Top 10 ciclisti per nazione

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
NibalAru
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Re: Vincenzo Nibali 2020

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Riguardo a Saronni, sicuramente è stato un gran corridore, fortissimo nelle corse di un giorno, meritevole di stare in top ten qualora volessimo togliere dalla top ten qualche protagonista del ciclismo storico come appunto i vari Girardengo e Guerra (ma anche Binda) di cui parlavo prima.

Tuttavia secondo me nel giudicare Saronni non si può non tener conto del tipo di percorsi costruiti su misura sulle sue caratteristiche (e di quelle di Moser) per permettergli di primeggiare anche in un Grande Giro. Perchè come dico sempre, se avessero disegnato un Giro d'Italia composto da 21 arrivi per velocisti un GT a quel punto lo avrebbe vinto pure Cipollini. Gente come Bettini o Bitossi ad esempio (altri grandi della storia italiana del ciclismo nelle corse di un giorno e come cacciatori di tappe ed altre classifiche nei GT) non hanno mai avuto la fortuna di correre Giri d'Italia disegnati in base alle loro caratteristiche. Bettini ha fatto settimo al Giro d'Italia in un Giro vinto da Pantani. Non ci fossero state le Grandi Montagne in quel Giro lo avrebbe potuto vincere tranquillamente Bettini. Idem Bitossi che ha fatto top ten sia al Giro che al Tour su percorsi non di certo disegnati per favorirlo.

Un altro meritevole di stare in top ten (sempre escludendo i corridori che hanno corso prima della seconda Guerra Mondiale) sarebbe sicuramente il Leone del Mugello Gastone Nencini. Anche se specializzato principalmente nelle corse a tappe con pochi exploit nelle corse di un giorno (una vittoria nella Tre Valli Varesine e qualche altro podio e piazzamento importante in altre classiche) parliamo del primo ed ancora unico ciclista della storia a correre tutti e tre i Grandi Giri in una stagione vincendone uno e chiudendo gli altri due in top ten (1°al Giro, 6°al Tour e 9°alla Vuelta nel 1957). Inoltre sfiorò nel 1960 la doppietta Giro Tour chiudendo al secondo posto dietro Anquetil il Giro d'Italia per soli 28 secondi (grazie all'aiuto di corridori italiani che tradirono Nencini per allearsi con il normanno nella decisiva ultima tappa di quel Giro) e dominando il Tour de France. Senza dimenticare il famoso Giro del 1955 che Nencini stava portando a casa prima della storica alleanza dei due vecchietti Coppi-Magni che approfittarono delle sfighe di Gastone con le forature nella penultima decisiva tappa per sopravanzarlo in classifica generale. Chiuse la carriera ad alti livelli in anticipo, a soli 30 anni, in seguito ad un brutto incidente che non lo fece tornare più ai livelli pre infortunio. Ma rimane comunque uno dei GTisti più forti della nostra storia.
Ultima modifica di NibalAru il lunedì 22 giugno 2020, 15:10, modificato 1 volta in totale.


galibier98
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Re: Vincenzo Nibali 2020

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NibalAru ha scritto: lunedì 22 giugno 2020, 15:01 Riguardo a Saronni, sicuramente è stato un gran corridore, fortissimo nelle corse di un giorno, meritevole di stare in top ten qualora volessimo togliere dalla top ten qualche protagonista del ciclismo storico come appunto i vari Girardengo e Guerra (ma anche Binda) di cui parlavo prima.

Tuttavia secondo me nel giudicare Saronni non si può non tener conto del tipo di percorsi costruiti su misura sulle sue caratteristiche (e di quelle di Moser) per permettergli di primeggiare anche in un Grande Giro. Perchè come dico sempre, se avessero disegnato un Giro d'Italia composto da 21 arrivi per velocisti un GT a quel punto lo avrebbe vinto pure Cipollini. Gente come Bettini o Bitossi ad esempio (altri grandi della storia italiana del ciclismo nelle corse di un giorno e come cacciatori di tappe ed altre classifiche nei GT) non hanno mai avuto la fortuna di correre Giri d'Italia disegnati in base alle loro caratteristiche. Bettini ha fatto settimo al Giro d'Italia in un Giro vinto da Pantani. Non ci fossero state le Grandi Montagne in quel Giro lo avrebbe potuto vincere tranquillamente Bettini. Idem Bitossi che ha fatto top ten sia al Giro che al Tour su percorsi non di certo disegnati per favorirlo.
Il Giro del 79 fu disegnato in maniera clamorosa per Moser con pochissima salita e 5 cronometro! Quindi quel Giro era davvero facilissimo. Il Giro dell’83 era invece in linea coi giri vinti da Hinault, Battaglin o Visentini. Giri che la montagna ce l’avevano. Non deve passare il messaggio che Saronni era scarso in salita. Quando era in condizione andava forte dappertutto. Ovviamente non era uno scalatore ma viaggiava, ha vinto tappe di montagna: Cles nell’80, Cuneo-Pinerolo nell’82. Ha fatto secondo dietro a Battaglin nella tappa del Furcia. Sì è piazzato tra i primi nella tappa del Duran, in quella con arrivo a Sauze d’Oulx, secondo a Campitello Matese. Risultati mai raggiunti da Bettini obiettivamente. Senza contare che Saronni andava forte anche a crono a differenza di Bettini


nurseryman
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Re: Vincenzo Nibali 2020

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galibier98 ha scritto: lunedì 22 giugno 2020, 17:04

Il Giro del 79 fu disegnato in maniera clamorosa per Moser con pochissima salita e 5 cronometro! Quindi quel Giro era davvero facilissimo. Il Giro dell’83 era invece in linea coi giri vinti da Hinault, Battaglin o Visentini. Giri che la montagna ce l’avevano. Non deve passare il messaggio che Saronni era scarso in salita. Quando era in condizione andava forte dappertutto. Ovviamente non era uno scalatore ma viaggiava, ha vinto tappe di montagna: Cles nell’80, Cuneo-Pinerolo nell’82. Ha fatto secondo dietro a Battaglin nella tappa del Furcia. Sì è piazzato tra i primi nella tappa del Duran, in quella con arrivo a Sauze d’Oulx, secondo a Campitello Matese. Risultati mai raggiunti da Bettini obiettivamente. Senza contare che Saronni andava forte anche a crono a differenza di Bettini
ricordo bene quel giro uno dei primi che seguii
cronoprologo 8 km
caserta crono 30 km
san marino crono 18 km
lerici Portovenere crono 25 km
hinterland milanese crono 50 km
poi moser dopo caserta ebbe grossi problemi fisici (dissenteria, e vomito) e usci di classifica
altrimenti un giro come quello poteva portarlo a casa
fra l'altro dopo Portovenere il favorito con la maglia rosa era un cronoman svedese mi pare Knudsen
mi pare cadde nella discesa del passo della mauria e si fece male a un ginocchio e si ritirò nella tappa successiva


