Ecco su questo mi trovi d accordo
Mi sembra stia facendo come la precedente
Male
Ecco su questo mi trovi d accordo
SiSlegar ha scritto: ↑martedì 28 dicembre 2021, 18:59 Non mi vorrei sbagliare, ma il Giro Ciclistico d'Italia (denominazione ufficiale del Giro dilettanti, Baby, Bio e U23) è di proprietà della Federazione Ciclistica Italiana che dietro ad un pagamento di un contributo lo fa organizzare ad altri, visto che la FCI non è in grado di sostenere l'organizzazione.
Bè, ma Cassani ha capacità enormi, riuscirà certamente a trovare la soluzioneudra ha scritto: ↑martedì 28 dicembre 2021, 20:07 Ma è evidente che Dagnoni voglia fare terra bruciata attorno a Cassani, d'altronde c'è lui dietro agli organizzatori del Giro U23 e alle corse ExtraGiro.
Ci credo che c'erano dei favoritismi, d'altronde se non metteva mano lui il calendario U23 in termini di corse a tappe era a terra.
Sarà molto difficile che elementi della squadra destinata a fare il giro U23 facciano anche la AIR, dubito fortemente che una squadra Continental dia la priorità a quest'ultima, se poi ha anche degli Elite...
Esatto..
Bardiani Continental? Non esiste, almeno per ora. Pellizzari e Pinarello sono professionisti a tutti gli effetti con il loro bel contratto biennale (probabilmente al minimo salariale di € 32.100,00):nibali-san baronto ha scritto: ↑mercoledì 29 dicembre 2021, 11:01 D'altronde avrete visto tutti l'inutile polemica sugli U23 del primo anno presi dalla Bardiani Continental che non possono correre tra i professionisti: la scoperta dell'acqua calda. "Grande scoop! La federazione minaccia: Pellizzari e Pinarello non possono passare professionisti!" Ma guardate che non l'ha mai voluto nessuno. Pure un muro aveva capito che avrebbero corso solo tra i dilettanti. Praticamente una Federazione "in un tripudio di tromboni con la tovaglia sulle mani e le mani sulle gioie" (la rima del poeta era un'altra...)
Se ci fai caso, tutti quelli che fanno parte della formazione Continental stanno nella Professional al momento. Non solo: nessuna formazione continental è ancora presente nel database. La Bardiani costruirà un vivaio connesso alla stessa società e lo userà per far correre quella che è stata presentata come formazione continental. La Uno-X credo sia nella medesima situazione da un punto di vista di tesseramenti.Slegar ha scritto: ↑mercoledì 29 dicembre 2021, 19:33Bardiani Continental? Non esiste, almeno per ora. Pellizzari e Pinarello sono professionisti a tutti gli effetti con il loro bel contratto biennale (probabilmente al minimo salariale di € 32.100,00):nibali-san baronto ha scritto: ↑mercoledì 29 dicembre 2021, 11:01 D'altronde avrete visto tutti l'inutile polemica sugli U23 del primo anno presi dalla Bardiani Continental che non possono correre tra i professionisti: la scoperta dell'acqua calda. "Grande scoop! La federazione minaccia: Pellizzari e Pinarello non possono passare professionisti!" Ma guardate che non l'ha mai voluto nessuno. Pure un muro aveva capito che avrebbero corso solo tra i dilettanti. Praticamente una Federazione "in un tripudio di tromboni con la tovaglia sulle mani e le mani sulle gioie" (la rima del poeta era un'altra...)
https://www.uci.org/team-details/17204
Allora inizia col vietare ai primo anno under di correre con i pronibali-san baronto ha scritto: ↑mercoledì 29 dicembre 2021, 19:45 . Ovviamente approfitto per ribadire una cosa che ho sempre detto, ovvero che secondo me è giustissimo che la FCI vieti il passaggio diretto al professionismo. Il punto è che qui nessuno aveva intenzione di scavalcare il regolamento nazionale.
