Riscaldamento globale e calendario

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
Gimbatbu
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Riscaldamento globale e calendario

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Le difficoltà palesate dai ciclisti a causa del caldo eccessivo nelle ultime tappe del Tour sono soltanto l' ennesima conferma delle conseguenze dell' attuale stato climatico. Cambiare le date dei GT non mi sembrerebbe quindi un' eresia. Un' ipotesi potrebbe essere una Vuelta con inizio nella prima settimana di maggio in modo da poter percorrere anche la parte meridionale. Giro dal 15 giugno scongiurando il pericolo neve sui passi più alti. Tour dal 20 agosto. Come armonizzare il resto del calendario sarebbe sicuramente non facile. Come diceva Swift : una modesta proposta.


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chinaski89
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Re: Riscaldamento globale e calendario

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Non sono molto d'accordo tra le difficoltà del Tour c'è proprio il grande caldo di luglio. Con le biciclette e i rapporti sempre migliori le salite (soprattutto quelle storiche) diventano sempre meno selettive, se aumenta il caldo ben venga. Oltre al fatto che il GT di gran lunga più importante (ed in generale l'evento ciclistico più importante del calendario) sta bene dove sta, il 20 agosto è troppo tardi


Gimbatbu
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chinaski89 ha scritto: martedì 19 luglio 2022, 12:31 Non sono molto d'accordo tra le difficoltà del Tour c'è proprio il grande caldo di luglio. Con le biciclette e i rapporti sempre migliori le salite (soprattutto quelle storiche) diventano sempre meno selettive, se aumenta il caldo ben venga. Oltre al fatto che il GT di gran lunga più importante (ed in generale l'evento ciclistico più importante del calendario) sta bene dove sta, il 20 agosto è troppo tardi
Il problema si porrà inevitabilmente perché il caldo è destinato ad aumentare e il fatto che il Tour fosse caratterizzato dalle alte temperature non giustifica che peggiorando la situazione si arrivi a conseguenze pericolose per gli atleti. Poi da metà agosto non è che fa freddo, ma sarebbero temperature più abbordabili che forse sarebbero garanzia di maggiore spettacolo.


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chinaski89
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Re: Riscaldamento globale e calendario

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Beh il caldo aumenterà si ma non certo in maniera così repentina da dover addirittura spostare il Tour di un mese. Questa è un'estate particolarmente calda, poi non nego il riscaldamento climatico eh, anzi, ma è una questione di temperature medie annuali, non un'escalation che porterà a temperature da Death Valley a Parigi in due anni ;)

Poi ripeto se fa un po' più caldo tanto meglio, c'è più selezione. Ieri ho fatto 7 km di corsa di cui 5 in salita su un percorso che faccio quasi sempre e ci ho messo un bel po' più del solito proprio per il caldo estremo. Bene così


Gimbatbu
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Re: Riscaldamento globale e calendario

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Sempre meglio mettere il semaforo prima che ci scappi il defunto. Poi per esempio, rispettando la centralità del Tour lo si potrebbe mettere da metà giugno in poi e il Giro da metà agosto, penso che il Giro non ci perderebbe, anzi. Sono certo che i ciclisti questo problema delle condizioni estreme lo stanno già valutando, nessuno preferisce correre nelle condizioni trovate negli ultimi due giorni.


Bomby
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Re: Riscaldamento globale e calendario

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Ma se per il tour è troppo caldo... bene! Che vengano al giro, che sarà sempre meno freddo.


miroci
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Re: Riscaldamento globale e calendario

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chinaski89 ha scritto: martedì 19 luglio 2022, 12:31 Non sono molto d'accordo tra le difficoltà del Tour c'è proprio il grande caldo di luglio. Con le biciclette e i rapporti sempre migliori le salite (soprattutto quelle storiche) diventano sempre meno selettive, se aumenta il caldo ben venga. Oltre al fatto che il GT di gran lunga più importante (ed in generale l'evento ciclistico più importante del calendario) sta bene dove sta, il 20 agosto è troppo tardi
Beh ragazzi, non esiste solo il ciclismo. L'aumento delle temperature significano: desertificazione, siccità, perdita di biodiversità, incendi, carenze idriche ed alimentari...va a finire che il tour non lo faranno per mancanza d'acqua da bere e non per il gran caldo tanto auspicato!