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galibier98
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Re: Vincenzo Nibali 2020

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nurseryman ha scritto: lunedì 22 giugno 2020, 17:23
galibier98 ha scritto: lunedì 22 giugno 2020, 17:04

Il Giro del 79 fu disegnato in maniera clamorosa per Moser con pochissima salita e 5 cronometro! Quindi quel Giro era davvero facilissimo. Il Giro dell’83 era invece in linea coi giri vinti da Hinault, Battaglin o Visentini. Giri che la montagna ce l’avevano. Non deve passare il messaggio che Saronni era scarso in salita. Quando era in condizione andava forte dappertutto. Ovviamente non era uno scalatore ma viaggiava, ha vinto tappe di montagna: Cles nell’80, Cuneo-Pinerolo nell’82. Ha fatto secondo dietro a Battaglin nella tappa del Furcia. Sì è piazzato tra i primi nella tappa del Duran, in quella con arrivo a Sauze d’Oulx, secondo a Campitello Matese. Risultati mai raggiunti da Bettini obiettivamente. Senza contare che Saronni andava forte anche a crono a differenza di Bettini

ricordo bene quel giro uno dei primi che seguii
cronoprologo 8 km
caserta crono 30 km
san marino crono 18 km
lerici Portovenere crono 25 km
hinterland milanese crono 50 km
poi moser dopo caserta ebbe grossi problemi fisici (dissenteria, e vomito) e usci di classifica
altrimenti un giro come quello poteva portarlo a casa
fra l'altro dopo Portovenere il favorito con la maglia rosa era un cronoman svedese mi pare Knudsen
mi pare cadde nella discesa del passo della mauria e si fece male a un ginocchio e si ritirò nella tappa successiva

Scusa se ti correggo, Moser ebbe un po’ di congiuntivite e non uscì di classifica. Arrivò secondo. Andò più piano di Saronni che volo’ nella crono di San Marino e vinse anche la crono finale di Milano. Knudsen si ritirò a due tappe dalla fine. Era dietro a Saronni in classifica, sarebbe arrivato probabilmente secondo, davanti a Moser


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Trullo
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

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I limiti di Saronni (da suo tifoso) erano il Tour e le pietre
Era uomo da primi dieci al Tour e da maglia verde a Parigi. Forse troppo leggero per la Roubaix, ma al Fiandre sarebbe stato bello vederlo almeno provarci
Nelle corse a tappe ovviamente aveva limiti in salita, ma alcuni suoi podi (81 dietro Battaglin e 86 dietro Visentini) li conquistò in Giri niente affatto facili. Il Giro del 79 era quasi senza salite, ma a quello dell'83 si arrivava a Monte Campione (o era San Fermo?) una salita nella bergamasca piuttosto impegnativa, e c'era un tappone dolomitico con arrivo ad Arabba cn Campolongo. Pordoi. Sella. Gardena, di nuovo Campolongo. La madre di tutti i tapponi dolomitici

Visto che siamo in vena

Coppi
Gimondi
Pantani
Bartali
Nibali
Magni
Saronni
Moser
Bugno
Bettini

(volutamente escludo i corridori precedenti alla seconda guerra mondiale, decisamente altro sport)


NibalAru
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Re: Vincenzo Nibali 2020

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galibier98 ha scritto: lunedì 22 giugno 2020, 17:04
Il Giro del 79 fu disegnato in maniera clamorosa per Moser con pochissima salita e 5 cronometro! Quindi quel Giro era davvero facilissimo. Il Giro dell’83 era invece in linea coi giri vinti da Hinault, Battaglin o Visentini. Giri che la montagna ce l’avevano. Non deve passare il messaggio che Saronni era scarso in salita. Quando era in condizione andava forte dappertutto. Ovviamente non era uno scalatore ma viaggiava, ha vinto tappe di montagna: Cles nell’80, Cuneo-Pinerolo nell’82. Ha fatto secondo dietro a Battaglin nella tappa del Furcia. Sì è piazzato tra i primi nella tappa del Duran, in quella con arrivo a Sauze d’Oulx, secondo a Campitello Matese. Risultati mai raggiunti da Bettini obiettivamente. Senza contare che Saronni andava forte anche a crono a differenza di Bettini
La verità sta in mezzo, nel senso che Saronni è vero che è stato uno scalatore leggermente migliore di Bettini e che rispetto a quest'ultimo aveva il vantaggio di andare meglio a cronometro. Ma è anche vero che in quei Giri degli anni 80, la salita c'era, ma molto meno di quanta ne abbiamo vista al Giro in altre stagioni. Nulla a che vedere ad esempio con i Giri attuali e con tanti di quelli in cui ha corso Bettini.
Di arrivi in salita ce ne erano pochi in quasi tutte le edizioni di quegli anni, ed erano spesso sullo stile della Vuelta attuale, ovvero con salita finale secca dopo una tappa interamente pianeggiante o quasi. Di tapponi con più colli da scalare ce ne stava al massimo uno ad edizione e comunque grandi scalatori in grado di far saltare il banco in una sola tappa non ce ne erano molti in giro in quelle edizioni.
Quelli erano giri che si vincevano per lo più a crono e con gli abbuoni nelle vittorie di tappe più che in salita. Per fare un parallelismo con corridori attuali erano Giri che poteva vincere tranquillamente un corridore come Alaphilippe, corridore a cui invece adesso, con i percorsi attuali dei GT realisticamente si danno poche chance per poter vincere o salire sul podio di un GT.
Di recente mi è capitato di vedere degli speciali su Raisport dedicati ai grandi Campioni del ciclismo italiano in cui gli stessi corridori degli anni 80 ammettevano che non c'era alcun paragone a livello altimetrico tra quei giri e quelli di altre epoche. Ad esempio ricordo bene Argentin che diceva che pure sugli arrivi in salita di salite storiche del Giro d'Italia dove lui ha vinto, ha vinto solo perchè spesso non si arrivava in cima alla salita ma ci si fermava un po prima evitando spesso i tratti più duri.


