Io non ne sarei cosi certo..
Io resto dell'idea che se uno puo' vincere, vince e basta.a meno di concessioni alla Indurain, ma qui la situazione era diversa.
In ogni caso e' un marziano.C'e' poco da discutere.
Io non ne sarei cosi certo..
purtroppo lo spettacolo di questo Tour renderà quasi inevitabile la riproposizione di tappe di montagna da 130/150km anche nella prossima edizionePrimo86 ha scritto: ↑venerdì 22 luglio 2022, 7:05Ahahahahahah le tappe corte
Dio mio c'è ancora tanto da lavorare.
È stato battuto due volte; in altre due occasioni è stato lo sloveno a staccare il danese con riferimento solamente a questo Tour 2022. Tuttavia anche le sconfitte, al pari delle vittorie, si pesano non si contano: e la bilancia in questa prospettiva pende nettamente a favore dell'attuale maglia gialla. In secondo luogo mi domando: non è che abbia subito un distacco di due minuti da Quintana proprio a causa dell'azione dei compagni di squadra? La continuità tra condotta di Maijka ed evento (fuorigiri di Pogacar) mi sembra visibile.barrylyndon ha scritto: ↑venerdì 22 luglio 2022, 7:28Il punto 1 mi sembra molto discutibile.panta2 ha scritto: ↑venerdì 22 luglio 2022, 7:13 Qualche riflessione.
1) La UAE, prima con Maijka sulle Alpi poi con Mcnulty sui Pirenei, ha corso mettendo in crisi il proprio capitano;
2) Pogacar mi ricorda, come stile di scalata, il Di Luca del 2007. Perciò sarebbe meglio che la sua squadra si organizzasse per favorire repentini e violenti cambi di ritmo, piuttosto che un'andatura elevata e costante che può metterlo in crisi;
3) Questo è il primo vero confronto alla pari tra lo sloveno e il danese, dato che lo scorso anno Vingegaard partì come gregario di Roglic per poi assumere le vesti di capitano con la defezione di quest'ultimo. In termini di preparazione, dispendio di energie in gara, attenzione per i dettagli e assetto mentale è una differenza molto rilevante. Ciononostante, nella 20ª tappa, Vingegaard riuscì comunque a staccare Pogacar mostrandosi lo scalatore più forte: ovvero con maggior recupero, maggior resistenza e migliori attitudini da arrampicatore rispetto al pur forte capitano della UAE.
4) Se in futuro si vorrà assistere ad uno scontro ancora più acceso, sarà bene che la squadra degli emirati si attrezzi per tempo al fine di sostenere l'azione del capitano con uomini all'altezza. Infatti l'impressione è che la differenza più sostanziale l'abbiano fatta le squadre più che i singoli atleti.
Anche il punto 4...a me sembra che nell'uno contro uno Pogacar le abbia prese due volte.
Con il senno di poi, un Pogacar normale sul Granon, non quello che si e' beccato 2 minuti da Quintana, oggi sarebbe ancora pericoloso in ottica classifica generale.
Un punto interrogativo e' quanto possa aver influito anche la caduta di ieri..poco, tanto, niente, chissa'..
A me il Pogacar della penultima salita aveva impressionato favorevolmente.
In ogni caso la mia impressione e' che rispetto al 2021 il suo livello non sia cosi tanto differente.
E' mancato il colpo come quello sulle Alpi 2021..ma li' vi erano condizioni climatiche particolari...come quest'anno ma di segno opposto.
Ha trovato un marziano, piu' marziano di lui...in questa ottica dovra' lavorare se vorra' batterlo.
A mio parere, purtroppo, aggiungo, dovra' modificare la sua primavera..
Chiaro, il ritmo di Majka era per mascherare la sua imminente crisi. Froome sarebbe finito così a Peyragudes nel 2017, fortunatamente Vingegaard è di un'altra caratura rispetto agli avversari "timidi" di Chrisbarrylyndon ha scritto: ↑venerdì 22 luglio 2022, 8:44 Se Pogacar ha sofferto il ritmo di Majka doveva star male forte..
Con quel ritmo son scattati Quintana e Bardet..
Quindi per me non e' "colpa" di Majka.
Sul Granon semplicemente Pogacar non c'era.
Beh Bardet c'era anche nel 2017..a dire il vero..Walter_White ha scritto: ↑venerdì 22 luglio 2022, 8:59Chiaro, il ritmo di Majka era per mascherare la sua imminente crisi. Froome sarebbe finito così a Peyragudes nel 2017, fortunatamente Vingegaard è di un'altra caratura rispetto agli avversari "timidi" di Chrisbarrylyndon ha scritto: ↑venerdì 22 luglio 2022, 8:44 Se Pogacar ha sofferto il ritmo di Majka doveva star male forte..
Con quel ritmo son scattati Quintana e Bardet..
Quindi per me non e' "colpa" di Majka.
Sul Granon semplicemente Pogacar non c'era.
