Fiandre ha scritto: ↑martedì 7 aprile 2020, 7:43
Interessante
Però io questa sicurezza di annullare tutto che tanto poi a gennaio si ricomincia e ci scordiamo il passato non l avrei ecco
Una finestra per correre si aprirà luglio forse agosto ma ci sarà, sarebbe giusto riempirla anche per un segnale di tipo sociale molto importante
Ma anche perché la certezza che la primavera ciclistica 2021 si possa correre è tutta altra che certa
E due anni senza giro Fiandre Sanremo sarebbe la morte
Quindi sfruttare la possibilità e basta
Anche perché il calendario alternativo che sta girando è tutt'altro che brutto
tutto esatto, assolutamente razionale e logico. L'inverno prossimo è una totale incognita, vista la facilità di mutazione di questi virus. Sarebbe tutto risolto con l'utilizzo di un farmaco sicuro, come l'antibiotico ad ampio spettro per le sovrapposizioni batteriche ha fatto diventare "tranquille" malattie in passato pericolose. così oggi pare funzionino discretamente alcuni antivirali, la famosa vecchia clorochina, e i farmaci anti autoimmunità. Ma sappiamo bene quanto le case farmaceutiche si facciano la guerra su queste cose, in sostanza bloccando il progresso medico. E così ci faranno invece fare un vaccino per molti versi quasi inutile.
La cosa veramente singolare è che PROPRIO GLI AMBIENTI CICLISTICI UFFICIALI, ex corridori, tecnici, organizzatori, fin dall'inizio sono stati i primissimi ad affrettarsi ad AFFOSSARE il loro sport, a bloccare (per altro senza un motivo scientificamente valido) gli appassionati, a incuter loro timore e disprezzo, invece di fare l'unica cosa che ci si poteva aspettare, ovvero tentare di salvare il salvabile, cosa per altro sacrosanta, in una situazione come questa.
Invece di dire l'unica cosa sensata ovvero: "ci adeguiamo certamente alle varie norme decretate ivi compreso il bloccarci in casa del tutto. Guardate che però non è certo la pratica solitaria dello sport all'aperto il problema, come dichiarano medici in tutto il mondo e come è logico pensare osservando le modalità di contagio. CI auguriamo che appena possibile, passato il periodo peggiore, si tenga conto di questo..."
Leggo di organizzatori che a 4 mesi di distanza già annullano gare, o peggio le spostano, ben sapendo che la cosa creerà problemi a tutti. Un atteggiamento conservativo, che ispiri fiducia, vorrebbe che almeno si aspetti gli ultimi 20 giorni. A cancellare, spostare, autodistruggere, si fa sempre in tempo...o no? O forse è meglio approfittare della situazione e del mood popolare per distruggere per bene, prima che sia troppo tardi?