Tour de France 2023

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PassistaScalatore
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Re: Tour de France 2023

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PassistaScalatore ha scritto: domenica 2 luglio 2023, 22:47 Con queste pendenze e più di 15 chilometri di distacco era difficile vedere una vera azione sullo Jaetzkibel ma uno in forma come Vingegaard chiamato alla riconferma non si farà sfuggire l'occasione di dare un primo colpo sul Marie Blanque, gli ultimi tre chilometri sono salita vera e selettiva. Si arriverebbe a fine tappa con una gerarchia più definita. Di salita ce n'è tanta ma per Vingegaard aspettare il Puy de Dome sarebbe una colpa, bisogna battere il ferro finchè è caldo.
Ora le gerarchie sono definite, con Hindley che si conferma ad alto livello e Yates che può giocare il ruolo di scheggia impazzita che movimenta la corsa, ma alla UAE in realtà non conviene perché fare corsa dura farebbe emergere le difficoltà di Pogacar.

Io mi auguro che alla Jumbo abbiano un po' di rispetto per la storia di questo sport e vogliano regalare al Puy de Dome, che manca da 35 anni, lo spettacolo che si merita, ben sapendo che se fanno la corsa per fare arrivare il gruppo ai piedi della salita un Vingegaard in questo stato gli garantisce la vittoria.


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Maìno della Spinetta
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

PassistaScalatore ha scritto: mercoledì 5 luglio 2023, 17:33
PassistaScalatore ha scritto: domenica 2 luglio 2023, 22:47 Con queste pendenze e più di 15 chilometri di distacco era difficile vedere una vera azione sullo Jaetzkibel ma uno in forma come Vingegaard chiamato alla riconferma non si farà sfuggire l'occasione di dare un primo colpo sul Marie Blanque, gli ultimi tre chilometri sono salita vera e selettiva. Si arriverebbe a fine tappa con una gerarchia più definita. Di salita ce n'è tanta ma per Vingegaard aspettare il Puy de Dome sarebbe una colpa, bisogna battere il ferro finchè è caldo.
Ora le gerarchie sono definite, con Hindley che si conferma ad alto livello e Yates che può giocare il ruolo di scheggia impazzita che movimenta la corsa, ma alla UAE in realtà non conviene perché fare corsa dura farebbe emergere le difficoltà di Pogacar.

Io mi auguro che alla Jumbo abbiano un po' di rispetto per la storia di questo sport e vogliano regalare al Puy de Dome, che manca da 35 anni, lo spettacolo che si merita, ben sapendo che se fanno la corsa per fare arrivare il gruppo ai piedi della salita un Vingegaard in questo stato gli garantisce la vittoria.
la jumbo correrà coperta al Puy mandando Wout davanti in fuga a spaccare il mondo e poi ripescarlo strada facendo per 300 metri di tirata gagliarda
:diavoletto:


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Slegar
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Slegar »

La più grossa delusione, almeno per me, in questo Tour è Tobias Johannessen; non me lo aspettavo al traguardo con Vigegaard, ma nemmeno 16' dopo il danese.


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Krisper
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Krisper »

In passato scrissi qui sul forum che i non favoriti (Mas e Carapaz, quest'anno sfortunati, Hindley, o'Connor, Goudou, ecc) dovevano cambiare il loro modo di correre, non nascondersi sempre e finché potevano dietro i due migliori e provare invece ad inventarsi qualcosa.
Con poche o nulle chance di portare la gialla a Parigi, ma con la possibilità di correre in modo non anonimo e con belle prestazioni e soddisfazioni.

Mi è sempre stato risposto che era impossibile e che le mie critiche a corridori come Mas (ovviamente mi riferisco ai vecchi tour) erano eccessive.

Il tanto vituperato Hindley ha dimostrato che in una corsa si può attaccare ed addirittura indossare la maglia gialla.
Poi è chiaro che la perderà a breve, forse già oggi, ma quest'azione sarà ricordata più di un piazzamento nei 10 o 5 a Parigi.
Chi ha ottimi numeri come loro, pur inferiori ai due mostri, deve almeno provarci.


La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
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chinaski89
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Krisper ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 8:16 In passato scrissi qui sul forum che i non favoriti (Mas e Carapaz, quest'anno sfortunati, Hindley, o'Connor, Goudou, ecc) dovevano cambiare il loro modo di correre, non nascondersi sempre e finché potevano dietro i due migliori e provare invece ad inventarsi qualcosa.
Con poche o nulle chance di portare la gialla a Parigi, ma con la possibilità di correre in modo non anonimo e con belle prestazioni e soddisfazioni.

Mi è sempre stato risposto che era impossibile e che le mie critiche a corridori come Mas (ovviamente mi riferisco ai vecchi tour) erano eccessive.

Il tanto vituperato Hindley ha dimostrato che in una corsa si può attaccare ed addirittura indossare la maglia gialla.
Poi è chiaro che la perderà a breve, forse già oggi, ma quest'azione sarà ricordata più di un piazzamento nei 10 o 5 a Parigi.
Chi ha ottimi numeri come loro, pur inferiori ai due mostri, deve almeno provarci.
Però non consideri almeno due cose: primo che la fuga che ha centrato Hindley è una delle azioni più impossibili per un uomo di classifica, quello di ieri è stato un mezzo miracolo quasi irripetibile. Secondo che Hindley ha dimostrato una gamba incredibile resistendo al ritorno dello scatenato danese, mica scontato che gli altri che citi avrebbero azioni del genere nelle gambe. Non è Cycling Manager purtroppo, nel 99% dei casi quelli che dal divano vengono giudicati pavidi e poco fantasiosi non hanno banalmente le gambe per provare soluzioni fantasiose senza suicidarsi. E trovarsi nella situazione di Hindley ieri è come vincere alla lotteria: praticamente impossibile. Se tu o io fossimo al posto dei Mas dei Carapaz o dei Landa faremmo ne più ne meno di quello che fanno loro. Non è mica così carino 'provarci' se non hai le gambe per farlo. Poi si potrebbero provarci ad entrare in fuga, ma sono azioni che appunto si risolvono in fatica inutile praticamente sempre, non so ieri come sia accaduto che Hindley si sia trovato lì, ma immagino sia una situazione non certo comune


Tommeke92
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Tommeke92 »

Vi chiedo una cosa.. rispetto alla Parigi Nizza, quando la superiorità in salita di Tadej fu evidente, cosa è cambiato?
1) Vingegaard va più forte? Sì questo è abbastanza scontato, alla PN non era sicuramente al top, poi è cresciuto ai Baschi e ancora di più al Delfinato.
2) Tadej è calato? Non credo che nemmeno lui fosse al top ai primi di marzo, ma forse mi sbaglio. Quello di ieri è su quei livelli o è inferiore? In fondo anche lui ha battuto abbastanza nettamente il suo record di scalata precedente.
3) Altri fattori? Ieri la salita finale non era lunga né in quota, quindi non è quello il punto decisivo a vantaggio di Jonas, come spesso era stato detto.
E non era nemmeno una giornata particolarmente calda, anzi, certo più di marzo naturalmente.


