Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
ciclistapazzo
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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Primo86 ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 20:09 Mi rendo conto che sul forum di cicloweb si parla di tutto e si difende questa possibilità di parlare di tutto.

Però, come l'altro giorno sul "nessun merito nella vittoria di Wva", si sta discutendo dell'assurdo.
Cioè se volete discuterne fatelo, ma non esiste, proprio non esiste nella logica di sto mondo che i neri non sono portati per la bici.

Se da qui a cento anni si costruisce un'Africa ciclistica come negli ultimi cento anni si è costruita un'Europa ciclistica, tra cento anni trovate cento Bini.

C'è più razzismo nella preclusione di partenza, anche se sembra innocua e pensata in buona fede, che in altre circostanze molto più eclatanti che viviamo e vediamo tutti i giorni.
Chapeau.. ma infatti spostano il discorso, parlano dei 100m ecc. È un discorso da razzismo ottocentesco.


Rudy80
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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Primo86 ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 20:09 Mi rendo conto che sul forum di cicloweb si parla di tutto e si difende questa possibilità di parlare di tutto.

Però, come l'altro giorno sul "nessun merito nella vittoria di Wva", si sta discutendo dell'assurdo.
Cioè se volete discuterne fatelo, ma non esiste, proprio non esiste nella logica di sto mondo che i neri non sono portati per la bici.

Se da qui a cento anni si costruisce un'Africa ciclistica come negli ultimi cento anni si è costruita un'Europa ciclistica, tra cento anni trovate cento Bini.

C'è più razzismo nella preclusione di partenza, anche se sembra innocua e pensata in buona fede, che in altre circostanze molto più eclatanti che viviamo e vediamo tutti i giorni.
Semplicemente perché in una pista di atletica nella corsa e nei salti l'atleta afro ha un vantaggio rispetto all asiatico e al caucasico mentre in piscina avviene il contrario perché in media le caratteristiche fisiche sono diverse . Si parla di vantaggi non di incapacità o non essere portato , chiaro che noi bianchi siamo in grado di correre forte e i neri di nuotare forte ma la statistica parla chiaro per quanto riguarda il primeggiare e non contano di certo fattori culturali. Nello sport una delle cose belle è che sono i fatti che contano e molto meno le chiacchiere che noi stessi facciamo divertendoci qui sul forum , poi io citavo paesi in cui i neri primeggiano in determinati sport mentre nel ciclismo non ancora. Ammetto che seguo soprattutto il ciclismo su strad quindi il pistard nero frances Bauge non lo conoscevo comunque i numeri parlano chiaro. In futuro potrà cambiare la situazione però avendo una certa età ricordo anche vent'anni fa discorsi del genere sul ciclismo e sulla possibilità di grandi vittorie di atleti neri dall Africa che al momento non sono ancora arrivate a parte oggi. Se vuoi puoi considerare razzista quanto da me affermato o pensare che abbia un pregiudizio
stesso, non preoccuparti non mi offendo ma in media la struttura ossea e l'elasticità muscolare di neri e bianchi ha differenze che portano a diversi risultati in varie discipline sportive e può essere che esista anche nel rapporto con il mezzo ciclistico E nella capacità di sviluppare certi wattaggi e nella resistenza.Leggevo tempo fa sulla Gazzetta mi pare che secobdo un tecnico della maratona l'abisso esistente tra gli Africani degli altipiani e il resto del mondo sia dovuta principalmente alle misure degli arti inferiori dei keniani e Non alla loro capacità aerobica neanche così superiore a quella degli altri atleti. Sono fattori che si studiano, ,differenze che si valutano per cui a mio avviso parlare di pregiudizio razziale mi pare fuori luogo. Come hai detto tu stesso in libertà è giusto poter parlare di tutto e esprimere il proprio pensiero così come puoi considerare tutto quanto da me affermato come frutto di pregiudizio razziale ; ripeto non mi offendo. Di questi tempi sono abituato ;)


Filarete
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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Più che altro se ad ogni vittoria di un ciclista africano ci toccano 10 pagine di off topic, viene da augurarsi che non vincano più nulla... Scherzo eh!
Meglio occuparsi dei contenuti espressi dagli atleti e dalla corsa.


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nemecsek.
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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Rudy80 ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 21:02
in una pista di atletica nella corsa e nei salti l'atleta afro ha un vantaggio rispetto all asiatico e al caucasico mentre in piscina avviene il contrario perché in media le caratteristiche fisiche sono diverse . Si parla di vantaggi non di incapacità o non essere portato , chiaro che noi bianchi siamo in grado di correre forte e i neri di nuotare forte ma la statistica parla chiaro per quanto riguarda il primeggiare e non contano di certo fattori culturali. Nello sport una delle cose belle è che sono i fatti che contano e molto meno le chiacchiere che noi stessi facciamo divertendoci qui sul forum
amen

io intanto ho messo il cartello scritto pure in affricano

passo carabbile


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Cthulhu
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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Winter ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 20:23
Cthulhu ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 19:57
Winter ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 19:28
Pochissimi
Uno su dieci?
Mettiamo da barcellona
Uno su cinque.
100 metri 0 su 23
200 metri 3 su 23
400 metri 3 su 23
800 metri 4 su 23
1500 metri 2 su 23
5000 metri 1 su 23
10000 metri 0 su 23
Maratona 4 su 23

Totale 17 su 184

9 per cento :diavoletto:
Io ho guardato le olimpiadi.
E scusa, per te gli algerini sono neri ?


Primo86
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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Rudy80 ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 21:02 ma la statistica
Lasciamo da parte il razzismo, parliamo di ciclismo.

Quale statistica?


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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

Messaggio da leggere da nikybo85 »

Volata tremenda, se li è quasi tolti di ruota finché Laporte non ha carburato e in piena scia ha iniziato a recuperare.

Ma il vero nome è Benjamin come diceva Panchetti?! :uhm:


Rudy80
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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:sasso:
Primo86 ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 22:38
Rudy80 ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 21:02 ma la statistica
Lasciamo da parte il razzismo, parliamo di ciclismo.

Quale statistica?
Intendevo le
Vittorie mondiali e olimpiche in piscina e sulle piste d atletica e i primi 10 atleti di sempre nelle gare dai 100 alla maratona in pista e strada e nei vari stili di nuoto dai 50 al 1500 m. È evidente come ci sua una netta prevalenza da una parte di atleti afro e dall'altra di bianchi e asiatici tutto qua. Non dipendono da fattori culturali ma da caratteristiche fisiche diverse, pensa che il nostro Tortu è stato solo il secondo bianco sotto i 10 sec. Nei 100 m. Però finisco qua l'argomento, non andiamo più offtopic. Il futuro dirà del ciclismo dell'Africa nera, come ho scritto nello sport contano per fortuna i fatti e non le chiacchiere e le ideologie :cincin:


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chinaski89
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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nemecsek. ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 22:08
Rudy80 ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 21:02
in una pista di atletica nella corsa e nei salti l'atleta afro ha un vantaggio rispetto all asiatico e al caucasico mentre in piscina avviene il contrario perché in media le caratteristiche fisiche sono diverse . Si parla di vantaggi non di incapacità o non essere portato , chiaro che noi bianchi siamo in grado di correre forte e i neri di nuotare forte ma la statistica parla chiaro per quanto riguarda il primeggiare e non contano di certo fattori culturali. Nello sport una delle cose belle è che sono i fatti che contano e molto meno le chiacchiere che noi stessi facciamo divertendoci qui sul forum
amen

io intanto ho messo il cartello scritto pure in affricano

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Ne deduco che secondo voi un pigmeo, un senegalese un etiope e un algerino hanno le stesse identiche caratteristiche fisiche.. vabbè.

