Nei panni di Vegni...

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato

Nei panni di Vegni...

Avreste agito come ha agito (accorciando la tappa e poi andandosi a lamentare in TV)
15
26%
Avreste detto: oggi la tappa si fa, 258 km, sotto l'acqua, e chi non vuole partire rimane a casa, DNS
39
67%
Avreste accorciato la tappa, concorde con le ragioni dei corridori
4
7%
 
Voti totali: 58

Bomby
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Nei panni di Vegni...

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Cosa avreste fatto voi nei panni di Vegni?


Merlozoro
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Re: Nei panni di Vegni...

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Se me lo dici a trenta minuti dalla partenza...la risposta è solo una...


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aitutaki1
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Re: Nei panni di Vegni...

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Ci sarebbe stata anche la 3 ma concordata la sera prima, qualche ragione possono averla anche i corridori se i tempi sono stati compressi
Quindi voto 2 , la 1 è da deboli o almeno non ti vai poi a lamentare in pubblico


Uguaglianza, Fratellanza e Tolleranza
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Dove ... Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti, alcuni hanno diritti e altri no.
Dove questo verbo attecchisce alla fine c'è il lager. (P. Levi)

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Tranchée d'Arenberg
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Re: Nei panni di Vegni...

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Merlozoro ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 20:49 Se me lo dici a trenta minuti dalla partenza...la risposta è solo una...
"non rompete i c......i, chi non vuole correre, se ne vada a casa"


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CicloSprint
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Re: Nei panni di Vegni...

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Vegni compare raramente sul tetto dell'Ammiraglia del Giro, i via volanti lì dà Allocchio, poi in tutto il Giro non ha mai visto una persona comparire sul tetto dell'ammiraglia del direttore di corsa, ai tempi di Torriani e Castellano, i direttori del Giro erano sempre presenti sui tetti delle ammiraglie.


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Maìno della Spinetta
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Re: Nei panni di Vegni...

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Vegni ha detto una cosa sbagliata: questo Giro c'è lo si ricorderà per questa buffonata. Ma va.... La tappa di Cancano è inamovibile, altroché


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Merlozoro
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Re: Nei panni di Vegni...

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 21:03
Merlozoro ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 20:49 Se me lo dici a trenta minuti dalla partenza...la risposta è solo una...
"non rompete i c......i, chi non vuole correre, se ne vada a casa"
Per me si.
La sera prima si può concordare tutto, visto lo spettacolo dello Stelvio...foglio firma e foto dei fans a Morbegno, partenza ritardata, chilometraggio ridotto e scampagnata tra amici; però ci sono sempre tempi e modi da rispettare.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Nei panni di Vegni...

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Merlozoro ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 21:23
Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 21:03
Merlozoro ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 20:49 Se me lo dici a trenta minuti dalla partenza...la risposta è solo una...
"non rompete i c......i, chi non vuole correre, se ne vada a casa"
Per me si.
La sera prima si può concordare tutto, visto lo spettacolo dello Stelvio...firma e foto dei fans a Morbegno, partenza ritardata, chilometraggio ridotto e scampagnata tra amici; però ci sono sempre tempi e modi da rispettare.
Siamo totalmente d'accordo. E ci vuole anche un motivo valido. Si concorda prima, si fa un comunicato e via. Quello di oggi è stato un tranello in cui Vegni è caduto in pieno.
Tra l'altro, la storia della votazione è bizzarra. 16 squadre su 20. Ma visto che Hansen è rappresentante dei corridori e non delle squadre, perché non si sono espressi i singoli corridori?


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qrier
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Re: Nei panni di Vegni...

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Manca l'opzione"annullamento della tappa".
Certo sarebbe stato ancora più triste ma forse avrebbe fatto riflettere di più i corridori della figuraccia.
Averla corsa anche se dimezzata ha un impatto diverso, tra l'altro non è stata noiosa.

Tra le 3 opzioni disponibili ho votato che avrei fatto come Vegni.

Questa vicenda si unisce al ritiro della Jumbo, alla proposta EF di finire il Giro dopo due settimane e alle lamentele di De Gendt. Troppe squadre hanno maltrattato il Giro, mando un abbraccio virtuale a Vegni per quello che ha dovuto sopportare ma nonostante tutto porterà il Giro di ottobre a finire a Milano, con una pandemia in corso, avendo fatto lo Stelvio e con una lotta fino all'ultimo.


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Seb
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Re: Nei panni di Vegni...

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Nella situazione che si era creata, penso che avrei fatto come Vegni. Annullare la tappa o cacciare fuori corse squadre intere sarebbe stata una brutta figura ancora peggiore e soprattutto sarebbe stato un qualcosa che sarebbe probabilmente rimasto per sempre ad identificare questo Giro; così invece una tappa c'è stata, e tra qualche anno ci si ricorderà a malapena che c'era stata una tappa accorciata


Arme
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Re: Nei panni di Vegni...

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ok, credo che col senno di poi avremmo tutti provato a fare questa scelta, visto che ora non puoi più rivendicare nulla (azioni legali? se hai acconsentito oramai è tardi). Credo proprio che col pugno duro nessuno avrebbe preso il via, ma si rischiava anche di fare incazzare tutto il gruppo e beccarsi proteste tipo piede in terra a 100 mt dal traguardo o tappa corsa a 20 km/h


giorgio ricci
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Re: Nei panni di Vegni...

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Mettere una tappa di 250 km dopo lo stelvio , ad ottobre , con la pioggia, era azzardato.
I corridori dovevano sollevare il problema prima, io da corridore avrei sollevato il problema prima .
All'ultimo momento è sbagliato, ma che dire . Gli scandali sono altri. Decisione discutibile ma non scandalosa.


Norman7
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Re: Nei panni di Vegni...

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Io sono dell'idea di Admin e Nino su smartcycling. Se Vegni voleva, aveva le leve per farli partire. Io penso al suo posto avrei proposto tappa dimezzata e premi dimizzati.


team opc
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Re: Nei panni di Vegni...

