cassius ha scritto: ↑martedì 13 aprile 2021, 17:56
Oude Kwaremont ha scritto: ↑martedì 13 aprile 2021, 17:32
La medicina come qualsiasi attività umana è fallibile, ma questo, per quanto non occorra mai dimenticarsi che gli errori, i tentativi e i progressi della scienza hanno il loro lascito di morti, è pacifico e per certi aspetti necessario.
Quello che io contesto è (scusate la banalità dei termini) che l' asservimento al capitale degli ultimi decenni ne ha fatto diventare una versione annacquata nella migliore delle ipotesi, e una degenerazione nella peggiore.
Ma più che insistere a spiegare, vorrei citare due testi: uno di Erich Fromm, "I cosiddetti sani", e "Pensare la scienza" di autori vari.
Li cito non soltanto perchè spiegano meglio cosa voglio dire, ma per sottolineare che queste cose sono state colte e spiegate prima e meglio di me da gente più in gamba.
"Negli ultimi decenni" intendi quegli ultimi decenni in cui l'aspettativa di vita è cresciuta a dismisura, vero?
In cui un 70enne medio ha la condizione fisica che una volta aveva un 55enne se andava bene, vero?
In qualsiasi campo della medicina sono stati fatti dei progressi enormi, che si traducono in due parole semplici semplici: STIAMO MEGLIO.
Questo andrebbe chiesto a quegli anziani (fra cui mio nonno materno) che hanno passato gli ultimi 10 - 20 anni della loro vita, per metà in ospedale, l' altra metà chiusi in casa pieni di acciacchi e disturbi vari, impossibilitati persino ad uscire di casa per fare una passeggiata.
Tu scambi la durata della vita (la "quantità") per "qualità", e dai per scontato che l' aumento della vita corrisponda in automatico al suo miglioramento.
Il resto lo affido ad un articolo di Vincenzo Polizzi, che secondo me spiega bene cosa intendo
"Davvero la Medicina Moderna ha allungato la Vita Umana ?
"L'allungamento della vita di cui tanto si parla, che sarebbe da attribuire alla scienza, non corrisponde alla realtà dei fatti.
Ho letto in un post che i nostri avi erano falcidiati dalle malattie. Invece oggi, tutti in salute fino a 90 anni?
Le principali cause di morte oggi sono cardiopatie, cancro e diabete. Oggi si muore di questo e precocemente.
Molti sono scollati dalla realtà, vivono in un mondo dove la durata della vita si è allungata e dove le malattie cronico degenerative che stanno decimando la popolazione mondiale, si "curano".
Tra parenti, amici e conoscenti, ho perso il conto di chi a 50-60 anni ha lasciato coniugi e figli e se n'è andato prematuramente all'altro mondo.
Solo chi sopravvive ha la fortuna di campare fino a 80 anni. Ma come? A che prezzo? Abbiamo una popolazione terapizzata a vita, bisognosa di assistenza sanitaria, che passa gli ultimi 10 o 20 anni della propria esistenza a prendere farmaci e a subire operazioni chirurgiche.
Non è affatto vero che è aumentata la durata della vita, o almeno non in modo naturale: la vita è stata allungata artificialmente, con uno stato di salute generale della popolazione mondiale pessimo.
Ho letto in un post che gli antichi greci morivano a 30-40 anni, ma non è affatto vero. La vita media era bassa perché era alta la mortalità infantile e la popolazione veniva falcidiata in guerra. Pariamo di "media".
Degli antichi greci di cui conosciamo per certo le date di nascita e di morte, sappiamo che sono vissuti chi 70, chi 80, chi 90 anni.
Socrate è morto a 70 anni condannato a morte per le sue idee, e non era certo prossimo alla dipartita, tutt'altro, era ancora nel pieno delle sue forze e della sua attività.
Molti imperatori romani sono sono morti giovani perché assassinati, suicidi o morti in battaglia, ma chi ha avuto la fortuna di morire di "morte naturale" (termine ormai desueto e diventato incomprensibile alle nuove generazioni) è vissuto quanto gli antichi greci.
Ecco un breve campionario che ho trovato su Wikipedia. Riporto la durata della vita di alcuni tra filosofi e imperatori vissuti 2000-2400 anni fa:
Sofocle 90
Platone 80
Plutarco 80
Aristotele 62
Plotino 67
Socrate 70 (condannato a morte)
Critone 90
Diogene di Sinope 89
Seneca 69
Vespasiano 70
Settimio severo 65
O gli imperatori e i filosofi erano esentati dal morire a 40 anni, o forse dobbiamo rivedere le nostre posizioni sulla durata della vita.
Certo, c'è anche chi è morto a 50 anni e chi a 60, ma per la maggior parte ho riscontrato una lunga vita. Affermare che si moriva a 30-40 non è corretto.
Se all'epoca, coloro che sopravvivevano alla nascita, alla guerra e agli assassini, vivevano fino a 80 anni senza assistenza medica, e oggi chi sopravvive a cardiopatie, cancro e diabete arriva a 80 anni grazie all'assistenza sanitaria, allora non è vero che la vita si è allungata.
Senza assistenza, contando solo sulle proprie forze, quale sarebbe la durata della vita oggi? Difficile dirlo, ma quello che è certo è che sarebbe più bassa.
Allora ben venga la medicina se è in grado di allungare la vita artificialmente, verrebbe da dire. Ma perché 2400 anni fa si viveva a lungo senza assistenza? Cosa è cambiato?
Forse perché i nostri avi mangiavano tanta frutta e vegetali crudi? Forse perché non mangiavano cibi sintetici, industriali e di scarso valore nutrizionale? Forse perché avevano un sistema immunitario efficiente e tanto gli bastava?
Si, oggi c'è l'inquinamento. Ma di tutta l'avanzata inarrestabile di cardiopatie, cancro, diabete, Alzheimer, leucemie, linfomi, artriti, sclerosi multipla, celiachia, allergie, fegati ingrossati, tiroidi e tonsille malfunzionanti, non sembra che la scienza ci abbia fornito una giustificazione convencente.
Forse è il caso di fare qualche riflessione.
E intanto qui c'è chi trova la vera guarigione semplicemente cambiando alimentazione.
Naturalmente con la disapprovazione dell'ambiente medico, perché le nostre guarigioni non sono approvate dalla scienza; non puoi permetterti il lusso di guarire senza il nulla osta, e devi perire a norma di legge.
La vita si è allungata? Se c'è una cosa che si è allungata, quella è la degenza. Non mi sembra un gran bel risultato.
Giovani studenti che siete venuti a farci visita, sarete i degenti di domani.
Pensateci."