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chinaski89
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Tommeke92 ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 8:37 Vi chiedo una cosa.. rispetto alla Parigi Nizza, quando la superiorità in salita di Tadej fu evidente, cosa è cambiato?
1) Vingegaard va più forte? Sì questo è abbastanza scontato, alla PN non era sicuramente al top, poi è cresciuto ai Baschi e ancora di più al Delfinato.
2) Tadej è calato? Non credo che nemmeno lui fosse al top ai primi di marzo, ma forse mi sbaglio. Quello di ieri è su quei livelli o è inferiore? In fondo anche lui ha battuto abbastanza nettamente il suo record di scalata precedente.
3) Altri fattori? Ieri la salita finale non era lunga né in quota, quindi non è quello il punto decisivo a vantaggio di Jonas, come spesso era stato detto.
E non era nemmeno una giornata particolarmente calda, anzi, certo più di marzo naturalmente.
Per me semplicemente qui Vingegaard è al suo meglio preparato al 200%

Probabilmente Pogi era più in forma in quel momento. In ogni caso credo che il Pogacar di ieri sia nettamente più forte di quello della Pa-Ni


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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Tommeke92 »

chinaski89 ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 8:40
Tommeke92 ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 8:37 Vi chiedo una cosa.. rispetto alla Parigi Nizza, quando la superiorità in salita di Tadej fu evidente, cosa è cambiato?
1) Vingegaard va più forte? Sì questo è abbastanza scontato, alla PN non era sicuramente al top, poi è cresciuto ai Baschi e ancora di più al Delfinato.
2) Tadej è calato? Non credo che nemmeno lui fosse al top ai primi di marzo, ma forse mi sbaglio. Quello di ieri è su quei livelli o è inferiore? In fondo anche lui ha battuto abbastanza nettamente il suo record di scalata precedente.
3) Altri fattori? Ieri la salita finale non era lunga né in quota, quindi non è quello il punto decisivo a vantaggio di Jonas, come spesso era stato detto.
E non era nemmeno una giornata particolarmente calda, anzi, certo più di marzo naturalmente.
Per me semplicemente qui Vingegaard è al suo meglio preparato al 200%

Probabilmente Pogi era più in forma in quel momento. In ogni caso credo che il Pogacar di ieri sia nettamente più forte di quello della Pa-Ni
Scusa non ho capito l'ultima frase.. era più in forma a marzo o ieri per te?

Sì certo su Vingegaard sono d'accordo.


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chinaski89
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Re: Tour de France 2023

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Tommeke92 ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 8:51
chinaski89 ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 8:40
Tommeke92 ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 8:37 Vi chiedo una cosa.. rispetto alla Parigi Nizza, quando la superiorità in salita di Tadej fu evidente, cosa è cambiato?
1) Vingegaard va più forte? Sì questo è abbastanza scontato, alla PN non era sicuramente al top, poi è cresciuto ai Baschi e ancora di più al Delfinato.
2) Tadej è calato? Non credo che nemmeno lui fosse al top ai primi di marzo, ma forse mi sbaglio. Quello di ieri è su quei livelli o è inferiore? In fondo anche lui ha battuto abbastanza nettamente il suo record di scalata precedente.
3) Altri fattori? Ieri la salita finale non era lunga né in quota, quindi non è quello il punto decisivo a vantaggio di Jonas, come spesso era stato detto.
E non era nemmeno una giornata particolarmente calda, anzi, certo più di marzo naturalmente.
Per me semplicemente qui Vingegaard è al suo meglio preparato al 200%

Probabilmente Pogi era più in forma in quel momento. In ogni caso credo che il Pogacar di ieri sia nettamente più forte di quello della Pa-Ni
Scusa non ho capito l'ultima frase.. era più in forma a marzo o ieri per te?

Sì certo su Vingegaard sono d'accordo.
Si in effetti spiegato da cani, per me nonostante tutto era più in forma ieri, ovviamente non ne ho la certezza
Ultima modifica di chinaski89 il giovedì 6 luglio 2023, 8:53, modificato 1 volta in totale.


Erinnerung
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Re: Tour de France 2023

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chinaski89 ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 8:40
Tommeke92 ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 8:37 Vi chiedo una cosa.. rispetto alla Parigi Nizza, quando la superiorità in salita di Tadej fu evidente, cosa è cambiato?
1) Vingegaard va più forte? Sì questo è abbastanza scontato, alla PN non era sicuramente al top, poi è cresciuto ai Baschi e ancora di più al Delfinato.
2) Tadej è calato? Non credo che nemmeno lui fosse al top ai primi di marzo, ma forse mi sbaglio. Quello di ieri è su quei livelli o è inferiore? In fondo anche lui ha battuto abbastanza nettamente il suo record di scalata precedente.
3) Altri fattori? Ieri la salita finale non era lunga né in quota, quindi non è quello il punto decisivo a vantaggio di Jonas, come spesso era stato detto.
E non era nemmeno una giornata particolarmente calda, anzi, certo più di marzo naturalmente.
Per me semplicemente qui Vingegaard è al suo meglio preparato al 200%

Probabilmente Pogi era più in forma in quel momento. In ogni caso credo che il Pogacar di ieri sia nettamente più forte di quello della Pa-Ni
Pogacar sta bene ma non è al 100%, sennò non si sarebbe portato dietro Kuss, con tutto il rispetto per il valore di Kuss che è una bestia in salita, e non sarebbe arrivato col gruppetto di A. Yates.
Vingegaard ieri in un chilometro ha ripreso un minuto a Hindley, ha fatto una progressione mostruosa, sembra stia ancora meglio che al Delfinato..
Quindi la forbice tra i due si è allargata perché uno è nella forma migliore di sempre e all’altro evidentemente manca qualcosina, com’era ahimè prevedibile a causa dell’infortunio..