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Chi c'è c'è, chi non c'è DNS


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Visconte85
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Re: Nei panni di Vegni...

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ban per x ciclista stop
per 3 anni al giro non vieni


2022: Rund um Koln, Giro t.20, combinata giro
team opc
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Re: Nei panni di Vegni...

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Tra laltro Vegni deve fare anche gli interessi di chi aveva pagato per ospitare la tappa.
Sarei curioso di sapere come gli è arrivata l'idea di Abbiategrasso e del piazzale della Mivar del signor Vichi.
Sono nato li


lucks83
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Re: Nei panni di Vegni...

Messaggio da leggere da lucks83 »

Seb ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 22:19 Nella situazione che si era creata, penso che avrei fatto come Vegni. Annullare la tappa o cacciare fuori corse squadre intere sarebbe stata una brutta figura ancora peggiore e soprattutto sarebbe stato un qualcosa che sarebbe probabilmente rimasto per sempre ad identificare questo Giro; così invece una tappa c'è stata, e tra qualche anno ci si ricorderà a malapena che c'era stata una tappa accorciata
Già, Vegni è stato messo spalle al muro.
Come fai a dire vi caccio a calci dal Giro o annullo la tappa 20 minuti prima di partire, senza sapere che conseguenze ci saranno.
Se poi li obbighi a fare tutta la tappa e loro te la corrono a 20 all'ora che si fa?
Vegni per ora ha un obiettivo solo: arrivare a Milano.
Se vai al muro contro muro e cacci ancora tre o quattro squadre ribelli, rimarrai nella storia per essere arrivato a Milano con solo 60 corridori (che poi a me va anche bene, visto il livello di quelli che hanno rotto i coglioni).


driesciro
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Re: Nei panni di Vegni...

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Di sicuro non avrei fatto com Vegni. Fosse stato un maggior preavviso, avrei accorciato la tappa, altrimenti si parte e poi chi c'è c'è, chi non c'è DNS. Credete davvero che i Sunweb non sarebbero partiti con l'occasione di vincere un Giro.


schwoch83
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Re: Nei panni di Vegni...

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lucks83 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 0:32
Seb ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 22:19 Nella situazione che si era creata, penso che avrei fatto come Vegni. Annullare la tappa o cacciare fuori corse squadre intere sarebbe stata una brutta figura ancora peggiore e soprattutto sarebbe stato un qualcosa che sarebbe probabilmente rimasto per sempre ad identificare questo Giro; così invece una tappa c'è stata, e tra qualche anno ci si ricorderà a malapena che c'era stata una tappa accorciata
Già, Vegni è stato messo spalle al muro.
Come fai a dire vi caccio a calci dal Giro o annullo la tappa 20 minuti prima di partire, senza sapere che conseguenze ci saranno.
Se poi li obbighi a fare tutta la tappa e loro te la corrono a 20 all'ora che si fa?
Vegni per ora ha un obiettivo solo: arrivare a Milano.
Se vai al muro contro muro e cacci ancora tre o quattro squadre ribelli, rimarrai nella storia per essere arrivato a Milano con solo 60 corridori (che poi a me va anche bene, visto il livello di quelli che hanno rotto i coglioni).
Non doveva cacciare nessuno, doveva semplicemente spiegare al rappresentante del sindacato che la tappa era quella e ormai era tardi per cambiarla. L'uci sarebbe stata dalla sua parte, i tifosi anche, molti ds pure e anche alcuni corridori (se è vero quello che dicono). La figuraccia di non partire l'avrebbero fatta i ribelli, non lui. Anche giuridicamente avrebbe avuto piene ragioni per chiedere tutti i danni del caso.

Viceversa, come ho già scritto più volte, una volta che acconsenti all'accorciamento, stop, il caso lo devi chiudere per lo meno pubblicamente. Poi in privato fai quello che vuoi, ma agendo così stai solo facendo pubblicità negativa al giro. Se lui fosse andato in tv a sgonfiare il caso, non sarebbe montata tutta questa polemica con annessa pubblicità negativa. Se vai in TV a dire che il giro è rovinato, sei tu il primo a non fare il bene dell'evento che organizzi.


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Direzione01
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Re: Nei panni di Vegni...

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CicloSprint ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 21:12 Vegni compare raramente sul tetto dell'Ammiraglia del Giro, i via volanti lì dà Allocchio, poi in tutto il Giro non ha mai visto una persona comparire sul tetto dell'ammiraglia del direttore di corsa, ai tempi di Torriani e Castellano, i direttori del Giro erano sempre presenti sui tetti delle ammiraglie.
Visionario impellizzzieri adesso ti spiego come funziona.. :bici: . Non è più come una volta che c'era il patron unico, come Torriani e Castellano che davano il via... (e pure loro avevano collaboratori come Michelotti, Albani, Fini) e facevano l'arrivo in auto su tettuccio.... adesso il 'patron' non va in corsa per tutta la tappa, ma per un pezzo... e poi va all'arrivo ... Quando Zomegnan era direttore generale del Giro, Vegni stava in macchina, dava il via ecc ecc... poi quando Zom è stato rimosso e Vegni è diventato direttore la responsabilità della corsa è andata a Stefano Allocchio che la dirige con Raffaele Babini ed altri... le persone nell'ufficio di direzione sono tante... coi loro compiti... se poi non escono dal tettuccio e va beh , fa niente no?


driesciro
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Re: Nei panni di Vegni...