Poi la statistica in un sacco di sport è viziata da disponibilità e contesti diversi.. comunque ognuno la pensi come vuole, ma ha straragione Primo


Cthulhu
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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Devo dire che leggo della roba razzista che fa vergognare.
Il bello è che nemmeno ve ne rendete conto.


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chinaski89
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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ciclistapazzo ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 17:04
TIC ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 16:58
ciclistapazzo ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 16:54 che gioia e che festa per il ciclismo africano... mi ricordo quando qualche anno fa, nello studio della RAI un chiacchericcio sul fatto che per questioni fisiche e di conformazione delle gambe e del busto le persone di colore non erano adatte alla bici :bll: :bll: :bll: :bll:
E' vero, non sono adatti alla bici. Poi qualcuno piu forte c'e' sempre. Comunque questo e' il primo grande risultato che fanno.
Scusami ma ci sono questioni economiche e organizzative. Organizzare corse e avere mezzo ciclistici costa un sacco. Non mi tirate fuori il discorso sud africano o usa. In sud Africa lo sport è ancora pieno di cultura di apartheid e cyclingnews ha pubblicato una serie di articoli bellissimi sul razzismo nel mondo del ciclismo americano. Comunque su pista ci sono stati ottimi atleti di colore.

Poi considerare che tutti gli uomini di colore hanno la stessa conformazione fisica è semplice razzismo ottocentesco. Un Etiope e un Caraibico di colore hanno fisici diversissimi.
Quello che dico anche io


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nemecsek.
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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chinaski89 ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 22:54
Ne deduco che secondo voi un pigmeo, un senegalese un etiope e un algerino hanno le stesse identiche caratteristiche fisiche.. vabbè.

Poi la statistica in un sacco di sport è viziata da disponibilità e contesti diversi.. comunque ognuno la pensi come vuole, ma ha straragione Primo
già che se iniziamo ad accettare che ci siano caratteristiche fisiche diverse fra popolazioni facciamo un bel passo avanti
intanto l'etimo di Bini... fa sorridere :D


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Krisper
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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giorgio ricci ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 20:28
Primo86 ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 20:09 Mi rendo conto che sul forum di cicloweb si parla di tutto e si difende questa possibilità di parlare di tutto.

Però, come l'altro giorno sul "nessun merito nella vittoria di Wva", si sta discutendo dell'assurdo.
Cioè se volete discuterne fatelo, ma non esiste, proprio non esiste nella logica di sto mondo che i neri non sono portati per la bici.

Se da qui a cento anni si costruisce un'Africa ciclistica come negli ultimi cento anni si è costruita un'Europa ciclistica, tra cento anni trovate cento Bini.

C'è più razzismo nella preclusione di partenza, anche se sembra innocua e pensata in buona fede, che in altre circostanze molto più eclatanti che viviamo e vediamo tutti i giorni.
Quoto totalmente. Spesso non sono d'accordo con i modi un po' tranchant dei tuoi post però dici sempre cose condivisibili . :cincin:
Il ragazzo è vivace, ma in gamba :bll: :cincin:

anch'io sono d'accordo con Primo


La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
peek
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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Cthulhu ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 22:55 Devo dire che leggo della roba razzista che fa vergognare.
Il bello è che nemmeno ve ne rendete conto.
Sì, è imbarazzante.
Tra l'altro noto che in scienza delle razze nel forum abbiamo dei bei dottoroni, in scienze economiche meno.
Il fatto che in Eritrea il reddito medio sia poco più di 50 dollari al mese è in effetti trascurabile nel determinare qualche difficoltà in più nell'accedere alla pratica del ciclismo.
Quello che non riesco a spiegarmi è perché Gebre, che è evidentemente più chiaro di Girmay, vada meno forte :uhm:


cycling_chrnicles
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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Cthulhu ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 19:08 Ma dare qualche merito all' UCI per aver contribuito a mondializzare il ciclismo si può o sono sempre merde a prescindere ?
Sono sempre merde a prescindere.

Anche perché poi UCI vuol dire tutto e vuol dire niente, dato che negli anni si sono alternate diverse gestioni, alcune piuttosto disastrose.

Nel concreto, ad ogni modo, l'UCI cosa ha fatto per il ciclismo in Africa?

Possiamo metterci dentro il Centre mondial du cyclisme, da cui è passato lo stesso Girmay, che è roba ancora targata Hein Verbruggen.

Dei Mondiali del 2025, che sono roba di Lappartient, ne riparliamo tra qualche anno. Però bellissima iniziativa, di una gestione un filo megliore rispetto alle precedenti.

Altro?

Peraltro anche parlando di ciclismo in Africa siamo su un campo un po' ampio. Il ciclismo eritreo se la passa meglio oggi che in passato, ma il ciclismo africano in sé non direi.

La scena nordafricana è stata una scena importante nel '900.

La nazionale del Nord Africa ha fatto più volte il Tour de France nei primi anni '50 vincendo anche una tappa.

Nell'albo d'oro del Giro del Marocco c'è gente che è arrivata sul podio del Giro e del Tour.

Il Grand Prix d'Annaba, gara algerina, è stato vinto, tra gli altri, da Gosta Pettersson, Ryszard Szurkowski, iridato tra i dilettanti nel '73 e recordman di successi alla Corsa della Pace quando questa era una gara di quindici giorni che attraversava tre stati, e Sven-Ake Nilsson. E sul podio troviamo, più volte, Bernt Johansson, oro olimpico nel '76 e podio al Giro nel '79.

Podio del Giro di Tunisia del 1964: Gosta Petterson, vincitore di un Giro, Lucien Aimar, vincitore di un Tour, Walter Godefroot, plurivincitore di grandi classiche.

Anche nell'albo d'oro del Giro d'Algeria, nelle sue prime due incarnazioni, troviamo nomi grossi, dai grandissimi classicomani Germain Derycke e Raymond Impanis, ai già citati Gosta Pettersson, Sven-Ake Nilsson e Ryszard Szurkowski, passando per Aavo Pikkuus.

Pure il Giro dell'Egitto, pur non toccando i livelli di nobilità delle gare sopraccitate, ha attirato dilettanti di alto livello per diversi anni.

E capisci bene che tutte 'ste gare, messe insieme, davano vita a una zona particolarmente florida per il ciclismo.

Di gare del livello delle sopraccitate, al momento, in tutta l'Africa non ce ne sono. L'unica a cui partecipano delle squadre europee di un certo livello è il Tour of Rwanda. Ma di certo, in questi anni, non si sono presentati al via corridori del rango di un Pettersson, di un Godefroot o di un Derycke.

Venendo alla scena nordafricana in sé, prima della pandemia erano rimaste le macerie, ora neanche quelle.

La gestione della mondializzazione da parte dell'UCI è stata un disastro. Si è data attenzione a luoghi ove non vi era assolutamente terreno fertile per costruire qualcosa, mentre sono stati lasciati al loro destino paesi che avevano una grande tradizione.

Nord Africa, Europa dell'Est, America Latina.....ai tempi del blocco sovietico il mondo era diviso in due e con esso anche il ciclismo.....le zone appena menzionate recitavano un ruolo chiave nella galassia dilettantistica. Ho avuto la fortuna di parlare con gente che ha fatto la Vuelta a Cuba e mi raccontavano che le strade erano sempre pienissime quando correvano là.

