Ascolti tv

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
cycling_chrnicles
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Re: Ascolti tv

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Bomby ha scritto: sabato 4 giugno 2022, 19:17 ....
Mi sono fatto coraggio e ho letto tutto. Dei motivi che porti come causa per il calo di spettatori, alcuni spostano zero. Ad esempio del telecronista, onestamente, chissene. E' tutta una questione di promozione e valorizzazione del prodotto.

Condivido il parallelo con Sanremo, in quanto il Giro d'Italia, come il festival, era uno di quegli eventi che fino a.....mi piace pensare dieci anni fa.....veniva seguito un po' da tutti in quanto "eccellenza italiana". Questo sentimento mi pare che oggi si sia perso. Per dire una cagata, il fatto che la prima lingua del Giro sia l'inglese a me manda ai pazzi. Ma ve lo immaginate Sanremo con le grafiche in inglese e le interviste ai cantanti in inglese?

Il Tour de France ha saputo vendersi all'estero senza svendere la sua identità. L'identità del Giro, invece, oggi non esiste più.

E' chiaro che se il tuo prodotto non ha più un'identità, non lo vendi più. RCS oggi non sta vedendo il Giro d'Italia come un qualcosa di unico, come un'eccellenza italiana, ma lo sta vendendo come una corsa ciclistica qualsiasi.

Possiamo fare tutti i discorsi possibili sullo spettacolo e via dicendo, e io sono molto attento anche a questo aspetto, ma il problema principale è il modo in cui (non) viene venduto questo prodotto.

Su una cosa non mi trovi d'accordissimo: sul fatto che non vengano i grandi nomi stranieri. I personaggi si possono anche costruire. Carapaz e Hindley non sono Pogacar e Roglic, la corsa è stata pure noiosa, ma il Giro non ha praticamente provato in nessun modo a vendere questi corridori. Carapaz è comunque il campione olimpico, mica uno scappato di casa. Noi che siamo appassionati e seguiamo pure il Giro dell'Albania sappiamo che Carapaz non vale i due sloveni, ma l'occasionale no e, intanto, tu RCS prova a venderglielo come qualcosa di speciale. Ma prendiamo pure il caso di van der Poel. E' possibile che sulla Rai, cioè il maggior medium di diffusione del Giro, fossero più le critiche che prendeva perché "corre male" che non gli elogi? Poi non voglio entrare sul discorso relativo al modo in cui corre MvdP (al Fiandre si è visto che quando serve tatticamente ci sa fare), ma questo era l'unico nome al via, insieme a Nibali, che un minimo poteva arrivare all'orecchio di chi non è proprio infognato di questo sport, ti fa pure il favore di "animare" tappe che, altrimenti, avrebbero avuto poco da dire, e tu me lo castri in continuazione?

In definitiva, invece, concordo sul fatto che il pesce puzzi dalla testa. Quanto realmente interessa, oggi, a RCS massimizzare le potenzialità di questo prodotto?

Mi pare, peraltro, che il rapporto tra Rai e RCS sia sempre più logoro.


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Road Runner
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Re: Ascolti tv

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Winter ha scritto: sabato 4 giugno 2022, 10:06
Road Runner ha scritto: venerdì 3 giugno 2022, 20:32
La tv è un media morto... Però, Dio bono, vuoi mettere goderti una bella corsa in alta definizione su una Tv 50'
senza dover smanettare e cristonare tra "stop streaming", "buffer underrated" e altre pistolate simili !?!
Io tutto sto miglioramento nell'online non lo vedo, a partire dalla povera qualità video.
Mi sono comprato due videoregistratori Hd su Hard disk da due terabyte a triplo tuner indipendente, uno in cucina e uno in soggiorno,
e registro tutto anche da satellite. E affanculo il pc e viva la poltrona!!! Cazzo, almeno una corsa in santa pace me
la potrò vedere !!?!!
Già..
Raiplay ogni volta che tiro avanti mi devo sorbire l pubblicità..
Era molto più comodo il videoregistratore
Più spesso va a scatti
Non parliamo poi di dazn

Alla fine era meglio prima
Oooohh, vedo che qualcuno che ragiona con la propria testa esiste ancora!


rododendro
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Re: Ascolti tv

Messaggio da leggere da rododendro »

Condivido molto delle argomentazioni esposte sul prodotto Giro, anche se a me Petacchi rimane simpatico, ed ahimè pur non essendo né di primo ne di secondo pelo solo lontano da qualunque tipo di quota 102, però a mio parere la patina di tradizione, storia e racconto, piacevole ma non frenetico né piacione del mondo della bicicletta va difesa, saremo forse sempre meno, sarà pure una ridotta ma io vedo un mondo dove le biciclette, magari elettriche od altro, si useranno sempre di più, ed allora, anche se non è affatto scontato, perché non appassionarsi anche al ciclismo professionistico ??
In più quando i giovani di oggi arriveranno agli anta pure loro vorranno la diretta della Sanremo...


Krisper
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Re: Ascolti tv

Messaggio da leggere da Krisper »

Non è che la soluzione è il vecchio Cantagiro?
:ponpon:

Scherzo, ma non troppo.

Sulle dirette integrali.
A me piacciono, ma capisco il discorso di cycling_chrnicles che condizionano le tattiche di corsa. Non ha torto.
Ma anche in passato la corsa "iniziava" con la diretta, fa parte del gioco.
Però magari oggi ci scappa una bella Roubaix integrale come quella di quest'anno.

Bisogna sfruttare meglio i "buchi" della corsa, nel tenere vivo il prodotto.
Fantacycling è una bella idea, ma non avrà mai lo stesso hype del fantasanremo.

Poi noi che amiamo il ciclismo ed il Giro stiamo qui a discutere, RAI e RCS temo non abbiano lo stesso calore di questa discussione.
Questo è il punto principale.


La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
Bomby
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Re: Ascolti tv

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cycling_chrnicles ha scritto: sabato 4 giugno 2022, 20:06
Bomby ha scritto: sabato 4 giugno 2022, 19:17 ....
... Ad esempio del telecronista, onestamente, chissene. E' tutta una questione di promozione e valorizzazione del prodotto.
Non ne sarei così sicuro. Pensaci un attimo, tu proponi un prodotto la cui durata di messa in onda varia tra le 3-4 e 5-6 ore (!) in cui per gran parte del tempo non succede un fico secco (anche nelle tappe più spettacolari). Se la telecronaca non aggiunge vivacità, smorza i toni, non sale di ritmo, anche lo spettatore più incallito si annoia e cambia canale. Specie in un momento storico in cui vanno di moda i telecronisti urlatori.
Detto questo, io sono e rimango grande fan dell'accoppiata Pancani-Martinello, che spero un giorno di riascoltare: non sono certo urlatori.
Poi per me, specie nei momenti morti, si dovrebbe ravvivare la telecronaca con più voci, non slegate tra loro, che arricchiscano il racconto. La Rai si porta 300.000 inviati (quest'anno c'erano Beppe Conti, Garzelli parzialmente svincolato dai doveri in regia, Petacchi, Borgato e Genovesi, più le varie atlete italiane invitate al Processo). Perchè affidare la cornaca a compartimenti stagni a Pancani Garzelli con interventi solo se interrogati di Borgato e Genovesi? Molto meglio piazzare tutti assieme liberi di intervenire magari facendo dibattito, su ciò che è accaduto, su ciò che sta accadendo o su ciò che accadrà, come facciamo noi sul forum mentre la tappa si sta svolgendo. Basta lasciare qualcuno che si occupi di tenere d'occhio la corsa libero di interrompere in ogni momento. Poi, non appena la corsa si anima, le chiacchiere si sospendono, ma tutti assieme si segue ciò che accade.
cycling_chrnicles ha scritto: sabato 4 giugno 2022, 20:06 Condivido il parallelo con Sanremo, in quanto il Giro d'Italia, come il festival, era uno di quegli eventi che fino a.....mi piace pensare dieci anni fa.....veniva seguito un po' da tutti in quanto "eccellenza italiana". Questo sentimento mi pare che oggi si sia perso. Per dire una cagata, il fatto che la prima lingua del Giro sia l'inglese a me manda ai pazzi. Ma ve lo immaginate Sanremo con le grafiche in inglese e le interviste ai cantanti in inglese?

Il Tour de France ha saputo vendersi all'estero senza svendere la sua identità. L'identità del Giro, invece, oggi non esiste più.

E' chiaro che se il tuo prodotto non ha più un'identità, non lo vendi più. RCS oggi non sta vedendo il Giro d'Italia come un qualcosa di unico, come un'eccellenza italiana, ma lo sta vendendo come una corsa ciclistica qualsiasi.

