Granfondo 2012
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Granfondo 2012
Archiviata la stagione 2011, è il momento di programmare nuove avventure.
Io ho già fissato i miei obiettivi per il 2012, anche l'anno prossimo mi cimenterò sulle strade del nord, dopo Liegi e Fiandre è la volta dell'Amstel Gold Race.
Proprio ieri ho avuto la conferma dall'organizzazione che sono tra i 12.000 sorteggiati che parteciperanno alla classica olandese, naturalmente anche stavolta io e i miei compagni di avventura ci sobbarcheremo un bel viaggetto in furgone.
In primavera mi concentrerò soprattutto alle randonnee, come negli anni passati farò i bvrevetti da 200 e 300 km ma stavolta voglio provare anche ad alzare l'asticella e cimentarmi a metà maggio nella 600 km (circa 6500 m di dislivello), sarà multo dura, anche perché non amo pedalare di notte ma ci tengo a superare ancora una volta i miei limiti.
Nel mese di giugno mi allenerò invece per quella che la mia squadra ha designato come "campionato sociale", la gara che ogni anno elegge il "winner" della Ciclistica Salernitana, avrei voluto andare alla Marmotte ma la maggioranza si è espressa in favore della Straducale - Maratona dell'Appennino marchigiano, una Gf con poca storia ma dal tracciato desisamente ostico, 205 km con 4600 m di dislivello e le scalate al Monte Catria, Nerone e Petrano, un percorso che ricorda la tappa del Giro 2009.
A luglio e ad agosto mi dedicherò soprattutto a pedalate cicloturistiche mentre a settembre mi piacerebbe partecipare a qualche altra Gf da definire, prima del gran finale ad ottobre con l'ultima rando, un'altra 200 km.
Spero di avere la stessa salute e lo stesso tempo per allenarmi del 2011, l'anno che mi ha ragalato le maggiori soddisfazioni ciclistiche.
A tutti un augurio per un 2012 ricco di soddisfazioni.
Io ho già fissato i miei obiettivi per il 2012, anche l'anno prossimo mi cimenterò sulle strade del nord, dopo Liegi e Fiandre è la volta dell'Amstel Gold Race.
Proprio ieri ho avuto la conferma dall'organizzazione che sono tra i 12.000 sorteggiati che parteciperanno alla classica olandese, naturalmente anche stavolta io e i miei compagni di avventura ci sobbarcheremo un bel viaggetto in furgone.
In primavera mi concentrerò soprattutto alle randonnee, come negli anni passati farò i bvrevetti da 200 e 300 km ma stavolta voglio provare anche ad alzare l'asticella e cimentarmi a metà maggio nella 600 km (circa 6500 m di dislivello), sarà multo dura, anche perché non amo pedalare di notte ma ci tengo a superare ancora una volta i miei limiti.
Nel mese di giugno mi allenerò invece per quella che la mia squadra ha designato come "campionato sociale", la gara che ogni anno elegge il "winner" della Ciclistica Salernitana, avrei voluto andare alla Marmotte ma la maggioranza si è espressa in favore della Straducale - Maratona dell'Appennino marchigiano, una Gf con poca storia ma dal tracciato desisamente ostico, 205 km con 4600 m di dislivello e le scalate al Monte Catria, Nerone e Petrano, un percorso che ricorda la tappa del Giro 2009.
A luglio e ad agosto mi dedicherò soprattutto a pedalate cicloturistiche mentre a settembre mi piacerebbe partecipare a qualche altra Gf da definire, prima del gran finale ad ottobre con l'ultima rando, un'altra 200 km.
Spero di avere la stessa salute e lo stesso tempo per allenarmi del 2011, l'anno che mi ha ragalato le maggiori soddisfazioni ciclistiche.
A tutti un augurio per un 2012 ricco di soddisfazioni.
Ve lo meritate Alberto Sordi!
Re: Granfondo 2012
Grande Franz!
io per il 2012 così come per il 2011 mi sa tanto che di GF non ne farò per diversi motivi (non ultimo quello economico visto il periodo di m...a)
cercherò come al solito di ritagliarmi tempo per le mie uscite nei week end, purtroppo nulla di più
ho in mente il Fiandre, ci sto pensando per il 2013 e vorrei andarci anche con moglie e figlio al seguito, ma vedremo, c'è taaanto tempo..ad oggi non so manco se arriverò a gennaio 20122
io per il 2012 così come per il 2011 mi sa tanto che di GF non ne farò per diversi motivi (non ultimo quello economico visto il periodo di m...a)
cercherò come al solito di ritagliarmi tempo per le mie uscite nei week end, purtroppo nulla di più
ho in mente il Fiandre, ci sto pensando per il 2013 e vorrei andarci anche con moglie e figlio al seguito, ma vedremo, c'è taaanto tempo..ad oggi non so manco se arriverò a gennaio 20122
"Vai Marco, o salti tu, o salta lui...è saltato lui"
Marco Pantani, Montecampione 1998
Monsieur Kobram
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Re: Granfondo 2012
Granfondo “La Magnifica” - Forlì-San Marino-Forlì” - 9 settembre 2012
Ho sempre concepito ogni gestualità di quella forma espressiva che chiamiamo sport, come una sfida prima di tutto con se stessi, ed in questo senso, per “essere”, non ci sono età o traguardi oggettivi, ma la soddisfazione e l’intensità autoctona della soggettività. Ho fatto questa breve premessa per far capire meglio quanto uno come me, che pure nel ciclismo non pedalato direttamente, qualche pagina l’ha scritta, abbia provato immediato entusiasmo nell’accettare di collaborare al progetto di questa Granfondo. In essa, si raccolgono echi di ciclismo sulle ali della Parigi Roubaix, della Liegi-Bastogne-Liegi e della storia della Romagna, la terra in cui vivo da sempre. Un itinerario che partirà dalla stupenda ed amplissima Piazza Saffi di Forlì, ed arriverà al Velodromo “Glauco Servadei” della medesima città, dopo settori di sterrato, tante pendenze collinari ed appenniniche, viottoli di ciottolato e gli aromi delle campagne romagnole, nonché l’incontro col “cuore” della Repubblica di San Marino. Tre percorsi possibili, ed ognuno con le stesse caratteristiche, lunghezze a parte. Il tracciato breve, ha poco in comune con chi se lo immagina simile a quello di altre manifestazioni; il “medio”, già molto impegnativo (2600 metri di dislivello), sarà valido come prova finale di uno specifico campionato italiano Udace, l’ente della società organizzatrice; infine il percorso “lungo”, Forlì-San Marino-Forlì, davvero per “ciclisti di ferro”, che nei suoi 227 chilometri complessivi, proporrà 16 asperità, fra le quali il Cippo Carpegna, per un dislivello totale di 5300 metri. A chi concluderà in tempo massimo quest’ultimo percorso, sarà consegnato uno specifico brevetto attualmente allo studio degli organizzatori e dell’Udace. In fondo, “La Magnifica”, non avrà nel suo tracciato principe, una lunghezza da Randonnèe, ma un’asprezza tale da imporre un riconoscimento particolare. Tanti i ristori: 2 per il tracciato “corto”, 5 per il “medio”, 7 completi più 2 di soli liquidi per la Forlì-San Marino-Forlì. Taluni di questi punti di ristoro, su indicazioni dell’organizzazione circa i contenuti, saranno curati dalle Pro Loco delle località attraversate. I dettagli su “La Magnifica”, le possibili interlocuzioni con gli organizzatori, nonché il video promozionale, già in circolazione su youtube, sono consultabili al sito della Granfondo:
http://www.granfondolamagnifica.it
Voglio qui ringraziare i corridori professionisti, Manuel Belletti (AG2R La Mondiale), Alan Marangoni (Liquigas-Cannondale), Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale) e l’amatore Claudio Costabile (tricolore Uisp nel 2011), per la grande disponibilità dimostrata nel provare il percorso de “La Magnifica” e consentirci di all’allestire al meglio il video promozionale citato, nonché, coi loro commenti sulle salite più impegnative ed i consigli su come affrontarle, di rendere ancor più pertinente e preciso il prossimo filmato che sarà sul sito entro fine mese.
Morris
Ho sempre concepito ogni gestualità di quella forma espressiva che chiamiamo sport, come una sfida prima di tutto con se stessi, ed in questo senso, per “essere”, non ci sono età o traguardi oggettivi, ma la soddisfazione e l’intensità autoctona della soggettività. Ho fatto questa breve premessa per far capire meglio quanto uno come me, che pure nel ciclismo non pedalato direttamente, qualche pagina l’ha scritta, abbia provato immediato entusiasmo nell’accettare di collaborare al progetto di questa Granfondo. In essa, si raccolgono echi di ciclismo sulle ali della Parigi Roubaix, della Liegi-Bastogne-Liegi e della storia della Romagna, la terra in cui vivo da sempre. Un itinerario che partirà dalla stupenda ed amplissima Piazza Saffi di Forlì, ed arriverà al Velodromo “Glauco Servadei” della medesima città, dopo settori di sterrato, tante pendenze collinari ed appenniniche, viottoli di ciottolato e gli aromi delle campagne romagnole, nonché l’incontro col “cuore” della Repubblica di San Marino. Tre percorsi possibili, ed ognuno con le stesse caratteristiche, lunghezze a parte. Il tracciato breve, ha poco in comune con chi se lo immagina simile a quello di altre manifestazioni; il “medio”, già molto impegnativo (2600 metri di dislivello), sarà valido come prova finale di uno specifico campionato italiano Udace, l’ente della società organizzatrice; infine il percorso “lungo”, Forlì-San Marino-Forlì, davvero per “ciclisti di ferro”, che nei suoi 227 chilometri complessivi, proporrà 16 asperità, fra le quali il Cippo Carpegna, per un dislivello totale di 5300 metri. A chi concluderà in tempo massimo quest’ultimo percorso, sarà consegnato uno specifico brevetto attualmente allo studio degli organizzatori e dell’Udace. In fondo, “La Magnifica”, non avrà nel suo tracciato principe, una lunghezza da Randonnèe, ma un’asprezza tale da imporre un riconoscimento particolare. Tanti i ristori: 2 per il tracciato “corto”, 5 per il “medio”, 7 completi più 2 di soli liquidi per la Forlì-San Marino-Forlì. Taluni di questi punti di ristoro, su indicazioni dell’organizzazione circa i contenuti, saranno curati dalle Pro Loco delle località attraversate. I dettagli su “La Magnifica”, le possibili interlocuzioni con gli organizzatori, nonché il video promozionale, già in circolazione su youtube, sono consultabili al sito della Granfondo:
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Voglio qui ringraziare i corridori professionisti, Manuel Belletti (AG2R La Mondiale), Alan Marangoni (Liquigas-Cannondale), Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale) e l’amatore Claudio Costabile (tricolore Uisp nel 2011), per la grande disponibilità dimostrata nel provare il percorso de “La Magnifica” e consentirci di all’allestire al meglio il video promozionale citato, nonché, coi loro commenti sulle salite più impegnative ed i consigli su come affrontarle, di rendere ancor più pertinente e preciso il prossimo filmato che sarà sul sito entro fine mese.
Morris
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Re: Granfondo 2012
Ho dato un'occhiata al percorso, mi sembra davvero spettacolare, se in quel periodo sono libero ci faccio un pensierino. Percorso lungo, of course.
Ve lo meritate Alberto Sordi!
Re: Granfondo 2012
morris è un criminale a proporre un tappone da professionisti come 'lungo di una granfondo', e franz ancora più criminale a pensarci.. che poi mi toccherà accompagnarlo..
- Woodstock
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Re: Granfondo 2012
Bene uffa, vedo che hai colto al volo il mio messaggio subliminale
Ve lo meritate Alberto Sordi!