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schwoch83 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 1:05
lucks83 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 0:32
Seb ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 22:19 Nella situazione che si era creata, penso che avrei fatto come Vegni. Annullare la tappa o cacciare fuori corse squadre intere sarebbe stata una brutta figura ancora peggiore e soprattutto sarebbe stato un qualcosa che sarebbe probabilmente rimasto per sempre ad identificare questo Giro; così invece una tappa c'è stata, e tra qualche anno ci si ricorderà a malapena che c'era stata una tappa accorciata
Già, Vegni è stato messo spalle al muro.
Come fai a dire vi caccio a calci dal Giro o annullo la tappa 20 minuti prima di partire, senza sapere che conseguenze ci saranno.
Se poi li obbighi a fare tutta la tappa e loro te la corrono a 20 all'ora che si fa?
Vegni per ora ha un obiettivo solo: arrivare a Milano.
Se vai al muro contro muro e cacci ancora tre o quattro squadre ribelli, rimarrai nella storia per essere arrivato a Milano con solo 60 corridori (che poi a me va anche bene, visto il livello di quelli che hanno rotto i coglioni).
Non doveva cacciare nessuno, doveva semplicemente spiegare al rappresentante del sindacato che la tappa era quella e ormai era tardi per cambiarla. L'uci sarebbe stata dalla sua parte, i tifosi anche, molti ds pure e anche alcuni corridori (se è vero quello che dicono). La figuraccia di non partire l'avrebbero fatta i ribelli, non lui. Anche giuridicamente avrebbe avuto piene ragioni per chiedere tutti i danni del caso.

Viceversa, come ho già scritto più volte, una volta che acconsenti all'accorciamento, stop, il caso lo devi chiudere per lo meno pubblicamente. Poi in privato fai quello che vuoi, ma agendo così stai solo facendo pubblicità negativa al giro. Se lui fosse andato in tv a sgonfiare il caso, non sarebbe montata tutta questa polemica con annessa pubblicità negativa. Se vai in TV a dire che il giro è rovinato, sei tu il primo a non fare il bene dell'evento che organizzi.
Esattamente


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Maìno della Spinetta
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Re: Nei panni di Vegni...

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lucks83 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 0:32
Seb ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 22:19 Nella situazione che si era creata, penso che avrei fatto come Vegni. Annullare la tappa o cacciare fuori corse squadre intere sarebbe stata una brutta figura ancora peggiore e soprattutto sarebbe stato un qualcosa che sarebbe probabilmente rimasto per sempre ad identificare questo Giro; così invece una tappa c'è stata, e tra qualche anno ci si ricorderà a malapena che c'era stata una tappa accorciata
Già, Vegni è stato messo spalle al muro.
Come fai a dire vi caccio a calci dal Giro o annullo la tappa 20 minuti prima di partire, senza sapere che conseguenze ci saranno.
Se poi li obbighi a fare tutta la tappa e loro te la corrono a 20 all'ora che si fa?
Vegni per ora ha un obiettivo solo: arrivare a Milano.
Se vai al muro contro muro e cacci ancora tre o quattro squadre ribelli, rimarrai nella storia per essere arrivato a Milano con solo 60 corridori (che poi a me va anche bene, visto il livello di quelli che hanno rotto i coglioni).
Hanno scioperato. Non sono i primi né gli ultimi a farlo, ci ricorderemo di Cancano e non di Morbegno. Abbiamo gli elementi per dire se hanno fatto bene o male a scioperare, ma intanto è andata così. Vegni ha cercato di salvare capra e cavoli e come un bravo imprenditore è allibito a vedere i ciclisti fare gli schizzinosi, ben conscio del sacrifici che ha fatto e sta facendo per portare a casa una corsa col Covid.
Ha ragione quando dice: "le squadre chiudono, le corse saltano, gli sponsor scappano, e voi vi fate fermare dalla pioggia?"


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lucks83
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Re: Nei panni di Vegni...

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Maìno della Spinetta ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 4:01
lucks83 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 0:32
Seb ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 22:19 Nella situazione che si era creata, penso che avrei fatto come Vegni. Annullare la tappa o cacciare fuori corse squadre intere sarebbe stata una brutta figura ancora peggiore e soprattutto sarebbe stato un qualcosa che sarebbe probabilmente rimasto per sempre ad identificare questo Giro; così invece una tappa c'è stata, e tra qualche anno ci si ricorderà a malapena che c'era stata una tappa accorciata
Già, Vegni è stato messo spalle al muro.
Come fai a dire vi caccio a calci dal Giro o annullo la tappa 20 minuti prima di partire, senza sapere che conseguenze ci saranno.
Se poi li obbighi a fare tutta la tappa e loro te la corrono a 20 all'ora che si fa?
Vegni per ora ha un obiettivo solo: arrivare a Milano.
Se vai al muro contro muro e cacci ancora tre o quattro squadre ribelli, rimarrai nella storia per essere arrivato a Milano con solo 60 corridori (che poi a me va anche bene, visto il livello di quelli che hanno rotto i coglioni).
Hanno scioperato. Non sono i primi né gli ultimi a farlo, ci ricorderemo di Cancano e non di Morbegno. Abbiamo gli elementi per dire se hanno fatto bene o male a scioperare, ma intanto è andata così. Vegni ha cercato di salvare capra e cavoli e come un bravo imprenditore è allibito a vedere i ciclisti fare gli schizzinosi, ben conscio del sacrifici che ha fatto e sta facendo per portare a casa una corsa col Covid.
Ha ragione quando dice: "le squadre chiudono, le corse saltano, gli sponsor scappano, e voi vi fate fermare dalla pioggia?"
Verissimo, in fondo l'autogol i corridori se lo sono fatti da soli.
Perché il Giro si farà sempre, con Vegni o senza Vegni, con tappe di 200 e passa km anche nei prossimi anni.
Chi poi rischia di trovarsi senza lavoro è chi ieri ha scioperato per un po' d'acqua, non è un caso che tra molti che ieri sono andati in fuga ci sia stata gente che ancora è senza contratto per il prossimo anno.


sagittario1962
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Re: Nei panni di Vegni...

