Lassa pèrde chut... te ricordo che ge gente che sostiene che elvis sia ancora vivo...Cthulhu ha scritto: ↑mercoledì 9 settembre 2020, 22:21Ah beh, se c'era una bottiglia di vetro vicino al letto non parlo più. Una prova schiacciante.
Marco Pantani.
Re: Marco Pantani.
Re: Marco Pantani.
Avessero almeno preso le impronte,caro provocatore che non sei altro.Cthulhu ha scritto: ↑mercoledì 9 settembre 2020, 22:21Ah beh, se c'era una bottiglia di vetro vicino al letto non parlo più. Una prova schiacciante.
Re: Marco Pantani.
Tutto può essere ma la logica ci dice che chiunque non avesse nessun vantaggio ad uccidere Pantani. Nemmeno in caso di rapina o furto scoperto, e nel caso poteva essere ucciso a sprangate non facendogli ingerire cocaina.
Molte di voi che scrivete in questo thread per fortuna non avete un idea di cosa sia la tossicodipendenza acuta e cronica, molte cose che vi sembrano improbabili non lo sono quando ti fumi 20 gr al giorno.
Molte di voi che scrivete in questo thread per fortuna non avete un idea di cosa sia la tossicodipendenza acuta e cronica, molte cose che vi sembrano improbabili non lo sono quando ti fumi 20 gr al giorno.
Uguaglianza, Fratellanza e Tolleranza
.·. Sic Semper Tyrannis .·.
Dove ... Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti, alcuni hanno diritti e altri no.
Dove questo verbo attecchisce alla fine c'è il lager. (P. Levi)
μολὼν λαβέ Spartans Are Here
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Re: Marco Pantani.
Per ogni personaggio famoso che muore giovane, generalmente di stravizi, c'è una leggenda che riguarda la sua morte; Elvis, Jim Morrison, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Pantani. Mica sono morti perché gonfi di ero, coca, alcool o semplicemente di panini con burro di noccioline e pancetta ( per altro buonissimi ) . I fan una cosa del genere non la possono accettare, il loro idolo che muore in una maniera così squallida e cretina.
E allora si inventano che il loro lucente cavaliere senza macchia e senza paura faceva una paura del diavolo ai fantomatici poteri forti ( immagino gli stessi che hanno inventato il Covid per farci mettere le mascherine) che lo hanno fatto ammazzare. Solo che di solito tirano in mezzo la CIA, qui più modestamente vi accontentate dell'UCI.
Ma vi capisco:meglio avere come santino un martire che un tossico, no?
E allora si inventano che il loro lucente cavaliere senza macchia e senza paura faceva una paura del diavolo ai fantomatici poteri forti ( immagino gli stessi che hanno inventato il Covid per farci mettere le mascherine) che lo hanno fatto ammazzare. Solo che di solito tirano in mezzo la CIA, qui più modestamente vi accontentate dell'UCI.
Ma vi capisco:meglio avere come santino un martire che un tossico, no?
Re: Marco Pantani.
Dopo questa serie di ca***te a buon mercato,buonaserata.Cthulhu ha scritto: ↑mercoledì 9 settembre 2020, 22:35 Per ogni personaggio famoso che muore giovane, generalmente di stravizi, c'è una leggenda che riguarda la sua morte; Elvis, Jim Morrison, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Pantani. Mica sono morti perché gonfi di eco, coca, alcool o semplicemente di panini con burro di noccioline e pancetta ( per altro buonissimi ) . I fan una cosa del genere non la possono accettare, il loro idolo che muore in una maniera così squallida e cretina.
E allora si inventano che il loro lucente cavaliere senza macchia e senza paura faceva una paura del diavolo ai fantomatici poteri forti ( immagino gli stessi che hanno inventato il Covid per farci mettere le mascherine) che lo hanno fatto ammazzare. Solo che di solito tirano in mezzo la CIA, qui più modestamente vi accontentate dell'UCI.
Ma vi capisco:meglio avere come santino un martire che un tossico, no?
Re: Marco Pantani.
Lo sai benissimo.Cthulhu ha scritto: ↑mercoledì 9 settembre 2020, 22:05E da chi?nino58 ha scritto: ↑lunedì 7 settembre 2020, 16:56Non è che è finita come è finita perchè era fragile ma perchè è stato assassinato.chinaski89 ha scritto: ↑lunedì 7 settembre 2020, 15:27 Lui poi era un dio e si sa che quando uno è un dio e cade nella polvere, ci si accanisce con molta più cattiveria che per un caduto normale. Lui poi era fragile ed è finita come è finita
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Re: Marco Pantani.
Pirata81 ha scritto: ↑martedì 8 settembre 2020, 21:50Sarebbe stato bello vederlo mazzuolare il primo Armstrong post cura ma a quanto mi ricordo sarebbe dovuto andare alla Vuelta dopo il bis al Giro nel 1999.FRANCESCO1980 ha scritto: ↑martedì 8 settembre 2020, 21:10
nel 1998 avrebbe potuto fare Tris con la Vuelta dopo Giro e Tour ! ! !
Voi dite di no? ? ?
Per il 1998 aveva già fatto il massimo.
nel 1999 sarebbe stata una grande vittoria
ma una vittoria come tante altre
vincere la Vuelta nel 1998 facendo tris con Giro e Tour lo avrebbe reso immortale
un mito inavvicinabile
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Re: Marco Pantani.
Io no...da chi e' stato assassinato?
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Re: Marco Pantani.
