Davide Rebellin
Re: Davide Rebellin
Che tragedia.
Mi spiace tantissimo. Davide, riposa in pace.
È sconcertante, queste tragedie non insegnano mai nulla.
La sicurezza stradale per i ciclisti, di fatto non interessa al nostro governo.. Sarebbe ora che si dessero una svegliata, non si può morire così.
Mi spiace tantissimo. Davide, riposa in pace.
È sconcertante, queste tragedie non insegnano mai nulla.
La sicurezza stradale per i ciclisti, di fatto non interessa al nostro governo.. Sarebbe ora che si dessero una svegliata, non si può morire così.
Re: Davide Rebellin
Mi spiace moltissimo, sono senza parole.bartoli ha scritto: ↑mercoledì 30 novembre 2022, 16:31 Viviamo in un Paese in cui la sicurezza stradale non è priorità. Viviamo in un Paese in cui su un giornale o in radio si possono lanciare messaggi di violenza contro i ciclisti. La dinamica è la stessa che mi ha coinvolto nel 2019. Non ci vedono, non ci vogliono vedere
I media hanno trovato la categoria giusta da attaccare e normalizzano messaggi d'odio quotidianamente. Tanto poi c'è sempre la scusa del "Non l'ho visto"
Hai ragione su tutto.
Un paese di merda.
Senza parole. Terribile.
- jerrydrake
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Re: Davide Rebellin
Il trittico Amstel, Freccia, Liegi in una settimana resta uno dei più bei ricordi che ho di ciclismo.
Riposa in pace Davide.
Riposa in pace Davide.
1° FC 2008
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Se insisti e persisti, raggiungi e conquisti
Emargina galliano e padoaschioppa! Dici anche tu no alle capre!
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Re: Davide Rebellin
E nooo Davide così no
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Coppa Campioni 2018 1° (finale con febbra)
Vuelta 2015: 1°
Vuelta 2014: 1° Mondiale strada 2014: 1°
Tour 2013: 1°ex aequo con galliano
Vuelta 2012: 1°
Fanta10: 1°
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Re: Davide Rebellin
Saputo adesso. Letteralmente senza parole e fiato, forse e' la volta che lo sono di piu', non so' il perche'.
Riposa in pace Davide.
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Re: Davide Rebellin
Fanta cicloweb 2015:
Tour 2015 - 19a tappa - SJ M.nne - Toussuire (24 Luglio)
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Scostante_Girardengo
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Re: Davide Rebellin
forse era il modo in cui l'avrebbe scritta lui...Il Complottista ha scritto: ↑mercoledì 30 novembre 2022, 18:10 Assurdo , appena ritiratosi e facendo quello che amava .
come trovare altre parole.
- UribeZubia
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Re: Davide Rebellin
UNO DEI MIEI CORRIDORI PREFERITI DI SEMPRE.
C'e' sempre stato, ricordo che a Barcellona '92 era il favorito, insieme a Erik Deker. Poi vinse un altro che non c'e' piu'. Sono passati 30 anni e correva ancora fino al mese scorso.
C'e' sempre stato, ricordo che a Barcellona '92 era il favorito, insieme a Erik Deker. Poi vinse un altro che non c'e' piu'. Sono passati 30 anni e correva ancora fino al mese scorso.
Ultima modifica di TIC il mercoledì 30 novembre 2022, 19:42, modificato 1 volta in totale.
- Walter_White
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Re: Davide Rebellin
Destino beffardo e bastardo. Riposa in pace Davide.
FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Re: Davide Rebellin
Un po' di minuti dopo aver appreso la notizia ho avuto di leggere e ascoltare una delle più belle poesie di Vincenzo Cardarelli, chiamata "Autunno". Lascio a queste parole il mio pensiero:
"Autunno. Già lo sentimmo venire
nel vento d'agosto,
nelle piogge di settembre
torrenziali e piangenti
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora passa e declina,
in quest'autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio."
