Dubbi, domande, sospetti

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nemecsek.
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Krisper ha scritto: domenica 28 luglio 2019, 9:54
L'allenamento mentale è ancora in una fase embrionale, qui lo sviluppo potrebbe esser enorme.
Argomento che meriterebbe un degno approfondimento, in altra sezione.


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Krisper
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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nemecsek. ha scritto: domenica 28 luglio 2019, 23:03
Krisper ha scritto: domenica 28 luglio 2019, 9:54
L'allenamento mentale è ancora in una fase embrionale, qui lo sviluppo potrebbe esser enorme.
Argomento che meriterebbe un degno approfondimento, in altra sezione.
Non sarebbe male.
Una sezione che sarebbe più immaginaria che reale.
Ma l'immaginario è anch'esso interessante.
Al momento c'è veramente poco di scientificamente provato.


La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Gianluca Avigo - bove ha scritto: sabato 3 agosto 2019, 21:09 Partendo dall'articolo in Home Page "Il cannibalismo tornerà di moda"
Voglio fare una riflessione a voce alta.
Ma non è che la lotta al doping sta funzionando veramente? Mi spiego. Nell'ultimo ventennio abbiamo visto tutti un livellamento verso l'alto delle prestazioni. Tutti andavano forte e cedimenti (bambole) pochi. Non è che ora, grazie appunto a controlli più seri, i fenomeni si distinguono dai buoni ottimi atleti, come capitava anni fa? Insomma con il doping ematico, i fenomeni "veri" erano spariti.

Forse la mia è solo una speranza, ma voglio cominciare a crederci.
rispondo qua perche' sporcare il thread di un ragazzino con un motore eccezionale non mi sembra il massimo..

Cmq questo non spiega come mai ci sono alcune squadre che costantemente vanno a mille (DQS, Jumbo, Sky, Bora, Mitchelton, Astana) e altre che da qualche anno non imbucano una stagione come TDD e Katusha pur avendo atleti di buon livello fra le loro fila (per dirne uno Valgren o Mentjes che per quanto possa stare antipatico da top 10 al tour e' passato a non andare oltre la 30esima posizione).

So che ci possono essere mille ragioni, ma certe cose non si spiegano se non con la solita frase "alcune squadra ce l'hanno meglio di altre" :diavoletto:


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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marco_graz ha scritto: domenica 4 agosto 2019, 12:00
Gianluca Avigo - bove ha scritto: sabato 3 agosto 2019, 21:09 Partendo dall'articolo in Home Page "Il cannibalismo tornerà di moda"
Voglio fare una riflessione a voce alta.
Ma non è che la lotta al doping sta funzionando veramente? Mi spiego. Nell'ultimo ventennio abbiamo visto tutti un livellamento verso l'alto delle prestazioni. Tutti andavano forte e cedimenti (bambole) pochi. Non è che ora, grazie appunto a controlli più seri, i fenomeni si distinguono dai buoni ottimi atleti, come capitava anni fa? Insomma con il doping ematico, i fenomeni "veri" erano spariti.

Forse la mia è solo una speranza, ma voglio cominciare a crederci.
rispondo qua perche' sporcare il thread di un ragazzino con un motore eccezionale non mi sembra il massimo..

Cmq questo non spiega come mai ci sono alcune squadre che costantemente vanno a mille (DQS, Jumbo, Sky, Bora, Mitchelton, Astana) e altre che da qualche anno non imbucano una stagione come TDD e Katusha pur avendo atleti di buon livello fra le loro fila (per dirne uno Valgren o Mentjes che per quanto possa stare antipatico da top 10 al tour e' passato a non andare oltre la 30esima posizione).

So che ci possono essere mille ragioni, ma certe cose non si spiegano se non con la solita frase "alcune squadra ce l'hanno meglio di altre" :diavoletto:

Evidentemente visti i trascorsi ho moltissimi dubbi. La novità di questo 2019 è "lo spettacolo" unito alla prestazione. Quindi forse per egoismo, voglio sperare.

Mi auto cito

"Forse la mia è solo una speranza, ma voglio cominciare a crederci."


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Gianluca Avigo - bove ha scritto: domenica 4 agosto 2019, 17:23
marco_graz ha scritto: domenica 4 agosto 2019, 12:00
Gianluca Avigo - bove ha scritto: sabato 3 agosto 2019, 21:09 Partendo dall'articolo in Home Page "Il cannibalismo tornerà di moda"
Voglio fare una riflessione a voce alta.
Ma non è che la lotta al doping sta funzionando veramente? Mi spiego. Nell'ultimo ventennio abbiamo visto tutti un livellamento verso l'alto delle prestazioni. Tutti andavano forte e cedimenti (bambole) pochi. Non è che ora, grazie appunto a controlli più seri, i fenomeni si distinguono dai buoni ottimi atleti, come capitava anni fa? Insomma con il doping ematico, i fenomeni "veri" erano spariti.

Forse la mia è solo una speranza, ma voglio cominciare a crederci.
rispondo qua perche' sporcare il thread di un ragazzino con un motore eccezionale non mi sembra il massimo..

Cmq questo non spiega come mai ci sono alcune squadre che costantemente vanno a mille (DQS, Jumbo, Sky, Bora, Mitchelton, Astana) e altre che da qualche anno non imbucano una stagione come TDD e Katusha pur avendo atleti di buon livello fra le loro fila (per dirne uno Valgren o Mentjes che per quanto possa stare antipatico da top 10 al tour e' passato a non andare oltre la 30esima posizione).

So che ci possono essere mille ragioni, ma certe cose non si spiegano se non con la solita frase "alcune squadra ce l'hanno meglio di altre" :diavoletto:

Evidentemente visti i trascorsi ho moltissimi dubbi. La novità di questo 2019 è "lo spettacolo" unito alla prestazione. Quindi forse per egoismo, voglio sperare.

Mi auto cito

"Forse la mia è solo una speranza, ma voglio cominciare a crederci."
Io ti dico questo: quando lo spettacolo è veramente frutto di talento autentico (che naturalmente non tutti sono in grado di rilevare), godiamoci lo spettacolo. È un modo per raccontare la favola a modo nostro (visto che ormai è appurato che quella della pulizia dello sport professionistico è una delle favole più frequenti che siamo costretti a sentire per una parte della nostra vita, ossia prima della presa di coscienza). Bisogna solo avere l'occhio e le competenze per capire dove sta il purosangue e dove sta il somaro, basta semplicemente quello.


