Virtual Race. Perché no?

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
Gianluca Avigo - bove

Virtual Race. Perché no?

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In questi giorni di clausura collettiva, di poco o niente sport sia in TV che praticato, di lezioni virtuali per i nostri figli, perché non organizzare la prima virtual pro Race ?

Una decina di pro, con stesso home trainer connessi ovviamente allo stesso noto software e soprattutto in diretta streaming, si contenderanno l'edizione uno della virtual pro Race (VPR)

Direi che un'ora di gara, con qualche strappo e magari arrivo in salita sarebbe già sufficiente.

Fantascienza? Be ragazzi se non è fantascienza quello che stiamo vivendo...

A voi !


Gianluca Avigo - bove

Re: Virtual Race. Perché no?

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Giuro l'ho letto dopo.
Qualcosa già si muove

Oggi alle 11.00 allenamento aperto a tutti su zwift ed in diretta fb sulla pagina di Bramati Luca con Gioele Bertolini e Eva Lechner


dietzen
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Re: Virtual Race. Perché no?

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mi sembra che la mitchelton stia organizzando qualcosa del genere.


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galliano
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Re: Virtual Race. Perché no?

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Io passo ;)
Il ciclismo virtuale non fa per me


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cauz.
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Re: Virtual Race. Perché no?

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no


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simociclo
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Re: Virtual Race. Perché no?

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Io passo.
Siamo costretti (giustamente) a rinunciare ad un sacco di cose, tra cui a molti hobby, interessi ecc.
Me ne farò una ragione e cercherò di coltivare quelli che si possono coltivare, leggendo libri lasciati da parte e riprendendo a vedere film. Il ciclismo lo rivedrò quando partirà


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Gianluca Avigo - bove

Re: Virtual Race. Perché no?

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Opinioni comprensibili e legittime. Si tratterebbe comunque solo di puro intrattenimento e diversivo. 15/20 giorni di quasi isolamento sono tanti e con un solo argomento che gira per la testa, si rischia parecchio. Tra due settimane temo ci saranno i primi segni di cedimento. Forse prima.
Creare dei diversivo credo sia innanzi tutto salutare. Chi se ne frega se non è ciclismo vero. Del resto abbiamo passato anni a vederè, più o meno consapevoli, un ciclismo "poco vero"


Gianluca Avigo - bove

Re: Virtual Race. Perché no?

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cauz. ha scritto: sabato 14 marzo 2020, 14:59no
Sì ma perché?
Il tuo parere, come quello di altri, mi interessa


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Walter_White
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Re: Virtual Race. Perché no?

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Anch'io passo. Mi sembrerebbe di guardare un videogioco, e per quello di sono già PCM e la versione arcade per console.

Il ciclismo è un'altra cosa, e son disposto ad aspettare


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jerrydrake
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Re: Virtual Race. Perché no?

Messaggio da leggere da jerrydrake »

Da acerrimo nemico degli eSport, che a breve vedremo alle Olimpiadi, non posso che rabbrividire davanti a questa ipotesi. Può essere carino tra amici, punto.


nime
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Re: Virtual Race. Perché no?

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secondo me invece è una bella idea, farebbe divertire, terrebbe ancora alta l'attenzione sul ciclismo non vedo proprio perchè questa negatività, sul ciclismo è sempre così ogni volta che si propone qualcosa di nuovo c'è tutta una generazione che si inalbera gridando bestemmia

sono momenti particolari io una milano sanremo fatta virtuale con i grandi campioni per gioco e divertimento la seguirei e sono sicuro che la farebbero in tanti

dai ragazzi leggeri, sono momenti particolari, che se anche fanno qualche esperimento social virtuale non è che vi cambia il ciclismo e vi si rompe il giocattolo

edito aggiungendo anche una parte economica,

ci sono sponsor, squadre e dipendenti che come tutti i settori perderanno tantissimi soldi da questa cosa, se qualche idea di questo tipo aiuta gli sponsor, mantiene un po' di visibilità, crea attenzione non demonizziamola, tornerà tutto indietro in positivo


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Re: Virtual Race. Perché no?

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Gianluca Avigo - bove ha scritto: sabato 14 marzo 2020, 23:18
cauz. ha scritto: sabato 14 marzo 2020, 14:59no
Sì ma perché?
Il tuo parere, come quello di altri, mi interessa
perché il ciclismo è fatto di luoghi che si attraversano, di persone che trascorrono l'intera giornata fianco a fianco, di borracce lanciate a bordo strada, di sciroccati travestiti che corrono sulle strade, di pioggia, vento, caldo e pure crisi di fame, cadute, forature, passaggi a livello o ammiraglie che non arrivano... se togli tutto questo resta un film. E a quel punto mi guardo un film. Anche sul ciclismo, eventualmente. qui ce n'è una bella lista: http://www.cicloweb.it/?s=cicloproiezioni


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simociclo
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Re: Virtual Race. Perché no?