Re: Granfondo 2012
Cavolo... La Magnifica è proprio un nome azzeccato! Sarebbe più che interessante, peccato che quel giorno mi aspetta il lungo del Giro Della Toscana, appuntamento immancabile per la squadra.
Quest'anno ho in mente di fare solo la Prato-Abetone, parlando di GF agonistiche, partecipando però a molte cicloturistiche se la salute (toccatina) me lo permette... L'unica altra GF che mi tira parecchio è la Stelvio Santini, con il seguente percorso
Mah, quasi quasi... se trovo compagnia...
Quest'anno ho in mente di fare solo la Prato-Abetone, parlando di GF agonistiche, partecipando però a molte cicloturistiche se la salute (toccatina) me lo permette... L'unica altra GF che mi tira parecchio è la Stelvio Santini, con il seguente percorso
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- il Cannibale
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Re: Granfondo 2012
Quest'anno farò solo la Maratona.
Ma, parlado di cose importanti, EUGENIO DICCI QUALCOSA SULLA CKC!!!!!!!!!!
Ma, parlado di cose importanti, EUGENIO DICCI QUALCOSA SULLA CKC!!!!!!!!!!
"Gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare!"
Chissà com'è adesso la Domenica con Lei, dimmelo tu, che puoi sentire i brividi che da, dille che io, che io non l'ho tradita, che io non l'ho dimenticata mai... ed è per questo che ritornerei!
Chissà com'è adesso la Domenica con Lei, dimmelo tu, che puoi sentire i brividi che da, dille che io, che io non l'ho tradita, che io non l'ho dimenticata mai... ed è per questo che ritornerei!
Re: Granfondo 2012
Domenica primo impegno agonistico dell'anno. Mi sono allontanato dal mondo delle GF, ma mi sono lanciato con curiosità nell'avventura della Cronosquadre della Versilia. Avevo tutte le paure del mondo.
Nel riscaldamento ero già a tutta. Domando ad un compagno a quanto si andasse (non ho il contakm) e mi risponde "37-38 all'ora". Bene, penso io, mi staccherò dopo 2 km (il percorso era di 31).
Si sale sulla pedana e la tensione non fa in tempo a manifestarmi che mi ritrovo lanciato a tutta sul lungomare di Forte dei Marmi. L'unica cosa da cronometro che ho è il casco, il resto sono le solite gambe e la solita bici da salita.
Nonostante non avessimo mai provato insieme e che due degli 8 componenti siano stati chiamati all'ultimo minuto... andiamo bene!! Uno degli 8 si stacca dopo nemmeno 10 km, ma era in preventivo e proseguiamo. Io mi sento benino, ed a ruota ho dalla mia watt e cuore sfruttati a metà. Quando passo in testa però mi accorgo, e glia ltri mi confermano, di fare la classica strappata aumentando il ritmo bruscamente. Cerco di correggermi, e finalmente superata la metà gara riesco a dosarmi bene e fare delle belle trenate più lunghe ma regolari. Nel finale addirittura le gambe sono più in palla e mi sembra di volare!
La terminiamo in 6, ma l'ultimo si è staccato ad appena 1 km quando l'andatura è diventata molto sostenuta! La media finale è stata di 44.9 km/h, segnata profondamente dal vento contrario sul rettilineo più lungo. Ma che figata! Non avrei mai pensato che mi potesse piacere così tanto... e nemmeno avrei pensato di non "subirla", dimostrando invece una buona gamba anche in pianura.
A fine gara, ma anche prima, ritrovo al quartier tappa "Casa Renatiello" messa totalmente a disposizione per noi "Cronotrittici". Uno ad uno a far la doccia, e poi mega magnata in stile kobram con le pietanze portate da tutti. Al termine del pomeriggio mi facevano più male le mandibole, la pancia e i muscoli usati per ridere che le gambe...
Una bellissima giornata, e la conferma che il gruppo "Trittici del Serra" è, più che un gruppo di ciclisti, un gruppo di persone straordinare...
Nel riscaldamento ero già a tutta. Domando ad un compagno a quanto si andasse (non ho il contakm) e mi risponde "37-38 all'ora". Bene, penso io, mi staccherò dopo 2 km (il percorso era di 31).
Si sale sulla pedana e la tensione non fa in tempo a manifestarmi che mi ritrovo lanciato a tutta sul lungomare di Forte dei Marmi. L'unica cosa da cronometro che ho è il casco, il resto sono le solite gambe e la solita bici da salita.
Nonostante non avessimo mai provato insieme e che due degli 8 componenti siano stati chiamati all'ultimo minuto... andiamo bene!! Uno degli 8 si stacca dopo nemmeno 10 km, ma era in preventivo e proseguiamo. Io mi sento benino, ed a ruota ho dalla mia watt e cuore sfruttati a metà. Quando passo in testa però mi accorgo, e glia ltri mi confermano, di fare la classica strappata aumentando il ritmo bruscamente. Cerco di correggermi, e finalmente superata la metà gara riesco a dosarmi bene e fare delle belle trenate più lunghe ma regolari. Nel finale addirittura le gambe sono più in palla e mi sembra di volare!
La terminiamo in 6, ma l'ultimo si è staccato ad appena 1 km quando l'andatura è diventata molto sostenuta! La media finale è stata di 44.9 km/h, segnata profondamente dal vento contrario sul rettilineo più lungo. Ma che figata! Non avrei mai pensato che mi potesse piacere così tanto... e nemmeno avrei pensato di non "subirla", dimostrando invece una buona gamba anche in pianura.
A fine gara, ma anche prima, ritrovo al quartier tappa "Casa Renatiello" messa totalmente a disposizione per noi "Cronotrittici". Uno ad uno a far la doccia, e poi mega magnata in stile kobram con le pietanze portate da tutti. Al termine del pomeriggio mi facevano più male le mandibole, la pancia e i muscoli usati per ridere che le gambe...