"Autunno. Già lo sentimmo venire
nel vento d'agosto,
nelle piogge di settembre
torrenziali e piangenti
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora passa e declina,
in quest'autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio."
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
Re: Davide Rebellin
faccio fatica a scrivere qualsiasi cosa oggi, proprio io che ho aperto questo thread e che un mese fa ho scritto un fiume di parole per ringraziarlo per la sua carriera. Posso solo dire...CIAO CAMPIONE, RIP
-
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- Iscritto il: giovedì 16 luglio 2015, 14:13
Re: Davide Rebellin
Ciao Davide
17: Giro t16; Wallonie; Mi-To
18: Dwaars DV; Appennino; Svizzera; GialloTour; Vuelta t1
19: 2° Tour
20: Tour t6; GialloTour; 2° Giro + t4; Vuelta t4
21: Romandia; Andalucia; Giro t19
22: Giro t15; 2° Tour; Primus
23: Nokere; Bredene K.; Limburg; GialloTour; Portogallo; Britain
24: Indurain
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19: 2° Tour
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Re: Davide Rebellin
Considerato il ritiro in età avanzatissima non si può non ipotizzare che questo sia uno dei casi in cui il destino o l'inconscio fanno terminare un percorso quando non ci sarebbe stato altro da fare, quando la persona non era altro oltre a quello che ha già fatto. Cosa non infrequente visto il vuoto di umanità diffusa (è umano il dispiacere, ma è umano anche il commisurare il dispiacere in termini umani).
- Beppugrillo
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Re: Davide Rebellin
Io da automobilista e cicloturista comincio a non avere più dubbi che l'unica possibile soluzione al problema sia separare completamente gli automobilisti dai ciclisti. Possiamo essere attenti, consapevoli, empatici, impauriti, ma la realtà è che le distrazioni per chi guida ci saranno sempre. A volte c'è tanta colpa, a volte c'è solo il caso. Questi incidenti non capitano perché l'automobilista vuole farli capitare, quindi è evidente che per quanto gli puoi far venire ancora meno voglia di farli capitare con campagne di sensibilizzazione e inasprimento del codice della strada continueranno a esserci, magari un po' meno. Le ciclabili sono poche, non ci piacciono, non c'è manutenzione, spesso non sono adatte a chi fa agonismo e certi tratti non potranno mai coprirli, però sono l'unica soluzione possibile a questo problema enorme
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Re: Davide Rebellin
Una tragedia. Mi dispiace davvero tanto.
Troppi incidenti, figli di scarsa cultura e prepotenza..cosa che non dovrebbe esistere da parte di chi guida un mezzo a motore.
Le polemiche che, purtroppo, anche in un frangente come questo emergono su alcune discussioni in rete tra ciclisti e autisti semplicemente non dovrebbero esistere.
Non c’è confronto di responsabilità tra chi guida una bicicletta e chi guida un mezzo a motore per cui, non a caso, ci vuole una patente.
Pur credendo, fino a prova contraria, che il camionista non si sia accorto del suo tragico errore e per questo abbia tirato dritto, rimane il fatto che è troppo facile essere vittima di un incidente sulle strade italiane…e ci si dovrebbe occupare molto più seriamente di questo problema.
Troppi incidenti, figli di scarsa cultura e prepotenza..cosa che non dovrebbe esistere da parte di chi guida un mezzo a motore.
Le polemiche che, purtroppo, anche in un frangente come questo emergono su alcune discussioni in rete tra ciclisti e autisti semplicemente non dovrebbero esistere.
Non c’è confronto di responsabilità tra chi guida una bicicletta e chi guida un mezzo a motore per cui, non a caso, ci vuole una patente.
Pur credendo, fino a prova contraria, che il camionista non si sia accorto del suo tragico errore e per questo abbia tirato dritto, rimane il fatto che è troppo facile essere vittima di un incidente sulle strade italiane…e ci si dovrebbe occupare molto più seriamente di questo problema.