Messaggio da leggere da sagittario1962 »

Seb ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 22:19 Nella situazione che si era creata, penso che avrei fatto come Vegni. Annullare la tappa o cacciare fuori corse squadre intere sarebbe stata una brutta figura ancora peggiore e soprattutto sarebbe stato un qualcosa che sarebbe probabilmente rimasto per sempre ad identificare questo Giro; così invece una tappa c'è stata, e tra qualche anno ci si ricorderà a malapena che c'era stata una tappa accorciata
non cacciavi fuori intere squadre perchè tolto chi non aveva più interessi tipo lotto ag2r e qualche altra, le altre si presentavano, poi che durante la tappa si assisteva alla diaspora compreso congruo gruppetto ftm era quasi assicurato, ma a quel punto avrebbero sommato figura di merda su figura di merda.......


corsu anima e core corsu, anima e core corsu, corsu sempre di più
peek
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Re: Nei panni di Vegni...

Messaggio da leggere da peek »

Io nei panni di Vegni avrei cancellato la tappa per mal tempo.

Seguitemi.

Se davvero c'era il rischio che partissero in 50 (non ci credo, però è quello che dice Vegni e mi attengo alla sua versione se devo valutare il suo comportamento) non poteva correre questo rischio, sarebbe stato come buttare questo giro definitivamente nel cesso.

Cosa fare allora: inventarsi che effettivamente le condizioni meteo, le cavallette, le incursioni dei briganti padani o qualsiasi altro evento catastrofico rendeva impossibile svolgere la tappa. Peccato, pazienza, succede. Figura di merda? Sì, però non è il primo caso di tappe annullate ad minchiam con scuse più o meno raffazzonate.

Cosa ne sarebbe seguito? Insulti, lamentele, post indignati su cicloweb. E allora? Posso dire sticazzi?
Tra una settimana tutto sarebbe andato nel dimenticatoio.

Così facendo invece si è creato un danno irreparabile perché di fatto si è accorciata la tappa perché c'era chi non aveva voglia di correrla tutta. Si è creato un precedente pericoloso perché si sono alterati in modo del tutto arbitrario i patti che fondano una competizione sportiva e il tutto è stato visto da tutti in diretta.
E come dice Volpi (mi sembra sia stato lui), non è una cosa limitata a ieri, fosse stata una passerella milanese nella tappa finale con la riduzione di qualche giro del circuito forse sarebbe stato l'unico caso in qualche modo ammissibile. Così invece si è dato spazio di recupero a chi magari era al gancio, mentre si è tolto un vantaggio competitivo a chi può mettere in campo maggiori doti di recupero e magari è più debole su qualche aspetto.
Insomma, davvero la morte della competizione sportiva.

E aggiungo che ieri è terminata anche la storia del sindacato corridori, ammesso che ve ne sia mai stata una. Ieri qualcuno si è svegliato e ha detto: "Minkia 250 chilometri anche oggi, che palle ! E piove pure ! No, no, raga col cacchio che faccio tutta sta fatica: pronto sindacato?".
E il sindacato, che magari si distrae quando ci sono discese pericolose non messe in sicurezza, li ha difesi !

Se invece non mi attengo alla versione di Vegni credo invece avrei tirato la corda, sarebbero partiti, eccome se sarebbero partiti.


drake
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Iscritto il: sabato 13 luglio 2019, 14:38

Re: Nei panni di Vegni...

Messaggio da leggere da drake »

Non so, difficile rispondere senza avere idea di cosa c'è veramente dietro l'organizzazione di un grande giro e senza sapere a quali pressioni si è sottoposti e a quali conseguenze si va incontro. Avrei fatto quello che ha fatto, temo


fantoccio.tesina
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Iscritto il: lunedì 21 settembre 2020, 21:32

Re: Nei panni di Vegni...

Messaggio da leggere da fantoccio.tesina »

PREMESSA IMPORTANTE: io mi esprimo da totale incompetente in materia (ho iniziato a seguire il ciclismo da luglio di quest'anno), quindi non ho alcun tipo di pregiudizio (che sia positivo o negativo) su Vegni, che tra l'altro non avevo mai neanche sentito nominare. Sarebbe sempre il caso di analizzare i fatti senza pregiudizi, ma so che è nella natura umana farlo... io in questo caso sono avvantaggiato perchè, pur volendo, non potrei farlo! :D

La cosa su cui credo non ci siano dubbi è il fatto che Vegni si sia trovato a gestire una situazione molto spinosa senza tempo sufficiente per poter mediare o trovare soluzioni alternative. Purtroppo è palese che, in tutti gli sport, la componente economica (sponsor, diritti tv, ecc..) la faccia da padrone, quindi è impossibile per chiunque prendere decisioni a cuor leggero e, soprattutto, senza subire alcun condizionamento.
Io penso che Vegni si sia comportato nella maniera giusta, in questo modo ha accontentato i "dissidenti" e ha accontentato le TV e gli sponsor; purtroppo è triste ammettere che i tifosi a bordo strada sono considerati l'ultima ruota del carro, perchè non portano direttamente soldi nelle tasche del circus, e posso immaginare la delusione di chi aspettava di vedere il passaggio del Giro davanti casa.
Aggiungo anche che Vegni, sempre secondo me, ha fatto bene a sfogarsi in tv, e questo era necessario perchè era giusto che tutti sapessero le dinamiche di questa decisione e che lui non fosse assolutamente d'accordo, ma che si è visto costretto per tutte le ripercussioni che avrebbero potuto esserci.
Ho letto che in tantissimi si sono lamentati del fatto che Vegni si sia messo a 90° di fronte a questa situazione... beh, avrei voluto vedere queste persone al posto di Vegni, a fare muro contro muro contro i ciclisti e probabilmente le squadre, a vedere una tappa in mondovisione con degli handicap assicurati (ciclisti non partenti? gruppo a passo d'uomo?), a dover pensare alle ripercussioni di sponsor e tv, eventualmente anche per il prossimo Giro.
Anche io sono dell'idea che il Giro sia stato "maltrattato" quest'anno, in più occasioni, e agendo di pancia e senza condizionamenti avrei sicuramente mandato a casa tutti i ciclisti e le squadre "dissidenti"
Ragionare da casa, senza pressioni di alcun tipo, è sicuramente più semplice; è un concetto scontatissimo, inattaccabile, sentito e risentito, però sembra che qualcuno non lo abbia ancora "fatto suo" ;)


Mr. MM
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Re: Nei panni di Vegni...