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cauz. ha scritto: domenica 15 marzo 2020, 12:00
Gianluca Avigo - bove ha scritto: sabato 14 marzo 2020, 23:18
cauz. ha scritto: sabato 14 marzo 2020, 14:59no
Sì ma perché?
Il tuo parere, come quello di altri, mi interessa
perché il ciclismo è fatto di luoghi che si attraversano, di persone che trascorrono l'intera giornata fianco a fianco, di borracce lanciate a bordo strada, di sciroccati travestiti che corrono sulle strade, di pioggia, vento, caldo e pure crisi di fame, cadute, forature, passaggi a livello o ammiraglie che non arrivano... se togli tutto questo resta un film. E a quel punto mi guardo un film. Anche sul ciclismo, eventualmente. qui ce n'è una bella lista: http://www.cicloweb.it/?s=cicloproiezioni
la penso così anch'io, ma non avrei saputo descriverlo come cauz :clap:


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cassius
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Re: Virtual Race. Perché no?

Messaggio da leggere da cassius »

A me sembra una bellissima idea, come tutto ciò che ci può tenere in contatto, farci scaricare tossine, pensare ad altro ed evitare che (fra poco) qualcuno cominci a dare segni di impazienza per queste misure.
Quindi il romanticismo ormezzaniano lasciamolo in cantina.

Io non ho un'attrezzatura per fare questo ma ho un fantastico rullo da poveri comprato a 30€ usato su ebay, che ogni tanto attacco alla bici e mi faccio 40-60 minuti guardandomi video di ciclismo su youtube.
Il ciclismo indoor sta al ciclismo vero più o meno come i sofficini stanno alle lasagna di mamma, ma di questi tempi ci si può e deve accontentare!


Gianluca Avigo - bove

Re: Virtual Race. Perché no?

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cauz. ha scritto: domenica 15 marzo 2020, 12:00
Gianluca Avigo - bove ha scritto: sabato 14 marzo 2020, 23:18
cauz. ha scritto: sabato 14 marzo 2020, 14:59no
Sì ma perché?
Il tuo parere, come quello di altri, mi interessa
perché il ciclismo è fatto di luoghi che si attraversano, di persone che trascorrono l'intera giornata fianco a fianco, di borracce lanciate a bordo strada, di sciroccati travestiti che corrono sulle strade, di pioggia, vento, caldo e pure crisi di fame, cadute, forature, passaggi a livello o ammiraglie che non arrivano... se togli tutto questo resta un film. E a quel punto mi guardo un film. Anche sul ciclismo, eventualmente. qui ce n'è una bella lista: http://www.cicloweb.it/?s=cicloproiezioni

E chi dice il contrario? Questo non sarebbe ovviamente ciclismo, ma un semplice modo di intrattenere. Per esempio le chermesse cittadine tanto in voga negli anni 70 erano ciclismo? Certo che no. Si conosceva l'ordine d'arrivo alla partenza, ma servivano ad intrattenere e a mantenere il contatto tra atleti e pubblico ( oltre che a fare cassa ). Oggi purtroppo "il contatto" fisico non è possibile, quindi dico io proviamo con quello virtuale. Che male può fare ? Poi ovviamente sia santificato il libero arbitrio. Fortunatamente ognuno di noi può ancora scegliere.

A me l'idea di vedere una decina di Big sfidarsi in un video game sui rulli, divertendosi e facendo divertire, non spiace affatto. Magari anche solo servisse a farci staccare la testa per un paio d'ore, sarebbe già qualcosa
Ultima modifica di Gianluca Avigo - bove il lunedì 16 marzo 2020, 8:09, modificato 1 volta in totale.


Gianluca Avigo - bove

Re: Virtual Race. Perché no?

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cassius ha scritto: domenica 15 marzo 2020, 15:51 A me sembra una bellissima idea, come tutto ciò che ci può tenere in contatto, farci scaricare tossine, pensare ad altro ed evitare che (fra poco) qualcuno cominci a dare segni di impazienza per queste misure.
Quindi il romanticismo ormezzaniano lasciamolo in cantina.