Covadonga
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Covadonga »

Che botta!!!


Sarà un assolo di Evenelimitissssss?
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sceriffo
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da sceriffo »

Spero che Vegni sia andato a lezione da P.Homme per imparare come si disegna un GT moderno.
Tour fin ora spettacolare


Duccio25
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Duccio25 »

sceriffo ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 9:08 Spero che Vegni sia andato a lezione da P.Homme per imparare come si disegna un GT moderno.
Tour fin ora spettacolare
Il problema del Giro non sono i percorsi ma chi lo corre


Krisper
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Krisper »

chinaski89 ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 8:25
Krisper ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 8:16 In passato scrissi qui sul forum che i non favoriti (Mas e Carapaz, quest'anno sfortunati, Hindley, o'Connor, Goudou, ecc) dovevano cambiare il loro modo di correre, non nascondersi sempre e finché potevano dietro i due migliori e provare invece ad inventarsi qualcosa.
Con poche o nulle chance di portare la gialla a Parigi, ma con la possibilità di correre in modo non anonimo e con belle prestazioni e soddisfazioni.

Mi è sempre stato risposto che era impossibile e che le mie critiche a corridori come Mas (ovviamente mi riferisco ai vecchi tour) erano eccessive.

Il tanto vituperato Hindley ha dimostrato che in una corsa si può attaccare ed addirittura indossare la maglia gialla.
Poi è chiaro che la perderà a breve, forse già oggi, ma quest'azione sarà ricordata più di un piazzamento nei 10 o 5 a Parigi.
Chi ha ottimi numeri come loro, pur inferiori ai due mostri, deve almeno provarci.
Però non consideri almeno due cose: primo che la fuga che ha centrato Hindley è una delle azioni più impossibili per un uomo di classifica, quello di ieri è stato un mezzo miracolo quasi irripetibile. Secondo che Hindley ha dimostrato una gamba incredibile resistendo al ritorno dello scatenato danese, mica scontato che gli altri che citi avrebbero azioni del genere nelle gambe. Non è Cycling Manager purtroppo, nel 99% dei casi quelli che dal divano vengono giudicati pavidi e poco fantasiosi non hanno banalmente le gambe per provare soluzioni fantasiose senza suicidarsi. E trovarsi nella situazione di Hindley ieri è come vincere alla lotteria: praticamente impossibile. Se tu o io fossimo al posto dei Mas dei Carapaz o dei Landa faremmo ne più ne meno di quello che fanno loro. Non è mica così carino 'provarci' se non hai le gambe per farlo. Poi si potrebbero provarci ad entrare in fuga, ma sono azioni che appunto si risolvono in fatica inutile praticamente sempre, non so ieri come sia accaduto che Hindley si sia trovato lì, ma immagino sia una situazione non certo comune
dati alla mano Mas ha numeri molto simili a Hindley, credo anche superiori.

E' l'azione di ieri a confutare la tua tesi, lì davanti agli occhi, non è stato un mezzo miracolo, ma saper leggere le pieghe della corsa, cogliere l'occasione ed avere il coraggio di farlo, in una parola è ciclismo vero, non Cycling manager.

se non ci provi mai, non ci riesci mai. Ieri Hindley aveva meno gambe di JV, eppure ha guadagnato e vinto una tappa.
Nessun miracolo.

Poi il tour sappiamo già chi lo vince, ma almeno non ci accorgiamo di Hindley solo a fine tappa leggendo la classifica e non vedendolo mai in corsa.

La Bora, già quando vinse il giro, ha dimostrato che sa correre, attaccare quando c'è da attaccare e gestire quando c'è da gestire, e non per lo spettacolo, ma per il risultato parziale, come ieri, o totale come al giro 2022.

La Movistar, secondo me, ha perso almeno un Tour per non aver avuto il coraggio di fare all in.

Queste storielle di cycling manager li leggo dai trenini Sky. In un GT c'è sempre la possibilità di fare male, di sorprendere, poi può non andare bene, il più delle volte non va bene: un ventaglio, un gruppone in fuga, un pavé bagnato, una discesa, un'alleanza con altre squadre... ce ne sono di variabili che si possono sfruttare in una corsa di 3 settimane.

Altrimenti, davvero, si corra solo sui rulli.


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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Il miracolo è che uno in classifica riesca ad inserirsi nella fuga. Evento praticamente irripetibile. Per il resto è eccezionale quanto fatto da Hindley, non vergognosa la condotta di Mas.
Ultima modifica di chinaski89 il giovedì 6 luglio 2023, 9:52, modificato 1 volta in totale.


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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da chinaski89 »

sceriffo ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 9:08 Spero che Vegni sia andato a lezione da P.Homme per imparare come si disegna un GT moderno.
Tour fin ora spettacolare
Il problema è che coi protagonisti del Giro (a maggior ragione postabbandono di Remco e Tao) sarebbe stata una noia mortale anche con questo percorso. Tu metti questi protagonisti con questa forma al Giro poi se ne riparla. Sarebbero botte da orbi molto più di qui dato che i percorsi da noi sono oggettivamente più belli e più duri


Tommeke92
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Tommeke92 »

chinaski89 ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 9:51
sceriffo ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 9:08 Spero che Vegni sia andato a lezione da P.Homme per imparare come si disegna un GT moderno.
Tour fin ora spettacolare
Il problema è che coi protagonisti del Giro (a maggior ragione postabbandono di Remco e Tao) sarebbe stata una noia mortale anche con questo percorso. Tu metti questi protagonisti con questa forma al Giro poi se ne riparla. Sarebbero botte da orbi molto più di qui dato che i percorsi da noi sono oggettivamente più belli e più duri
D'accordissimo.