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Qualche decennio fa, nelle rappresentazioni di massa (cinema, libri, tv) i ruoli etici erano ben definiti.
Ce stavano i indiani, i poveri ma onesti, i sfruttati da na parte, dall artra i caubois, i mafiiosi, i ricchi senza scrupoli.
Piamo Simenon for example
in qualsiasi giallo, presentati i personaggi, lo stronzone risultava sempre, ala fine, il colpevole.
erano cose de massa, ma ciavevano na velleità pedagogica
poi è diventata na cosa più sfumata, moralmente dico
quello pippa coca, beve, ma fa il detective, cià na morale sua, tifamo per lui
quellartro ruba alla banche, ammazza, ma vive co na pianta e na bambina, ce sta simpatico

dice cazzo centra cor ciclismo

pure li oggi è più sfumata, e se semo disorientati annamo su cicloweb forum e tra le righe capiamo chi sono i nuovi puzzoni e i nuovi fiori immacolati

famose servì


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castelli
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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bisogna prima intendersi quanto il doping conti sulla prestazione.

se dici che il doping conta molto il fatto che alcuni siano più furbi e la sfanghino fa pensare che muovendo i meccanismi giusti il circo possa tirare fuori i conigli dal cilindro a piacimento. gli inglesi che vincono i fenomeni belgi che staccano il gruppo compatto i bravi australiani il volenteroso basso etc.
se dici che il doping conti molto vale la qualunque.

se dici che il doping conta a corrente alternata mettendo i buoni vincitori da una parte e i cattivi vincitori dall'altra senza un metro razionalmente accettabile per dividere le due categorie stai sparando a salve. qui vale la qualunque al cubo. la qualuque condita con licenze letterarie laudatorie per gli amici e infamatorie per i nemici. con effetto comico in bundle, almeno ai miei occhi.

se dici che il doping non conta nulla devi accettare chi vince e perdere e prendere lo sport per quello che è.
appartengo alla categoria, con il caveat che secondo me il doping conta abbastanza poco e non nulla.
come dappertutto è un compromesso. è un compromesso per quelli che corrono e lo dovrebbe essere per noi che guardiamo.


off topic

a tutti quelli che la "smigazzano" col doping anni 90 la prestazione di ullrich ad arcalis è fatta ANCHE grazie al doping. ma ANCHE grazie ad un numero spropositato di mezzi che lo tirano, come tirano a colpi panta e virenque. ci sono moltissime moto in tutte le gare.
chiaro che jan mica sta a misurare il tempo di scalata, non gliene fotte nulla, si accoda alla moto se gli sta davanti e quando non c'è spinge lo stesso.

credo che il record di scalata di pantani su campiglio sia imbattibile (sicuramente nella parte finale), negli ultimi 3 km ci sono una decina di moto che fanno muro.

certi record di scalata si possono spiegare ANCHE con questo. poi c'è il doping libero e le cyclette notturne. ok.


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Krisper
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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castelli ha scritto: martedì 6 agosto 2019, 9:09 bisogna prima intendersi quanto il doping conti sulla prestazione.

se dici che il doping conta molto il fatto che alcuni siano più furbi e la sfanghino fa pensare che muovendo i meccanismi giusti il circo possa tirare fuori i conigli dal cilindro a piacimento. gli inglesi che vincono i fenomeni belgi che staccano il gruppo compatto i bravi australiani il volenteroso basso etc.
se dici che il doping conti molto vale la qualunque.

se dici che il doping conta a corrente alternata mettendo i buoni vincitori da una parte e i cattivi vincitori dall'altra senza un metro razionalmente accettabile per dividere le due categorie stai sparando a salve. qui vale la qualunque al cubo. la qualuque condita con licenze letterarie laudatorie per gli amici e infamatorie per i nemici. con effetto comico in bundle, almeno ai miei occhi.

se dici che il doping non conta nulla devi accettare chi vince e perdere e prendere lo sport per quello che è.
appartengo alla categoria, con il caveat che secondo me il doping conta abbastanza poco e non nulla.
come dappertutto è un compromesso. è un compromesso per quelli che corrono e lo dovrebbe essere per noi che guardiamo.


off topic

a tutti quelli che la "smigazzano" col doping anni 90 la prestazione di ullrich ad arcalis è fatta ANCHE grazie al doping. ma ANCHE grazie ad un numero spropositato di mezzi che lo tirano, come tirano a colpi panta e virenque. ci sono moltissime moto in tutte le gare.
chiaro che jan mica sta a misurare il tempo di scalata, non gliene fotte nulla, si accoda alla moto se gli sta davanti e quando non c'è spinge lo stesso.

credo che il record di scalata di pantani su campiglio sia imbattibile (sicuramente nella parte finale), negli ultimi 3 km ci sono una decina di moto che fanno muro.

certi record di scalata si possono spiegare ANCHE con questo. poi c'è il doping libero e le cyclette notturne. ok.
Nessuno è in grado di dire con certezza dove inizia e finisce il doping, figuriamoci quanto conti.
Il confine tra doping /non doping è una convenzione, necessaria ma soggettiva, dettata da ragioni scientifiche (a volte poche o assenti), politiche ed economiche.

Ad esempio, non c'è articolo scientifico che determini con certezza se e quando inizia l'effetto dopante di una sostanza come il Salbutamolo.
Anche sui dosaggi massimi terapeutici ci sarebbe molto da ridire.

In questa ampia area grigia che si sguazza.
Gli atteggiamenti moralistici sul doping è meglio lasciarli da parte, io ne ho avuti tanti in passato al punto che mi ero allontanato da questo sport.

Meglio cercare di capire, contestualizzare le prestazioni, leggere i dati (watt, VAM, HR, ect...), per avere un'idea di quello che sta accadendo.
Dal passaporto biologico in poi il ciclismo è più pulito, non pulito ma più pulito.

E' la prevenzione a ridurre e fermare il fenomeno, non la fucilazione post-controllo positivo.

Poi ognuno cerca la propria narrazione.


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pacho
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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posto che lo sport professionistico e doping non si possono scindere. Posto che fotte sega che il corridore x o y butti giù la nitroglicerina, ecc...non scendiamo a valle con la piena. Fatte tutte queste premesse.
Dire che il doping non cambia la prestazione è la più grossa stronzata che ho letto in 15 anni di forum, oltre che qualche anno di ciclismo pedalato.


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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pacho ha scritto: mercoledì 7 agosto 2019, 0:52 posto che lo sport professionistico e doping non si possono scindere. Posto che fotte sega che il corridore x o y butti giù la nitroglicerina, ecc...non scendiamo a valle con la piena. Fatte tutte queste premesse.
Dire che il doping non cambia la prestazione è la più grossa stronzata che ho letto in 15 anni di forum, oltre che qualche anno di ciclismo pedalato.
Posso chiederti una curiosità, avulsa dal messaggio che condivido.?
Non per farmi i cazzi tuoi, mi sfagiola sapere se sei stato pro.