Possiamo fare tutti i discorsi possibili sullo spettacolo e via dicendo, e io sono molto attento anche a questo aspetto, ma il problema principale è il modo in cui (non) viene venduto questo prodotto.
Vero nella versione internazionale: sulla Rai le grafiche sono in italiano (dopo che nel 2013 furono ricoperti di insulti) e le interviste dedicate pure: deduco che tu segua la corsa su Eurosport. Però sono d'accordo sul discorso
cycling_chrnicles ha scritto: sabato 4 giugno 2022, 20:06 Su una cosa non mi trovi d'accordissimo: sul fatto che non vengano i grandi nomi stranieri. I personaggi si possono anche costruire. Carapaz e Hindley non sono Pogacar e Roglic, la corsa è stata pure noiosa, ma il Giro non ha praticamente provato in nessun modo a vendere questi corridori. Carapaz è comunque il campione olimpico, mica uno scappato di casa. Noi che siamo appassionati e seguiamo pure il Giro dell'Albania sappiamo che Carapaz non vale i due sloveni, ma l'occasionale no e, intanto, tu RCS prova a venderglielo come qualcosa di speciale. Ma prendiamo pure il caso di van der Poel. E' possibile che sulla Rai, cioè il maggior medium di diffusione del Giro, fossero più le critiche che prendeva perché "corre male" che non gli elogi? Poi non voglio entrare sul discorso relativo al modo in cui corre MvdP (al Fiandre si è visto che quando serve tatticamente ci sa fare), ma questo era l'unico nome al via, insieme a Nibali, che un minimo poteva arrivare all'orecchio di chi non è proprio infognato di questo sport, ti fa pure il favore di "animare" tappe che, altrimenti, avrebbero avuto poco da dire, e tu me lo castri in continuazione?
In realtà siamo più o meno d'accordo su questo punto: io -esprimendomi male- intendevo dire "assenza di ciclisti stranieri noti al grande pubblico". Certo è che se non vengono, bisogna creare i personaggi con chi è venuto, ma quest'anno nessuno ci ha provato. Per dire, Carapaz un giro lo ha vinto, è campione olimpico: un livello di pompatura mediatica fondata su basi solide lo supportava anche. Hindley molto meno, ma a questo punto lo facevi passare come il Davide che è venuto a detronizzare il Golia-Carapaz. Oltretutto è un ragazzo tutto a modino che si presta bene a farlo affezionare ad un pubblico nazionalpopolare, ha pure corso in Italia. Con Landa si poteva cavalcare il landismo: lo sappiamo tutti che è una montatura, ma tu lascialo credere: aspettando godot intanto qualcuno nel pubblico segue il Giro. Questo solo parlando di chi è arrivato a podio. Invece si è svolto solo il compitino, Nibali e Pozzovivo che, poveretti, tirano avanti la carretta: avevano capito tutti che non potevano fare più di quello che hanno fatto.
E poi, appunto, hai Van der Poel, Girmay, Cavendish, tutta gente che offre molta ciccia ad un racconto, nessuno di loro valorizzato a sufficienza.
E torno al punto precedente, il commentatore tecnico in telecronaca deve supportare questa narrazione, se non negando quantomeno non smentendola. Petacchi è troppo sincero. E se nei vari programmi c'è solo un opinionista tecnico senza contraddittorio, non si crea dibattito, e magari passano opinioni bislacche come quella che VdP corra male. Metti più persone con opinioni diverse assieme a parlare del tema, e vedi come all'improvviso la cosa diventa interessante. Ci riempi un quarto d'ora buono di telecronaca a tappa.
cycling_chrnicles ha scritto: sabato 4 giugno 2022, 20:06 In definitiva, invece, concordo sul fatto che il pesce puzzi dalla testa. Quanto realmente interessa, oggi, a RCS massimizzare le potenzialità di questo prodotto?

Mi pare, peraltro, che il rapporto tra Rai e RCS sia sempre più logoro.
Dalla cena di ieri sera, un mio amico, appassionato di sport mi ha fatto notare come quest'anno non si sia parlato di Giro. Ed è vero.

Altro punto: un grande giro è in sostanza una colossale serie TV che si sviluppa -live- su 21 puntate e con più di 176 possibili protagonisti. Hai una trama verticale ad ogni episodio, lo svolgimento della tappa. Hai una trama orizzontale lungo tutta la stagione, la classifica generale. Hai una ulteriore trama che si perpetua su tutta la serie, la stagione ciclistica. Hai un'ulteriore trama che si propaga da sempre, la storia del ciclismo. Per parlare solo delle cose che avvengono in corsa, perchè poi c'è anche l'extra-corsa. Sono tutte lì, bisogna saperle sfruttare: non è facile, ovviamente. Occorre individuare i protagonisti giusti, specie tra il cast di supporto, ma ci sono tutti gli elementi per una narrazione entusiasmante e coinvolgente. Invece ci si limita a tirar fuori una fiction di quelle un po' così.


Winter
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Re: Ascolti tv

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Krisper ha scritto: sabato 4 giugno 2022, 14:59
I tempi in cui si vedeva tutto, ci si appassionava a tutto sono finiti.
Perché non lo so, ma i miei figli hanno un rapporto ed interesse con lo sport diverso dal mio alla loro età.
Forse meglio così per loro.
Io dopo Inter-Malmoe piansi una notte intera!
A mio figlio la delusione per lo scudetto perso è durata 3 minuti.
5 minuti per un GP della Ferrari, dove è più appassionato.
Ma 5 minuti, mica di più.
Sì, direi meglio così.
Tu dici meglio così..
Io no
Dei bambini , dei ragazzi devono avere delle passioni
Magari noi (io ero come te) eravamo esagerati
Ma forse no , ripensandoci tenevamo a qualcosa

C è chi era per lo sport , chi per la politica , chi per la musica , chi per imparare un mestiere
La maggioranza (chiaramente non tutti) , sembra non provare interesse per nulla
Se manco i bambini hanno delle passioni..che vita è?


Winter
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Re: Ascolti tv

Messaggio da leggere da Winter »

Road Runner ha scritto: sabato 4 giugno 2022, 20:29 Oooohh, vedo che qualcuno che ragiona con la propria testa esiste ancora!
Il 99 per cento delle persone la pensano come te
I miglioramenti tecnologici dovrebbero servire a vedere meglio una cosa
Le partite di calcio si vedevano meglio due anni fa


Winter
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Re: Ascolti tv

Messaggio da leggere da Winter »

Bomby ha scritto: sabato 4 giugno 2022, 19:17
Winter ha scritto: sabato 4 giugno 2022, 14:27
Krisper ha scritto: sabato 4 giugno 2022, 12:13 "Secondo Auditel l’intera Serie A ha perso il 30% degli ascolti. E, peggio, Dazn ha perso 70 milioni di telespettatori rispetto a Sky (-38%) nella stagione 2020/2021. D’altra parte gli abbonamenti non sono mai decollati".
La Stampa.


Il problema non riguarda il solo ciclismo.
Lo streaming va bene se ha una linea decente
Ma quella ce l avete a Milano o a Torino
Non nei paesini
In più parlo per esperienza personale

Tanti ci han rinunciato subito
Io abito in un paesello di meno di 5000 abitanti e la fibra ce l'ho. Certo non va a tuono come in città, ma consente lo streaming contemporaneo su più dispositivi, a qualità elevatissima. Paradossalmente, essendo in mezzo alla pianura padana, dopo la recente riconfigurazione delle frequenze non si vede più una ceppa.

Il calo di ascolti del Giro è dovuto a:
  • Assenza di italiani competitivi;
  • Corsa soporifera, con regia pessima e commento tecnico (sulla Rai) che non è quello di Martinello: Petacchi è competente, ma ha la stessa verve del mio comodino;
  • Streaming: lo streaming negli ultimi anni è cresciuto molto (lo dice la rai nei listini). Che poi va fatta una precisazione: l'auditel è una stima statistica, basta che una certa quantità di appassionati di ciclismo con il meter passi dalla TV allo streaming e le cifre sballano... perchè il campione sarà ampio, scelto con cura, ma non credo che gli contino anche i buchi nel ***.
  • Assenza di nomi stranieri di grido (Carapaz o Hindley non li conosce nessuno, forse Bernal che un Giro e un Tour li ha vinti sì)
  • Diversi gusti del pubblico giovane;
  • Il solito luogo comune ciclismo = doping, che non aiuta ad attirare interesse: molti genitori dei ragazzini che seguono oggi sono rimasti scottati dalla vicenda Pantani, verosimile che non seguano loro in primis il ciclismo;
  • Pubblico che invecchia e decede.
La diretta integrale è il male assoluto? No. Ma va usata con cura, creando l'evento. Detto che fino a quando, pochi anni fa non c'era, tutti si lamentavano come e più di oggi che c'è.
I ciclocomputer sono il male assoluto? No. Ma bisogna usarli per creare spettacolo, non per addormentare la corsa.
Le radioline sono il male assoluto? No. Forse sono anche utili alla sicurezza. Ma non vanno usate per telecomandare i ciclisti.

Come si salva il ciclismo? Una ricetta a colpo sicuro non ce l'ho, ovviamente. Secondo me non c'è una sola linea di azione.

Prima cosa, bisogna puntare tutto sullo status di "evento", che oggi è l'unica cosa che funziona in TV. Ed è l'unica cosa a cui alcuni ragazzini si interessano. Vedi Sanremo, il festival, non la corsa: negli ultimi anni ha guadagnato pubblico (o meglio, non ne ha perso) nonostante non sia poi così diverso dal solito. Ha una durata infinita, come spettacolo TV è quello che è, le canzoni sono migliorate rispetto a certe annate (ma non sono certo tutte dei capolavori); oltretutto sono pure spariti gli ospitoni stranieri, che costano troppo. Però sui social, anche tra ragazzini, funziona. Perchè? Nelle serate ci sono momenti (più o meno trash) che vengono condivisi sui social. Certi cantanti, che chi ha più di 20 anni nessuno conosce, hanno un certo seguito sui social, e trascinano il loro pubblico (ma anche anni fa c'erano gli idoli dei ragazzini della mia generazione). L'evento si spinge oltre alle semplici serate TV, con intrecci laterali legati alle vicende dei singoli protagonisti.

Ora, è possibile fare in modo che il Giro venga visto come il festivàl? Difficile. Ma non impossibile, bisognerebbe provarci.
Per prima cosa, serve potenza mediatica. La Rai pompa Sanremo nelle settimane precedenti, e anche Mediaset sostanzialmente lo cavalca (perchè farsi male in due?). Nella settimana di Sanremo si parla solo di Sanremo, tutti intervistano tutti. Anche se non vuoi saperne nulla praticamente prima o poi qualcuno ti fa cenno di qualcosa che è successo.
E qui RCS si sabota da sola, la Gazzetta preferisce parlare del calciomercato. Ed è vero, il giornale non lo compra più nessuno, ma comunque ci sono i social (ottimo lavoro quest'anno), il sito. E' vero che ormai si parla di anni fa (più di 10, ormai), ma al bar della scuola io mi ricordo che la Gazzetta si faceva il giro dei tavolini prima delle lezioni, e già a metà mattina era bella ciancicata. Non dico che il ciclismo interessi a tutti, ma se non ne parli...
La Rai, poi, quest'anno non ha fatto promozione, io non ho visto un tubo. Un altro che si taglia le palle.
Poi c'è anche la questione calendario: cercare di sovrapporsi il meno possibile con il campionato di calcio sarebbe necessario per avere maggiori spazi sulle pagine sportive, anche concorrenti. E poi, intercettare la festa della Repubblica, con auspicabile ponte, potrebbe portare più gente in strada (che comunque è un bel vedere) e anche sui divani, specie se fa brutto.