Messaggio da leggere da Mr. MM »

Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 21:27
Merlozoro ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 21:23
Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 21:03

"non rompete i c......i, chi non vuole correre, se ne vada a casa"
Per me si.
La sera prima si può concordare tutto, visto lo spettacolo dello Stelvio...firma e foto dei fans a Morbegno, partenza ritardata, chilometraggio ridotto e scampagnata tra amici; però ci sono sempre tempi e modi da rispettare.
Siamo totalmente d'accordo. E ci vuole anche un motivo valido. Si concorda prima, si fa un comunicato e via. Quello di oggi è stato un tranello in cui Vegni è caduto in pieno.
Tra l'altro, la storia della votazione è bizzarra. 16 squadre su 20. Ma visto che Hansen è rappresentante dei corridori e non delle squadre, perché non si sono espressi i singoli corridori?
Magari un giorno scopriremo che non erano 16 squadre, ma almeno un corridore di 16 squadre...


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Seb
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Re: Nei panni di Vegni...

Messaggio da leggere da Seb »

Mr. MM ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:29 Magari un giorno scopriremo che non erano 16 squadre, ma almeno un corridore di 16 squadre...
Ma quello lo sappiamo già sostanzialmente: un corridore in rappresentanza di ogni squadra


massiminozippy
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Re: Nei panni di Vegni...

Messaggio da leggere da massiminozippy »

Vegni ha ragionato e agito per priorità, quasi sicuramente consultandosi con i capi di RCS e degli sponsors principali.
La priorità era ed è di far arrivare il giro integro a Milano.
E pur di far in modo che ciò avvenga, Vegni sarebbe disposto a tagliarsi le palle e il pisello, figuriamoci se non fosse stato disposto a tagliare parte di una tappa che non aveva troppo da aggiungere nell'economia generale della corsa...


Mad
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Re: Nei panni di Vegni...

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Alla fine tutti hanno salvato capra e cavoli: i corridori hanno avuto l'accorciamento desiderato ( se non da tutti, dai più) e le colpe se le sta prendendo uno di quelli che nel 2021 andrà a fare altro ( Hansen), Vegni ha fatto la voce grossa ed è riuscito a prendere i complimenti per aver risolto velocemente questa situazione, i giornali e le televisioni hanno avuto del materiale per tenere viva una giornata che sarebbe stata interlocutoria.

Alla fine ha fatto bene Vegni a fare la sfuriata? Credo proprio di si, anche se le "minacce" dubito fortemente che si tramuteranno in qualcosa di concreto, anche perché i team non tutelati, cioè le squadre professional, mi sembra che si siano regolarmente schierati al via...


Mr. MM
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Re: Nei panni di Vegni...

Messaggio da leggere da Mr. MM »

Seb ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:55
Mr. MM ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:29 Magari un giorno scopriremo che non erano 16 squadre, ma almeno un corridore di 16 squadre...
Ma quello lo sappiamo già sostanzialmente: un corridore in rappresentanza di ogni squadra
Non intendevo in quel senso.


Basso
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Re: Nei panni di Vegni...

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Come da titolo. Nei panni di Vegni, che fareste? http://www.cicloweb.it/2020/10/27/parol ... o-ditalia/


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Nei panni di Vegni...

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Basso ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 10:48 Come da titolo. Nei panni di Vegni, che fareste? http://www.cicloweb.it/2020/10/27/parol ... o-ditalia/
Non ha tutti i torti. La Jumbo se ne è andata via dopo la positività di Kruijswijk. Sarebbero dovuti restare al Giro probabilmente senza ambizioni e hanno preferito anticipare le vacanza. C'è stata un'altra squadra rimasta senza capitano dopo 2 giorni per un episiodio di pura sfortuna e che si è saputa reinventare un Giro vincendo 7 tappe e la maglia rosa. La Sunweb ha perso Matthews eppure è riuscita a concludere il Giro senza ulteriori casi positivi e con 2 uomini sul podio.

Se una squadra può abbandonare in blocco in questo modo, allora perchè Vegni non può dire: l'anno prossimo state a casa? E' chiaro che nessuno metterà in discussione la licenza WT della Jumbo. Però una sanzione non sarebbe sbagliata.


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Re: Nei panni di Vegni...

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 10:59
Basso ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 10:48 Come da titolo. Nei panni di Vegni, che fareste? http://www.cicloweb.it/2020/10/27/parol ... o-ditalia/
Non ha tutti i torti. La Jumbo se ne è andata via dopo la positività di Kruijswijk. Sarebbero dovuti restare al Giro probabilmente senza ambizioni e hanno preferito anticipare le vacanza. C'è stata un'altra squadra rimasta senza capitano dopo 2 giorni per un episiodio di pura sfortuna e che si è saputa reinventare un Giro vincendo 7 tappe e la maglia rosa. La Sunweb ha perso Matthews eppure è riuscita a concludere il Giro senza ulteriori casi positivi e con 2 uomini sul podio.

Se una squadra può abbandonare in blocco in questo modo, allora perchè Vegni non può dire: l'anno prossimo state a casa? E' chiaro che nessuno metterà in discussione la licenza WT della Jumbo. Però una sanzione non sarebbe sbagliata.
qualcosa mi sfugge perchè tra le squadre più scassamaroni se non sbaglio c'è stata anche la lotto e la ag2r, la ef a parte la sparata di vaughters (tr l'altro seguita dai soliti me a ne saievo n'belin detta alla ligure da parte degli altri ds) non mi sembra che abbia fatto altro ..... sulla jumbo concordo in pieno, e cmq forse per vegni è stato meglio che se ne siano andati...... qualcosa mi fa pensare che se fossero rimasti avrebbero creato problemi a ripetizione.......