Io non ho un'attrezzatura per fare questo ma ho un fantastico rullo da poveri comprato a 30€ usato su ebay, che ogni tanto attacco alla bici e mi faccio 40-60 minuti guardandomi video di ciclismo su youtube.
Il ciclismo indoor sta al ciclismo vero più o meno come i sofficini stanno alle lasagna di mamma, ma di questi tempi ci si può e deve accontentare!
Esattamente. Ogni tanto tocca mangiarsi i sofficini, in mancanza d'altro


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Beppugrillo
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Re: Virtual Race. Perché no?

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Sono d'accordo, una toppa è una toppa, è evidente che non sarebbe un'alternativa al ciclismo vero ma una soluzione per questo mese (2 mesi? 3 mesi? Speriamo il meno possibile). C'è da considerare che lo stop è un problema in primis per le squadre, se funzioni con un contratto di sponsorizzazione stare per un lungo periodo lontano dalle telecamere può pure essere la fine della squadra.
Un problema può essere la piattaforma, perché Zwift è Zwift ma non c'è solo quella (come per gli e-games alle Olimpiadi, al di là del fatto che è un'idea assurda, se li vuoi mettere devi farlo su un gioco sviluppato dal CIO). Si risolve facendo organizzare le gare direttamente a Zwift o comunque svincolando tutto dall'UCI con qualche deroga.
Secondo me sarebbe utile per le squadre e andrebbe a promuovere uno strumento che ha solo aspetti positivi. Zwift non sostituisce il ciclismo all'aria aperta, lo integra. Io mi considero un cicloturista, adoro le montagne, i paesaggi, le strade. La domenica mattina non mi metterei mai a fare il criceto in camera con il computer davanti, ma il mercoledì sera dopo il lavoro l'alternativa non c'è


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cauz.
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Re: Virtual Race. Perché no?

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Gianluca Avigo - bove ha scritto: lunedì 16 marzo 2020, 7:56 E chi dice il contrario? Questo non sarebbe ovviamente ciclismo, ma un semplice modo di intrattenere. Per esempio le chermesse cittadine tanto in voga negli anni 70 erano ciclismo? Certo che no. Si conosceva l'ordine d'arrivo alla partenza, ma servivano ad intrattenere e a mantenere il contatto tra atleti e pubblico ( oltre che a fare cassa ). Oggi purtroppo "il contatto" fisico non è possibile, quindi dico io proviamo con quello virtuale. Che male può fare ? Poi ovviamente sia santificato il libero arbitrio. Fortunatamente ognuno di noi può ancora scegliere.

A me l'idea di vedere una decina di Big sfidarsi in un video game sui rulli, divertendosi e facendo divertire, non spiace affatto. Magari anche solo servisse a farci staccare la testa per un paio d'ore, sarebbe già qualcosa
ah beh, messa così è tutt'altro discorso. se non è ciclismo va benissimo, non siamo certo qui a giudicare le modalità di intrattenimento che ciascuno sceglie di seguire. Certo, a quel punto potrebbe renderlo anche un po' più accattivante, chessò inserendo anche una prova a quiz sulla storia del ciclismo (spesso si scopre che i corridori sono ignorantissimi), o fargli suonare uno strumento musicale, cose del genere: una specie di "giochi senza frontiere" tra ciclisti.

ad ogni modo, ben venga l'intrattenimento, poi ognuno sceglierà quale guardarsi; c'è anche chi guarda "il grande fratello" o fabio fazio d'altonde. :)
io ad esempio non accenderò mai la tv per vedere yates e nibali che si sfidano sui rulli, magari andrei a vederlo dal vivo una sera, quello sì. anzi, quello mi è pure già capitato, ho persino gareggiato una volta e ho avuto la tachicardia per la mezz'ora successiva. :crazy:



PS- tutto questo ovviamente è un discorso sulle gare tra i professionisti sui rulli. Per quanto riguarda la pratica individuale w i rulli per tutti! :cincin:


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nime
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Re: Virtual Race. Perché no?

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cauz. ha scritto: lunedì 16 marzo 2020, 11:48
Gianluca Avigo - bove ha scritto: lunedì 16 marzo 2020, 7:56 E chi dice il contrario? Questo non sarebbe ovviamente ciclismo, ma un semplice modo di intrattenere. Per esempio le chermesse cittadine tanto in voga negli anni 70 erano ciclismo? Certo che no. Si conosceva l'ordine d'arrivo alla partenza, ma servivano ad intrattenere e a mantenere il contatto tra atleti e pubblico ( oltre che a fare cassa ). Oggi purtroppo "il contatto" fisico non è possibile, quindi dico io proviamo con quello virtuale. Che male può fare ? Poi ovviamente sia santificato il libero arbitrio. Fortunatamente ognuno di noi può ancora scegliere.