Quando è caduto il muro è venuto meno anche il sistema dilettantistico e non si è fatto nulla per integrare i due mondi. Pure tutti i movimenti dell'ex Unione Sovietica, oggi, se la passano peggio che mai. Unica parziale eccezione l'Estonia. In Russia dopo Menchov il nulla e già la sua generazione era meno forte di quella di Tonkov, Berzin e compagnia. In Lettonia un Ugrumov non c'è. In Uzbekistan non c'è un Abdu. In Kazakistan non c'è un Vinokurov.

La Polonia ha avuto grandi corridori per cinquant'anni: Szurkowski, Piasecki, lo sfortunatissimo Joachim Halupczok, Jaskula....oggi, che Kwiatkowski e Majka si avviano verso il tramonto, non si vede più nulla all'orizzonte. Al momento ci sono due polacchi U25 nel WT: Sajnok e Maciejuk. Stanno freschi.

Gli unici movimenti che sono cresciuti veramente negli ultimi anni, e sono comunque movimenti che esistevano da decenni, sono quello norvegese, quello danese e volendo quello britannico (che più che altro, però, si è parzialmente spostato dalla pista alla strada). Gente che ha soldi e, quindi, di conseguenza squadre e corse. E a fare da contraltare c'è comunque la morte totale del movimento svedese, che per decenni è stato il più importante della zona scandinava.

Poi c'è la parziale eccezione slovena, che ha strutture di qualità, ma pochi praticanti e, dunque, dietro il trio d'oro, in ottica futura, ha poco. In compenso dall'area balcanica arriva il figlio d'arte Miholjevic.

I corridori africani hanno avuto la fortuna di trovare alcune squadre che hanno deciso di investire su di loro come Qhubeka, Bike Aid e Pro Touch. E queste squadre li hanno portati a correre, per lo più, fuori dall'Africa, dato che nelle corse di casa, purtroppo, potranno crescere sempre il giusto. Tesfazion, ad esempio, si è rivelato al mondo correndo tra Cina e Indonesia.

Ma l'UCI in sé, nonostante il centro mondiale che almeno è qualcosa, ha fatto, soprattutto sotto le gestioni McQuaid e Cookson, veramente troppo poco per il ciclismo africano.

Ad oggi la mondializzazione è affidata a quegli attori esterni all'UCI che hanno voglia di investire al di fuori dei confini tradizionali del ciclismo. Ad esempio la Movistar e le sue squadre satellite che cercano e lanciano talenti provenienti dall'America Latina (vedi Rangel e Gonzalez Rivera). Se qualche ragazzo proveniente da quelle zone esplode e, anzi, in questo momento c'è anche un movimento che sta effettivamente fiorendo, vale a dire quello ecuadoriano, non è assolutamente merito dell'UCI. Da quelle parti hanno una gara a tappe a settimana, tipo ieri si è conclusa la Vuelta Bantrab in Guatemala (terza gara a tappe che fanno da febbraio a oggi in Guatemala), e non ce n'è mezza che abbia lo status UCI.

La gestione Lappartient, imho, è un po' meglio rispetto alla precedenti, voglio dire il Mondiale in Ruanda è meglio rispetto al Mondiale in Qatar, ma c'è anche molto lavoro da fare sul versante mondializzazione. Un Girmay è figlio di bravi scout che lo hanno scoperto, non di politiche che hanno portato a una crescita del movimento eritreo e a un integrazione di questo col ciclismo europeo (infatti la trafila che ha fatto Bini è là da vedere)


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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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Winter ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 18:48
TIC ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 17:56 Che poi mi dovete dire come mai i bianchi non vincono piu niente nell'atletica, sezione corse. Dalla velocità al mezzofondo fino alla maratona passando per il cross e le Siepi. Da quasi 40 anni. E' una questione culturale ? Sicuri ? Poi puo' anche succedere che dopo 40 anni ci riesca un bianco norvegese.
Perché gli africani si allenano di più
E hanno più fame
Si allenano di più solo nel mezzofondo e nel fondo. Già nei salti non si vogliono più allenare sti sfaticati.


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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

Messaggio da leggere da Winter »

Cthulhu ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 22:23
Winter ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 20:23
Cthulhu ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 19:57
Uno su cinque.
100 metri 0 su 23
200 metri 3 su 23
400 metri 3 su 23
800 metri 4 su 23
1500 metri 2 su 23
5000 metri 1 su 23
10000 metri 0 su 23
Maratona 4 su 23

Totale 17 su 184

9 per cento :diavoletto:
Io ho guardato le olimpiadi.
E scusa, per te gli algerini sono neri ?
Hai scritto olimpiadi e mondiali


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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

Messaggio da leggere da Winter »

StipemdioXTutti ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 6:08
Winter ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 18:48
TIC ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 17:56 Che poi mi dovete dire come mai i bianchi non vincono piu niente nell'atletica, sezione corse. Dalla velocità al mezzofondo fino alla maratona passando per il cross e le Siepi. Da quasi 40 anni. E' una questione culturale ? Sicuri ? Poi puo' anche succedere che dopo 40 anni ci riesca un bianco norvegese.
Perché gli africani si allenano di più
E hanno più fame
Si allenano di più solo nel mezzofondo e nel fondo. Già nei salti non si vogliono più allenare sti sfaticati.
Allenano ho sbagliato la parola
Quando devono andare a scuola fanno 15 km a piedi ad andare e 15 a tornare tutte le mattine
Per dieci anni
I nostri non fanno un km
Se avranno i soldi per comprarsi la bici
Domineranno la bici
Non è mai uno di Nairobi o di mombasa a vincere le olimpiadi o i mondiali
Non ce ne sono mai
Sono sempre di villaggi vicino a eldoret ecc
Negli sport di fatica la fame (non il mangiare ma la voglia di emergere) fa la differenza
I nostri ne hanno sempre di meno


Krisper
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 4:34
Cthulhu ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 19:08 Ma dare qualche merito all' UCI per aver contribuito a mondializzare il ciclismo si può o sono sempre merde a prescindere ?
Sono sempre merde a prescindere.

Anche perché poi UCI vuol dire tutto e vuol dire niente, dato che negli anni si sono alternate diverse gestioni, alcune piuttosto disastrose.

Nel concreto, ad ogni modo, l'UCI cosa ha fatto per il ciclismo in Africa?

Possiamo metterci dentro il Centre mondial du cyclisme, da cui è passato lo stesso Girmay, che è roba ancora targata Hein Verbruggen.

Dei Mondiali del 2025, che sono roba di Lappartient, ne riparliamo tra qualche anno. Però bellissima iniziativa, di una gestione un filo megliore rispetto alle precedenti.

Altro?

Peraltro anche parlando di ciclismo in Africa siamo su un campo un po' ampio. Il ciclismo eritreo se la passa meglio oggi che in passato, ma il ciclismo africano in sé non direi.

La scena nordafricana è stata una scena importante nel '900.

La nazionale del Nord Africa ha fatto più volte il Tour de France nei primi anni '50 vincendo anche una tappa.

Nell'albo d'oro del Giro del Marocco c'è gente che è arrivata sul podio del Giro e del Tour.

Il Grand Prix d'Annaba, gara algerina, è stato vinto, tra gli altri, da Gosta Pettersson, Ryszard Szurkowski, iridato tra i dilettanti nel '73 e recordman di successi alla Corsa della Pace quando questa era una gara di quindici giorni che attraversava tre stati, e Sven-Ake Nilsson. E sul podio troviamo, più volte, Bernt Johansson, oro olimpico nel '76 e podio al Giro nel '79.

Podio del Giro di Tunisia del 1964: Gosta Petterson, vincitore di un Giro, Lucien Aimar, vincitore di un Tour, Walter Godefroot, plurivincitore di grandi classiche.