Al di là della scarsa dimostrazione di tatto, in linea di massima concordo. Su Pantani purtroppo si sa come stava messo negli ultimi anni, era una situazione veramente disperata, io ho perso uno zio per gli stessi motivi più o meno alla stessa età e devo dire che ha ragione aitutaki secondo me, sono situazioni che dall'esterno non si possono neanche immaginare.Cthulhu ha scritto: ↑mercoledì 9 settembre 2020, 22:35 Per ogni personaggio famoso che muore giovane, generalmente di stravizi, c'è una leggenda che riguarda la sua morte; Elvis, Jim Morrison, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Pantani. Mica sono morti perché gonfi di ero, coca, alcool o semplicemente di panini con burro di noccioline e pancetta ( per altro buonissimi ) . I fan una cosa del genere non la possono accettare, il loro idolo che muore in una maniera così squallida e cretina.
E allora si inventano che il loro lucente cavaliere senza macchia e senza paura faceva una paura del diavolo ai fantomatici poteri forti ( immagino gli stessi che hanno inventato il Covid per farci mettere le mascherine) che lo hanno fatto ammazzare. Solo che di solito tirano in mezzo la CIA, qui più modestamente vi accontentate dell'UCI.
Ma vi capisco:meglio avere come santino un martire che un tossico, no?
Re: Marco Pantani.
Allora lo sai anche tu.
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Re: Marco Pantani.
Ma quando mai vincono i favoriti, ne ho visti di rovinati che giocavano i cavalli favoriti. Mica è il totalizzatore che ha un montepremi diviso a seconda del vincitore. Se Varenne vince per quanto poco per uno devo pagare tutti quelli che lo hanno giocato, se perde pago solo i rari folli che hanno indovinato. Ma su Varenne c' è chi gioca un milione, su Soldatino al massimo giochi un euro.Cthulhu ha scritto: ↑mercoledì 9 settembre 2020, 21:56Parli con uno che ha lo zio che ha fatto il bookmaker all'ippodromo per 40 anni. Lasciati dire che hai detto uno sfondone.
Basta anche un minimo di logica: i favoriti vincono spesso, se uno ci rimettesse quando vincono non sarebbe un buon affare.
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Re: Marco Pantani.
No, non lo so...
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
Re: Marco Pantani.
Allora fai uno sforzo che ci arrivi.barrylyndon ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 8:08No, non lo so...
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Re: Marco Pantani.
Dammi qualche spunto...
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
Re: Marco Pantani.
L'esistenza stessa di Pantani poteva portare allo scoperchiamento del pentolone dei fatti così com'erano avvenuti.
Con la sua scomparsa e con la cancellazione della sua scomparsa tutto, secondo i calcoli degli assassini, sarebbe andato scemando.
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Re: Marco Pantani.
Teoria affascinante, improbabile, a mio modo di vedere.
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Re: Marco Pantani.
Quando uno sta come stava lui negli ultimi tempi.. mi ricordo gli ultimi periodi per le ricostruzioni che avevo letto.. era veramente una situazione tragica, molto difficile uscirne ed ancor più difficile aiutare chi di aiuto pensa di non aver bisogno.
Re: Marco Pantani.
Non importa.barrylyndon ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 8:29Teoria affascinante, improbabile, a mio modo di vedere.
Ognuno ha i suoi punti di vista e chiavi di lettura della realtà.
Credo, però, che quella che ti ho esposto ti fosse chiara anche prima.
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Re: Marco Pantani.
Nulla va escluso a priori.
Marco,per com'era ridotto, era una preda fin troppo facile.
Io avevo letto anche della massoneria, pensa te...
L'hotel due rose..le due rose sembra sia un simbolo massonico.
Per aver rifiutato offerte dai poteri forti..
Son tutte chiavi di lettura stimolanti..
Poi magari la realta' e' molto piu' semplice.
Ma non credo che lo verremo mai a sapere.
Marco,per com'era ridotto, era una preda fin troppo facile.
Io avevo letto anche della massoneria, pensa te...
L'hotel due rose..le due rose sembra sia un simbolo massonico.
Per aver rifiutato offerte dai poteri forti..
Son tutte chiavi di lettura stimolanti..
Poi magari la realta' e' molto piu' semplice.
Ma non credo che lo verremo mai a sapere.
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
Re: Marco Pantani.
L'importante è non arrendersi al "tutto va bene madama la marchesa".
E non smettere di ricercare il preciso svolgimento dei fatti.
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Re: Marco Pantani.
In realtà erano indiziati i mitologici Rosacroce (accomunati alla massoneria ) a cui vengono attribuiti ipotetici delitti da Rino Gaetano fino ai sacrifici umani e i combattimenti fra bambini nelle residenze della famiglia Agnelli (P. Franceschetti, ospite fisso di Border Nights).barrylyndon ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 8:55 Nulla va escluso a priori.
Marco,per com'era ridotto, era una preda fin troppo facile.
Io avevo letto anche della massoneria, pensa te...
L'hotel due rose..le due rose sembra sia un simbolo massonico.
La Rosa è un simbolo esoterico in generale, 2 rose non sono un simbolo massonico specifico, e tra alberghi, motel e residence una discreta quota degli ospiti consiste di consumatori e spacciatori di stupefacenti.
https://notizie.tiscali.it/interviste/a ... ntervista/
https://notizie.tiscali.it/feeds/A-Pord ... i-rituali/
Indipendentemente da questo , perdere Pantani come protagonista delle corse (anche solo per il Tour in arrivo) significava rinunciare a una mole consistente di giocate che sarebbero semplicemente scomparse e non riversate su altri atleti.Gimbatbu ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 7:58Ma quando mai vincono i favoriti, ne ho visti di rovinati che giocavano i cavalli favoriti. Mica è il totalizzatore che ha un montepremi diviso a seconda del vincitore. Se Varenne vince per quanto poco per uno devo pagare tutti quelli che lo hanno giocato, se perde pago solo i rari folli che hanno indovinato. Ma su Varenne c' è chi gioca un milione, su Soldatino al massimo giochi un euro.Cthulhu ha scritto: ↑mercoledì 9 settembre 2020, 21:56Parli con uno che ha lo zio che ha fatto il bookmaker all'ippodromo per 40 anni. Lasciati dire che hai detto uno sfondone.