Però in quel caso si giocava il Tour, quest'anno non aveva alcuna pressione, psicologicamente cambia tutto. Gli unici che provarono a smuovere la Sky furono i Movistar sulle Alpi 2015, con tattiche molto discutibili e occasioni mancate, altrimenti tutti dietro il trenino anche quando il ritmo era blando.barrylyndon ha scritto: ↑venerdì 22 luglio 2022, 9:05Beh Bardet c'era anche nel 2017..a dire il vero..Walter_White ha scritto: ↑venerdì 22 luglio 2022, 8:59Chiaro, il ritmo di Majka era per mascherare la sua imminente crisi. Froome sarebbe finito così a Peyragudes nel 2017, fortunatamente Vingegaard è di un'altra caratura rispetto agli avversari "timidi" di Chrisbarrylyndon ha scritto: ↑venerdì 22 luglio 2022, 8:44 Se Pogacar ha sofferto il ritmo di Majka doveva star male forte..
Con quel ritmo son scattati Quintana e Bardet..
Quindi per me non e' "colpa" di Majka.
Sul Granon semplicemente Pogacar non c'era.
Mi sembra che anche tutte le classiche quest'anno siano state molto belle, così come la Parigi Nizza, la Tirreno.miroci ha scritto: ↑giovedì 21 luglio 2022, 20:29Il Tour è stato veramente bello e spettacolare. Tuttavia la tristezza del ciclismo degli ultim 25 anni è di non poter vedere questi attori su altri percorsi se non il Tour. Se il prox anno si sfidassero sia al Giro che al Tour, come ai tempi di Indurain e Chiappucci e Ugrumov e Pantani e...lo spettacolo ce l'avremmo per 2 mesi. PeccatoTranchée d'Arenberg ha scritto: ↑giovedì 21 luglio 2022, 19:39Porca pupazza, abbiamo visto il Tour più bello degli ultimi 20 anni almeno. Dalla 5a tappa in poi Pogacar e Vingegaard si sono attaccati praticamente tutti i giorni. Nelle tappe di montagna se le son date di santa ragione iniziando a scattare ai -50/60/70 km dall'arrivo. Una roba che era fuori dall'immaginazione. Chi è uscito sconfitto dalle varie battaglie ha sempre riconosciuto con una sportività encomiabile la superiorità del vincitore (esemplare l'immagine di Pogacar che si complimenta con Vingegaard sul Granon), cosa assolutamente non semplice vista la posta in palio. Un rispetto che ha toccato il suo momento clou oggi con quel gesto bellissimo lungo la discesa del Col de Spandelles. Forse è nata una sana ma vera rivalità che potrebbe farci divertire per i prossimi anni fornendo ulteriore linfa ad un'era d'oro per il ciclismo.pereiro2982 ha scritto: ↑giovedì 21 luglio 2022, 18:44 io non capisco ho visto corridori dare tutto,spruzzare dell'acqua sul collo di un corridore di altra squadra solo perche consapevoli della sofferenza di questo sport
cadere rialzarsi stringersi la mano e poi scannarsi sulla salita
possibile che il tifo cancelli tutta questa bellezza?
io penso solo a che tour spettacolare vedremo il prossimo anno
complimenti a tutti i corridori di questo tour
Quelle poche volte che i 'due' son stati buoni, abbiamo ammirato il talento immenso di Wout Van Aert, il corridore totale che ha saputo deliziarci anche quando s'è reso protagonista di gesti atletici abbastanza sconsiderati.Aggiungiamoci la sofferenza di Morkov e Soler che, pur coscienti che la loro corsa era finita, si sono trascinati fino al traguardo stremati, così come Jakobsen che invece ce l'ha fatta per un soffio.
Il tutto dopo diversi lustri in cui il copione del Tour era stato piatto, triste e apparentemente destinato a non cambiare per i successivi decenni.
Godiamocela finchè dura.
È pure recidivo perchè circolava un video amatoriale della famosa tappa della corsa di Froome sul Ventoux che lo ritraeva farsi un tratto di salita attaccato alla moto, nel parapiglia che si era creato in quella situazione.maurofacoltosi ha scritto: ↑venerdì 22 luglio 2022, 10:11 Quintana penalizzato di 10 secondi per essersi spinto sulla salita del Col de Spandelles andandosi ad appoggiare ad una moto della televisione (nella foto il gesto incriminato)
Gli scherzi del caldo, in diretta mi era sembrata la moto delle borracce e invece era della televisionemaurofacoltosi ha scritto: ↑venerdì 22 luglio 2022, 10:11 Quintana penalizzato di 10 secondi per essersi spinto sulla salita del Col de Spandelles andandosi ad appoggiare ad una moto della televisione (nella foto il gesto incriminato)
Perdipiú la modalità è stata sempre la stessa,è il gregario che ha messo in croce il rivale,al Giro Kamna,l'altro giorno WVABeppugrillo ha scritto: ↑sabato 23 luglio 2022, 21:03 Paradossalmente, un Giro e un Tour diversissimi hanno avuto una salita conclusiva con una situazione identica: lo scalatore più forte, che fino a quel momento si era sempre saputo gestire risparmiando energie, ha messo in strada tutto quello che aveva risparmiato scavando un solco enorme rispetto al rivale che fino a quel momento era sembrato essergli vicino o pari. Nel caso di Hindley una necessità, nel caso di Vingegaard un lusso. In entrambi i casi una dimostrazione di conoscere il proprio fisico alla perfezione. Il ruolo dei rispettivi preparatori atletici in queste due vittorie non può che essere di primissimo piano. Chissà se oggi conta più la preparazione o l'atleta stesso...