Krisper
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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pacho ha scritto: mercoledì 7 agosto 2019, 0:52 posto che lo sport professionistico e doping non si possono scindere. Posto che fotte sega che il corridore x o y butti giù la nitroglicerina, ecc...non scendiamo a valle con la piena. Fatte tutte queste premesse.
Dire che il doping non cambia la prestazione è la più grossa stronzata che ho letto in 15 anni di forum, oltre che qualche anno di ciclismo pedalato.
Se il doping non cambiasse la prestazione, non sarebbe doping.
Semplicemente la mia idea è che il doping non si riduca alla "semplice" assunzione di una sostanza o di una pratica.

Mi infastidisce l'atteggiamento comune di sputare sul "colpevole" di turno se questo c'è indifferente, oppure di giustificare "tanto lo fanno tutti" se invece lo tifiamo.
L'uso del doping come alibi per giustificare le sconfitte.
Il credere che il doping di stato riguardi sempre gli altri.

E potrei andare avanti.

Poi molte certezze sul doping non sono certezze dal punto di vista scientifico. Ovviamente per alcune sostanze (es. anabolizzanti) l'effetto è indiscutibile, ma per molte altre no.


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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2 domande che mi sono sempre fatto:
A che età un ciclista inizia a doparsi?
Come è la situazione nel ciclismo femminile?


2015:TreValliVaresine
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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non ho esperienza diretta nel ciclismo femminile. Da quanto mi ha detto un ds di una squadra professionistica femminile (poi radiato x fatti connessi), la situazione è peggiore. Per quanto riguarda l'età in cui ci si inizia a dopare. Quando correvo, già da junior parecchi andavano giù di epo, senza contare cortisone, testosterone, e quant'altro. Col ferro in endovena era diffuso già tra gli allievi. Però devi considerare che ti sto parlando del periodo peggiore possibile, a cavallo degli anni 90/00 e nella zona peggiore possibile (il triangolo delle bermuda tra emilia e lombardia). Per rispondere a giorgio ricci. non sono mai stato prof. sono arrivato ad under ma quando ho capito un po' meglio l'andazzo, ho mollato quasi subito. qualche mese dopo uno che correva con me ci è rimasto secco per un infarto, e la maggior parte dei miei compagni di squadra (quelli forti) radiati a vita o per qualche decennio. Gente che al primo ritiro gli si dava i minuti in salita, poi si 'ammalavano', sparivano 15 giorni, e al II ritiro facevano i buchi per terra.
Tanto per dire che il doping non altera la prestazione. Robe da matti.


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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pacho ha scritto: venerdì 9 agosto 2019, 15:02 non ho esperienza diretta nel ciclismo femminile. Da quanto mi ha detto un ds di una squadra professionistica femminile (poi radiato x fatti connessi), la situazione è peggiore. Per quanto riguarda l'età in cui ci si inizia a dopare. Quando correvo, già da junior parecchi andavano giù di epo, senza contare cortisone, testosterone, e quant'altro. Col ferro in endovena era diffuso già tra gli allievi. Però devi considerare che ti sto parlando del periodo peggiore possibile, a cavallo degli anni 90/00 e nella zona peggiore possibile (il triangolo delle bermuda tra emilia e lombardia). Per rispondere a giorgio ricci. non sono mai stato prof. sono arrivato ad under ma quando ho capito un po' meglio l'andazzo, ho mollato quasi subito. qualche mese dopo uno che correva con me ci è rimasto secco per un infarto, e la maggior parte dei miei compagni di squadra (quelli forti) radiati a vita o per qualche decennio. Gente che al primo ritiro gli si dava i minuti in salita, poi si 'ammalavano', sparivano 15 giorni, e al II ritiro facevano i buchi per terra.
Tanto per dire che il doping non altera la prestazione. Robe da matti.
Ah non l avrei mai detto sul femminile... le italiane non sono o almeno erano fino a poco tempo fa legate alle forze armate?
Sull'età assurdo pensavo da pro, mai avrei immaginato da juniores


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Luca90 ha scritto: venerdì 9 agosto 2019, 16:05 Ah non l avrei mai detto sul femminile... le italiane non sono o almeno erano fino a poco tempo fa legate alle forze armate?
Ma veramente pensi che nei gruppi militari si faccia prevenzione* in tema di doping? [sonora risata]

*Ai vertici dei gruppi sportivi militari interessa contare il numero di titoli portati a casa ogni stagione, non come vengono ottenuti. Nella maggior parte delle sezioni al massimo hanno un consulente esterno, ma sono molti i casi di atleti che si arrangiano come un amatore qualsiasi.


fair play? No, Grazie!
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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pacho ha scritto: venerdì 9 agosto 2019, 15:02 non ho esperienza diretta nel ciclismo femminile. Da quanto mi ha detto un ds di una squadra professionistica femminile (poi radiato x fatti connessi), la situazione è peggiore. Per quanto riguarda l'età in cui ci si inizia a dopare. Quando correvo, già da junior parecchi andavano giù di epo, senza contare cortisone, testosterone, e quant'altro. Col ferro in endovena era diffuso già tra gli allievi. Però devi considerare che ti sto parlando del periodo peggiore possibile, a cavallo degli anni 90/00 e nella zona peggiore possibile (il triangolo delle bermuda tra emilia e lombardia). Per rispondere a giorgio ricci. non sono mai stato prof. sono arrivato ad under ma quando ho capito un po' meglio l'andazzo, ho mollato quasi subito. qualche mese dopo uno che correva con me ci è rimasto secco per un infarto, e la maggior parte dei miei compagni di squadra (quelli forti) radiati a vita o per qualche decennio. Gente che al primo ritiro gli si dava i minuti in salita, poi si 'ammalavano', sparivano 15 giorni, e al II ritiro facevano i buchi per terra.
Tanto per dire che il doping non altera la prestazione. Robe da matti.
Ma di che anno sei? Perche io pure ho corso e proprio in quel triangolo li essendo reggiano (pero' dal 1999, come esordiente secondo anno).

E smentisco categoricamente almeno fino a junior...almeno nel mio giro nessuno faceva uso di qualcosa di piu' di creatina (e anche li avevo dubbi che funzionasse) e qualche ritiro con la squadra della regione l'ho fatto..