Seconda cosa: l'evento in se. Secondo me per dare lo status di evento, devi far percepire i ciclisti come esseri leggendari. Per cui, per me ha ben poco senso proporre tappine del menga in cui comunque non succede un tubo. O fai delle tappe corte, ma assassine (stile Torino) oppure fai i tapponi massacranti in cui per forza di cose deve succedere qualcosa (e non li fai di martedì, per Diana). E non ne fai 1, ne fai 2 o 3 per tipo. Per quelle tappe poi organizzi la diretta integrale, per le altre risparmi i soldi e li investi in qualche invito decente, o magari per migliorare il look dell'evento (che qua e là è un po' trascurato).
Bisogna avere un sano rispetto per la tradizione: il ciclismo ha anni di storia, e certi nomi sono entrati nella memoria collettiva. Anche chi segue poco il ciclismo conosce Stelvio e Mortirolo, il Fedaia e il Pordoi, il Finestre e il Sestriere. Sono nomi che il grande pubblico ha già sentito, che riconosce, e che magari trova interessante. Una tappa su almeno uno di quei colli ci deve essere ogni anno.
Bisogna guardare in modo aperto all'innovazione (che non è in contrasto alla tradizione). Trovare nuove strade (anche in senso figurativo), nuove idee. Io ne ho proposte in passato, alcune (lo ammetto) copiate, altre di mio "genio". La crono finale a inseguimento, che ti fa palpitare anche per la lotta tra 15° e 16° in classifica, i bonus sulle salite calcolati in base al distacco (non la pagliacciata dei secondi bonus al tour, che andavano ai corridori in fuga), la tappa rievocativa storica (cosa succede se prendi Pogacar e lo fai correre sulla replica di una bici più vecchia di lui?).

Terza cosa, come si tratta l'evento. Sarà un caso, ma i giri meno seguiti degli ultimi anni avevano in telecronaca Bugno (atrocemente noioso) e Petacchi, che non è certo dinamico e allegro. Se già la corsa non è scoppiettante, avere in telecronaca uno che smorza i toni anche quando sta succedendo di tutto non è certo il massimo. E non dico che si debba avere toni da Bar Centrale (vedi Eurosport), ma occorre saper fare intrattenimento, facendo risaltare quello che avviene per quanto poco sia, oppure sapendo fare chiacchiere interessanti e coinvolgenti. Di base, la chimica in cabina di commento ci deve essere e deve essere percepibile. Di fatto i telecronisti accompagnano gli spettatori per diverse ore al giorno, devono diventare membri della famiglia. Per questo è quanto mai nocivo cambiarli ogni tre per due: il pubblico non fa in tempo ad abituarsi, ad affezionarsi. Perchè si ricorda De Zan? Perchè era il più bravo di tutti? No. Lo si ricorda perchè lui era sempre lì, passavano gli anni ma ritrovavi sempre la stessa voce amica.

Quarta cosa: come viene trattato l'evento al di fuori della corsa. E qui si apre un discorso lungo ma devo andare fuori a cena...
Risposta chilometrica (per quello sei uno degli utenti che preferisco leggere , perché le tue risposte son articolate e mai banali)
1) no fibra per ora nulla
2) d accordo sulle motivazioni
I campioni stranieri però devono avere carisma e essere personaggi. Se no servono a poco
Son buoni solo per essere sconfitti dal campione italiano
Li hai gli audience buoni di sicuro
È successo con froome , succederebbe lo stesso con pogacar
3) tutta l elettronica è da abolire
E' l antitesi dello sport
Perché elimina gli attacchi e le crisi
Appiattisce i valori
4) mediaset era stata brava negli anni 90 (copiando dal tour) a creare l evento
La rai aveva continuato
Battage pubblicitario..un mese prima
Collegamenti con i TG ecc


Theakston
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Re: Ascolti tv

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Mi sono collegato su YouTube alla diretta dell'Adriatica-Ionica e vedo "395 spettatori"... certo che se i numeri degli streaming sono questi!...


Winter
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Re: Ascolti tv

Messaggio da leggere da Winter »

:diavoletto:
Non sono quelli..però non sono quelli che cambiano i numeri dell audience del ciclismo


Theakston
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Re: Ascolti tv

Messaggio da leggere da Theakston »

Winter ha scritto: domenica 5 giugno 2022, 16:09 :diavoletto:
Non sono quelli..però non sono quelli che cambiano i numeri dell audience del ciclismo
Nelle fasi finali sono saliti a ben 1900! :D


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sceriffo
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Re: Ascolti tv

Messaggio da leggere da sceriffo »

Theakston ha scritto: domenica 5 giugno 2022, 16:05 Mi sono collegato su YouTube alla diretta dell'Adriatica-Ionica e vedo "395 spettatori"... certo che se i numeri degli streaming sono questi!...
Gara di livello bassissimo, chi è abituato al grande ciclismo mica la guarda. Facilmente identificabili nei parenti dei partecipanti la maggioranza dei webaspettatori


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Re: Ascolti tv

Messaggio da leggere da CicloSprint »

Bomby ha scritto: sabato 4 giugno 2022, 19:17
Prima cosa, bisogna puntare tutto sullo status di "evento", che oggi è l'unica cosa che funziona in TV. Ed è l'unica cosa a cui alcuni ragazzini si interessano. Vedi Sanremo, il festival, non la corsa: negli ultimi anni ha guadagnato pubblico (o meglio, non ne ha perso) nonostante non sia poi così diverso dal solito. Ha una durata infinita, come spettacolo TV è quello che è, le canzoni sono migliorate rispetto a certe annate (ma non sono certo tutte dei capolavori); oltretutto sono pure spariti gli ospitoni stranieri, che costano troppo. Però sui social, anche tra ragazzini, funziona. Perchè? Nelle serate ci sono momenti (più o meno trash) che vengono condivisi sui social. Certi cantanti, che chi ha più di 20 anni nessuno conosce, hanno un certo seguito sui social, e trascinano il loro pubblico (ma anche anni fa c'erano gli idoli dei ragazzini della mia generazione). L'evento si spinge oltre alle semplici serate TV, con intrecci laterali legati alle vicende dei singoli protagonisti.

Ora, è possibile fare in modo che il Giro venga visto come il festivàl? Difficile. Ma non impossibile, bisognerebbe provarci.
Per prima cosa, serve potenza mediatica. La Rai pompa Sanremo nelle settimane precedenti, e anche Mediaset sostanzialmente lo cavalca (perchè farsi male in due?). Nella settimana di Sanremo si parla solo di Sanremo, tutti intervistano tutti. Anche se non vuoi saperne nulla praticamente prima o poi qualcuno ti fa cenno di qualcosa che è successo.

Il Festival è decollato da quando il vincitore va all' Eurofestival....


ciclistapazzo
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Re: Ascolti tv

Messaggio da leggere da ciclistapazzo »

https://bici.pro/news/politica/perche-n ... opriamolo/

Credo che puntare sulla RAI sia un errore. Che interesse ha la RAI a dare la diretta del AIR o della Coppi Bartali? Potrebbe farlo su raisport web, ma non sa usarlo (anche se nel ciclocross lo usa).

Inoltre PMG mi sembra troppo debole come produttrice, alla fine trasmette pochissimi eventi, a parte il ciclismo.

Io credo che interesserebbe di più a piattaforme come gcn/eurosport, che trasmettono di tutto in streaming. La Coppa di Francia si è appoggiata a eurosport. Comunque è assurdo che una corsa come la Coppi Bartali, con ultimamente tante wt, non abbia uno straccio di diretta.


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nino58
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Re: Ascolti tv

Messaggio da leggere da nino58 »

Perché non rivolgersi a Tiz ?
A meno che il problema siano le riprese e non la trasmissione.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
ciclistapazzo
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Re: Ascolti tv

Messaggio da leggere da ciclistapazzo »

nino58 ha scritto: lunedì 6 giugno 2022, 9:01 Perché non rivolgersi a Tiz ?
A meno che il problema siano le riprese e non la trasmissione.
Tiz non paga nulla, è un sito che ritrasmette illegalmente gli streaming prodotti da altri. Inoltre, dall'intervista, mi pare di capire che il problema sia soprattutto di produzione, scade il contratto con PMG e ci vuole qualcuno che produca le riprese. Se si vuole continuare con PMG come produttore bisogna creare una partnership con qualche distributore internazionale che sia disposto a farsi carico delle spese necessarie perché si trasmetta la diretta almeno dell'ultima ora e mezza di gara. La Rai ha dimostrato di non essere interessata pienamente (infatti molte gare vanno in differita), soprattutto per problemi di palinsesto. Il giorno dell'Appennino giocava la nazionale di calcio (che io detesto, ma so che fanno più ascolti a far vedere arrivare il bus con i giocatori che ascoltano la musica, che a dare eventi in diretta di altri sport, in questo paese malato di calcio) e hanno fatto 4 ore di diretta azzurra e così l'Appennino è andato in differita in piena notte. Così la diretta è finita su un canale minore di Genova (neppure Primo Canale) Se fossero furbi inizierebbero a usare rai web, ma non lo fanno abbastanza. L'unica alternativa è Eurosport/GCN, che invece trasmette qualsiasi tipo di diretta sulle sue piattaforme.

