Esattamente. Saper vincere in diversi contesti è un valore aggiunto, ma i vari GT non sono così diversi (specialmente in tempi recenti) da pensare che un corridore dominante al Tour non abbia le qualità per vincere il Giro. I grandi performer al Tour degli ultimi anni hanno quasi sempre confermato di essere competitivi al Giro negli ultimi anni: Froome, Contador, Quintana, Nibali, per dirne quattro, ma anche Valverde quando è venuto. Le differenze tra Giro e Tour ci sono, sia come interpretazione di corsa che percorsi e meteo, ma le doti che servono a dominare il Tour sono sovrapponibili a quelle che servono per esserlo al Giro.Strong ha scritto: ↑giovedì 29 settembre 2022, 11:43 non è che l'importanza della corsa è data dal numero o dal tipo di salite, mi sembra fin troppo ovvia questa cosa.
l'importanza della corsa è data dalla qualità dei partecipanti
vincere un tour contro "nessuno" non la può rendere una vittoria importante, vincere un Giro contro tutti i più forti la rende una vittoria importante
per cui se tutti i più forti fanno il tour, le vittorie più importanti si posso fare li
Se un corridore che vince 5 Tour non viene al Giro non è perché non vuole misurarsi col Giro, ma perché non vuole presentarsi al Tour in condizioni subottimali. A mio parere la capacità di un plurivincitore di Tour di saper vincere altre corse si misura soprattutto nelle grandi corse di un giorno. La carriera di Nibali cambia di pochissimo se gli si toglie la Vuelta, cambia di tantissimo se gli si toglie la Sanremo. Se Vingegaard vincerà 5 Tour e 2 Vuelta, senza squilli al di fuori di queste corse, si dirà che è un corridore incompleto perché non ha mai mostrato di saper vincere le corse di un giorno. Pogacar ed Evenepoel, pur avendo vinto in un solo GT, sono già corridori molto più completi di Froome e Contador che hanno vinto i 3 GT.