggiungere altra sfortuna a quella, già proverbiale, del Pirata, c'è il fatto di aver trovato in quel giro Berzin nel suo unico anno di grazia: mai il russo avrebbe più ripetuto una stagione simile.
L’anno dopo, dopo il giro d’Italia saltato dal Pirata per un banale infortunio e vinto a man bassa da Rominger, darà da pensare la facilità irrisoria con cui, nella tappa verso Guzet Neige, Pantani salterà lo svizzero subito dopo essere scattato verso la sua prima vittoria al Tour.
Re: Telecronache leggendarie
Un passo indietro per render merito al mitico Chiappucci. Sono un maledetto, un ostinato e un antisportivo, ma a differenza dell'eccellente Davide De Zan (che un giorno scriverà per difendere il Pirata: "tutti i ragazzi che mi credevano devono parlare"), non riuscirò mai a levarmi il cappello davanti a Indurain: scontato, banale, glaciale e noioso come la pioggia della tappa precedente e di questa (mica per colpa sua, ma per me il ciclismo è un'altra cosa).
Lo levo invece volentierissimo per il nostro Diablo; ricordo scene tristissime al bar quell'estate, quando tutti rispettosamente assistevano alle vittorie di Indurain a cronometro e io non volevo saperne di dire che era bravo, a costo di litigare con gli altri avventori; anzi schiumavo rabbia con tutte le mie forze. E giù parolacce, invettive coram populo, voglia di vedere un Pirata che ancora non potevo conoscere e che per il momento era in fase di costruzione.
Qui la telecronaca, ma più ampia, della stessa tappa in spagnolo:
Lo levo invece volentierissimo per il nostro Diablo; ricordo scene tristissime al bar quell'estate, quando tutti rispettosamente assistevano alle vittorie di Indurain a cronometro e io non volevo saperne di dire che era bravo, a costo di litigare con gli altri avventori; anzi schiumavo rabbia con tutte le mie forze. E giù parolacce, invettive coram populo, voglia di vedere un Pirata che ancora non potevo conoscere e che per il momento era in fase di costruzione.
Qui la telecronaca, ma più ampia, della stessa tappa in spagnolo:
- GregLemond
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Re: Telecronache leggendarie
Il livore nei confronti di Indurain e Bugno a cosa è dovuto?
A qualche avvenimento particolare o all' inconsistenza del Diablo raggiunto un certo livello?
A qualche avvenimento particolare o all' inconsistenza del Diablo raggiunto un certo livello?
- GregLemond
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Re: Telecronache leggendarie
Nessun livore nei confronti di Bugno, anzi; avrei voluto veder vincere degli italiani e mi dispiaceva quando non ci riuscivano.
Ultima vittoria di tappa di Chiappucci al tour:
Ultima vittoria di tappa di Chiappucci al tour:
- GregLemond
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Re: Telecronache leggendarie
Nessuna polemica, solo per confronto...
Io ero piccolo ai tempi di chiappucci, ma col senno di poi mi pare uno che abbia parlato piu di quanto ha effettivamente fatto...
- Maìno della Spinetta
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Re: Telecronache leggendarie
Che volata potente. Dopo tre minuti aveva ancora il fiatone, altro che certe scene viste negli anni successivi. Ha lasciato il terzo a 25 metri. Jalabert ha messo la ruota fuori ed è rimbalzato. Ero in campagna, c'erano amici dei miei a fare un BBQ. Salgo a vedere il mondiale e dalla finestra annuncio la grande vittoria. E me lo ricordo ancora.Salvatore77 ha scritto: ↑venerdì 25 settembre 2015, 13:53MagliaRossa ha scritto:Due perle di De Zan.
Benidorm 1992. "l'arrivo è in leggera salita... Bugno... Bugno... BUGNOOOOOOOO"
Giro 1998. "Pantani-Tonkov. Il testa a testa finale. Si decide il giro d'Italia"
da aggiungere:
"Bugno su Jalabert. E poi vicino a noi un signore si è sentito male. Un tifoso di Bugno si è sentito male per gridare Gianni Bugno."
Da notare le inquadrature pessime che ci hanno fatto capire più a meno negli ultimi 40 / 50 m cosa stava accadendo, per colpa di uno striscione d'arrivo enorme, una macchina e una moto che non so quale utilità aveva di stare in volata avanti al gruppo.
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Re: Telecronache leggendarie
"E' la vittoria di chi chiacchiera poco" M.Argentin, Benidorm 1992, dopo la volata di Bugno.GregLemond ha scritto: ↑domenica 19 gennaio 2020, 20:40
Nessuna polemica, solo per confronto...
Io ero piccolo ai tempi di chiappucci, ma col senno di poi mi pare uno che abbia parlato piu di quanto ha effettivamente fatto...
"Chiappucci, sembra in giornata,Scatta sempre, forse anche troppo" M.Fondriest, Benidorm 1992, intervista dopo il suo ritiro in corsa.