Poi non so se in Lombardia/veneto la situazione era diversa, o forse in Toscana (visto che comunque i piu' forti erano o veneti o toscani (Agnoli e Gatto) nel 2003 e Capecchi nel 2004 gli Junior piu' vincenti..

Oovviamente le cose cambiavano alla grande da u23..ma li si sa e sapeva


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Luca90 ha scritto: venerdì 9 agosto 2019, 16:05
pacho ha scritto: venerdì 9 agosto 2019, 15:02 non ho esperienza diretta nel ciclismo femminile. Da quanto mi ha detto un ds di una squadra professionistica femminile (poi radiato x fatti connessi), la situazione è peggiore. Per quanto riguarda l'età in cui ci si inizia a dopare. Quando correvo, già da junior parecchi andavano giù di epo, senza contare cortisone, testosterone, e quant'altro. Col ferro in endovena era diffuso già tra gli allievi. Però devi considerare che ti sto parlando del periodo peggiore possibile, a cavallo degli anni 90/00 e nella zona peggiore possibile (il triangolo delle bermuda tra emilia e lombardia). Per rispondere a giorgio ricci. non sono mai stato prof. sono arrivato ad under ma quando ho capito un po' meglio l'andazzo, ho mollato quasi subito. qualche mese dopo uno che correva con me ci è rimasto secco per un infarto, e la maggior parte dei miei compagni di squadra (quelli forti) radiati a vita o per qualche decennio. Gente che al primo ritiro gli si dava i minuti in salita, poi si 'ammalavano', sparivano 15 giorni, e al II ritiro facevano i buchi per terra.
Tanto per dire che il doping non altera la prestazione. Robe da matti.
Ah non l avrei mai detto sul femminile... le italiane non sono o almeno erano fino a poco tempo fa legate alle forze armate?
Sull'età assurdo pensavo da pro, mai avrei immaginato da juniores
Luca, i corpi militari per le ragazze sono stati per molti anni (e sono ancora) una fonte di sostentamento, visto che di ciclismo femminile purtroppo non si campa. Non so attualmente a quanto si attestino precisamente gli ingaggi ma se non sei una supercampionessa tipo Vos, Van Der Breggen etc. che qualche migliaia di euro la mette assieme, le altre ragazze guadagnano veramente una miseria. Se, con la riforma, si arriverà ad una definitiva professionalizzazione con un monte salari regolamentato, le cose potrebbero andare meglio, però il nostro ciclismo potrebbe risentirne non poco (ad oggi pochissime squadre risponderebbero a certi requisiti). Di conseguenza, ancora adesso molte ragazze in Italia ricevono semplicemente dei rimborsi spese e così ad un'attività ciclistica che se non corri in determinate squadre, va anche spesso a singhiozzo, si affianca lo studio o, chi può permetterselo, un lavoro. Emblematico però il fatto che praticamente tutti i nostri talenti al femminile delle due ruote nel corso degli anni abbiano scelto la strada dei corpi militari. Una cosa che capisco per i motivi sopra elencati ma che, per altri motivi, non mi è mai piaciuta (specialmente in occasione dei campionati italiani, in cui vedi ragazze che corrono tutto l'anno assieme ritrovarsi come avversarie e, di conseguenza, compagne di ragazze con cui sono avversarie per tutto il resto dell'anno) ma tant'è (più che altro per la concezione che ho io delle forze armate, ossia un qualcosa di cui si dovrebbe entrare a far parte solo se si sente la vocazione e non quindi per meri fini opportunistici, ovviamente questo è il mio pensiero).

Detto questo, il doping nel femminile c'è sempre stato e c'è ancora. Ti posso dire che, rispetto al maschile, ci sono sicuramente delle ragazze che vanno a pane e acqua (specialmente nelle gare Open che si svolgono in Italia nel corso dell'anno, dove partecipano anche squadre lontane anni luce dal livello del World Tour) ma credo che in questa categoria possano essere collocate quelle ragazze che fanno molta ma molta fatica a terminare le corse o che comunque le finiscano abbastanza indietro (con questo non dico che tutte quelle che arrivino davanti siano sporche, però mi hanno insegnato che la mano sul fuoco non va messa).

Comunque, tra le storie che mi sono rimaste impresse c'è stata quella di Genevieve Jeanson, che può essere riassunta brevemente in questo vecchio articolo (che non rende completamente l'idea della storiaccia che c'era dietro):

https://www.tuttobiciweb.it/article/13168


Altra cosa: in passato mi era giunta voce che in alcuni dei più importanti appuntamenti in Italia (leggasi tappe del Giro Rosa o simili) si siano presentati i "vampiri" la mattina presto ma che abbiano effettuato i controlli alle sole formazioni italiane. Ordini dall'alto? Vai a sapere...


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Abruzzese ha scritto: sabato 10 agosto 2019, 2:20 Altra cosa: in passato mi era giunta voce che in alcuni dei più importanti appuntamenti in Italia (leggasi tappe del Giro Rosa o simili) si siano presentati i "vampiri" la mattina presto ma che abbiano effettuato i controlli alle sole formazioni italiane. Ordini dall'alto? Vai a sapere...
Nessun complotto, sono controlli organizzati da CONI e FCI e possono farli solo sulle atlete italiane. In almeno una tappa del Giro Rosa e in almeno una tappa del Toscana accade ogni anno bene o male


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marco_graz ha scritto: venerdì 9 agosto 2019, 21:55
pacho ha scritto: venerdì 9 agosto 2019, 15:02 non ho esperienza diretta nel ciclismo femminile. Da quanto mi ha detto un ds di una squadra professionistica femminile (poi radiato x fatti connessi), la situazione è peggiore. Per quanto riguarda l'età in cui ci si inizia a dopare. Quando correvo, già da junior parecchi andavano giù di epo, senza contare cortisone, testosterone, e quant'altro. Col ferro in endovena era diffuso già tra gli allievi. Però devi considerare che ti sto parlando del periodo peggiore possibile, a cavallo degli anni 90/00 e nella zona peggiore possibile (il triangolo delle bermuda tra emilia e lombardia). Per rispondere a giorgio ricci. non sono mai stato prof. sono arrivato ad under ma quando ho capito un po' meglio l'andazzo, ho mollato quasi subito. qualche mese dopo uno che correva con me ci è rimasto secco per un infarto, e la maggior parte dei miei compagni di squadra (quelli forti) radiati a vita o per qualche decennio. Gente che al primo ritiro gli si dava i minuti in salita, poi si 'ammalavano', sparivano 15 giorni, e al II ritiro facevano i buchi per terra.
Tanto per dire che il doping non altera la prestazione. Robe da matti.
Ma di che anno sei? Perche io pure ho corso e proprio in quel triangolo li essendo reggiano (pero' dal 1999, come esordiente secondo anno).