Rogla1

Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Rogla1 »

chinaski89 ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 9:51
sceriffo ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 9:08 Spero che Vegni sia andato a lezione da P.Homme per imparare come si disegna un GT moderno.
Tour fin ora spettacolare
Il problema è che coi protagonisti del Giro (a maggior ragione postabbandono di Remco e Tao) sarebbe stata una noia mortale anche con questo percorso. Tu metti questi protagonisti con questa forma al Giro poi se ne riparla. Sarebbero botte da orbi molto più di qui dato che i percorsi da noi sono oggettivamente più belli e più duri
ma tra "i protagonisti del Giro" c'è anche quell'Hindley che ha dato spettacolo ieri?? O intendi solo il Giro 2023? In questo caso c'era Evenepoel... non mi sembra proprio uno che si fa problemi ad attaccare da lontano, ma magari per te è un attendista. C'era Roglic, ma forse non era quello stesso Roglic che al Tour attaccava sul Telegraphe a decine di km dall'arrivo? Thomas, si, te lo concedo, è un attendista (e infatti ha perso il Giro per questo).
La corsa non la fanno solo i corridori, ma la fanno anche le squadre e le situazioni tattiche che si vengono a creare...


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chinaski89
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Buonanotte


albopaxo
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da albopaxo »

La questione Pogacar vs Vingegaard è molto semplice...
1) Il primo riesce a tenere un livello di condizione alto tutto l'anno, il secondo però ha dei picchi maggiori
2) Il primo va più forte con clima fresco, il secondo con il clima caldo...
3) Manca un terzo incomodo che sparigli le carte

Ad oggi a meno di cambiamenti delle previsioni atmosferiche/cadute il Tour è quasi chiuso (anche per la questione podio)


Giro 2017: tappe 3 e 18
Giro 2018: tappa 17
Vuelta 2017: tappa 11
Tour de Yorkshire 2018
Tour2020: tappe 3 e 11
Tour2020: Classifica Generale
Tour2022: tappa 18
Winter
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Winter »

A me sembra che escludendo la Parigi Nizza.. Vingegaard abbia avuto la stessa grande forma per tutto l anno
Appena l strada sale è imbattibile

I dati di ieri erano simili alle performance in tappe e salite simili ai paesi Baschi (aprile) e Delfinato (giugno)

L anomalia è stata la Parigi nizza


pietro
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da pietro »

Winter ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 11:11 A me sembra che escludendo la Parigi Nizza.. Vingegaard abbia avuto la stessa grande forma per tutto l anno
Appena l strada sale è imbattibile

I dati di ieri erano simili alle performance in tappe e salite simili ai paesi Baschi (aprile) e Delfinato (giugno)

L anomalia è stata la Parigi nizza
Sono molto d'accordo. Galizia e Parigi-Nizza erano ancora gare di rodaggio, poi è entrato a pieno regime. Non capisco tutte le critiche che giungono nei suoi confronti, ovvio che non è un fenomeno epocale come Pogacar, ma non si discosta da quello che hanno sempre fatto gli uomini da corse a tappe. È lo sloveno l'eccezione, non Vingegaard.

Comunque secondo me Tadej tra 2022 e 2023 stava meglio in primavera che al Tour. Di poco, però qualcosa credo si possa limare


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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udra
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da udra »

sceriffo ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 9:08 Spero che Vegni sia andato a lezione da P.Homme per imparare come si disegna un GT moderno.
Tour fin ora spettacolare
Spero che Cairo sia andato a lezione da Amaury per imparare a buttare soldi per un gt moderno
Grazie, Graziella etc


giorgio ricci
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Ma Vingegaard alla Parigi Nizza non aveva detto che aveva avuto dei problemi,non ricordo se di salute o personali e che non c'era troppo con la testa ?
Se così fosse , la corsa non farebbe testo. Già ai Baschi era nettamente il più forte . Per me in questo momento è imbattibile in salita . Pogacar è più un passista scalatore veloce


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Walter_White
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Walter_White »

giorgio ricci ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 14:10
Per me in questo momento è imbattibile in salita . Pogacar è più un passista scalatore veloce
È così. E in più dà quella sensazione di solidità estrema che non fa pensare a ipotetiche crisi future. D'altronde Pogi al Tour non lo stacca da Tignes 2021, mentre è stato staccato 4 volte nel frattempo.


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Fedaia »

Walter_White ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 14:18
giorgio ricci ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 14:10
Per me in questo momento è imbattibile in salita . Pogacar è più un passista scalatore veloce
È così. E in più dà quella sensazione di solidità estrema che non fa pensare a ipotetiche crisi future. D'altronde Pogi al Tour non lo stacca da Tignes 2021, mentre è stato staccato 4 volte nel frattempo.
Incredibile come la giornata di oggi abbia smentito praticamente il 99per cento dei forumisti (me compreso).
Pogacar sfugge ad ogni logica.
E questo sicuramente e’ un tarlo che potrebbe disorientare il fortissimo, ma robotico, Jonas.
Per me resta il favorito, il danese, ma lo sloveno ha sicuramente messo in dubbio il risultato finale.


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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da amoilciclismo »

Fedaia ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 21:29
Walter_White ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 14:18
giorgio ricci ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 14:10
Per me in questo momento è imbattibile in salita . Pogacar è più un passista scalatore veloce
È così. E in più dà quella sensazione di solidità estrema che non fa pensare a ipotetiche crisi future. D'altronde Pogi al Tour non lo stacca da Tignes 2021, mentre è stato staccato 4 volte nel frattempo.
Incredibile come la giornata di oggi abbia smentito praticamente il 99per cento dei forumisti (me compreso).
Pogacar sfugge ad ogni logica.
E questo sicuramente e’ un tarlo che potrebbe disorientare il fortissimo, ma robotico, Jonas.
Per me resta il favorito, il danese, ma lo sloveno ha sicuramente messo in dubbio il risultato finale.
In realtà aspetterei a dire che la giornata di oggi ha messo in dubbio il risultato finale. Anche perché oggi é stata l'unica volta dal 2021 in cui Pogacar sia riuscito a staccare Vingegaard e lo ha distanziato di appena 24 secondi, in quello che sembrava essere solo un lieve momento di appannamento per il danese. Pogacar veri grandi distacchi a Vingegaard non li ha mai inflitti, eccezion fatta per Tignes 2021, in un Tour dove, ricordiamolo, Vingegaard era stato portato come gregario di Roglic. Ricordiamo gli ultimi distacchi inflitti da Vingegaard a Pogacar: 3'00" sul Granon, 1'04" ad Hautacam, 1'04" a Laruns. Per me nei prossimi giorni con le temperature che andranno a salire, il caldo torrido e tutto il resto l'andamento sarà quello osservato ultimamente.


damr
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Re: Tour de France 2023

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sceriffo ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 9:08 Spero che Vegni sia andato a lezione da P.Homme per imparare come si disegna un GT moderno.
Tour fin ora spettacolare
Auto-quoto quanto ho scritto nel thread sulla tappa odierna:

Forse l’ha già scritto qualcuno ma io vedo che ci sono due ciclisti che fanno un altro sport e le rispettive squadre (la Jumbo più che la UAE) che si comportano di conseguenza supportandoli tatticamente.