Chiappucci ha parlato veramente tanto, spesso a sproposito, di sicuro amato in gruppo non lo era,e questo gli ha probabilmente fatto perdere alcune corse.
"Il ciclismo sono io" C.Chiappucci dopo il Tour 1992.
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Re: Telecronache leggendarie
Ed eccoci a Bugno; qui la sua prima vittoria all'Alpe d'Huez:
E l'altra sua vittoria in quel Tour del '90:
Molti rimpianti... Dopo il Giro del '90 ci credevo anch'io.
E l'altra sua vittoria in quel Tour del '90:
Molti rimpianti... Dopo il Giro del '90 ci credevo anch'io.
Re: Telecronache leggendarie
Altra vittoria sull'Alpe d'Huez e gran tappa:
E una sua volatona di qualche mese prima al Giro:
E una sua volatona di qualche mese prima al Giro:
Re: Telecronache leggendarie
Le più bella tappe al Giro degli ultimi vent'anni viste in TV:
18ª tappa Giro 2003: Santuario di Vicoforte - Chianale:
19ª tappa Giro 2005: Savigliano - Sestriere:
7ª tappa Giro 2010: Carrara - Montalcino:
18ª tappa Giro 2003: Santuario di Vicoforte - Chianale:
19ª tappa Giro 2005: Savigliano - Sestriere:
7ª tappa Giro 2010: Carrara - Montalcino:
fair play? No, Grazie!
- Maìno della Spinetta
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Re: Telecronache leggendarie
Mi ero dimenticato che a Montalcino avevano menato con la maglia rosa a terra - il famoso Fair play
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- GregLemond
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Re: Telecronache leggendarie
Scusate ragazzi, faccio l' Admin anche se non lo sono.
Il topic sarebbe nato per un altro scopo... per un altro tipo di condivisione.
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Re: Telecronache leggendarie
Da inguaribile passatista (non ricordo nemmen più quale sia l'anno in cui ho smesso di guardar gare ciclistiche, forse il 2007 o il 2008), un paio di giorni fa ho affittato una macchina del tempo chiamata YouTube e mi son visto qualche tappa del Tour vinto da Nibali. Nel vedere tutte quelle magliette ammodino e quelle riprese futuristiche (per l'appunto), ho pensato di avere sbagliato la ricerca su Google e di essermi imbattuto in un bel videogioco o in un altro sport. Mancavano le lucine e lo striscione con la scritta “Ciao Kraus, benvenuto nel passato prossimo”.
Ci è insomma voluto un po' prima che mi rendessi conto che era tutto vero e che i ciclisti e i paesaggi non erano frutto di un codice informatico; c'era pure una telecronaca competente, persino coinvolgente e molto spregiudicata*, ch'era poi la cosa più spassosa di tutto il complesso, giustamente preferita dal proprietario del canale a quella soporifera della Rai (De Zan junior e senior, ma anche Bulbarelli & Cassani, quanto mi mancate!).
* Mea culpa: non avevo mai sentito Aiello e Magrini, se non alle prese con un'imitazione di De Zan (forse addirittura migliore di quelle di Butinar sopra riportate). Peccato per l'audio molto basso:
Novità grafiche e ritorno alla vittoria d'un italiano a parte, questo tour somigliava né più e né meno a molti giri dei primi anni 2000, con GPM a iosa ma rigorosamente senza attacchi di classifica prima dei 10 km alla fine.
Mi è comunque spiaciuto per le cadute che hanno sminuito la vittoria di Nibali, manco fosse stata colpa sua, e per tutta la buona volontà da lui dimostrata per legittimare una vittoria definita monca fin dagli stessi giorni in cui prendeva vigorosamente corpo. Sapevo già di quelle cadute, ma una pallida curiosità di vedere l’erede di Pantani (almeno nell’albo del Tour), dagli e dagli, mi ha spinto a vedere la ricca antologia offerta da Ciclismo Grandi Giri.
Un conto era vedersi il Tour '98 giorno dietro giorno, senza sapere come sarebbe finito, con gli amici anziani che confidavano nel recupero del Pirata consigliando tuttavia prudenza, profilo basso e niente illusioni, e io che ero certo della sua rimonta e li rassicuravo che ce l’avrebbe fatta a vincere la corsa; altro è trovarsi spettatore di un racconto già noto, di cui si sa il finale e si conosce a grandi linee la trama:
- Leonardo Civitella
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Re: Telecronache leggendarie
Nel suo è leggendaria anche codesta
Consiglio per i meno pazienti, dirigetevi subito al minuto 2:25
Saluti,Leonardo
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- GregLemond
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Re: Telecronache leggendarie
BELLISSIMOLeonardo Civitella ha scritto: ↑lunedì 9 marzo 2020, 0:18 Nel suo è leggendaria anche codesta
Consiglio per i meno pazienti, dirigetevi subito al minuto 2:25
Saluti,Leonardo