E smentisco categoricamente almeno fino a junior...almeno nel mio giro nessuno faceva uso di qualcosa di piu' di creatina (e anche li avevo dubbi che funzionasse) e qualche ritiro con la squadra della regione l'ho fatto..

Poi non so se in Lombardia/veneto la situazione era diversa, o forse in Toscana (visto che comunque i piu' forti erano o veneti o toscani (Agnoli e Gatto) nel 2003 e Capecchi nel 2004 gli Junior piu' vincenti..

Oovviamente le cose cambiavano alla grande da u23..ma li si sa e sapeva
Anche io, nella mia esperienza fino a junior in quegli anni, in Emilia Romagna non ho mai conosciuto direttamente compagni che abusassero di farmaci illeciti. Le testimonianze più vicine al doping ematico che ho sentito, venivano dalla Paletti di Riccò. Per il resto i più "sporchi" parlavano tranquillamente di ferro e defaticanti in endovena. A livello di risultati bene o male i più forti alle corse erano sempre quei soliti 10-15 atleti per regione, non ho mai visto exploit clamorosi. Ho visto poi molti che da junior volavano, arenarsi poi quasi subito nel giro di un paio d'anni da Under. Ma quello era effettivamente un altro mondo.


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pacho
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Niи di che anno sei? io 83.
con Ricco ci avevo fatti gli italiani assieme da allievi selezionati per l emilia romagna.
se non ricordo male c erano 3 indicative, nella prima naturalmente caduto, poi un secondo e un terzo, con R. terzo e quarto :D

cmq da junior dipende per chi si correva... la squadra x cui correvo vinceva 50 gare l anno...


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Niи
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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pacho ha scritto: sabato 10 agosto 2019, 15:12 Niи di che anno sei? io 83.
con Ricco ci avevo fatti gli italiani assieme da allievi selezionati per l emilia romagna.
se non ricordo male c erano 3 indicative, nella prima naturalmente caduto, poi un secondo e un terzo, con R. terzo e quarto :D

cmq da junior dipende per chi si correva... la squadra x cui correvo vinceva 50 gare l anno...
Non ho mai corso con voi, essendo io un paio d'anni più giovane. Di Riccò sentii direttamente chiacchiere da suoi compagni di squadra o gruppo di allenamento. Ma si sa che su questo tema nessuno si espone mai chiaramente. Però ricordo abbastanza bene discorsi del tipo "si carica troppo ", "è pieno come un uovo" ecc.. Evidentemente, per carattere era uno che non nascondeva nemmeno tanto questo aspetto "esogeno ".
Cmq considerando che ero un discreto ciclista (qualche vittoria tra esordiente ed allievi) e qualche piazzamento da junior, nonostante allenamenti all'acqua di rose, alimentazione da buon senso, i migliori che poi hanno fatto strada anche tra i prof (Nibali su tutti, ma anche i vari romagnoli da Belletti, Marangoni, montaguti, savini, chiarini e altri) o i toscani da sabatini, Capecchi ecc.. non è che fossero sempre due spanne sopra tutti. Da junior non ho mai avuto la sensazione che il doping fosse pratica comune in gruppo. Chiaro però che non metto la mano sul fuoco su nessuno, tranne me stesso. Cosa diversa il mondo degli under. Non ho mai corso, ma parlando con vari ex compagni, il sottofondo di sospetto verso chiunque vincesse era la normalità. Chi ha provato a "pane ed acqua" mi ha riferito che il salto di livello in termini di presentazioni tra junior ed under in quegli anni era troppo elevato per essere credibile.


giorgio ricci
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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pacho ha scritto: venerdì 9 agosto 2019, 15:02 non ho esperienza diretta nel ciclismo femminile. Da quanto mi ha detto un ds di una squadra professionistica femminile (poi radiato x fatti connessi), la situazione è peggiore. Per quanto riguarda l'età in cui ci si inizia a dopare. Quando correvo, già da junior parecchi andavano giù di epo, senza contare cortisone, testosterone, e quant'altro. Col ferro in endovena era diffuso già tra gli allievi. Però devi considerare che ti sto parlando del periodo peggiore possibile, a cavallo degli anni 90/00 e nella zona peggiore possibile (il triangolo delle bermuda tra emilia e lombardia). Per rispondere a giorgio ricci. non sono mai stato prof. sono arrivato ad under ma quando ho capito un po' meglio l'andazzo, ho mollato quasi subito. qualche mese dopo uno che correva con me ci è rimasto secco per un infarto, e la maggior parte dei miei compagni di squadra (quelli forti) radiati a vita o per qualche decennio. Gente che al primo ritiro gli si dava i minuti in salita, poi si 'ammalavano', sparivano 15 giorni, e al II ritiro facevano i buchi per terra.
Tanto per dire che il doping non altera la prestazione. Robe da matti.
Grazie per la risposta. Immaginavo una simile situazione. Mi era già stata riportata da alcuni amici che han corso negli junior e under una quindicina di anni fa.


herbie
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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pacho ha scritto: venerdì 9 agosto 2019, 15:02 Gente che al primo ritiro gli si dava i minuti in salita, poi si 'ammalavano', sparivano 15 giorni, e al II ritiro facevano i buchi per terra.
Tanto per dire che il doping non altera la prestazione. Robe da matti.
meno male che non ho mai corso. Altrimenti, sono pressochè sicuro che, dopo aver fatto un solo anno questa irritante esperienza, mi sarei riempito anch'io come un cavallo, morale o non morale, la cosa lascia il tempo che trova. :grr: Se mi trovo davanti chi è più forte di me, da sempre (e credo che uno che corre dalla tenera età di 12 anni li conosca bene i suoi limiti), sono onorato anche solo di comparire nell'ordine d'arrivo, altrimenti proprio no. In certi casi, i "dopati" hanno tutta la mia comprensione. OOOOOOhh l'ho detto.