Una bellissima giornata, e la conferma che il gruppo "Trittici del Serra" è, più che un gruppo di ciclisti, un gruppo di persone straordinare...
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Re: Granfondo 2012
Col solito furgone a noleggio, parte domani una nuova avventura verso il nord, destinazione Amstel Gold Race.
Quest'anno non sono in forma come l'anno scorso, ho avuto un sacco di malanni, ultimo, una bronchite a fine marzo.
Spero comunque di riuscire a cavarmela anche stavolta, il meteo non promette nulla di buono, ma non si va certo alle classiche per prendere il sole
Al mio ritorno, vi racconterò com'è andata.
Quest'anno non sono in forma come l'anno scorso, ho avuto un sacco di malanni, ultimo, una bronchite a fine marzo.
Spero comunque di riuscire a cavarmela anche stavolta, il meteo non promette nulla di buono, ma non si va certo alle classiche per prendere il sole
Al mio ritorno, vi racconterò com'è andata.
Ve lo meritate Alberto Sordi!
Re: Granfondo 2012
Vai fratello Franz !!
ti stimo e un (bel) po' ti invidio!
anche io ho buoni propositi verso nord per il 2013...vedremo
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anche io ho buoni propositi verso nord per il 2013...vedremo
"Vai Marco, o salti tu, o salta lui...è saltato lui"
Marco Pantani, Montecampione 1998
Monsieur Kobram
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Re: Granfondo 2012
Franz, in bocca al lupo e massimo rispetto.Woodstock ha scritto:Col solito furgone a noleggio, parte domani una nuova avventura verso il nord, destinazione Amstel Gold Race.
Quest'anno non sono in forma come l'anno scorso, ho avuto un sacco di malanni, ultimo, una bronchite a fine marzo.
Spero comunque di riuscire a cavarmela anche stavolta, il meteo non promette nulla di buono, ma non si va certo alle classiche per prendere il sole
Al mio ritorno, vi racconterò com'è andata.
Però vergognati, nell'anno della consacrazione e assunzione in cielo di San Tommaso da Mol, tu rifuggi il santo pavè per le cotès Olandesi. Almeno confermami che non ti togli la maglietta della nazionale belga da due settimane. Io vado a dormire con il berretto che ho acquistato sul Novazzano, lo sai.....
...oh, ghè riat Dancelli!
- Woodstock
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Re: Granfondo 2012
Hai ragione, ma avevo voglia di misurarmi su nuovi terreni e poi, con un po' di fortuna, potrei anche trovare pioggia e freddo, un bel clima fiammingo, e tu sai che lo amo tanto da averlo esportato anche alle mie latitudini.
In ogni caso, il progetto Roubaix è sempre in cantiere e prometto che sarà portato a termine prima della Sa-Rc.
Per quanto riguarda la maglietta belga, ormai ce l'ho tatuata addosso, riuscendo a resistere anche agli assalti di mammà che vorrebbe metterla in lavatrice
Grazie a tutti per il sostegno, spero di essere all'altezza dei vostri incitamenti.
In ogni caso, il progetto Roubaix è sempre in cantiere e prometto che sarà portato a termine prima della Sa-Rc.
Per quanto riguarda la maglietta belga, ormai ce l'ho tatuata addosso, riuscendo a resistere anche agli assalti di mammà che vorrebbe metterla in lavatrice
Grazie a tutti per il sostegno, spero di essere all'altezza dei vostri incitamenti.
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Re: Granfondo 2012
No, il sacro tessuto "vuole" essere mantenuto sozzo e maleodorante, possibilmente di patatine fritte e birra irrancidita!!Woodstock ha scritto:..Per quanto riguarda la maglietta belga, ormai ce l'ho tatuata addosso, riuscendo a resistere anche agli assalti di mammà che vorrebbe metterla in lavatrice
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Re: Granfondo 2012
in attesa di ricevere news e dettagli dal grande Franz...
segnalo un Diego in stato di grazia, probabilmente all'arrivo andavo così forte che manco gli hanno preso il tempo, cmq sia confermato (anche se non appare nella tabella su internet) 14° assoluto alla GF dei tre laghi di ieri...unico ad essere così avanti essendo partito in ULTIMA griglia (gli altri primi 20 son partiti tutti dalla prima)...sarebbe stato bello vedere che avrebbe combinato se fosse partito dalla prima griglia. UNA MOTO
segnalo un Diego in stato di grazia, probabilmente all'arrivo andavo così forte che manco gli hanno preso il tempo, cmq sia confermato (anche se non appare nella tabella su internet) 14° assoluto alla GF dei tre laghi di ieri...unico ad essere così avanti essendo partito in ULTIMA griglia (gli altri primi 20 son partiti tutti dalla prima)...sarebbe stato bello vedere che avrebbe combinato se fosse partito dalla prima griglia. UNA MOTO
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Re: Granfondo 2012
Eccomi tornato, anche l'Amstel è in carniere, è stata più dura di quanto pensassi ma ciò non fa altro che accrescere la soddisfazione ... dopo le esperienze pregresse, è stato bello sentirsi "padrone di casa" lì al Nord.
Più tardi vi racconto la mia avventura.
Intanto ecco il momento più emozionante:
Più tardi vi racconto la mia avventura.
Intanto ecco il momento più emozionante:
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- il Cannibale
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Re: Granfondo 2012
Grande Franz!!
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Re: Granfondo 2012
Grazie a tutti per i complimenti, sia sul forum che su faccialibro, la mia vanità ciclistica sta raggiungendo livelli siderali, forse d'ora in poi non sarà nemmeno necessario allenarmi
E' arrivato il momento di sorbirvi il racconto di questa nuova esperienza alle classiche del nord, non temete, cercherò di essere breve, con la vecchiaia divento sempre più pigro.