Gimbatbu
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da Gimbatbu »

Semmai, quello prima della guerra era un ciclismo più duro e più difficile, mezzi, strade, distanze rendevano le corse difficilissime. Guardingo durante il primo conflitto mondiale fece un' attività ovviamente ridotta, all' estero andò poche volte,ma a Parigi precedette i fratelli Pelissier che all' epoca primeggiavano nelle classiche del Nord e come i nostri non vincevano quelle anche gli stranieri non vincevano le nostre, solo che Binda un Tour lo aveva praticamente vinto e al netto delle vittorie di Bottecchia, bravo,ma non del livello di Alfredo, Gira e neanche di Belloni, gli stranieri hanno dovuto aspettare il 1950 per fare il primo podio al Giro. Questo per dire che il movimento italiano era il top per l' epoca e quando nel dopo guerra i Coppi e i Magni hanno deciso di fare qualche puntata al Nord hanno vinto e anche con notevoli distacchi (Coppi diede 5 minuti al secondo nella Freccia e Magni altrettanto nel Fiandre. Quindi per quanto io ammiri Nibali e Gimondi sono sicuramente dietro a Coppi, Bartali e Binda (che metterei a pari merito dietro Fausto) e quantomeno non sono superiori a Magni (che avrebbe meritato anche un Tour perso in circostanze particolarissima) e Girardengo, ottavo Pantani, con il grandissimo rimpianto per quanto avrebbe potuto fare di più, nono Moser decimo Saronni con la differenza del record dell' ora e di una maggiore attività vittoriosa all' estero.


Winter
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Re: Vincenzo Nibali 2020

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NibalAru ha scritto: lunedì 22 giugno 2020, 15:01 Riguardo a Saronni, sicuramente è stato un gran corridore, fortissimo nelle corse di un giorno, meritevole di stare in top ten qualora volessimo togliere dalla top ten qualche protagonista del ciclismo storico come appunto i vari Girardengo e Guerra (ma anche Binda) di cui parlavo prima.

Tuttavia secondo me nel giudicare Saronni non si può non tener conto del tipo di percorsi costruiti su misura sulle sue caratteristiche (e di quelle di Moser) per permettergli di primeggiare anche in un Grande Giro. Perchè come dico sempre, se avessero disegnato un Giro d'Italia composto da 21 arrivi per velocisti un GT a quel punto lo avrebbe vinto pure Cipollini. Gente come Bettini o Bitossi ad esempio (altri grandi della storia italiana del ciclismo nelle corse di un giorno e come cacciatori di tappe ed altre classifiche nei GT) non hanno mai avuto la fortuna di correre Giri d'Italia disegnati in base alle loro caratteristiche. Bettini ha fatto settimo al Giro d'Italia in un Giro vinto da Pantani. Non ci fossero state le Grandi Montagne in quel Giro lo avrebbe potuto vincere tranquillamente Bettini.
Non son d accordo su nulla
Saronni era di una altra categoria in salita rispetto a bettini
Idem a cronometro
Ti ricordi come ottenne il settimo posto bettini?
Con le fughe bidone ad inizio tappa
Non avrebbe mai vinto il giro anche senza montagne
Finiva a 5..6 minuti da zulle

Saronni ha vinto sia il romandia che il giro di svizzera..

Come ho già scritto..c è una grossa differenza tra bettini , Bartoli e argentin
E moser e saronni
I primi sparivano per mesi
Moser e saronni si davano battaglia da febbraio al baracchi

Non è un caso..che solo pantani li ha superati come popolarità


Winter
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Re: Vincenzo Nibali 2020

Messaggio da leggere da Winter »

nurseryman ha scritto: lunedì 22 giugno 2020, 17:23 ricordo bene quel giro uno dei primi che seguii
cronoprologo 8 km
caserta crono 30 km
san marino crono 18 km
lerici Portovenere crono 25 km
hinterland milanese crono 50 km
Tour 1979
Superbagneres 24 km
Bordeaux 85 km a squadre
Le Havre 90 km a squadre
Bruxelles 33 km
Avoriaz 54 km
Digione 49 km

Il tour..non scherzava come Crono..


giorgio ricci
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Quoto tutto. Saronni era un passista scalatore notevole.
Al Tour una top 10 con maglia verde negli anni 80 era alla sua portata.
Certo,, non era uno scalatore puro e nei tapponi non era competitivo. Ha comunque un grande palmares. Oltre ai due giri, anche se, soprattutto il primo,, molto addolcito, ha vinto moltissimo, anche all'estero. Freccia Vallone, campionato di Zurigo, Romadia e Svizzera. Non ha vinto la Liegi perché l'ha corsa solo 3 volte, ma nell'83 c'è andato molto vicino.
Non correva Fiandre e Roubaix, io sono convinto che nella prima poteva fare bene. Comunque tanti campioni di oggi non corrono la Roubaix senza che il loro talento venga messo in dubbio.
Corrodori come Argentin e Bartoli non entravano nel cuore perché programmavano troppo, mentre lui correva e vinceva tutto l'anno.
Per me non c'è paragone con Saronni. 24 tappe al Giro, il mondiale, più un secondo e due terzi,, Sanremo e Lombardia.
La sua fine precoce avvenne perché si era spremuto troppo e la prematura morte di Chiappano influi molto sul proseguo della sua carriera.
Comunque sei anni ad altissimi livelli più un bell'86 fanno di lui uno dei corridori più rappresentativi del movimento italiano.


Winter
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da Winter »

Ovviamente son d accordo

Anni fa mentre rifaceva un tetto con mio papa..ho trovato la presentazione della stampa del giro 1980..
Mi è rimasto in mente
Hinault due tour vinti
Non vedeva l'ora di affrontare moser e saronni..


NibalAru
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Re: Vincenzo Nibali 2020

Messaggio da leggere da NibalAru »

Winter ha scritto: lunedì 22 giugno 2020, 20:38 Non son d accordo su nulla
Saronni era di una altra categoria in salita rispetto a bettini
Idem a cronometro
Ti ricordi come ottenne il settimo posto bettini?
Con le fughe bidone ad inizio tappa
Non avrebbe mai vinto il giro anche senza montagne
Finiva a 5..6 minuti da zulle

Saronni ha vinto sia il romandia che il giro di svizzera..

Come ho già scritto..c è una grossa differenza tra bettini , Bartoli e argentin
E moser e saronni
I primi sparivano per mesi
Moser e saronni si davano battaglia da febbraio al baracchi

Non è un caso..che solo pantani li ha superati come popolarità
Certo, se fosse venuto al Giro d'Italia lo straniero fortissimo a cronometro Bettini non avrebbe avuto alcuna chance di vincere un Giro d'Italia anche senza montagne. Con un Indurain, un Ullrich o un Zulle al Giro speranze non ce ne sarebbero state con o senza montagne.
Ma succedeva la stessa cosa a Moser e Saronni quando in Italia si presentava Hinault alla fine, col francese in gara non ce ne era per nessuno, a prescindere dal percorso.