Morellino
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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In Toscana a 16 anni c'era chi faceva uso di epo, credo fossero pratiche personali (anni 99/2000), uno di Massa fu squalificato da 2 anno esordiente, non dico altro. Lasciando fare l'epo, non è normale nemmeno che tu alzi la ferritina in via endovenosa da allievo... Io sono andato a correre dopo aver mangiato la pasta al pesto e la bistecchina di maiale, questo è talento naturale :D
Da junior cominciava il doping di squadra, il giorno prima di firmare per uno squadrone, ho capito da altri le regole del gioco, il mio ego spropositato ha detto no grazie.
Magari adesso, che di soldi ne girano parecchi meno, è possibile divertirsi in bici fino a 20 anni, mangiando pasta al pesto e arrivando non troppo lontano da quelli bravi...o magari no. :boh:


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nino58
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Morellino ha scritto: giovedì 29 agosto 2019, 13:41 In Toscana a 16 anni c'era chi faceva uso di epo, credo fossero pratiche personali (anni 99/2000), uno di Massa fu squalificato da 2 anno esordiente, non dico altro. Lasciando fare l'epo, non è normale nemmeno che tu alzi la ferritina in via endovenosa da allievo... Io sono andato a correre dopo aver mangiato la pasta al pesto e la bistecchina di maiale, questo è talento naturale :D
Da junior cominciava il doping di squadra, il giorno prima di firmare per uno squadrone, ho capito da altri le regole del gioco, il mio ego spropositato ha detto no grazie.
Magari adesso, che di soldi ne girano parecchi meno, è possibile divertirsi in bici fino a 20 anni, mangiando pasta al pesto e arrivando non troppo lontano da quelli bravi...o magari no. :boh:
Pasta al pesto senza esagerare, comunque.
Non per la pasta, per il pesto.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Morellino ha scritto: giovedì 29 agosto 2019, 13:41 In Toscana a 16 anni c'era chi faceva uso di epo, credo fossero pratiche personali (anni 99/2000), uno di Massa fu squalificato da 2 anno esordiente, non dico altro. Lasciando fare l'epo, non è normale nemmeno che tu alzi la ferritina in via endovenosa da allievo... Io sono andato a correre dopo aver mangiato la pasta al pesto e la bistecchina di maiale, questo è talento naturale :D
Da junior cominciava il doping di squadra, il giorno prima di firmare per uno squadrone, ho capito da altri le regole del gioco, il mio ego spropositato ha detto no grazie.
Magari adesso, che di soldi ne girano parecchi meno, è possibile divertirsi in bici fino a 20 anni, mangiando pasta al pesto e arrivando non troppo lontano da quelli bravi...o magari no. :boh:
ma in realta' dipende da che regione nasci :bll: io fino a 18 anni a pasta olio e parmigiano mi divertivo un sacco (niente bistecchina, al massimo qualche fettina di prosciutto crudo) :diavoletto:


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pacho
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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torcia86 ha scritto: domenica 16 febbraio 2020, 16:11
pacho ha scritto: domenica 16 febbraio 2020, 14:53 Perchè passaggio a vuoto?! È piuttosto normale quando passi dal far west al passaporto biologico.
Quindi per ogni corridore continental che ottiene risultati dobbiamo essere sospettosi?
Che c'entra?
Se:

anno t1 = in una continental vai come un treno;
anno t2 = vai in professional/protour e il tuo rendimento cala nettamente in assenza di infortuni;
anno t3 = torni in continental a ritorni ai livelli in t1;

Qualche domanda bisognerebbe porsela, a meno che non si sia scesi a valle con la piena.


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Non so perché ma quando vedi le premiazioni di Danilo celano mi pare sempre pieno come un uovo...


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Beppugrillo
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Luca90 ha scritto: mercoledì 19 febbraio 2020, 15:49 Non so perché ma quando vedi le premiazioni di Danilo celano mi pare sempre pieno come un uovo...
Un commento del genere non deve stare su questo forum, o al massimo può stare nella sezione "Diffamazioni, affermazioni da querela", non in "Dubbi, domande, sospetti"


marco_graz
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Strano pero' doveva correre in Antalya ma sta male poverino :diavoletto:


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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marco_graz ha scritto: venerdì 21 febbraio 2020, 10:05 Strano pero' doveva correre in Antalya ma sta male poverino :diavoletto:
In realtà stava già male in Malesia , nell’ultima tappa è sempre stato in fondo al gruppo e pensava di non riuscire a finire la corsa


Luca90
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Beppugrillo ha scritto: venerdì 21 febbraio 2020, 6:49
Luca90 ha scritto: mercoledì 19 febbraio 2020, 15:49 Non so perché ma quando vedi le premiazioni di Danilo celano mi pare sempre pieno come un uovo...
Un commento del genere non deve stare su questo forum, o al massimo può stare nella sezione "Diffamazioni, affermazioni da querela", non in "Dubbi, domande, sospetti"
Il mi pare esprime un dubbio... sono le basi della grammatica italiana...


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Luca90 ha scritto: venerdì 21 febbraio 2020, 11:57
Beppugrillo ha scritto: venerdì 21 febbraio 2020, 6:49
Luca90 ha scritto: mercoledì 19 febbraio 2020, 15:49 Non so perché ma quando vedi le premiazioni di Danilo celano mi pare sempre pieno come un uovo...
Un commento del genere non deve stare su questo forum, o al massimo può stare nella sezione "Diffamazioni, affermazioni da querela", non in "Dubbi, domande, sospetti"
Il mi pare esprime un dubbio... sono le basi della grammatica italiana...
Secondo me se ti querela il "Mi pare" non basta. Ma secondo me (dubbio)


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Tour de Berghem
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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giorgio ricci ha scritto: lunedì 27 aprile 2020, 0:19 Il Bufalo è significativo di com era il ciclismo in quegli anni. Altro che metrora. Era un autentica bomba . Ricordo che ero imbarazzato a guardarlo
Si dice spesso "il doping non trasforma un ronzino in un purosangue".

Mi ha sempre lasciato un po' perplesso questa frase.
Casi come quelli del Bufalo Gutierrez, Bernhard Kohl, Sella che dalla mediocrità ti vince le tre tappe più difficili di un giro di alto livello come il 2008...mi hanno sempre fatto pensare che invece questa frase non è poi così vera. Anzi.

Voi cosa ne pensate ?
Le mie considerazioni possono avere un senso ?
ciao ciao ;)


giorgio ricci
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Grazie della risposta.
Metto dentro anche Faustini e Pistore, altri che hanno ottenuto ottimi piazzamenti a Giro e Vuelta per scomparire subito dopo.
Ho sempre pensato che certa roba va usata 'cum grano salis', se ti riempi troppo magari raggiungi prestazioni 'monstre' ma ti bruci in un amen
Mentre se metti benzina buona in un bel motore, senza esagerare, vai oltre i tuoi limiti, sarai competitivo per i tuoi obbiettivi, e con un buon scarico e disintossicazione potrai ripetere per anni il trattamento.
Credo che questi fenomeni da una stagione o meno abbiano usato cocktail da cavallo, senza seguire tabelle ed altro, perché erano troppo scarsi di loro. Armstrong che era una macchina da laboratorio riusciva a ripetere quasi all'infinito il giochetto.
Se avete altre opinioni, sono curioso di sentirle


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Tour de Berghem ha scritto: lunedì 27 aprile 2020, 10:17

Si dice spesso "il doping non trasforma un ronzino in un purosangue".

