Lambohbk ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 23:40
Tour de Berghem ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 22:27
al di là dell’orribile titolo e primo post di questo thread secondo me questo Giro ci dice una cosa su Landa:
Non è e non sarà più un corridore in grado di vincere grandi giri MA non è detto che in passato invece non lo fosse e a causa di circostanze o sfighe varie non ci sia riuscito. Certo non lo sapremo mai e sono tutte supposizioni.
Chiaro che non possiamo sapere cosa sarebbe successo quando è caduto, ma quando ha corso non ha mai fatto prestazioni così clamorose, checchè ne dicano i landisti
Anche secondo me il fenomeno 'Landa' in questi ultimi 7 anni è stato ingigantito ben oltre i reali meriti. Sia chiaro, parliamo di un ottimo scalatore, uno che in salita è sempre andato forte. Forte ma non fortissimo da poter fare la differenza e vincere un GT, considerando pure quanto piano va a cronometro.
Sono d'accordo con il pensiero di Walter:
Walter_White ha scritto: ↑lunedì 30 maggio 2022, 8:45
L'equivoco è stato il Giro 2015, dove li si che forse in salita era alla pari con Contador nelle prime 2 settimane e più forte alcune tappe, ma stop. Poi il trattamento che gli ha riservato l'Astana sempre in quel Giro gli ha attirato molte simpatie perché effettivamente la sua aria malinconica in bici fa quell'effetto, però non ha mai dimostrato di essere il fenomeno che i "landisti" hanno portato avanti per anni.
Il mito di Landa poi diventato landismo, nasce proprio nel maggio 2015 grazie alle vicende interne dell'Astana che hanno trasformato il basco nel bravo ragazzo vittima dei cattivi di turno. E' vero che in quel Giro andava fortissimo e in alcune tappe di salita era visibilmente più forte del capitano designato. E' altrettanto vero che dopo la 14a tappa, la crono di Valdobbiadene, Landa pagava quasi 2'30" al suo capitano, aspetto che spesso ci troviamo a dimenticare. Oltretutto, Aru che era anche un anno più giovane, veniva dal podio dell'anno prima. Landa fino a quel Giro lo conoscevamo in pochi...
Il mito è stato poi alimentato e ingigantito da quello che è successo nelle 4 stagioni successive in cui, tra sfighe varie (ma siamo sicuri che non c'abbia messo del suo il caro Mikel??) e scelte di mercato semplicemente scellerate (andare alla Sky per scappare da Aru, non è stata una scelta lungimirante), ha sempre di più incarnato la figura del grande talento a cui qualcuno o qualcosa doveva sempre tarpare le ali e perciò era meritevole del tifo e del supporto di tutti. Tutte le occasioni perse, una volta per una caduta, un'altra perchè non s'era accorto che era andato a correre prima con Froome e poi con Valverde e Quintana, hanno fatto crescere l'hype attorno al concetto del "chissà cosa avrebbe fatto se solo ne avesse avuto l'opportunità".
La realtà è che in queste 7 stagioni noi non l'abbiamo mai visto protagonista di azioni clamorose in cui sia stato in grado di staccare tutti di ruota in salita. Ma ogni volta i 'landisti' erano pronti a trovare scuse che questa volta, dopo 7 anni, non gli si possono riconoscere perchè stavolta non c'è stato un Froome o un Carapaz a mettegli i bastoni tra le ruote, ne una caduta a farlo fuori dai giochi.
Magari se nel 2016 e nel 2018 avesse scelto d'andare in squadre meno forti ma in cui sarebbe stato capitano unico, avrebbe fatto di meglio. Oppure probabilmente il Giro 2015 è stato il suo apice sportivo. Questo non lo sappiamo. Quel che mi pare certo è che dopo 7 anni, dal 3° posto dietro Contador e Aru al 3° posto dietro Hindley e Carapaz, s'è chiuso un cerchio che lo ha visto spesso ottimo piazzato, ma mai vincente.
ps: ovviamente non mi piacciono affatto certi toni offensivi nei confronti di un bravo ragazzo e professionista che non ha mai fatto del male a nessuno