Salvatore77 ha scritto: ↑sabato 13 maggio 2023, 18:51
Giusto per ritornare al tema del peso che hanno le gare, ho cercato il regolamento che attribuiva i punteggi nel 1991 alla classifica FICP, che comprendeva tutte le gare possibili ed immaginabili del calendario.
Ricordiamo che all’epoca c’era da pochi anni la Coppa del Mondo del ciclismo che aveva una graduatoria a parte per le gare di un giorno (e una cronometro) mentre questa graduatoria utile a tante cose tra cui quella di stabilire graduatorie fra squadre, dispensava punti sia nelle gare i linea che a tappe e altro ancora.
Iniziamo dai GT. Il Tour dava 300 pt al vincitore, mentre Giro e Vuelta 220. Ovviamente punteggi inferiori a scalare per gli altri. Quindi c’era una netta differenziazione col Tour ma una equiparazione fra Giro e Vuelta.
Nella macro classe Grandi Giri c’era il Giro di Svizzera, 120 al vincitore.
Poi in una categoria sotto c'erano Parigi-Nizza, Tirreno, P. Baschi, Romandia, Delfinato e Catalogna con 90 punti al vincitore. Grosso modo queste sono anche oggi le gare a tappe più importanti. Da evidenziare la differenziazione del Giro di Svizzera rispetto alle altre, che per tanti anni aveva un valore enorme col tempo forse affievolito.
Più sotto un nutrito elenco di gare a tappe brevi che davano 70 punti tra cui il Criterium internazionale che durava 2 giorni e che si correva dal 1932 e che purtroppo non si corre più dal 2016.
Il Giro di Puglia dava 60 punti.
Il Giro del Portogallo parecchio più sotto dava 40 punti.
Veniamo alle gare di un giorno.
Il Mondiale in linea (quello a cronometro non esisteva) dava 200 punti. 20 punti in meno del Giro e Vuelta.
Le Olimpiadi erano riservate ai dilettanti fino al 1992.
I campionati nazionali davano 100 oppure 50 a scalare fino a 10 per il vincitore a seconda di quanti corridori erano alla partenza. Sistema che dava il massimo del punteggio (100 appunto) ai campionati nazionali con almeno 50 prof alla partenza. Quindi le nazioni più rappresentative del movimento di allora erano quasi tutte al top del punteggio.
Per le gare in linea vi erano le gare di Coppa del Mondo che davano 150 punti al vincitore. Praticamente gli stessi punti del quinto al Tour. Le gare inserite nella C.d.M. di quest’anno erano le 5 monumento, Amstel, Wincanton Classic, San Sebastian, Zurigo, GP Liberazione (cronometro a squadre) Montreal, Parigi-Tours e GP Delle Nazioni (cronometro individuale).
Naturalmente per queste gare valgono le considerazioni che abbiamo fatto altre volte. Si sapeva che le 5 monumento avevano un valore maggiore però ai fini dell’attribuzione del punteggio erano uguali a gare come la Wincanton che fu creata apposta per la C.d.M. e che rappresentava la quota di una nazione rispetto invece ad altre classiche del Belgio che invece nonostante il blasone nella C.d.M. non hanno trovato posto.
La categoria di gare in linea appena inferiore alle gare di C.d.M. conferiva 80 punti al vincitore e comprendeva: Het Volk (attuale Omloop Het Nieuwsblad), Gand, Henninger Turm (Francoforte), Bordeuax-Parigi (disputata dal 1891 fino al 1988, nel 1991 era in calendario il 19 maggio ma credo non si corse), GP Ouest France (Plouay), Tre Valli Varesine, Giro del Lazio, Parigi-Bruxelles, Emilia e Trofeo Baracchi (crono a coppie che quell’anno si corse quell’ultima edizione in versione crono individuale come GP delle Nazioni, ultima prova di C.d.M. quindi immagino diede 150 al vincitore Rominger).
Nella categoria inferiore davano 70 punti c’erano una quindicina di corse fra cui Placci, Piemonte e Milano-Torino, in questa categoria c’era Harelbeke, che evidentemente aveva un’importanza decisamente inferiore rispetto alle succitate corse belghe, la Freccia del Brabante, Escaut che ora si chiama Scheldeprijs.
Tante altre corse davano 50 punti, come la Kuurne, Cerami, Appennini.
Altre ancora davano 30.
Categoria a parte: erano previsti ben 150 punti a chi battesse il record dell’ora che era detenuto da Moser e che poteva essere battuto con biciclette ora non consentite.
Al vincitore delle Sei Giorni 25 punti.
Con un siffatto carniere di punteggi, quell’anno si concluse con Bugno al primo posto davanti a Indurain, Chiappucci, Chioccioli. La classifica teneva conto dei punti fatti nel 1991 e il 60% dei punti fatti l’anno prima nonché il 40% dei punti fatti 2 anni prima.
Scorrendo questo regolamento si intuisce quante cose sono cambiate in 30 anni, soprattutto come sono andate a finire male certe corse che avevano un blasone non da poco e che si sono perse per strada o estinte del tutto.