Strong ha scritto: ↑giovedì 6 ottobre 2022, 17:00
Breve riassunto.
Putin decide di invadere l’ucraina mentendo ai russi che non sanno nemmeno quello che sta accadendo.
Provoca morte distruzione tra gli ucraini e tra le sue truppe
L’ucraina con il supporto della nato si difende e reagisce.
Putin conquista qualche territorio e decide per un referendum più falso delle borse che vendono in spiaggia.
Minaccia l’utilizzo del nucleare se gli ucraini avessero invaso i territori che ha fatto finta di essersi preso.
Putin non è ancora riuscito a far sapere al mondo dove sono nuovi confini finti della Russia.
Nel frattempo gli ucraini stanno rispedendo i russi dentro i loro confini VERI.
Vedremo quali saranno le prossime mosse del dittatore pazzo
Mi stupisce di come tu possa fare un "riassunto" così rozzo e volutamente parziale. Ti darò uno scoop: tutto non è iniziato con "Putin decide di invadere l'Ucraina"...
Tutto è iniziato nel 2014 con un colpo di stato patrocinato dagli Stati Uniti che ha rovesciato il governo regolarmente eletto in Ucraina.
In tutto il sud, sud-est dell'Ucraina, da Odessa fino a Kharkhov, ovvero nelle zone che avevano massicciamente votato per il presidente deposto, ci sono manifestazioni di gente che si oppone al colpo di stato, manifestazioni che vengono represse con la più grande violenza.
Il 2 maggio 2014, viene perpetrato il massacro di Odessa.
Da marzo fino a metà giugno ci si batte a Mariupol, dove la polizia si schiera con i manifestanti. La repressione è sanguinosa. Gente scomparsa, torturata, deportata... Questa è stata l' "altra" battaglia di Mariupol, battaglia che in occidente si preferisce ignorare.
Più a est si combatte A Kramatorsk, a Slaviansk. Kramatorsk resiste alle truppe Ucraine per 3 mesi poi, all'inizio di luglio, deve arrendersi.
Nel frattempo vengono organizzate delle elezioni, che si tengono il 25 di maggio e che portano al potere Poroschenko. Elezioni che, riprendo i tuoi termini, "sono più false delle borse che vendono in spiaggia". Hanno esattamente, ripeto e lo metto pure in maiuscolo, ESATTAMENTE, le stesse caratteristiche dei referendum che si sono svolte nei 4 oblast in questi ultimi tempi: vengono tenute in tempo di guerra, una parte della popolazione è impossibilitata a votare, vengono organizzate e "osservate" solo da chi ha fatto il colpo di stato e dai loro mandanti. Il 25 di maggio cade 23 giorni dopo il massacro di Odessa, tutto il sud è in rivolta... ma per l'occidente è tutto regolare. Due pesi e due misure, come sempre.
Nel frattempo all'est le cose vanno sempre più male per i rivoltosi. Inferiori in numero e male armati, perdono sempre più terreno. La guerra arriva alle porte di Donetsk e di Lugansk. Le armi cominciano ad arrivare dalla Russia. Poi arrivano anche del "volontari" e le sorti della guerra cominciano a cambiare.
Che non mi si dica che c'è stato un intervento militare russo, a meno che non si accetti che attualmente la NATO sta combattendo la guerra a fianco degli Ucraini. Ripeto: La Russia allora ha inviato armi e volontari/mercenari, ESATTAMENTE come ora la NATO sta inviando inviando armi e volontari/mercenari.
Le sorti della guerra cambiano. Germania e Francia volano in soccarso (diplomatico) di Kiev e trattano con i separatisti via Mosca. Vengono conclusi gli accordi di Minsk che prevedono la fine delle ostilità, la creazione di una fascia di sicurezza libera da armi pesanti e il mantenimento degli oblast di Donetsk e Lugansk all'interno dell'Ucraina con una larga autonomia.
Su istigazione di US-UK gli accordi di Minsk non vengono mai rispettati da parte degli Ucraini. Francia e Germania, teoricamente "garanti" di tali accordi, scompaiono dalla scena. Comincia il processo di riarmo, di riorganizzazione e di addestramento dell'esercito Ucraino.
Per otto lunghi anni la guerra perdura a bassa intensità. Il connoneggiamento del Donbass è quotidiano, ci sono migliaia di vittime civili. In occidente non se ne parla, di quei morti non ce ne importava assolutamente nulla.
Le cose precipitano con l'elezione di Biden alla presidenza. Quasi subito gli Ucraini cominciano ad ammassare truppe al confine con il Donbass. La minaccia di attacco diventa pesante e i Russi cominciano a loro volta a fare affluire truppe al confine rendendo chiaro il fatto che non lasceranno fare. Gli occidentali cominciano il loro ram-dam mediatico e mettono sanzioni, sempre più sanzioni...
Si tratta a lungo. Trattano Russia e Stati Uniti, tutti gli altri, europei compresi e, meno che mai, gli ucraini, contano come il due di briscola. Nel frattempo si vuole integrare l'Ucraina nella NATO, cosa assolutumente inaccettabile per i Russi come risaputo da sempre. Da sempre ESPONENTI DELL'AMMINISTRAZIONE AMERICANA erano coscienti ed avevano pubblicamente affermato che l'Ucraina nella NATO sarebbe stato un propblema esistenziale per la Russia, la quale in nessun modo avrebbe potuto lasciare fare. Ciò era noto, era stato detto e ridetto ed era noto che se si voleva condurre la Russia alla guerra si doveva dare il via al processo di integrazione dell'Ucraina nella Nato.
Trattative sono quindi andate avanti per qualche mese e l'occidente ha deliberatamente scelto di ignorare le richieste russe di garanzia della propria sicurezza. La strada verso la guerra era ormai aperta.
A partire dal 16 di febbraio il borbardamento da parte dell'Ucraina del Donbass aumenta di intensità (per un fattore 40 pare...).
Il 24 i Russi danno il via all'invasione.
Mi fermo qui. Per una messa nel contesto più generale rimando ad un video che posterò nel thread delle voci fuori dal coro.