Ma è quello che volevo dire prima, forse spiegandomi male. Io parto dal presupposto che il cuscinetto di un anno sia corretto, ma sicuramente l'attuazione di questo concetto va migliorato.Winter ha scritto: ↑mercoledì 29 dicembre 2021, 21:08Allora inizia col vietare ai primo anno under di correre con i pronibali-san baronto ha scritto: ↑mercoledì 29 dicembre 2021, 19:45 . Ovviamente approfitto per ribadire una cosa che ho sempre detto, ovvero che secondo me è giustissimo che la FCI vieti il passaggio diretto al professionismo. Il punto è che qui nessuno aveva intenzione di scavalcare il regolamento nazionale.
Se è continental (una delle tante schifezze della precedente disastrosa gestione) va bene.. se professional no..
E cosa cambia?
https://firstcycling.com/m/rider.php?r= ... y=2021#all
https://firstcycling.com/m/rider.php?r= ... y=2021#all
Balestra..
Laigueglia ritirato
Larciano ritirato
Coppi e bartali ritirato
Appennino ritirato
Lugano ritirato
Veneto ritirato
Utilissimo
Evito di entrare nel merito di casi specifici perché si aprirebbe un mondo di cui parlare per ore. Però resta il fatto che in Italia c'è una buona fetta di addetti ai lavori che non si sa adeguare ai cambiamenti. Lo si vede nelle piccole cose (tutte regolarmente archiviate con il demenziale "abbiamo sempre fatto così") come nelle più grandi. L'approccio semplicistico di interpretare la situazione attuale come una semplice sostituzione delle U23 a favore delle Continental ha portato alla nascita di situazioni in cui si è preso la licenza Continental solo per fingersi professionisti, senza rendersi conto che non erano professionali (l'aforisma del secolo ). Mi viene a mente un caso analogo, quello di corse Juniores e U23 che si fanno inserire nel calendario nazionale, anziché regionale, pensando che sia sufficiente per accrescere il prestigio (ovviamente non parlo del 2021 che è stato un anno particolare). Poi invece ci vanno le solite squadre e per di più ridotte in numero perché il regolamento prevede limitazioni: così partono in 3 gatti e viene una ciofeca. La butto proprio sulla satira... al ciclismo manca qualche neurone.Winter ha scritto: ↑mercoledì 29 dicembre 2021, 21:55 Il problema è che corrono solo o quasi gare pro
Che siano .1 o .2
Così non aiuti a formare un corridore
Ricordo il miglior junior italiano di qualche anno fa
Passa ad una continental
Il primo anno.. corre poco e solo gare pro
Ritirandosi diverse volte
Il resto nell anonimato
Il 2020 altra continental..con in più il covid..
Sempre anonimato
Concordo sulla tua ultima frase
Il problema di quasi tutte le continental è che dovrebbero formare i corridori..
Ma invece fanno attività professionistica con budget da squadre u23 (e con corridori non pronti)
Una volta per correre tra i pro bisognava avere un tot numero di punti..
Adesso nulla
Qualcosa non va
Diciamo che poni un problema vero, ma anche qui andrebbe analizzato caso per caso. Dato che fai riferimento agli elite-sc bisognerebbe in realtà capire che i problemi di quei ragazzi (che poi hanno una manciata di anni più di me, quindi ce li ho nel cuore) non si risolvono facendo firmare un altro anno di contratto in una squadra che non li paga. Anzi si peggiora la situazione. Ad una certa fetta di corridori che passano i 23 anni bisognerebbe spiegare che non possono puntare tutto sul ciclismo, perché fuori c'è un mondo crudele in cui devono trovare un posto di lavoro.Leonardo Civitella ha scritto: ↑mercoledì 29 dicembre 2021, 23:27 Ultimamente mi sembra che si voglia tirar fuori un numero di polemiche notevole pur di non parlare di un problema assolutamente imperante. Da sabato prossimo vi saranno ufficialmente 19 professionisti appiedati.(Chiedo venia se nella lista dovessi aver lasciato qualche ragazzo già accasato.)
Attilio Viviani (1996)
...