Pure Bettini ha vinto la Tirreno Adriatico e la classifica di qualche altra corsa a tappa minore. E soprattutto Saronni in salita non aveva contro i Pantani, Simoni, ecc. ecc. ovvero grandi specialisti delle salite.

Sono d'accordo invece sul fatto che il bello dei Saronni e Moser era che battagliavano in ogni tipo di corsa da febbraio ad ottobre. Ma va anche detto che quello era un altro ciclismo rispetto a quello sempre più specializzato che si è iniziato a vedere dagli anni 90 in poi. Per i corridori successivi all'epoca dei Moser e Saronni è diventato sempre più difficile essere competitivi tutto l'anno anche per il semplice fatto che di corridori che corrono per tutto l'anno al massimo delle loro forze in ogni gara a cui partecipano non se ne trovano più. Al giorno d'oggi è impossibile per chiunque fare certi numeri di vittorie e piazzamenti in una sola stagione come ai tempi dei Moser e Saronni. Tutto un altro ciclismo, dove per forza di cose devi scegliere degli obiettivi principali ed altri secondari se vuoi raccogliere qualcosa all'interno di una stagione.


galibier98
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Re: Vincenzo Nibali 2020

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NibalAru ha scritto: lunedì 22 giugno 2020, 21:51
Winter ha scritto: lunedì 22 giugno 2020, 20:38 Non son d accordo su nulla
Saronni era di una altra categoria in salita rispetto a bettini
Idem a cronometro
Ti ricordi come ottenne il settimo posto bettini?
Con le fughe bidone ad inizio tappa
Non avrebbe mai vinto il giro anche senza montagne
Finiva a 5..6 minuti da zulle

Saronni ha vinto sia il romandia che il giro di svizzera..

Come ho già scritto..c è una grossa differenza tra bettini , Bartoli e argentin
E moser e saronni
I primi sparivano per mesi
Moser e saronni si davano battaglia da febbraio al baracchi

Non è un caso..che solo pantani li ha superati come popolarità
Certo, se fosse venuto al Giro d'Italia lo straniero fortissimo a cronometro Bettini non avrebbe avuto alcuna chance di vincere un Giro d'Italia anche senza montagne. Con un Indurain, un Ullrich o un Zulle al Giro speranze non ce ne sarebbero state con o senza montagne.
Ma succedeva la stessa cosa a Moser e Saronni quando in Italia si presentava Hinault alla fine, col francese in gara non ce ne era per nessuno, a prescindere dal percorso.

Pure Bettini ha vinto la Tirreno Adriatico e la classifica di qualche altra corsa a tappa minore. E soprattutto Saronni in salita non aveva contro i Pantani, Simoni, ecc. ecc. ovvero grandi specialisti delle salite.
D’accordissimo con Winter. Saronni ha vinto tappe di montagna in giri con Hinault, Battaglin, Baronchelli, Van Impe o Lejarreta. Non c’entra proprio niente con Bettini.
Vero quello che dice NibalAru su Hinault ma per fare un esempio Saronni e Moser arrivarono davanti nell’86 a Lemond il quale poi vinse il Tour. E il Giro dell’86 non era semplicissimo pur non avendo nulla a che vedere come durezza coi giri d’ora.
Tra l’altro nell’82 Saronni vinse il Giro di Svizzera facendo la differenza nel tappone con diverse salite sopra i 2000 metri tra cui il Furka Pass


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Felice
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Re: Vincenzo Nibali 2020

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NibalAru ha scritto: lunedì 22 giugno 2020, 21:51 Al giorno d'oggi è impossibile per chiunque fare certi numeri di vittorie e piazzamenti in una sola stagione come ai tempi dei Moser e Saronni. Tutto un altro ciclismo, dove per forza di cose devi scegliere degli obiettivi principali ed altri secondari se vuoi raccogliere qualcosa all'interno di una stagione.
Beh, pensaci un attimo: il periodo glorioso e felice in cui i campioni si davano battaglia da febbraio ad ottobre finisce con Moser e Saronni. Non è un caso. Infatti con Moser comincia....

Ma lasciamo pure perdere. La specializzazione, la limitazione nel tempo degli impegni, le preparazioni mirate per me non sono una giustificazione. Un Andy Scleck, Dio per 20 giorni al Tour + 1 giorno alla Liegi e pippa per tutto il resto dell'anno, ai miei occhi (moltissimi non saranno d'accordo, pazienza) era una pippa. Idem gli iper-specializzati: faccio le Ardenne e non faccio le pietre. Faccio le pietre e allora delle Ardenne non se ne parla. Faccio le Ardenne o le pietre, allora il Lombardia non fa per me. Della Sanremo nemmeno parliamo, ancora un altro mondo. Se punto alla Liegi, mi posso levare dalla testa il Giro. Faccio il Giro, allora niente Tour, al più la Vuelta. E ancora bisogna vedere com'è il Mondiale, perchè se ho qualche chances al Mondiale, allora alla Vuelta non mi devo spremere troppo, l'ideale e ritirarsi qualche tappa prima della fine. Ma che ciclismo è?


giorgio ricci
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Ricordo però che solo Mosèr, Saronni e in genere i protagonisti del ciclismo italiano si sottoponevano a questi tour de force.
Ad esempio Hinault, negli anni in cui ha vinto le classiche non faceva il Giro(1980 a parte, ma forse il ritiro al Tour significava che aveva chiesto troppo al suo fisico) , e fino ad aprile raramente era competitivo, perché in inverno prendeva peso,,nulla di paragonabile ad oggi, ma un po' di programmazione c'era.
Ad esempio, Zoetemelk faceva classiche e Tour.
Raas e Kuiper idem. Knetemann era sempre protagonista al Tour ma non faceva le classiche (non ho mai capito perche)
Paragonabile ai due italiani c'erano solo Merckx, e il Maertens degli anni 75-"78.
Anche De vlaeminck finiva praticamente la sua stagione con il Giro. Correggetemi se dico scemenze, forse sono ricordi offuscati.
In Italia c'erano una marea di semiclassiche e brevi corse a tappe tutto l' anno, però il calendario internazionale era più leggero.
Ricordo un corridore come Raimund Dietzen che si stremava nelle corse a tappe spagnole e, dopo la Vuelta spariva, forse anche perché preparava il cross.
Ciò, le peculiarità dei vari calendari erano molte e la globalizzazione non c'era.