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Re: Nei panni di Vegni...

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Basso ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 10:48 Come da titolo. Nei panni di Vegni, che fareste? http://www.cicloweb.it/2020/10/27/parol ... o-ditalia/
Mi sembra una posizione giusta quella di RCS e Vegni.
Compreso il punto sul sindacato.
Purtroppo ho paura che in questo braccio di ferro RCS e Vegni abbiano poca forza.


La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
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Re: Nei panni di Vegni...

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sagittario1962 ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 11:15 qualcosa mi sfugge perchè tra le squadre più scassamaroni se non sbaglio c'è stata anche la lotto e la ag2r, la ef a parte la sparata di vaughters (tr l'altro seguita dai soliti me a ne saievo n'belin detta alla ligure da parte degli altri ds) non mi sembra che abbia fatto altro ..... sulla jumbo concordo in pieno, e cmq forse per vegni è stato meglio che se ne siano andati...... qualcosa mi fa pensare che se fossero rimasti avrebbero creato problemi a ripetizione.......
La AG2R e la Lotto non hanno effettuato alcun passo ufficiale, solamente dichiarazioni di corridori - nel caso della Lotto, all'insaputa della dirigenza.

La EF, invece, ha mandato un documento ufficiale all'UCI (con in copia RCS e le altre squadre). Una lettera firmata da Jonathan Vaughters (team manager), Mary Wittenberg (presidente del team), Charles Wegelius (direttore sportivo responsabile) e Kevin Sprouse (responsabile dello staff medico), tutti assenti dalla carovana, in cui si menzionano
- «a clearly compromised bubble» (una bolla chiaramente compromessa)
- «for the health and safety of riders, staff, and the communities through which we race, we recommend that the Giro be stopped early» (per la salute e la sicurezza di corridori, staff e le comunità attraversate dalla corsa, raccomandiamo che il Giro termini in anticipo)
- «We believe it would be better for the Giro and the UCI World Tour should this be done in a systematic, holistic way versus a chaotic withdrawal on a team by team basis. The second rest day seems a natural break in the race to declare winners and a successful 2020 Giro d’Italia» (crediamo che sia meglio per il Giro e per il World Tour che lo stop venga effettuato in maniera sistematica e globale piuttosto che in un ritiro caotico di squadra per squadra. Il secondo giorno di riposo sembra il momento giusto per dichiarare i vincitori e un riuscito Giro d'Italia 2020)

Se ti pare una semplice sparata :)


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Re: Nei panni di Vegni...

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Krisper ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 11:35
Basso ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 10:48 Come da titolo. Nei panni di Vegni, che fareste? http://www.cicloweb.it/2020/10/27/parol ... o-ditalia/
Mi sembra una posizione giusta quella di RCS e Vegni.
Compreso il punto sul sindacato.
Purtroppo ho paura che in questo braccio di ferro RCS e Vegni abbiano poca forza.
Io penso il contrario: dubito che ad A.S.O. sia piacuto il "volo del gabbiano" di Tony Martin durante la prima tappa del Tour. Probabilmente non sarà piacuto troppo né alle aziende Jumbo e Visma.
Ultima modifica di Slegar il martedì 27 ottobre 2020, 11:42, modificato 1 volta in totale.


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Re: Nei panni di Vegni...

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Basso ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 11:38
sagittario1962 ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 11:15 qualcosa mi sfugge perchè tra le squadre più scassamaroni se non sbaglio c'è stata anche la lotto e la ag2r, la ef a parte la sparata di vaughters (tr l'altro seguita dai soliti me a ne saievo n'belin detta alla ligure da parte degli altri ds) non mi sembra che abbia fatto altro ..... sulla jumbo concordo in pieno, e cmq forse per vegni è stato meglio che se ne siano andati...... qualcosa mi fa pensare che se fossero rimasti avrebbero creato problemi a ripetizione.......
La AG2R e la Lotto non hanno effettuato alcun passo ufficiale, solamente dichiarazioni di corridori - nel caso della Lotto, all'insaputa della dirigenza.

La EF, invece, ha mandato un documento ufficiale all'UCI (con in copia RCS e le altre squadre). Una lettera firmata da Jonathan Vaughters (team manager), Mary Wittenberg (presidente del team), Charles Wegelius (direttore sportivo responsabile) e Kevin Sprouse (responsabile dello staff medico), tutti assenti dalla carovana, in cui si menzionano
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- «We believe it would be better for the Giro and the UCI World Tour should this be done in a systematic, holistic way versus a chaotic withdrawal on a team by team basis. The second rest day seems a natural break in the race to declare winners and a successful 2020 Giro d’Italia» (crediamo che sia meglio per il Giro e per il World Tour che lo stop venga effettuato in maniera sistematica e globale piuttosto che in un ritiro caotico di squadra per squadra. Il secondo giorno di riposo sembra il momento giusto per dichiarare i vincitori e un riuscito Giro d'Italia 2020)

Se ti pare una semplice sparata :)
Dovrebbero chiedere scusa. Se la bolla fosse stata così compromessa non si sarebbe arrivati a fine Giro con una mezza manciata di positivi. Una boutade degna di Jonathan Vaughters.


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Re: Nei panni di Vegni...

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Slegar ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 11:40
Krisper ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 11:35
Basso ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 10:48 Come da titolo. Nei panni di Vegni, che fareste? http://www.cicloweb.it/2020/10/27/parol ... o-ditalia/
Mi sembra una posizione giusta quella di RCS e Vegni.
Compreso il punto sul sindacato.
Purtroppo ho paura che in questo braccio di ferro RCS e Vegni abbiano poca forza.
Io penso il contrario: dubito che ad A.S.O. sia piacuto il "volo del gabbiano" di Tony Martin durante la prima tappa del Tour.
Credi che un'eventuale convergenza di interessi tra ASO e RCS possa sortire effetti nei confronti di un modo arrogante di fare da parte della Jumbo?