Domenico Pozzovivo
In un ciclismo che guarda sempre più ai corridori come meri numeri, istituzioni come la FCI dovrebbero far di tutto pur di salvare qualche carriera. Ah no vero, mi pare ovvio che gli elite senza contratto debbano esser trattati come appestati da confinare.
Ecco questo è un argomento che debbo dire mi sta cuore, seppur non viva nel mondo del ciclismo e dello sport in generale. Praticamente è un problema comune a tutti gli sport italiani. Probabilmente oserei dire sia un fenomeno, quello della mancanza d'istruzione fra gli sportivi di talune discipline, frutto di un retaggio e di una cultura dell'insegnamento abbastanza retrograda. Vale a dire di una cultura scolastica che pone lo sport come un mero nemico della formazione, credo che questo tu lo sappia meglio di me. Dunque nell'odierna situazione scolastica credo sia anche complicato pretendere che i ragazzi si sobbarchino una summa di sacrifici imponente. E quindi si ritrovano a scegliere fra la scuola e lo sport. Lo sport è uno specchietto per le allodole, fatto di bravi mecenati che più che buoni consiglieri sono prettamente dei buoni venditori. Proprio in questa faglia si dovrebbe intromettere il lavoro delle federazioni, un po' come avviene da anni ad altre latitudini. Eppure per salvaguardare gli interessi dei "vecchi" non ci si interviene.nibali-san baronto ha scritto: ↑mercoledì 29 dicembre 2021, 23:48
Diciamo che poni un problema vero, ma anche qui andrebbe analizzato caso per caso. Dato che fai riferimento agli elite-sc bisognerebbe in realtà capire che i problemi di quei ragazzi (che poi hanno una manciata di anni più di me, quindi ce li ho nel cuore) non si risolvono facendo firmare un altro anno di contratto in una squadra che non li paga. Anzi si peggiora la situazione. Ad una certa fetta di corridori che passano i 23 anni bisognerebbe spiegare che non possono puntare tutto sul ciclismo, perché fuori c'è un mondo crudele in cui devono trovare un posto di lavoro.
Qui la situazione si fa scomodaLeonardo Civitella ha scritto: ↑giovedì 30 dicembre 2021, 0:17 Ps: Che tu sappia nel ciclismo "vissuto" si parla di tali tematiche oppure si vive di mera illusione? Si può muovere qualcosa secondo te? Debbo dire che mi sarei anche stufato di vedere like di ciclisti ai post di Salvini
Però devi anche capire che lui viene da un mondo completamente diverso: come ragioneresti se le uniche gare nel calendario fossero esclusivamente regionali tranne una gara secca di coppa delle nazioni ( da fare con il club), più europei e mondiali da fare solo con la nazionale? Col tempo capirà che non può funzionare come nel femminile. Aggiungo che da un lato potrebbe anche fregarsene, alla fine è l'unico col contratto non a termine.nibali-san baronto ha scritto: ↑mercoledì 29 dicembre 2021, 11:01
La nuova governance si è divertita a demolire una delle cose che funzionava meglio (il settore tecnico, appunto) mentre ha lasciato tutti gli altri problemi al suo posto. In qualità del mio ruolo fuori da Cicloweb ho partecipato ad un incontro tra tecnici toscani (allievi\juniores) e dirigenti nazionali (juniores). Sono rimasto esterrefatto dalla totale assenza di consapevolezza di come funzionino le categorie di base, anche, ahimé, dallo stesso Salvoldi. Sentirsi dire che le squadre devono conoscere il calendario degli appuntamenti della nazionale per predisporre gli obiettivi ai propri atleti è una roba surreale. Nel 2021 non si è ancora capito che il 95% degli juniores e il 100% degli allievi corrono tutte le domeniche per vincere. Anche perché non si capisce quale obiettivo mi debba porre. Se non è convocato dalla nazionale o dalla rappresentativa regionale un atleta toscano non può partecipare a nessuna corsa a tappe: può giusto fare una manciata di corse nazionali ed internazionali. Dovrei incentrare la stagione su un successo in una corsa vagamente importante di cui poi non si ricorderà niente nessuno? Siamo alla follia.