Anche nell'albo d'oro del Giro d'Algeria, nelle sue prime due incarnazioni, troviamo nomi grossi, dai grandissimi classicomani Germain Derycke e Raymond Impanis, ai già citati Gosta Pettersson, Sven-Ake Nilsson e Ryszard Szurkowski, passando per Aavo Pikkuus.

Pure il Giro dell'Egitto, pur non toccando i livelli di nobilità delle gare sopraccitate, ha attirato dilettanti di alto livello per diversi anni.

E capisci bene che tutte 'ste gare, messe insieme, davano vita a una zona particolarmente florida per il ciclismo.

Di gare del livello delle sopraccitate, al momento, in tutta l'Africa non ce ne sono. L'unica a cui partecipano delle squadre europee di un certo livello è il Tour of Rwanda. Ma di certo, in questi anni, non si sono presentati al via corridori del rango di un Pettersson, di un Godefroot o di un Derycke.

Venendo alla scena nordafricana in sé, prima della pandemia erano rimaste le macerie, ora neanche quelle.

La gestione della mondializzazione da parte dell'UCI è stata un disastro. Si è data attenzione a luoghi ove non vi era assolutamente terreno fertile per costruire qualcosa, mentre sono stati lasciati al loro destino paesi che avevano una grande tradizione.

Nord Africa, Europa dell'Est, America Latina.....ai tempi del blocco sovietico il mondo era diviso in due e con esso anche il ciclismo.....le zone appena menzionate recitavano un ruolo chiave nella galassia dilettantistica. Ho avuto la fortuna di parlare con gente che ha fatto la Vuelta a Cuba e mi raccontavano che le strade erano sempre pienissime quando correvano là.

Quando è caduto il muro è venuto meno anche il sistema dilettantistico e non si è fatto nulla per integrare i due mondi. Pure tutti i movimenti dell'ex Unione Sovietica, oggi, se la passano peggio che mai. Unica parziale eccezione l'Estonia. In Russia dopo Menchov il nulla e già la sua generazione era meno forte di quella di Tonkov, Berzin e compagnia. In Lettonia un Ugrumov non c'è. In Uzbekistan non c'è un Abdu. In Kazakistan non c'è un Vinokurov.

La Polonia ha avuto grandi corridori per cinquant'anni: Szurkowski, Piasecki, lo sfortunatissimo Joachim Halupczok, Jaskula....oggi, che Kwiatkowski e Majka si avviano verso il tramonto, non si vede più nulla all'orizzonte. Al momento ci sono due polacchi U25 nel WT: Sajnok e Maciejuk. Stanno freschi.

Gli unici movimenti che sono cresciuti veramente negli ultimi anni, e sono comunque movimenti che esistevano da decenni, sono quello norvegese, quello danese e volendo quello britannico (che più che altro, però, si è parzialmente spostato dalla pista alla strada). Gente che ha soldi e, quindi, di conseguenza squadre e corse. E a fare da contraltare c'è comunque la morte totale del movimento svedese, che per decenni è stato il più importante della zona scandinava.

Poi c'è la parziale eccezione slovena, che ha strutture di qualità, ma pochi praticanti e, dunque, dietro il trio d'oro, in ottica futura, ha poco. In compenso dall'area balcanica arriva il figlio d'arte Miholjevic.

I corridori africani hanno avuto la fortuna di trovare alcune squadre che hanno deciso di investire su di loro come Qhubeka, Bike Aid e Pro Touch. E queste squadre li hanno portati a correre, per lo più, fuori dall'Africa, dato che nelle corse di casa, purtroppo, potranno crescere sempre il giusto. Tesfazion, ad esempio, si è rivelato al mondo correndo tra Cina e Indonesia.

Ma l'UCI in sé, nonostante il centro mondiale che almeno è qualcosa, ha fatto, soprattutto sotto le gestioni McQuaid e Cookson, veramente troppo poco per il ciclismo africano.

Ad oggi la mondializzazione è affidata a quegli attori esterni all'UCI che hanno voglia di investire al di fuori dei confini tradizionali del ciclismo. Ad esempio la Movistar e le sue squadre satellite che cercano e lanciano talenti provenienti dall'America Latina (vedi Rangel e Gonzalez Rivera). Se qualche ragazzo proveniente da quelle zone esplode e, anzi, in questo momento c'è anche un movimento che sta effettivamente fiorendo, vale a dire quello ecuadoriano, non è assolutamente merito dell'UCI. Da quelle parti hanno una gara a tappe a settimana, tipo ieri si è conclusa la Vuelta Bantrab in Guatemala (terza gara a tappe che fanno da febbraio a oggi in Guatemala), e non ce n'è mezza che abbia lo status UCI.

La gestione Lappartient, imho, è un po' meglio rispetto alla precedenti, voglio dire il Mondiale in Ruanda è meglio rispetto al Mondiale in Qatar, ma c'è anche molto lavoro da fare sul versante mondializzazione. Un Girmay è figlio di bravi scout che lo hanno scoperto, non di politiche che hanno portato a una crescita del movimento eritreo e a un integrazione di questo col ciclismo europeo (infatti la trafila che ha fatto Bini è là da vedere)
:clap: :clap: :clap:

Ma ti hanno cresciuto a pane e ciclismo dilettantistico (e non solo)?

Leggendo questa breve analisi, so che hai molto più materiale in canna, già si capisce quanto UCI ed il ciclismo abbiano seguito i :dollar: , non la vera crescita dello sport che amiamo.
Poi noi ci scanniamo a parlare delle ragioni della crisi del ciclismo, forse in questo riassunto abbiamo una parte importante della risposta.


La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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Comunque è giusto ricordare una cosa: negli ultimi anni l'unico ciclista in grado di avvicinarsi all'impresa di fare bottino pieno nelle classiche del nord rimane Greg Van Avermaet nel 2017. Secondo al Fiandre, primo in tutte le altre. Con un oro olimpico l'anno prima. Una specie di WVA ma più vincente.


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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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AndreiTchmil ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 7:31 Comunque è giusto ricordare una cosa: negli ultimi anni l'unico ciclista in grado di avvicinarsi all'impresa di fare bottino pieno nelle classiche del nord rimane Greg Van Avermaet nel 2017. Secondo al Fiandre, primo in tutte le altre. Con un oro olimpico l'anno prima. Una specie di WVA ma più vincente.
È vero, un grande campione, molto sottovalutato


herbie
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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peek ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 0:11
Cthulhu ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 22:55 Devo dire che leggo della roba razzista che fa vergognare.
Il bello è che nemmeno ve ne rendete conto.
Sì, è imbarazzante.
Tra l'altro noto che in scienza delle razze nel forum abbiamo dei bei dottoroni, in scienze economiche meno.
Il fatto che in Eritrea il reddito medio sia poco più di 50 dollari al mese è in effetti trascurabile nel determinare qualche difficoltà in più nell'accedere alla pratica del ciclismo.
Quello che non riesco a spiegarmi è perché Gebre, che è evidentemente più chiaro di Girmay, vada meno forte :uhm:
Questi due post mi incuriosiscono, riguardo al concetto di razzismo.
Concetto che viene sempre utilizzato con accezione dispregiativa.
Che intendete con questa parola?
Riconoscere che esiste una differenza nelle caratteristiche antropologiche e culturali (senza alcub giudizio di valore riguardo a quali siano le caratteristiche " migliori") tra uomini con diversi colore della pelle è "razzismo"? Parimenti, ad esempio riconoscere che esistono differenze antropologiche tra uomo e donna è "sessismo"?
O più in generale, riconoscere che esistono differenze negli usi e costumi di differenti tradizioni culturali che rendono abituali alcune pratiche, altrove bandite per motivi morali , è "moralismo"?
È una questione, questa del relativismo del giudizio, molto più complessa di quello che abitualmente si pensa, a mio parere.
Nel senso che ,quanto alla coerenza del pensiero, il relativismo dovrebbe essere uniformemente applicato....