Dall'intervista, invece, mi pare di capire che loro sperino che la RAI si faccia carico di produzione e trasmissione, sfruttando il fatto che i mezzi del Giro restino inutilizzati. Sarebbe bello, ma per me è fondamentale chiedere la diretta di tutti gli eventi, e, come dicevo, quando il palinsesto è pieno, che passino almeno su raiweb come succedeva al ciclocross questo inverno. Anche perché senza diretta c'è il rischio che l'interesse delle amministrazioni per ospitare corse come l'AIR si riduca con il tempo. Come si fa a promuovere un territorio, se non ci sono le immagini, o se circolano sul canale youtube di pmg e sulla rai solo a orari improbabili?


rizz23
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Re: Ascolti tv

Messaggio da leggere da rizz23 »

Leggo molte cose interessanti in questo thread e anche moltissima confusione, soprattutto su dirette e dintorni.

Iniziamo da qui:
ciclistapazzo ha scritto: Tiz non paga nulla, è un sito che ritrasmette illegalmente gli streaming prodotti da altri
Oggi avere o non avere una gara trasmessa in diretta o in differita non è sostanzialmente mai una scelta delle emittenti: i costi produttivi - molto alti per una diretta - sono a carico degli organizzatori, che siano quelli del Tour de France o della Bassano-Monte Grappa.

Le gare che hanno sponsor e quindi budget sufficienti per produrre una diretta, si rivolgono poi al mercato per venderla sotto forma di diritti di trasmissione e rientrare in parte della spesa.

È chiaro che c'è un dialogo continuo con le emittenti, da parte degli organizzatori: prima di stanziare il denaro per produrre una diretta, si cerca di valutare se vi sia spazio nei palinsesti e quale spazio. Questo orienta anche le scelte degli sponsor, in modo importante.

Lo streaming online su piattaforme come YouTube o su siti specializzati, si è visto, è ancora una nicchia molto molto residuale.

In questo quadro si inserisce una realtà come PMG, che ha un ruolo ibrido: acquisisce e rivende i diritti, si occupa della realizzazione tecnica affidandola a service esterni, spesso supporta gli organizzatori anche a livello di comunicazione e logistica.

Infront fa da molti anni la stessa cosa soprattutto in altri sport, e molte altre realtà esistono dello stesso genere.

In questo contesto, è logico e normale che nessuno ma davvero nessuno faccia della beneficenza: non ci sono emittenti o intermediari o service che producano le riprese di un evento senza un piano economico per (provare a) coprire le spese. E magari avere un margine, perché si tratta pur sempre di realtà commerciali e che devono fare utili.

Le spese, vale la pena ripeterlo, sono molto elevate per una diretta. Con il 5G le cose potrebbero cambiare, forse in fretta, ma ancora non è questo il caso.

(Sul ruolo della Rai, che è la mia azienda, ovviamente non ho titolo né interesse a dire nulla, ma valeva la pena essere chiari)


rizz23
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Re: Ascolti tv

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Cose più generali.

La prima: dobbiamo metterci d'accordo.

Se la tv va verso una netflixizzazione e quindi la frontiera è sempre e solo l'on demand, allora l'evento in diretta ha un valore molto relativo. Che senso ha, per un'organizzatore, investirci sopra?

Oppure, come io credo, la diretta dell'evento sportivo ha ancora un'importanza. Su un piano giornalistico e su quello dell'intrattenimento.
Ma forse questo status di "evento" vale per una manciata di appuntamenti sportivi, non per tutti.
Il confine è soggettivo, si può spostare a piacimento, ma in definitiva lo colloca il pubblico con il suo interesse.

Poi c'è un'altra questione, che ancora non ho visto affrontata bene: la segmentazione del pubblico.
Sempre più oggi ci sono dieci, cento pubblici diversi: per età, interessi, propensione all'utilizzo di uno o dell'altro mezzo di comunicazione.

I consumi mediatici e i mezzi per esercitarli si sono ampliati a dismisura, il pubblico si è frammentato in tanti diversi mezzi e modi e stili e tempi.

Confrontare i dati di ascolto di un evento sportivo del 2022 con quelli del 2017 o anche solo del 2019 è un esercizio che dice pochissimo. È come rilevare la temperatura di un fiume senza accorgersi che il fiume non c'è più, ma si è diviso in decine di corsi d'acqua diversi.

Di fronte a questo grande cambiamento, non esistono realtà che stiano risultando anticicliche.
Quella che più ci si avvicina è proprio la tv e lo dimostra proprio il fatto che i dati di cui parlate qui siano - in fondo - comparabili.


Krisper
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Re: Ascolti tv

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Ieri la RAI ha trasmesso la finale di andata dei playoff di serie C su raiplay.

Decisamente più agevole che la diretta WEB sul sito di RAI sport.

Raiplay e GCN/ES player sono il futuro, per diretta e on demand.
Poi la TV tradizionale avrà sempre il suo bacino.

Immagino non sia facile districarsi in mille fiumi, ma è una sfida eccezionale che offre (impone?) la possibilità di sperimentare nuove forme di racconto ed interazione.

Da strenuo difensore di mamma RAI e dell'importanza del servizio pubblico, mi auguro che questa sfida la possa vincere la TV pubblica.
Ammesso che sia una gara, non lo è, anzi ognuno può percorrere strade differenti, credo che per vincerla forse bisogna rivoluzionare il racconto.

Da spettatore, mi piacerebbe essere più coinvolto, libero di scegliere anche che immagine vedere (multicam è divertente), e con la voglia di essere sorpreso da un nuovo Zavoli!


La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
Stylus
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Re: Ascolti tv

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Faccio mie le considerazion di Winter, spendendo personalmente sempre più tempo tra le "nuove generazioni" ovvero quelle tra i 16 e i 26 (oddio, di anni io ne ho 34, ma sembrano essere trascorse galassie tra i ragazzi di questa età e la mia, per esempio trovo più punti in comune con una persona di 10 anni più vecchia rispetto una di 10 anni più giovane).

Può sembrare un discorso sin troppo radicale, ma Winter descrive la cruda realtà quanto sottolinea che questa generazione che ho citato non ha vere passioni forte e non si appassiona a nulla. C'è chi crede che sparando il ciclismo live 24h su 24h in tv aumenti le possibilità di avere un ragazzo che si appassiona al ciclismo, ma già l'immagine di una persona che perde tempo a fare zapping il tv è più corrispondente ad un mio coetaneo che ad un diciottenne. Il concetto stesso di zapping televisivo in cerca di qualcosa di interessante credo sia ormai vintage, quindi spremere le meningi su come cercare di rendere interessante un prodotto televisivo per raccogliere il maggior numero di audience è come iniziare una guerra tra poveri, che probabilmente rendera felice il direttore rete di turno (perché il 20% di 10 telespettatori fa sempre più titoli del 5% di 100 telespettatori), ma non aggiunge nulla al seguito del nostro sport e non produce neanche un po' di speranza per il futuro del nostro movimento.

Non so come di preciso, ma come invece detto da altri l'evento andrebbe migliorato innanzitutto sin dalla sua immagine, al di là della televisione, o della stessa diretta, che è solo un modo per godere dell'evento. Sembra un paradosso, ma nell'anno di grazia 2022 il guardare l'evento sembra diventato un fattore secondario per decretarne il successo dello stesso. Citate Sanremo come ottimo esempio di prodotto televisivo "cresciuto" negli ultimi anni. Sanremo è cresciuto come evento al di là della tivù, e grazie a tutti servizi presenti nel web (commenti sui social, brevi video, fantagiochi, cronache) molta gente ha potuto appassionarsi ed esserne totalmente informata senza seguirne un solo minuto in tv o in diretta streaming, o in differita (senza citare quelli che hanno avuto la fortuna di vederlo dal vivo o recarsi di persona davanti all'ariston)

Ed io sono quasi convinto che oggi, tra i giovani, quelli appassionati, seguano soprattutto i loro sport in questo modo, ed è in questo modo poi che ne decretano il successo o meno di un evento.


Bomby
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Re: Ascolti tv

Messaggio da leggere da Bomby »

Stylus ha scritto: lunedì 6 giugno 2022, 12:46 Faccio mie le considerazion di Winter, spendendo personalmente sempre più tempo tra le "nuove generazioni" ovvero quelle tra i 16 e i 26 (oddio, di anni io ne ho 34, ma sembrano essere trascorse galassie tra i ragazzi di questa età e la mia, per esempio trovo più punti in comune con una persona di 10 anni più vecchia rispetto una di 10 anni più giovane).

Può sembrare un discorso sin troppo radicale, ma Winter descrive la cruda realtà quanto sottolinea che questa generazione che ho citato non ha vere passioni forte e non si appassiona a nulla. C'è chi crede che sparando il ciclismo live 24h su 24h in tv aumenti le possibilità di avere un ragazzo che si appassiona al ciclismo, ma già l'immagine di una persona che perde tempo a fare zapping il tv è più corrispondente ad un mio coetaneo che ad un diciottenne. Il concetto stesso di zapping televisivo in cerca di qualcosa di interessante credo sia ormai vintage, quindi spremere le meningi su come cercare di rendere interessante un prodotto televisivo per raccogliere il maggior numero di audience è come iniziare una guerra tra poveri, che probabilmente rendera felice il direttore rete di turno (perché il 20% di 10 telespettatori fa sempre più titoli del 5% di 100 telespettatori), ma non aggiunge nulla al seguito del nostro sport e non produce neanche un po' di speranza per il futuro del nostro movimento.