Vi sono risposte individuali alle medesime sostanze, dunque dipende dal ronzino.
Studio francese postato mi pare da Filippo Cauz ecc ecc (sarà la quinta volta che lo scrivo) sostiene questa tesi, fateve na ricerca sul forume.
Sempre su queste pagine vi fu chi sostenne che chi aveva ematocrito fisiologicamente alto fosse meno aiutato da epo esogena, se fosse (o sia :D ) vero, resta comunque una generalizzazione.
Wada come wada, dal 2008 le cose se complicano cor pasaporte.
Sempre su queste pagine si sostenne che chi riuscisse ad avere un accurato protocollo riuscisse ad essere invisibile o quasi.
E chi ci riusciva? Quelli che potevano permettersi i migliori "consulenti" nel settore.
Nacque così il doping klassista, e le relative discussioni che tanto ci hanno deliziato in questa sezione :diavoletto:


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Beppugrillo
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Comunque quando un corridore esplode in quel modo attira l'attenzione di tifosi e giornalisti ma anche dell'antidoping. Secondo me è molto più realistico che uno come Kohl si sia sempre dopato, poi un anno abbia cambiato marcia con gli allenamenti, abbia raggiunto i risultati che sappiamo e sia stato beccato perché più controllato di quando era un corridore nella media. Certi "picchi" hanno sicuramente a che fare col doping ma penso che in buona parte siano merito dei corridori


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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nemecsek. ha scritto: lunedì 27 aprile 2020, 12:29
Tour de Berghem ha scritto: lunedì 27 aprile 2020, 10:17

Si dice spesso "il doping non trasforma un ronzino in un purosangue".

Vi sono risposte individuali alle medesime sostanze, dunque dipende dal ronzino.
Studio francese postato mi pare da Filippo Cauz ecc ecc (sarà la quinta volta che lo scrivo) sostiene questa tesi, fateve na ricerca sul forume.
Sempre su queste pagine vi fu chi sostenne che chi aveva ematocrito fisiologicamente alto fosse meno aiutato da epo esogena, se fosse (o sia :D ) vero, resta comunque una generalizzazione.
Wada come wada, dal 2008 le cose se complicano cor pasaporte.
Sempre su queste pagine si sostenne che chi riuscisse ad avere un accurato protocollo riuscisse ad essere invisibile o quasi.
E chi ci riusciva? Quelli che potevano permettersi i migliori "consulenti" nel settore.
Nacque così il doping klassista, e le relative discussioni che tanto ci hanno deliziato in questa sezione :diavoletto:
Be’, Nem, visto che se ne parla anche in altri luoghi (Meteore), uno che di suo aveva il 49,9 di ematocrito, certificazioni di dispensa a parte, realisticamente che cosa poteva fare? Questo, quando fu posto il limite del 50%, dato che non esistevano ancora tecniche per rintracciare l’EPO esogeno. Prima, sciambola, e forse per questo accidentalmente si misurarono valori anche intorno al 60%.
In generale, mi pare ovvio che uno tra gli indicatori principali della bontà della dotazione di base sia la lunghezza della permanenza ad alti livelli. :boh:


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Tour de Berghem ha scritto: lunedì 27 aprile 2020, 10:17
giorgio ricci ha scritto: lunedì 27 aprile 2020, 0:19 Il Bufalo è significativo di com era il ciclismo in quegli anni. Altro che metrora. Era un autentica bomba . Ricordo che ero imbarazzato a guardarlo
Si dice spesso "il doping non trasforma un ronzino in un purosangue".

Mi ha sempre lasciato un po' perplesso questa frase.
Casi come quelli del Bufalo Gutierrez, Bernhard Kohl, Sella che dalla mediocrità ti vince le tre tappe più difficili di un giro di alto livello come il 2008...mi hanno sempre fatto pensare che invece questa frase non è poi così vera. Anzi.

Voi cosa ne pensate ?
Le mie considerazioni possono avere un senso ?
ciao ciao ;)
Chi ha parlato liberamente di doping (Anquetil in testa) mi pare che contrasti abbastanza il virgolettato.

Se posso ipotizzare credo che questa affermazione nasca per salvaguardare l'apparenza di un sistema efficace, in cui chi assume sostanze proibite viene quasi sempre beccato (le testimonianze di chi viene beccato suggerirebbero invece un quasi mai).
Faccio un esempio: beccano Jarlinson Pantano, diciamolo pure un corridore di seconda/terza fascia, con un trend di prestazioni pure abbastanza declinante. L'uomo della strada pensa che se piglia l'EPO un gregario, uno che può arrivare nei primi 30 al Tour quando va bene o vincere una tappa andando in fuga, chissà come sono messi i primi della classe, che a questo qua danno minuti.
Non so se appare grossolana come semplificazione ma io questa frase l'ho sempre vista come una spiegazione a chi si fa queste domande.

Comunque appare evidente che soprattutto chi la fa in modo sfacciato o anacronistico (non tanto i Sella, ma piuttosto i vari protagonisti occasionali da Giro della Turchia, che da perfetti sconosciuti dall'aspetto anche un po' folkloristico - il mitico Mustafa Sayar - massacravano atleti di buon livello) oggi viene beccato.
giorgio ricci ha scritto: lunedì 27 aprile 2020, 10:43 Grazie della risposta.
Metto dentro anche Faustini e Pistore, altri che hanno ottenuto ottimi piazzamenti a Giro e Vuelta per scomparire subito dopo.
Ho sempre pensato che certa roba va usata 'cum grano salis', se ti riempi troppo magari raggiungi prestazioni 'monstre' ma ti bruci in un amen
Mentre se metti benzina buona in un bel motore, senza esagerare, vai oltre i tuoi limiti, sarai competitivo per i tuoi obbiettivi, e con un buon scarico e disintossicazione potrai ripetere per anni il trattamento.
Credo che questi fenomeni da una stagione o meno abbiano usato cocktail da cavallo, senza seguire tabelle ed altro, perché erano troppo scarsi di loro. Armstrong che era una macchina da laboratorio riusciva a ripetere quasi all'infinito il giochetto.
Se avete altre opinioni, sono curioso di sentirle
Da alcune testimonianze degli anni 90, con il fai da te a buon mercato c'è gente che s'è presa porcherie di ogni tipo abbastanza inutili per le prestazioni ma funzionali a bruciarsi anzitempo il fisico (e con l'escalation incontrollata e crescente tra i dilettanti sono ovviamente aumentate le carriere lampo)


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Ma poi la questione Cipollini - Fuentes com'è finita?