Basta anche un minimo di logica: i favoriti vincono spesso, se uno ci rimettesse quando vincono non sarebbe un buon affare.
Purtroppo è l' opposto, si è consci di aver bisogno di aiuto ma non si vuole rinunciare alla sostanza, almeno non in maniera assoluta e definitiva.chinaski89 ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 8:32 Quando uno sta come stava lui negli ultimi tempi.. mi ricordo gli ultimi periodi per le ricostruzioni che avevo letto.. era veramente una situazione tragica, molto difficile uscirne ed ancor più difficile aiutare chi di aiuto pensa di non aver bisogno.
L' utopia è quella di uscire dalla dipendenza, recuperare una vita normale ma lasciarsi uno spiraglio magari riuscire a farne un uso saltuario e ludico.
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Re: Marco Pantani.
Non so agli ippodromi, ma al giorno d'oggi è come dice Gimbatbu. I bookmakers aggiustano le quote per vincere sempre, ma i soldi veri li fanno quando vincono i Leicester della situazione.Cthulhu ha scritto: ↑mercoledì 9 settembre 2020, 21:56Parli con uno che ha lo zio che ha fatto il bookmaker all'ippodromo per 40 anni. Lasciati dire che hai detto uno sfondone.
Basta anche un minimo di logica: i favoriti vincono spesso, se uno ci rimettesse quando vincono non sarebbe un buon affare.
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
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Re: Marco Pantani.
Si conosco fin troppo bene queste dinamiche purtroppo, sul pensare di non aver bisogno di aiuto mi riferivo al caso specifico di Marco, che appunto non voleva neanche essere aiutato purtroppo. Se è già un casino se vuoi farti aiutare, figurati se non riconosci proprio il problema..aitutaki1 ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 11:49
Purtroppo è l' opposto, si è consci di aver bisogno di aiuto ma non si vuole rinunciare alla sostanza, almeno non in maniera assoluta e definitiva.chinaski89 ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 8:32 Quando uno sta come stava lui negli ultimi tempi.. mi ricordo gli ultimi periodi per le ricostruzioni che avevo letto.. era veramente una situazione tragica, molto difficile uscirne ed ancor più difficile aiutare chi di aiuto pensa di non aver bisogno.
L' utopia è quella di uscire dalla dipendenza, recuperare una vita normale ma lasciarsi uno spiraglio magari riuscire a farne un uso saltuario e ludico.
Re: Marco Pantani.
Rileggiti il tuo post; prima dici che gli scommettitori si rovinano giocando i favoriti, poi dici che si rovina chi tiene banco se vincono gli stessi.Gimbatbu ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 7:58Ma quando mai vincono i favoriti, ne ho visti di rovinati che giocavano i cavalli favoriti. Mica è il totalizzatore che ha un montepremi diviso a seconda del vincitore. Se Varenne vince per quanto poco per uno devo pagare tutti quelli che lo hanno giocato, se perde pago solo i rari folli che hanno indovinato. Ma su Varenne c' è chi gioca un milione, su Soldatino al massimo giochi un euro.Cthulhu ha scritto: ↑mercoledì 9 settembre 2020, 21:56Parli con uno che ha lo zio che ha fatto il bookmaker all'ippodromo per 40 anni. Lasciati dire che hai detto uno sfondone.
Basta anche un minimo di logica: i favoriti vincono spesso, se uno ci rimettesse quando vincono non sarebbe un buon affare.
Spero per te che tu non abbia il vizio delle scommesse, perché mi sa che non hai capito come funziona il giochino.
Re: Marco Pantani.
"Bookmakers like Coral estimated the betting industry lost £20m as a whole over Leicester's title win - with some firms claiming they are "crying out in pain" at paying out millions to punters who backed the ultimate outsider" tratto da https://www.bbc.com/news/uk-england-lei ... e-37037652il_panta ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 12:08Non so agli ippodromi, ma al giorno d'oggi è come dice Gimbatbu. I bookmakers aggiustano le quote per vincere sempre, ma i soldi veri li fanno quando vincono i Leicester della situazione.Cthulhu ha scritto: ↑mercoledì 9 settembre 2020, 21:56Parli con uno che ha lo zio che ha fatto il bookmaker all'ippodromo per 40 anni. Lasciati dire che hai detto uno sfondone.
Basta anche un minimo di logica: i favoriti vincono spesso, se uno ci rimettesse quando vincono non sarebbe un buon affare.
Magari informarsi prima di sparare le cose a caso aiuta.
Anche a non credere alle favole.
Re: Marco Pantani.
L'ho visto.
Sembra una sezione di scientology...
Re: Marco Pantani.