A me l'idea di vedere una decina di Big sfidarsi in un video game sui rulli, divertendosi e facendo divertire, non spiace affatto. Magari anche solo servisse a farci staccare la testa per un paio d'ore, sarebbe già qualcosa
ah beh, messa così è tutt'altro discorso. se non è ciclismo va benissimo, non siamo certo qui a giudicare le modalità di intrattenimento che ciascuno sceglie di seguire. Certo, a quel punto potrebbe renderlo anche un po' più accattivante, chessò inserendo anche una prova a quiz sulla storia del ciclismo (spesso si scopre che i corridori sono ignorantissimi), o fargli suonare uno strumento musicale, cose del genere: una specie di "giochi senza frontiere" tra ciclisti.

ad ogni modo, ben venga l'intrattenimento, poi ognuno sceglierà quale guardarsi; c'è anche chi guarda "il grande fratello" o fabio fazio d'altonde. :)
io ad esempio non accenderò mai la tv per vedere yates e nibali che si sfidano sui rulli, magari andrei a vederlo dal vivo una sera, quello sì. anzi, quello mi è pure già capitato, ho persino gareggiato una volta e ho avuto la tachicardia per la mezz'ora successiva. :crazy:



PS- tutto questo ovviamente è un discorso sulle gare tra i professionisti sui rulli. Per quanto riguarda la pratica individuale w i rulli per tutti! :cincin:

il ciclismo vero è forza fisica resistenza e watt, stroncare l'avversario e vederlo restare dietro dimostrando di essere in quel momento il più forte, il resto è contorno e atmosfera affascinante, ma se parli di quiz il ragionamento sull'interesse del ciclismo virtuale lo butti in caciara non è giusto

il punto è che il cuore, cioè la dimostrazione di superiorità fisica, la fatica ci sono ancora e se in questo momento il tutto potesse essere utile per dare visibilità a sponsor e settore che sta perdendo infiniti soldi, capisco la retorica del romanticismo... ma anche no

poi lo sappiamo perfettamente che il ciclismo vero è meglio ed è altra cosa, ma non stiamo confrontando uno con l'altro e se mi guardo un film non vedo dopo 200 e passa km chi stacca tutti sul poggio, col virtuale si e lo preferirei ad un film


Gianluca Avigo - bove

Re: Virtual Race. Perché no?

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Sarcasmo a parte, sommare le pere con le mele è un altro discorso, non lo escluderei a priori, ma è un altro discorso.
Punti a favore
- Intrattenimento e nulla di più
- Ritorno per gli sponsor credo enorme ( già oggi mvdp con zwift è ovunque )
- mantenimento del contatto e dei rapporti con gli appassionati
- nuovi eventuali stimoli per gli atleti, che comunque rimangono atleti con la competizione nel sangue.
- organizzazione credo semplicissima
- messaggio agli amatori USATE I RULLI almeno per il momento

Contro
- ?

Scuate ma io non ne trovo. Non è che questa cosa andrebbe a ledere qualche altra gara. Non ci sarà nulla di nulla fino a chissà quando.


nime
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Re: Virtual Race. Perché no?

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il problema è che se la si mette sul piano dialettico del "ma il ciclismo su strada è meglio" diventa difficile dibattere la cosa, perchè è ovvio che lo è,

ma cercando di farmi capire meglio:

se si fosse fatto lo stesso ragionamento sul sesso " eh ma vuoi mettere una donna vera, il tatto i profumi ecc ecc" nessuno avrebbe inventato il porno,

bisognerebbe saltare ad un passo successivo e porsi una domanda più articolata e complicata, partendo dalla premessa che il ciclismo vero è finito per un po' di tempo, si può creare una versione "porno" del ciclismo in grado di salvare lo spirito di scontro sulle capacità fisiche degli atleti e capace di generare emozioni e possibilmente visibilità degli sponsor?


Bomby
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Re: Virtual Race. Perché no?

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Concordo con nime e Gianluca.

E' chiaro che è un succedaneo, ma piutost che gninta, l'è mei piutost.


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cauz.
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Re: Virtual Race. Perché no?