Gabriele 99
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Re: Dubbi, domande, sospetti

Messaggio da leggere da Gabriele 99 »

In questi giorni ho recuperato i momenti più importanti della carriera di Riccò, Giro 2007 e 2008 e Tour 2008. Qual'era l'opinione su di lui all'epoca? Si pensava potesse vincere quel Tour dopo l'attacco sull'Aspin? Sia in Rai che su Eurosport, nel commento di quella tappa, furono restii a esplicitare il paragone con Pantani, ma si percepivano le grandi aspettative che c'erano su Riccò. E fa altrettanto impressione a posteriori vedere che l'attenzione fosse tutta su Riccò, mentre Nibali era "solo" un buon giovane.

Non avendo vissuto quel periodo, mi piacerebbe sentire la vostra :cincin:


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Gabriele 99 ha scritto: domenica 10 maggio 2020, 23:14 In questi giorni ho recuperato i momenti più importanti della carriera di Riccò, Giro 2007 e 2008 e Tour 2008. Qual'era l'opinione su di lui all'epoca? Si pensava potesse vincere quel Tour dopo l'attacco sull'Aspin? Sia in Rai che su Eurosport, nel commento di quella tappa, furono restii a esplicitare il paragone con Pantani, ma si percepivano le grandi aspettative che c'erano su Riccò. E fa altrettanto impressione a posteriori vedere che l'attenzione fosse tutta su Riccò, mentre Nibali era "solo" un buon giovane.

Non avendo vissuto quel periodo, mi piacerebbe sentire la vostra :cincin:
L'opinione era quella di un corridore che divideva per i suoi attacchi verbali, qualcuno malignava fin da subito su certe cose e io credo che lui non si sia aiutato in tal senso (il famoso certificato per l'ematocrito alto alla fine ce l'avevano altri giovani promettenti in quel momento), parlando a sproposito e facendo scelte non corrette. Mi pare che peraltro sia lui stesso oggi a parlare in questi termini di sé.
Ovviamente dato il periodo (da una parte OP + casi minori che stavano decimando il vertice del ciclismo italiano, dall'altra promesse non del tutto mantenute, vedi Cunego) le attese su Riccò erano alte.
Le attese su Nibali erano comunque alte, visto che proprio nel 2008 fu oggetto di critiche molto dure relativamente al suo rendimento a Giro e Tour (ricordo una durissima intervista di Cribiori post Giro, che in pratica gli consigliava di darsi all'agricoltura invece di andare al Tour :diavoletto: ). Probabilmente in tv c'era maggiore indulgenza...
Da un certo punto di vista qualcuno ammetteva che un corridore con le caratteristiche di Nibali potesse avere una maturazione meno rapida.


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Quel caro "amico" di Riccò, chiamato Remy Di Gregorio squalificato 4 anni (retroattivamente dal 2018 al 2022).
Aveva già avuto problemi nel passato.

Mi ricordo come insinuò circa le prestazioni di Riccò, su quello aveva ragione.
Però lui faceva uguale. Come si fa ad avere una simile faccia tosta?


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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Di Faustini,non ricordo piu' chi, qualcuno fece allusioni che fosse un matto...per la sua spregiudicatezza..almeno si credeva che quel qualcuno parlasse di lui..


Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
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eliacodogno
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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barrylyndon ha scritto: sabato 16 maggio 2020, 19:37 Di Faustini,non ricordo piu' chi, qualcuno fece allusioni che fosse un matto...per la sua spregiudicatezza..almeno si credeva che quel qualcuno parlasse di lui..
Erwann mentheour nella propria biografia... Parlava di lui come di uno che dal nulla aveva fatto un anno 7o al giro e 5o alla vuelta (l'identikit corrisponde).


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

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bartoli
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Esatto, bellissimo libro fra l'altro


Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
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sceriffo
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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barrylyndon ha scritto: sabato 16 maggio 2020, 19:37 Di Faustini,non ricordo piu' chi, qualcuno fece allusioni che fosse un matto...per la sua spregiudicatezza..almeno si credeva che quel qualcuno parlasse di lui..
Faustini ha fatto strada nella vita. Fa l'odontoiatra a Brescia, la sua città.


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eliacodogno
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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sceriffo ha scritto: domenica 17 maggio 2020, 10:13
barrylyndon ha scritto: sabato 16 maggio 2020, 19:37 Di Faustini,non ricordo piu' chi, qualcuno fece allusioni che fosse un matto...per la sua spregiudicatezza..almeno si credeva che quel qualcuno parlasse di lui..
Faustini ha fatto strada nella vita. Fa l'odontoiatra a Brescia, la sua città.
Ma in effetti mi sembra che lo stesso lo definisca come un matto ma anche una persona che legge, insomma un soggetto culturalmente di livello alto.
Non ho ricordi precisi in merito perché il libro l'avevo letto anni fa e pure in francese, quindi già avevo i miei fastidi a capire :diavoletto: .
Insomma avevo letto entrambe le cose su di lui, ma non ricordo esattamente se la fonte fosse la stessa


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giorgio ricci
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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Ho letto che dopo aver avuto successo come medico odontoiatra si sia trasformato in una sorta di guru che insegna alla gente come gestire la vita ed il tempo senza essere sempre di corsa.
Per me c'e del genio in questo personaggio, ha saputo reinventarsi più volte, sempre con risultati ed un certo seguito.
Diciamo, che era avanti, sia nel ciclismo che nella vita.


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sceriffo
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Re: Dubbi, domande, sospetti

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giorgio ricci ha scritto: lunedì 18 maggio 2020, 21:58 Ho letto che dopo aver avuto successo come medico odontoiatra si sia trasformato in una sorta di guru che insegna alla gente come gestire la vita ed il tempo senza essere sempre di corsa.
Per me c'e del genio in questo personaggio, ha saputo reinventarsi più volte, sempre con risultati ed un certo seguito.
Diciamo, che era avanti, sia nel ciclismo che nella vita.
Faustini non incarnava il ciclista tipo dell'epoca. Come dici tu, aveva un profilo culturale più alto della media.
Si, avevo sentito anche quello, una sorta di motivatore. Uno dei pochi che quando ha finito con le corse, non ha voluto più nemmeno presentarsi a vedere la gara del paese.


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