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chinaski89
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Re: Riscaldamento globale e calendario

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miroci ha scritto: martedì 19 luglio 2022, 13:25
chinaski89 ha scritto: martedì 19 luglio 2022, 12:31 Non sono molto d'accordo tra le difficoltà del Tour c'è proprio il grande caldo di luglio. Con le biciclette e i rapporti sempre migliori le salite (soprattutto quelle storiche) diventano sempre meno selettive, se aumenta il caldo ben venga. Oltre al fatto che il GT di gran lunga più importante (ed in generale l'evento ciclistico più importante del calendario) sta bene dove sta, il 20 agosto è troppo tardi
Beh ragazzi, non esiste solo il ciclismo. L'aumento delle temperature significano: desertificazione, siccità, perdita di biodiversità, incendi, carenze idriche ed alimentari...va a finire che il tour non lo faranno per mancanza d'acqua da bere e non per il gran caldo tanto auspicato!
Ma ovvio che è un problema in generale e per mille cose diverse. Li vedo gli invasi alpini vuoti come mai. Limitatamente al discorso Tour non credo sia un aumento così repentino da dover cancellare manifestazioni sportive in Francia a luglio. Se poi fa più caldo per la corsa va pure bene, questo dico. Non esageriamo non è la Death Valley


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Gattorantolo
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Re: Riscaldamento globale e calendario

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Ci sarebbero delle soluzioni ai problemi del caldo e sarebbero molto semplici. La prima sarebbe ridurre il chilometraggio, massimo 130-150 km nelle giornate piú calde…chiaro ci saranno le localitá di partenza e arrivo che reclameranno, ma la salute dei corridori non é piú importante?
La seconda…perché fanno partire quei poveri corridori sul mezzogiorno? Fateli partire tra le 7 e le 8…i diritti televisivi? Deve morire un corridore prima di fregarvene dei diritti? Lo sanno anche i polli che le ore piú calde della giornata sono quelle dopo le 14 al pomeriggio. Qui dovrebbero essere i corridori stessi a reclamare ma a quanto pare gli piace correre con 40 gradi al pomeriggio…bo.


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miroci
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Re: Riscaldamento globale e calendario

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Mi sa che i corridori stanno rimpiagendo la tappa di Morbegno accorciata perchè faceva troppo fredd


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chinaski89
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Re: Riscaldamento globale e calendario

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Comunque parlare addirittura di morte mi pare molto esagerato. Così come troverei esagerato spostare date di corse varie per timore degli anticicloni africani


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Gattorantolo
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Re: Riscaldamento globale e calendario

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Oggi partono alle 13.30….criminali gli organizzatori, a quell’ ora dovrebbero giá essere arrivati!


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Slegar
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Re: Riscaldamento globale e calendario

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Gimbatbu ha scritto: martedì 19 luglio 2022, 12:15 Le difficoltà palesate dai ciclisti a causa del caldo eccessivo nelle ultime tappe del Tour sono soltanto l' ennesima conferma delle conseguenze dell' attuale stato climatico. Cambiare le date dei GT non mi sembrerebbe quindi un' eresia. Un' ipotesi potrebbe essere una Vuelta con inizio nella prima settimana di maggio in modo da poter percorrere anche la parte meridionale. Giro dal 15 giugno scongiurando il pericolo neve sui passi più alti. Tour dal 20 agosto. Come armonizzare il resto del calendario sarebbe sicuramente non facile. Come diceva Swift : una modesta proposta.
A mio avviso pensare che sia il solo caldo eccessivo il vero pericolo dato dal riscaldamento globale è fuorviante e, tra i tanti problemi, quello più facilmente risolvibile: basta anticipare l'orario della gara.