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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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Il ciclismo africano deve crescere ancora ma è sulla buona strada .
Speriamo , anzi è più di una speranza , che le prestazioni di Girmay servano a sensibilizzare gli addetti ai lavori sulle potenzialità del ciclismo africano.
Non credo a genetica a ragionamenti Lombrosiani , anzi penso che con le doti di fondo , la struttura ossea e la tenacia ,o se volete chiamarla diversamente ,fame agonistica , molti popoli africani siano adattissimi alla bici. È solo una questione di soldi ,neanche di tradizione . Quella di crea .
Facendo investimenti in Africa sicuramente verranno fuori bei corridori . Già ora la tendenza si vede .
Ben venga il ciclismo africano .


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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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Corsa brutta e che, se ci fosse stato il kaiser (a fare il gregario) avrebbe vinto, probabilmente Merlier. Così invece arriva una fuga e non certo dei più forti, perché sul Kamel mi pare che i quattro non fossero fra i primissimi e in volata, nessuno di loro avrebbe prevalso. In particolare Stuyen (anche ieri furbino) ha dimostrato che la Sanremo la può vincere chiunque. :)


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

Messaggio da leggere da Gimbatbu »

lemond ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 8:29 Corsa brutta e che, se ci fosse stato il kaiser (a fare il gregario) avrebbe vinto, probabilmente Merlier. Così invece arriva una fuga e non certo dei più forti, perché sul Kamel mi pare che i quattro non fossero fra i primissimi e in volata, nessuno di loro avrebbe prevalso. In particolare Stuyen (anche ieri furbino) ha dimostrato che la Sanremo la può vincere chiunque. :)
Carlo se c' era il Kaiser forse vinceva lui. Merlier si stacca pure sui cavalcavia. La corsa l'ha buttata la Jumbo e WVA che non ha la testa di Merckx, il quale diceva non si regala niente a nessuno, se sei il più forte devi vincere tu, la ricompensa ai vari Swerts, Vandenbosshe ecc. gliela dava facendogli vincere corse minori.


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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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Gimbatbu ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 8:55
lemond ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 8:29 Corsa brutta e che, se ci fosse stato il kaiser (a fare il gregario) avrebbe vinto, probabilmente Merlier. Così invece arriva una fuga e non certo dei più forti, perché sul Kamel mi pare che i quattro non fossero fra i primissimi e in volata, nessuno di loro avrebbe prevalso. In particolare Stuyen (anche ieri furbino) ha dimostrato che la Sanremo la può vincere chiunque. :)
Carlo se c' era il Kaiser forse vinceva lui. Merlier si stacca pure sui cavalcavia. La corsa l'ha buttata la Jumbo e WVA che non ha la testa di Merckx, il quale diceva non si regala niente a nessuno, se sei il più forte devi vincere tu, la ricompensa ai vari Swerts, Vandenbosshe ecc. gliela dava facendogli vincere corse minori.
Eh lo so che si stacca, ma c'erano 40 km. per rientrare e lui l'à fatto. Davanti avevano pochissimi secondi di vantaggio i due della Jumbo, quando è rientrato il terzo, subito dietro c'erano anche gli altri e quindi non ci sarebbe mai stata concordanza d'intenti. Forse con il Kaiser e Wout in fuga, insieme ad Asgreen, avrebbero anche potuto, ma per l'Alpecin la tattica migliore, s.m. sarebbe stata quella di puntare su (ripeto) Merlier. :)


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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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giorgio ricci ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 8:24 Il ciclismo africano deve crescere ancora ma è sulla buona strada .
Speriamo , anzi è più di una speranza , che le prestazioni di Girmay servano a sensibilizzare gli addetti ai lavori sulle potenzialità del ciclismo africano.
Non credo a genetica a ragionamenti Lombrosiani , anzi penso che con le doti di fondo , la struttura ossea e la tenacia ,o se volete chiamarla diversamente ,fame agonistica , molti popoli africani siano adattissimi alla bici. È solo una questione di soldi ,neanche di tradizione . Quella di crea .
Facendo investimenti in Africa sicuramente verranno fuori bei corridori . Già ora la tendenza si vede .
Ben venga il ciclismo africano .
Diciamo che, finora, il ciclismo africano è quasi esclusivamente eritreo.
Quello sudafricano è anglosassone, solo geograficamente africano.
Sì è visto qualcosina in Magreb ma ancora troppo poco.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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La Gand, vuoi per chilometraggio, vuoi per il percorso non troppo esigente, capita di frequente che il più forte non riesce a fare la differenza. Ieri il vincitore che sul Kemmeltop non era nelle prime posizioni, ha vinto d'astuzia perché la squadra ha intuito che seguire La Porte poteva significare prendere la fuga buona.
Vederlo domenica fra i favoriti secondo me è esagerato.


1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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Winter ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 6:29
StipemdioXTutti ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 6:08
Winter ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 18:48
Perché gli africani si allenano di più
E hanno più fame
Si allenano di più solo nel mezzofondo e nel fondo. Già nei salti non si vogliono più allenare sti sfaticati.
Allenano ho sbagliato la parola
Quando devono andare a scuola fanno 15 km a piedi ad andare e 15 a tornare tutte le mattine
Per dieci anni
I nostri non fanno un km
Se avranno i soldi per comprarsi la bici
Domineranno la bici
Non è mai uno di Nairobi o di mombasa a vincere le olimpiadi o i mondiali
Non ce ne sono mai
Sono sempre di villaggi vicino a eldoret ecc
Negli sport di fatica la fame (non il mangiare ma la voglia di emergere) fa la differenza
I nostri ne hanno sempre di meno
È quello che si pensava prima. Poi vaia vedere se Crippa, Chiappinelli, Meslek, Amsellek, Al Otmani, Bussotti, Faniel, i fratelli Zoghlami, ecc ecc. tutti italiani, quanti km facevano per andare a scuola, e credo che bisognerebbe rassegnarsi. Altrimenti, come mai nel corno d'Africa vanno a scuola correndo e in posti altrettanto poveri, come l'Africa subsahariana occidentale non ci sono fondisti degni di questo nome?


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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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Winter ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 6:29
StipemdioXTutti ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 6:08
Winter ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 18:48
Perché gli africani si allenano di più
E hanno più fame
Si allenano di più solo nel mezzofondo e nel fondo. Già nei salti non si vogliono più allenare sti sfaticati.
Allenano ho sbagliato la parola
Quando devono andare a scuola fanno 15 km a piedi ad andare e 15 a tornare tutte le mattine
Per dieci anni
I nostri non fanno un km
Se avranno i soldi per comprarsi la bici
Domineranno la bici
Non è mai uno di Nairobi o di mombasa a vincere le olimpiadi o i mondiali
Non ce ne sono mai
Sono sempre di villaggi vicino a eldoret ecc
Negli sport di fatica la fame (non il mangiare ma la voglia di emergere) fa la differenza
I nostri ne hanno sempre di meno
Avremo solo atleti neri.
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

Messaggio da leggere da galliano »

lemond ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 8:29 Corsa brutta e che, se ci fosse stato il kaiser (a fare il gregario) avrebbe vinto, probabilmente Merlier. Così invece arriva una fuga e non certo dei più forti, perché sul Kamel mi pare che i quattro non fossero fra i primissimi e in volata, nessuno di loro avrebbe prevalso. In particolare Stuyen (anche ieri furbino) ha dimostrato che la Sanremo la può vincere chiunque. :)
Se c'era uno che non meritava di vincere era Merlier.
Ad un certo punto faceva parte, con un compagno, di un gruppetto che si era avvicinato al gruppo di testa con WVA. Ebbene lui ha provato a colmare il gap di 50-100 metri con uno scatto ed è rimbalzato miseramente e non è che davanti fossero in fila indiana pancia a terra.