Come al solito, il mezzo scelto per il viaggio è stato il furgone, ogni anno si pensa di passare all'aereo ma il fascino dell'avventura "on the road" risulta sempre irresistibile, km da percorrere, circa 1700, compagni di viaggio: Alfonso (massimo esperto di classiche ma soprattutto di libagioni, ormai un vero ciclogourmet), Marco (il nostro Cancellara, un caterpillar di potenza) accompagnato dal figlio, ottimo cuoco, che ha deliziato il nostro viaggio coi suoi manicaretti, Orlando e Antonio, volenterosi d icimentarsi per la prima volta su terreni tanto esigenti.
Il viaggio fila via in tutta tranquillità, la prima tapap si conclude ad Appiano Gentile dove Alfonso aveva prenotato un albergo elegante a buon prezzo, solo all'arriva capiamo che il termine "elegante" è espresso nelal stessa accezione con la quale il nostro ex premier usava definire le cene a casa sua, atmosfera assolutamente kitch, idromassaggio, specchio al soffitto con luci intermittenti ... praticamente il luogo ideale dove consumare amori clandestini (dietro pagamento di corrispettivo).
Dopo tanti km alla fine non si va tanto per il sottile, l'importante è avere un letto, e poi c'è un appuntamento importante per la serata, cena a Como con gli amici herbie ed elisamorbidona che ci hanno fatto da ciceroni per la città lacustre e portato in un bel ristorantino dove la proprietaria è rimasta soggiogata dal mio fascino elargendoci ogni genere di pietanza in omaggio
Dopo la nottata tranquilla, fortunatamente non disturbata da nessun gemito proveniente dalle camere adiacente, si riparte alla volta di Maastricht.
Arrivati nel pomeriggio, il tempo di un giro per la città olandese, molto accogliente e vivibile, cena abbondante non proprio da atleta e subito a letto, all'indomani ci aspetta una levataccia e bisogna riposare il più possibile.
Suona la sveglia, ecco il grande giorno, fuori è ancora buio e il tempo non promette nulla di buono, una bella colazione, arricchita dai gentili omaggi degli amici varesini, ed è il momento di recarsi a Valkenburg per la partenza.
Fa un freddo cane, il termometro indica una temperatura di 3°, per riscaldarci iniziamo a pedalare subito di buona lena. Il paesaggio delle campagne olandesi è davvero incantevole, tanto da far dimenticare del fango che popola le stradine, strette e disseminate di saliscendi.
Alfonso ed Antonio hanno un andatura più tranquilla e si lasciano sfilare, proseguiamo io, Marco ed Orlando pedalando a buon ritmo nei vari gruppetti che si vanno a creare. Col passare die km mi sento sempre meglio, nonostante un periodi di preparazione travagliato (influenza, bronchite, problemi lavorativi) sento le gambe che girano bene frullando rapporti agili, per la prima volta mi sento padrone della situazione sulle strade del nord, è una sensazione davvero magnifica, sento di gestire con la massima tranquillità i cambi di ritmo, le tante insidie della strada, il susseguirsi delle salite, insieme ai miei compagni riesco a passare da un gruppetto all'altro senza fatica e il cardio conferma questa mia sensazione, in poche parole, pedalo divertendomi, i km scorrono tranquilli sotto le ruote senza lasciare traccia, nemmeno il freddo mi dà fastidio più di tanto.
Per una volta tanto poi i ristori sono all'altezza della situazione, certo, non c'erano strudel o panini al prosciutto, ma non mancavano banane, dolci, barrette e sali, c'erano anche delle ottime brioches con l'uvetta, peccato che venissero toccate da troppe mani di gente che era appena uscita dalla toilette, fortutamanente sono riuscito a rifornirmi da una scatola appena aperta
Ad un certo punto io e i miei due compagni entriamo in un gruppetto di italiani, una squadra milanese che annoverava tra le sue fila anche un conterraneo campano, insieme ci dividiamo il lavoro in pianura e percorriamo un bel tratto, riuscendo anche a chiacchierare del più e del meno, fino a circa 50 km dall'arrivo, a quel punto il quadretto idilliaco inizia ad asumere tinte fosche, arriva un bel temporale, con pioggia a catinelle ed un vento gelido, in simili condizioni anche mantellina e copriscarpe impermeabili possono poco, come se non bastasse, Orlando si sente male, ha un attacco di tachicardia ed è costretto a farmarsi più di una volta per recuperare, io e Marco cerchiamo di tranquillizzarlo dicendo che lo avremmo in ogni caso scortato al traguardo ma lui preferisce fermarsi in un bar e farsi andare a prendere da Alfondo ed Antonio che erano già in albergo dopo aver terminato il percorso da 150 km.
Sotto una pioggia sempre più fitta, io e Marco proseguiamo verso le salite più dure, in quel momento inizio a sentirmi un po' in difficoltà, il freddo e la pioggia mi hanno indurito i muscoli, non sono stanco ma mi sento come ingolfato e faccio fatica a tenere la ruota del mio compagno di squadra che fila via come un motoscafo, faccio più fatica in pianura che sulle salite restanti, ad un certo punto le indicazioni indicano una svolta a destra, curva e subito si presenta davanti a noi il tremendo Keutenberg, con tutta la sua verticalità, non arriverà al 22% ma, dopo 235 km e tutta quella pioggia, fa davvero paura, io poi ho il problema di non riuscire ad alzarmi sui pedali per via dell'asfalto viscido, fortunamente riesco ad arrivare in cima, facendo lo slalom tra quelli che salivano a piedi o procedevano a zig zag. Allo scollinamento però inizio a sentire le farfalle nello stomaco, sta per arrivare la crisi di fame! Mano male che Marco aveva ancora una barretta in tasca, quell'ultimo rifornimento si rivela provvidenziale, nel giro di pochi minuti mi riprendo alla grande e sono pronto per affrontare gli ultimi 15 km.