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- Iscritto il: giovedì 6 ottobre 2016, 16:26
Re: Davide Rebellin
Dispiace veramente per Davide,persona buona e gentile,con una grande passione per la bici
Re: Davide Rebellin
separare le carreggiate significherebbe ristrutturare ogni strada d'italia, facendo cambiamenti anche drastici (sensi unici, pedonalizzazioni, rimozione della sosta, ecc) ove non ci fosse spazio a sufficienza. onestamente non mi sembra una soluzione percorribile, per quanto potrebbe pure essere affascinante.Beppugrillo ha scritto: ↑mercoledì 30 novembre 2022, 22:43 Io da automobilista e cicloturista comincio a non avere più dubbi che l'unica possibile soluzione al problema sia separare completamente gli automobilisti dai ciclisti. Possiamo essere attenti, consapevoli, empatici, impauriti, ma la realtà è che le distrazioni per chi guida ci saranno sempre. A volte c'è tanta colpa, a volte c'è solo il caso. Questi incidenti non capitano perché l'automobilista vuole farli capitare, quindi è evidente che per quanto gli puoi far venire ancora meno voglia di farli capitare con campagne di sensibilizzazione e inasprimento del codice della strada continueranno a esserci, magari un po' meno. Le ciclabili sono poche, non ci piacciono, non c'è manutenzione, spesso non sono adatte a chi fa agonismo e certi tratti non potranno mai coprirli, però sono l'unica soluzione possibile a questo problema enorme
"Il male trionfa sempre, perche' il bene e' stupido" [Lord Casco]
@cauz_ | bidonmagazine.org | confindustrial.noblogs.org
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Re: Davide Rebellin
Sono sconvolto.
TIR di colore rosso con targa tedesca, nella rotonda stava proseguendo in direzione Verona, improvvisamente cambia direzione per fermarsi alla trattoria frequentata da camionisti e travolge Rebellin, si ferma nel parcheggio della trattoria e vedendo quel che è successo gira il camion e scappa (fonte il Giornale di Vicenza).Erinnerung ha scritto: ↑giovedì 1 dicembre 2022, 8:32 Pur credendo, fino a prova contraria, che il camionista non si sia accorto del suo tragico errore e per questo abbia tirato dritto, rimane il fatto che è troppo facile essere vittima di un incidente sulle strade italiane…e ci si dovrebbe occupare molto più seriamente di questo problema.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: Davide Rebellin
Tristezza infinita.Un grande campione modesto, gentile e appassionato . Nessuno che io ricordi, ha fatto quello che ha fatto lui dopo i 40 anni.
Riposi in pace.
Riposi in pace.
Re: Davide Rebellin
Cauz, io credo che abbia ragione Beppu. E' chiaro, non si potrà fare dall'oggi al domani, non si potrà coprire l'intera rete stradale nazionale, ma la direzione deve essere quella. Anche a costo di ostacolare il movimento di auto e camion. Ci sono ancora molti margini per spingere, chi può, a scegliere il mezzo pubblico e lasciare a casa l'auto, così come garantendo un po' più di sicurezza a chi va in bici si potrebbero spostare altre persone dalle auto/moto alle bici.cauz. ha scritto: ↑giovedì 1 dicembre 2022, 11:25separare le carreggiate significherebbe ristrutturare ogni strada d'italia, facendo cambiamenti anche drastici (sensi unici, pedonalizzazioni, rimozione della sosta, ecc) ove non ci fosse spazio a sufficienza. onestamente non mi sembra una soluzione percorribile, per quanto potrebbe pure essere affascinante.Beppugrillo ha scritto: ↑mercoledì 30 novembre 2022, 22:43 Io da automobilista e cicloturista comincio a non avere più dubbi che l'unica possibile soluzione al problema sia separare completamente gli automobilisti dai ciclisti. Possiamo essere attenti, consapevoli, empatici, impauriti, ma la realtà è che le distrazioni per chi guida ci saranno sempre. A volte c'è tanta colpa, a volte c'è solo il caso. Questi incidenti non capitano perché l'automobilista vuole farli capitare, quindi è evidente che per quanto gli puoi far venire ancora meno voglia di farli capitare con campagne di sensibilizzazione e inasprimento del codice della strada continueranno a esserci, magari un po' meno. Le ciclabili sono poche, non ci piacciono, non c'è manutenzione, spesso non sono adatte a chi fa agonismo e certi tratti non potranno mai coprirli, però sono l'unica soluzione possibile a questo problema enorme
Ne va del futuro della mobilità e dell'ambiente oltre che della salute e della vita di molte persone. Credo che su questo, come anche su altre questioni, ci voglia uno sforzo di immaginazione che ci porti completamente fuori da quanto abbiamo conosciuto fino ad ora.