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Re: Nei panni di Vegni...

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Vegni dice una cazzata enorme: "I corridori devono avere un sindacato che li aiuti e che non faccia solo battaglie ad oltranza"
Lui è una controparte del sindacato, non ha alcun senso che dica come un sindacato dovrebbe comportarsi (per fare comodo a lui, NdR).
Sul "bisogna esporsi", da sempre è chi ha meno da perdere che può permettersi il lusso di esporsi. Ancor più in un settore dove eventuali "rappresentanti sindacali" non hanno la protezione che c'è in azienda (dove pure...).
Visto il linciaggio che c'è stato dopo, capisco ancora di più il comportamento dei corridori di mandare avanti Hansen.

Sulla EF ha ragione, chiedere di chiudere una corsa con una settimana di anticipo è una dichiarazione lesiva del Giro.

Sulla Jumbo, nel merito ha straragione ma non so quanto sia sanzionabile il suo comportamento. Le squadre, da regolamento WT, hanno il dovere di presentarsi alla partenza. Sul successivo ritiro dei corridori non penso ci sia alcun regolamento che limita tale possibilità.


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Re: Nei panni di Vegni...

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Slegar ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 11:40 Io penso il contrario: dubito che ad A.S.O. sia piacuto il "volo del gabbiano" di Tony Martin durante la prima tappa del Tour. Probabilmente non sarà piacuto troppo né alle aziende Jumbo e Visma.
Volo del gabbiano? Intendi quando è andato in testa a rallentare il gruppo?


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Re: Nei panni di Vegni...

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 11:41
Slegar ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 11:40
Krisper ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 11:35

Mi sembra una posizione giusta quella di RCS e Vegni.
Compreso il punto sul sindacato.
Purtroppo ho paura che in questo braccio di ferro RCS e Vegni abbiano poca forza.
Io penso il contrario: dubito che ad A.S.O. sia piacuto il "volo del gabbiano" di Tony Martin durante la prima tappa del Tour.
Credi che un'eventuale convergenza di interessi tra ASO e RCS possa sortire effetti nei confronti di un modo arrogante di fare da parte della Jumbo?
Delle squadre, ma anche dei "califfi" all'interno del gruppo.
cassius ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 11:52 Vegni dice una cazzata enorme: "I corridori devono avere un sindacato che li aiuti e che non faccia solo battaglie ad oltranza"
Lui è una controparte del sindacato, non ha alcun senso che dica come un sindacato dovrebbe comportarsi (per fare comodo a lui, NdR).
Sul "bisogna esporsi", da sempre è chi ha meno da perdere che può permettersi il lusso di esporsi. Ancor più in un settore dove eventuali "rappresentanti sindacali" non hanno la protezione che c'è in azienda (dove pure...).
Visto il linciaggio che c'è stato dopo, capisco ancora di più il comportamento dei corridori di mandare avanti Hansen.
Invece ha ragione, perché gli organizzatori non hanno bisogno di carne da macello che ogni tanto si svegliano dal letargo. Un sindacato organizzato potrebbe muovere dei rilievi sul percorso di un grande giro parecchi mesi prima dello svolgimento, così da porre le neccesarie modifiche.


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Re: Nei panni di Vegni...

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Slegar ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 12:07
cassius ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 11:52 Vegni dice una cazzata enorme: "I corridori devono avere un sindacato che li aiuti e che non faccia solo battaglie ad oltranza"
Lui è una controparte del sindacato, non ha alcun senso che dica come un sindacato dovrebbe comportarsi (per fare comodo a lui, NdR).
Sul "bisogna esporsi", da sempre è chi ha meno da perdere che può permettersi il lusso di esporsi. Ancor più in un settore dove eventuali "rappresentanti sindacali" non hanno la protezione che c'è in azienda (dove pure...).
Visto il linciaggio che c'è stato dopo, capisco ancora di più il comportamento dei corridori di mandare avanti Hansen.
Invece ha ragione, perché gli organizzatori non hanno bisogno di carne da macello che ogni tanto si svegliano dal letargo. Un sindacato organizzato potrebbe muovere dei rilievi sul percorso di un grande giro parecchi mesi prima dello svolgimento, così da porre le neccesarie modifiche.
Concordo, ogni controparte ha bisogno che le altre controparti, con cui si deve confrontare, si pongano in modo serio e corretto.


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Re: Nei panni di Vegni...

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Krisper ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 11:35
Basso ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 10:48 Come da titolo. Nei panni di Vegni, che fareste? http://www.cicloweb.it/2020/10/27/parol ... o-ditalia/
Mi sembra una posizione giusta quella di RCS e Vegni.
Compreso il punto sul sindacato.
Purtroppo ho paura che in questo braccio di ferro RCS e Vegni abbiano poca forza.
Condivido in toto.

Intervengo, colpevolmente in ritardo, anche in merito alla questione della tappa incriminata.
Io credo che non possiamo analizzare tutto sempre in modo freddo e distaccato, come se il Giro fosse soltanto un business. Vegni si è trovato messo spalle al muro, a 30 minuti dalla partenza, in un Giro già molto problematico per il Covid, con alcune squadre che avevano fatto casino in precedenza e la paura di non arrivare a Milano.
La sua scelta è stata conservativa, figlia della situazione molto particolare venuta a crearsi quest'anno.
Mi viene da pensare che nel 2019 i corridori non avrebbero avuto nemmeno il coraggio di chiedere il taglio, avrebbero conosciuto la risposta di Vegni.
Non sto giustificando, probabilmente ha sbagliato ad andare imbestialisto in tv, ancora a caldo con il rischio di straparlare, però dico che ne comprendo le motivazioni.


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Re: Nei panni di Vegni...