Non so come di preciso, ma come invece detto da altri l'evento andrebbe migliorato innanzitutto sin dalla sua immagine, al di là della televisione, o della stessa diretta, che è solo un modo per godere dell'evento. Sembra un paradosso, ma nell'anno di grazia 2022 il guardare l'evento sembra diventato un fattore secondario per decretarne il successo dello stesso. Citate Sanremo come ottimo esempio di prodotto televisivo "cresciuto" negli ultimi anni. Sanremo è cresciuto come evento al di là della tivù, e grazie a tutti servizi presenti nel web (commenti sui social, brevi video, fantagiochi, cronache) molta gente ha potuto appassionarsi ed esserne totalmente informata senza seguirne un solo minuto in tv o in diretta streaming, o in differita (senza citare quelli che hanno avuto la fortuna di vederlo dal vivo o recarsi di persona davanti all'ariston)

Ed io sono quasi convinto che oggi, tra i giovani, quelli appassionati, seguano soprattutto i loro sport in questo modo, ed è in questo modo poi che ne decretano il successo o meno di un evento.
Era il famoso quarto punto che avevo lasciato indietro: come viene trattato l'extra corsa. Che è un mondo per lo più inesplorato.


ciclistapazzo
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Re: Ascolti tv

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rizz23 ha scritto: lunedì 6 giugno 2022, 11:13 Cose più generali.

La prima: dobbiamo metterci d'accordo.

Se la tv va verso una netflixizzazione e quindi la frontiera è sempre e solo l'on demand, allora l'evento in diretta ha un valore molto relativo. Che senso ha, per un'organizzatore, investirci sopra?

Oppure, come io credo, la diretta dell'evento sportivo ha ancora un'importanza. Su un piano giornalistico e su quello dell'intrattenimento.
Ma forse questo status di "evento" vale per una manciata di appuntamenti sportivi, non per tutti.
Il confine è soggettivo, si può spostare a piacimento, ma in definitiva lo colloca il pubblico con il suo interesse.

Poi c'è un'altra questione, che ancora non ho visto affrontata bene: la segmentazione del pubblico.
Sempre più oggi ci sono dieci, cento pubblici diversi: per età, interessi, propensione all'utilizzo di uno o dell'altro mezzo di comunicazione.

I consumi mediatici e i mezzi per esercitarli si sono ampliati a dismisura, il pubblico si è frammentato in tanti diversi mezzi e modi e stili e tempi.

Confrontare i dati di ascolto di un evento sportivo del 2022 con quelli del 2017 o anche solo del 2019 è un esercizio che dice pochissimo. È come rilevare la temperatura di un fiume senza accorgersi che il fiume non c'è più, ma si è diviso in decine di corsi d'acqua diversi.

Di fronte a questo grande cambiamento, non esistono realtà che stiano risultando anticicliche.
Quella che più ci si avvicina è proprio la tv e lo dimostra proprio il fatto che i dati di cui parlate qui siano - in fondo - comparabili.
Come sempre chiaro e preciso. Molte grazie per intervenire. La verità è che io parlo come un amante del ciclismo che adora le corse minori italiane e sarebbe felicissimo di vedere una diretta decente per la Coppi Bartali, la AIR e l'Appennino trattate come succede per le corse francesi. Poi se fosse la RAI, invece di Eurosport, a trasmetterle ancora meglio, perché un Magrini dei corridori del AIR non ne conosce mezzo, mentre come competenza in RAI siete di altro livello.


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chinaski89
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Re: Ascolti tv

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Comunque chi dice che le nuove generazioni non hanno vere passioni e non si appassiona a nulla fa un errore tipico delle generazioni più vecchie che non capiscono le nuove. Hanno passioni diverse e modi diversi di fruirne, non sono gente arida priva di passioni, non è assolutamente così, siamo solo noi a non capirle perchè troppo vecchi o comunque distanti da loro. Tutto qui. Come mia nonna non capiva passioni nostre e magari diceva le stesse cose che si dicono ora sui giovani.


miroci
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Re: Ascolti tv

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tutto bello ma, spiace dirlo, ci vogliono 2 ciclisti italiani, o tre, che diano spettacolo dentro e fuori: Saronni-Moser, Chiappucci-Bugno, Motta-Gimondi. Il resto non serve. Il melodramma attira ancora, un pò come un posto al sole


Krisper
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Re: Ascolti tv

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chinaski89 ha scritto: lunedì 6 giugno 2022, 13:36 Comunque chi dice che le nuove generazioni non hanno vere passioni e non si appassiona a nulla fa un errore tipico delle generazioni più vecchie che non capiscono le nuove. Hanno passioni diverse e modi diversi di fruirne, non sono gente arida priva di passioni, non è assolutamente così, siamo solo noi a non capirle perchè troppo vecchi o comunque distanti da loro. Tutto qui. Come mia nonna non capiva passioni nostre e magari diceva le stesse cose che si dicono ora sui giovani.
Sono sostanzialmente d'accordo.
Io litigo spesso con mio figlio su questo.
E mille volte mi domando dove sbaglio, se non capisco nulla di loro o loro stanno sprecando anni irripetibili.

Sono convinto che non capisco nulla di loro ed altresì sono convinto che ci sia un grado di anedonia tra le nuove generazioni.
Anedonia in senso lato, non tecnico.
E poca fame, forse. (Troppo soggettivo)

Quando scrivevo, "meglio così ", mi riferivo a certi eccessi (vedi mondo Ultras, violenza politica), non alla passione in sé.
Più che un elogio alle nuove generazioni, era una critica alla mia generazione e soprattutto a me stesso.

Questo c'entra poco con il ciclismo, che è vecchio dentro.

Nuove forme comunicative, nuovi format, etc. sono utili per non perdere nemmeno lo zoccolo duro, per tenere vivo lo sport più bello del mondo! E perché è bello e giusto migliorare, sempre.

Poi le nuove generazioni avranno i loro gusti, faranno le loro scelte giuste e sbagliate e, per fortuna, i discorsi di noi vecchi contano zero. Ed è giusto così, il mondo va avanti lo stesso, le nostre (mie) litanie rimbalzano tranquillamente.

Torno brevemente sul ciclismo.
Sono convinto che la grande passione delle masse per il ciclismo può esistere solo se c'è un legame empatico di questo con la fatica.
Per questo vedo l'Africa come terra promessa del futuro del ciclismo.

Malgrado tutto, amministratori delegati-amatori, biciclette ipertecnologiche e costose, sport sempre più d'élite, l'anima profonda del ciclismo è povera e popolare.

Ecco, quanto sono "popolari" le nuove generazioni?
(Come sentimento, non come reddito)
(Popolare, non "pop")
Ok, sono tornato vecchio e nostalgico. :old:


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CicloSprint
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Re: Ascolti tv

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OT:

E intanto il pomeriggio di Rai 2 dopo il Giro e aspettando il Tour che parte il 1° luglio è crollato al 1 %!!! :o :o :o

https://www.davidemaggio.it/archives/21 ... o-di-ballo


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aitutaki1
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Re: Ascolti tv

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rizz23 ha scritto: lunedì 6 giugno 2022, 11:13 Cose più generali.

La prima: dobbiamo metterci d'accordo.

Se la tv va verso una netflixizzazione e quindi la frontiera è sempre e solo l'on demand, allora l'evento in diretta ha un valore molto relativo. Che senso ha, per un'organizzatore, investirci sopra?

Oppure, come io credo, la diretta dell'evento sportivo ha ancora un'importanza. Su un piano giornalistico e su quello dell'intrattenimento.
Ma forse questo status di "evento" vale per una manciata di appuntamenti sportivi, non per tutti.
Il confine è soggettivo, si può spostare a piacimento, ma in definitiva lo colloca il pubblico con il suo interesse.

Poi c'è un'altra questione, che ancora non ho visto affrontata bene: la segmentazione del pubblico.
Sempre più oggi ci sono dieci, cento pubblici diversi: per età, interessi, propensione all'utilizzo di uno o dell'altro mezzo di comunicazione.

I consumi mediatici e i mezzi per esercitarli si sono ampliati a dismisura, il pubblico si è frammentato in tanti diversi mezzi e modi e stili e tempi.

Confrontare i dati di ascolto di un evento sportivo del 2022 con quelli del 2017 o anche solo del 2019 è un esercizio che dice pochissimo. È come rilevare la temperatura di un fiume senza accorgersi che il fiume non c'è più, ma si è diviso in decine di corsi d'acqua diversi.

Di fronte a questo grande cambiamento, non esistono realtà che stiano risultando anticicliche.
Quella che più ci si avvicina è proprio la tv e lo dimostra proprio il fatto che i dati di cui parlate qui siano - in fondo - comparabili.
Quoto questo ma prendo spunto anche dal post precedente, è una disamina condivisibile relativamente alle nicchie e alla frammentazione del pubblico, viene però da domandarsi quali sforzi vengano fatti per rendere il prodotto appetibile, sia lato organizzazione che broadcaster.
Tralasciamo il discorso di chi organizza che a volte sembra voler proporre uno spettacolo povero e quasi obsoleto, si tagliano i km ma 17/8-21mi
ad esempio del giro sono stati sonnacchiosi ad essere indulgenti, eppure in altri sport si è provato con format più coinvolgenti e moderni.
Passiamo a chi trasmette, mi spiego meglio , se abbiamo un pubblico segmentato, raggiungibile con mezzi e piattaforme differenti , perchè
quello che si trasmette (in live) è quello tagliato e pensato per un pubblico âgée come quello tv ? Siete tra prime voci, commentatori tecnici, inviati, motociclisti, scrittori la metà di 1000 perchè non differenziare qualcosina tra tv e raiplay ? ricordo nel dopocorsa tra processo (che non guardo se non saltuariamente da anni) e per esempio il giro sera degli anni scorsi, quello condotto da te , una notevole differenza anche come ritmo e coinvolgimento. Già , parlando sempre del giro, vuoi per i ritiri , vuoi per il livellamento abbiamo assistito a una scarsità di agonismo. A parte poche eccezioni , napoli(in parte), torino ,finale blockhaus e fedaia, dovremmo tutti ringraziare San Mathieu per le apparizioni.
Aggiungiamo il prodotto pensato per fruitori di montascale e adesivi orali a una Palmi Scalea ... diventa quasi una tortura.


