luketaro ha scritto: ↑venerdì 6 agosto 2021, 20:17
Gimbatbu ha scritto: ↑venerdì 6 agosto 2021, 17:20
Evidentemente il nuoto concede margini di recupero superiori, che io ricordi solo Juantorena osò affrontare tre turni di 400 e 800, ma stiamo parlando di un fenomeno assoluto. In teoria un velocista della pista potrebbe vincere velocità singola e a squadre e il keyrin, ma non si cimenterebbe anche nell' inseguimento o nell' omnium. Una volta erano plurimedagliati i ginnasti, ma anche qui adesso gli specializzati battono i polivalenti. Il nuoto ha troppe gare : inutili i 50 m, l' obbrobrio delle staffette miste miste ( anche nell' atletica ) gli 800 (maschi e femmine) e la 4 X 200. D' altronde se ci vogliamo parametrare all' atletica i 100 al equivalgono al giro di pista, i 200 agli 800, i 400 ai 1500 e i1500 ai 5000. Gli 800 sono un ibrido.
Da persona poco esperta di atletica mi domando perché i centisti non competono anche nel salto in lungo e nel triplo: le qualità fisiche necessarie dovrebbero essere sovrapponibili.
Ante-scriptum: Azz, ho scritto le stesse cose degli altri, ma ho perso tempo per tentare di analizzare meglio alcuni alcuni aspetti...
Be’, la sovrapposizione c’è stata a lungo, almeno tra 100/200 e lungo, e non a caso ci sono state un paio di “leggende” olimpiche (vabbe’, per me una e mezza...
), ed un talento sprecato in casa nostra. Il triplo però direi di no, troppa tecnica sottesa, ed infatti anche col lungo ci sono state sovrapposizioni saltuarie e mai devastanti in entrambe le discipline (oddio, quando si scrivono queste cose a memoria si rischia sempre, ma anche ripensandoci non mi pare proprio...
).
Colpa della specializzazione, che, nuoto a parte, sembra farla sempre più da padrona, anche perché per eccellere in una specialità gli sforzi o il talento necessario sembrano essersi sempre più alzati di livello. Direi un livellamento in alto, a cui abbiamo assistito negli ultimi decenni nel ciclismo. Anche se poi i “fenomeni” polivalenti sono sempre possibili, e proprio nel ciclismo c’è qualche avvisaglia di ritorno, se non già sicurezza.
Comunque, my 2 cents anche sulla proliferazione di gare in alcuni sport: secondo me c’entra qualcosa, magari un minimo, pure la sacrosanta parità di genere. Nel nuoto faccio in tempo a ricordare i 400 come max per le Sciure, ed i 1500 nell’atletica, senza contare alcuni concorsi (martello solo maschile, come l’asta, ed ora sempre a memoria non ricordo se il triplo non sia anch’esso conquista recente delle Sciure).
La storia degli 800/1500 nel nuoto secondo me ha solo questa ragione principale: col tempo si era arrivati agli 800 per le donne, che gli umarelli non disputavano. Quando le Sciure sono passate ai 1500, tenendosi gli 800, perché i masculi dovevano vivere cotanta ingiustizia?
Scherzi a parte, c’è di mezzo la storia, con cui bisogna fare i conti sempre, e con equilibrio. L’importante è proprio non buttare via a casaccio discipline nobilissime (esempi già fatti, in diversi sport), per poi assistere a quasi-doppioni, anche ma non solo negli sport che necessitavano di rinfoltire il parco-gare.