Io non ce l'ho con Salvoldi. Ce l'ho con chi l'ha spostato senza ponderare elementi così banali. Anche perché al Centro Studi fanno gli stessi ragionamenti, quindi Salvoldi o lo capisce da solo oppure non glielo insegna nessuno.Mad ha scritto: ↑giovedì 30 dicembre 2021, 22:02Però devi anche capire che lui viene da un mondo completamente diverso: come ragioneresti se le uniche gare nel calendario fossero esclusivamente regionali tranne una gara secca di coppa delle nazioni ( da fare con il club), più europei e mondiali da fare solo con la nazionale? Col tempo capirà che non può funzionare come nel femminile. Aggiungo che da un lato potrebbe anche fregarsene, alla fine è l'unico col contratto non a termine.nibali-san baronto ha scritto: ↑mercoledì 29 dicembre 2021, 11:01
La nuova governance si è divertita a demolire una delle cose che funzionava meglio (il settore tecnico, appunto) mentre ha lasciato tutti gli altri problemi al suo posto. In qualità del mio ruolo fuori da Cicloweb ho partecipato ad un incontro tra tecnici toscani (allievi\juniores) e dirigenti nazionali (juniores). Sono rimasto esterrefatto dalla totale assenza di consapevolezza di come funzionino le categorie di base, anche, ahimé, dallo stesso Salvoldi. Sentirsi dire che le squadre devono conoscere il calendario degli appuntamenti della nazionale per predisporre gli obiettivi ai propri atleti è una roba surreale. Nel 2021 non si è ancora capito che il 95% degli juniores e il 100% degli allievi corrono tutte le domeniche per vincere. Anche perché non si capisce quale obiettivo mi debba porre. Se non è convocato dalla nazionale o dalla rappresentativa regionale un atleta toscano non può partecipare a nessuna corsa a tappe: può giusto fare una manciata di corse nazionali ed internazionali. Dovrei incentrare la stagione su un successo in una corsa vagamente importante di cui poi non si ricorderà niente nessuno? Siamo alla follia.
Solidarietà massima, carissimo - spero di cuore che dalle ceneri rinasca un bel progetto. Anche se professional. Anche con 2828 sponsor addosso. Anche se in tanti su CW lo potrebbero criticare senza sapere che fatica si fa a fare quadrate tutto.
Cvd, non esisterà una Bardiani continental:nibali-san baronto ha scritto: ↑mercoledì 29 dicembre 2021, 19:45Se ci fai caso, tutti quelli che fanno parte della formazione Continental stanno nella Professional al momento. Non solo: nessuna formazione continental è ancora presente nel database. La Bardiani costruirà un vivaio connesso alla stessa società e lo userà per far correre quella che è stata presentata come formazione continental. La Uno-X credo sia nella medesima situazione da un punto di vista di tesseramenti.Slegar ha scritto: ↑mercoledì 29 dicembre 2021, 19:33Bardiani Continental? Non esiste, almeno per ora. Pellizzari e Pinarello sono professionisti a tutti gli effetti con il loro bel contratto biennale (probabilmente al minimo salariale di € 32.100,00):nibali-san baronto ha scritto: ↑mercoledì 29 dicembre 2021, 11:01 D'altronde avrete visto tutti l'inutile polemica sugli U23 del primo anno presi dalla Bardiani Continental che non possono correre tra i professionisti: la scoperta dell'acqua calda. "Grande scoop! La federazione minaccia: Pellizzari e Pinarello non possono passare professionisti!" Ma guardate che non l'ha mai voluto nessuno. Pure un muro aveva capito che avrebbero corso solo tra i dilettanti. Praticamente una Federazione "in un tripudio di tromboni con la tovaglia sulle mani e le mani sulle gioie" (la rima del poeta era un'altra...)
https://www.uci.org/team-details/17204
In sintesi non conta per cosa sono tesserato, ma a quali corse prendo parte. Almeno io la interpreto così. Non escludo che, visto che quello della Bardiani è un progetto nuovo, ci siano problemi di coerenza con i regolamenti, per il semplice fatto che l'UCI non vieta il passaggio diretto al contrario della FCI: la squadra deve tesserarsi con l'UCI non con la FCI, quindi è un caso nuovo di fronte a cui l'UCI non si è mai trovata davanti. Mi immagino una cosa del genere:
UCI - Tesserate tutti come facciamo con la Uno-X
Bardiani - Ok
FCI - Noi non permettiamo a Pellizzari e Pinarello di essere professionisti
Ora bisognerà capire come FCI e UCI si mettono d'accordo per risolvere l'incongruenza.
