La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato

Qual è la salita più iconica delle Dolomiti?

Fedaia+Pordoi (vale l'accoppiata)
28
21%
Manghen
4
3%
Passo Giau
21
16%
Passo Gardena
1
1%
Plan de Corones
3
2%
Tre Cime di Lavaredo
28
21%
Passo Falzarego
0
Nessun voto
Alpe di Siusi
1
1%
Alpe di Pampeago
4
3%
Passo Rolle
0
Nessun voto
Passo Valles
0
Nessun voto
Passo delle Erbe
4
3%
Passo Sella
2
2%
Passo Lavazè
0
Nessun voto
Forcella Staulanza
0
Nessun voto
Passo di Monte Giovo
0
Nessun voto
Passo Fedaia/Marmolada
20
15%
Passo Pordoi
16
12%
 
Voti totali: 132

Bomby
Messaggi: 3428
Iscritto il: martedì 17 giugno 2014, 20:23

La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Bomby »

Continuiamo il nostro torneo delle salite per scegliere quelle più iconiche d'Italia.

Visto che il sondaggio sul Nord-Est ha avuto un grande successo ed ha già espresso sostanzialmente il suo verdetto, direi di proseguire subito con le Dolomiti. Qui la gara è aperta, e anche io sono indeciso sulle salite da scegliere!

Non vi chiedo di scegliere la salita che vi piace di più, o la più dura, o la più bella. Vi chiedo di scegliere le più rappresentative, quelle che vorreste vedere più spesso al Giro, quelle che secondo voi rappresentano per davvero lo spirito delle zone in cui si trovano. Ci sono salite diverse per caratteristiche, durezza, paesaggio, storia.

Le due salite più votate passeranno alla fase successiva. Il sondaggio rimane comunque aperto per consentire a tutti di votare. Al termine della prima fase tireremo le somme anche dei sondaggi più vecchi.

Di seguito i link ai volumi precedenti:
(1) Nord-est senza Dolomiti viewtopic.php?f=2&t=10003&sid=427919cd0 ... 066ca6a1d9

Accetto suggerimenti per la prossima area geografica: continuo a muovermi verso ovest con le Alpi centrali o preferite saltabeccare qui e là per la Penisola? Scrivetelo nei commenti qui sotto!

Potete fare al massimo DUE scelte, lascio la parola a voi. Ovviamente potete motivare qui sotto la vostra scelta!


Avatar utente
Maìno della Spinetta
Messaggi: 10468
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 15:53

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Manca l'accoppiata fedaia sella


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
pietro
Messaggi: 24495
Iscritto il: mercoledì 18 marzo 2020, 19:32

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da pietro »

Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 1 giugno 2020, 22:32 Manca l'accoppiata fedaia sella
Accoppiata non da poco, oserei dire


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
Bomby
Messaggi: 3428
Iscritto il: martedì 17 giugno 2014, 20:23

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Bomby »

pietro ha scritto: lunedì 1 giugno 2020, 22:40
Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 1 giugno 2020, 22:32 Manca l'accoppiata fedaia sella
Accoppiata non da poco, oserei dire
Peccato nessuno l'abbia suggerita a suo tempo :carta:


Erinnerung
Messaggi: 1164
Iscritto il: venerdì 28 settembre 2018, 16:58

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Erinnerung »

Mancano anche Duran e Cibiana, che sono due belle salite (non so però se il Giro sia mai passato dal Cibiana) oltre al San Pellegrino e il Valparola, che però dal versante sud sostanzialmente è il Falzarego..
A Prato Piazza la corsa rosa è mai arrivata?


Bomby
Messaggi: 3428
Iscritto il: martedì 17 giugno 2014, 20:23

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Bomby »

Erinnerung ha scritto: lunedì 1 giugno 2020, 23:50 Mancano anche Duran e Cibiana, che sono due belle salite (non so però se il Giro sia mai passato dal Cibiana) oltre al San Pellegrino e il Valparola, che però dal versante sud sostanzialmente è il Falzarego..
A Prato Piazza la corsa rosa è mai arrivata?
Date un'occhiata a questo topic viewtopic.php?f=2&t=9997 e ditemi se ci sono altre salite che mancano; tenete conto che si possono inserire al massimo 20 opzioni, e qui le abbiamo già raggiunte tutte!
Per il Valparola, mi son scordato di inserire Passo Falzarego/Valparola, quindi se uno indica Falzarego, indica anche il Valparola. In questa fase della selezione si sceglie la montagna o il passo, non il versante. Se questi sondaggi continueranno ad avere successo, potremo anche scegliere il versante vero e proprio delle finaliste.
In futuro potremo sempre fare un Dolomiti-Bis!


