Bike65 ha scritto: ↑mercoledì 20 luglio 2022, 6:57
miroci ha scritto: ↑mercoledì 20 luglio 2022, 0:03
Bike65 ha scritto: ↑martedì 19 luglio 2022, 19:01
Il competitor della Vuelta è il Giro, e siamo già a livello superiore.
Vuelta e Giro si disputano nello stesso mese?
Perspicace… Diciamo che se ho una squadra con due punte la terza opzione giovane la mando al giro che i miei sponsor hanno più interessi in Francia (internazionali) e Spagna. Credo che al Giro pesi il fatto che mancano grosse aziende italiane come main sponsor. Praticamente solo Segafredo credo, che poi a loro interessa il mercato americano, quindi volendo vedere sarebbero sbilanciati sul Tour, anche se essendo azienda italiana ha nel cuore il Giro, ma problemi non ne hanno visto che non hanno un uomo da alta classifica.
Su questo mi trovi d'accordo.
Da quando il baricentro del ciclismo si è spostato a nord, nel mondo anglosassone, è aumentato il modo capitalistico di vedere questo sport ed è diminuito il mero senso sportivo e culturale. Infatti patrimoni come il Giro o altre corse storiche sono andati via via snobbati dalle squadre protour. Diciamo che la premier league ha soppiantato la Serie A. In tutti i sensi. Vero è che da dove vengono più finanziamenti arrivano anche i migliori corridori, a parte gli sloveni, come inglesi o Commonwealth, danesi (!), belgi e olandesi. Le altre nazioni storiche sono a rimorchio ( Spagna e Francia). L' Italia si è dissolta e il Giro ne paga il prezzo: meno seguito dal non appassionato, meno pubblicità, meno introiti, immagini televisive poco curate (rispetto al Tour: un altro mondo) e poca attenzione istituzionale, dovuta al fatto che la politica italiana è quello che è, fatta di mille particolarismi e interessi personali. Mentre sarebbe interesse comune, pubblicitario, turistico ed anche industriale (vi ricordate quando il Giro partiva dalle fabbriche di Squinzi? O aveva sponsor la fiat e non shushuki?) Che il Giro funzionasse a dovere adeguandosi, ahimè, alla via capitalistica anglosassone. La via romantico sportiva di qualche anno fa non è più perseguibile per ora. Il Giro ha un tale bagaglio storico, culturale, sportivo che forse è proprio il Giro d'Italia che non si merita più gli italiani.
Nota a margine: a me tutti questi corridori nordeuropei che vincono a raffica ricordano un pò i corridori italiani anni 90 e spagnoli anni 00. In tutti i sensi. Mah....