Il problema, come dice l'articolo, non è la quota iniziale, ma il fatto che la quota non è stata aggiustata correttamente in corso d'opera. Infatti non si è registrata nessuna scommessa antepost di più di 20 dollari sul Leicester. Ora io non conosco il totale antepost giocato sul Leicester rispetto a quello giocato sulle squadre favorite. In generale le quote convergono sui favoriti, è cosa nota (di betting ne so pure io perché conosco gente che lavora nel mondo del gioco, ma non dei cavalli, di cui so zero) ed è cosa nota che le quote basse per eventi considerati facili sono il classico specchietto per le allodole che manda in fumo i soldi dei giocatori, perché la gente tende a giocare su quelli. Di conseguenza, se gli underdog vincono, il book intasca tantissimo. Mi dispiace di aver scelto un esempio infelice sul Leicester ma il discorso generale resta in piedi. Fermo restando che, teoricamente, se le quote sono fatte bene, il bookmaker dovrebbe guadagnarci sempre.Cthulhu ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 19:23"Bookmakers like Coral estimated the betting industry lost £20m as a whole over Leicester's title win - with some firms claiming they are "crying out in pain" at paying out millions to punters who backed the ultimate outsider" tratto da https://www.bbc.com/news/uk-england-lei ... e-37037652il_panta ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 12:08Non so agli ippodromi, ma al giorno d'oggi è come dice Gimbatbu. I bookmakers aggiustano le quote per vincere sempre, ma i soldi veri li fanno quando vincono i Leicester della situazione.Cthulhu ha scritto: ↑mercoledì 9 settembre 2020, 21:56
Parli con uno che ha lo zio che ha fatto il bookmaker all'ippodromo per 40 anni. Lasciati dire che hai detto uno sfondone.
Basta anche un minimo di logica: i favoriti vincono spesso, se uno ci rimettesse quando vincono non sarebbe un buon affare.
Magari informarsi prima di sparare le cose a caso aiuta.
Anche a non credere alle favole.
PS chiudo l'OT, se vuoi continuare a discuterne spostiamoci, dato che con Pantani non c'entra.
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
Re: Marco Pantani.
Invece con Pantani c' entra e come e siccome Cthulu non sa con chi parla cercherò di spiegare tramite l' esperienza maturata sul campo. Tenevo il Betting delle corse Tris a Tor di Valle e Capannelle quando se ne giocava una sola a settimana il venerdì e movimentava un notevole volume in danaro. La Tris in se stessa funzionava un po' come il nostro fanta e bisognava indovinare i primi 3, c'era il totalizzatore e il montepremi veniva suddiviso a seconda del numero dei vincitori. Parallelamente si gioca sui singoli, più il cavallo è favorito più viene giocato, inizia la corsa dei bookmaker a scaricare il volume delle giocate verso altri bookmaker nel timore di dover pagare troppe giocate e nel tentativo di lasciare il cerino acceso nelle mani di un altro. Alla fine l' ultimo ha soltanto due possibilità : o rischia sperando che il favorito cilecchi e nel caso guadagna sui gonzi che hanno scommesso oppure prima che partano va dal fantino o driver che sia e gli chiede se sia interessato alla conservazione delle sue rotule. Trasportando lo svolgimento sulla vicenda del povero Marco, parte il Giro, Pantani è reduce da un' annata trionfale, è il più forte, non ricordo esattamente, ma presumibilmente potrebbe essere quotato a 1,5. Ottimo c' è gente che può permettersi di giocare 20 milioni, c' erano ancora le lire, non aspetto neanche un mese e mi ritrovo 10 milioni in più, passano le tappe, Marco vince in Abruzzo, indossa la maglia rosa, la verde, la ciclamino, la quota scende, ma c'è chi di milioni ne mette cinquanta anche a 1,25, sono 12,5 milioni guadagnati facili, facili, i book cominciano a farsi i conti e ad andare nel panico fino a che poco prima di Campiglio spunta una Cazzimperio Betting LTD (nome di fantasia) con sede a Grenada oppure alle Cayman fate voi che ramazza magari a 1.15 centinaia di milioni che i book sono ben contenti di scaricargli attenuando in questo modo delle perdite altrimenti disastrose tanto ormai che Pantani vinca il giro sembra soltanto una formalità. Come finisca poi la vicenda è purtroppo cosa nota, gli scommettitori ci hanno rimesso pressoché tutti tranne qualche irriducibile gottiano che aveva puntato al massimo 10000 lire sull' Ivan, i book ai quali non aveva retto la pompa pure e qualcuno invece ha fatto strike, approfittando anche del fatto che all' epoca non c' era il tracciamento del gioco che è possibile fare adesso in presenza di andamenti anomali. Poi da questa vicenda ognuno tragga la morale che vuole.il_panta ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 19:42Il problema, come dice l'articolo, non è la quota iniziale, ma il fatto che la quota non è stata aggiustata correttamente in corso d'opera. Infatti non si è registrata nessuna scommessa antepost di più di 20 dollari sul Leicester. Ora io non conosco il totale antepost giocato sul Leicester rispetto a quello giocato sulle squadre favorite. In generale le quote convergono sui favoriti, è cosa nota (di betting ne so pure io perché conosco gente che lavora nel mondo del gioco, ma non dei cavalli, di cui so zero) ed è cosa nota che le quote basse per eventi considerati facili sono il classico specchietto per le allodole che manda in fumo i soldi dei giocatori, perché la gente tende a giocare su quelli. Di conseguenza, se gli underdog vincono, il book intasca tantissimo. Mi dispiace di aver scelto un esempio infelice sul Leicester ma il discorso generale resta in piedi. Fermo restando che, teoricamente, se le quote sono fatte bene, il bookmaker dovrebbe guadagnarci sempre.Cthulhu ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 19:23"Bookmakers like Coral estimated the betting industry lost £20m as a whole over Leicester's title win - with some firms claiming they are "crying out in pain" at paying out millions to punters who backed the ultimate outsider" tratto da https://www.bbc.com/news/uk-england-lei ... e-37037652
Magari informarsi prima di sparare le cose a caso aiuta.