Erinnerung
Messaggi: 1164
Iscritto il: venerdì 28 settembre 2018, 16:58

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Erinnerung »

Bomby ha scritto: martedì 2 giugno 2020, 0:01
Erinnerung ha scritto: lunedì 1 giugno 2020, 23:50 Mancano anche Duran e Cibiana, che sono due belle salite (non so però se il Giro sia mai passato dal Cibiana) oltre al San Pellegrino e il Valparola, che però dal versante sud sostanzialmente è il Falzarego..
A Prato Piazza la corsa rosa è mai arrivata?
Date un'occhiata a questo topic viewtopic.php?f=2&t=9997 e ditemi se ci sono altre salite che mancano; tenete conto che si possono inserire al massimo 20 opzioni, e qui le abbiamo già raggiunte tutte!
Per il Valparola, mi son scordato di inserire Passo Falzarego/Valparola, quindi se uno indica Falzarego, indica anche il Valparola. In questa fase della selezione si sceglie la montagna o il passo, non il versante. Se questi sondaggi continueranno ad avere successo, potremo anche scegliere il versante vero e proprio delle finaliste.
In futuro potremo sempre fare un Dolomiti-Bis!
Ok! Complimenti per il topic comunque! :clap: sempre bello constatare quante salite davvero imperdibili ci siano in Italia!


Avatar utente
Trullo
Messaggi: 1087
Iscritto il: martedì 23 maggio 2017, 12:26

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Trullo »

Tre cime e Pampeago


lumacher
Messaggi: 189
Iscritto il: venerdì 17 dicembre 2010, 10:05

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da lumacher »

Ho votato le Drei Zinnen per la storia è per la loro durezza brutale anche se breve: duello tra il Cannibale e GB, Battaglin che corre con la tripla corona costruita ad hoc per quella tappa; Nibali in rosa sotto la bufera di neve.
Poi ho votato il Pordoi, non per la capacità di essere decisivo oggi, ma per la leggenda e per la bellezza scenica degli ultimi km.
Anche se l’emotivitá mi avrebbe detto Falzarego: anche per ricordi personali il versante di Andraz è ciclisticamente meraviglioso, con quel tornate in galleria che vale il prezzo del biglietto!😍. Ma qui si parla di Giro e non di pedalate personali.


Bomby
Messaggi: 3428
Iscritto il: martedì 17 giugno 2014, 20:23

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Bomby »

Ringrazio per i complimenti! :cincin: :cincin: :cincin:

Vedo che la competizione sulle Dolomiti si fa più serrata, ed è difficile individuare un vincitore preciso... Continuate a votare!

È proprio vero, in Italia si fa proprio fatica a scegliere, abbiamo un'offerta di salite spaventosa, lo dico da sempre e con questi sondaggi diventa ancora più chiaro.

Ditemi anche su quali salite volete che sia fatto il prossimo sondaggio: continuiamo con le Alpi centrali? Oppure andiamo di Appennini? Nel caso, quali?


Avatar utente
Maìno della Spinetta
Messaggi: 10468
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 15:53

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Ho votato le tre cime perché è l'essenza delle Dolomiti: bellezza, durezza, irregolarità, storia. In ottica Giro lo sfrutterei arrivando dal Cadore in tre arrivi singoli in 10 anni post pianura, o post Friuli. Valorizzandolo stile Alpe.


C'èavevo poi l'alternativa Giau o Fedaia. Il secondo più storico e anni 90, il secondo più moderno e strizza l'occhio alla Maratona. Alla fine ho votato il Fedaia in accoppiata (Pordoi o Della) perché è il duro Fedaia, con il bellissimo passaggio da Sottoguda e le nevi perenni, e poi un pezzo della Romda.


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Avatar utente
Maìno della Spinetta
Messaggi: 10468
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 15:53

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Bomby ha scritto: martedì 2 giugno 2020, 9:29 Ringrazio per i complimenti! :cincin: :cincin: :cincin:

Vedo che la competizione sulle Dolomiti si fa più serrata, ed è difficile individuare un vincitore preciso... Continuate a votare!

È proprio vero, in Italia si fa proprio fatica a scegliere, abbiamo un'offerta di salite spaventosa, lo dico da sempre e con questi sondaggi diventa ancora più chiaro.

Ditemi anche su quali salite volete che sia fatto il prossimo sondaggio: continuiamo con le Alpi centrali? Oppure andiamo di Appennini? Nel caso, quali?
Io dico meridione per il prossimo.


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
pereiro2982
Messaggi: 3578
Iscritto il: lunedì 16 maggio 2016, 15:18

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da pereiro2982 »

ho votato fedaia-pordoi e il Giau anche se scegliendo le tre cime il giau nella tappa un anno si un anno no ci capita comunque ...

il mio rimpianto sta nell'accoppiata passo delle erbe -plan de corones che sfumata nell 2006 è completamente scomparsa dai radar
da li non so perche si è iniziato a poco a poco a dimenticarsi queste zone che non sono diventate piu decisive per il giro sopratutto perche non sfruttate
l'ultima tappa degna nel 2016 a Corvara e l'ultima volta che sono state decisive al giro nel 2008 contador maglia rosa sul fedaia

poi si è deciso di concludere giro 2017 e 2019 sulle dolomiti soft
trascurando un'accoppiata naturale come manghen-pampeago

qualcuno sa spiegare che problemi ci sono fra organizzatori ed amministratori di quelle zone?
perche mi sembra chiaro che ci siano delle questioni economiche che portano a sacrificare il percorso rispetto al guadagno.