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nime ha scritto: lunedì 16 marzo 2020, 14:30 il problema è che se la si mette sul piano dialettico del "ma il ciclismo su strada è meglio" diventa difficile dibattere la cosa, perchè è ovvio che lo è,

ma cercando di farmi capire meglio:

se si fosse fatto lo stesso ragionamento sul sesso " eh ma vuoi mettere una donna vera, il tatto i profumi ecc ecc" nessuno avrebbe inventato il porno,

bisognerebbe saltare ad un passo successivo e porsi una domanda più articolata e complicata, partendo dalla premessa che il ciclismo vero è finito per un po' di tempo, si può creare una versione "porno" del ciclismo in grado di salvare lo spirito di scontro sulle capacità fisiche degli atleti e capace di generare emozioni e possibilmente visibilità degli sponsor?
beh, questo se si intende il porno come alternativa al sesso. che però è una visione un po' fuorviante.
il porno è una cosa completamente differente dal sesso, così come le corse virtuali a mio vedere sono una cosa completamente differente dal ciclismo.
quindi, come scrive giustamente Bove, andrebbero trattate come un'altra cosa: una forma di intrattenimento.


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Re: Virtual Race. Perché no?

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cauz. ha scritto: lunedì 16 marzo 2020, 15:49
nime ha scritto: lunedì 16 marzo 2020, 14:30 il problema è che se la si mette sul piano dialettico del "ma il ciclismo su strada è meglio" diventa difficile dibattere la cosa, perchè è ovvio che lo è,

ma cercando di farmi capire meglio:

se si fosse fatto lo stesso ragionamento sul sesso " eh ma vuoi mettere una donna vera, il tatto i profumi ecc ecc" nessuno avrebbe inventato il porno,

bisognerebbe saltare ad un passo successivo e porsi una domanda più articolata e complicata, partendo dalla premessa che il ciclismo vero è finito per un po' di tempo, si può creare una versione "porno" del ciclismo in grado di salvare lo spirito di scontro sulle capacità fisiche degli atleti e capace di generare emozioni e possibilmente visibilità degli sponsor?
beh, questo se si intende il porno come alternativa al sesso. che però è una visione un po' fuorviante.
il porno è una cosa completamente differente dal sesso, così come le corse virtuali a mio vedere sono una cosa completamente differente dal ciclismo.
quindi, come scrive giustamente Bove, andrebbero trattate come un'altra cosa: una forma di intrattenimento.
non è un alternativa è l'utilizzare la stessa cosa per generare un intrattenimento a distanza, è una cosa in più

e poi tutto è intrattenimento, per lo spettatore anche il ciclismo è intrattenimento


Gianluca Avigo - bove

Re: Virtual Race. Perché no?

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nime ha scritto: lunedì 16 marzo 2020, 14:30 il problema è che se la si mette sul piano dialettico del "ma il ciclismo su strada è meglio" diventa difficile dibattere la cosa, perchè è ovvio che lo è,

ma cercando di farmi capire meglio:

se si fosse fatto lo stesso ragionamento sul sesso " eh ma vuoi mettere una donna vera, il tatto i profumi ecc ecc" nessuno avrebbe inventato il porno,

bisognerebbe saltare ad un passo successivo e porsi una domanda più articolata e complicata, partendo dalla premessa che il ciclismo vero è finito per un po' di tempo, si può creare una versione "porno" del ciclismo in grado di salvare lo spirito di scontro sulle capacità fisiche degli atleti e capace di generare emozioni e possibilmente visibilità degli sponsor?
Be! Non immaginavo di arrivare al pornografia ciclismo, ma se dovesse avere lo stesso successo mediatico BINGO. voglio i diritti per l'idea. Comunque se la pausa, come temo sarà lunga, lo faranno. L'occasione per le aziende del settore è ghiottissima

Il format è bello che fatto. 20 minuti di warm up con intervista Live streaming Skype o similare. Gara di 60 minuti e 10 minuti di defaticamento con interviste Live streaming ai primi 3.
Partecipanti direi una decina di pro. Di più temo diventi un casino da seguire

Totale 90 minuti di insignificante intrattenimento


nime
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Re: Virtual Race. Perché no?

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si sul porno ammetto che mi sono francamente un po' fatto prendere col paragone :D :D


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Re: Virtual Race. Perché no?

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Anche perchè, a differenza di altri e-sport come il calcio, nel ciclismo virtuale effettivamente si pedala, non su strada, sui rulli, ma alla fine lo sforzo fisico è paragonabile. Nel calcio virtuale (FIFA o PES) ad esempio non è così, è necessario colpo d'occhio e bravura nel muovere le dita sul joystick, ma non si corre e non è richiesta nessuna bravura coi piedi.


