cassius ha scritto: ↑venerdì 8 gennaio 2021, 7:31
Abruzzese ha scritto: ↑giovedì 7 gennaio 2021, 18:33
Seb ha scritto: ↑giovedì 7 gennaio 2021, 18:24
Beh, ad oggi non c'è nessuna ragione logica o accettabile per capire l'eventuale presenza di Aru al Mondiale
Seb non hai capito il mio discorso: c'è gente che scrive e parla a cazzo sempre e comunque, su qualsiasi argomento. Pensi che tutti i discorsi che si stanno facendo sul perché Scotti lo voglia e sul perché Fabio sia tornato a fare ciclocross quest'inverno certa gente se li ponga? Per questi Aru è un ciclista di merda a prescindere, non gli importa provare a capire. Loro aspettano solo quel giorno e i giorni in cui prenderà minuti in salita su strada per godere, senza avere uno straccio di spirito critico.
Il mio discorso verte su quello, perché comunque in questo thread almeno qualche domanda ce la stiamo facendo.
Dalla schadenfreude anti-Aru (che purtroppo abbonda) al pietismo nei suoi confronti c'è un ampio spettro di sentimenti tra cui il mio.
Tifare per un Fabio Aru ai mondiali tende abbastanza al pietismo.
Se venisse convocato in Nazionale, ciò avverrebbe senza una reale motivazione agonistica. E le convocazioni in Nazionale vanno fatte solo con quella motivazione. Ci può essere la "scommessa" di prendere un atleta grande in una disciplina ma un po' da vedere nell'altra (Sagan alle olimpiadi...) ma qui abbiamo un atleta che in 4-5 gare ha già mostrato che ci sono N italiani che vanno più forte di lui. Già storsi il naso 21 anni fa quando Pantani andò alle olimpiadi di Sidney, in un momento in cui gente da corse di 1 giorno forte ne avevamo da vendere e da appendere. Già lì qualcuno blaterava di "recuperare l'uomo" e vaccate simili.
Se Aru fosse anche convocato "in più", sebbene parliamo di una squadra dove non abbiamo certo possibili medagliati, faremmo la solita operazione all'italiana dove ci sono figli e figliastri.
Il bene di Fabio Aru, a mio avviso, è nutrire aspettative realistiche su di lui. È smettere di fargli interviste tutti i momenti in cui gli si chiede tutti i momenti se e come tornerà quello di una volta (sogno il giorno che Aru risponda come il macellaio dei meme: "ma io che ca..o ne so? scusi").
È per questo che io, e credo diversi altri, speravamo che facesse un anno in una Professional. Meno hype, meno pressioni, abbassare l'asticella (cosa che purtroppo nel salto in alto o con l'asta non si può fare, ma nel ciclismo sí) per piazzare un pallino in mezzo a troppe x.
Cassius ma infatti quella è un'analisi che io stesso ho già fatto e ti ho detto anche chi sarebbero gli atleti che verrebbero convocati se tutta questa storia non fosse esistita (a questi ti posso aggiungere pure Filippo Fontana, altro giovane di prospettiva, e Nadir Colledani ma per loro credo che sorga lo stesso problema dei fratelli Braidot e, in parte, di Bertolini già da qualche anno: la preparazione per la stagione di Mountain Bike, per la quale hanno sacrificato notevolmente il cross in questi anni).
Il punto è questo (e qui facciamo una considerazione tra il romantico e il pragmatico): se Fausto Scotti avesse avuto - mettiamo caso - Bertolini, Dorigoni, i fratelli Braidot e Colledani tutti al massimo della forma e tutti reduci da un inverno crossistico completo, ossia reduci anche da varie presenze in CdM e in Superprestige, credi che tutta questa vicenda si sarebbe generata? Scotti davvero (a meno di contrasti e fratture insanabili con un qualche corridore) si sarebbe privato di un corridore da top 15-20 per far correre Aru a questo mondiale? Se la mettiamo sotto questo profilo io fatico a crederlo e purtroppo questo...non so come vogliamo chiamarlo...regalo? Trovata? Arrogarsi una buona parte di merito nel rilancio dell'atleta? Fatto sta che, appunto, questo è possibile perché salvo uno o forse due corridori, nessuno dei nostri ha la possibilità di ottenere un piazzamento d'avanguardia.
Quindi, il sostanziale ragionamento è: "Che me frega di Cominelli o dei Samparisi, che tanto non se l'incula nessuno. Me porto al mondiale Aru, così me pijo i meriti di tutta sta storia e in più garantisco pure l'attenzione mediatica sulla nostra nazionale, sull'evento e non ultimo me stesso". Detta in maniera parecchio rozza ma la questione la si legge così e ovviamente, se tutti i posti a disposizione dovessero essere sfruttati (perché non è nemmeno detto) chi resterà escluso dalle convocazioni ovviamente si sentirà totalmente in diritto di fare polemica perché il posto gli è stato tolto con un criterio assolutamente non meritocratico.
A questo punto, vedendo l'ultimo paragrafo che hai scritto, ti faccio questa domanda: alla luce di tutto questo, il ritorno di Aru al ciclocross lo vedi realmente come un bagno d'umiltà, ossia un voler tornare a respirare un certo ambiente, facendo fatica e divertendosi oppure lo vedi come un qualcosa di costruito perfettamente ad arte, che quindi alla fine di tutto finirà col fargli più male che bene, anche in tema di "visibilità" ?
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"