Anche a non credere alle favole.
PS chiudo l'OT, se vuoi continuare a discuterne spostiamoci, dato che con Pantani non c'entra.
Re: Marco Pantani.
OT
Anni 80, questo amico gestiva l'agenzia ippica ad Alba; c'era il telefeno fisso, altro che internet.
A Capannelle correva un cavallo di proprietà di un piccolo industriale locale, la sede di Torino chiede di tenere le orecchie diritte, se fossero arrivate puntate anomale ad Alba. Nulla di significativo, il cavallo vince, arrivano cospicui pagamenti dalle sedi di Pescara e Firenze su Alba, i paraculi avevano delocalizzato le puntate.
La tris poi era marcia, le quote erano quanto di più volatile ci fosse, da 180milalire a qualche milionata.
Il "maresciallo" vinceva sempre, interrogato al bar confessa di non capirne niente di cavalli, arrivavano le soffiate dai generi di Napoli.
La N3 (o era la T3? ) aveva la possibilità di giocata ripetuta, un giorno una singola scheda vince 3milioni moltiplicato 10, sempre il maresciallo...
Re: Marco Pantani.
All' epoca era la T3, la potevi giocare fino a 100 volte, non conosco questo maresciallo, ma la T3 era comunque la scommessa degli intenditori veri (per quanto si possa capire di cavalli) , ma gli affari veri li facevano ad Aversa, lì i mammasantissima decidevano proprio l' ordine di arrivo preciso, un nostro amico andò a fare una Tris con una cavalla ottima che poteva vincere e prima della corsa si presentarono al suo box e gli dissero "Proprio una bella cavalla! Oggi arriva terza." E così fu.nemecsek. ha scritto: ↑venerdì 11 settembre 2020, 13:06OT
Anni 80, questo amico gestiva l'agenzia ippica ad Alba; c'era il telefeno fisso, altro che internet.
A Capannelle correva un cavallo di proprietà di un piccolo industriale locale, la sede di Torino chiede di tenere le orecchie diritte, se fossero arrivate puntate anomale ad Alba. Nulla di significativo, il cavallo vince, arrivano cospicui pagamenti dalle sedi di Pescara e Firenze su Alba, i paraculi avevano delocalizzato le puntate.
La tris poi era marcia, le quote erano quanto di più volatile ci fosse, da 180milalire a qualche milionata.
Il "maresciallo" vinceva sempre, interrogato al bar confessa di non capirne niente di cavalli, arrivavano le soffiate dai generi di Napoli.
La N3 (o era la T3? ) aveva la possibilità di giocata ripetuta, un giorno una singola scheda vince 3milioni moltiplicato 10, sempre il maresciallo...
- chinaski89
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Re: Marco Pantani.
Ho letto che c'è un libro ben fatto (almeno così diceva l'articolo ) su Pantani e le tristi vicende che l'hanno portato alla fine che va contro le varie ipotesi complottiste tipo Le Iene Vallanzasca e compagnia, dovrebbe essere in inglese e mai tradotto in Italia, vi risulta? Mi sapreste magari dare qualche informazione?
- chinaski89
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Re: Marco Pantani.
Io invece te direi de lassa perde... (scherzo, fa’ quello che vuoi!)chinaski89 ha scritto: ↑martedì 22 settembre 2020, 13:12 Ho letto che c'è un libro ben fatto (almeno così diceva l'articolo ) su Pantani e le tristi vicende che l'hanno portato alla fine che va contro le varie ipotesi complottiste tipo Le Iene Vallanzasca e compagnia, dovrebbe essere in inglese e mai tradotto in Italia, vi risulta? Mi sapreste magari dare qualche informazione?
Lo sgub finale per cui Pantani avesse tendenze omosessuali è il non plus ultra.
(che poi, anche fosse, sticazz... )
Tralasciando una sequela di ipotesi e conclusioni senza prova (una per tutte: “il doping ha effetti maggiori su chi è più adatto ad esso” - e chi stabilisce che P. lo fosse?)
All in all, direi che siamo al livello tabloid albionico.
- chinaski89
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Re: Marco Pantani.
“I poveri sono matti” (cit. C. Zavattini )chinaski89 ha scritto: ↑martedì 22 settembre 2020, 15:18 Mi aveva abbastanza de-convinto già l'intervista al tipo
Re: Marco Pantani.
Io invece lo consiglio.
Non fosse altro che per tutta la ricostruzione scrupolosa della carriera da dilettante con tanto di tempo di scalata della Futa (la famosa volta in cui sfiorò il tempo registrato da Bugno) o della sua cadenza di pedalata in una tappa vinta da diciottenne.
E, aldilà delle conclusioni e delle convinzioni dell'autore, dal libro emerge un ritratto ricco e complesso di Marco che a mio avviso vale la pena conoscere.
Non fosse altro che per tutta la ricostruzione scrupolosa della carriera da dilettante con tanto di tempo di scalata della Futa (la famosa volta in cui sfiorò il tempo registrato da Bugno) o della sua cadenza di pedalata in una tappa vinta da diciottenne.
E, aldilà delle conclusioni e delle convinzioni dell'autore, dal libro emerge un ritratto ricco e complesso di Marco che a mio avviso vale la pena conoscere.
Re: Marco Pantani.
E aggiungo,seppure da tifoso febbrile di Pantani, è sgradevole che non ci sia la traduzione italiana
Re: Marco Pantani.
Forse è un ricordo sbagliato, ma mi pare che ad un certo punto fosse stato tradotto (ISBN 8860410924, ed. Limina); resta il fatto che apparentemente è introvabile.
