herbie ha scritto: ↑giovedì 2 settembre 2021, 18:46
nibali-san baronto ha scritto: ↑giovedì 2 settembre 2021, 17:53
dietzen ha scritto: ↑giovedì 2 settembre 2021, 17:43
"si sa che le grandi pendenze non fanno grandi distacchi".
seguirà dibattito.
Secondo me per oggi c'è un errore di fondo: il Gamoniteiro non è una salita come l'Angliru o lo Zoncolan; è ripido, ma la pendenza è distribuita su tutta la salita ed offre punti per rilanciare. Su Eurosport (Contador compreso) hanno raccontato che superava più volte il 20%, ma non è vero. La massima era del 17 proprio sul traguardo.
Il punto è che su una salita come questa non aveva alcun senso stare a ruota, soprattutto con il passo blando che scandiva la Bahrain. Se Lopez avesse fatto quello che ha fatto De la Cruz, probabilmente sarebbero volati minuti.
Io sono sempre stato d'accordo con quella frase, ma secondo me oggi non si applica.
con "quella frase" io non sono d'accordo, perchè se è vero che su quelle pendenze il tenere a vista l'avversario aiuta, è anche vero che si va a disinnescare l'aiuto che danno i rapporti corti, riportando il ciclismo ad una dimensione più antica e più foriera di sforzi intensi e alla lunga, logoranti.
Se la salita con pendenze monstre è 6 km. fatti una volta in tutta la corsa ovviamente l'effetto esaurimento fisico non funziona. Se ci sono quelle pendenze una tappa sì e una no per tratti di una certa lunghezza, secondo me alla fine riemergerebbero le dinamiche del ciclismo antico. Inoltre non funziona molto il "trenino", sull'Angliru.
Con tutto questo, sono perfettamente d'accordo con quanto dici sulla salita. La punta massima (la mia è una valutazione a occhio, ma il 20% anche per come ci pedalano i corridori, lo vedi), forse era su quella ampia curva in vista dello striscione dell'ultimo km, ma stava abbastanza sotto il 20. Inoltre come dici tu era una pendenza meno concentrata in lunghi tratti micidiali. Come salita era più dura ma non molto dissimile dal finale dei Lagos de Covadonga.
Vado un attimo OT perché questo è un dibattito che merita sempre rispetto e mi sembra giusto risponderti.
Diciamo che concordo in parte con quello che dici, ma per ottenere l'annullamento dei trenini non serve arrivare alla rampa di garage. Quello che voglio dire è che un Colle dell'Agnello od uno Stelvio bastano per far saltare in aria trenini. E infatti la salita di oggi somigliava molto di più al tratto duro dell'Agnello che allo Zoncolan.
In parte ti sei risposto da solo, il tratto duro dell'Angliru e qurllo duro dello Zoncolan da Ovaro sono praticamente corrispondenti ai 6 km che citi e non bastano.
E poi ricordati sempre il fattore velocità: sullo Zoncolan o sull'Angliru in un ciclismo così equilibrato non puoi fare la differenza, perché è una sfida per la sopravvivenza. Sullo Stelvio, se salti per aria, chi ti sta davanti spinge e scava distacchi.
Il motivo per cui questo quesito non troverà mai risposta è che non ci sono occasioni di dimostrarlo. Fino a quando solo il Giro proporrà qualche tappone come si deve, si continuerà a pensare che servono le pendenze per scavare distacchi. Se un giorno il Tour si deciderà a mettere in fila delle montagne come si deve, vedrai che sarà facilmente dimostrabile il contrario. Già quest'anno abbiamo visto quello che ha fatto Pogacar a Le Grand Bornand, approfittando di due tappe (Le Creusot e proprio Le Grand Bornand) corse in modo battagliero, che hanno portato tutti all'esaurimento del serbatoio. Il Col de Romme è impegnativo, ma va poco oltre il 10%. La pendenza per così dire perfetta per fare la differenza.