Il percorso non presenta più difficoltà fino al Cauberg, a parte gli automobilisti olandesi, inaspettatamente poco tolleranti verso la nostra fatica e pronti anche a speronarci pur di farsi largo. L'adrenalina inizia a salire, sento il sapore dell'impresa, svolta a sinistra ed ecco finalmente il Cauberg, la parte iniziale è davvero dura, un "drittone" con pendenze superiori al 10%, ma ormai il traguardo è lì in fondo, la fatica non si sente più, ai 400 m la strada spiana ed è il momento di godersi insieme al mio straordinario compagno di avventura il dolce sapore di questa nuova impresa portata a termine.
Al traguardo festeggio indicando con la mano il numero 3, dopo Liegi e Fiandre, anche l'Amstel è nel carniere, con la sua grossa medaglia a forma di tappo di bottiglia di birra con apribottiglia annesso.
Dopo il traguardo non c'è molt otempo per gioire, la fatica ha annebbiato il senso dell'orientamento sia a me che a Marco e, per ritrovare il parcheggio con il nostro furgone, ci toccherà girovagare per Valkenburg per altri 13 km, almeno aveva smesso di piovere.
Finita l'odissea, si torna in albergo, una mezz'oretta sotto la doccia per ritrovare la sensibilità di mani e piedi e finalmente la cena e la birra (tanta) per festeggiare. Non c'è niente da fare, non c'è niente che mi regali emozioni e soddisfazioni come le classiche del nord, è qualcosa che va oltre la passione per la bici, è più che sport, è avventura!
Il giorno successivo, dopo aver assistito alla partenza della gara professionisti, è il momento di ripartire ... fantasticando già sulle prossime imprese...
Sarò un piccolo attore, ma non verrà mai meno in me la voglia di esibirmi su grandi palcoscenici
E' arrivato il momento di sorbirvi il racconto di questa nuova esperienza alle classiche del nord, non temete, cercherò di essere breve, con la vecchiaia divento sempre più pigro.
Come al solito, il mezzo scelto per il viaggio è stato il furgone, ogni anno si pensa di passare all'aereo ma il fascino dell'avventura "on the road" risulta sempre irresistibile, km da percorrere, circa 1700, compagni di viaggio: Alfonso (massimo esperto di classiche ma soprattutto di libagioni, ormai un vero ciclogourmet), Marco (il nostro Cancellara, un caterpillar di potenza) accompagnato dal figlio, ottimo cuoco, che ha deliziato il nostro viaggio coi suoi manicaretti, Orlando e Antonio, volenterosi d icimentarsi per la prima volta su terreni tanto esigenti.
Il viaggio fila via in tutta tranquillità, la prima tapap si conclude ad Appiano Gentile dove Alfonso aveva prenotato un albergo elegante a buon prezzo, solo all'arriva capiamo che il termine "elegante" è espresso nelal stessa accezione con la quale il nostro ex premier usava definire le cene a casa sua, atmosfera assolutamente kitch, idromassaggio, specchio al soffitto con luci intermittenti ... praticamente il luogo ideale dove consumare amori clandestini (dietro pagamento di corrispettivo).
Dopo tanti km alla fine non si va tanto per il sottile, l'importante è avere un letto, e poi c'è un appuntamento importante per la serata, cena a Como con gli amici herbie ed elisamorbidona che ci hanno fatto da ciceroni per la città lacustre e portato in un bel ristorantino dove la proprietaria è rimasta soggiogata dal mio fascino elargendoci ogni genere di pietanza in omaggio
Dopo la nottata tranquilla, fortunatamente non disturbata da nessun gemito proveniente dalle camere adiacente, si riparte alla volta di Maastricht.
Arrivati nel pomeriggio, il tempo di un giro per la città olandese, molto accogliente e vivibile, cena abbondante non proprio da atleta e subito a letto, all'indomani ci aspetta una levataccia e bisogna riposare il più possibile.
Suona la sveglia, ecco il grande giorno, fuori è ancora buio e il tempo non promette nulla di buono, una bella colazione, arricchita dai gentili omaggi degli amici varesini, ed è il momento di recarsi a Valkenburg per la partenza.
Fa un freddo cane, il termometro indica una temperatura di 3°, per riscaldarci iniziamo a pedalare subito di buona lena. Il paesaggio delle campagne olandesi è davvero incantevole, tanto da far dimenticare del fango che popola le stradine, strette e disseminate di saliscendi.
Alfonso ed Antonio hanno un andatura più tranquilla e si lasciano sfilare, proseguiamo io, Marco ed Orlando pedalando a buon ritmo nei vari gruppetti che si vanno a creare. Col passare die km mi sento sempre meglio, nonostante un periodi di preparazione travagliato (influenza, bronchite, problemi lavorativi) sento le gambe che girano bene frullando rapporti agili, per la prima volta mi sento padrone della situazione sulle strade del nord, è una sensazione davvero magnifica, sento di gestire con la massima tranquillità i cambi di ritmo, le tante insidie della strada, il susseguirsi delle salite, insieme ai miei compagni riesco a passare da un gruppetto all'altro senza fatica e il cardio conferma questa mia sensazione, in poche parole, pedalo divertendomi, i km scorrono tranquilli sotto le ruote senza lasciare traccia, nemmeno il freddo mi dà fastidio più di tanto.
Per una volta tanto poi i ristori sono all'altezza della situazione, certo, non c'erano strudel o panini al prosciutto, ma non mancavano banane, dolci, barrette e sali, c'erano anche delle ottime brioches con l'uvetta, peccato che venissero toccate da troppe mani di gente che era appena uscita dalla toilette, fortutamanente sono riuscito a rifornirmi da una scatola appena aperta
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Il percorso non presenta più difficoltà fino al Cauberg, a parte gli automobilisti olandesi, inaspettatamente poco tolleranti verso la nostra fatica e pronti anche a speronarci pur di farsi largo. L'adrenalina inizia a salire, sento il sapore dell'impresa, svolta a sinistra ed ecco finalmente il Cauberg, la parte iniziale è davvero dura, un "drittone" con pendenze superiori al 10%, ma ormai il traguardo è lì in fondo, la fatica non si sente più, ai 400 m la strada spiana ed è il momento di godersi insieme al mio straordinario compagno di avventura il dolce sapore di questa nuova impresa portata a termine.