NibalAru
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Re: Vincenzo Nibali 2020

Messaggio da leggere da NibalAru »

galibier98 ha scritto: lunedì 22 giugno 2020, 22:15
D’accordissimo con Winter. Saronni ha vinto tappe di montagna in giri con Hinault, Battaglin, Baronchelli, Van Impe o Lejarreta. Non c’entra proprio niente con Bettini.
Vero quello che dice NibalAru su Hinault ma per fare un esempio Saronni e Moser arrivarono davanti nell’86 a Lemond il quale poi vinse il Tour. E il Giro dell’86 non era semplicissimo pur non avendo nulla a che vedere come durezza coi giri d’ora.
Tra l’altro nell’82 Saronni vinse il Giro di Svizzera facendo la differenza nel tappone con diverse salite sopra i 2000 metri tra cui il Furka Pass
Ma infatti un certo tipo di tappe in salita le poteva vincere anche Saronni, come le vince adesso un Alaphilippe ad esempio. Ma credete realmente che Saronni avrebbe potuto vincere dei Giri disegnati come gli attuali contro gli scalatori veri? Io onestamente non credo. Baronchelli ad esempio degli italiani è stato quello che all'epoca ci ha rimesso di più dal modo in cui sono stati disegnati i Giri d'Italia con l'avvento dei Moser e Saronni. Lo stesso Van Impe era un abile scalatore ma al Giro ci è venuto che era già vecchietto, il meglio di se lo aveva già dato in carriera.
Riguardo al Giro di Svizzera 82, beh, la concorrenza in salita non mi pareva certo di altissimo livello.


NibalAru
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Re: Vincenzo Nibali 2020

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Felice ha scritto: lunedì 22 giugno 2020, 22:30
NibalAru ha scritto: lunedì 22 giugno 2020, 21:51 Al giorno d'oggi è impossibile per chiunque fare certi numeri di vittorie e piazzamenti in una sola stagione come ai tempi dei Moser e Saronni. Tutto un altro ciclismo, dove per forza di cose devi scegliere degli obiettivi principali ed altri secondari se vuoi raccogliere qualcosa all'interno di una stagione.
Beh, pensaci un attimo: il periodo glorioso e felice in cui i campioni si davano battaglia da febbraio ad ottobre finisce con Moser e Saronni. Non è un caso. Infatti con Moser comincia....

Ma lasciamo pure perdere. La specializzazione, la limitazione nel tempo degli impegni, le preparazioni mirate per me non sono una giustificazione. Un Andy Scleck, Dio per 20 giorni al Tour + 1 giorno alla Liegi e pippa per tutto il resto dell'anno, ai miei occhi (moltissimi non saranno d'accordo, pazienza) era una pippa. Idem gli iper-specializzati: faccio le Ardenne e non faccio le pietre. Faccio le pietre e allora delle Ardenne non se ne parla. Faccio le Ardenne o le pietre, allora il Lombardia non fa per me. Della Sanremo nemmeno parliamo, ancora un altro mondo. Se punto alla Liegi, mi posso levare dalla testa il Giro. Faccio il Giro, allora niente Tour, al più la Vuelta. E ancora bisogna vedere com'è il Mondiale, perchè se ho qualche chances al Mondiale, allora alla Vuelta non mi devo spremere troppo, l'ideale e ritirarsi qualche tappa prima della fine. Ma che ciclismo è?
In realtà non comincia con Moser, già prima c'erano corridori che interpretavano il ciclismo allo stesso modo, fin dai tempi di Girardengo e Binda, passando per Coppi e Bartali e arrivando ai Gimondi, Merckx, Van Looy, De Vlaeminck, Maertens, lo stesso Bitossi, questa era tutta gente che andava forte dalla primavera all'autunno. E poi a ben vedere Moser e Saronni correvano un solo Grande Giro all'anno, al Tour non ci andavano perchè se avessero corso anche quello pure loro sapevano che avrebbero dovuto rinunciare ad essere competitivi in altre corse durante la stagione che erano più alla loro portata.

Riguardo al ciclismo attuale è quello che è. Se nessun corridore al mondo attualmente riesce ad ottenere un numero di vittorie e di piazzamenti annuali come quelle dei ciclisti su citati un motivo ci sarà. Se fosse per me obbligherei per regolamento i ciclisti migliori a correre da febbraio ad ottobre in almeno tutte le corse più importanti in stagione. Ma senza obblighi di questo tipo è impensabile vedere numeri di vittorie e piazzamenti annuali come quelli dei grandi del passato. Ce lo possiamo levare dalla testa di veder nascere un nuovo Merckx, Coppi o uno stesso Moser quindi.


NibalAru
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

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giorgio ricci ha scritto: lunedì 22 giugno 2020, 23:20 Ricordo però che solo Mosèr, Saronni e in genere i protagonisti del ciclismo italiano si sottoponevano a questi tour de force.
Ad esempio Hinault, negli anni in cui ha vinto le classiche non faceva il Giro(1980 a parte, ma forse il ritiro al Tour significava che aveva chiesto troppo al suo fisico) , e fino ad aprile raramente era competitivo, perché in inverno prendeva peso,,nulla di paragonabile ad oggi, ma un po' di programmazione c'era.
Ad esempio, Zoetemelk faceva classiche e Tour.
Raas e Kuiper idem. Knetemann era sempre protagonista al Tour ma non faceva le classiche (non ho mai capito perche)
Paragonabile ai due italiani c'erano solo Merckx, e il Maertens degli anni 75-"78.
Anche De vlaeminck finiva praticamente la sua stagione con il Giro. Correggetemi se dico scemenze, forse sono ricordi offuscati.
In Italia c'erano una marea di semiclassiche e brevi corse a tappe tutto l' anno, però il calendario internazionale era più leggero.
Ricordo un corridore come Raimund Dietzen che si stremava nelle corse a tappe spagnole e, dopo la Vuelta spariva, forse anche perché preparava il cross.
Ciò, le peculiarità dei vari calendari erano molte e la globalizzazione non c'era.
Ma pure i nostri Moser e Saronni in realtà non facevano mai il Tour. In genere facevano un grande inizio di stagione arrivando fino al Giro per poi tirare il fiato mentre c'era il Tour e ripresentarsi di nuovo in condizione per gli appuntamenti principali di fine stagione (Mondiali e classiche italiane). Con due GT da preparare a stagione sarebbe stato tutto più complicato anche per loro.
Poi adesso è impensabile fare come facevano Saronni e Moser, ovvero andare forte da febbraio ad inizio giugno, con pausa estiva, per poi andare di nuovo forte a fine stagione. Ma questo è dovuto all'eccessiva specializzazione a cui stiamo assistendo negli ultimi anni. Attualmente se non arrivi al Top della forma negli appuntamenti principali di stagione fai fatica a piazzarti nei primi 10 anche se sei un Grande Campione.