Togli i due e dietro c’è lo stesso scenario del tanto da voi criticato Giro: Hindley stesso ieri ha tirato fuori la performance “a causa” della presenza di quei due che gli ha imposto una tattica diversa.

La tappa di oggi non era niente di straordinario così come quella di ieri, più di una voce autorevole ha criticato il percorso del Tour sui Pirenei quando è stato presentato.

Sono questi due, nei GT, di un’altra categoria: al Giro avrebbero spianato anche Bocca della Selva o il Valico di Carruozzo se lo avessero fatto.

E se non ci sono loro? Assistiamo a corse come le ultime edizioni di Giro e Vuelta e come al ciclismo che spesso abbiamo odiato nell’ultimo decennio.

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Re: Tour de France 2023

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damr ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 22:00
sceriffo ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 9:08 Spero che Vegni sia andato a lezione da P.Homme per imparare come si disegna un GT moderno.
Tour fin ora spettacolare
Auto-quoto quanto ho scritto nel thread sulla tappa odierna:

Forse l’ha già scritto qualcuno ma io vedo che ci sono due ciclisti che fanno un altro sport e le rispettive squadre (la Jumbo più che la UAE) che si comportano di conseguenza supportandoli tatticamente.

Togli i due e dietro c’è lo stesso scenario del tanto da voi criticato Giro: Hindley stesso ieri ha tirato fuori la performance “a causa” della presenza di quei due che gli ha imposto una tattica diversa.

La tappa di oggi non era niente di straordinario così come quella di ieri, più di una voce autorevole ha criticato il percorso del Tour sui Pirenei quando è stato presentato.

Sono questi due, nei GT, di un’altra categoria: al Giro avrebbero spianato anche Bocca della Selva o il Valico di Carruozzo se lo avessero fatto.

E se non ci sono loro? Assistiamo a corse come le ultime edizioni di Giro e Vuelta e come al ciclismo che spesso abbiamo odiato nell’ultimo decennio.

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allora vedi che non c'entra il percorso..e neanche Vegni.


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Re: Tour de France 2023

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barrylyndon ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 22:03
damr ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 22:00
sceriffo ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 9:08 Spero che Vegni sia andato a lezione da P.Homme per imparare come si disegna un GT moderno.
Tour fin ora spettacolare
Auto-quoto quanto ho scritto nel thread sulla tappa odierna:

Forse l’ha già scritto qualcuno ma io vedo che ci sono due ciclisti che fanno un altro sport e le rispettive squadre (la Jumbo più che la UAE) che si comportano di conseguenza supportandoli tatticamente.

Togli i due e dietro c’è lo stesso scenario del tanto da voi criticato Giro: Hindley stesso ieri ha tirato fuori la performance “a causa” della presenza di quei due che gli ha imposto una tattica diversa.

La tappa di oggi non era niente di straordinario così come quella di ieri, più di una voce autorevole ha criticato il percorso del Tour sui Pirenei quando è stato presentato.

Sono questi due, nei GT, di un’altra categoria: al Giro avrebbero spianato anche Bocca della Selva o il Valico di Carruozzo se lo avessero fatto.

E se non ci sono loro? Assistiamo a corse come le ultime edizioni di Giro e Vuelta e come al ciclismo che spesso abbiamo odiato nell’ultimo decennio.

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allora vedi che non c'entra il percorso..e neanche Vegni.
Quoto totalmente quanto scritto nel commento, aggiungendo però che, così come si può giustamente criticare il percorso del Tour, altrettanto si può fare con quello del Giro, nonostante anche quest’anno fosse dal punto di vista tecnico il GT più esigente e completo, al netto dei due interpreti principali del Tour, che sono evidentemente fuori scala e di altra categoria.
Indubbiamente va riconosciuto a Prudhomme di aver costruito una prima settimana diversa, coraggiosa ed entusiasmante.
La prima settimana del Giro di quest’anno era migliorabile.


Fedaia
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Re: Tour de France 2023

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amoilciclismo ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 21:37
Fedaia ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 21:29
Walter_White ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 14:18

È così. E in più dà quella sensazione di solidità estrema che non fa pensare a ipotetiche crisi future. D'altronde Pogi al Tour non lo stacca da Tignes 2021, mentre è stato staccato 4 volte nel frattempo.
Incredibile come la giornata di oggi abbia smentito praticamente il 99per cento dei forumisti (me compreso).
Pogacar sfugge ad ogni logica.
E questo sicuramente e’ un tarlo che potrebbe disorientare il fortissimo, ma robotico, Jonas.
Per me resta il favorito, il danese, ma lo sloveno ha sicuramente messo in dubbio il risultato finale.
In realtà aspetterei a dire che la giornata di oggi ha messo in dubbio il risultato finale. Anche perché oggi é stata l'unica volta dal 2021 in cui Pogacar sia riuscito a staccare Vingegaard e lo ha distanziato di appena 24 secondi, in quello che sembrava essere solo un lieve momento di appannamento per il danese. Pogacar veri grandi distacchi a Vingegaard non li ha mai inflitti, eccezion fatta per Tignes 2021, in un Tour dove, ricordiamolo, Vingegaard era stato portato come gregario di Roglic. Ricordiamo gli ultimi distacchi inflitti da Vingegaard a Pogacar: 3'00" sul Granon, 1'04" ad Hautacam, 1'04" a Laruns. Per me nei prossimi giorni con le temperature che andranno a salire, il caldo torrido e tutto il resto l'andamento sarà quello osservato ultimamente.
Ma infatti ho scritto che reputo ancora favorito il danese, ma oggi non solo non lo ha staccato, ma ha pure pagato nel finale.
Jonas e’ arrivato sul traguardo con la lingua di fuori.
Meglio per lo spettacolo.


