galliano ha scritto: ↑lunedì 24 maggio 2021, 21:39
Erinnerung ha scritto: ↑lunedì 24 maggio 2021, 16:30
Una delle poche domandi decenti che ho sentito fare ad ADS: qual è il confine del correre in sicurezza? Perché sennò diventa un altro sport..
Esattamente... Se 4 gradi con un po' di pioggia a 2000 m non vanno bene allora è finita la storia delle Dolomiti al Giro... Corriamo solo sugli Appennini e al Sud, che poi non ci sarebbe niente di male a cercare tapponi anche al sud ma non è questo il punto...
Vegni forse ingenuo.. Forse troppo buono, non l'ho capito.
Vegni è semplicemente nel ruolo sbagliato.
Mi pare che i percorsi (piano A) li sappia disegnare bene e quello dovrebbe essere il suo ruolo, invece non è adatto a fare il direttore del Giro. Lì ci vuole una figura più autorevole che si faccia rispettare dai corridori, che li metta di fronte alle loro responsabilità. Invece lui ha ceduto al ricatto ancora prima che lo mettessero in atto.
C'è un parte di gruppo che non punta alla CG e nemmeno alla tappa, questa maggioranza silenziosa è quella che probabilmente non ha voglia di fare la tappa, ma molto probabilmente sono pure delle banderuole che difficilmente saprebbero mantenere dei propositi bellicosi se affrontati con la dovuta fermezza.
Qui non si tratta di essere dei fasci ma di non farsi prendere per i fondelli da chi punta solo a scansare le salite.
Diciamo che non potevi scriverla meglio. Io dico che Vegni è bravo nel disegnare. In questi anni raramente ci siamo lamentati del percorso. Personalmente ho storto il naso raramente perchè bisogna dire che ha messo in piedi delle edizioni del Giro veramente belle. Quest'anno nulla da ridire sul percorso (anche se qualche km di crono in più ci stava). La terza settimana era veramente bella e sono stato tra quelli che non si è lamentato neanche del fatto che il tappone cadesse di lunedì. Va benissimo, purchè sia disegnato bene e su questo non ci sono dubbi. La tappa odierna era veramente bella.
Però, diamine, come direttore è veramente una frana. E' da anni che ne combina di tutti i colori: le bandiere rosse scendendo dallo Stelvio con Quintana che ne approffitta e va a vincere il Giro a Valmartello; l'arrivo di tappa della Tirreno a Monte San Vicino; la tappa di Morbegno sabotata ancora non si sa perchè; la frazione odierna che è stata uno scempio...e ne ho dimenticata qualcuna.
I corridori sanno che è debole caratterialmente e lo prendono per il culo. Il copione messo in atto a Morbegno, quando non si capì mai fino in fondo chi voleva accorciare la corsa e chi invece avrebbe corso normalmente, è stato ripetuto pari pari oggi.
Qualcuno dice: "lo hanno ricattato, avrebbero fatto uno sciopero". E sticazzi. Scioperando, invece di arrivare alle 5 sarebbero arrivati alle 9 di sera, tutto a discapito di loro stessi. Lo avrebbero fatto davvero? Certo che no, non sarebbe mai successo perchè come dici tu,tra quelli che hanno rotto i coglioni, sicuramente ci sarebbero state tante banderuole che al primo scatto avrebbero iniziato a pedalre come dei dannati.
Il problema è che Vegni si dimostra sempre più debole: quella parte dei corridori che non ne vuole sapere di farsi il tappone, se ne è accorta da tempo, sa che alle prime pressioni Vegni cede come un pollo. Il giorno dopo la presentazione del prossimo Giro, potremmo subito lanciare il sondaggio su quale tappa salterà.
ps: non si tratta di essere 'fasci'. Figurati se uno come me potrebbe mai esserlo. Si tratta di rispettare questo sport, la sua storia, la sua epica. Ma in quale altro sport gli atleti si alzano la mattina e dicono che una maratona deve concludersi al km 25, che una partita di calcio deve finire dopo 60 minuti o che un match di basket deve durare due quarti?
Io ho 35 anni, non sono un matusalemme, eppure mi ricordo che un Giro o un Tour di quando ero piccolo erano lunghi 3800/3900 km. Ora siamo sotto i 3500/3400. Se neanche questo ciclismo 'edulcorato' va più bene, allora diciamo che questo sport è diventato troppo pericoloso ed anacronistico. E chiudiamola qui. Tanto prima o poi faremo questa fine.