Al traguardo festeggio indicando con la mano il numero 3, dopo Liegi e Fiandre, anche l'Amstel è nel carniere, con la sua grossa medaglia a forma di tappo di bottiglia di birra con apribottiglia annesso.
Dopo il traguardo non c'è molt otempo per gioire, la fatica ha annebbiato il senso dell'orientamento sia a me che a Marco e, per ritrovare il parcheggio con il nostro furgone, ci toccherà girovagare per Valkenburg per altri 13 km, almeno aveva smesso di piovere.
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Re: Granfondo 2012
Vero
Me lo son gustato davvero questo racconto, sei sempre il solito grande!!!
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Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Re: Granfondo 2012
grandissimo
te la sei proprio meritata
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Re: Granfondo 2012
Grazie a tutti
Da notare la differenza di stazza tra me e il mio compagno di squadra, non l'ho mai visto togliere il 53!
Riallacciandomi al video postato da pacho: per fare bene le classiche bisogna "mangiare fulmini e cacare saette"
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Riallacciandomi al video postato da pacho: per fare bene le classiche bisogna "mangiare fulmini e cacare saette"
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Re: Granfondo 2012
"Il male trionfa sempre, perche' il bene e' stupido" [Lord Casco]
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Re: Granfondo 2012
prima uscita con completino estivo dell'Astana (originale) appena arrivato dalla Cina.
la prima cosa che salta all'occhio sono le scritte belle distese sulla pancia. Oh, si vedono benissimo
cmq, oggi 63 km solitari pieni di mangia e bevi (Uffa, prendi alla lettera ), media 28 e la gamba che gira che è un piacere. Se non fossi zavorrato sarei un fenomeno (però il costo opportunità di un peggioramento della grafica della maglietta sarebbe troppo elevato )
la prima cosa che salta all'occhio sono le scritte belle distese sulla pancia. Oh, si vedono benissimo
cmq, oggi 63 km solitari pieni di mangia e bevi (Uffa, prendi alla lettera ), media 28 e la gamba che gira che è un piacere. Se non fossi zavorrato sarei un fenomeno (però il costo opportunità di un peggioramento della grafica della maglietta sarebbe troppo elevato )
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Re: Granfondo 2012
Woodstock ha scritto:Grazie a tutti
Da notare la differenza di stazza tra me e il mio compagno di squadra, non l'ho mai visto togliere il 53!
...
Nella foto dove ti sta spingendo sta usando la corona piccola! Comunque il vizio di sfruttare compagni mezzo metro più alti ce l'hai sempre eh?
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Re: Granfondo 2012
1) Non mi stava spingendo, ci eravamo messi in posa per una foto e lui mi ha messo una mano sulla spalla, c'era un altro fotografo che ha scattato una foto frontale.uffa ha scritto:Woodstock ha scritto:Grazie a tutti
Da notare la differenza di stazza tra me e il mio compagno di squadra, non l'ho mai visto togliere il 53!
...
Nella foto dove ti sta spingendo sta usando la corona piccola! Comunque il vizio di sfruttare compagni mezzo metro più alti ce l'hai sempre eh?
2) Non ho detto che non ha usato mai il 39, ho solo detto che io non gliel'ho visto fare, infatti nella foto non gli sto guardando la guarnitura
3) Non è colpa mia se TUTTI i miei compagni di avventura sono più alti di me di mezzo metro ... non è che ci voglia tanto
4)
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Re: Granfondo 2012
Intanto oggi, giusto per tener calda la gamba, mi sono fatto una randonnee da 300 km con 3000 m di dislivello. Confesso di aver fatto un po' fatica, visto che questa settimana ha sempre piovuto, temo di aver un po' esagerato con lo spinning, ho avuto mal di gambe fino ai 200 km poi, come al solito, ho ritrovato brillantezza.
Ora però qualche giorno di riposo in attesa di provarmi sulla 600 km, lì sarà davvero dura per me.
Ora però qualche giorno di riposo in attesa di provarmi sulla 600 km, lì sarà davvero dura per me.
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Re: Granfondo 2012
Altro obiettivo centrato, la randonnèe da 600 km tra Campania, Basilicata e Calabria, 7500 m di dislivello ed un caldo davvero esagerato.
Sono davvero soddisfatto per come mi sono comportato, era la prima volta che affrontavo una simile distanza, alla fine mi sono gestito al meglio giungendo all'arrivo nemmeno troppo stanco. Un'esperienza davvero stupenda, pedalare di notte, in salita, tra i boschi, è davvero qualcosa di magico.
Sono davvero soddisfatto per come mi sono comportato, era la prima volta che affrontavo una simile distanza, alla fine mi sono gestito al meglio giungendo all'arrivo nemmeno troppo stanco. Un'esperienza davvero stupenda, pedalare di notte, in salita, tra i boschi, è davvero qualcosa di magico.
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Re: Granfondo 2012
Grandissimo fratello Franz!!!!!!!!
"Vai Marco, o salti tu, o salta lui...è saltato lui"
Marco Pantani, Montecampione 1998
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Re: Granfondo 2012
Esiste il superlativo di "complimentissimi"? Per te dovrebbero inventarlo... straordinario!!
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Re: Granfondo 2012
Sotto un sole infuocato, ho preso parte alla Granfondo dei Comuni Cilentani, una manifestazione organizzata davvero bene che cresce di anno in anno ed è ormai diventata un riferimento per gli amatori del centrosud.