Re: Davide Rebellin
non ci saranno mai ciclabili per i grandi passi alpini (in realtà che conosca io c'è una bella e dura ciclabile che sale al Passo di Resia) e per le strade e zone più belle da fare in bici....concordo pienamente con cauzcauz. ha scritto: ↑giovedì 1 dicembre 2022, 11:25separare le carreggiate significherebbe ristrutturare ogni strada d'italia, facendo cambiamenti anche drastici (sensi unici, pedonalizzazioni, rimozione della sosta, ecc) ove non ci fosse spazio a sufficienza. onestamente non mi sembra una soluzione percorribile, per quanto potrebbe pure essere affascinante.Beppugrillo ha scritto: ↑mercoledì 30 novembre 2022, 22:43 Io da automobilista e cicloturista comincio a non avere più dubbi che l'unica possibile soluzione al problema sia separare completamente gli automobilisti dai ciclisti. Possiamo essere attenti, consapevoli, empatici, impauriti, ma la realtà è che le distrazioni per chi guida ci saranno sempre. A volte c'è tanta colpa, a volte c'è solo il caso. Questi incidenti non capitano perché l'automobilista vuole farli capitare, quindi è evidente che per quanto gli puoi far venire ancora meno voglia di farli capitare con campagne di sensibilizzazione e inasprimento del codice della strada continueranno a esserci, magari un po' meno. Le ciclabili sono poche, non ci piacciono, non c'è manutenzione, spesso non sono adatte a chi fa agonismo e certi tratti non potranno mai coprirli, però sono l'unica soluzione possibile a questo problema enorme
Re: Davide Rebellin
la realtà è che sarebbero interdetti circa il 99% delle strade italiane alle bici...soprattutto le zone più interessanti. Attualmente ci sono ciclabili, anche carine, solo per i fondovalle....non sufficiente per continuare ad andare in bici...peek ha scritto: ↑giovedì 1 dicembre 2022, 22:37Cauz, io credo che abbia ragione Beppu. E' chiaro, non si potrà fare dall'oggi al domani, non si potrà coprire l'intera rete stradale nazionale, ma la direzione deve essere quella. Anche a costo di ostacolare il movimento di auto e camion....cauz. ha scritto: ↑giovedì 1 dicembre 2022, 11:25separare le carreggiate significherebbe ristrutturare ogni strada d'italia, facendo cambiamenti anche drastici (sensi unici, pedonalizzazioni, rimozione della sosta, ecc) ove non ci fosse spazio a sufficienza. onestamente non mi sembra una soluzione percorribile, per quanto potrebbe pure essere affascinante.Beppugrillo ha scritto: ↑mercoledì 30 novembre 2022, 22:43 Io da automobilista e cicloturista comincio a non avere più dubbi che l'unica possibile soluzione al problema sia separare completamente gli automobilisti dai ciclisti. Possiamo essere attenti, consapevoli, empatici, impauriti, ma la realtà è che le distrazioni per chi guida ci saranno sempre. A volte c'è tanta colpa, a volte c'è solo il caso. Questi incidenti non capitano perché l'automobilista vuole farli capitare, quindi è evidente che per quanto gli puoi far venire ancora meno voglia di farli capitare con campagne di sensibilizzazione e inasprimento del codice della strada continueranno a esserci, magari un po' meno. Le ciclabili sono poche, non ci piacciono, non c'è manutenzione, spesso non sono adatte a chi fa agonismo e certi tratti non potranno mai coprirli, però sono l'unica soluzione possibile a questo problema enorme
non capisco perchè la soluzione sia mettere le bici nel ghetto. Assurdo.