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cassius ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 11:52 Vegni dice una cazzata enorme: "I corridori devono avere un sindacato che li aiuti e che non faccia solo battaglie ad oltranza"
Lui è una controparte del sindacato, non ha alcun senso che dica come un sindacato dovrebbe comportarsi (per fare comodo a lui, NdR).
Sul "bisogna esporsi", da sempre è chi ha meno da perdere che può permettersi il lusso di esporsi. Ancor più in un settore dove eventuali "rappresentanti sindacali" non hanno la protezione che c'è in azienda (dove pure...).
Visto il linciaggio che c'è stato dopo, capisco ancora di più il comportamento dei corridori di mandare avanti Hansen.
Il linciaggio non mi pare ci sia stato. I corridori si sono beccati giustamente il malconento di tanti perchè hanno agito in modo subdolo e vile. Si sono comportati come si faceva all'epoca del Liceo quando c'era poca voglia di entrare a fare lezione o a farsi interrogare dal prof di Filosofia. Una ragazzata.

Per il resto, sulla questione sindacato mi trovi abbastanza d'accordo. Non è Vegni che deve dire come deve essere o come non deve essere strutturato il sindacato. E non è lui che deve dire se le proteste si fanno nei palazzi o negli uffici. Ci sono state tante occasioni negli ultimi 20 anni in cui i corridori avrebbero fatto bene a scioperare anche ad oltranza e invece niente.

Il problema è che tantissime volte sono stati zitti a subire, poi dal nulla l'unica volta in cui il CPA s'è fatto vivo è stato venerdì scorso per combattere una battaglia ridicola, facendo una grande figuraccia.
Ad esempio il giorno dopo l'orrendo incidente di cui è stato vittima Jakobsen al Tour de Pologne, sono partiti tutti e si è lasciata tutta la colpa sulle spalle del povero Groenewegen. Mi pare che in casi come quello ci fossero gli estremi per prendere le transenne, sbarrare la strada e scioperare ad oltranza. Il CPA dov'era?

Alla fine proprio alla luce di quanto ho appena scritto, il sindacato andrebbe rifatto daccapo, ma non nel senso che intende Vegni..


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Re: Nei panni di Vegni...

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"Si deve ricostruire il rapporto tra team e ciclisti. I corridori devono avere un sindacato che li aiuti e che non faccia solo battaglie ad oltranza. I ragazzi sono persone intelligenti, c’è bisogno di cambiare idea di sindacato, più attuale. Le lotte si fanno nei palazzi, non nelle strade. E bisogna esporsi: il fatto che abbiano mandato avanti un corridore all’ultima gara (Adam Hansen) la dice tutta."

Non mi pare che detti le linee guida di come come debba essere un sindacato "più attuale".

Esprime delle critiche al CPA attuale, che tutti bene o male abbiamo fatto da giorni.

Poi ovviamente Vegni è la "confindustria" e non la CGIL.

Mi sembra si guardi il dito e non la luna.
Manca una cultura sindacale, non solo nello sport purtroppo, e politica.

Morbegno non lo ricorderemo come presa di "coscienza di classe" da parte dei corridori!


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Re: Nei panni di Vegni...

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Ha ragione anche che le lotte vanno fatte nei palazzi e non per strada.
La lotta che devono fare i corridori è ad esempio quella di avere delle linee guida sulla sicurezza degli arrivi per evitare situazioni come al Giro di Polonia, ma sono cose che vanno fatte prima per prevenire, richiedendo che tali linee guida siano innanzitutto stese e poi applicate, non il giorno dopo che capita la quasi tragedia (che poi non hanno fatto nemmeno quello).


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Re: Nei panni di Vegni...

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Krisper ha scritto: martedì 27 ottobre 2020, 12:35 "Si deve ricostruire il rapporto tra team e ciclisti. I corridori devono avere un sindacato che li aiuti e che non faccia solo battaglie ad oltranza. I ragazzi sono persone intelligenti, c’è bisogno di cambiare idea di sindacato, più attuale. Le lotte si fanno nei palazzi, non nelle strade. E bisogna esporsi: il fatto che abbiano mandato avanti un corridore all’ultima gara (Adam Hansen) la dice tutta."

Non mi pare che detti le linee guida di come come debba essere un sindacato "più attuale".

Esprime delle critiche al CPA attuale, che tutti bene o male abbiamo fatto da giorni.

Poi ovviamente Vegni è la "confindustria" e non la CGIL.

Mi sembra si guardi il dito e non la luna.
Manca una cultura sindacale, non solo nello sport purtroppo, e politica.

Morbegno non lo ricorderemo come presa di "coscienza di classe" da parte dei corridori!
Ma su quwsto siamo d'accordo. Il sindacato fa una bella figura se porta avanti battaglie serie in difesa dei corridori. Per contro fa delle figure pessime se si fa vedere una volta ogni 100 anni e per una cazzata..
Quello che non mi paice è il discorso "le lotte si fanno nei palazzi". Non è semrpe così, non lo è necessariamente. Confindustria vorrebbe sempre che le lotte sindacali siano placide e non rumorose...


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Re: Nei panni di Vegni...

Messaggio da leggere da Bomby »

Una protesta spontanea, magari organizzata dal sindacato, andava fatta al Polonia dopo la caduta di Jacobsen, o magari dopo che Wackermann è stato steso da una transenna al Giro (non si è ancora ben capito come). Non per protestare contro una tappa lunga e corsa in un giorno di pioggia, eventi ampiamente prevedibili, con motivazioni un filo campate per aria (a 13° con l'acqua c'è freddo: ok, non è caldo, ma il freddo è altra cosa) . Mi possono anche dire che non sapevano che i trasferimenti sarebbero stati lunghi e onerosi, ma la cosa mi fa un po' ridere: si aspettavano di trovare l'hotel sul cucuzzolo della montagna? Non ci voleva Nostradamus per prevedere che ci sarebbe stato un trasferimento piuttosto lungo, indipendentemente dall'hotel che sarebbe stato assegnato alla squadra.


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