Avatar utente
Maìno della Spinetta
Messaggi: 10468
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 15:53

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

pereiro2982 ha scritto: martedì 2 giugno 2020, 17:46 ho votato fedaia-pordoi e il Giau anche se scegliendo le tre cime il giau nella tappa un anno si un anno no ci capita comunque ...

il mio rimpianto sta nell'accoppiata passo delle erbe -plan de corones che sfumata nell 2006 è completamente scomparsa dai radar
da li non so perche si è iniziato a poco a poco a dimenticarsi queste zone che non sono diventate piu decisive per il giro sopratutto perche non sfruttate
l'ultima tappa degna nel 2016 a Corvara e l'ultima volta che sono state decisive al giro nel 2008 contador maglia rosa sul fedaia

poi si è deciso di concludere giro 2017 e 2019 sulle dolomiti soft
trascurando un'accoppiata naturale come manghen-pampeago

qualcuno sa spiegare che problemi ci sono fra organizzatori ed amministratori di quelle zone?
perche mi sembra chiaro che ci siano delle questioni economiche che portano a sacrificare il percorso rispetto al guadagno.
Nel 2017 si arrivava a Ortisei all'inizio di un trittico duri, e dopo Bormio, quindi l'ovvio e mortale Erbe fu sacrificato al commerciale passaggio dalle parti del Quattro passi.
Nel 2019 San Martino facile dopo tappe dure, e poi la marketta Sportful, quando logica avrebbe voluto San Pellegrino Valles Rolle per un finale a San Martino. In entrambi i casi dané e posizione di corsa.


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Pirata81

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Pirata81 »

Ho votato l'accoppiata Fedaia + Pordoi e ho scelto Fedaia anche come salita singola.
Per me è la salita più affascinante delle Dolomiti e azzardo di tutto l'arco alpino.
Manca da troppo tempo al Giro,il tratto dai Serrai di Sottoguda fino a Malga Ciapela è meraviglioso come paesaggio e durissimo come pendenze.


TASSO
Messaggi: 1388
Iscritto il: giovedì 22 settembre 2011, 9:55
Località: BRESCIA

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da TASSO »

TROPPO TROPPO E ANCORA TROPPO BELLE QUESTE STRADE !!!!!!!!!!!

io ho votato FEDAIA+PORDOI e PASSO GIAU


Avatar utente
Maìno della Spinetta
Messaggi: 10468
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 15:53

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

TASSO ha scritto: mercoledì 3 giugno 2020, 9:24 TROPPO TROPPO E ANCORA TROPPO BELLE QUESTE STRADE !!!!!!!!!!!

io ho votato FEDAIA+PORDOI e PASSO GIAU
Al momento una tappa può tenere dentro tutte quelle cime più votate: Fedaia, Pordoi, Giau, Tre Croci e Tre Cime sarebbe la tappa più iconica. Magari sella, Costalunga e Campolongo al posto del Pordoi.

Se venisse dopo una con Pampeago/latemar Costalunga/rosengarten, San pellegrino, Valles e Rolle con finale alle Pale (baita segantini o San Martino) avremmo una due giorni con contenuti tecnici elevatissimi, e scenografia pazzesca.


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
TASSO
Messaggi: 1388
Iscritto il: giovedì 22 settembre 2011, 9:55
Località: BRESCIA

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da TASSO »

Maìno della Spinetta ha scritto: mercoledì 3 giugno 2020, 10:07
TASSO ha scritto: mercoledì 3 giugno 2020, 9:24 TROPPO TROPPO E ANCORA TROPPO BELLE QUESTE STRADE !!!!!!!!!!!

io ho votato FEDAIA+PORDOI e PASSO GIAU
Al momento una tappa può tenere dentro tutte quelle cime più votate: Fedaia, Pordoi, Giau, Tre Croci e Tre Cime sarebbe la tappa più iconica. Magari sella, Costalunga e Campolongo al posto del Pordoi.

Se venisse dopo una con Pampeago/latemar Costalunga/rosengarten, San pellegrino, Valles e Rolle con finale alle Pale (baita segantini o San Martino) avremmo una due giorni con contenuti tecnici elevatissimi, e scenografia pazzesca.

il FEDAIA(naturalmente e scontato si intende il versante da Malga Ciapela ) è da mettere sempre come penultima salita per poter spaccare al meglio la corsa . Arrivo sul PORDOI è l ideale , a mio avviso dovrebbe diventare una quasi costante nei GIRI


Fantamatusa
Messaggi: 468
Iscritto il: giovedì 1 ottobre 2015, 17:14

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Fantamatusa »

Pirata81 ha scritto: martedì 2 giugno 2020, 19:31 Ho votato l'accoppiata Fedaia + Pordoi e ho scelto Fedaia anche come salita singola.
Per me è la salita più affascinante delle Dolomiti e azzardo di tutto l'arco alpino.
Manca da troppo tempo al Giro,il tratto dai Serrai di Sottoguda fino a Malga Ciapela è meraviglioso come paesaggio e durissimo come pendenze.
La penso alla stessa maniera.
Pure per me doppio voto alla Marmolada.


