Cthulhu ha scritto: ↑giovedì 12 novembre 2020, 20:14
La leggo solo ora, scusa.
Rispondo: avete fatto campagna elettorale per l'avversario di Di Rocco.
Nulla di male, ma non siete neutrali.
Lo pensavi già da tempo, anche nel momento in cui non c'erano presunte campagne elettorali, dato che l'appunto lo muovesti mesi fa, quando si parlava della transennatura di Molino de' Torti.
Cthulhu ha scritto: ↑martedì 24 marzo 2020, 18:07
Io non credo che UCI e FCI abbiano tutto questo potere e si debbano prendere le responsabilità pure delle transenne.
Questo sito è molto interessante, ma non è neutrale.
Chi lo gestisce non è super-partes.
DI Rocco ha i suoi difetti, ma non prendo per oro colato quello che scrive un suo ben noto avversario politico. Che ha la tendenza ad attaccarsi a tutto. A volte anche agli specchi.
Ad esempio per anni ha dato la colpa a Di Rocco degli scarsi risultati della pista. Ora che la pista va bene ed è vincente non gli da nessun merito.
Spero tu abbia seguito la vicenda di Iannelli, e che sia pronto a mettere la mano sul fuoco in merito alla terzietà della FCI nel caso in esame. Ci sarebbero giusto quella ventina di elementi a smentire la cosa, ma si può sempre far finta di non vederli.
Io sarei pure pronto a riconoscere meriti e quant'altro a Di Rocco, ma non è colpa mia se fa sempre di tutto per confermare il male che penso di lui.
Riguardo alla pista di cui si parlava in quel post di marzo, faccio uno sforzo per non definirlo colpo di fortuna, ma diciamo che ha avuto un gran fiuto nel capire che Marco Villa sarebbe diventato un bravissimo commissario tecnico. È stato in quel caso un ottimo talent scout, gliene do atto.
Ciononostante, i risultati in pista arrivano non tanto "grazie a", quanto "nonostante" la Federazione. Un solo velodromo coperto in Italia, peraltro messo in cantiere prima che lui divenisse presidente, e nei successivi 15 anni non c'è stato il modo di realizzarne un altro... sul settore velocità stendiamo il classico velo.
Più in generale, è il concetto di immutabilità delle cose a urtarmi in maniera particolare. Che ci sia un dirigente che è lì a far le cose come le faceva 40 anni fa, con i medesimi metodi, sarà mica un bene per il movimento ciclistico? E bada che fummo contenti della sua elezione e lo appoggiammo senz'altro nel primo quadriennio di presidenza. Non ci fu certo pregiudizio nei suoi confronti.