Covadonga
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Re: Tour de France 2023

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Fedaia ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 21:29
Walter_White ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 14:18
giorgio ricci ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 14:10
Per me in questo momento è imbattibile in salita . Pogacar è più un passista scalatore veloce
È così. E in più dà quella sensazione di solidità estrema che non fa pensare a ipotetiche crisi future. D'altronde Pogi al Tour non lo stacca da Tignes 2021, mentre è stato staccato 4 volte nel frattempo.
Incredibile come la giornata di oggi abbia smentito praticamente il 99per cento dei forumisti (me compreso).
Pogacar sfugge ad ogni logica.
E questo sicuramente e’ un tarlo che potrebbe disorientare il fortissimo, ma robotico, Jonas.
Per me resta il favorito, il danese, ma lo sloveno ha sicuramente messo in dubbio il risultato finale.
Si è vero in pochi prospettavamo una cosa simile.


Sarà un assolo di Evenelimitissssss?
Covadonga
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Re: Tour de France 2023

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Vi faccio una domanda.
Secondo voi dati i 24" di distacco chi scatterà per primo?


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Re: Tour de France 2023

Messaggio da leggere da Walter_White »

Fedaia ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 21:29
Walter_White ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 14:18
giorgio ricci ha scritto: giovedì 6 luglio 2023, 14:10
Per me in questo momento è imbattibile in salita . Pogacar è più un passista scalatore veloce
È così. E in più dà quella sensazione di solidità estrema che non fa pensare a ipotetiche crisi future. D'altronde Pogi al Tour non lo stacca da Tignes 2021, mentre è stato staccato 4 volte nel frattempo.
Incredibile come la giornata di oggi abbia smentito praticamente il 99per cento dei forumisti (me compreso).
Pogacar sfugge ad ogni logica.
E questo sicuramente e’ un tarlo che potrebbe disorientare il fortissimo, ma robotico, Jonas.
Per me resta il favorito, il danese, ma lo sloveno ha sicuramente messo in dubbio il risultato finale.
Il bello del ciclismo, e di Pogi :champion:


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Re: Tour de France 2023

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Credo che, al di là del distacco patito da Vingegaard (comunque non irrilevante), l'affondo più pesante debba essere ricercato sul versante psicologico. Fino alla tappa di ieri, infatti, si poteva ragionevolmente ritenere il danese più solido di Pogacar nelle tappe lunghe e con più salite mentre lo sloveno più competitivo nelle azioni violente e repentine.
La volontà di strafare della Jumbo, vale a dire prendere maglia gialla e staccare Pogacar, ha realizzato il ben noto "chi troppo vuole nulla stringe" o "il troppo stroppia". Non sarebbe stato più sensato infatti, una volta staccato Hindley, procedere ad andatura sostenuta ma meno forsennata? Ad esempio tenendo più a freno Kuss e Kelderman, e lasciando che Van Aert potesse giocarsi le proprie possibilità di vincere.
Con la strategia di ieri si trovano invece con una maglia gialla dimezzata, sia dal punto di vista del divario in classifica da Pogacar sia, ed è la cosa più importante, dal punto di vista psicofisico.


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chinaski89
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Re: Tour de France 2023

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panta2 ha scritto: venerdì 7 luglio 2023, 8:12 Credo che, al di là del distacco patito da Vingegaard (comunque non irrilevante), l'affondo più pesante debba essere ricercato sul versante psicologico. Fino alla tappa di ieri, infatti, si poteva ragionevolmente ritenere il danese più solido di Pogacar nelle tappe lunghe e con più salite mentre lo sloveno più competitivo nelle azioni violente e repentine.
La volontà di strafare della Jumbo, vale a dire prendere maglia gialla e staccare Pogacar, ha realizzato il ben noto "chi troppo vuole nulla stringe" o "il troppo stroppia". Non sarebbe stato più sensato infatti, una volta staccato Hindley, procedere ad andatura sostenuta ma meno forsennata? Ad esempio tenendo più a freno Kuss e Kelderman, e lasciando che Van Aert potesse giocarsi le proprie possibilità di vincere.
Con la strategia di ieri si trovano invece con una maglia gialla dimezzata, sia dal punto di vista del divario in classifica da Pogacar sia, ed è la cosa più importante, dal punto di vista psicofisico.
Questo è giusto col senno di poi e così è troppo facile.

In realtà loro sono stati tatticamente perfetti, ma a volte non basta


luketaro
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Re: Tour de France 2023

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Covadonga ha scritto: venerdì 7 luglio 2023, 7:51 Vi faccio una domanda.
Secondo voi dati i 24" di distacco chi scatterà per primo?
Fossi in Pogacar, conscio di poter riuscire a colmare il gap grazie agli abbuoni, cercherei di rispondere soltanto, ed attaccare solo a colpo sicuro,


Fedaia
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Re: Tour de France 2023

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panta2 ha scritto: venerdì 7 luglio 2023, 8:12 Credo che, al di là del distacco patito da Vingegaard (comunque non irrilevante), l'affondo più pesante debba essere ricercato sul versante psicologico. Fino alla tappa di ieri, infatti, si poteva ragionevolmente ritenere il danese più solido di Pogacar nelle tappe lunghe e con più salite mentre lo sloveno più competitivo nelle azioni violente e repentine.
La volontà di strafare della Jumbo, vale a dire prendere maglia gialla e staccare Pogacar, ha realizzato il ben noto "chi troppo vuole nulla stringe" o "il troppo stroppia". Non sarebbe stato più sensato infatti, una volta staccato Hindley, procedere ad andatura sostenuta ma meno forsennata? Ad esempio tenendo più a freno Kuss e Kelderman, e lasciando che Van Aert potesse giocarsi le proprie possibilità di vincere.
Con la strategia di ieri si trovano invece con una maglia gialla dimezzata, sia dal punto di vista del divario in classifica da Pogacar sia, ed è la cosa più importante, dal punto di vista psicofisico.
E’ vero, ma dopo il Marie Blanque erano convinti che lo sloveno non potesse seguire Vingegaard.
In ogni caso, sono andati in giallo ed hanno una squadra di sicura resa.
Vedremo, magari semplicemente il danese ha avuto una giornata un po’ di “appannamento”, dopo la fucilata del giorno prima.
Al Puy de Dome e al Grand Colombier ne sapremo di piu’.