TASSO
Messaggi: 1388
Iscritto il: giovedì 22 settembre 2011, 9:55
Località: BRESCIA

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da TASSO »

Fantamatusa ha scritto: mercoledì 3 giugno 2020, 17:46
Pirata81 ha scritto: martedì 2 giugno 2020, 19:31 Ho votato l'accoppiata Fedaia + Pordoi e ho scelto Fedaia anche come salita singola.
Per me è la salita più affascinante delle Dolomiti e azzardo di tutto l'arco alpino.
Manca da troppo tempo al Giro,il tratto dai Serrai di Sottoguda fino a Malga Ciapela è meraviglioso come paesaggio e durissimo come pendenze.
La penso alla stessa maniera.
Pure per me doppio voto alla Marmolada.
devo correggere su un dettaglio , il tratto duro duro duro è da Malga Ciapela verso la Capanna Bill !!! fino a Malga Ciapela la strada sale leggermente con pendenze mai oltre 6% .


Avatar utente
Maìno della Spinetta
Messaggi: 10468
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 15:53

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

TASSO ha scritto: mercoledì 3 giugno 2020, 18:12
Fantamatusa ha scritto: mercoledì 3 giugno 2020, 17:46
Pirata81 ha scritto: martedì 2 giugno 2020, 19:31 Ho votato l'accoppiata Fedaia + Pordoi e ho scelto Fedaia anche come salita singola.
Per me è la salita più affascinante delle Dolomiti e azzardo di tutto l'arco alpino.
Manca da troppo tempo al Giro,il tratto dai Serrai di Sottoguda fino a Malga Ciapela è meraviglioso come paesaggio e durissimo come pendenze.
La penso alla stessa maniera.
Pure per me doppio voto alla Marmolada.
devo correggere su un dettaglio , il tratto duro duro duro è da Malga Ciapela verso la Capanna Bill !!! fino a Malga Ciapela la strada sale leggermente con pendenze mai oltre 6% .
Devo controcorreggerti: se sali dalla statale è come dici tu, ma il tratto tra Sottoguda e Malga Ciapela è durissimo, a memoria direi un km e mezzo sopra il 10 medio....


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Avatar utente
maury7
Messaggi: 161
Iscritto il: venerdì 26 aprile 2019, 9:32

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da maury7 »

Le Dolomiti sono poco sfruttate dal Giro, oltre a offrire uno spettacolo paesaggistico magnifico possono offrire spunti tecnici molto validi con vari tipi di salite dalle più cattive alle più dolci, dalle più regolari a quelle meno, da quelle lunghe, non molte, a quelle brevi. Si potrebbero disegnare ogni anno tapponi storici. Nell'ultimo decennio ricordo solo due tappe disegnate veramente bene: nel 2011 con Giau, Fedaia e Gardeccia e nel 2016 con la bellissima tappa dei 4 passi Giau Falzarego e muro del Gatto. Peccato per la tappa tagliata nel 2013 con le Tre Come nel finale.
Creare un appuntamento fisso con le Dolomiti, disegnate bene, darebbe maggior risalto e visibilità a tutto il Giro.


FC
Palamres
2020
Milano-Sanremo
Piazzamenti
Classiche monumento
Milano-Sanremo 2020:
TASSO
Messaggi: 1388
Iscritto il: giovedì 22 settembre 2011, 9:55
Località: BRESCIA

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da TASSO »

maury7 ha scritto: mercoledì 3 giugno 2020, 22:23 Le Dolomiti sono poco sfruttate dal Giro, oltre a offrire uno spettacolo paesaggistico magnifico possono offrire spunti tecnici molto validi con vari tipi di salite dalle più cattive alle più dolci, dalle più regolari a quelle meno, da quelle lunghe, non molte, a quelle brevi. Si potrebbero disegnare ogni anno tapponi storici. Nell'ultimo decennio ricordo solo due tappe disegnate veramente bene: nel 2011 con Giau, Fedaia e Gardeccia e nel 2016 con la bellissima tappa dei 4 passi Giau Falzarego e muro del Gatto. Peccato per la tappa tagliata nel 2013 con le Tre Come nel finale.
Creare un appuntamento fisso con le Dolomiti, disegnate bene, darebbe maggior risalto e visibilità a tutto il Giro.
Concordo , non dovrebbe mai mancare il Tappone Dolomitico ! Un anno Fedai-Pordoi un anno Giau-Cortina un anno Pampeago ,un anno 4 Passi , un Anno Tre Cime Lavaredo , ma mai e poi mai saltarle ! Sono le montagna più nelle delle mondo nel paese più bello del mondo !! E poi pure le salite sono bellissime e non mulattiere . Quindi nessun problema logistico a far arrivare o transitare la carovana del Giro


pietro
Messaggi: 24495
Iscritto il: mercoledì 18 marzo 2020, 19:32

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da pietro »

