sceriffo ha scritto: ↑domenica 23 maggio 2021, 18:11
Il Giro sta diventando una palla pazzesca con queste fughe che lasciano puntualmente andare a 10/15 minuti. Ne va dello spettacolo e dell'interesse.
Io credo che debbano trovare una formula che scongiuri questa monotonia
Il festival della fuga sta stufando anche me.
Qualche giorno fa anch'io mi interrogavo su questo tema, ma credo di essere giunto ad una conclusione.
Mancano gli uomini da classiche, che nei gt si trasformano in cacciatori di tappe. Quest'anno moltissime formazioni son venute al Giro con ambizioni di classifica, altre con un valido sprinter, nessuna con un uomo top delle classiche collinari. E se nel Giro vi sono tappe come: Canale, Guardia Sanframodi, Motalcino(anche se la terrei a parte), Bagno di Romagna, Gorizia, Stradella allora è evidente che in queste frazioni si crea un vuoto di potere in gruppo: nessuno ha l'interesse o le possibilità di tenere chiusa la tappa. Tra velocisti e scalatori manca un'intera categoria di interessati alle singole tappe. Infine osserverei anche come, nelle frazioni di montagna conclusesi con l'arrivo della fuga come Ascoli e Zoncolan siano mancate 2 squadre che potenzialmente avrebbero avuto la vittoria di tappa come obiettivo: la fortissima Bahrain per il forfait di Landa (e poi di altri membri) e la BikeExchange, che nel 2018 non esitò a giganteggiare con Yates, che quest'anno, anche alla luce di sue recenti dichiarazioni, dovrebbe aver avuto qualche problema nella prima parte di Giro. Mettiamoci pure la Dsm con il duo Bardet-Hindley da cui ci si aspettava di più. Per via del livello medio più alto, poi, il livello delle fughe è sempre piuttosto buono, e le squadre, mettendo un Arndt, Oliveira, Mollema o Honorè si sentono tranquille e non avendo uomini più adatti in gruppo su cui fare la corsa, lasciano fare.