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Trullo
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

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Giorgio Ricci
Knetemann ha corso in carriera nove Sanremo e sette Liegi


giorgio ricci
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Trullo ha scritto: martedì 23 giugno 2020, 1:51 Giorgio Ricci
Knetemann ha corso in carriera nove Sanremo e sette Liegi
Vedi che una boiata l'ho tirata fuori. Io me lo ricordavo competitivo all'Amstel, al Tour e nelle brevi corse a tappe
Comunque non era un campione,, puntava però tutta la sua stagione sul Tour, dove ha vinto più di 10 tappe.


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Trullo
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

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Non era un campione, ma nemmeno il primo che passava. Tante volte ha battuto Hinault a crono, non solo nei prologhi. È stato campione del mondo non per caso


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Felice
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Re: Vincenzo Nibali 2020

Messaggio da leggere da Felice »

NibalAru ha scritto: martedì 23 giugno 2020, 0:19
Felice ha scritto: lunedì 22 giugno 2020, 22:30
Beh, pensaci un attimo: il periodo glorioso e felice in cui i campioni si davano battaglia da febbraio ad ottobre finisce con Moser e Saronni. Non è un caso. Infatti con Moser comincia....
In realtà non comincia con Moser, già prima c'erano corridori che interpretavano il ciclismo allo stesso modo, fin dai tempi di Girardengo e Binda, passando per Coppi e Bartali e arrivando ai Gimondi, Merckx, Van Looy, De Vlaeminck, Maertens, lo stesso Bitossi, questa era tutta gente che andava forte dalla primavera all'autunno.
Non hai capito cosa volevo dire, ma meglio così altrimenti Admin si arrabbia... :D :D :D


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Felice
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da Felice »

giorgio ricci ha scritto: lunedì 22 giugno 2020, 23:20 Ricordo però che solo Mosèr, Saronni e in genere i protagonisti del ciclismo italiano si sottoponevano a questi tour de force.
In realtà Moser e Saronni facevano semplicemente quello che avevano fatto i loro predecessori...
giorgio ricci ha scritto: lunedì 22 giugno 2020, 23:20 Paragonabile ai due italiani c'erano solo Merckx, e il Maertens degli anni 75-"78.
Anche De vlaeminck finiva praticamente la sua stagione con il Giro. Correggetemi se dico scemenze, forse sono ricordi offuscati.
Beh, sì, ricordi decisamente male. Dai un'occhiata qui:

https://fr.wikipedia.org/wiki/Roger_De_Vlaeminck

Dal 69 al 77 De Vlaeminck ha sempre partecipato alla Paris-Tours (che si correve in autunno) e non propriamente come turista, visto che ha collezionato un secondo, un terzo, due quarti, un quinto ed un settimo posto nonostante si trattasse di una corsa non per lui, una corsa che un De Vlaeminck "odierno" non correrebbe mai e poi mai.

Dal 71 al 79 ha partecipato a 7 edizioni del Lombardia su 9, vincendone due, arrivando una volta secondo, una volta quarto, una ottavo e due volte quindicesimo.

Partecipava (e vinceva o si piazzava) al Campionato di Zurigo (che credo si svolgesse in quella parte di stagione.
Si annovera anche un terzo posto nel Gran Premio di Lugano, una corsa a cronometro che all'epoca era seconda per importanza al Gran Premio delle Nazioni.

E questo partecipando sistematicamente ad un Grande Giro: Tour (69-70-71) o Giro (dal 72 al 79) e correndo ovviamente le classiche di primavera.

Se prendi il 1974, nel suo palmarès si trova:

- Vittoria a Roubaix e Lombardia
- Secondo posto alla Freccia
- Secondo alla Parigi-Bruxelles
- Terzo alla Sanremo e a Gand
- Settimo alla Parigi-Tours
- Undicesimo alla Liegi
- Trentesimo al Fiandre

Questo limitandosi alle classiche di prima grandezza. Nel frattempo conquistava la maglia ciclamino al Giro e si piazzava terzo in cronometro come il Gran Premio di Lugano o il Baracchi.

Sempre nel 1974 diventava campione del Belgio di ciclocross ed era medaglia d'argento al mondiale (sempre di ciclocross).
Senza contare che lui, come diversi altri grandi campioni di allora, faceva pure della pista.


tommaso
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da tommaso »

non so com'era veramente, ma mi son fatto l'idea che negli anni di moser e saronni le squadre non avessero dai 25 ai 30 corridori, quindi era normale partecipare a molte piú corse rispetto ad adesso


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Trullo
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

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A quei tempi le squadre italiane avevano da 12 ai 15 corridori per squadra. Si correva in 10 per squadra ai grandi giri (al Giro fino al 1981, si passa a 9 nel 1982)


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TIC
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

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1. Coppi
2. Bartali
3. Binda
4. Gimondi
5. Baronchelli
6. Moser
7, Girardengo
8. Magni
9. Argentin
10. Bugno

dunque ci sono
3 veneti (oltre a Bugno e Argentin anche Tista e' Veneto e non bergamasco, e' nato a Ceresara (VR)!!!!!)
2 Lombardi (Binda, Gimondo)
2 Piemontesi (Coppi, Girardengo)
2 Toscani (Bartali e Magni)
1 Trentino

Nessun siciliano, nessun emiliano
Ultima modifica di TIC il martedì 23 giugno 2020, 13:10, modificato 3 volte in totale.


pietro
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Re: Vincenzo Nibali 2020

Messaggio da leggere da pietro »

Felice ha scritto: martedì 23 giugno 2020, 10:38
NibalAru ha scritto: martedì 23 giugno 2020, 0:19
Felice ha scritto: lunedì 22 giugno 2020, 22:30
Beh, pensaci un attimo: il periodo glorioso e felice in cui i campioni si davano battaglia da febbraio ad ottobre finisce con Moser e Saronni. Non è un caso. Infatti con Moser comincia....
In realtà non comincia con Moser, già prima c'erano corridori che interpretavano il ciclismo allo stesso modo, fin dai tempi di Girardengo e Binda, passando per Coppi e Bartali e arrivando ai Gimondi, Merckx, Van Looy, De Vlaeminck, Maertens, lo stesso Bitossi, questa era tutta gente che andava forte dalla primavera all'autunno.
Non hai capito cosa volevo dire, ma meglio così altrimenti Admin si arrabbia... :D :D :D
:D


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
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Patate
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da Patate »

TIC ha scritto: martedì 23 giugno 2020, 13:00

dunque ci sono
3 veneti (oltre a Bugno e Argentin anche Tista e' Veneto e non bergamasco, e' nato a Ceresara (VR)!!!!!)
2 Lombardi (Binda, Gimondo)
2 Piemontesi (Coppi, Girardengo)
2 Toscani (Bartali e Magni)
1 Trentino

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Il terzo piemontese sarà Diego Rosa


nicoros
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da nicoros »

Scusate ma perché Bugno sarebbe Veneto?


giorgio ricci
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Il campionato di Zurigo fino agli anni 80 era nella prima parte della stagione.
Ciò non toglie che De vlaeminck fosse un grandissimo.
Su Gerrie Knetemann, condivido il fatto che era un ottimo corridore. Volevo dire che non è comunque da considerare inferiore ad altri. Come campione del mondo vale molto più di molti altri.
Io sono stato un grande tifoso del Tista, io con il cuore lo metterei fra i primi 5 , ma forse le classifiche non parlano questa lingua.