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Re: Davide Rebellin
Gli incidenti non avvengono sui passi alpini, avvengono sulle statali. Va data un'alternativa ciclabile per uscire dalle città, grandi e piccole, e per evitare le strade frequentate dai mezzi pesanti. Prima di tutto, poi si vede come andare avanti. Filosofia, cultura, rispetto, va tutto bene, ma io sono sia ciclista che automobilista, ho certamente la "cultura" della bici, quando devo superare una o più bici non suono e rallento, ma non faccio finta che non mi potrebbe mai capitare un incidente. Le distrazioni capitano, i riflessi sono limitati e a volte semplicemente si sbaglia. Novantanove volte su cento non succede niente ed è questo per me che inganna. Non ho mai avuto un incidente né con un'auto né con una bici, ma è perché sono un automobilista impeccabile o sono semplicemente dentro la parte fortunata di una statistica? (Ovvio che sto estremizzando, ci sono anche casi con colpe enormi che nascono da aggressività e mancanza di rispetto verso i ciclisti e situazioni di permessi di guida che non dovevano essere concessi, ma sono una piccolissima minoranza)
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Re: Davide Rebellin
Sì ho letto e sembra non ci siano più molti dubbi sul fatto che l’autista del Tir sia fuggito dopo essersi accorto di quello che aveva fatto..Slegar ha scritto: ↑giovedì 1 dicembre 2022, 12:58 Sono sconvolto.
TIR di colore rosso con targa tedesca, nella rotonda stava proseguendo in direzione Verona, improvvisamente cambia direzione per fermarsi alla trattoria frequentata da camionisti e travolge Rebellin, si ferma nel parcheggio della trattoria e vedendo quel che è successo gira il camion e scappa (fonte il Giornale di Vicenza).Erinnerung ha scritto: ↑giovedì 1 dicembre 2022, 8:32 Pur credendo, fino a prova contraria, che il camionista non si sia accorto del suo tragico errore e per questo abbia tirato dritto, rimane il fatto che è troppo facile essere vittima di un incidente sulle strade italiane…e ci si dovrebbe occupare molto più seriamente di questo problema.
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Re: Davide Rebellin
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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u
Nessuno credo abbia scritto che si debba interdire alcunché. Si tratta di creare delle alternative in positivo, non di negare l'accesso. Il problema, come diceva Beppu, sono aree urbane, suburbane, statali di collegamento nelle quali il traffico veicolare sfreccia e bici e pedoni hanno 20 cm di spazio, se va bene. Prima o poi la disgrazia succede. E infatti stanno succedendo.herbie ha scritto: ↑venerdì 2 dicembre 2022, 2:13 la realtà è che sarebbero interdetti circa il 99% delle strade italiane alle bici...soprattutto le zone più interessanti. Attualmente ci sono ciclabili, anche carine, solo per i fondovalle....non sufficiente per continuare ad andare in bici...
non capisco perchè la soluzione sia mettere le bici nel ghetto. Assurdo.