Ad ogni modo, la Bardiani ha già dichiarato che nessuno aveva intenzione di farli correre tra i prof. Quindi rimane una polemica sterile. Ovviamente approfitto per ribadire una cosa che ho sempre detto, ovvero che secondo me è giustissimo che la FCI vieti il passaggio diretto al professionismo. Il punto è che qui nessuno aveva intenzione di scavalcare il regolamento nazionale.
Professionisti e dilettanti è una distinzione che per l'UCI non esiste in merito alla partecipazione alle gare. Però ci sono criteri di partecipazione che si basano sulla categoria della squadra e della corsa: da regolamento UCI la Bardiani, pur essendo squadra professionistica, può correre le 1.2 e le 2.2; non potrà invece correre le corse del calendario nazionale. Per fare un esempio: Popolarissima sì, San Geo no.Stylus ha scritto: ↑lunedì 3 gennaio 2022, 9:36 Esistono tecnicamente corse riservate ai professionisti e corse riservate ai dilettanti? O esistono squadre professionistiche, squadre dilettanti e corse riservate a ciclisti di qualsiasi età e corse riservate solo a ciclisti sotto una certa età (U23)?
Perché se così fosse anche una squadra World Tour (e non il suo team dev) potrebbe benissimo partecipare a qualsiasi corsa giovanile (vedi giro under 23) inviando solo ciclisti sotto una certa soglia di età, e così pare farà la Bardiani, che a maggior ragione non è neppure World Tour. Le 1.2 e 2.2 non sono corse per dilettanti, sono semplicemente corse di una categoria differente rispetto a quelle di categoria superiore e sono quelle a cui parteciperanno i ciclisti Bardiani
Una squadra WT non potrebbe mai partecipare al Giro U23. Questo è il regolamento UCI per le corse su strada e alle pagg. 4 e 5 è normata la partecipazione alle prove del calendario internazionale:Stylus ha scritto: ↑lunedì 3 gennaio 2022, 9:36 Esistono tecnicamente corse riservate ai professionisti e corse riservate ai dilettanti? O esistono squadre professionistiche, squadre dilettanti e corse riservate a ciclisti di qualsiasi età e corse riservate solo a ciclisti sotto una certa età (U23)?
Perché se così fosse anche una squadra World Tour (e non il suo team dev) potrebbe benissimo partecipare a qualsiasi corsa giovanile (vedi giro under 23) inviando solo ciclisti sotto una certa soglia di età, e così pare farà la Bardiani, che a maggior ragione non è neppure World Tour. Le 1.2 e 2.2 non sono corse per dilettanti, sono semplicemente corse di una categoria differente rispetto a quelle di categoria superiore e sono quelle a cui parteciperanno i ciclisti Bardiani
Non è la FCI che decide chi può partecipare alle gare del calendario internazionale. Al Giro U23 la Bardiani quasi sicuramente parteciperà, perché Davide Cassani collabora sia con Extra Giro 2000 (la società organizzatrice), sia con la squadra dei Reverberi per il loro "progetto giovani"; bisognerà vedere gli altri organizzatori di gare .2 quante "pressioni" riceveranno "dall'ambiente" per non far gareggiare la Bardiani.
Slegar ha scritto: ↑lunedì 3 gennaio 2022, 9:11 Cvd, non esisterà una Bardiani continental:
https://www.tuttobiciweb.it/article/202 ... nza-estero
Per il 2022 mi aspetto parecchi "atti ostili" nei confronti della Bardiani, come mancati inviti alle gare .2 del calendario nazionale.