Il percorso è stato impegnativo, come sempre capita nelle zone del Cilento dove la pianura non esiste, i ltutto è stato reso più difficile da una temperatura costantemente superiore ai 35° C, alla fine ho coperto i 129 km con 2140 m di dislivello alla media di 27,48 km/h, un risultato che alla vigilia avrei definito buono però al traguardo non ero per niente soddisfatto. Per tutta la gara non sono mai riuscito a trovare il ritmo a causa del caldo (che però era uguale per tutti), della breve distanza, dell'allergia ma soprattutto a causa della mia scelta scellerata di utilizzare, dopo sei mesi con guarnitura standard, la bici con la compact, morale della favola, non sono mai riuscito a trovare il rapporto adatto, o troppo duro o troppo agile, la pedalata non era mai rotonda, mi sono trovato a mio agio solo sulla salita di Stella Cilento, 4 km tutti al 9-10% con punte del 14, lì non c'era molta possibilità di sbagliare rapporto.
Comunque è stato un buon allenamento, ora non mi resta che prepararmi per l'ultimo obiettivo della stagione, la GF Straducale, 206 km con 4600 m di dislivello, speriamo nelle Marche faccia meno caldo.
Il percorso è stato impegnativo, come sempre capita nelle zone del Cilento dove la pianura non esiste, i ltutto è stato reso più difficile da una temperatura costantemente superiore ai 35° C, alla fine ho coperto i 129 km con 2140 m di dislivello alla media di 27,48 km/h, un risultato che alla vigilia avrei definito buono però al traguardo non ero per niente soddisfatto. Per tutta la gara non sono mai riuscito a trovare il ritmo a causa del caldo (che però era uguale per tutti), della breve distanza, dell'allergia ma soprattutto a causa della mia scelta scellerata di utilizzare, dopo sei mesi con guarnitura standard, la bici con la compact, morale della favola, non sono mai riuscito a trovare il rapporto adatto, o troppo duro o troppo agile, la pedalata non era mai rotonda, mi sono trovato a mio agio solo sulla salita di Stella Cilento, 4 km tutti al 9-10% con punte del 14, lì non c'era molta possibilità di sbagliare rapporto.
Comunque è stato un buon allenamento, ora non mi resta che prepararmi per l'ultimo obiettivo della stagione, la GF Straducale, 206 km con 4600 m di dislivello, speriamo nelle Marche faccia meno caldo.
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Re: Granfondo 2012
C'era qualche forumendolo ieri alla Sportful più calda che io ricordo?
A VOI!
Chi non indossa il casco non ha nulla nella testa che valga la pena proteggere.
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Re: Granfondo 2012
c'era Dieghino? non vi siete incrociati?
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Re: Granfondo 2012
Si ci siamo incrociati al Palaghiaccio, è arrivato circa 15-20' dopo di me, l'avevo invitato a venire a cena alla Pedavena ma ha rifiutato, sto ascaro.robby ha scritto:c'era Dieghino? non vi siete incrociati?
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Re: Granfondo 2012
eh, ho notato dai tempi, te lo sei mangiato!
ma che pirla, almeno la cena alla pedavena!!!
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Re: Granfondo 2012
Veramente l'obbiettivo di ogni anno è la cena alla Pedavena, infatti ho mangiato spetzle o come cacchio si scrive e poi pure tagliata, patate fritte, gelato ecc. ecc.robby ha scritto:eh, ho notato dai tempi, te lo sei mangiato!
ma che pirla, almeno la cena alla pedavena!!!
I 219 km (quest'anno sono aumentati) sono il contorno di verdure.
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Re: Granfondo 2012
Non c'é nessun ciclowebbista alla GF Giordana ex Pantani di domenica prossima con partenza dall'Aprica ??
Spero di non incontrare il mio compagno Andrea Web perché l'unica corsa fatta insieme (la Charly Gaul del 2010) ero molle come un budino.
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LANDO TEAM rulez
Grande Rivoluzione Universale sempre !!!
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Re: Granfondo 2012
c'è Diego che dice di avere ambizioni di classifica sul corto...boh, sarà! cmq credo non vi siate mai incontrati
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Re: Granfondo 2012
Come mai non si chiama più "Gf Marco Pantani"? Problemi di diritti sul nome?
Fatta nel 2009, la più dura a cui abbia mai partecipato, ci avrò messo circa 10 ore per finire il "lungo"!
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Re: Granfondo 2012
sai che non lo so Franz, dovrei chiedere bene al mio babbo?
io l'ho fatta solamente fino a quando si è chiamata Marco Pantani, cioè fino al 2010, dall'anno scorso si chiama Giordana. Mio padre l'anno scorso si trovava a Cesenatico per due settimane di ferie e una mattina andando al museo di Panta trovò il padre e chiaccherando del più e del meno gli chiese proprio questa cosa ma non ricordo bene il tutto...stasera gli richiedo
io l'ho fatta solamente fino a quando si è chiamata Marco Pantani, cioè fino al 2010, dall'anno scorso si chiama Giordana. Mio padre l'anno scorso si trovava a Cesenatico per due settimane di ferie e una mattina andando al museo di Panta trovò il padre e chiaccherando del più e del meno gli chiese proprio questa cosa ma non ricordo bene il tutto...stasera gli richiedo
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Re: Granfondo 2012
La peggiore GF della mia vita, mai fatto così schifo.Bob Fats ha scritto:Non c'é nessun ciclowebbista alla GF Giordana ex Pantani di domenica prossima con partenza dall'Aprica ??
Spero di non incontrare il mio compagno Andrea Web perché l'unica corsa fatta insieme (la Charly Gaul del 2010) ero molle come un budino.
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Re: Granfondo 2012
Non hai mai fatto Oetztaler o Sportful? No perchè rispetto a queste è una passeggiata di salute.Woodstock ha scritto:Come mai non si chiama più "Gf Marco Pantani"? Problemi di diritti sul nome?
Fatta nel 2009, la più dura a cui abbia mai partecipato, ci avrò messo circa 10 ore per finire il "lungo"!
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Re: Granfondo 2012
L'Oetztaler è un po' complicata per me, agosto è un mese in cui difficilmente riesco a muovermi, la Sportful invece prima o poi la farò sicuramente, magari già l'anno prossimo, in alternativa alla Marmotte, so che è durissima ma confido nelle mie possibilità, il tempo mi interessa poco, l'importante è arrivare al traguardo.
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