TASSO ha scritto: mercoledì 3 giugno 2020, 23:14
maury7 ha scritto: mercoledì 3 giugno 2020, 22:23 Le Dolomiti sono poco sfruttate dal Giro, oltre a offrire uno spettacolo paesaggistico magnifico possono offrire spunti tecnici molto validi con vari tipi di salite dalle più cattive alle più dolci, dalle più regolari a quelle meno, da quelle lunghe, non molte, a quelle brevi. Si potrebbero disegnare ogni anno tapponi storici. Nell'ultimo decennio ricordo solo due tappe disegnate veramente bene: nel 2011 con Giau, Fedaia e Gardeccia e nel 2016 con la bellissima tappa dei 4 passi Giau Falzarego e muro del Gatto. Peccato per la tappa tagliata nel 2013 con le Tre Come nel finale.
Creare un appuntamento fisso con le Dolomiti, disegnate bene, darebbe maggior risalto e visibilità a tutto il Giro.
Concordo , non dovrebbe mai mancare il Tappone Dolomitico ! Un anno Fedai-Pordoi un anno Giau-Cortina un anno Pampeago ,un anno 4 Passi , un Anno Tre Cime Lavaredo , ma mai e poi mai saltarle ! Sono le montagna più nelle delle mondo nel paese più bello del mondo !! E poi pure le salite sono bellissime e non mulattiere . Quindi nessun problema logistico a far arrivare o transitare la carovana del Giro
Se alterniamo queste bellissime tappe il Giro ci guadagna moltissimo, anche dal punto di vista paesaggistico e quindi magari anche di pubblico.


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
TASSO
Messaggi: 1388
Iscritto il: giovedì 22 settembre 2011, 9:55
Località: BRESCIA

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da TASSO »

pietro ha scritto: giovedì 4 giugno 2020, 8:27
TASSO ha scritto: mercoledì 3 giugno 2020, 23:14
maury7 ha scritto: mercoledì 3 giugno 2020, 22:23 Le Dolomiti sono poco sfruttate dal Giro, oltre a offrire uno spettacolo paesaggistico magnifico possono offrire spunti tecnici molto validi con vari tipi di salite dalle più cattive alle più dolci, dalle più regolari a quelle meno, da quelle lunghe, non molte, a quelle brevi. Si potrebbero disegnare ogni anno tapponi storici. Nell'ultimo decennio ricordo solo due tappe disegnate veramente bene: nel 2011 con Giau, Fedaia e Gardeccia e nel 2016 con la bellissima tappa dei 4 passi Giau Falzarego e muro del Gatto. Peccato per la tappa tagliata nel 2013 con le Tre Come nel finale.
Creare un appuntamento fisso con le Dolomiti, disegnate bene, darebbe maggior risalto e visibilità a tutto il Giro.
Concordo , non dovrebbe mai mancare il Tappone Dolomitico ! Un anno Fedai-Pordoi un anno Giau-Cortina un anno Pampeago ,un anno 4 Passi , un Anno Tre Cime Lavaredo , ma mai e poi mai saltarle ! Sono le montagna più nelle delle mondo nel paese più bello del mondo !! E poi pure le salite sono bellissime e non mulattiere . Quindi nessun problema logistico a far arrivare o transitare la carovana del Giro
Se alterniamo queste bellissime tappe il Giro ci guadagna moltissimo, anche dal punto di vista paesaggistico e quindi magari anche di pubblico.
esattamente , per esempio la mitica tappa del GIRO98 vinta da Beppe Turbo Guerini con Fedai+Sella dal versante duro piu' arrivo a SELVA VALGARDENA non è piu stata riprodotta .

Un vero peccato perchè li ce' tutta l'essenza delle dolomiti


Erinnerung
Messaggi: 1164
Iscritto il: venerdì 28 settembre 2018, 16:58

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Erinnerung »

Concordo assolutamente con quanto detto sull'indispensabilità, per il Giro, di sfruttare le Dolomiti ogni anno per programmare tappe decisive. Scenari unici e salite selettive.
Aggiungo che un'altra caratteristica delle Dolomiti è di dare la possibilità di disegnare un percorso con tante salite in pochi chilometri (c'è una concentrazione unica di passi, niente valli interminabili stile Tour) e rimanendo sempre in quota, senza però rischiare la neve, a meno di annate eccezionali come il 2013..(raramente le vallate sono sotto i 1000 m, ricordo come soffrì Valverde la tappa di Corvara 2016..però non si arriva ai 2300 m nei passi più alti)
La tappa di Selva 1998 l'ho anch'io nel cuore..