A me non torna qualcosa però. Si riesce senza aprire una continental separata a partecipare ad un calendario dilettantistico sufficientemente vasto?Seb ha scritto: ↑lunedì 3 gennaio 2022, 10:17Professionisti e dilettanti è una distinzione che per l'UCI non esiste in merito alla partecipazione alle gare. Però ci sono criteri di partecipazione che si basano sulla categoria della squadra e della corsa: da regolamento UCI la Bardiani, pur essendo squadra professionistica, può correre le 1.2 e le 2.2; non potrà invece correre le corse del calendario nazionale. Per fare un esempio: Popolarissima sì, San Geo no.Stylus ha scritto: ↑lunedì 3 gennaio 2022, 9:36 Esistono tecnicamente corse riservate ai professionisti e corse riservate ai dilettanti? O esistono squadre professionistiche, squadre dilettanti e corse riservate a ciclisti di qualsiasi età e corse riservate solo a ciclisti sotto una certa età (U23)?
Perché se così fosse anche una squadra World Tour (e non il suo team dev) potrebbe benissimo partecipare a qualsiasi corsa giovanile (vedi giro under 23) inviando solo ciclisti sotto una certa soglia di età, e così pare farà la Bardiani, che a maggior ragione non è neppure World Tour. Le 1.2 e 2.2 non sono corse per dilettanti, sono semplicemente corse di una categoria differente rispetto a quelle di categoria superiore e sono quelle a cui parteciperanno i ciclisti Bardiani
Una squadra World Tour non può correre né le gare 1.2 e 2.2, né quelle nazionali, da regolamento.
Ma han sempre detto che non facevano la squadra continentalnibali-san baronto ha scritto: ↑lunedì 3 gennaio 2022, 17:56
A me non torna qualcosa però. Si riesce senza aprire una continental separata a partecipare ad un calendario dilettantistico sufficientemente vasto?
In Italia, vome accennato da Seb, ce ne sono pochissime di corse UCI, gran parte del calendario è regionale e nazionale.
EDIT: Se veramente la Bardiani non ha mai avuto intenzione di creare una formazione di sviluppo parte la situazione sarebbe sicuramente leggermente diversa. Rimane il fatto che la FCI, anziché cercare lo scontro (e sappiamo benissimo perché lo fanno) avrebbe fatto meglio a dialogare, ottenendo una Continental separata e facendo tutti contenti. Anche perché, indipendentemente dall'equivoco, nessuno nella Bardiani ha mai detto di voler far fare un calendario professionistico a chi compone il progetto giovani.
I componenti del "progetto giovani" della Bardiani potrebbero correre le gare del calendario italiano sotto le mentite spoglie della nazionale. Poi, a mio avviso, penso sia meglio per la loro crescita partecipare alle varie .2 in giro per l'Europa, magari già a marzo con le tournée croata (2-13) e/o greca (12-27) a cui la Bardiani partecipò già l'anno scorso.nibali-san baronto ha scritto: ↑lunedì 3 gennaio 2022, 17:56 A me non torna qualcosa però. Si riesce senza aprire una continental separata a partecipare ad un calendario dilettantistico sufficientemente vasto?
In Italia, vome accennato da Seb, ce ne sono pochissime di corse UCI, gran parte del calendario è regionale e nazionale.
EDIT: Se veramente la Bardiani non ha mai avuto intenzione di creare una formazione di sviluppo parte la situazione sarebbe sicuramente leggermente diversa. Rimane il fatto che la FCI, anziché cercare lo scontro (e sappiamo benissimo perché lo fanno) avrebbe fatto meglio a dialogare, ottenendo una Continental separata e facendo tutti contenti. Anche perché, indipendentemente dall'equivoco, nessuno nella Bardiani ha mai detto di voler far fare un calendario professionistico a chi compone il progetto giovani.