Poi, più avanti, il suo gruppetto è riuscito a rientrare e lì la Alpecin ha commesso l'errore di non far lavorare Philipsen, almeno io non l'ho mai visto in testa al gruppo a tirare, forse solo per un brevissimo tratto. Tant'è che pensavo che avrebbe fatto lui la volata visto che Merlier mi pareva stanco per l'inseguimento.


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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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lemond ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 8:29 Corsa brutta e che, se ci fosse stato il kaiser (a fare il gregario) avrebbe vinto, probabilmente Merlier. Così invece arriva una fuga e non certo dei più forti, perché sul Kamel mi pare che i quattro non fossero fra i primissimi e in volata, nessuno di loro avrebbe prevalso. In particolare Stuyen (anche ieri furbino) ha dimostrato che la Sanremo la può vincere chiunque. :)
La corsa finisce a Gand, non sul Kemmel...i concorrenti lo sanno dalla partenza..non cambiano le carte a gara in corso...
Questi commenti,perdonami, li trovo di una sterilita' abbastanza soprendente per uno che segue ciclismo da anni.
Per quanto riguarda Stuyven, ha vinto una Sanremo..ma non e' un signor nessuno come tu pretendi che sia..
Mi dispiace molto Carlo. Ma sei molto ossessionato ..e ossessionante. :D


Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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Beh.
Io so solo che se avessi scommesso 10 euro CONTRO wva, ogni volta che è dato favorito, oggi sarei ricco.
Il corridore è fortissimo, ma parte sempre favorito e poi vi sono gli altri.
E parlo delle corse che contano.
Degli arrivi in parata nella Gallipoli-Ruvo di Puglia, m'importa sega


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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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barrylyndon ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 11:47 La corsa finisce a Gand, non sul Kemmel...i concorrenti lo sanno dalla partenza..non cambiano le carte a gara in corso...
E, appunto, è una corsa brutta per definizione. :)


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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

beppesaronni ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 12:03 Beh.
Io so solo che se avessi scommesso 10 euro CONTRO wva, ogni volta che è dato favorito, oggi sarei ricco.
Il corridore è fortissimo, ma parte sempre favorito e poi vi sono gli altri.
E parlo delle corse che contano.
Degli arrivi in parata nella Gallipoli-Ruvo di Puglia, m'importa sega
Che ne abbia perse già tante in cui era il netto favorito, è evidente. Non è però il caso di ieri. Io e pietro l'avevamo già scritto quando mancavano tanti km al traguardo che ieri puntavano su Laporte. Non so se ve ne siete accorti, ma più di una volta Wout è andato in testa al gruppo e ogni volta si è sempre girato per controllare la posizione del francese. A maggior ragione dopo l'ultimo passaggio sul Kemmelberg, non essendoci stata una selezione degna, Wout ha tirato i remi in barca e ha lasciato che a giocarsela fosse il francese.

Vediamo ora cosa succede domenica prossima. Quella sarà l'occasione per i bilanci. Se Wout non dovesse vincere, allora sarebbe un problema serio.


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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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galliano ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 11:39
lemond ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 8:29 Corsa brutta e che, se ci fosse stato il kaiser (a fare il gregario) avrebbe vinto, probabilmente Merlier. Così invece arriva una fuga e non certo dei più forti, perché sul Kamel mi pare che i quattro non fossero fra i primissimi e in volata, nessuno di loro avrebbe prevalso. In particolare Stuyen (anche ieri furbino) ha dimostrato che la Sanremo la può vincere chiunque. :)
Se c'era uno che non meritava di vincere era Merlier.
Ad un certo punto faceva parte, con un compagno, di un gruppetto che si era avvicinato al gruppo di testa con WVA. Ebbene lui ha provato a colmare il gap di 50-100 metri con uno scatto ed è rimbalzato miseramente e non è che davanti fossero in fila indiana pancia a terra.

Poi, più avanti, il suo gruppetto è riuscito a rientrare e lì la Alpecin ha commesso l'errore di non far lavorare Philipsen, almeno io non l'ho mai visto in testa al gruppo a tirare, forse solo per un brevissimo tratto. Tant'è che pensavo che avrebbe fatto lui la volata visto che Merlier mi pareva stanco per l'inseguimento.
E invece ha battuto tutti in volat per il VI. Però sia chiaro, mica ho detto che Merlier meritava di vincere, solo che avrebbe vinto se fossero arrivati senza fughette del dopo Kammel.


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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 12:10
beppesaronni ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 12:03 Beh.
Io so solo che se avessi scommesso 10 euro CONTRO wva, ogni volta che è dato favorito, oggi sarei ricco.
Il corridore è fortissimo, ma parte sempre favorito e poi vi sono gli altri.
E parlo delle corse che contano.
Degli arrivi in parata nella Gallipoli-Ruvo di Puglia, m'importa sega
Che ne abbia perse già tante in cui era il netto favorito, è evidente. Non è però il caso di ieri. Io e pietro l'avevamo già scritto quando mancavano tanti km al traguardo che ieri puntavano su Laporte. Non so se ve ne siete accorti, ma più di una volta Wout è andato in testa al gruppo e ogni volta si è sempre girato per controllare la posizione del francese. A maggior ragione dopo l'ultimo passaggio sul Kemmelberg, non essendoci stata una selezione degna, Wout ha tirato i remi in barca e ha lasciato che a giocarsela fosse il francese.

Vediamo ora cosa succede domenica prossima. Quella sarà l'occasione per i bilanci. Se Wout non dovesse vincere, allora sarebbe un problema serio.
Vero, ieri andavano per La Porte, anche s.m.


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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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lemond ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 12:09
barrylyndon ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 11:47 La corsa finisce a Gand, non sul Kemmel...i concorrenti lo sanno dalla partenza..non cambiano le carte a gara in corso...
E, appunto, è una corsa brutta per definizione. :)
Ma i tuoi gusti non possono svilire chi ha tagliato per primo il traguardo.. :D


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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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barrylyndon ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 12:13
lemond ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 12:09
barrylyndon ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 11:47 La corsa finisce a Gand, non sul Kemmel...i concorrenti lo sanno dalla partenza..non cambiano le carte a gara in corso...
E, appunto, è una corsa brutta per definizione. :)
Ma i tuoi gusti non possono svilire chi ha tagliato per primo il traguardo.. :D
Hai ragione, dovevo dire per autodefinizione. ;) (non mi funzionano le faccine! Quella l'ò messa a memoria)


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"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
Winter
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

Messaggio da leggere da Winter »

StipemdioXTutti ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 11:07
È quello che si pensava prima. Poi vaia vedere se Crippa, Chiappinelli, Meslek, Amsellek, Al Otmani, Bussotti, Faniel, i fratelli Zoghlami, ecc ecc. tutti italiani, quanti km facevano per andare a scuola, e credo che bisognerebbe rassegnarsi. Altrimenti, come mai nel corno d'Africa vanno a scuola correndo e in posti altrettanto poveri, come l'Africa subsahariana occidentale non ci sono fondisti degni di questo nome?
Perche' non sono nati sugli altipiani.. (ematocrito emoglobina elevati)

