il motorino ovviamente non mi interessa. sugli scontri diretti invece hai probabilmente ragione, però la differenza tra i due è data anche dai numeri, con il belga che ha vinto tutte le corse del pavè ad eccezione dell'OHN (e Le Samyn volendo, che però è una corsa un po' sui generis), mentre cancellara ha brillato e si è concentrato solo sulle due monumento e l'harelbeke. Ad ogni modo, ritengo che al top della forma e una tattica di gara ben predefinita, lo svizzero avesse qualche chance in più. nelle altre occasioni Boonen poteva invece beneficiare di una maggiore spigliatezza tattica, di una versatilità più ampia, di una miglior lettura di corsa e - particolare più importante - di uno spunto veloce tale da portarlo in alcuni anni a giocarsi persino le volate del tour. Cancellara dalla sua aveva una potenza inarrivabile, uno dei più straordinari trattoroni che io abbia visto correre, uno che - per dirlo con una battuta amara - oggi la Ineos ingaggerebbe a suon di milioni per poterlo mettere a tirare il gruppo a 80 chilometri dal traguardo.herbie ha scritto: ↑martedì 14 aprile 2020, 0:50 i confronti diretti con Cancellara, a dire il vero, sono almeno pari, se non con una prevalenza dello svizzero, che lo ha direttamente staccato in un Fiandre e una Roubaix, della stessa stagione. Certo, se diamo per scontato il motorino, allora parliamo d'altro.... ma per me il motorino non c'entra nulla.
Per rispondere ad eliacodogno però, a Boonen mancano almeno due Fiandre, quelli di Devolder. Quello di Hayman, parere mio, lo ha buttato via lui. Non c'entra la sorte, c'entra che tutti gli allunghi li ha fatti nel momento sbagliato, e secondo me non ha nemmeno valutato correttamente l'avversario meglio messo in quel momento. Non ha avuto la lucidità necessaria a concretizzare una vittoria che era ovviamente alla sua portata.
ma tornando a boonen, penso proprio che la straordinarietà di un atleta come cancellara contribuisca in maniera sensibile nel definire la grandezza di tommeke, così come a parti inverse è l'aver sconfitto boonen sul suo terreno ad innalzare il valore di cancellara. Dice bene chi fa notare la sfortuna di ballan (ma ci metterei pure pozzato, flecha e hushovd) ad essere finito in mezzo tra quei due, dove non c'era scampo di spuntarla.
riguardo al futuro prossimo: WvA e MvdP sono sicuramente i due maggiori candidati. tra i due direi più il primo per caratteristiche fisiche e soprattutto per "cultura" (ho l'impressione che mathieu su strada cercherà un palmares molto più ampio senza concentrarsi troppo su settimana santa e dintorni). non dimenticherei Teunissen per la roubaix e Asgreen per entrambe (mentre Pedersen lo vedo più tagliato per il fiandre), e aspettiamo Pidcock al varco. Ma il punto è che anche i fenomeni puri (come Wout e Mathieu) faranno molta molta molta molta molta molta fatica a mettere insieme una carriera come quella di Boonen sulle pietre, che è davvero qualcosa di assoluto nella storia di questo sport.