Un testo con difetti enormi, a mio avviso.
Aldilà delle illazioni gratuite (gravi turbe psichiche preesistenti alla tossicodipendenza, omosessualità, ecc.), sconta il grosso problema di quel che “rimane”, a livello di impressione media del lettore. Detto nella sua lingua, il “gist” del testo.
Per uno che si professa suo ammiratore, lasciare come deriva principale a chi legge il fatto che Pantani sembrasse l’unico o tra i pochi a far uso sistematico di alcune pratiche, che alla fine dei conti paiono l’unico fattore determinante di tanto successo, è a mio avviso errore macroscopico, e sintomo del fallimento di una tesi. Anzi, quasi più da incasellare alla voce “amante tradito” (o presunto tale).
Del tutto risibili poi le affermazioni acritiche, o la superficialità, contenuta anche nell’intervista, nell’analisi degli accadimenti decisivi. Cioè che tutto fosse stato fatto con assoluta professionalità, sia per quel che riguarda le indagini post-mortem, sia nella vicenda di Madonna di Campiglio.
Re: Marco Pantani.
Guarda, sulle ultime cose che hai scritto sono fondamentalmente d'accordo...Bitossi ha scritto: ↑martedì 22 settembre 2020, 20:42Forse è un ricordo sbagliato, ma mi pare che ad un certo punto fosse stato tradotto (ISBN 8860410924, ed. Limina); resta il fatto che apparentemente è introvabile.
Un testo con difetti enormi, a mio avviso.
Aldilà delle illazioni gratuite (gravi turbe psichiche preesistenti alla tossicodipendenza, omosessualità, ecc.), sconta il grosso problema di quel che “rimane”, a livello di impressione media del lettore. Detto nella sua lingua, il “gist” del testo.
Per uno che si professa suo ammiratore, lasciare come deriva principale a chi legge il fatto che Pantani sembrasse l’unico o tra i pochi a far uso sistematico di alcune pratiche, che alla fine dei conti paiono l’unico fattore determinante di tanto successo, è a mio avviso errore macroscopico, e sintomo del fallimento di una tesi. Anzi, quasi più da incasellare alla voce “amante tradito” (o presunto tale).
Del tutto risibili poi le affermazioni acritiche, o la superficialità, contenuta anche nell’intervista, nell’analisi degli accadimenti decisivi. Cioè che tutto fosse stato fatto con assoluta professionalità, sia per quel che riguarda le indagini post-mortem, sia nella vicenda di Madonna di Campiglio.
Ciò detto, resta il libro su Pantani più dettagliato e con la ricerca documentale più scrupolosa. Quindi a livello di metodo, e spiace dirlo, non ha quasi paragoni. Sulla questione delle turbe psichiche... in moltissime interviste ad ex compagni di Marco, ad amici e a conoscenti emerge una figura un po' speciale, diversa, non comune. Questo vuol dire che Marco fosse matto? Ovviamente no. Rendell però si richiama non a congetture personali, ma alle perizie di un terapeuta e alle testimonianze di altri medici che hanno seguito Pantani. Il limite, a mio avviso, è quello di una cultura anglosassone fin troppo analitica che nel momento stesso in cui esalta il talento inorridisce per i tratti irrazionali che lo animano. Io, da parte mia sono e resto convinto che Pantani senza Campiglio e soprattutto Post Campiglio, sarebbe rimasto una personalità eccentrica, affascinante senza che ciò comportasse problemi particolari di depressione o dipendenze. Ma non ho la controprova. Certo che la ricostruzione posticcia di un tipo tutto valori di una volta, caccia, pesca e bicicletta è un'ottima ricostruzione... di Gilberto Simoni A parte gli scherzi, ci sono delle agiografie che veramente stridono con la complessità e il fascino del personaggio. Qualche anno fa assistetti allo spettacolo teatrale su Pantani del Teatro delle Albe. Si concludeva con un filmato intimo e molto toccante... Ritraeva una giovanissima Christine, la donna di Marco, con una cresta di capelli rosa sulla testa intenta a pitturare insieme ad un'amica il volto di Marco il quale seduto se la godeva. In quel momento ho davvero pensato a quanto fosse alieno rispetto al mondo un po' provinciale del ciclismo. E questo è parte, credo, del magnetismo che ha esercitato nei confronti di quasi tutti. Il mio pensiero è che non tutte le agiografie postume abbiano reso onore a Marco e un libro quasi denigratorio come quello dell'inglese finisce paradossalmente per fare meglio di molti.
Però attenzione... nel discorso di Rendell c'è anche una critica che interroga tutti e verso cui non ho risposte: riportare annualmente alla competizione agonistica una persona con un grave problema di dipendenza da crack era la scelta più giusta da consigliare da parte dell'entourage del corridore o di quello ne che restava?
Re: Marco Pantani.
ste87 ha scritto: ↑martedì 22 settembre 2020, 23:25 Però attenzione... nel discorso di Rendell c'è anche una critica che interroga tutti e verso cui non ho risposte: riportare annualmente alla competizione agonistica una persona con un grave problema di dipendenza da crack era la scelta più giusta da consigliare da parte dell'entourage del corridore o di quello ne che restava?
Interrogativo che ne suggerisce subito un altro...
Re: Marco Pantani.
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Interrogativo che ne suggerisce subito un altro...
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Ah, certo... e a ruota un altro ancora però (se ho capito bene). Quello che succede nel 2000, 2001, 2002, 2003... non può essere successo, ma a suo discapito, anche nel '99?
Interrogativo che ne suggerisce subito un altro...