Ecco la soluzione, con il beneplacito ovviamente della FCI:sceriffo ha scritto: ↑martedì 28 dicembre 2021, 21:24Bè, ma Cassani ha capacità enormi, riuscirà certamente a trovare la soluzioneudra ha scritto: ↑martedì 28 dicembre 2021, 20:07 Ma è evidente che Dagnoni voglia fare terra bruciata attorno a Cassani, d'altronde c'è lui dietro agli organizzatori del Giro U23 e alle corse ExtraGiro.
Ci credo che c'erano dei favoritismi, d'altronde se non metteva mano lui il calendario U23 in termini di corse a tappe era a terra.
Ma infatti, han già cominciato l'anno scorso a frequentare questo tipo di gare. Mi sembra che le intenzioni fossero chiare. Che poi l'idea si può condividere o meno, ma non capisco perchè la federazione faccia tante polemiche proprio con la Bardiani quando le regole UCI permettono di fare direttamente il salto da juniores al WTWinter ha scritto: ↑lunedì 3 gennaio 2022, 18:16Ma han sempre detto che non facevano la squadra continentalnibali-san baronto ha scritto: ↑lunedì 3 gennaio 2022, 17:56
A me non torna qualcosa però. Si riesce senza aprire una continental separata a partecipare ad un calendario dilettantistico sufficientemente vasto?
In Italia, vome accennato da Seb, ce ne sono pochissime di corse UCI, gran parte del calendario è regionale e nazionale.
EDIT: Se veramente la Bardiani non ha mai avuto intenzione di creare una formazione di sviluppo parte la situazione sarebbe sicuramente leggermente diversa. Rimane il fatto che la FCI, anziché cercare lo scontro (e sappiamo benissimo perché lo fanno) avrebbe fatto meglio a dialogare, ottenendo una Continental separata e facendo tutti contenti. Anche perché, indipendentemente dall'equivoco, nessuno nella Bardiani ha mai detto di voler far fare un calendario professionistico a chi compone il progetto giovani.
8 corridori 40 giorni..non mi sembra così complicato
Feb gare turche 7 gg
Mar gare croate 4 gg più popolarissima e san vendemiano
Apr Piva..edil c .. belvedere ..recioto..liberazione
Mag porto marmo goreniska pace
Giu de gasperi strade bianche romagna giro baby
Luglio medio Brenta brescia giro vda
Agosto Savoia poggiana capodanrco croazia
Settembre Friuli ruota d oro isard
Ottobre piccolo lombardia
Fanno 60 giorni
Il problema della federciclismo è sostanzialmente di mission e conseguentemente di rappresentanza; le governance Dagnoni, Di Rocco e Ceruti (mi fermo qui nel tempo, perché sono stati i tre presidenti da quando è stata eliminata la distinzione tra professionisti e dilettanti) sono state pessime, perché non è mai stato chiarito qual'è il reale obiettivo della FCI e finché perdurerà questa situazione la federciclo avrà sempre delle pessime presidenze.nibali-san baronto ha scritto: ↑lunedì 3 gennaio 2022, 18:59 Insomma, in sintesi, dopo aver con grande interesse sviscerato l'argomento, non cambia quasi per niente il mio lungo post di alcuni giorni fa in cui esprimevo il cattivo giudizio da parte del sottoscritto nei confronti della nuova governance.
Secondo me invece può essere una scelta interessante se messa in atto correttamente. I corridori in questione svolgeranno un calendario come dilettanti, ma sono sotto contratto professionalmente (come scritto più su), quindi senza dubbio più tutelati. I corridori il salto da pro non lo fanno lo stesso, ma in compenso dovrebbero essere stipendiati. È più o meno quello che fanno i procuratori quando li portano nelle WT e si mettono d'accordo per fare un anno da U23 (un fenomeno che sta sfruttando molto bene la Colpack). Va a discapito delle squadre U23? Forse. Però in compenso si tratta di ragazzi che passano in una squadra italiana, anziché straniera. È un esperimento e se procede secondo le intenzioni secondo può dare risultati positivi.henny5 ha scritto: ↑lunedì 3 gennaio 2022, 21:08 sono d'accordo con quanto detto in precedenza sulla situazione di pinarello e pelizzari. tuttavia qui c'è un problema che senso ha firmare un contratto da professionista a 3 corridori provenienti dagli juniore (includo anche bonillo) quando si sa' già che quest'anno , leggendo le interviste a reverberi, faranno un calendario di sole corse .2 o .2U?. Potevano prestarli per un anno in una squadra continental e/o U23 prima di fare il salto da pro. Mi auguro anche che i loro contratti non siano i classici biennali che si danno ai neopro ma che siano quantomeno dei triennali(come hanno fatto con trainini).
