Il ragionamento sembra giusto, è il meno che ci si possa aspettare da te, ma non è così nemmeno per il Fiandre, lasciando poi perdere chi sostiene addirittura che al mondiale la luce si spense perché era meno forte di Pedersen, Trentin e tutti quelli che gli arrivarono avanti. Poi da Pedersen poteva anche perdere, perché come velocista (anche uno contro uno) penso che il danese sia un po' meglio, ma da Asgreen non credo.pietro ha scritto: ↑lunedì 28 marzo 2022, 15:37
Per me Harrogate 2019 e Fiandre 2021 son proprio due esempi diversi.
Nel primo caso Mathieu fece la corsa e solo Trentin resse il ritmo, i due più forti erano loro quel giorno. Pedersen ne aveva un filo meno ma come sempre usò al meglio le armi a propria disposizione e vinse. Per MVDP è arrivato il blackout totale, non lo hanno semplicemente staccato, è proprio saltato per conto suo. Le cause non sono chiarissime (si è parlato di crisi di fame, freddo,...), ma ogni tanto a lui capitano questi momenti in cui non va più avanti. Lì non dipende dagli altri, al massimo sono il percorso (Koppenbergcross) e il meteo (Valkenburg, Harrogate, Dwars) ad incidere.
Al Fiandre invece Asgreen fece praticamente corsa parallela a Van der Poel, con uno scatto in più sul Molenberg e uno in meno sul Koppenberg. Sugli altri muri si dimostrarono nettamente superiori alla concorrenza già dalla prima accoppiata Kwaremont-Paterberg. E tra i due fu il danese ad arrivare nel finale con più energie, non vedo alcuna crisi di Mathieu, ne aveva semplicemente meno
E allora vediamo quel Fiandre, come puoi dire che hanno fatto corsa parallela, quando il Kaiser è un "unicum", ha un modo di intendere le corse da ciclocrossista e quiandi sta sempre (o quasi) davanti, perché così gli racconta l'a.d.n. e degli scatti poi non può farne a meno. È l'esatto contrario del metronomo; sarebbe come dire (nel calcio) che Neymar e Jorgigno in una qualunque partita hanno avuto lo stesso dispendio di energia o nello snooker Ronnie e Selby!