Gianluca Avigo - bove

Re: Virtual Race. Perché no?

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nime ha scritto: martedì 17 marzo 2020, 8:02 si sul porno ammetto che mi sono francamente un po' fatto prendere col paragone :D :D
Tranquillo ho apprezzato WLF siempre


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Re: Virtual Race. Perché no?

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Bomby ha scritto: martedì 17 marzo 2020, 9:28 Anche perchè, a differenza di altri e-sport come il calcio, nel ciclismo virtuale effettivamente si pedala, non su strada, sui rulli, ma alla fine lo sforzo fisico è paragonabile. Nel calcio virtuale (FIFA o PES) ad esempio non è così, è necessario colpo d'occhio e bravura nel muovere le dita sul joystick, ma non si corre e non è richiesta nessuna bravura coi piedi.
beh, ma infatti penso che quelli di calcio si considerino semplicemente videogiochi e non sport virtuali. forse in questi ultimi possono entrare cose tipo il tennis


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Re: Virtual Race. Perché no?

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cauz. ha scritto: martedì 17 marzo 2020, 21:09
Bomby ha scritto: martedì 17 marzo 2020, 9:28 Anche perchè, a differenza di altri e-sport come il calcio, nel ciclismo virtuale effettivamente si pedala, non su strada, sui rulli, ma alla fine lo sforzo fisico è paragonabile. Nel calcio virtuale (FIFA o PES) ad esempio non è così, è necessario colpo d'occhio e bravura nel muovere le dita sul joystick, ma non si corre e non è richiesta nessuna bravura coi piedi.
beh, ma infatti penso che quelli di calcio si considerino semplicemente videogiochi e non sport virtuali. forse in questi ultimi possono entrare cose tipo il tennis
Boh, non interessandomi particolarmente né i videogiochi né gli e-sport non saprei nemmeno dare una classificazione. Era solo per dire che un minimo di valore agonistico quelle gare ce lo avrebbero: certo mancherebbero o sarebbero molto limitati alcuni aspetti come la guida della bicicletta o il colpo d'occhio, ma il sugo alla base del ciclismo (chi è il più forte?) ci sarebbe ancora. E, aggiungo, che sarebbe un mero succedaneo utile a mantenere vivo l'interesse del pubblico e la visibilità degli sponsor.


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Re: Virtual Race. Perché no?

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Sabato si corre la Alassio Sanremo

https://www.gazzetta.it/Ciclismo/17-03- ... 2401.shtml

Occorre un Garmin e un aggeggio connesso.

Lascio stare il doping tecnologico che un amante di software potrebbe impostare...


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Gianluca Avigo - bove

Re: Virtual Race. Perché no?

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Siccome fondamentale sono un rompipalle, ho mandato la richiesta a GCN ITALIA
la risposta in allegato
Allegati
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Gianluca Avigo - bove

Re: Virtual Race. Perché no?

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nime
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Re: Virtual Race. Perché no?

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se fanno la sanremo uguale, con dentro i 2 migliori a scelta per ogni team sono convinto che in tanti, anche tra quelli che dicono "ah no io queste cose non le guardo mica" scuotendo la testa con la faccia schifata, poi di notte accenderanno il pc e ben attenti che nessuno li noti resteranno li con la faccia davanti allo schermo vogliosi

e quando la mattina dopo gli chiederemo se hanno visto quella "cosa" diranno con gli occhi bassi e il rossore sulle guance "no no sono andato a letto presto quella cosa mi fa schifo"

Pornociclo!!!!

anzi se le fanno voglio pure il Fantapornociclo


Gianluca Avigo - bove

Re: Virtual Race. Perché no?

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nime ha scritto: giovedì 19 marzo 2020, 8:21 se fanno la sanremo uguale, con dentro i 2 migliori a scelta per ogni team sono convinto che in tanti, anche tra quelli che dicono "ah no io queste cose non le guardo mica" scuotendo la testa con la faccia schifata, poi di notte accenderanno il pc e ben attenti che nessuno li noti resteranno li con la faccia davanti allo schermo vogliosi

e quando la mattina dopo gli chiederemo se hanno visto quella "cosa" diranno con gli occhi bassi e il rossore sulle guance "no no sono andato a letto presto quella cosa mi fa schifo"

Pornociclo!!!!

anzi se le fanno voglio pure il Fantapornociclo
:crazy:
Concordo, trattasi di pornociclismo, però ragazzi credo che in questo momento ogni distrazione è un'opera di bene. Anzi non sarebbe male durante l'eventuale diretta streaming attivare un numero verde per donare.