Gebrselasie Aselle altitudine 2460

basta vedere i colombiani del ciclismo
quanti non hanno vissuto oltre i 1500 di altitudine ?
quanti vengono dalla regione costiera
Uno , Hodeg
tutti gli altri vengono dalle montagne


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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

Messaggio da leggere da pietro »

galliano ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 11:39
lemond ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 8:29 Corsa brutta e che, se ci fosse stato il kaiser (a fare il gregario) avrebbe vinto, probabilmente Merlier. Così invece arriva una fuga e non certo dei più forti, perché sul Kamel mi pare che i quattro non fossero fra i primissimi e in volata, nessuno di loro avrebbe prevalso. In particolare Stuyen (anche ieri furbino) ha dimostrato che la Sanremo la può vincere chiunque. :)
Se c'era uno che non meritava di vincere era Merlier.
Ad un certo punto faceva parte, con un compagno, di un gruppetto che si era avvicinato al gruppo di testa con WVA. Ebbene lui ha provato a colmare il gap di 50-100 metri con uno scatto ed è rimbalzato miseramente e non è che davanti fossero in fila indiana pancia a terra.

Poi, più avanti, il suo gruppetto è riuscito a rientrare e lì la Alpecin ha commesso l'errore di non far lavorare Philipsen, almeno io non l'ho mai visto in testa al gruppo a tirare, forse solo per un brevissimo tratto. Tant'è che pensavo che avrebbe fatto lui la volata visto che Merlier mi pareva stanco per l'inseguimento.
Hai ragione, mettere uno dei due a tirare sarebbe andato solamente a proprio vantaggio (della squadra). Philipsen ha dichiarato che il team ha concesso ad ambedue la possibilità di disputare la volata e dunque il solo Vermeersch, già distrutto da 80km di inseguimento e non nella condizione del 2021, ha aiutato i Groupama. Quel che ho trovato fuoriluogo nell'intervista di Jasper è stata la critica alla squadra francese, rea, secondo il belga, di non aver inseguito i fuggitivi come avrebbe potuto :boh:


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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galliano
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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pietro ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 13:26 Quel che ho trovato fuoriluogo nell'intervista di Jasper è stata la critica alla squadra francese, rea, secondo il belga, di non aver inseguito i fuggitivi come avrebbe potuto :boh:
Assai fuori luogo.
Da quel che ricordo i Groupama hanno fatto il possibile e non hanno risparmiato risorse, kung, le gac e geniez erano spessissimo in testa al gruppo a lavorare, forse la Lotto non ha granché contribuito, ma senza un uomo veloce non è che si può pretendere chissà che.
Philipsen dovrebbe fare un esame di coscienza, invece che prendersela coi francesi, che, tra l'altro, mi pare una delle poche squadre che non manca mai di dare il proprio contributo in caso l'inseguimento.


Filarete
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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pietro ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 13:26
galliano ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 11:39
lemond ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 8:29 Corsa brutta e che, se ci fosse stato il kaiser (a fare il gregario) avrebbe vinto, probabilmente Merlier. Così invece arriva una fuga e non certo dei più forti, perché sul Kamel mi pare che i quattro non fossero fra i primissimi e in volata, nessuno di loro avrebbe prevalso. In particolare Stuyen (anche ieri furbino) ha dimostrato che la Sanremo la può vincere chiunque. :)
Se c'era uno che non meritava di vincere era Merlier.
Ad un certo punto faceva parte, con un compagno, di un gruppetto che si era avvicinato al gruppo di testa con WVA. Ebbene lui ha provato a colmare il gap di 50-100 metri con uno scatto ed è rimbalzato miseramente e non è che davanti fossero in fila indiana pancia a terra.

Poi, più avanti, il suo gruppetto è riuscito a rientrare e lì la Alpecin ha commesso l'errore di non far lavorare Philipsen, almeno io non l'ho mai visto in testa al gruppo a tirare, forse solo per un brevissimo tratto. Tant'è che pensavo che avrebbe fatto lui la volata visto che Merlier mi pareva stanco per l'inseguimento.
Hai ragione, mettere uno dei due a tirare sarebbe andato solamente a proprio vantaggio (della squadra). Philipsen ha dichiarato che il team ha concesso ad ambedue la possibilità di disputare la volata e dunque il solo Vermeersch, già distrutto da 80km di inseguimento e non nella condizione del 2021, ha aiutato i Groupama. Quel che ho trovato fuoriluogo nell'intervista di Jasper è stata la critica alla squadra francese, rea, secondo il belga, di non aver inseguito i fuggitivi come avrebbe potuto :boh:
La Alpecin l'errore l'ha commesso dal principio a portare tutti e due allora: che senso ha portare due velocisti dello stesso genere a scapito di un passista in più che possa contribuire a rintuzzare gli attacchi e controllare la corsa?


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udra
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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galliano ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 13:48 Assai fuori luogo.
Da quel che ricordo i Groupama hanno fatto il possibile e non hanno risparmiato risorse, kung, le gac e geniez erano spessissimo in testa al gruppo a lavorare, forse la Lotto non ha granché contribuito, ma senza un uomo veloce non è che si può pretendere chissà che.
Philipsen dovrebbe fare un esame di coscienza, invece che prendersela coi francesi, che, tra l'altro, mi pare una delle poche squadre che non manca mai di dare il proprio contributo in caso l'inseguimento.
Mah insomma, erano in tre in gruppo e ci hanno impiegato parecchio a coordinarsi. Non hanno lavorato proprio bene, lo stesso Kung si era arrabbiato chiamando davanti i compagni, tanto che han formato la fila quando i quattro davanti han preso 30 secondi.
Questo non significa che la scelta dell'Alpecin non sia curiosa, ma non è la prima volta che gestiscono le due ruote veloci così: evidentemente hanno ragionato sul fatto che, in corse di questo tipo con cadute o problemi meccanici frequenti, avessero più chance di giocarsela portando sia Merlier che Philipsen (dubito avrebbe potuto dare una mano consistente tirando, secondo me è arrivato in fondo giusto di gambe).
Altra questione quando li hanno portati entrambi al Tour, facendo un po' di caos con i vari ruoli.


peek
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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herbie ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 8:07
peek ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 0:11
Cthulhu ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 22:55 Devo dire che leggo della roba razzista che fa vergognare.
Il bello è che nemmeno ve ne rendete conto.
Sì, è imbarazzante.
Tra l'altro noto che in scienza delle razze nel forum abbiamo dei bei dottoroni, in scienze economiche meno.
Il fatto che in Eritrea il reddito medio sia poco più di 50 dollari al mese è in effetti trascurabile nel determinare qualche difficoltà in più nell'accedere alla pratica del ciclismo.
Quello che non riesco a spiegarmi è perché Gebre, che è evidentemente più chiaro di Girmay, vada meno forte :uhm:
Questi due post mi incuriosiscono, riguardo al concetto di razzismo.
Concetto che viene sempre utilizzato con accezione dispregiativa.
Che intendete con questa parola?
Riconoscere che esiste una differenza nelle caratteristiche antropologiche e culturali (senza alcub giudizio di valore riguardo a quali siano le caratteristiche " migliori") tra uomini con diversi colore della pelle è "razzismo"? Parimenti, ad esempio riconoscere che esistono differenze antropologiche tra uomo e donna è "sessismo"?
O più in generale, riconoscere che esistono differenze negli usi e costumi di differenti tradizioni culturali che rendono abituali alcune pratiche, altrove bandite per motivi morali , è "moralismo"?
È una questione, questa del relativismo del giudizio, molto più complessa di quello che abitualmente si pensa, a mio parere.
Nel senso che ,quanto alla coerenza del pensiero, il relativismo dovrebbe essere uniformemente applicato....
Herbie, dire che siamo OT è poco. Mi scuso perciò con i colleghi e cerco di essere sintetico.