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AntiGazza
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Re: Ascolti tv

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Winter ha scritto: domenica 5 giugno 2022, 14:56
Krisper ha scritto: sabato 4 giugno 2022, 14:59
I tempi in cui si vedeva tutto, ci si appassionava a tutto sono finiti.
Perché non lo so, ma i miei figli hanno un rapporto ed interesse con lo sport diverso dal mio alla loro età.
Forse meglio così per loro.
Io dopo Inter-Malmoe piansi una notte intera!
A mio figlio la delusione per lo scudetto perso è durata 3 minuti.
5 minuti per un GP della Ferrari, dove è più appassionato.
Ma 5 minuti, mica di più.
Sì, direi meglio così.
Tu dici meglio così..
Io no
Dei bambini , dei ragazzi devono avere delle passioni
Magari noi (io ero come te) eravamo esagerati
Ma forse no , ripensandoci tenevamo a qualcosa

C è chi era per lo sport , chi per la politica , chi per la musica , chi per imparare un mestiere
La maggioranza (chiaramente non tutti) , sembra non provare interesse per nulla
Se manco i bambini hanno delle passioni..che vita è?
Beh ma non è detto che avere passioni sia avere degli idoli e stracciarsi le vesti per questi.
Perché ricordiamoci sempre, che la passione per lo sport è comunque la pratica.
Uscire a giocare a pallone, uscire in bicicletta, appassionarsi di una materia a scuola, quelle sono passioni.
Seguirle in prima persona quelle passioni.
Le nostre, l'ossessione per la squadra, per il gol di Ronaldo o per la curva di Senna, per lo scatto di Pantani, sono comunque gesti fatti da altri.
Passioni (passami il termine) per interposta persona.
Magari i giovani di oggi non vogliono vivere la vita fatta da altri, magari se la vogliono costruire loro una vita.


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Re: Ascolti tv

Messaggio da leggere da kreuziger80 »

Krisper ha scritto: lunedì 6 giugno 2022, 14:20

Sono sostanzialmente d'accordo.
Io litigo spesso con mio figlio su questo.
Mah, osservando certi over 50 che smaniano e bestemmiano per una partita di calcio a me viene invece da apprezzare l'atteggiamento dei loro figli che sì seguono il calcio ma si sono resi conto che ormai è dominato da logiche economiche e che il campione che oggi bacia lo stemma della squadra, domani sarà pronto a trasferirsi a una altra squadra per guadagnare quattro soldi in più.

Tornando al ciclismo più che gli ascolti, quello che mi sembra preoccupante è vedere la mancanza di commenti sui social nei post relativi alle varie tappe del Giro, non si leggono neanche commenti polemici, critiche per le tappe noiose, rimpianti per l'assenza di Roglic e Pogacar. Niente di niente, solo e soltanto indifferenza.


Winter
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Re: Ascolti tv

Messaggio da leggere da Winter »

AntiGazza ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 8:58
Beh ma non è detto che avere passioni sia avere degli idoli e stracciarsi le vesti per questi.
Perché ricordiamoci sempre, che la passione per lo sport è comunque la pratica.
Uscire a giocare a pallone, uscire in bicicletta, appassionarsi di una materia a scuola, quelle sono passioni.
Seguirle in prima persona quelle passioni.
Le nostre, l'ossessione per la squadra, per il gol di Ronaldo o per la curva di Senna, per lo scatto di Pantani, sono comunque gesti fatti da altri.
Passioni (passami il termine) per interposta persona.
Magari i giovani di oggi non vogliono vivere la vita fatta da altri, magari se la vogliono costruire loro una vita.
Parlo per esperienza di miei amici..
Il problema è che la stessa apatia che hanno verso lo sport alla TV, la politica , il lavoro
Li hanno anche per gli sport praticati
Gli accontentano (accontentavano..) per portarli a fare sport (cosa non facile nei paesini)
Dopo poco si stufavano
Passavano ad un altro sport
Per poi cambiarlo d nuovo
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Da calcio a basket..poi karate..poi nuoto..poi nulla
Idem con il resto (musica..ecc)


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chinaski89
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Re: Ascolti tv

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Winter ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 10:19
AntiGazza ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 8:58
Beh ma non è detto che avere passioni sia avere degli idoli e stracciarsi le vesti per questi.
Perché ricordiamoci sempre, che la passione per lo sport è comunque la pratica.
Uscire a giocare a pallone, uscire in bicicletta, appassionarsi di una materia a scuola, quelle sono passioni.
Seguirle in prima persona quelle passioni.
Le nostre, l'ossessione per la squadra, per il gol di Ronaldo o per la curva di Senna, per lo scatto di Pantani, sono comunque gesti fatti da altri.
Passioni (passami il termine) per interposta persona.
Magari i giovani di oggi non vogliono vivere la vita fatta da altri, magari se la vogliono costruire loro una vita.
Parlo per esperienza di miei amici..
Il problema è che la stessa apatia che hanno verso lo sport alla TV, la politica , il lavoro
Li hanno anche per gli sport praticati
Gli accontentano (accontentavano..) per portarli a fare sport (cosa non facile nei paesini)
Dopo poco si stufavano
Passavano ad un altro sport
Per poi cambiarlo d nuovo
Fino a non fare più niente
Da calcio a basket..poi karate..poi nuoto..poi nulla
Idem con il resto (musica..ecc)
È una tua impressione fallace. Tua e dei tuoi amici. Semplicemente siete troppo distanti di età per capirli, ma non è vero che non hanno passioni e sono apatici. Si interessano a cose diverse e ragionano in modo diverso. Anche io non posso capire un 2009 come ragiona. Te credo sono un matusa al suo confronto, è sempre stato così ma non bisogna farsi fuorviare dalla distanza e pensare che le nuove generazioni siano disastrate (lo pensavano già alcuni padri sumeri a quanto risulta da alcune incisioni su argilla, pare che le nuove generazioni fossero degenerate prive di interessi ecc ecc anche allora :diavoletto: )


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Re: Ascolti tv

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A prescindere da fasce e segmenti io insisto, c'è da provare una operazione simil Sanremo (festival, perché la classicissima non è emendabile secondo la maggioranza), il periodo metà maggio e la prima di giugno, se riusciranno ad avere il posticipo di una settimana, deve diventare il mese della bicicletta, dove si parla di bicicletta, chi ci va, chi ci andrà come e perché, poi verrà la corsa la startlist è tutto il resto, i corridori che mancano, gli italiani che non fanno classifica (Vincenzo quarto comunque, che numero), partiamo dal mezzo per arrivare poi a parlare di Giro percorso pronostici ecc. ecc., chi è appassionato si chiederà chi porteranno Jumbo Quick e compagnia cantante, chi non lo segue dovrà sapere che il quel periodo vedrà tanta bicicletta, in TV e magari anche vicino a dove vive, l'unica corsa in Italia che, potenzialmente, ha i mezzi per, provare e tentare questa operazione simpatia erga omnes è il Giro, è un'ipotesi molto semplicistica e poco strutturata, sempre nell'ottica di provare a recuperare appeal verso il ciclismo da parte del cosiddetto grande pubblico...


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Re: Ascolti tv

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La fascia giovanile del potenziale pubblico vive semplicemente il suo tempo, hanno l' attenzione allo sport , come ad altri temi e il modo di fruirne
della loro generazione, che non è ne meglio ne peggio di quelle che le hanno precedute.
Quello che è cambiato è il mezzo con cui interagiscono che consente una maggiore immediatezza a scapito di una certa potenziale superficialità che può essere comunque superata quando sia stimolato l' interesse.
Ma come diceva rizz si è ampliata la gamma di piattaforme e modi di accostarsi allo sport, anche da spettatori.
In più ed è una caratteristica da non sottovalutare esiste l' assuefazione a visitare/seguire quello che viene proposto nelle home, nei social, nei "suggeriti" onnipresenti nel mondo digitale.
Che è tagliato da chi lo propone sui gusti e interessi del fruitore.
Diciamo sottolineandone l' aspetto limitante usufruire della "pappa pronta" piuttosto che doversela cercare.
Quindi per fare breccia nell' attenzione del pubblico giovane bisogna cercare di proporre un prodotto stimolante e consono.
Per quanto riguarda il ciclismo , senza stravolgere e buttare a mare tutta la tradizione, dare in pasto qualcosa di più appetibile
della maggioranza di quello che viene trasmesso.
Non è facile , ma è una sfida che può essere affrontata.


Uguaglianza, Fratellanza e Tolleranza
.·. Sic Semper Tyrannis .·.

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Re: Ascolti tv

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Winter ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 10:19
AntiGazza ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 8:58
Beh ma non è detto che avere passioni sia avere degli idoli e stracciarsi le vesti per questi.
Perché ricordiamoci sempre, che la passione per lo sport è comunque la pratica.
Uscire a giocare a pallone, uscire in bicicletta, appassionarsi di una materia a scuola, quelle sono passioni.
Seguirle in prima persona quelle passioni.
Le nostre, l'ossessione per la squadra, per il gol di Ronaldo o per la curva di Senna, per lo scatto di Pantani, sono comunque gesti fatti da altri.
Passioni (passami il termine) per interposta persona.
Magari i giovani di oggi non vogliono vivere la vita fatta da altri, magari se la vogliono costruire loro una vita.
Parlo per esperienza di miei amici..
Il problema è che la stessa apatia che hanno verso lo sport alla TV, la politica , il lavoro
Li hanno anche per gli sport praticati
Gli accontentano (accontentavano..) per portarli a fare sport (cosa non facile nei paesini)
Dopo poco si stufavano
Passavano ad un altro sport
Per poi cambiarlo d nuovo
Fino a non fare più niente
Da calcio a basket..poi karate..poi nuoto..poi nulla
Idem con il resto (musica..ecc)
Avevo già risposto a Gimb sull'argomento; a me pare che abbiate un'idea troppo negativa dei "giovani" (probabilmente la stessa che avevano le generazione più vecchie verso di noi). Sono semplicemente diversi, hanno passioni (e modalità di viverle) diverse. Non necessariamente peggiori - o migliori - delle generazioni precedenti.