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Maìno della Spinetta
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Re: Virtual Race. Perché no?

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292 km sui rulli non lo auguro al mio peggior nemico


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
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Gianluca Avigo - bove

Re: Virtual Race. Perché no?

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Maìno della Spinetta ha scritto: venerdì 20 marzo 2020, 8:51 292 km sui rulli non lo auguro al mio peggior nemico
No sarebbe da TSO. secondo me, mutuando dal cross, 60 minuti di gara sono più che sufficienti. Se aggiungiamo una mezz'ora di riscaldamento ( con interviste ), direi che 90 minuti totali è più che fattibile.
Speriamo . confido in GCN Italia ( che poi è eurosport )


nime
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Re: Virtual Race. Perché no?

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Gianluca Avigo - bove

Re: Virtual Race. Perché no?

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Non ho capito se, questa Sanremo virtuale, sarà visibile da qualche parte anche per chi non può partecipare.
Comunque mi sono scaricato il percorso e messo il file klm sulla app Elite my training. Alle 10.00 me la sparo in videochiamata con un amico in diretta dal suo box. :velocipede:


Luca90
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Re: Virtual Race. Perché no?

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Gianluca Avigo - bove ha scritto: sabato 21 marzo 2020, 7:35 Non ho capito se, questa Sanremo virtuale, sarà visibile da qualche parte anche per chi non può partecipare.
Comunque mi sono scaricato il percorso e messo il file klm sulla app Elite my training. Alle 10.00 me la sparo in videochiamata con un amico in diretta dal suo box. :velocipede:
Non è visibile insomma ?


2015:TreValliVaresine
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
Gianluca Avigo - bove

Re: Virtual Race. Perché no?

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Credo di no. Io comunque stamattina mi sono scaricato la traccia e per la prima volta in vita mia ho passato le due ore. Purtroppo non ho ancora un rullo Smart, ma un rullo Elite basico con il sensore velocità. L'app della Elite mi indicava che livello di resistenza mettere in base alle pendenze. Non credo sia precisissimo ma è stato ugualmente interessante. L'unica pecca è che i rulli simulano le salite, la pianura ma la discesa no porca zozza. Ho finito in 2h19 devastato


Gianluca Avigo - bove

Re: Virtual Race. Perché no?

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Con telecronaca in italiano :clap:


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Maìno della Spinetta
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Re: Virtual Race. Perché no?

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Gianluca Avigo - bove ha scritto: sabato 21 marzo 2020, 14:41 Credo di no. Io comunque stamattina mi sono scaricato la traccia e per la prima volta in vita mia ho passato le due ore. Purtroppo non ho ancora un rullo Smart, ma un rullo Elite basico con il sensore velocità. L'app della Elite mi indicava che livello di resistenza mettere in base alle pendenze. Non credo sia precisissimo ma è stato ugualmente interessante. L'unica pecca è che i rulli simulano le salite, la pianura ma la discesa no porca zozza. Ho finito in 2h19 devastato
Ma chi ha vinto?

PS 2:19 di rulli, sei pazzo


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Beppugrillo
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Re: Virtual Race. Perché no?

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Quale può essere l'incertezza nel cronometraggio dovuta a limite del programma e delle varie connessioni? Per quello che ho visto in questi primi 2-3 giorni di utilizzo dei rulli secondo me è decisamente troppo alta per organizzare una competizione "ufficiale"


Gianluca Avigo - bove

Re: Virtual Race. Perché no?

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Beppugrillo ha scritto: domenica 22 marzo 2020, 20:57 Quale può essere l'incertezza nel cronometraggio dovuta a limite del programma e delle varie connessioni? Per quello che ho visto in questi primi 2-3 giorni di utilizzo dei rulli secondo me è decisamente troppo alta per organizzare una competizione "ufficiale"
Non saprei. Cmq mica deve essere una competizione ufficiale. È un video game che potrebbe intrattenere e nient'altro. Come dicevo qualche post fa, esattamente come le chermesse tanto in voga negli anni 70 post giro e post tour.


Gianluca Avigo - bove

Re: Virtual Race. Perché no?