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Trullo
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da Trullo »

Ceresara è in Lombardia, provincia di Mantova


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nino58
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da nino58 »

TIC ha scritto: martedì 23 giugno 2020, 13:00 1. Coppi
2. Bartali
3. Binda
4. Gimondi
5. Baronchelli
6. Moser
7, Girardengo
8. Magni
9. Argentin
10. Bugno

dunque ci sono
3 veneti (oltre a Bugno e Argentin anche Tista e' Veneto e non bergamasco, e' nato a Ceresara (VR)!!!!!)
2 Lombardi (Binda, Gimondo)
2 Piemontesi (Coppi, Girardengo)
2 Toscani (Bartali e Magni)
1 Trentino

Nessun siciliano, nessun emiliano
Proprio tu mi sbagli su Baronchelli.
Ceresara è in provincia di Mantova ma lui è mantovano (comunque non veronese) quanto Saronni è di Novara o Bugno svizzero.
In quei tre posti ci sono nati ma posso assicurare che Baronchelli è della val Seriana (chiedere conferma al forumista Uribezubia, suo parente) così come Saronni è di Buscate-Parabiago (MI) e Bugno monzese ma, lui sì, di genitori veneti.


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Trullo
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da Trullo »

Ovviamente. Quando correva Baronchelli abitava ad Arzago d'Adda (pianura bergamasca)


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nino58
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da nino58 »

Trullo ha scritto: martedì 23 giugno 2020, 14:15 Ovviamente. Quando correva Baronchelli abitava ad Arzago d'Adda (pianura bergamasca)
E a proposito di trulli ... ;)
Anche il trullo volante di Alberobello era nato in Svizzera.


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Tour de Berghem
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da Tour de Berghem »

Trullo ha scritto: martedì 23 giugno 2020, 14:15 Ovviamente. Quando correva Baronchelli abitava ad Arzago d'Adda (pianura bergamasca)
Abita ancora ad Arzago, dove gestisce un negozio di bici


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Brakko
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da Brakko »

Peraltro sospetto che "l'emiliano" sia nato (e, ahimé, morto :gluglu: ) in Romagna, non in Emilia...


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kraus
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da kraus »

Al di là dei numi tutelari Coppi e Bartali (che sono in un Olimpo a parte), metterò la classifica assolutamente inobiettiva e improvvisata di quelli che ho visto all'opera, avendo cominciato a interessarmi di ciclismo alla fine degli '80.

Riccò ne fa parte perché è stato l'ultimo che ho visto all'opera in diretta (Tour 2008) e per cui ho tifato, dopodiché la mia voglia di ciclismo s'è di fatto esaurita, tanto più a sentir parlare di stranieri ammazzacorse come Contador e Froome (ho sempre ostinatamente e cocciutamente tifato solo per gli italiani, al punto che odio Indurain ancora oggi, tecchela lì).

Ho visto solo in questi ultimi mesi le imprese di Nibali su YouTube (e solo nei GT perché, per mia superficialità, le altre corse le ho sempre seguite con scarso interesse); me n'è venuta voglia grazie alla lettura di questo sito.

1. Pantani
2. Chiappucci
3. Riccò
4. Gotti
5. Conti
6. Bugno
7. Savoldelli
8. Bartoli
9. Cunego
10. Di Luca


oronzo2
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da oronzo2 »

Parlando con Saronni qualche mese fa ricordavamo la sua vittoria al Giro della Svizzera 1982 ottenuta grazie ad una fuga a due con l'olandese Theo De Roy nel tappone alpino. Beppe mi ha spiegato che si presentò al Giro d'Italia 1982 in ritardo di forma in quanto la presenza di Hinault rendeva impossibile lottare per la maglia rosa. La forma arrivò a fine corsa con la vittoria nella Cuneo - Pinerolo e gli permise di arrivare al top in Svizzera.

Lui personalmente considera questa vittoria la prima della magica scala reale che comprese poi Mondiale, Lombardia, Sanremo e Giro d'Italia 1983.


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TIC
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da TIC »

nino58 ha scritto: martedì 23 giugno 2020, 14:10

...

Proprio tu mi sbagli su Baronchelli.
Ceresara è in provincia di Mantova ma lui è mantovano (comunque non veronese) quanto Saronni è di Novara o Bugno svizzero.
In quei tre posti ci sono nati ma posso assicurare che Baronchelli è della val Seriana (chiedere conferma al forumista Uribezubia, suo parente) così come Saronni è di Buscate-Parabiago (MI) e Bugno monzese ma, lui sì, di genitori veneti.
Hai ragione, Ceresara e' in provincia di Mantova... Che figura proprio io...
Bugno nasce in Svizzera da genitori veneti trasferitisi poi a Monza, maI e' cresciuto sul monte Tomba (fra treviso Belluno e Vicenza) presso parenti mi pare


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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da nino58 »

TIC ha scritto: martedì 23 giugno 2020, 18:19
nino58 ha scritto: martedì 23 giugno 2020, 14:10

...

Proprio tu mi sbagli su Baronchelli.
Ceresara è in provincia di Mantova ma lui è mantovano (comunque non veronese) quanto Saronni è di Novara o Bugno svizzero.
In quei tre posti ci sono nati ma posso assicurare che Baronchelli è della val Seriana (chiedere conferma al forumista Uribezubia, suo parente) così come Saronni è di Buscate-Parabiago (MI) e Bugno monzese ma, lui sì, di genitori veneti.
Hai ragione, Ceresara e' in provincia di Mantova... Che figura proprio io...
Bugno nasce in Svizzera da genitori veneti trasferitisi poi a Monza, maI e' cresciuto sul monte Tomba (fra treviso Belluno e Vicenza) presso parenti mi pare
Però Bugno non ha preso la parlata veneta, la sua è proprio monzese.