Non sto dicendo che le caratteristiche di questa generazione siano tutte positive, anzi; anch'io vedo alcuni aspetti preoccupanti, ma non è che si può continuare a dire "prima era meglio" (io, tra l'altro, non ne sono così convinto).
Anch'io sono nato e cresciuto in un paesino di montagna. Da piccolo se volevi fare sport avevi calcio, corsa in montagna e sci (quest'utimo se vivevi vicino alle piste altrimenti costava parecchio). Io ho fatto calcio e poca corsa; mi sono anche piaciuti ma sinceramente avrei voluto provare anche altro. Ora ho nipoti che hanno praticato arrampicata, basket, figli di amici che fanno pattinaggio a rotelle in modo agonistico..... non è meglio ora?

Tornando alle giovani generazioni e il ciclismo; comunque la si veda la risposta non è lamentarsi che loro sono diversi. Bisogna prenderne atto, se si vuole coinvolgerli occorre cambiare qualcosa almeno nella narrazione del prodotto. Altrimenti si va avanti così sapendo che il ciclismo avrà un seguito di età media elevata e pace.

PS: scusami la "l'apatia verso il lavoro" è proprio brutta come generalizzazione. Ci sono un sacco di giovani che si arrabatano con contratti di merda a tempo determinato (o peggio). Se poi intendevi che non tutti accettano certe condizioni bhè, meglio così.


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chinaski89 ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 10:38 È una tua impressione fallace. Tua e dei tuoi amici. Semplicemente siete troppo distanti di età per capirli, ma non è vero che non hanno passioni e sono apatici. Si interessano a cose diverse e ragionano in modo diverso. Anche io non posso capire un 2009 come ragiona. Te credo sono un matusa al suo confronto, è sempre stato così ma non bisogna farsi fuorviare dalla distanza e pensare che le nuove generazioni siano disastrate (lo pensavano già alcuni padri sumeri a quanto risulta da alcune incisioni su argilla, pare che le nuove generazioni fossero degenerate prive di interessi ecc ecc anche allora :diavoletto: )
Non hai capito nulla di quello che ho scritto :muro:
Ma io son del 1975


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Winter ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 12:18
chinaski89 ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 10:38 È una tua impressione fallace. Tua e dei tuoi amici. Semplicemente siete troppo distanti di età per capirli, ma non è vero che non hanno passioni e sono apatici. Si interessano a cose diverse e ragionano in modo diverso. Anche io non posso capire un 2009 come ragiona. Te credo sono un matusa al suo confronto, è sempre stato così ma non bisogna farsi fuorviare dalla distanza e pensare che le nuove generazioni siano disastrate (lo pensavano già alcuni padri sumeri a quanto risulta da alcune incisioni su argilla, pare che le nuove generazioni fossero degenerate prive di interessi ecc ecc anche allora :diavoletto: )
Non hai capito nulla di quello che ho scritto :muro:
Ma io son del 1975
Ho capito benissimo invece. Credo di essere ancora in grado di comprendere un testo scritto grazie. Hai detto la classica frase da vecchia generazione sulle nuove. Come ti hanno detto anche altri è una teoria strampalata priva di ogni fondamento, una fesseria qualunquista e una generalizzazione superficiale , che sei del 75 che c'entra poi?


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simociclo ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 11:20 Avevo già risposto a Gimb sull'argomento; a me pare che abbiate un'idea troppo negativa dei "giovani" (probabilmente la stessa che avevano le generazione più vecchie verso di noi). Sono semplicemente diversi, hanno passioni (e modalità di viverle) diverse. Non necessariamente peggiori - o migliori - delle generazioni precedenti.

Non sto dicendo che le caratteristiche di questa generazione siano tutte positive, anzi; anch'io vedo alcuni aspetti preoccupanti, ma non è che si può continuare a dire "prima era meglio" (io, tra l'altro, non ne sono così convinto).
Anch'io sono nato e cresciuto in un paesino di montagna. Da piccolo se volevi fare sport avevi calcio, corsa in montagna e sci (quest'utimo se vivevi vicino alle piste altrimenti costava parecchio). Io ho fatto calcio e poca corsa; mi sono anche piaciuti ma sinceramente avrei voluto provare anche altro. Ora ho nipoti che hanno praticato arrampicata, basket, figli di amici che fanno pattinaggio a rotelle in modo agonistico..... non è meglio ora?

Tornando alle giovani generazioni e il ciclismo; comunque la si veda la risposta non è lamentarsi che loro sono diversi. Bisogna prenderne atto, se si vuole coinvolgerli occorre cambiare qualcosa almeno nella narrazione del prodotto. Altrimenti si va avanti così sapendo che il ciclismo avrà un seguito di età media elevata e pace.

PS: scusami la "l'apatia verso il lavoro" è proprio brutta come generalizzazione. Ci sono un sacco di giovani che si arrabatano con contratti di merda a tempo determinato (o peggio). Se poi intendevi che non tutti accettano certe condizioni bhè, meglio così.
1) si per ora è negativa
Ma col tempo può cambiare
Magari gli ci vuole solo un po più tempo
2) io non ho detto che prima era meglio
Adesso ci sono cose che prima non c erano
Possibilità in tutti i campi
Però il troppo magari stufa (come le dirette integrali di tutte le tappe del giro.. un sogno 30 anni fa..)
3) sul lavoro
Chiaro che ci son tanti che si danno da fare..però
C è una grossa fetta della popolazione che non studia e non lavora. Molta di più di una volta
È un problema serio
C è un alto tasso di disoccupazione giovanile
Eppure ci son tantissimi posti di lavoro che non trovano candidati..non occupati
E non son tutti lavori sottopagati
Per fortuna ci sono gli immigrati
Poi magari tra 15 anni
Un idraulico di origine rumena o un giardiniere Albanese avranno sotto 10 o 15 dipendenti
Idem il ristoratore egiziano che avrà aperto tre pizzerie
Mentre l italiano aspetta ancora che lo chiamino per un lavoro..
Ultima modifica di Winter il martedì 7 giugno 2022, 12:42, modificato 1 volta in totale.


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chinaski89 ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 12:22
Winter ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 12:18
chinaski89 ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 10:38 È una tua impressione fallace. Tua e dei tuoi amici. Semplicemente siete troppo distanti di età per capirli, ma non è vero che non hanno passioni e sono apatici. Si interessano a cose diverse e ragionano in modo diverso. Anche io non posso capire un 2009 come ragiona. Te credo sono un matusa al suo confronto, è sempre stato così ma non bisogna farsi fuorviare dalla distanza e pensare che le nuove generazioni siano disastrate (lo pensavano già alcuni padri sumeri a quanto risulta da alcune incisioni su argilla, pare che le nuove generazioni fossero degenerate prive di interessi ecc ecc anche allora :diavoletto: )
Non hai capito nulla di quello che ho scritto :muro:
Ma io son del 1975
Ho capito benissimo invece. Credo di essere ancora in grado di comprendere un testo scritto grazie. Hai detto la classica frase da vecchia generazione sulle nuove. Come ti hanno detto anche altri è una teoria strampalata priva di ogni fondamento, una fesseria qualunquista e una generalizzazione superficiale , che sei del 75 che c'entra poi?
No non hai capito nulla
Ho citato degli episodi
Solo che non ti piacciono
Io non so se tu hai ragione o meno
Il tempo ce lo dirà
Magari la fesseria l avrai detta tu o magari no
I


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Ho capito perfettamente invece, non hai citato episodi hai solo dato il punto di vista limitato e superficiale di 'qualche amico' che ci sarebbe da capire?

Così come ho ben capito l'idiozia offensiva sulla gente che non vuole lavorare lasciando lavori a egiziani o altri mentre 'aspetta' un po' alla Borghese che non trova apprendisti che lavorino gratis o tutti i cazzoni delle concessioni balneari che poverini non trovano lavoratori. Ne discuto spesso live con conoscenti con attività che dicono le stesse corbellerie. Ad obiezioni del genere ha ben risposto Biden non molto tempo fa.. non trovate lavoratori? 'pay them more'


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chinaski89 ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 12:41 Ho capito perfettamente invece, così come ho ben capito l'idiozia offensiva sulla gente che non vuole lavorare lasciando lavori a egiziani o altri mentre 'aspetta' un po' alla Borghese che non trova apprendisti che lavorino gratis o tutti i cazzoni delle concessioni balneari che poverini non trovano lavoratori. Ne discuto spesso live con conoscenti con attività che dicono le stesse corbellerie. Ad obiezioni del genere ha ben risposto Biden non molto tempo fa.. non trovate lavoratori? 'pay them more'
No fanno prima. Chiudono


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E sarebbe anche quella colpa dei giovani sul divano? Tra l'altro ho un'attività anche io, ma mica pretendo per questo di avere dei giovani schiavi a 3 € ora


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chinaski89 ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 12:45 E sarebbe anche quella colpa dei giovani sul divano? Tra l'altro ho un'attività anche io, ma mica pretendo per questo di avere dei giovani schiavi a 3 € ora
Non prendevano 3 euro all ora
Però se t fa comodo pensarla così
Erano stipendi da 1200 .. 1300 euro mensili
Con contributi
40 ore settimanali


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Winter ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 12:47
chinaski89 ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 12:45 E sarebbe anche quella colpa dei giovani sul divano? Tra l'altro ho un'attività anche io, ma mica pretendo per questo di avere dei giovani schiavi a 3 € ora
Non prendevano 3 euro all ora
Però se t fa comodo pensarla così
Erano stipendi da 1200 .. 1300 euro mensili
Con contributi
40 ore settimanali
E chi li rifiuta? Io tutta sta gente scazzata che preferisce crepare di fame per non lavorare non la conosco proprio. Ne giovane ne vecchia. Conosco tanti imprenditori che si lamentano dei dipendenti e qui e là e non li pagano una mazza contratti ridicoli ore non dichiarate ecc ecc quelli si


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OT
Lo dico sommessamente, ma quando mio padre mi diceva che la loro generazione era meglio della nostra... aveva ragione.