Avatar utente
Maìno della Spinetta
Messaggi: 10468
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 15:53

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

pietro ha scritto: giovedì 4 giugno 2020, 8:27
TASSO ha scritto: mercoledì 3 giugno 2020, 23:14
maury7 ha scritto: mercoledì 3 giugno 2020, 22:23 Le Dolomiti sono poco sfruttate dal Giro, oltre a offrire uno spettacolo paesaggistico magnifico possono offrire spunti tecnici molto validi con vari tipi di salite dalle più cattive alle più dolci, dalle più regolari a quelle meno, da quelle lunghe, non molte, a quelle brevi. Si potrebbero disegnare ogni anno tapponi storici. Nell'ultimo decennio ricordo solo due tappe disegnate veramente bene: nel 2011 con Giau, Fedaia e Gardeccia e nel 2016 con la bellissima tappa dei 4 passi Giau Falzarego e muro del Gatto. Peccato per la tappa tagliata nel 2013 con le Tre Come nel finale.
Creare un appuntamento fisso con le Dolomiti, disegnate bene, darebbe maggior risalto e visibilità a tutto il Giro.
Concordo , non dovrebbe mai mancare il Tappone Dolomitico ! Un anno Fedai-Pordoi un anno Giau-Cortina un anno Pampeago ,un anno 4 Passi , un Anno Tre Cime Lavaredo , ma mai e poi mai saltarle ! Sono le montagna più nelle delle mondo nel paese più bello del mondo !! E poi pure le salite sono bellissime e non mulattiere . Quindi nessun problema logistico a far arrivare o transitare la carovana del Giro
Se alterniamo queste bellissime tappe il Giro ci guadagna moltissimo, anche dal punto di vista paesaggistico e quindi magari anche di pubblico.
Ma tendenzialmente una tappa nelle Dolomiti c'è sempre. "il tappone dolomitico" di dezaniana memoria. Per lo meno da inizio anno 90, il Pordoi di Mottet, quello di Chioccioli, la sella Ronda negli anni di Indurain.... Prima erano un po' spuntate, ma prima ancora c'erano sempre: la tappa di Moena, quelle di Coppi e Bartali... nel 94 e 95 ci si passò e basta: la Lienz-Merano e la Trento-Val Senales sono dolomitiche o no? Ecco, credo che l'idea di Bomby sia come rendere persino le Dolomiti riconoscibili come lo sono Tourmalet e Galibier. Perché ogni anno, salvo rarissime eccezioni, la tappa dolomitica c'è stata. Solo che spesso è culminata in posti nuovi e/o non decisivi. Ortisei 2017 molto spettacolare per il grandangolo, ma non per le pendenze e il contenuto della tappa. Ci vorrebbero entrambi...


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Stylus
Messaggi: 2119
Iscritto il: giovedì 28 aprile 2011, 12:03

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Stylus »

Maìno della Spinetta ha scritto: giovedì 4 giugno 2020, 11:37
pietro ha scritto: giovedì 4 giugno 2020, 8:27
TASSO ha scritto: mercoledì 3 giugno 2020, 23:14

Concordo , non dovrebbe mai mancare il Tappone Dolomitico ! Un anno Fedai-Pordoi un anno Giau-Cortina un anno Pampeago ,un anno 4 Passi , un Anno Tre Cime Lavaredo , ma mai e poi mai saltarle ! Sono le montagna più nelle delle mondo nel paese più bello del mondo !! E poi pure le salite sono bellissime e non mulattiere . Quindi nessun problema logistico a far arrivare o transitare la carovana del Giro
Se alterniamo queste bellissime tappe il Giro ci guadagna moltissimo, anche dal punto di vista paesaggistico e quindi magari anche di pubblico.
Ma tendenzialmente una tappa nelle Dolomiti c'è sempre. "il tappone dolomitico" di dezaniana memoria. Per lo meno da inizio anno 90, il Pordoi di Mottet, quello di Chioccioli, la sella Ronda negli anni di Indurain.... Prima erano un po' spuntate, ma prima ancora c'erano sempre: la tappa di Moena, quelle di Coppi e Bartali... nel 94 e 95 ci si passò e basta: la Lienz-Merano e la Trento-Val Senales sono dolomitiche o no? Ecco, credo che l'idea di Bomby sia come rendere persino le Dolomiti riconoscibili come lo sono Tourmalet e Galibier. Perché ogni anno, salvo rarissime eccezioni, la tappa dolomitica c'è stata. Solo che spesso è culminata in posti nuovi e/o non decisivi. Ortisei 2017 molto spettacolare per il grandangolo, ma non per le pendenze e il contenuto della tappa. Ci vorrebbero entrambi...
Concordo anche io che nell'ultimo decennio le dolomiti siano state un po' snobbate rispetto al passato
Ortisei 2017 era una minitappa, non c'entrava nulla con il classico tappone dolomitico. Pure il Giro del SellaRonda, che non ha pendenze difficili per il ciclismo attuale se ripetuto due volte in una tappa oltre 200 km potrebbe far male.