Covadonga
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Re: Tour de France 2023

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luketaro ha scritto: venerdì 7 luglio 2023, 8:29
Covadonga ha scritto: venerdì 7 luglio 2023, 7:51 Vi faccio una domanda.
Secondo voi dati i 24" di distacco chi scatterà per primo?
Fossi in Pogacar, conscio di poter riuscire a colmare il gap grazie agli abbuoni, cercherei di rispondere soltanto, ed attaccare solo a colpo sicuro,
Si ho ipotizzato la stessa cosa io.


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Re: Tour de France 2023

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Scatterà Vingegaard perché lo ha fatto ieri che aveva un minuto figuriamoci con appena 24 secondi.


1° Tour de France 2018
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Re: Tour de France 2023

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Penso anche io, se non fai una grande prova, Pogi te li può pure riprendere a crono (e con gli abbuoni) venti secondi
Sul Puy mi aspetto Vingegaard per primo


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sceriffo
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Re: Tour de France 2023

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Bè ma se disegni un giro con una pallosissima crono il primo giorno e tappe senza senso per giorni, salta fuori una roba inguardabile come quest'anno. Campo Imperatore non è certo i Pirinei. Poi è vero Pogi e Vinge sono di un altro pianeta, ma non credo potessero fare tanto spettacolo fino alle ultime 3 tappe del Giro. Hindley ha dimostrato quello che è, un più che buono corridore, e basta. Ieri è saltato prima di altri 20 corridori, l'hanno salvato gli UAE


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Brakko
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Re: Tour de France 2023

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sceriffo ha scritto: venerdì 7 luglio 2023, 9:35 Bè ma se disegni un giro con una pallosissima crono il primo giorno e tappe senza senso per giorni, salta fuori una roba inguardabile come quest'anno. Campo Imperatore non è certo i Pirinei. Poi è vero Pogi e Vinge sono di un altro pianeta, ma non credo potessero fare tanto spettacolo fino alle ultime 3 tappe del Giro. Hindley ha dimostrato quello che è, un più che buono corridore, e basta. Ieri è saltato prima di altri 20 corridori, l'hanno salvato gli UAE
:dubbio: :dubbio: :dubbio:
Ieri, con la fatica nelle gambe della fuga del giorno prima, si e' staccato (fra gli uomini di classifica) solo da Vingegaard e Pogacar. Tanto e' vero che sull'ultima salita e' arrivato nel primo gruppetto degli "umani". Qui sotto il momento in cui si stacca.
Allegati
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Re: Tour de France 2023

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Insieme ai venti del gruppetto

Ieri è saltato quando erano in quattro/cinque non mi ricordo se Kelderman o già Kuss, mi sembra il primo, ma ha provato a resistere (500 metri, chiaro).
Dai sembra il migliore degli umani, però è ancora lunga, gli Yates potrebbero fare un altro colpo, Gaudu potrebbe crescere, Rodriguez sta andando bene.
Se la deve giocare, ma che sia il favorito per il podio non ci sono dubbi.


Poi secondo me, sono tutti buoni corridori quelli dietro, non di più.
Cioè, Rodriguez potrebbe salire e avvicinarsi ai livelli dei due marziani, visto che è giovane, Skjelmose anche potrebbe crescere, ma al fine l'unico talento vero che si vede è Ayuso.
Poi c'è Evenepoel che è secondo me a metà del guado (quello della Vuelta), tra i due marziani e gli umani.
Più o meno come Hindley, più o meno come Roglic e Thomas


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Re: Tour de France 2023

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chinaski89 ha scritto: venerdì 7 luglio 2023, 8:26
panta2 ha scritto: venerdì 7 luglio 2023, 8:12 Credo che, al di là del distacco patito da Vingegaard (comunque non irrilevante), l'affondo più pesante debba essere ricercato sul versante psicologico. Fino alla tappa di ieri, infatti, si poteva ragionevolmente ritenere il danese più solido di Pogacar nelle tappe lunghe e con più salite mentre lo sloveno più competitivo nelle azioni violente e repentine.
La volontà di strafare della Jumbo, vale a dire prendere maglia gialla e staccare Pogacar, ha realizzato il ben noto "chi troppo vuole nulla stringe" o "il troppo stroppia". Non sarebbe stato più sensato infatti, una volta staccato Hindley, procedere ad andatura sostenuta ma meno forsennata? Ad esempio tenendo più a freno Kuss e Kelderman, e lasciando che Van Aert potesse giocarsi le proprie possibilità di vincere.
Con la strategia di ieri si trovano invece con una maglia gialla dimezzata, sia dal punto di vista del divario in classifica da Pogacar sia, ed è la cosa più importante, dal punto di vista psicofisico.
Questo è giusto col senno di poi e così è troppo facile.

In realtà loro sono stati tatticamente perfetti, ma a volte non basta
Volevo solo denunciare il fatto che spesso la sensazione è che i direttori sportivi gestiscano le formazioni come facevo io quando giocavo a cycling manager vent'anni fa, ignorando i possibili risvolti psicologici negativi di condotte di gara quantomeno discutibili.