Il mio è un giudizio storico e fortemente di parte.

Loro hanno costruito, noi distrutto.

Ripeto, è un punto di vista di parte.


La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
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Krisper ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 12:54 OT
Lo dico sommessamente, ma quando mio padre mi diceva che la loro generazione era meglio della nostra... aveva ragione.

Il mio è un giudizio storico e fortemente di parte.

Loro hanno costruito, noi distrutto.

Ripeto, è un punto di vista di parte.
Il mio bisnonno diceva a mio nonno che la loro generazione era meglio e la prima guerra mondiale molto più dura della seconda, ma probabilmente aveva ragione il nonno del bisnonno che loro si avevano davvero il nerbo.

Se c'è una cosa che la storia ci insegna secondo me è che al di là di usi e costumi differenti la gente è sempre uguale in tutte le epoche e i comportamenti e modi di pensare stringi stringi sono sempre gli stessi. Biden e xi jinping che fanno la voce grossa reciprocamente non sono poi così diversi dai primati che nel pleistocene si contendevano il dominio sui territori di caccia o di raccolta o le femmine ;)


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Winter ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 12:30
simociclo ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 11:20 Avevo già risposto a Gimb sull'argomento; a me pare che abbiate un'idea troppo negativa dei "giovani" (probabilmente la stessa che avevano le generazione più vecchie verso di noi). Sono semplicemente diversi, hanno passioni (e modalità di viverle) diverse. Non necessariamente peggiori - o migliori - delle generazioni precedenti.

Non sto dicendo che le caratteristiche di questa generazione siano tutte positive, anzi; anch'io vedo alcuni aspetti preoccupanti, ma non è che si può continuare a dire "prima era meglio" (io, tra l'altro, non ne sono così convinto).
Anch'io sono nato e cresciuto in un paesino di montagna. Da piccolo se volevi fare sport avevi calcio, corsa in montagna e sci (quest'utimo se vivevi vicino alle piste altrimenti costava parecchio). Io ho fatto calcio e poca corsa; mi sono anche piaciuti ma sinceramente avrei voluto provare anche altro. Ora ho nipoti che hanno praticato arrampicata, basket, figli di amici che fanno pattinaggio a rotelle in modo agonistico..... non è meglio ora?

Tornando alle giovani generazioni e il ciclismo; comunque la si veda la risposta non è lamentarsi che loro sono diversi. Bisogna prenderne atto, se si vuole coinvolgerli occorre cambiare qualcosa almeno nella narrazione del prodotto. Altrimenti si va avanti così sapendo che il ciclismo avrà un seguito di età media elevata e pace.

PS: scusami la "l'apatia verso il lavoro" è proprio brutta come generalizzazione. Ci sono un sacco di giovani che si arrabatano con contratti di merda a tempo determinato (o peggio). Se poi intendevi che non tutti accettano certe condizioni bhè, meglio così.
1) si per ora è negativa
Ma col tempo può cambiare
Magari gli ci vuole solo un po più tempo
2) io non ho detto che prima era meglio
Adesso ci sono cose che prima non c erano
Possibilità in tutti i campi
Però il troppo magari stufa (come le dirette integrali di tutte le tappe del giro.. un sogno 30 anni fa..)
3) sul lavoro
Chiaro che ci son tanti che si danno da fare..però
C è una grossa fetta della popolazione che non studia e non lavora. Molta di più di una volta
È un problema serio
C è un alto tasso di disoccupazione giovanile
Eppure ci son tantissimi posti di lavoro che non trovano candidati..non occupati
E non son tutti lavori sottopagati
Per fortuna ci sono gli immigrati
Poi magari tra 15 anni
Un idraulico di origine rumena o un giardiniere Albanese avranno sotto 10 o 15 dipendenti
Idem il ristoratore egiziano che avrà aperto tre pizzerie
Mentre l italiano aspetta ancora che lo chiamino per un lavoro..
sulle dirette integrali ..... secondo me avrebbero stufato anche i vent'enni anche qualche decennio fa, perlomeno quelle piatte o interlocutorie :)
Sul lavoro il discorso è complesso e non credo sia la sede adatta, mi scuso per aver prolungato l'ot.


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White Mamba
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Re: Ascolti tv

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chinaski89 ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 12:41 Così come ho ben capito l'idiozia offensiva sulla gente che non vuole lavorare lasciando lavori a egiziani o altri mentre 'aspetta' un po' alla Borghese che non trova apprendisti che lavorino gratis o tutti i cazzoni delle concessioni balneari che poverini non trovano lavoratori. Ne discuto spesso live con conoscenti con attività che dicono le stesse corbellerie. Ad obiezioni del genere ha ben risposto Biden non molto tempo fa.. non trovate lavoratori? 'pay them more'
come non darti ragione.
poi generalizzare è sempre limitante, ci sono casi e casi e sicuramente ognuno potrebbe tirare fuori i suoi esempi e non ne usciremmo mai, però mi sento di condividere appieno il tuo ragionamento.
sia sui giovani, che sugli "imprenditori" che si lamentano e magari dichiarano quanto il loro portapizze


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Re: Ascolti tv

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Krisper ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 12:54 OT


Loro hanno costruito, noi distrutto.

Scusa, costruito cosa? Distrutto cosa?
Se per costruire si intende cementificare e snaturare l'ambiente non so quanto di buono abbia fatto la generazione precedente. Parlo delle cementificazioni anni 60 e 80. In anni in cui, dopo la Seconda Guerra Mondiale, c'era solo da costruire dopo la distruzione e sono riusciti a fare un macello. La tendenza a vedere gli anni giovanili come migliori di quelli senili sta proprio nel cambiamento all'interno dell'essere umano più che della società.

Dovremmo chiedere ad un uomo che viveva prima della rivoluzione agricola di 10000 anni fa se preferiva raccogliere e cacciare in un ambiente ancora intatto e senza la rincorsa del profitto e del potere se erano meglio gli anni pre-istorici rispetto allo spaccarsi la schiena sui campi per nutrire e sfamare non solo te stesso ma anche le gerarchie governative, religiose e militari.


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Re: Ascolti tv

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Winter ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 10:19
AntiGazza ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 8:58
Beh ma non è detto che avere passioni sia avere degli idoli e stracciarsi le vesti per questi.
Perché ricordiamoci sempre, che la passione per lo sport è comunque la pratica.
Uscire a giocare a pallone, uscire in bicicletta, appassionarsi di una materia a scuola, quelle sono passioni.
Seguirle in prima persona quelle passioni.
Le nostre, l'ossessione per la squadra, per il gol di Ronaldo o per la curva di Senna, per lo scatto di Pantani, sono comunque gesti fatti da altri.
Passioni (passami il termine) per interposta persona.
Magari i giovani di oggi non vogliono vivere la vita fatta da altri, magari se la vogliono costruire loro una vita.
Parlo per esperienza di miei amici..
Il problema è che la stessa apatia che hanno verso lo sport alla TV, la politica , il lavoro
Li hanno anche per gli sport praticati
Gli accontentano (accontentavano..) per portarli a fare sport (cosa non facile nei paesini)
Dopo poco si stufavano
Passavano ad un altro sport
Per poi cambiarlo d nuovo
Fino a non fare più niente
Da calcio a basket..poi karate..poi nuoto..poi nulla
Idem con il resto (musica..ecc)
Beh ma ci sta che si voglia cambiare ad una certa età , diciamo tra i 5 e i 10 .
Anzi , dal punto di vista prettamente motorio più sport si cambiano fino ai 12 anni e meglio è.
Poi che arrivavano a non fare + nulla dipende da mille condizioni al contorno. Detto questo , ai nostri tempi (io sono 81,non così più giovane di te), spesso si veniva forzati a fare uno sport per poi mollare tutto a 15 anni, oppure a continuarlo per assuefazione.
La passione è un altra cosa.
Più cose provi , più trovi la tua passione(quella vera).


Krisper
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Re: Ascolti tv

Messaggio da leggere da Krisper »

miroci ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 13:56
Krisper ha scritto: martedì 7 giugno 2022, 12:54 OT


Loro hanno costruito, noi distrutto.

Scusa, costruito cosa? Distrutto cosa?
Se per costruire si intende cementificare e snaturare l'ambiente non so quanto di buono abbia fatto la generazione precedente. Parlo delle cementificazioni anni 60 e 80. In anni in cui, dopo la Seconda Guerra Mondiale, c'era solo da costruire dopo la distruzione e sono riusciti a fare un macello. La tendenza a vedere gli anni giovanili come migliori di quelli senili sta proprio nel cambiamento all'interno dell'essere umano più che della società.

Dovremmo chiedere ad un uomo che viveva prima della rivoluzione agricola di 10000 anni fa se preferiva raccogliere e cacciare in un ambiente ancora intatto e senza la rincorsa del profitto e del potere se erano meglio gli anni pre-istorici rispetto allo spaccarsi la schiena sui campi per nutrire e sfamare non solo te stesso ma anche le gerarchie governative, religiose e militari.
Parlo di altro, non di costruzioni di cemento.

Ma non importa, ho volutamente lasciato libera interpretazione.
Ognuno confronti ciò che vuole, con le proprie priorità!


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