TASSO
Messaggi: 1388
Iscritto il: giovedì 22 settembre 2011, 9:55
Località: BRESCIA

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da TASSO »

Stylus ha scritto: giovedì 4 giugno 2020, 11:40
Maìno della Spinetta ha scritto: giovedì 4 giugno 2020, 11:37
pietro ha scritto: giovedì 4 giugno 2020, 8:27
Se alterniamo queste bellissime tappe il Giro ci guadagna moltissimo, anche dal punto di vista paesaggistico e quindi magari anche di pubblico.
Ma tendenzialmente una tappa nelle Dolomiti c'è sempre. "il tappone dolomitico" di dezaniana memoria. Per lo meno da inizio anno 90, il Pordoi di Mottet, quello di Chioccioli, la sella Ronda negli anni di Indurain.... Prima erano un po' spuntate, ma prima ancora c'erano sempre: la tappa di Moena, quelle di Coppi e Bartali... nel 94 e 95 ci si passò e basta: la Lienz-Merano e la Trento-Val Senales sono dolomitiche o no? Ecco, credo che l'idea di Bomby sia come rendere persino le Dolomiti riconoscibili come lo sono Tourmalet e Galibier. Perché ogni anno, salvo rarissime eccezioni, la tappa dolomitica c'è stata. Solo che spesso è culminata in posti nuovi e/o non decisivi. Ortisei 2017 molto spettacolare per il grandangolo, ma non per le pendenze e il contenuto della tappa. Ci vorrebbero entrambi...
Concordo anche io che nell'ultimo decennio le dolomiti siano state un po' snobbate rispetto al passato
Ortisei 2017 era una minitappa, non c'entrava nulla con il classico tappone dolomitico. Pure il Giro del SellaRonda, che non ha pendenze difficili per il ciclismo attuale se ripetuto due volte in una tappa oltre 200 km potrebbe far male.

Le pendenze come piu' volte abbiamo detto nel nostro fantastico FORUM , non sempre fanno la differenza e non sempre rampe di garage equivalgono a spettacolo a distacchi e a grossi "veglioni del tritello " . Quindi le salite Dolomitiche sono secondo me l'ideale per avere selezione a patto che vengono inserite con logica e in kmtraggi attorno se non olte i 200km . IL tanto citato anche in ambito sciistico SELLARONDA non presenta grosse difficolta' ma mettere un arrivo in Cima al Pordoi dal versante di Arabba dopo una bella serie di salite non è poi cosi facile , il Fedaia +Sella da Canazei con arrivo a Selva è il top ! cosi come Cortina dopo il GIAU dal suo versante nobile . VOLERE è POTERE


Avatar utente
Patate
Messaggi: 6266
Iscritto il: domenica 28 febbraio 2016, 23:23

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Patate »

È una follia, ma quanto mi piacerebbe vedere una cronometro sul Sellaronda


Avatar utente
Maìno della Spinetta
Messaggi: 10468
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 15:53

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Patate ha scritto: giovedì 4 giugno 2020, 14:14 È una follia, ma quanto mi piacerebbe vedere una cronometro sul Sellaronda
Corvara-Colfosco, 50 km, partenza liscia sul Campolongo, il Pordoi più corto, i 6 km duri del sella con lo spettacolo del Sasso lungo davanti e una carezza al Piz Boe a destra, il doppio dentello del GARDENA, e discesa. Bellissima
Ultima modifica di Maìno della Spinetta il giovedì 4 giugno 2020, 15:55, modificato 1 volta in totale.


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Erinnerung
Messaggi: 1164
Iscritto il: venerdì 28 settembre 2018, 16:58

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Erinnerung »

La tappa di Ortisei 2017 era brutta perché univa due caratteristiche che non dovrebbero mai stare insieme: ridotto chilometraggio e pendenze dolci..
Sulle Dolomiti puoi anche fare tappe corte, a patto che si scelgano le salite giuste.. Per dire Giau, Fedaia e Sella con arrivo a Selva ti fanno già una tappa super selettiva senza arrivare ai 200 Km.
Oppure il classico tappone che unisca salite più dure e salite più dolci.. Insomma le possibilità sono moltissime per fare qualcosa di meglio degli ultimi 3 anni...


Erinnerung
Messaggi: 1164
Iscritto il: venerdì 28 settembre 2018, 16:58

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Erinnerung »

Maìno della Spinetta ha scritto: giovedì 4 giugno 2020, 14:23
Patate ha scritto: giovedì 4 giugno 2020, 14:14 È una follia, ma quanto mi piacerebbe vedere una cronometro sul Sellaronda
Corvara-Colfosco, 50 km, partenza liscia sul Campolongo, il Pordoi più corto, i 6 km duri del sella con lo spettacolo del Sasso lungo davanti e una carezza al Piz Boe a sinistra, il doppio dentello del Costalunga, e discesa. Bellissima
Immagine

Se si arrivasse sul Gardena non sarebbe neanche monstre la distanza..42 Km per circa 1700 m di dislivello...vorrei vederla anch'io!
Io ho disegnato la crono partendo dal piazzale della funivia del Boè e arrivando sì a Colfosco, ma all'altezza del piazzale della funivia del Col Pradat..così, tanto per aggiungere 700 m spaccagambe al 13,3% di media (16% circa sulla linea del traguardo) :D


Avatar utente
maury7
Messaggi: 161
Iscritto il: venerdì 26 aprile 2019, 9:32

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da maury7 »

Ortisei 2017 disegnata male, quasi al contrario. Tappa corta e finale "facile". Peggio ancora l'anno scorso con le tappa di san Martino di Castrozza per non parlare delle Dolomiti messe un po' così ad inizio giro del 2009. Una montagna dimenticata negli ultimi anni è il passo delle Erbe come sarebbe da riproporre l'arrivo sul Catinaccio con la salita del Gardeccia.