Il discorso potrebbe riguardare tutti i lavori di adeguamento, ristrutturazione, ampliamento ecc. Dovunque si intervenga bisognerebbe imporre, laddove questo è possibile, di allargare la carreggiata e di separare le corsie. In gran parte di quelle strade strette e densissime del Veneto al lato delle strade ci sono campi di fianco, non ci sarebbe problema ad ampliare di due metri. In quella stessa area è stata devastata la campagna per costruire un autostrada nella quale avrebbe dovuto transitare gran parte del traffico veicolare e che invece è deserta perché costa troppo e tutti continuano ad utilizzare le vecchie strade, malconce, trafficate e strette.
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Re: Davide Rebellin
La legislazione può fare molto, in Spagna si sono adottate misure di protezione dei ciclisti serie in sede legislativa e i morti in bici sono calati nettamente. L'incidente c'è sempre, il morto anche, ma sicuramente la tendenza è quella di un netto calo. E infatti ormai la Spagna è la zona dove fanno ritiro quasi tutte le squadre in estate, nonostante zone con clima mediterraneo e inverni miti si incontrino anche in altre aree europee.
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Re: Davide Rebellin
Non dirlo a Degenkolb...ciclistapazzo ha scritto: ↑venerdì 2 dicembre 2022, 10:20 La legislazione può fare molto, in Spagna si sono adottate misure di protezione dei ciclisti serie in sede legislativa e i morti in bici sono calati nettamente. L'incidente c'è sempre, il morto anche, ma sicuramente la tendenza è quella di un netto calo. E infatti ormai la Spagna è la zona dove fanno ritiro quasi tutte le squadre in estate, nonostante zone con clima mediterraneo e inverni miti si incontrino anche in altre aree europee.
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Re: Davide Rebellin
???ciclistapazzo ha scritto: ↑venerdì 2 dicembre 2022, 10:20 La legislazione può fare molto, in Spagna si sono adottate misure di protezione dei ciclisti serie in sede legislativa e i morti in bici sono calati nettamente. L'incidente c'è sempre, il morto anche, ma sicuramente la tendenza è quella di un netto calo. E infatti ormai la Spagna è la zona dove fanno ritiro quasi tutte le squadre in estate, nonostante zone con clima mediterraneo e inverni miti si incontrino anche in altre aree europee.
Credo sia la nazione peggiore x ciclisti morti sulle strade in rapporto alla popolazione
Un mio amico abita adesso a elche..ha detto che da noi in confronto gli automobilisti son dei signori (lui prima abitava a biella)
https://www.rtve.es/noticias/20220828/a ... 8627.shtml
Re: Davide Rebellin
hai ragione anche tu. mi sono lasciato andare al pragmatismo ma in realtà mi piace molto di più questo spirito sognatore e radicale.peek ha scritto: ↑giovedì 1 dicembre 2022, 22:37 Cauz, io credo che abbia ragione Beppu. E' chiaro, non si potrà fare dall'oggi al domani, non si potrà coprire l'intera rete stradale nazionale, ma la direzione deve essere quella. Anche a costo di ostacolare il movimento di auto e camion. Ci sono ancora molti margini per spingere, chi può, a scegliere il mezzo pubblico e lasciare a casa l'auto, così come garantendo un po' più di sicurezza a chi va in bici si potrebbero spostare altre persone dalle auto/moto alle bici.
Ne va del futuro della mobilità e dell'ambiente oltre che della salute e della vita di molte persone. Credo che su questo, come anche su altre questioni, ci voglia uno sforzo di immaginazione che ci porti completamente fuori da quanto abbiamo conosciuto fino ad ora.
è che quando sento parlare di separazione ciclabile mi preoccupo sempre, perché con gli anni è diventata la scusa per non fare nulla: siccome non c'è spazio non ci sono soldi per fare ciclabili in sede separata, allora non facciamo nulla. invece di interventi possibili ce ne sono a bizzeffe anche senza invocare la separazione.
ma mi piace la tua posizione, e in fondo basterebbe dire che dove non c'è spazio o non ci sono fondi si eliminala componente più pericolosa e la strada si lascia a pedoni e ciclisti.
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