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Re: Tour de France 2023

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Fedaia ha scritto: venerdì 7 luglio 2023, 8:32
panta2 ha scritto: venerdì 7 luglio 2023, 8:12 Credo che, al di là del distacco patito da Vingegaard (comunque non irrilevante), l'affondo più pesante debba essere ricercato sul versante psicologico. Fino alla tappa di ieri, infatti, si poteva ragionevolmente ritenere il danese più solido di Pogacar nelle tappe lunghe e con più salite mentre lo sloveno più competitivo nelle azioni violente e repentine.
La volontà di strafare della Jumbo, vale a dire prendere maglia gialla e staccare Pogacar, ha realizzato il ben noto "chi troppo vuole nulla stringe" o "il troppo stroppia". Non sarebbe stato più sensato infatti, una volta staccato Hindley, procedere ad andatura sostenuta ma meno forsennata? Ad esempio tenendo più a freno Kuss e Kelderman, e lasciando che Van Aert potesse giocarsi le proprie possibilità di vincere.
Con la strategia di ieri si trovano invece con una maglia gialla dimezzata, sia dal punto di vista del divario in classifica da Pogacar sia, ed è la cosa più importante, dal punto di vista psicofisico.
E’ vero, ma dopo il Marie Blanque erano convinti che lo sloveno non potesse seguire Vingegaard.
In ogni caso, sono andati in giallo ed hanno una squadra di sicura resa.
Vedremo, magari semplicemente il danese ha avuto una giornata un po’ di “appannamento”, dopo la fucilata del giorno prima.
Al Puy de Dome e al Grand Colombier ne sapremo di piu’.
A mio parere, a differenza di Garzelli, ritengo che Vingegaard non mentisse quando diceva che al Giro del Delfinato non era ancora al massimo della condizione. Oltretutto non mi sembra corretto dire che Pogacar (incidente a parte) abbia corso meno dello scorso anno prima del Tour de France: Giro di Slovenia lo scorso anno, entrambi i campionati nazionali (cronometro + strada) quest'anno.


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Re: Tour de France 2023

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panta2 ha scritto: venerdì 7 luglio 2023, 10:08
chinaski89 ha scritto: venerdì 7 luglio 2023, 8:26
panta2 ha scritto: venerdì 7 luglio 2023, 8:12 Credo che, al di là del distacco patito da Vingegaard (comunque non irrilevante), l'affondo più pesante debba essere ricercato sul versante psicologico. Fino alla tappa di ieri, infatti, si poteva ragionevolmente ritenere il danese più solido di Pogacar nelle tappe lunghe e con più salite mentre lo sloveno più competitivo nelle azioni violente e repentine.
La volontà di strafare della Jumbo, vale a dire prendere maglia gialla e staccare Pogacar, ha realizzato il ben noto "chi troppo vuole nulla stringe" o "il troppo stroppia". Non sarebbe stato più sensato infatti, una volta staccato Hindley, procedere ad andatura sostenuta ma meno forsennata? Ad esempio tenendo più a freno Kuss e Kelderman, e lasciando che Van Aert potesse giocarsi le proprie possibilità di vincere.
Con la strategia di ieri si trovano invece con una maglia gialla dimezzata, sia dal punto di vista del divario in classifica da Pogacar sia, ed è la cosa più importante, dal punto di vista psicofisico.
Questo è giusto col senno di poi e così è troppo facile.

In realtà loro sono stati tatticamente perfetti, ma a volte non basta
Volevo solo denunciare il fatto che spesso la sensazione è che i direttori sportivi gestiscano le formazioni come facevo io quando giocavo a cycling manager vent'anni fa, ignorando i possibili risvolti psicologici negativi di condotte di gara quantomeno discutibili.
Io invece sottolineo solo quanto sia facile giudicare le condotte di gara discutibili sapendo come è andata a finire. Ripeto: secondo me ieri i Jumbo sono stati tatticamente perfetti. Non c'è stato il minimo errore tattico.


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Re: Tour de France 2023

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sceriffo ha scritto: venerdì 7 luglio 2023, 9:35 Bè ma se disegni un giro con una pallosissima crono il primo giorno e tappe senza senso per giorni, salta fuori una roba inguardabile come quest'anno. Campo Imperatore non è certo i Pirinei. Poi è vero Pogi e Vinge sono di un altro pianeta, ma non credo potessero fare tanto spettacolo fino alle ultime 3 tappe del Giro. Hindley ha dimostrato quello che è, un più che buono corridore, e basta. Ieri è saltato prima di altri 20 corridori, l'hanno salvato gli UAE
Hindley ieri è stato il migliore degli uomini di classifica, tolti ovviamente i due fenomeni.


Rogla1

Re: Tour de France 2023

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chinaski89 ha scritto: venerdì 7 luglio 2023, 10:14
panta2 ha scritto: venerdì 7 luglio 2023, 10:08
chinaski89 ha scritto: venerdì 7 luglio 2023, 8:26

Questo è giusto col senno di poi e così è troppo facile.

In realtà loro sono stati tatticamente perfetti, ma a volte non basta
Volevo solo denunciare il fatto che spesso la sensazione è che i direttori sportivi gestiscano le formazioni come facevo io quando giocavo a cycling manager vent'anni fa, ignorando i possibili risvolti psicologici negativi di condotte di gara quantomeno discutibili.
Io invece sottolineo solo quanto sia facile giudicare le condotte di gara discutibili sapendo come è andata a finire. Ripeto: secondo me ieri i Jumbo sono stati tatticamente perfetti. Non c'è stato il minimo errore tattico.
Jumbo ieri tatticamente perfetti.
Condotta aggressiva, certo, ma visto i segnali della tappa precedente, c'erano tutte le ragioni per una condotta aggressiva.

Forse pensavano che la fuga avesse un po' più di margine per far salire WVA un po' più tranquillo sul Tourmalet, ma la Bora ha contenuto il distacco e ad un certo punto la Jumbo il forcing lo doveva fare comunque. Di conseguenza il Wouttone è dovuto salire di buona lena per non farsi superare ancora in salita da Vingegaard al momento dell'attacco e farsi trovare in discesa. Perfetti.
Come detto dallo stesso Pogi, lo sloveno non è andato lontano dallo staccarsi sul Tourmalet, e ha rischiato in un momento pure in discesa. Insomma, la Jumbo c'è andata vicina a fare il colpaccio. Poi la sfera di cristallo non ce l'ha nessuno. Che Vinge si staccasse da Pogi sulla salita finale non lo immaginava nessuno, nemmeno la mamma di Pogi.


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Re: Tour de France 2023

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chinaski89 ha scritto: venerdì 7 luglio 2023, 10:14 Io invece sottolineo solo quanto sia facile giudicare le condotte di gara discutibili sapendo come è andata a finire. Ripeto: secondo me ieri i Jumbo sono stati tatticamente perfetti. Non c'è stato il minimo errore tattico.
Concordo completamente


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