FC
Palamres
2020
Milano-Sanremo
Piazzamenti
Classiche monumento
Milano-Sanremo 2020:
TASSO
Messaggi: 1388
Iscritto il: giovedì 22 settembre 2011, 9:55
Località: BRESCIA

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da TASSO »

Erinnerung ha scritto: giovedì 4 giugno 2020, 15:00
Maìno della Spinetta ha scritto: giovedì 4 giugno 2020, 14:23
Patate ha scritto: giovedì 4 giugno 2020, 14:14 È una follia, ma quanto mi piacerebbe vedere una cronometro sul Sellaronda
Corvara-Colfosco, 50 km, partenza liscia sul Campolongo, il Pordoi più corto, i 6 km duri del sella con lo spettacolo del Sasso lungo davanti e una carezza al Piz Boe a sinistra, il doppio dentello del Costalunga, e discesa. Bellissima
Immagine

Se si arrivasse sul Gardena non sarebbe neanche monstre la distanza..42 Km per circa 1700 m di dislivello...vorrei vederla anch'io!
Io ho disegnato la crono partendo dal piazzale della funivia del Boè e arrivando sì a Colfosco, ma all'altezza del piazzale della funivia del Col Pradat..così, tanto per aggiungere 700 m spaccagambe al 13,3% di media (16% circa sulla linea del traguardo) :D
fantastica idea !!!!!!!!! dentello del GARDENA !! l ho fatto piu volte nel mitico sellarondadaybike con partenza da SELVA !


Avatar utente
Trullo
Messaggi: 1087
Iscritto il: martedì 23 maggio 2017, 12:26

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Trullo »

Maìno della Spinetta ha scritto: giovedì 4 giugno 2020, 11:37 "il tappone dolomitico" di dezaniana memoria. Per lo meno da inizio anno 90, il Pordoi di Mottet, quello di Chioccioli, la sella Ronda negli anni di Indurain....
Che ricordi io, il "tappone dolomitico" nasce con la Selva Val Gardena-Arabba del 1983, con Campolongo, Pordoi, Sella, Gardena e di nuovo Camplongo, breve ma senza soluzione di continuità fra le salite. QUi vinse Paganessi fuori classifica con una fuga da lontano, ma Visentini si avvicinò in classifica a Saronni. L'anno dopo più o meno sullo stesso percorso (se non proprio esattamente sullo stesso) Fignon prese la maglia a Moser. Nell'89 ricordo la tappa di Corvara, con Fedaia Pordoi e Campolongo nel finale, dove FIgnon strappò la maglia a Breukink e Giupponi vinse la tappa ('unica vittoria di prestigio della sua carriera). Il resto l'ha ben raccontato Maino


Avatar utente
Maìno della Spinetta
Messaggi: 10468
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 15:53

Re: La salita più iconica d'Italia (2): Le Dolomiti

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Gardena, certo, Gardena! Non Costalunga, troppo parlar di montagne e si diventa dislessici... :)

Grazie Trullo, non ero sicuro della tappa dell'89. l'uso strategico del Fedaia oltre che in quei dei Giri e nel 98 c'era stato anche nel 96 (Perez cuapio, e Zaina che tira il collo a Olano) - un vero classico di quegli anni, che ci diede tappe stupende.

Edit,
Tra metà anni 80 e primi 2000 sempre in posizione strategica:

1987 16ª: Sappada > Canazei Paesi Bassi Johan van der Velde Veneto
1989 14ª: Misurina > Corvara in Badia Italia Stefano Tomasini Veneto
1990 16ª: Dobbiaco > Passo Pordoi Italia Maurizio Vandelli Veneto
1991 17ª: Selva di Val Gardena > Passo Pordoi Italia Marco Giovannetti Veneto
1993 14ª: Corvara in Badia > Corvara in Badia Italia Claudio Chiappucci Veneto
1996 20ª: Marostica > Passo Pordoi Italia Enrico Zaina Veneto
1998 17ª: Asiago > Selva di Val Gardena Colombia José Jaime González Veneto
2000 13ª: Feltre > Selva di Val Gardena Italia Francesco Casagrande Veneto
2001 13ª: Montebelluna > Passo Pordoi Colombia Carlos Alberto Contreras Veneto
2002 16ª: Conegliano > Corvara in Badia Italia Daniele De Paoli Veneto


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Rispondi