I veri problemi sono dati dalla sempre maggior frequenza nella stagione più calda di fenomeni atmosferici violenti e di veloce formazione, dunque estremamente difficili da prevedere, le cui conseguenze possono essere disastrose. Paradossalmente lo spostamento in avanti di Giro e Tour potrebbe esporre le gare a maggiori rischi, soprattutto la corsa rosa. Un breve elenco, nei grandi giri, di ciò che poteva essere e fortunatamente non è stato (almeno di mia conoscenza):
- 19ª tappa del Tour 2019, a causa di un violento nubifragio una frana invade la strada che porta a Tignes: non serve star tanto a disquisire che poteva travolgere la carovana pubblicitaria o il gruppo.
- 20ª tappa Giro 2022, arrivo a Passo Fedaia. Un mese dopo è avvenuto il crollo del ghiacciaio, poco sopra all'arrivo di tappa; se gli eventi fossero stati concomitanti non ci sarebbe stato nessun problema per l'incolumità della carovana e del pubblico, ma la tappa sarebbe stata sicuramente sospesa per permettere i soccorsi.
- Ancora Passo Fedaia; 28 ottobre 2018 tempesta "Vaia" che spazza via i Serrai di Sottoguda. Due anni dopo a causa della pandemia, lo stesso giorno, si sta correndo la Vuelta Espana ed il Giro è finito da tre giorni. Se ci fosse stata concomitanza di eventi quel giorno il Giro si sarebbe fermato, perché era stata data l'allerta meteo regionale ed il Prefetto avrebbe sicuramente ritirato l'autorizzazione al passaggio della gara; non sarebbe successo nulla a nessuno, ma, visti i fatti, la carovana avrebbe corso il rischio di rimanere bloccata nelle Alpi ed il Giro non si sarebbe potuto concludere.
- 17ª tappa Giro 2022, salita del Menador e arrivo a Lavarone. A luglio dell'anno scorso un violento nubifragio, nelle stesse ore del passaggio della tappa, colpisce quelle zone; si sarebbe messo in pericolo sia la carovana del Giro che il pubblico.
- Area pedemontana/prealpina veneta; statisticamente è la zona al mondo con la più alta quantità di temporali e fulmini nel periodo estivo (con grandine conseguente). La tendenza è che questi fenomeni sono in aumento sia come quantità che come intensità, però in quelle zone il Giro ci passa ogni anno.


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Gimbatbu
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Re: Riscaldamento globale e calendario

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Gattorantolo ha scritto: mercoledì 20 luglio 2022, 10:40 Oggi partono alle 13.30….criminali gli organizzatori, a quell’ ora dovrebbero giá essere arrivati!
Purtroppo non si può prevedere quanto è quando farà caldo, però i GT dovrebbero attrezzarsi con eventuali percorsi accorciati e cambiamenti d' orario. Nessuno si sognerebbe mai di far correre nelle grandi competizioni maratone o gare di marcia a mezzogiorno. A Eugene mi pare che l' orario di inizio delle gare su strada è parecchio anticipato.


Gimbatbu
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Re: Riscaldamento globale e calendario

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Slegar ha scritto: mercoledì 20 luglio 2022, 10:47
Gimbatbu ha scritto: martedì 19 luglio 2022, 12:15 Le difficoltà palesate dai ciclisti a causa del caldo eccessivo nelle ultime tappe del Tour sono soltanto l' ennesima conferma delle conseguenze dell' attuale stato climatico. Cambiare le date dei GT non mi sembrerebbe quindi un' eresia. Un' ipotesi potrebbe essere una Vuelta con inizio nella prima settimana di maggio in modo da poter percorrere anche la parte meridionale. Giro dal 15 giugno scongiurando il pericolo neve sui passi più alti. Tour dal 20 agosto. Come armonizzare il resto del calendario sarebbe sicuramente non facile. Come diceva Swift : una modesta proposta.
A mio avviso pensare che sia il solo caldo eccessivo il vero pericolo dato dal riscaldamento globale è fuorviante e, tra i tanti problemi, quello più facilmente risolvibile: basta anticipare l'orario della gara.