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Ah, certo... e a ruota un altro ancora però (se ho capito bene). Quello che succede nel 2000, 2001, 2002, 2003... non può essere successo, ma a suo discapito, anche nel '99?
Re: Marco Pantani.
Cioè? Spiegatemela (sempre se nem stesse intendendo lo stesso): una persona già dedita all’uso di sostanze stupefacenti pesanti nel 1999, viene spinta a gareggiare ugualmente da chi è a conoscenza dei fatti?
Sempre se ho capito bene, questo dovrebbe essere un ulteriore elemento di prova della classe dell’atleta: tossicodipendente che sbaraglia il campo, ancor più chiaramente rispetto agli anni passati! (Un bel po’ più del 14imo posto del 2003, a ben vedere)
Inoltre ciò non dovrebbe aver niente a che fare con le vicende disciplinari di quel Giro, a meno che non ci sia un altro sottinteso che non ho afferrato (trattamenti ematici ancor più forti del solito, per recuperare i consueti livelli atletici? ).
Comunque rimango col forte dubbio di non aver capito...
Re: Marco Pantani.
Oddio, no, meglio giocare a carte scoperte...
Io ho ipotizzato che la domanda che Nemecsek si poneva a seguito della mia era come fosse possibile che un atleta tossicodipendente potesse farla franca per anni all'antidoping senza risultare positivo alla sostanza stupefacente. Cocaina nel caso specifico.
A quel punto, siccome conosco la posizione dell'utente sull'argomento Campiglio 99, ho fatto presente che se si mette in discussione la credibilità di 3 anni di controlli il dubbio dovrebbe essere d'obbligo anche sul fatidico controllo del 5 giugno 1999. Invece so che Nemecsek ha la dermatite da contatto alla sola idea che quel controllo possa aver avuto qualcosa di poco chiaro.
Io ho ipotizzato che la domanda che Nemecsek si poneva a seguito della mia era come fosse possibile che un atleta tossicodipendente potesse farla franca per anni all'antidoping senza risultare positivo alla sostanza stupefacente. Cocaina nel caso specifico.
A quel punto, siccome conosco la posizione dell'utente sull'argomento Campiglio 99, ho fatto presente che se si mette in discussione la credibilità di 3 anni di controlli il dubbio dovrebbe essere d'obbligo anche sul fatidico controllo del 5 giugno 1999. Invece so che Nemecsek ha la dermatite da contatto alla sola idea che quel controllo possa aver avuto qualcosa di poco chiaro.
Re: Marco Pantani.
Beh ovvio che il controllo di Campiglio 99 per nemecsek deve essere stato eseguito a regola d'arte. Nessun dubbio,così come sulla morte del Pirata. Tutto chiaro,cristallino.
Prova a toccare il discorso Armstronz con il suddetto ragazzo della via Pal (cit) e impazzisce se gli si sbatte in faccia il fatto che l'americano abbia effettivamente usufruito di protezioni Uci su positività accertate all'epoca dei fatti (cortisone) fin dal Tour 99.
Per dire l'oggettività fatta persona sto soggettone.
Prova a toccare il discorso Armstronz con il suddetto ragazzo della via Pal (cit) e impazzisce se gli si sbatte in faccia il fatto che l'americano abbia effettivamente usufruito di protezioni Uci su positività accertate all'epoca dei fatti (cortisone) fin dal Tour 99.
Per dire l'oggettività fatta persona sto soggettone.
Re: Marco Pantani.
Qualcuno sa in quali città il 12-13-14 ottobre si potrà vedere al cinema il film di Pantani?
FC 2018: Gp de Montreal, Giro di Turchia.
FC 2019: GP di Francoforte, Tour a Tempo, Coppa Bernocchi.
FC 2020: Tour Down Under, Tour a Tempo a Squadre.
FC 2021: Gand - Wevelgem, Obiettivo Zero Punti Tour de France, 1° Obiettivo Zero Punti, Trofeo Matteotti.
FC 2022: Saudi Tour, Etoile de Bessèges, Tour de Pologne.
FC 2019: GP di Francoforte, Tour a Tempo, Coppa Bernocchi.
FC 2020: Tour Down Under, Tour a Tempo a Squadre.
FC 2021: Gand - Wevelgem, Obiettivo Zero Punti Tour de France, 1° Obiettivo Zero Punti, Trofeo Matteotti.
FC 2022: Saudi Tour, Etoile de Bessèges, Tour de Pologne.
Re: Marco Pantani.
Contento di aver capito male, tanto più perché vi attribuivo contorsioni degne di un fachiro del Bengala. La verità storica, a quanto pare, è che Marco avesse cominciato a fare uso continuativo di sostanze pesanti dopo la delusione del Giro. Senza escludere che potesse aver avuto esperienze saltuarie, diciamo ludiche, in precedenza, come del resto sappiamo di altri.ste87 ha scritto: ↑mercoledì 23 settembre 2020, 16:41 Oddio, no, meglio giocare a carte scoperte...
Io ho ipotizzato che la domanda che Nemecsek si poneva a seguito della mia era come fosse possibile che un atleta tossicodipendente potesse farla franca per anni all'antidoping senza risultare positivo alla sostanza stupefacente. Cocaina nel caso specifico.
A quel punto, siccome conosco la posizione dell'utente sull'argomento Campiglio 99, ho fatto presente che se si mette in discussione la credibilità di 3 anni di controlli il dubbio dovrebbe essere d'obbligo anche sul fatidico controllo del 5 giugno 1999. Invece so che Nemecsek ha la dermatite da contatto alla sola idea che quel controllo possa aver avuto qualcosa di poco chiaro.