Riconoscere che esiste una differenza nelle caratteristiche antropologiche e culturali (senza alcub giudizio di valore riguardo a quali siano le caratteristiche " migliori") tra uomini con diversi colore della pelle è "razzismo"?
Sì, affermare che le caratteristiche antropologiche di una persona dipendono dalla pigmentazione della pelle è razzismo.

riconoscere che esistono differenze antropologiche tra uomo e donna è "sessismo"?
Boh, dipende da cosa intendi per differenze antropologiche. Se intendi che, tendenzialmente, le donne hanno la vagina e gli uomini il cazzo, le prime procreano i secondi no ecc. non direi che sia sessista. Dire invece che le donne non possono guidare perché sono antropologicamente incapaci allora sì, è sessismo.

riconoscere che esistono differenze negli usi e costumi di differenti tradizioni culturali che rendono abituali alcune pratiche, altrove bandite per motivi morali , è "moralismo"?
Boh, non sono sicuro di avere compreso la domanda e non ci vedo relazioni con le altre due. Gli "usi e costumi" variano nel tempo e nello spazio, ci sono usi e costumi diversi che riguardano persone che abitano nello stesso spazio, nello stesso tempo e hanno o stesso colore della pelle. Insomma, mi sembra un'affermazione molto vaga sulla quale è difficile essere in accordo o in disaccordo.


Boll
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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peek ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 15:57
herbie ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 8:07
peek ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 0:11

Sì, è imbarazzante.
Tra l'altro noto che in scienza delle razze nel forum abbiamo dei bei dottoroni, in scienze economiche meno.
Il fatto che in Eritrea il reddito medio sia poco più di 50 dollari al mese è in effetti trascurabile nel determinare qualche difficoltà in più nell'accedere alla pratica del ciclismo.
Quello che non riesco a spiegarmi è perché Gebre, che è evidentemente più chiaro di Girmay, vada meno forte :uhm:
Questi due post mi incuriosiscono, riguardo al concetto di razzismo.
Concetto che viene sempre utilizzato con accezione dispregiativa.
Che intendete con questa parola?
Riconoscere che esiste una differenza nelle caratteristiche antropologiche e culturali (senza alcub giudizio di valore riguardo a quali siano le caratteristiche " migliori") tra uomini con diversi colore della pelle è "razzismo"? Parimenti, ad esempio riconoscere che esistono differenze antropologiche tra uomo e donna è "sessismo"?
O più in generale, riconoscere che esistono differenze negli usi e costumi di differenti tradizioni culturali che rendono abituali alcune pratiche, altrove bandite per motivi morali , è "moralismo"?
È una questione, questa del relativismo del giudizio, molto più complessa di quello che abitualmente si pensa, a mio parere.
Nel senso che ,quanto alla coerenza del pensiero, il relativismo dovrebbe essere uniformemente applicato....
Herbie, dire che siamo OT è poco. Mi scuso perciò con i colleghi e cerco di essere sintetico.

Riconoscere che esiste una differenza nelle caratteristiche antropologiche e culturali (senza alcub giudizio di valore riguardo a quali siano le caratteristiche " migliori") tra uomini con diversi colore della pelle è "razzismo"?
Sì, affermare che le caratteristiche antropologiche di una persona dipendono dalla pigmentazione della pelle è razzismo.

riconoscere che esistono differenze antropologiche tra uomo e donna è "sessismo"?
Boh, dipende da cosa intendi per differenze antropologiche. Se intendi che, tendenzialmente, le donne hanno la vagina e gli uomini il cazzo, le prime procreano i secondi no ecc. non direi che sia sessista. Dire invece che le donne non possono guidare perché sono antropologicamente incapaci allora sì, è sessismo.

riconoscere che esistono differenze negli usi e costumi di differenti tradizioni culturali che rendono abituali alcune pratiche, altrove bandite per motivi morali , è "moralismo"?
Boh, non sono sicuro di avere compreso la domanda e non ci vedo relazioni con le altre due. Gli "usi e costumi" variano nel tempo e nello spazio, ci sono usi e costumi diversi che riguardano persone che abitano nello stesso spazio, nello stesso tempo e hanno o stesso colore della pelle. Insomma, mi sembra un'affermazione molto vaga sulla quale è difficile essere in accordo o in disaccordo.
Entro un po' a gamba tesa, ho avuto un confronto sul tema poco tempo fa con un amico.

A mio avviso si cerca sempre di polarizzare troppo la discussione, volendo negare l'incivile pensiero razzista vecchia maniera per cui "la razza decide tutto" con un altrettanto stereotipato, ma molto più politically correct "la razza non decide niente".
Sarebbe bello riuscire ad essere tutti più equilibrati con un "il corredo genetico, come l'ambiente in cui si è vissuto, e mille altri fattori, contribuiscono a formare l'individuo; alcuni di questi fattori possono portare *mediamente* alcuni gruppi di individui ad avere alcune caratteristiche osservabili in misura maggiore o minore".

Rimanendo sull'esempio del sesso, in cui la componente biologica è molto più decisiva che fra le "razze":
- è sessista dire che, poiché la donna porta i figli nel grembo, sia più adatta al ruolo di accudimento, e quindi più portata per stare a casa a fare le faccende (qui stiamo estrapolando dalla differenza biologica una caratteristica antropologica completamente slegata)
- non è sessista dire che, poiché gli atleti maschi sono mediamente più forti fisicamente, è pressoché impossibile, a meno di un outlier clamoroso, che il record mondiale dei 100 metri piani sia detenuto da un'atleta femmina (qui il legame fra biologia e società è troppo netto, non stiamo estrapolando niente, ma osservando un dato di fatto).

Fra tutte le varie sfumature che stanno in mezzo fra questi due esempi estremi, è ovvio che stia sempre alla sensibilità di ognuno il giudizio. Tuttavia tacciare qualcuno di razzismo perché si domanda se ci possa essere una correlazione fra un certo corredo genetico e l'abilità di vincere competizioni in bicicletta (secondo me non c'è, ma è una mia opinione) è sicuramente moralismo, che non è un male grande quanto gli altri, ma certamente neanche un atteggiamento costruttivo.


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nemecsek.
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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Boll ha scritto: lunedì 28 marzo 2022, 17:58
Tuttavia tacciare qualcuno di razzismo perché si domanda se ci possa essere una correlazione fra un certo corredo genetico e l'abilità di vincere competizioni in bicicletta (secondo me non c'è, ma è una mia opinione) è sicuramente moralismo, che non è un male grande quanto gli altri, ma certamente neanche un atteggiamento costruttivo.
Concordo.
E mi complimento (fuor di ironia, sia chiaro) per la costruzione di questo mirabile oggetto concettuale

"il corredo genetico, come l'ambiente in cui si è vissuto, e mille altri fattori, contribuiscono ecc ecc.


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simociclo
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Re: Gand - Wevelgem 2022 (29 Marzo)

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Tutto (si fa per dire) molto interessante, ma non sarebbe meglio rientrare in topic e parlare della Gand-Wevelgem? :)


"la mente è come il paracadute, funziona solo se si apre" A. Einstein
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