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Maìno della Spinetta ha scritto: domenica 22 marzo 2020, 20:10
Gianluca Avigo - bove ha scritto: sabato 21 marzo 2020, 14:41 Credo di no. Io comunque stamattina mi sono scaricato la traccia e per la prima volta in vita mia ho passato le due ore. Purtroppo non ho ancora un rullo Smart, ma un rullo Elite basico con il sensore velocità. L'app della Elite mi indicava che livello di resistenza mettere in base alle pendenze. Non credo sia precisissimo ma è stato ugualmente interessante. L'unica pecca è che i rulli simulano le salite, la pianura ma la discesa no porca zozza. Ho finito in 2h19 devastato
Ma chi ha vinto?

PS 2:19 di rulli, sei pazzo
Prima volta. Il mio record era 90 minuti, durante il mondiale cross in Lussemburgo. Quello delle 1000 forature di mvdp e delle gomme da ghiaccio di WVA

non credo ci sia un vincitore. Era una pedalata in compagnia. Partenza alla francese dalle 11.00 alle 18.00. Poi immagino che GarMin abbia tutti i tempi.
Ho visto su straVa che Ivan Basso ci ha messo 1h59
Io devo dire la verità, sono partito piano perché sapevo avrei sforato le 2 ore quindi mi sono tenuto fino alla Cipressa


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Beppugrillo
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Re: Virtual Race. Perché no?

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Gianluca Avigo - bove ha scritto: domenica 22 marzo 2020, 22:08
Beppugrillo ha scritto: domenica 22 marzo 2020, 20:57 Quale può essere l'incertezza nel cronometraggio dovuta a limite del programma e delle varie connessioni? Per quello che ho visto in questi primi 2-3 giorni di utilizzo dei rulli secondo me è decisamente troppo alta per organizzare una competizione "ufficiale"
Non saprei. Cmq mica deve essere una competizione ufficiale. È un video game che potrebbe intrattenere e nient'altro. Come dicevo qualche post fa, esattamente come le chermesse tanto in voga negli anni 70 post giro e post tour.
Sì però nonostante il periodo se non c'è competizione difficilmente c'è interesse da parte del pubblico. Ai giretti post Giro e Tour c'è il contorno con gli autografi, l'evento in piazza e così via, è molto diverso. Non dico che devi rimpiazzare le corse vere con corse virtuali, ma c'è bisogno di un ordine d'arrivo, dei premi e della competizione reale, magari in un circuito di gare con una classifica a tempi o a punti. Altrimenti rimane un piccolo evento promozionale.

Comunque io ieri 2h12 al secondo "giro" della vita sui rulli, così col video che scorre davanti, le informazioni in tempo reale e un film in tv ci si può stare anche per ore


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Brogno
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Re: Virtual Race. Perché no?

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Beppugrillo ha scritto: domenica 22 marzo 2020, 20:57 Quale può essere l'incertezza nel cronometraggio dovuta a limite del programma e delle varie connessioni? Per quello che ho visto in questi primi 2-3 giorni di utilizzo dei rulli secondo me è decisamente troppo alta per organizzare una competizione "ufficiale"
1) Le gare su Zwift sono organizzate giornalmente, non ci sono particolari problemi e le gare si decidono per pochi secondi.
2) Discorso discesa, i nuovi rulli su Zwift simulano anche la discesa (la resostenza del rullo e' nulla).
3) Discorso ore, con i nuovi rulli si possono fare senza problemi anche tre ore (fatte da me piu di una Volta)

Non basate i vostri ri discorsi sui rulli Di qualche Anno fa perche con i nuovi rulli stiamo parlando Di in altro mondo.


Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? (Tour 2018)

Remco Evenelimits.
O Remco Bluffenepoel.
Sono il DMM nello scoprire i bluff del ciclismo

Beppesaronni
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Beppugrillo
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Re: Virtual Race. Perché no?

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L'incertezza accettabile è di molto sotto il secondo, non di pochi secondi. Ma poi non parlo solo di tempo, parlo anche di corrispondenza tra la pedalata reale e i movimenti dell'avatar, che secondo me non può essere perfetta tra connessioni e rulli diversi.
Le discese le simula con resistenza nulla, per chi si allena va benissimo ma per una gara non hanno senso. In pratica andresti a girare a tutta le gambe sul rapporto massimo per tutta la durata della discesa. Sarebbe meglio neutralizzare tutti i distacchi da sotto lo 0% però diventa un altro elemento di disinteresse se fai percorsi realistici


34x27

Re: Virtual Race. Perché no?

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Brogno ha scritto: domenica 22 marzo 2020, 22:43 Non basate i vostri ri discorsi sui rulli Di qualche Anno fa perche con i nuovi rulli stiamo parlando Di in altro mondo.
Leggevo che ieri Gesink si è fatto 250km e 7h di fila...


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