(Tiro fuori un’esperienza personale: in un gruppo di lavoro di un corso di formazione, alcuni anni fa, erano stati mostrati i risultati di una ricerca condotta da un ente serio, quindi operata con strumenti scientifici, sui “contatti” della popolazione giovanile milanese con una sostanza, nello specifico la cocaina. Vado a memoria: era stato chiesto se si avevano mai avute esperienze al riguardo, mi pare con le scansioni ultima settimana - ultimi tre mesi - vita. Bene, quest’ultimo dato era sorprendente: pareva addirittura che circa un quarto o un quinto degli intervistati, se ben ricordo, avessero ammesso di aver provato almeno una volta. NB: a questa discussione stiamo partecipando appunto in quattro o cinque. Giuro che io non ce l’ho! )
Però, sulla questione chiarita, ho comunque delle perplessità: non è che P. usasse sostanze la sera prima della tappa dello Zoncolan! Per quel che ne so, sempre per via di esperienze professionali ( ), le tracce di cocaina scompaiono nella stragrande maggioranza dei casi prima delle 72 ore (nelle urine, sensibilmente meno nel sangue). Solo in rarissimi casi, relativi a vecchi consumatori incalliti, si può arrivare a 15 gg/un mese max.
Quindi bastava un bel periodo di allenamento, anche solo di pochi giorni, per far sparire tutto.
PS: io però a questo punto penso che l’interrogativo di nem fosse un altro...
Re: Marco Pantani.
Infatti per trovare la cocaina ci vuole l'esame del capello.Bitossi ha scritto: ↑mercoledì 23 settembre 2020, 20:31Contento di aver capito male, tanto più perché vi attribuivo contorsioni degne di un fachiro del Bengala. La verità storica, a quanto pare, è che Marco avesse cominciato a fare uso continuativo di sostanze pesanti dopo la delusione del Giro. Senza escludere che potesse aver avuto esperienze saltuarie, diciamo ludiche, in precedenza, come del resto sappiamo di altri.ste87 ha scritto: ↑mercoledì 23 settembre 2020, 16:41 Oddio, no, meglio giocare a carte scoperte...
Io ho ipotizzato che la domanda che Nemecsek si poneva a seguito della mia era come fosse possibile che un atleta tossicodipendente potesse farla franca per anni all'antidoping senza risultare positivo alla sostanza stupefacente. Cocaina nel caso specifico.
A quel punto, siccome conosco la posizione dell'utente sull'argomento Campiglio 99, ho fatto presente che se si mette in discussione la credibilità di 3 anni di controlli il dubbio dovrebbe essere d'obbligo anche sul fatidico controllo del 5 giugno 1999. Invece so che Nemecsek ha la dermatite da contatto alla sola idea che quel controllo possa aver avuto qualcosa di poco chiaro.
(Tiro fuori un’esperienza personale: in un gruppo di lavoro di un corso di formazione, alcuni anni fa, erano stati mostrati i risultati di una ricerca condotta da un ente serio, quindi operata con strumenti scientifici, sui “contatti” della popolazione giovanile milanese con una sostanza, nello specifico la cocaina. Vado a memoria: era stato chiesto se si avevano mai avute esperienze al riguardo, mi pare con le scansioni ultima settimana - ultimi tre mesi - vita. Bene, quest’ultimo dato era sorprendente: pareva addirittura che circa un quarto o un quinto degli intervistati, se ben ricordo, avessero ammesso di aver provato almeno una volta. NB: a questa discussione stiamo partecipando appunto in quattro o cinque. Giuro che io non ce l’ho! )
Però, sulla questione chiarita, ho comunque delle perplessità: non è che P. usasse sostanze la sera prima della tappa dello Zoncolan! Per quel che ne so, sempre per via di esperienze professionali ( ), le tracce di cocaina scompaiono nella stragrande maggioranza dei casi prima delle 72 ore (nelle urine, sensibilmente meno nel sangue). Solo in rarissimi casi, relativi a vecchi consumatori incalliti, si può arrivare a 15 gg/un mese max.
Quindi bastava un bel periodo di allenamento, anche solo di pochi giorni, per far sparire tutto.
PS: io però a questo punto penso che l’interrogativo di nem fosse un altro...
Sarà per quello che Pantani si rasava
Re: Marco Pantani.
se è per quello, sono assai più facili e sospette le tinte bionde per far sparire le tracce nell'eventuale esame del capello.
Per il resto sul libro sono d'accordo con Bitossi. Da una attenta e varia raccolta di documenti, si dovrebbe giungere a conclusioni ponderate e storicamente inconfutabili....lì si tirano conclusioni che sono pure ipotesi confermate da poco o niente.
Per il resto sul libro sono d'accordo con Bitossi. Da una attenta e varia raccolta di documenti, si dovrebbe giungere a conclusioni ponderate e storicamente inconfutabili....lì si tirano conclusioni che sono pure ipotesi confermate da poco o niente.
Re: Marco Pantani.
Però per farsi il Ventoux la bandana è più pratica rispetto alla chioma alla Federica Panicucci.herbie ha scritto: ↑mercoledì 23 settembre 2020, 21:12 se è per quello, sono assai più facili e sospette le tinte bionde per far sparire le tracce nell'eventuale esame del capello.
Per il resto sul libro sono d'accordo con Bitossi. Da una attenta e varia raccolta di documenti, si dovrebbe giungere a conclusioni ponderate e storicamente inconfutabili....lì si tirano conclusioni che sono pure ipotesi confermate da poco o niente.
P.S : scherzo ,non vorrei che qualcuno mi prenda sul serio. Ci sono quelli che sono più suscettibili su Pantani che sulla mamma.