Considerazione molto correttaCthulhu ha scritto: ↑lunedì 3 gennaio 2022, 19:40 Non seguo la politica ciclistica, ma guardando il calendario postato praticamente si corre quasi solo in Toscana, Veneto, Lombardia e Emilia.
La gara più a sud è il GP Liberazione. Che è l'unica corsa a sud delle Marche del calendario insieme al Giro di Sicilia che è solo una 2.1.
Mi sembra questo il problema grave, non gli esoterismi su cui spaccate il capello in quattro.
ottimonibali-san baronto ha scritto: ↑martedì 18 gennaio 2022, 10:31 Ho finito di indagare sulla faccenda e ne è uscito questo articolo. Spero vi piaccia.
http://www.cicloweb.it/2022/01/18/caso- ... te-regole/
Il pezzo sull'approccio Evenepoel non ha veramente alcun senso, a maggior ragione se messo in un articolo in cui si parla delle scelte di ALESSANDRO Pinarello (non fausto, che fa un altro mestiere ) e di Giulio Pellizzari.nibali-san baronto ha scritto: ↑martedì 18 gennaio 2022, 10:31 Ho finito di indagare sulla faccenda e ne è uscito questo articolo. Spero vi piaccia.
http://www.cicloweb.it/2022/01/18/caso- ... te-regole/
Seb, grazie per il commento sensato. È un caso limite possibile di cui non ho tenuto conto per mantenere un ragionamento lineare. Ovviamente io dovevo sinteticamente spiegare a chi legge quali erano gli elementi in campo. Il succo della questione era il paradosso di imputarsi sulla tutela di due atleti esponendoli alla gogna mediatica. Se ti comporti così dimostri solo di volerti imporre come organi di potere e non come organo competente. La soluzione implicitamente suggerita è che sarebbe stato molto più utile e concreto instaurare un dialogo con la Bardiani per ricevere delle garanzie, piuttosto che piantare il bastone.Seb ha scritto: ↑martedì 18 gennaio 2022, 17:01 ma non di firmare un contratto con una Professional per partecipare ad un calendario giovanile internazionale (.2 e .2U)
Però c'è da dire che nel momento in cui il tesseramento viene autorizzato, non c'è nulla che vieti alla Bardiani si far correre questi due ragazzi alla Tirreno-Adriatico, alla Milano-Sanremo o al Giro d'Italia, qualora lo volessero o ne avessero bisogno. Ok fidarsi, ma si può capire la fermezza della FCI.
E comunque secondo me la soluzione potrebbe essere quella che avevo già scritto una volta sul forum: vuoi far passare professionista un ragazzo in uscita dalla categoria juniores? Benissimo, ma il contratto minimo deve essere di quattro anni per coprire tutto l'arco del periodo U23. Se vuoi farlo passare dopo un anno, allora il contratto deve essere di tre anni, poi dopo lasciamo i due canonici.
In questo caso la FCI manterrebbe più o meno quella che è la sua filosofia attuale, i ragazzi sarebbero tutelati (specie dai limiti degli ex professionisti nelle Continental) e le stesse squadre avrebbero pieno interesse a non bruciarsi subito i ragazzi.
Quando la toppa è (molto) peggio del buco.nibali-san baronto ha scritto: ↑martedì 18 gennaio 2022, 18:24
Perché il punto non è quante o quali corse vince, ma imparare un mestiere in tutte le sue sfaccettature (rapporti con i colleghi, dichiarazioni ai giornalisti, guida della bicicletta, gestione dello sforzo in corsa), cosa che non ha fatto, ovviamente non per colpa sua.