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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da Trullo »

Proviamo con Francia e Belgio, sempre partendo dal dopoguerra

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Fignon
Anquetil
Jalabert
Poulidor
Bobet
Robic
Thevenet
Mottet
Virenque


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De Vlaeminck
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Maertens
Gilbert
Van Steenbergen
Criquelion
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da lemond »

el_condor ha scritto: giovedì 25 giugno 2020, 0:02 Contador di Tour ne ha vinti 3, non due..
El Bagnino ha vinto un Tour, gliene hanno regalato un altro e rubato al lussemburghese con attacco proditorio quello che poi gli hanno tolto. Come hanno detto altri non puoi considerare il doping esistente o no, secondo i tuoi desiderata. Io penso come Jacques Anquetil, per cui per me il 2008 va a Rasmussen e secondo Levi, perché senza penalizzazione per aver riparato un guasto meccanico senza fermarsi, molto probabilmente gli sarebbe arrivato davanti anche lui. Mentre, a parte il furto, il 2010 glielo considero. Ma d'altra parte di uno che non si fa scrupolo di niente (vedi ultima sua Vuelta) non si può pretendere che abbia un codice sportivo commendevole.


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da nino58 »

lemond ha scritto: giovedì 25 giugno 2020, 8:27
el_condor ha scritto: giovedì 25 giugno 2020, 0:02 Contador di Tour ne ha vinti 3, non due..
El Bagnino ha vinto un Tour, gliene hanno regalato un altro e rubato al lussemburghese con attacco proditorio quello che poi gli hanno tolto. Come hanno detto altri non puoi considerare il doping esistente o no, secondo i tuoi desiderata. Io penso come Jacques Anquetil, per cui per me il 2008 va a Rasmussen e secondo Levi, perché senza penalizzazione per aver riparato un guasto meccanico senza fermarsi, molto probabilmente gli sarebbe arrivato davanti anche lui. Mentre, a parte il furto, il 2010 glielo considero. Ma d'altra parte di uno che non si fa scrupolo di niente (vedi ultima sua Vuelta) non si può pretendere che abbia un codice sportivo commendevole.
Nel ciclismo, come in ogni altro campo della vita, ci sono figli e figliastri.
Rasmussen e Rebellin molto figliastri.


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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da lemond »

nino58 ha scritto: giovedì 25 giugno 2020, 8:42
lemond ha scritto: giovedì 25 giugno 2020, 8:27
el_condor ha scritto: giovedì 25 giugno 2020, 0:02 Contador di Tour ne ha vinti 3, non due..
El Bagnino ha vinto un Tour, gliene hanno regalato un altro e rubato al lussemburghese con attacco proditorio quello che poi gli hanno tolto. Come hanno detto altri non puoi considerare il doping esistente o no, secondo i tuoi desiderata. Io penso come Jacques Anquetil, per cui per me il 2008 va a Rasmussen e secondo Levi, perché senza penalizzazione per aver riparato un guasto meccanico senza fermarsi, molto probabilmente gli sarebbe arrivato davanti anche lui. Mentre, a parte il furto, il 2010 glielo considero. Ma d'altra parte di uno che non si fa scrupolo di niente (vedi ultima sua Vuelta) non si può pretendere che abbia un codice sportivo commendevole.
Nel ciclismo, come in ogni altro campo della vita, ci sono figli e figliastri.
Rasmussen e Rebellin molto figliastri.
E il Bagnino più figlio di ... :D


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il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da Slegar »

lemond ha scritto: giovedì 25 giugno 2020, 8:27
el_condor ha scritto: giovedì 25 giugno 2020, 0:02 Contador di Tour ne ha vinti 3, non due..
El Bagnino ha vinto un Tour, gliene hanno regalato un altro e rubato al lussemburghese con attacco proditorio quello che poi gli hanno tolto. Come hanno detto altri non puoi considerare il doping esistente o no, secondo i tuoi desiderata. Io penso come Jacques Anquetil, per cui per me il 2008 va a Rasmussen e secondo Levi, perché senza penalizzazione per aver riparato un guasto meccanico senza fermarsi, molto probabilmente gli sarebbe arrivato davanti anche lui. Mentre, a parte il furto, il 2010 glielo considero. Ma d'altra parte di uno che non si fa scrupolo di niente (vedi ultima sua Vuelta) non si può pretendere che abbia un codice sportivo commendevole.
Se mai Rasmussen sarebbe arrivato primo a Parigi, con molta probabilità sarebbe scattata una squalifica postuma (ma qui siamo OT).


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Re: Top 10 ciclisti per nazione

Messaggio da leggere da lemond »

Slegar ha scritto: giovedì 25 giugno 2020, 9:50
lemond ha scritto: giovedì 25 giugno 2020, 8:27
el_condor ha scritto: giovedì 25 giugno 2020, 0:02 Contador di Tour ne ha vinti 3, non due..
El Bagnino ha vinto un Tour, gliene hanno regalato un altro e rubato al lussemburghese con attacco proditorio quello che poi gli hanno tolto. Come hanno detto altri non puoi considerare il doping esistente o no, secondo i tuoi desiderata. Io penso come Jacques Anquetil, per cui per me il 2008 va a Rasmussen e secondo Levi, perché senza penalizzazione per aver riparato un guasto meccanico senza fermarsi, molto probabilmente gli sarebbe arrivato davanti anche lui. Mentre, a parte il furto, il 2010 glielo considero. Ma d'altra parte di uno che non si fa scrupolo di niente (vedi ultima sua Vuelta) non si può pretendere che abbia un codice sportivo commendevole.
Se mai Rasmussen sarebbe arrivato primo a Parigi, con molta probabilità sarebbe scattata una squalifica postuma (ma qui siamo OT).
Secondo me non siamo fuori tema, perché (vedi sopra)
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

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Re: Top 10 ciclisti per nazione

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Top 10 ufficiale dei ciclisti Spagnoli di tutti i tempi

1. Valverde
2. Landa
3. Freire
4. Rodriguez
5. Sanchez
6. Olano
7. Bahamontes
8. Indurain
9. Astarloa
10. Gonzalez


pietro
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

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Uganda ha scritto: giovedì 25 giugno 2020, 10:14 Top 10 ufficiale dei ciclisti Spagnoli di tutti i tempi

1. Valverde
2. Landa
3. Freire
4. Rodriguez
5. Sanchez
6. Olano
7. Bahamontes
8. Indurain
9. Astarloa
10. Gonzalez
Ahahahahahah


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
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Trullo
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

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Spagna

Valverde
Contador
Indurain
Ocana
Bahamontes
Delgado
Fuente
Olano
Freire
Lejarreta


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pietro
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Re: Top 10 ciclisti per nazione

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Trullo ha scritto: giovedì 25 giugno 2020, 11:03 Spagna

Valverde
Contador
Indurain
Ocana
Bahamontes
Delgado
Fuente
Olano
Freire
Lejarreta
Valverde davanti a Indurain (e Contador) non si può vedere.
Per il resto ci sta.


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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