Albumciclismo ha scritto: ↑lunedì 28 febbraio 2022, 15:47
nikybo85 ha scritto: ↑lunedì 28 febbraio 2022, 14:51
Immagino solo cosa sarebbe potuto essere a livello emozionale.
Beh, sai quella volta, come si suol dire.. io c'ero. Avevo dormito a Valloire in tenda, pioggia tutta la notte. Ne venivo sin dai Pirenei, con la moto, dove lo avevo visto vincere a Plateau de Beille. Mi ero concesso una specie di vacanza sogno perchè me l'ero meritata, dopo aver preso 30 sia in "Scienza delle Costruzioni" che in "Macchine". Avevo davvero bisogno, dopo tante formule, di riavvicinarmi ad una dimensione più spirituale. Così il Tour.
Dunque, quella notte aveva sempre piovuto e la mattina dopo.. pure, dopo una breve tregua. La mia tenda era zuppa ma l'avevo lasciata montata, salii tardi, perchè con la moto ti lasciavano più libero allora. Salii sin oltre Plan Lachat, salii oltre i 5 o 6 tornanti che trovi lassù e mi piazzai da qualche parte. Dove? non saprei, perchè c'era una nebbia spaventosa, un freddo tremendo, acqua ovunque. C'erano diversi camper Tedeschi con tutti i comfort ed io sembravo un anatroccolo bagnato. Qualcuno si mosse a compassione, mi diedero da mangiare un panino. Ma infine la corsa arrivò, e ricordo come fosse adesso che si sentivano le urla dei tifosi che venivano su assieme alla nebbia mentre la corsa saliva i tornanti
E si, se ti stai chiedendo se vidi Pantani, si. Era appena scattato, gli feci una foto proprio mentre riprendeva Escartin, fuggito poco prima. Vidi Ullrich, Rijs, vidi tutti. Tornai verso la mia tenda dopo aver visto sino all'ultimo corridore. Scesi pianissimo perchè ero terrorizzato e dal freddo non riuscivo a tenere fermo il manubrio
Poco prima di Vallorie mi fermai presso un tendone gigante da campo organizzato dai Tedeschi con dentro tutte le nazionalità (mica c'era Shengen, era appena arrivata, quella volta gli stranieri erano stranieri). C'era un tv, vidi l'arrivo. Vidi Pantani da solo e poi, dopo minuti che scorrevano lentamente, arrivò anche la maglia gialla con un ritardo assurdo, impensabile. Gli Italiani si abbracciavano, molti gioivano, i Tedeschi applaudivano ed era tutto da brividi. La sera tutti andavano via mentre io rimasi un altra notte in quel posto ormai magico
Il giorno dopo il sole.. era splendido
PS
Forse si, tutto questo è un po' come andare in curva e non guardare la partita. Ma è anche l'unico modo che conosco per godermi il ciclismo
un altro PS
lascio il link con il racconto di quell'avventura che tanto tempo fa ho pubblicato sul mio blog. spero gli amministratori non se ne abbiano a male
http://albumciclismo.blogspot.com/2012/ ... luvio.html