I veri problemi sono dati dalla sempre maggior frequenza nella stagione più calda di fenomeni atmosferici violenti e di veloce formazione, dunque estremamente difficili da prevedere, le cui conseguenze possono essere disastrose. Paradossalmente lo spostamento in avanti di Giro e Tour potrebbe esporre le gare a maggiori rischi, soprattutto la corsa rosa. Un breve elenco, nei grandi giri, di ciò che poteva essere e fortunatamente non è stato (almeno di mia conoscenza):
- 19ª tappa del Tour 2019, a causa di un violento nubifragio una frana invade la strada che porta a Tignes: non serve star tanto a disquisire che poteva travolgere la carovana pubblicitaria o il gruppo.
- 20ª tappa Giro 2022, arrivo a Passo Fedaia. Un mese dopo è avvenuto il crollo del ghiacciaio, poco sopra all'arrivo di tappa; se gli eventi fossero stati concomitanti non ci sarebbe stato nessun problema per l'incolumità della carovana e del pubblico, ma la tappa sarebbe stata sicuramente sospesa per permettere i soccorsi.
- Ancora Passo Fedaia; 28 ottobre 2018 tempesta "Vaia" che spazza via i Serrai di Sottoguda. Due anni dopo a causa della pandemia, lo stesso giorno, si sta correndo la Vuelta Espana ed il Giro è finito da tre giorni. Se ci fosse stata concomitanza di eventi quel giorno il Giro si sarebbe fermato, perché era stata data l'allerta meteo regionale ed il Prefetto avrebbe sicuramente ritirato l'autorizzazione al passaggio della gara; non sarebbe successo nulla a nessuno, ma, visti i fatti, la carovana avrebbe corso il rischio di rimanere bloccata nelle Alpi ed il Giro non si sarebbe potuto concludere.
- 17ª tappa Giro 2022, salita del Menador e arrivo a Lavarone. A luglio dell'anno scorso un violento nubifragio, nelle stesse ore del passaggio della tappa, colpisce quelle zone; si sarebbe messo in pericolo sia la carovana del Giro che il pubblico.
- Area pedemontana/prealpina veneta; statisticamente è la zona al mondo con la più alta quantità di temporali e fulmini nel periodo estivo (con grandine conseguente). La tendenza è che questi fenomeni sono in aumento sia come quantità che come intensità, però in quelle zone il Giro ci passa ogni anno.
Hai preso episodi eccezionali che possono verificarsi in vari periodi dell'anno, mentre la tendenza ad avere estati più calde ed afose è generalizzata. Bisogna stabilire se vogliamo ottimizzare lo sforzo degli atleti per farli rendere al meglio o avviarci inevitabilmente ad una specie di iron man.


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Slegar
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Re: Riscaldamento globale e calendario

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Il problema è che sono meno eccezionali di quel che si pensa e le maggiori temperature che si registrano in estate (con conseguente coda autunnale) ne sono il motore. Non conosco il clima della Spagna, però ti posso assicurare che svolgere il Giro a maggio lo mette al riparo da molti eventi atmosferici estremi, mentre sicuramente il Tour è più esposto.

Come grossolana similitudine, si può dire che i grandi giri con il clima giocano alla roulette russa, solo che al posto di un revolver a sei colpi il Tour ne ha uno a centomila, il Giro ad un milione.


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chinaski89
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Re: Riscaldamento globale e calendario

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Slegar ha scritto: mercoledì 20 luglio 2022, 11:07 Il problema è che sono meno eccezionali di quel che si pensa e le maggiori temperature che si registrano in estate (con conseguente coda autunnale) ne sono il motore. Non conosco il clima della Spagna, però ti posso assicurare che svolgere il Giro a maggio lo mette al riparo da molti eventi atmosferici estremi, mentre sicuramente il Tour è più esposto.

Come grossolana similitudine, si può dire che i grandi giri con il clima giocano alla roulette russa, solo che al posto di un revolver a sei colpi il Tour ne ha uno a centomila, il Giro ad un milione.
È verissimo quanto dici ed anche abbastanza ovvio, gli eventi più estremi si hanno dopo periodi molto caldi e luglio-agosto, soprattutto agosto, sono i mesi classici in cui arriva la grandinata apocalittica. A maggio è praticamente impossibile o quasi. Quindi no, non in qualsiasi periodo dell'anno la possibilità è la stessa.
Comunque non sono cose prevedibili per cui non si può tenerne conto nel disegnare un GT. Per esempio ci sono un sacco di gare di corsa in montagna ed è ovvio che presentino rischi, io mi sono preso decine e decine di grandinate e temporalate potenti sui monti, se si vuole evitare del tutto questo rischio si può solo stare a casa o nel caso dei ciclisti correre sui rulli. Idem per il caldo. Se fa troppo caldo al massimo puoi anticipare la gara, l'alternativa è appunto correre sui rulli e ciao


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